Per una tranquilla serata all'insegna del disimpegno. Era tra le proposte silly che avevamo concordato con Licia.
Film 497: "40 anni vergine" (2005) di Judd Apatow
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Devo dire sinceramente che sono rimasto abbastanza deluso da questo prodotto cinematografico che sembra proporre qualcosa che in realtà non c'è. Ve lo dico subito: "40 anni vergine" è un film d'amore.
Sì, avete capito bene. Seppure il trailer e l'inizio della pellicola sembrerebbero suggerire un approccio goliardico della (disgraziata) storia del represso e frustrato verginello Andy/Steve Carell (questo ruolo gli ha lanciato la carriera), in realtà la direzione presa nel secondo tempo è smielata e poco divertente. Si predica perfino la monogamia, dato che il protagonista prima è vergine, poi si aspetta di sposarsi e da lì, chiaramente, si sottintende la fedeltà matrimoniale.
Ora, per carità, non è che mi aspettassi alti contenuti o un kolossal mozzafiato, però se nemmeno su un titolo di matrice fondamentalmente stupida mi posso più fidare... non so più cosa aspettarmi. E dire che la "factory" di Apatow solitamente garantisce un minimo di originalità.
In ogni caso c'è da aggiungere che, se non tutti apprezzeranno i contenuti della pellicola, altri non troveranno divertante, probabilmente, il tipo di comicità di Carell, figlia di una mimica facciale che la fa da padrone a sfavore di battute a effetto più immediato. E, per quanto l'attore sia bravo, ogni tanto stanca (ma c'è da dire che eravamo agli albori di una carriera mondiale di comico che è poi riuscito a trasformare in una da attore multigenere).
Insomma, in definitiva non posso definire più che carina questa pellicola, sottolineando quanto le mie aspettative più scanzonate e superficiali siano state disattese. Catherine Keener, comunque, veramente una bella donna (all'epoca 45enne)!
Ps. Buon box office mondiale: $177,378,645 (la spesa era 26 milioni).
Consigli: Riuscito solo in parte. Non è il film che ci si aspetta e questo potrebbe deludere chi ha aspettative più da commedia (anche degli equivoci e non solo delle volgarità). Di fatto si guarda senza problemi, ma una volta può bastare. Comunque meglio in compagnia.
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