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giovedì 16 settembre 2021

Film 1818 - Midsommar

Intro: Sono a Ushuaia, mi sono ufficialmente trasferito, va tutto bene.

Film 1818: "Midsommar" (2019) di Ari Aster
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: il primo film che ho visto con Eric risale a 2 anni fa, per cui ho dovuto un attimo ripassare perché onestamente, a parte l'enorme livello di confusione su tutta la linea, ricordavo ben poco di questo "Midsommar".
Riletta la trama su Wiki, in combinazione con i miei ricordi di certe scene iconiche - penso al bel regalo di compleanno che si fanno i membri della setta allo scoccare del 72esimo anno di età - sono riuscito a ritagliare ricordi un attimo più freschi su questa fatica del signore dell'horror e della suspense inquietante Ari Aster: surreale, macabro, lentissimo e con una buona dose di splatter, per quanto il risultato finale non mi abbia convinto al 100%, bisogna comunque riconoscere alla storia una buona dose originalità e carattere.
Molto del film lo fanno la bravissima Florence Pugh - qui ancora pre Marvel e nomination all'Oscar - e il reparto tecnico, tra costumi, fotografia e location pazzeschi, colori mozzafiato, fiori vibranti, il tutto in contrasto con l'anima sadica e malata di tutto il racconto.
Ribadisco, non mi ha conquistato, ma con il senno di poi (e l'aiutino Wikipedia), un po' di voglia di rivedere "Midsommar" mi è tornata.
Ps. Ieri al cinema ho visto "The Most Beautiful Boy in the World", documentario su Björn Andrésen, il famoso Tadzio di "Morte a Venezia". Grazie al documentario ho scoperto che l'attore è presente anche in questo film.
Cast: Florence Pugh, Jack Reynor, William Jackson Harper, Vilhelm Blomgren, Ellora Torchia, Archie Madekwe, Björn Andrésen, Will Poulter.
Box Office: $48 milioni
Vale o non vale: Non per tutti i palati, ma sicuramente per i fan della filmografia di Aster (che, ricordiamolo, aveva già decapitato una bambina in "Hereditary").
Premi: /
Parola chiave: Libro.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 15 dicembre 2017

Film 1457 - Girls Trip

Molto curioso di vedere questa pellicola, mi hanno gentilmente fornito il link e non ho perso tempo!

Film 1457: "Girls Trip" (2017) di Malcolm D. Lee
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: “Girls Trip” è spassoso, anche se mi aspettavo qualcosa di più. Sarà che è indirizzato ad un pubblico che capisce lo slang e i riferimenti – e devo dire che inizialmente ho fatto fatica a settarmi sulla lingua senza avere a disposizione alcun sottotitolo – di fatto mi ero immaginato un prodotto più immediato (per me) il che mi ha guastato la festa; in aggiunta, la visione è stata particolarmente tribolata, interrotta un milione di volte da un wifi che non cariava e uno streaming che ho dovuto troppo spesso riavviare.
Al di là di questo, il film è stato in ogni caso godibile e, quando ce l’ho fatta a capire, spesso divertente. La presenza della sboccata e chiassosa Dina aggiunge ampiamente colore alla storia di queste quattro amiche del college che si ritrovano dopo 5 anni dall’ultima volta che si erano viste. Come tutti si aspettano la trama non manca di mettere in gioco equivoci e situazioni imbarazzanti, parolacce e persino un pene in bella vista, tra urinate sulla folla e uno sballo da assenzio che produrrà non pochi effetti indesiderati.
Ovviamente la forza di questa pellicola sta soprattutto nelle sue protagoniste Regina Hall, Queen Latifah (entrambe curiosamente in “Scary Movie 3”), Jada Pinkett-Smith e Tiffany Haddish, tutte e quattro meravigliosamente in parte e capaci di mettersi in gioco al 100%, il che in un prodotto come questo è assolutamente necessario.
Insomma, risultato finale non male anche se, probabilmente, dovrei rivederlo in condizioni a me più favorevoli.
Cast: Regina Hall, Tiffany Haddish, Larenz Tate, Mike Colter, Kate Walsh, Jada Pinkett Smith, Queen Latifah.
Box Office: $138.6 milioni
Consigli: Simpatico, anche se molto sboccato e volgare, questo film è certamente vietato ai minori per una serie di buone ragioni. Per chi volesse recuperarlo – non so se in Italia sia uscito – consiglio quantomeno una visione con sottotitoli se non si è particolarmente abituati allo slang. Per il resto, buono per una serata a cervello spento e qualche risata.
Parola chiave: Accordo.

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#HollywoodCiak
Bengi