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mercoledì 26 ottobre 2022

Film 2142 - The Eyes of Tammy Faye

Intro: Quest'anno per niente ispirato dalla "corsa" agli Oscar, recupero con estremo ritardo uno dei film che, a sorpresa, l'ha fatta da padrone ai 94esimi Academy Awards.

Film 2142: "The Eyes of Tammy Faye" (2021) di Michael Showalter
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: e il cast di "The Help" ce l'ha fatta! Anche Jessica Chastain vince il suo Oscar e porta a 5 le attrici del film che sono state riconosciute dall'Academy dall'uscita nelle sale della pellicola di Tate Taylor a partire dal 2011 con le interpretazioni di Octavia Spencer (Miglior attrice non protagonista per "The Help", 2012), Emma Stone e Viola Davis che hanno vinto durante la stessa edizione (rispettivamente Miglior attrice per "La La Land" e Miglior attrice non protagonista per "Fences", 2016) e Allison Janney (Miglior attrice non protagonista per "I, Tonya", 2017). Rimane fuori solamente Bryce Dallas Howard che, per il momento, non pare avere imminenti probabilità di vittoria. Ma torniamo alla storia dei telepredicatori Tammy Faye e Jim Bakker.
Non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questa pellicola, perché avevo letto critiche abbastanza divise. Da un lato l'interpretazione della Chastain lodata senza se e senza ma, dall'altro incertezza rispetto all'opera in generale, giudicata debole e non all'altezza della sua protagonista. La verità è che, sì, "The Eyes of Tammy Faye" non è perfetto, ma nemmeno così problematico come mi era parso di intendere. E' il classico biopic che vive sulle spalle di una sola interpretazione che porta a casa la vittoria, pur condividendo il merito assieme a una costellazione di comprimari che satellitano attorno al focus della storia. Che qui è quella di Tammy Faye Bakker.
Dalle povere origini e la scoperta della fede, passando per il matrimonio con Jim Bakker - che è ancora vivo, tra l'altro - fino al successo televisivo come predicatrice religiosa, questa pellicola ci racconta le molte peripezie della vita di Tammy Faye. Qui dipinta come dolce e naïf, innocente e colpevole allo stesso tempo, il film non si allontana mai dalla narrazione che vuole la sua eroina quale voce indipendente tra una marea religiosa al limite del fanatico. Insomma, Tammy è sì una conservatrice, ma in un certo senso una riformista, una voce accogliente che, grazie a quella ingenuità di cui sopra e l'amore di chi la guarda da casa, riesce ad esporre il suo pubblico a tematiche controverse (AIDS, omosessualità, ma anche vicende personali come tradimento e relazioni extraconiugali) e impensabili non solo per l'epoca, ma anche per l'audience. Il tutto in parallelo con un'attività criminale che porterà l'incarcerazione di Jim (Garfield) per frode, nonché un'altra serie di scandali sulla e riguardo la famosa coppia. Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti.
Non a caso il film si basa sull'omonimo documentario del 2000 di Fenton Bailey e Randy Barbato, ovvero i fondatori nientemeno che di World of Wonder Productions, la compagnia che produce "RuPaul's Drag Race". La sensazione, infatti, è che la vita per tanti versi straordinaria di questa donna, beneficierebbe di una lente più veritiera e meno di finzione, anche se la coppia Chastain - Garfield fa un ottimo lavoro e risulta particolarmente affiatata.
In tutta onestà la visione di "The Eyes of Tammy Faye" mi ha sorpreso in positivo, affascinato dalle vicende della sua protagonista e certamente rapito dal suo delicato carisma interposto alla chiassosa persona televisiva. Toccante, poi, il momento in cui Tammy intervista in diretta un malato di AIDS in un momento storico in cui l'apparente cura per il "cancro gay" sembrava essere l'isolamento delle vittime ed evitare ogni contatto fisico.
Insomma, forse la sceneggiatura sarebbe potuta andare un po' più in profondità rispetto al contesto esterno alla coppia e le implicazioni di certe azioni e accadimenti del tempo, ma è indubbio che "The Eyes of Tammy Faye" rimanga un prodotto nel suo genere interessante che offre una piattaforma a un personaggio francamente sconosciuto a molti.
Cast: Jessica Chastain, Andrew Garfield, Cherry Jones, Vincent D'Onofrio, Mark Wystrach, Sam Jaeger.
Box Office: $2.7 milioni
Vale o non vale: Non per tutti, ma di valore per certi elementi come le interpretazioni e l'interessante personaggio al centro della storia, "The Eyes of Tammy Faye" riesce a mettere in scena con maestria l'universo colorato e kitsch di Tammy Faye Bakker, anche se dalla storia si fatica a capire quanta dell'ingenuità raccontata qui si possa considerare attendibile. Forse anche questo è parte del fascino misterioso della telepredicatrice americana, le cui luci e ombre non smettono di rincorrersi per tutta la durata del racconto.
Premi: 2 nomination all'Oscar e 2 vittorie per Miglior attrice protagonista (Chastain) e Miglior trucco. BAFTA per il trucco e nomination ai Golden Globe per la Migliore attrice protagnosita drammatica.
Parola chiave: Lord.
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sabato 15 gennaio 2022

SAG Awards 2022: nomination e vincitori

28th Screen Actors Guild Awards

Nomination: 12 gennaio
Cerimonia: 27 febbraio

Outstanding Performance by a Cast in a Motion Picture
Belfast — Caitríona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Jude Hill, Ciarán Hinds, Colin Morgan
CODA — Eugenio Derbez, Daniel Durant, Emilia Jones, Troy Kotsur, Marlee Matlin, Ferdia Walsh-Peelo
Don’t Look Up — Cate Blanchett, Timothée Chalamet, Leonardo Dicaprio, Ariana Grande, Jonah Hill, Jennifer Lawrence, Melanie Lynskey, Scott Mescudi, Rob Morgan, Himesh Patel, Ron Perlman, Tyler Perry, Mark Rylance, Meryl Streep
House of Gucci — Adam Driver, Lady Gaga, Salma Hayek, Jack Huston, Jeremy Irons, Jared Leto, Al Pacino
King Richard — Jon Bernthal, Aunjanue Ellis, Tony Goldwyn, Saniyya Sidney, Demi Singleton, Will Smith

Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role
Jessica Chastain (The Eyes of Tammy Faye)
Olivia Colman (The Lost Daughter)
Lady Gaga (House of Gucci)
Jennifer Hudson (Respect)
Nicole Kidman (Being the Ricardos)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role
Javier Bardem (Being the Ricardos)
Benedict Cumberbatch (The Power of the Dog)
Andrew Garfield (Tick, Tick … Boom!)
Will Smith (King Richard)
Denzel Washington (The Tragedy of Macbeth)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role
Caitriona Balfe (Belfast)
Cate Blanchett (Nightmare Alley)
Ariana DeBose (West Side Story)
Kirsten Dunst (The Power of the Dog)
Ruth Negga (Passing)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role
Ben Affleck (The Tender Bar)
Bradley Cooper (Licorice Pizza)
Troy Kotsur (CODA)
Jared Leto (House of Gucci)
Kodi Smit-McPhee (The Power of the Dog)

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture
Black Widow
Dune
The Matrix: Resurrections
No Time to Die
Shang Chi and the Legend of the Ten Rings

Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series
The Handmaid’s Tale — Alexis Bledel, Madeline Brewer, Amanda Brugel, Ann Dowd, O-T Fagbenle, Joseph Fiennes, Sam Jaeger, Max Minghella, Elisabeth Moss, Yvonne Strahovski, Bradley Whitford, Samira Wiley
The Morning Show — Jennifer Aniston, Shari Belafonte, Eli Bildner, Nestor Carbonell, Steve Carell, Billy Crudup, Mark Duplass, Amber Friendly, Janina Gavankar, Valeria Golino, Tara Karsian, Hannah Leder, Greta Lee, Julianna Margulies, Joe Marinelli, Michelle Meredith, Ruairi O’Connor,Joe Pacheco, Karen Pittman, Victoria Tate, Desean K. Terry, Reese Witherspoon
Squid Game — Heo Sung-Tae, Jun Young-Soo, Jung Ho-Yeon, Kim Joo-Ryoung, Lee Byung-Hun, Lee Jung-Jae, Oh Young-Soo, Park Hae-Soo, Anupam Tripathi, Wi Ha-Jun
Succession — Nicholas Braun, Juliana Canfield, Brian Cox, Kieran Culkin, Dagmara Dominczyk, Peter Friedman, Jihae, Justine Lupe, Matthew Macfadyen, Dasha Nekrasova, Scott Nicholson, David Rasche, Alan Ruck, J. Smith-Cameron, Sarah Snook, Fisher Stevens, Jeremy Strong, Zoë Winters
Yellowstone — Kelsey Asbille, Wes Bentley, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Ian Bohen, Eden Brolin, Kevin Costner, Hugh Dillon, Luke Grimes, Hassie Harrison, Cole Hauser, Jen Landon, Finn Little, Brecken Merrill, Will Patton, Piper Perabo, Kelly Reilly, Denim Richards, Taylor Sheridan, Forrie J. Smith, Jefferson White

Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series
Brian Cox (Succession)
Billy Crudup (The Morning Show)
Kieran Culkin (Succession)
Lee Jung-jae (Squid Game)
Jeremy Strong (Succession)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series
Jennifer Aniston (The Morning Show)
Jung Ho-yeon (Squid Game)
Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale)
Sarah Snook (Succession)
Reese Witherspoon (The Morning Show)

Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series
The Great — Julian Barratt, Belinda Bromilow, Sacha Dhawan, Elle Fanning, Phoebe Fox, Bayo Gbadamosi, Adam Godley, Douglas Hodge, Nicholas Hoult, Florence Keith-Roach, Gwilym Lee, Charity Wakefield
Hacks — Rose Abdoo, Carl Clemons-Hopkins, Paul W. Downs, Hannah Einbinder, Mark Indelicato, Poppy Liu, Chris McDonald, Jean Smart, Megan Stalter
The Kominsky Method — Jenna Lyng Adams, Sarah Baker, Casey Thomas Brown, Michael Douglas, Lisa Edelstein, Ashleigh Lathrop, Emily Osment, Haley Joel Osment, Paul Reiser, Graham Rogers, Melissa Tang, Kathleen Turner
Only Murders in the Building — Aaron Dominguez, Selena Gomez, Jackie Hoffman, Jayne Houdyshell, Steve Martin, Amy Ryan, Martin Short
Ted Lasso — Annette Badland, Kola Bokinni, Phil Dunster, Cristo Fernández, Brett Goldstein, Brendan Hunt, Toheeb Jimoh, Nick Mohammed, Sarah Niles, Jason Sudeikis, Jeremy Swift, Juno Temple, Hannah Waddingham

Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series
Michael Douglas (The Kominsky Method)
Brett Goldstein (Ted Lasso)
Steve Martin (Only Murders in the Building)
Martin Short (Only Murders in the Building)
Jason Sudeikis (Ted Lasso)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series
Elle Fanning (The Great)
Sandra Oh (The Chair)
Jean Smart (Hacks)
Juno Temple (Ted Lasso)
Hannah Waddingham (Ted Lasso)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series
Murray Bartlett (The White Lotus)
Oscar Isaac (Scenes From a Marriage)
Michael Keaton (Dopesick)
Ewan McGregor (Halston)
Evan Peters (Mare of Easttown)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series
Jennifer Coolidge (The White Lotus)
Cynthia Erivo (Genius: Aretha)
Margaret Qualley (Maid)
Jean Smart (Mare of Easttown)
Kate Winslet (Mare of Easttown)

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series
Cobra Kai
The Falcon and the Winter Soldier
Loki
Mare of Easttown
Squid Game

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martedì 26 ottobre 2021

Film 2047 - Molly's Game

Intro: Dando un'occhiata alla mia lista di titoli salvati su Netflix, ho ritrovato questa pellicola che avrei voluto recuperare a tempo perso. E così, una sera, gli ho dato una chance.

Film 2047: "Molly's Game" (2017) di Aaron Sorkin
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non si può certo dire che Aaron Sorkin non sia un abile storyteller, però per quanto mi riguarda nel suo caso il vero problema sta sempre nelle parole, nello specifico nel numero spropositato di cui ne fa uso. In questo caso è andata meglio.
La storia (vera) di Molly Bloom e la sua scalata verso il successo economico grazie ad un business illegale legato al gioco del poker per ricconi dalla scommessa - e la mancia - facile è sicuramente molto interessante e viene ben controbilanciata dai ben più mesti toni dell'altro risvolto della medaglia di questa vicenda, ovvero l'indagine dell'FBI che mette Molly spalle al muro. In questo senso la storia funziona bene e tiene alta l'attenzione dello spettatore, curioso di capire quale sia l'elemento che porterà effettivamente alla rovina l'attività della protagonista, davvero ben interpretata da una Jessica Chastain ultimamente meno sulla cresta dell'onda di qualche anno fa e che meriterebbe, invece, qualche attenzione in più (va detto che nei suoi confronti al momento si parla di un possibile nomination ai prossimi Oscar per la pellicola "The Eyes of Tammy Faye").
Detto questo, "Molly's Game" funziona quanto basta e mantiene quanto promette, anche se il risultato finale non è un capolavoro senza tempo. Un prodotto onesto che dà ampio spazio al talento della Chastain che si riconferma - ci fosse stato bisogno di ribadirlo - in grado di portare sulle proprie spalle le sorti di tutta la baracca.
Cast: Jessica Chastain, Idris Elba, Kevin Costner, Michael Cera, Jeremy Strong, Chris O'Dowd, Bill Camp, Brian d'Arcy James, Graham Greene, Justin Kirk, Joe Keery.
Box Office: $59.3 milioni
Vale o non vale: I fan di Sorkin apprezzeranno questo suo primo approccio alla regia, un buon esordio dello sceneggiatore premio Oscar per "The Social Network". "Molly's Game" è un buon titolo, anche se non esattamente la proposta giusta per una serata distasea a cervello spento. Come la scrittura profusa di dialoghi e personaggi di Sorkin richiede, bisogna prestare abbastanza attenzione per tenere le fila di questa storia vera.
Premi: Candidato all'Oscar e al BAFTA per la Miglior sceneggiatura non originale e a 2 Golden Globes per la sceneggiatura e la Miglior attrice protagonista (Chastain).
Parola chiave: Tripped over a stick.

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sabato 18 settembre 2021

Film 1819 - It Chapter Two

Intro: Sono sempre a Ushuaia e tutto va ancora a gonfie vele. Con Eric scegliamo un titolo dell'orrore per la serata casalinga.

Film 1819: "It Chapter Two" (2019) di Andy Muschietti
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: la cosa che più mi è rimasta impressa di questo secondo capitolo di "It" è il cameo iniziale del popolarissimo regista e attore canadese Xavier Dolan che viene, neanche a dirlo, subito ucciso. Per il resto l'attesissimo sequel del pagliaccio più spaventoso del grande schermo non riesce minimamente a riproporre lo standard del primo film, finendo per portare sullo schermo una storia dell'orrore che conta troppo sugli effetti speciali e risulta troppo piatta e per niente innovativa (specialmente considerato che c'era già l'iconico "It" miniserie televisiva del '90). E, lo dico un po' a malincuore, nemmeno il grande cast riesce a salvare il risultato finale così così.
Ps. Cameo divertente anche di Stephen King - che ha scritto il romanzo da cui è tratta la pellicola - che, curiosamente, durante la sua scena beve mate argentino!
Film 446 - It
Film 1523 - It 2
Film 1422 - It
Film 1804 - It
Film 1819 - It Chapter Two
Cast: Jessica Chastain, James McAvoy, Bill Hader, Isaiah Mustafa, Jay Ryan, James Ransone, Andy Bean, Bill Skarsgård, Xavier Dolan, Sophia Lillis, Jaeden Martell, Finn Wolfhard, Chosen Jacobs, Jeremy Ray Taylor, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff.
Box Office: $473.1 milioni
Vale o non vale: Visto il primo, il secondo bisogna vederlo, soprattutto perché la storia non è finita. Detto questo, "It" è decisamente migliore del suo sequel.
Premi: /
Parola chiave: Dimensioni.

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giovedì 14 gennaio 2021

Film 1778 - Dark Phoenix

Intro: Cinema, cinema, cinema a salvarmi dalla pessima compagnia.
Film 1778: "Dark Phoenix" (2019) di Simon Kinberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Cobi
In sintesi: diciamo che avendolo visto dopo aver letto le pessime critiche e aver assistito alla tremenda performance nella prima settimana al botteghino americano, mi aspettavo francamente di assistere a un disastro totale, una sorta di deragliamento del franchise degli "X-Men" cominciato con quell'orrore di "X-Men: Apocalypse".
In realtà, per quanto il risultato finale sia decisamente deludente, devo ammettere che "Dark Phoenix" sia stato meno peggio di quanto non mi sarei immaginato e credo che il suo problema principale risieda nella totale mancanza di pathos o, per vederla da un'altra prospettiva, il costante monotono di cui la storia non riesce a liberarsi. Non aiuta, poi, che la protagonista della storia sia Sophie Turner, una che in quanto a verve attoriale e capacità recitativa sta a malapena a galla. E, aggiungo, l'aliena Vuk (Chastain) è tipo una delle peggiori antagoniste di sempre, noiosissima e anche lei inaspettatamente monotono (qui, però, credo che la colpa sia principalmente della sceneggiatura).
Insomma, un vero peccato per la saga degli "X-Men" che, dopo anni di onorato servizio, negli ultimi due episodi (e con il successivo "The New Mutants") prende la brutta piega della totale irrilevanza e sperpera soldi - 200 milioni di dollari solo per produrlo! - e talenti (McAvoy, Fassbender, Lawrence, Hoult, Chastain) in nome di una trama incasinata che tira in ballo troppi personaggi e vuole disperatamente risultare carica di rilevanza drammatica e giustificare così la genesi di un personaggio (la Fenice) a cui già nella trilogia originale non era stata fatta giustizia ("X-Men: The Last Stand" in particolare, ma Famke Janssen era decisamente una scelta di cast più azzeccata). Insomma, occasione sprecata e franchise che sta perdendo il suo appeal.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Sophie Turner, Tye Sheridan, Alexandra Shipp, Jessica Chastain, Evan Peters, Brian d'Arcy James.
Box Office: $252.4 milioni
Vale o non vale: Si è visto ben di peggio - soprattutto sul fronte DC - eppure non si può fare a meno di rilevare una certa irrilevanza di questo progetto, arrivato in pompa magna nei cinema ma incapace di generare quell'interesse che, onestamente, la saga degli "X-Men" fatica comunque a suscitare da tempo. Tra l'incasinata transizione 20th Century Fox - Disney e un prodotto finale piatto nonostante la farcitura strabordante di personaggi e attori hollywoodiani di serie A, la verità è che "Dark Phoenix" cerca di strafare perdendosi nei dettagli più importanti: far divertire lo spettatore e regalare intrattenimento che sappia anche di qualcosa di nuovo. A mio avviso, riscrivendo d'accapo la genesi di Jean Grey e riportando per l'ennesima volta sullo schermo gli stessi protagonisti di tutti gli altri film sugli X-Men tranne Wolverine, questo film ha palesato l'esigenza di novità e qualità non solo di questa saga, ma del mondo dei supereroi in generale (e, da quello che ho visto, non mi pare che "Wonder Woman 1984" abbia ben recepito il messaggio...).
Premi: Candidato a 2 Razzie Award per Peggior attrice non protagonista (Chastain) e Peggior Prequel, Remake, Rip-Off o Sequel.
Parola chiave: Family.
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domenica 21 luglio 2019

Film 1631 - The Help

Intro: Lo potrei rivedere anche 1000, non mi stanco mai.
Film 1631: "The Help" (2011) di Tate Taylor
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ho già espresso milioni di altre volte quanto mi piaccia questa pellicola e per quali motivi. Quindi, questa volta, qualche curiosità.
Delle cinque protagoniste principali - Stone, Davis, Spencer, Chastain e Janney - quattro hanno vinto l'Oscar per o dopo questa pellicola. Ad oggi solo la Chastain (che ha all'attivo 2 nomination agli Academy Awards e una vittoria ai Golden Globes) rimane senza statuetta;
Stone e Davis hanno vinto l'Oscar lo stesso anno, rispettivamente come Miglior attrice protagonista per "La La Land" e Miglior attrice non protagonista per "Fences" all'89esima edizione degli Academy Awards. L'anno successivo Janney ha vinto come Miglior attrice non protagonista per il film "I, Tonya";
sempre in riferimento agli Oscar, Davis e Spencer al momento sono le due attrici di colore con il maggior numero di nomination all'attivo (3). Spencer, inoltre è stata la prima attrice di colore a riceve a) due candidature consecutive (2017-18) e b) due nomination dopo aver già vinto una volta.
Film 386 - The Help
Film 395 - The Help
Film 526 - The Help
Film 1631 - The Help
Cast: Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain, Allison Janney, Ahna O'Reilly, Sissy Spacek, Chris Lowell, Mike Vogel, Cicely Tyson, Anna Camp, Mary Steenburgen, Leslie Jordan, David Oyelowo.
Box Office: $216.6 milioni
Vale o non vale: Cast perfetto, storia magari non perfetta ma in grado di colpire nel segno, un risultato finale ben riuscito. Per me sempre un gran film.
Premi: Candidato a 4 premi Oscar per Miglior film, attrice protagonista (Davis) e attrice non protagonista (Chastain) ha vinto quello per la Miglior attrice non protagonista (Spencer). 5 nomination ai Golden Globes e ai BAFTA, tra cui Miglior film, e vittoria per la Spencer ad entrambe le premiazioni.
Parola chiave: Libro.

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domenica 10 aprile 2016

Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio

Venerdì in due: cena + film ed è subito un inizio di weekend perfetto!
Film 1129: "Il cacciatore e la regina di ghiaccio" (2016) di Cedric Nicolas-Troyan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Visivamente potente, narrativamente impotente.
Direi che può essere questo il sunto di "The Huntsman: Winter's War", stiracchiato prequel-sequel di quel "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart di qualche anno fa, al quale vengono in aiuto un cast stellare e, soprattutto, i magnifici costumi di Colleen Atwood per portare a casa un risultato inferiore all'originale, che pure non era un capolavoro.
La colpa non è tanto dei quattro attori protagonisti - né delle spalle, a dire il vero, sufficientemente divertenti -, ma di una trama sciocchina e banale e un mancato approfondimento della psicologia dei personaggi, in primis quello della nuova cattiva principale e Regina di Ghiaccio Freya. Di lei impariamo che è la sorella della precedente cattiva principale e Regina Cattiva Ravenna (eh già), che le è stata portata via una figlia e che si è incattivita proprio per questo. La motivazione di per sé sarebbe anche sensata, non fosse che la storia si dimentica poi di andare oltre al fattaccio e rimane ancorata ad una bidimensionalità monolitica che renderà tutto l'agire del personaggio insensato e, in ultima analisi, totalmente inutile. Non solo - ma che ve lo dico a fare -, la nostra malvagissima si redimerà, ma tornerà pure un po' quella buona ragazza dai capelli normali che era un tempo. Insomma, tanto rumore per nulla.
Nel marasma generale, tra una specchiata e una spiata via gufo, la storia si concede qualche deviazione action grazie al cacciatore e alla sua amata, anche se le scene d'azione non sono così entusiasmanti quanto ci si aspetterebbe. Per non parlare del momento in cui la strana combriccola di cacciatori + nani si ritrova a dover trafugare lo specchio dorato e finisce ad affrontare una sorta di Minotauro dalle corna d'oro la cui unica attitudine non è tanto quella di combattere, quanto quella di gridare. Ma se devi difendere il tuo tesoro, perché non lo fai e basta? E invece ci perdiamo in circa cinque minuti di urla e schiamazzi, per un risultato finale tanto ovvio quanto lo spettatore si aspetta. Anche in questo caso è tutto molto bello visivamente, ma manca di sostanza.
In tutto questo il cacciatore è, sì, protagonista, pur collocandosi al centro di una storia che non dimentica la sua precedente eroina Biancaneve e pure deve tenere conto delle altre 3 donne della storia in questione: insomma, la scena è leggermente affollata. Se da una parte è apprezzabile che un blockbuster dal budget multimilionario sia composto principalmente da personaggi principali femminili, rimane il fatto che la presenza di Charlize Theron sia prettamente estetica - mancava solo che dicesse «La vita non è bianco o nero, è oro.» e avevamo fatto bingo - e la debolezza statica della cattiva degrada quello che poteva essere un trend positivo accessorio da lodare.
Dunque questo "Il cacciatore e la regina di ghiaccio" è un titolo commerciale non certo particolarmente riuscito che, pure, plausibilmente farà il suo dovere al botteghino mondiale (in America l'uscita è prevista per il 22 aprile). Si poteva fare assolutamente di meglio anche se, come si diceva all'inizio, i costumi della Atwood salvano da soli tutta l'operazione. Bravissima.
Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Cast: Chris Hemsworth, Charlize Theron, Emily Blunt, Nick Frost, Sam Claflin, Rob Brydon, Jessica Chastain, Sheridan Smith, Alexandra Roach, Colin Morgan.
Box Office: $165 milioni
Consigli: Fatta fuori la Stewart che non compare nemmeno nel cameo di Biancaneve, rimangono Hemsworth e Theron a portare verso il secondo episodio un franchise da un lato intrigante, dall'altro mal sfruttato. Ricco di potenzialità e spunti interessanti, di fatto il film si concentra su una serie di temi già visti e rivisti che rendono la storia poco efficace e lasciano tutto lo sporco lavoro agli effetti speciali e, in pari dose, a una combinazione di glam degli attori + costumi pazzeschi + trucco + fotografia che solo in parte riesce a salvare il risultato finale. Dunque se cercate facile distrazione visivamente accattivante eccovi serviti. Allo stesso tempo se avete apprezzato il primo "Snow White and the Huntsman" ha senso dare una chance a questa storia. Tutti gli altri è meglio che si mettano il cuore in pace: qui troverete un paio d'ore di svago facile facile, combinate alla bellezza imbarazzante della Theron e al machismo del sempre aitante Thor. Oltre a ciò, poco.
Parola chiave: Specchio.

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mercoledì 27 gennaio 2016

Film 1084 - Sopravvissuto - The Martian

Regalato il dvd, non ho potuto fare a meno di recuperare subito questa pellicola che mi ero perso al cinema!
Film 1084: "Sopravvissuto - The Martian" (2015) di Ridley Scott
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: E' vero, ho tradito già il mio buon proposito della lingua originale a tutti i costi, ma avendo ricevuto in regalo il dvd, la pigrizia ha prevalso.
In ogni caso ero molto interessato a vedere questo film, maggiormente dopo la serata dei Golden Globes che ha visto trionfare sia DiCaprio che Matt Damon per questa pellicola. Una volta forzatamente "rivali" agli occhi della stampa, entrambi idoli delle ragazzine, entrambi dotati e capaci attori, entrambi famosissimi ancora oggi, mi ha divertito il vederli nuovamente fianco a fianco in una competizione involontaria che li ha avuti entrambi trionfatori. Non potrà necessariamente essere così agli Oscar - con, tra l'altro, DiCaprio favorito -, ma è curioso che, dopo tanti anni, per la prima volta siano nella stessa cinquina.
Al di là di questo, comunque, Matt è torna nello spazio. Ci era stato l'anno prima con "Interstellar", dove condivideva il set con la stessa Jessica Chastain che c'è anche qui, e con "The Martian" finisce, neanche a dirlo, su Marte. Il pianeta, non certo dei più ospitali, lo adotterà per un lungo periodo: sarà costretto a sopravviverci nell'attesa di una missione di salvataggio che vada a recuperarlo dopo che, dato per morto, viene abbandonato dai suoi compagni di missione durante una tempesta di sabbia.
Siamo al terzo film "in assenza di gravità" in 3 anni, e io gradisco molto. Tecnicamente questo tipo di pellicole richiede prestazioni qualitative altissime per essere credibili e questo non fa che aumentare la posta in gioco: visivamente stupendi, riescono al contempo ad essere dei buoni prodotti commerciali anche da un punto di vista generale? Saremo stati fortunati, ma a quanto pare al momento tutte e tre le pellicole hanno dato prova di essere all'altezza dell'aspettativa. Anche "The Martian", infatti, porta a casa una missione compiuta, soprattutto grazie alla prova convincente di Damon, in un quasi one-man-show che prova quanto l'attore sia ancora oggi uno dei più capaci e convincenti rappresentati del cinema commerciale. Insieme a lui in questa pellicola un cast di grandi nomi di cui cito solo una Kristen Wiig in veste insolitamente seria.
Insomma, un ottimo risultato finale per una storia che è un'avventura, un ulteriore corso di sopravvivenza - quest'anno pare che i film in liza per l'Oscar ci vogliano insegnare come cavarcela nelle situazioni più estreme -, una lotta per la vita oltre che un viaggio visivamente potente e ben raccontato.
Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Jeff Daniels, Michael Peña, Kate Mara, Sean Bean, Sebastian Stan, Aksel Hennie, Chiwetel Ejiofor, Mackenzie Davis, Donald Glover.
Box Office: $597.9 milioni
Consigli: Effetti speciali fantastici, un grande cast capitanato da Matt Damon, un incasso stellare... Insomma, Ridley Scott torna al cinema in grande stile e fa centro come non gli capitava da un bel po'. Tratto dal libro omonimo di Andy Weir, pur avendolo categorizzato nella cinquina delle commedie ai Golden Globes, devo dire che è più l'aspetto drammatico a prevalere qui nonostante qualche parte divertente. Il tutto funziona e lascia soddisfatto lo spettatore, che prega con la NASA che il povero Mark Watney venga riportato sulla Terra sano e salvo. Non sarà facile e la tensione sarà alle stelle, ma ne sarà valsa la pena. Da rivedere assolutamente.
Parola chiave: Cratere Schiaparelli.

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lunedì 30 novembre 2015

Film 1040 - Crimson Peak

Cinemino prima della discoteca!

Film 1040: "Crimson Peak" (2015) di Guillermo del Toro
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: Aspettarsi un capolavoro da ogni pellicola che si sceglie di vedere è sciocco e anche superfluo, per cui il nostro approccio all'ultima fatica di Guillermo del Toro è stato molto onesto: ci aspettavamo una mezza scemata ed eravamo assolutamente alla ricerca di quello. Per cui non siamo incappati in alcuna delusione.
"Crimson Peak" ha, innanzitutto, un buon cast (Mia Wasikowska, Jessica Chastain, Tom Hiddleston), dei costumi estremamente curati e un'atmosfera perfetta per la storia: gotica e molto decadente, dà una sensazione quasi viscosa. L'impatto visivo, oltre che essere essenziale, è quindi ben strutturato. Già da solo questo aspetto fa metà del lavoro. In aiuto all'atmosfera vengono gli effetti speciali che sono, sì, palesemente finti, ma non per questo meno affascinanti. L'orrore portato al disgusto di ogni fantasma che viene presentato, infatti, è kitsch, eppure funzionale a rendere il racconto ancora più suggestivo e a tratti macabro. Quest'ultimo aspetto in particolare finirà per risultare preponderante nella parte finale della pellicola, che scenderà sempre più nello scabroso e contorto, regalando allo spettatore una storia ancora più torbida del previsto.
Tutti questi elementi insieme, ai miei occhi hanno portato "Crimson Peak" dall'essere un banale intrattenimento preserale a un interessante esperimento cinematografico, sufficientemente creativo da risultare piacevole. E anche se parliamo, appunto, di una mezza scemata, non per questo l'ho trovata meno piacevole.
Il viso da eterna bambina della Wasikowska le dà la giusta dose di innocenza e candore e l'ambientazione ottocentesca le sta veramente a pennello; la malizia negli occhi dei fratelli Sharpe fa subito capire che qualche sporco segreto è dietro l'angolo, per non parlare del trucco e parrucco della Chastain che la fa apparire più vecchia di vent'anni, oltre che più brutta e inquietante (forse un po' troppo). Dunque ci sono tutti i presupposti per una storia estremamente dark, a tratti dell'orrore, condita con le giuste dosi di mistero e pulp. Io ho apprezzato. Poi mi rendo conto che parliamo di un titolo non esattamente "forte" quanto ci si sarebbe aspettati, forse troppo concentrato nella prima parte a mascherare una trama in fin dei conti deducibilissima e, in generale, meno realistico di quanto siamo abituati (vedi effetti speciali di cui sopra). L'elemento fiabesco permea tutta la storia e ne influenza toni e rappresentazione, per cui quell'anima horror e splatter che un po' il trailer promette finisce per andare a quel paese e ci riporta, invece, a quella mezza delusione che è stato "La madre", con il quale questo film ha anche in comune la presenza delle falene. Le somiglianze, comunque, ci sono anche con "Non avere paura del buio", dei 3 titoli sicuramente il più debole per quanto riguarda le recenti produzioni di del Toro a tinte dark.
In generale, comunque, "Crimson Peak" non è una brutta pellicola e riesce nell'intento di intrattenere in maniera più che soddisfacente il suo pubblico di massa, raccontando una storia macabra e scabrosa che pianta le sue radici nelle viscere di una terra melmastra e oleosa, sporca e sanguinolenta quanto le persone che la abitano in superficie. Non siamo, come si diceva, in presenza di un capolavoro, né un'impresa visionaria - come vorrebbe suggerire il poster italiano del film -, eppure il risultato finale non è male e personalmente sono rimasto colpito in positivo da questa storia.
Cast: Mia Wasikowska, Jessica Chastain, Tom Hiddleston, Charlie Hunnam, Jim Beaver, Burn Gorman, Jonathan Hyde.
Box Office: $74 milioni
Consigli: Niente di innovativo, ma sufficientemente intrigante a livello visivo da risultare una buona scelta cinematografica nel panorama delle pellicole recentemente uscite. "Crimson Peak" è, di fatto, un non-horror, un film che ha tutti gli elementi per esserlo, ma che gioca diversamente le sue carte, preferendo la suggestione e l'atmosfera giusta alla violenza fine a se stessa. Poi sì, il finale è maledettamente crudo, e c'è una scena di sesso incestuoso particolarmente esplicita, però non si può dire che la pellicola abbia come fine ultimo quello di spaventare. Direi più che altro di intrigare e creare un mondo a sé nelle particolarità che questa produzione propone. In quest'ottica scegliere il film di del Toro non lascerà delusi; se, invece, si cerca un titolo di spavento e orrore forse siamo un pochino lontani.
Parola chiave: Veleno.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 novembre 2015

Film 1036 - Interstellar

Comprato il dvd e subito visto!

Film 1036: "Interstellar" (2014) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Rivederlo è stato un piacere. Da un po' avevo voglia di rivedere questo film di Nolan che al cinema mi era piaciuto tantissimo, pur avendomi spiazzato nel finale. Questa seconda visione mi ha lasciato con mille domande scientifiche - girate a chi di dovere - e una consapevolezza ormai sempre più matura in me: le storie non devono andare dove ti aspetti che vadano ma devo semplicemente raccontarti ciò che hanno da dire. Lo scontro tra aspettativa e realtà è sempre un gioco difficile di assestamenti e compromessi, per cui può vincere solo qualcosa che abbia davvero in sé la peculiarità e la forza di mostrare qualcosa di nuovo, inaspettato, bello.
Trovo che "Interstellar" sia un bel film per molti motivi, che vanno dall'ottima resa tecnica (colonna sonora, effetti speciali, fotografia) al sapiente lavoro di sceneggiatura aiutato da un ottimo cast che combina capacità e un glam patinato quanto basta. La storia è solita e tiene per quasi tutto il film, anche se forse avrei preferito un finale meno positivo (ah, le aspettative!); il risultato finale è di grandissimo impatto e riesce ad intrattenere uno spettatore rapito da immagini e immaginazione. Uno dei migliori film della passata stagione.
Ps. Nonostante l'incasso e le buone recensioni, il film non si è portato a casa quanti premi si sarebbe meritato. L'Oscar inevitabile agli effetti speciali è arrivato, ma è mancato il riconoscimento alla colonna sonora di Hans Zimmer (solo nominato) e alla sceneggiatura per Nolan (neanche la candidatura).
Film 834 - Interstellar
Cast: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Bill Irwin, Ellen Burstyn, Michael Caine, David Oyelowo, John Lithgow, Mackenzie Foy, Wes Bentley, Casey Affleck, Topher Grace, Matt Damon.
Box Office: $675 milioni
Consigli: Una bella storia interessante e stimolante, riesce a provocare e lanciare interrogativi, spingendo lo spettatore a porsi domande e fare supposizioni. Ultimamente sono pochi i film che riescono a superare questo tipo di sfida, il che già di per sé è miracoloso. Inoltre, e non è da sottovalutare, l'avventura descritta da Nolan è un azzardo che prende il nome di scoperta, un tentativo alla cieca di esplorare l'ignoto e tentare di renderlo conosciuto. Al giorno d'oggi il brivido dell'avventuriero, dello scopritore di terre è già più un mito che un ricordo, un ruolo praticamente impossibile da rivestire se non, in casi come questo, grazie al cinema. Ecco, quindi, che il valore aggiunto di una storia come questa si palesa: diventiamo tutti esploratori e ci poniamo come limite solo quello che ci detta lo spazio. Se non basta questo a convincervi, il cast è pazzesco, regia e sceneggiatura sono di Nolan, colonna sonora ed effetti speciali da urlo, un viaggio nello spazio e un finale intricatissimo. Sono sicuro che valga almeno una visione.
Parola chiave: Tesseratto.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 17 dicembre 2014

Film 834 - Interstellar

Uno dei film che attendevo di più quest'anno.

Film 834: "Interstellar" (2014) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Paola, Erika, Luigi
Pensieri: Finalmente ho visto "Interstellar", finalmente sono felice.
Nel giro di due anni il destino mi ha regalato ben due avventure nello spazio, entrambe pensate e realizzate da grandi registi, entrambe sponsorizzate e prodotte come kolossal moderni, esempi cinematografici di un genere fantascientifico che viaggia nella scienza del possibile e propone protagonisti che lo spazio trasforma in eroi. La differenza tra questi due titoli è che dove qui c'è la solita narrazione back/forward che tanto piace a Nolan (con una timeline che spazia tra presente, passato e futuro), per quanto riguarda "Gravity" la struttura narrativa e la questione del tempo sono lineari.
Il viaggio dell'equipaggio Endurance sarà un'avventura verso l'ignoto, una tentata esplorazione che procede per ipotesi, calcoli e una certa dose di casualità, tutti elementi che la accomunano al precedente sforzo umano di un'esplorazione senza precedenti: la scoperta dell'America.
600 anni dopo (arrotondiamo, qui si parla solo di un vicino futuro) l'impresa che scoprì l'America cercando le Indie, Nolan fa cercare ai suoi protagonisti un altro pianeta che possa sostenere la vita e gli fa trovare "Loro", non ben definite entità che si riveleranno essere i probabili esseri umani del futuro intenzionati ad aiutare quelli del passato (aprendo il wormhole). Ora, anche solo per aver accennato questi pochi snodi della storia si capisce già che la trama di "Interstellar" sia piuttosto intricata, specialmente per quanto riguarda la questione scientifica. Eppure, nonostante io di fisica ne capisca quanto un pappagallo di letteratura, devo dire che non solo il tutto non risulta incomoprensibile o noioso, ma anzi nel mio caso mi ha pure incuriosito e spinto ad informarmi.
Per quanto riguarda il risultato finale, devo dire innanzitutto che a me il film è piaciuto parecchio. Effetti speciali già da Oscar, colonna sonora coinvolgente, un cast di grandi nomi (Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain in primis, ma anche Ellen Burstyn, Michael Caine, Wes Bentley, Casey Affleck, Topher Grace e un inaspettato Matt Damon!) e una storia intrigantissima, una vera e prorpia avventura moderna in grado di - letteralmente - spaziare, aprendo un dibattito tra gli spettatori sia profani che addetti ai lavori. Mi rendo conto che il finale sia meno in linea con le premesse di quanto non si vorrebbe, ma scelte narrative di fiction hanno significato all'interno del contesto di cui fanno parte, per cui mi sembra un po' sciocco attaccare l'aspetto scientifico di un prodotto che non è documentario, ma una storia che, per quanto possa attingere dalla realtà, rimane comunque inventata.
Chiaro, lo spirito rimane sempre quello filoamericano: gli USA sono coloro che capisco il problema, lo analizzano, sperimentano e ci mettono il cuore fino a quando non riescono da soli - e soprattutto per mezzo di un eroe - a salvare la situazione. Del resto, varcando la soglia del cinema e rivestendo il ruolo di spettatori di questa pellicola, scendiamo a patti con questo fatto fin dal principio.
"Interstellar", come si capisce, non è un prodotto in grado di suscitare un responso unanime. Ho sentito critiche entusiaste e altre più freddine, pareri discordi su più questioni. Io ho gradito sinceramente, ho apprezzato una storia ben articolata e calibrata, con forse l'unica vera pecca in un finale che poteva evitarsi (spoiler) il ritorno dell'eroe. Con la trottola di "Inception" Nolan era riuscito a regalare allo spettatore qualche secondo di vera incertezza prima della chiusura del film, cosa che qui manca e in alcuni potrebbe aver causato motivo di disappunto o delusione. Tutto sommato però non credo che si possa tarare un giudizio totale solo su una cifra stilistica, un rimando di incertezza bruciato. La grande macchina di "Interstellar" è un gigante in grado di mantenere le sue promesse colossali, una moderna odissea nello spazio che però non fugge dal rappresentare le umane debolezze ed incertezze della vita (a gravità non zero).
Il piacere dell'esplorazione e della scoperta di nuovi mondi è esaltante e noi seduti sulla comoda poltroncina siamo testimoni di un evento che difficilmente la vita ci regalerà dal vivo: la scoperta di qualcosa di ignoto e mai visto. Ecco, è così che io ho vissuto questo viaggio: da esploratore.
Film 1036 - Interstellar< br /> Box Office: $622.3 milioni (ad oggi)
Consigli: Se vi è piaciuto "Gravity", se amate Nolan, se vi piacciono le avventure nello spazio, se i paradossi temporali di "Star Trek" vi hanno esaltato... "Interstellar" sarà l'ennesimo titolo cult. Il finale vira un po' alla "Contact" (ricordate quello con Jodie Foster e... - oddio lo scopro solo ora! - Matthew McConaughey?), ma, hey!, abbiamo appena assistito alle lezione di fisica più interessante di sempre quindi ne vale la pena.
Effetti speciali, neanche a dirlo, da urlo, un buon cast dove la più sacrificabile rimane Jessica Chastain, e la colonna sonora del sempre affidabile Hans Zimmer. Christopher Nolan dirige sicuro e ci accompagna per mano attraverso universi e galassie alternati senza difficoltà a campagne e campi di granturco. Sarebbe ora gli riconoscessero qualcosa, ma dubito sarà questo titolo a favorirlo. In ogni caso "Interstellar" è uno dei film da vedere di quest'anno.
Parola chiave: Codice morse.

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Bengi

mercoledì 5 giugno 2013

Film 532 - La madre

In ritardo, ma è giunto il momento anche per questa recensione.


Film 532: "La madre" (2013) di Andrés Muschietti
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia:
Pensieri: Nonostante il film non mi sia sembrato granché, devo dire che Jessica Chastain non smette di lasciarmi affascinato. Salta da una pellicola all'altra come se niente fosse, abbracciando i progetti più disparati e, di conseguenza, i generi più diversi.
Dopo essersi calata nei panni di agente della Mossad, svampita bionda dal cuore tenerissimo e poi ancora agente della CIA (ecc, ecc), questa volta l'attrice interpreta i più ribelli panni di una rocker dal piglio duro che finirà a fare i conti con una nuova famiglia e un misterioso segreto. Che, a dire il vero, misterioso per lo spettatore non lo è affatto.
Il segreto de "La madre", infatti, non solo è facilmente intuibile, ma anche presto svelato, limitando di molto la portata horror di questo prodotto voluto da Guillermo del Toro (e sinceramente molto simile ad altri prodotti del genere made in Spain, come per esempio "Non avere paura del buio", sempre prodotto da del Toro). Di fatto l'elemento di paura viene poi disciolto in qualche mistica spiegazione dai tratti fiabeschi - per quanto dark - e il tutto è necessariamente rivalutato nella nuova prospettiva lanciata da un finale che certo non ti aspetti. O non vorresti.
Dove in prodotti come "La casa" non si lemosina certo in macabre trovate splatter o orrifiche, qui si sceglie per un approccio più mentale che visivo, dove la pauraè un'ombra proiettata sul muro, senza mai concretizzarsi in un vero spavento; per poi cedere ad una virata fuori tema tra il gotico e il già visto (la madre del titolo 'adotta' le due bambine per il trauma del suo figlioletto morto).
Onestamente le mie aspettative erano orientate più all'horror vero e proprio che a quello che viene mostrato qui. Non mi sono mai davvero spaventato e non mi sono francamente mai sentito coinvolto o veramente preso dalla trama. L'unico motivo per cui vale la visione di questo "Mama" è proprio la buona performance della Chastain, per quanto il suo personaggio sia perfettamente decodificabile fin dall'inizio, con un'evoluzione personale di certo non originale (prima Annabel non se la sente di fare da madre alle nipotine acquisite, poi finirà per affezionarcisi e amarle come sue, compiendo estremi sacrifici per loro), ma resa dall'attrice in maniera credibile nonostante l'orrenda parrucca stile "Non è un paese per vecchi" che le hanno fatto indossare.
Insomma, tutto sommato questa pellicola non è malvagia, ma nemmeno ciò che speravo di trovare. Le premesse horror sembrano esserci nell'interessante prologo e la successiva parte in cui le bambine vengono mostrate come selvaggi ragnetti che si nascondono nell'ombra, ma per come prosegue la trama l'insieme non mi ha sodisfatto.
Consigli: E' meno spaventoso di quanto uno non vorrebbe e più in linea con quelle pellicole che alla paura della immagini preveriscono sussurri, ombre e supposizioni dei protagonisti. Quando tutto il mistero legata alla figura di Madre viene svelato, si rimane un po' insoddisfatti.
E' una buona soluzione per una serata in compagnia o alla ricerca di svago. La Chastain funziona anche in questo ruolo e anche solo per questo motivo si può dare unapossibilità al film.
Parola chiave: Manicomio.

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Bengi

venerdì 5 aprile 2013

Film 526 - The Help

Quarto appuntamento con la malattia di Leoo. Non che andassimo verso la guarigione, ma è il penultimo film visto insieme. Così abbiamo scelto il dvd di una pellicola di cui sono fan. E di cui ogni tanto parlo...


Film 526: "The Help" (2011) di Tate Taylor
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Leoo
Pensieri: La terza volta è quella buona. La prima volta che ho visto "The Help", infatti, era nel periodo pre Oscar dell'anno scorso e la qualità del file che avevo trovato era veramente pessima. Poi, qualche tempo dopo, ho rivisto il film in aereo, di ritorno dal Giappone. Qualità accettabile, ma schermo piccolino piccolino. Finalmente questa volta sono riuscito a gustarmelo in alta definizione, dal mio pc con un audio chiaro e definito: tutta un'altra cosa.
Non che "The Help" sia una di quelle pellicole che necessiti di grandi apparecchiature per essere seguita, però di certo l'immagine pulita e l'audio chiaro aiutano a seguire questa bella storia di riscatto, emancipazione e crescita.
E' un film buonista, per carità, incentrato su buoni sentimenti, seconde possibilità e il diktat del fare la cosa giusta, però personalmente non riesco a stancarmi di questo prodotto. Adoro il personaggio di Jessica Chastain - la svampita Celia Foote, tenera e vulnerabile, silenziosa nel promuovere cambiamenti, ma una delle poche che lo fa veramente e di cuore -, che trovo costruito sapientemente dall'attrice e che, a mio avviso, perde un po' con il doppiaggio italiano che ne accentua una 'stupidità' in eccessive moine nel parlato.
Inutile ribadire, comunque, quanto questo film riesca tutte le volte a piacermi. La storia ha nella parte finale proprio quel riscatto che non mi stanco mai di rivedere e, seppure rimanga l'amaro in bocca per certi aspetti, il ricordo generale che mi rimane dopo la visione è di piacevole soddisfazione. Non è perfetto, per carità, ma vive della buona recitazione delle sue protagoniste. E, secondo me, non è né poco, né scontato.
Ps. Gran cast: Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallas Howard, Octavia Spencer, Allison Janney, Jessica Chastain, Ahna O'Reilly, Chris Lowell, Cicely Tyson, Mike Vogel, Sissy Spacek, Anna Camp, LaChanze, Mary Steenburgen, Leslie Jordan, David Oyelowo e Dana Ivey.
Film 386 - The Help
Film 395 - The Help
Film 526 - The Help
Film 1631 - The Help
Consigli: Piacevole, garbato, simpatico, ma anche capace di far ragionare. Richiede un minimo di impegno, ma di quelli che si sopportano volentieri perchè alla fine ne è valsa la pena.
Brave le protagoniste Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Jessica Chastain, Bryce Dallas Howard, Allison Janney, Anna Camp che, insieme, sono state capaci di ricreare un gruppo affiatato sullo schermo e veramente credibile. Oscar alla Spencer come Miglior attrice non protagonista e $211,608,112 di incasso mondiale.
Parola chiave: Libro.

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Bengi

lunedì 4 marzo 2013

Film 514 - Zero Dark Thirty

Nella storia degli Oscar, lei è l'unica donna ad aver vinto come Miglior regista. Per un film che non ho visto (e che fatico a farmi venire voglia di vedere). La sua nuova fatica cinematografica, però, non potevo perdermela. Quindi ecco l'ultima pellicola che ho visto prima della serata degli Oscar.


Film 514: "Zero Dark Thirty" (2012) di Kathryn Bigelow
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Leoo
Pensieri: "Zero Dark Thirty" sembra avere alcuni punti in comune con il precedente "The Hurt Locker": guerra, un cast quasi totalmente maschile, tematica impegnata (Mark Boal è sceneggiatore di entrambi), un/a protagonista che regge tutta la pellicola. Ma, non avendo altri elementi, i miei paragoni si devono necessariamente fermare qui. Rimango con la domanda: ma la Bigelow in altri contesti funziona? Magari prima o poi lo scopro.
Ma ripartiamo da questo film: innanzitutto il titolo, a me incomprensibile fin quando non mi sono documentato. Da Wiki: "Zero Dark Thirty, nel gergo militare americano indica una qualsiasi ora compresa tra mezzanotte e le quattro del mattino, colloquialmente si può intendere come "una levataccia" o "maledettamente presto", operativamente è la fascia oraria in cui si fanno di preferenza le incursioni". Ora il tutto prende un senso.
Già, perchè il tema del film è la cattura di colui che è stato il nemico #1 dell'America di oggi: Osama bin Laden. Loperazione in questione, come si sa, è andata a buon fine ed è oggetto e tema portante di questa pellicola. La storia che si racconta è spalmata in 10 anni di ricerche, indagini, soffiate, interrogatori e buchi nell'acqua, qui tenuti insieme dal personaggio di Maya, interpretato da una grandissima Jessica Chastain. Su di lei e il suo Oscar mancato parleremo dopo.
In generale devo dire che questo genere di pellicole non esercita alcun tipo di fascino su di me. La mia ossessione per gli Oscar mi ha spinto ad interessarmi a questo prodotto; inoltre documentarmi un po' sul lavoro della Bigelow cominciava a sembrarmi necessario. In effetti la sua regia mi è sembrata solida e funzionale allo svolgimento del racconto. Niente di mirabolante o eccessivo, ma le inquadrature giuste per sottolineare gli stati emotivi dei personaggi, il taglio giusto per inquadrare un'azione militare al buio o in circostanze di "alta tensione". Credo che il diktat del 'non voler strafare' nella narrazione accomuni qui un po' il lavoro di tutti, ma nonostante possa sembrare che vi sia una tendenza generale all'essere sottotono, credo che sia più che altro un effetto ricercato. L'incertezza delle informazioni, degli esiti delle missioni, la durezza degli degli interrogatori in cui si impiega la tortura, le immagini 'asciutte' che raccontano l'uccisione di un bin Laden che non si vede mai... sembra tutto mirato a non spettacolarizzare e, anzi, presentare la vicenda al massimo dei fatti e il minimo della fiction. Ho apprezzato.
La suddivisione per capitoli, invece, non mi è piaciuta. E' una cosa che in generale non apprezzo perchè tende a frammentare il film, cosa che in effetti mi sembra valere per "Zero Dark Thirty". L'idea finale che mi ha lasciato è quella di essere un racconto spezzettato, troppo nettamente diviso. Certamente ha inciso anche l'averlo visto in due parti.
Ma ora tornerei alla Chastain. Ho particolare interesse per questa attrice che in poco tempo è riuscita a imporsi nella Hollywood che conta con una serie di titoli uno più azzeccato dopo l'altro. Alla sua seconda nomination all'Oscar - questa volta come Miglior attrice protagonista - si è vista di nuovo sconfitta, in questo caso da(ll'altrettanto dotata) Jennifer Lawrence. Due ruoli completamente diversi, due pellicole imparagonabili e comunque per quanto mi riguarda due prodotti cinematografici che non rivedrei. Però la Chastain qui è intensa e veramente brava a delineare il suo personaggio. Maya è concentrata, intuitiva e solo apparentemente docile. Nel corso della crescita del suo personaggio sa dimostrare una determinazione, un coraggio e una grinta che forse solo Jessica Chastain poteva incarnare così bene. Ho molto rivalutato il risultato finale di questo film solo grazie alla sua interpretazione. Che, si sarà intuito, per me meritava di più del solo Golden Globes aggiudicatosi come Miglior attrice drammatica.
Insomma, "Zero Dark Thirty" è una pellicola certamente complessa per tematica, immagini mostrate, uso della violenza (ci sono state numerose critiche all'approccio degli interrogatori presentato dal film, accusato di giustificare, se non addirittura presentare in maniera favorevole l'utilizzo della tortura) e perchè riapre ferite ancora aperte per molti, nonostante i tanti anni già passati dall'attacco terroristico alle Torri Gemelle. Ho seguito con interesse questa pellicola, ma non posso dire che mi sia effettivamente piaciuta. Ho molto apprezzato l'interpretazione della Chastain che credo rimarrà ciò che più ricorderò - e meglio rappresenta, a mio avviso - del film "Zero Dark Thirty".
Ps. Non si può considerare questa pellicola come un facile prodotto da botteghino. Eppure al box office mondiale l'incasso è stato decisamente buono: $105,101,044 di incasso.
Pps. Alcuni attori abbastanza famosi sono riconoscibili in questo film (Kyle Chandler di "Argo" e "Super 8" e Mark Strong di "Sherlock Holmes" e "Lanterna verde", per esempio). Ma James Gandolfini nei 'grossi' panni del direttore della C.I.A. proprio non l'avevo riconosciuto.
Consigli: Gli appassionati dei film di spionaggio o tattica militare tratti da storie vere non hanno che da farsi sotto, questa pellicola soddisferà appieno i loro gusti. Chi, invece, segue gli Oscar, non potrà esimersi dal vedere questa pellicola che ha collezionato 5 nomination (ma una sola statuetta per il miglior montaggio sonoro, tra l'altro condivisa con "Skyfall" a cuasa di un pareggio). Per tutti gli altri "Zero Dark Thirty" potrebbe non essere un film tanto facile da digerire, per quanto debba ammettere che tecnicamente è proprio un lavoro ben fatto.
Parola chiave: "Sono certa al 100%, anzi no, visto che il 100% vi fa andare fuori di testa, diciamo il 95%, ma è 100%".

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Ric

mercoledì 16 gennaio 2013

Golden Globes 2013: i vincitori

La premiazione di domenica notte - che chiaramente ho seguito nonostante martedì mattina avessi un esame - ha aperto ufficialmente il mese delle premiazioni che contano davvero ad Hollywood.
E', infatti, tradizione che siano i Golden Globes (GG) a fare da apripista a quella sfilza di premi e premietti che, messi in fila, conducono direttamente alla cerimonia degli Oscar che tanto contano nell'industria cinematografica sia statunitense che mondiale.
Nessuna particolare sorpresa in questi GG - con molta soddisfazione posso dire di aver predetto in maniera corretta la maggior parte dei vincitori delle varie categorie -, non fosse per quei particolari che mi infastidiscono un po': Daniel Day-Lewis Miglior attore per "Lincoln" e Christoph Waltz Miglior attore non protagonista per "Django Unchained". E, forse, il 4° globo su 4 nomination di Claire Danes.
A parte questi due piccoli dettagli credo che le premiazioni siano state, oltre che prevedibili, ben distribuite tra film e lavori per la tv meritevoli.
Per quanto riguarda le pellicole il vero film vincitore è "Les Misérables" (3 premi, tra cui Miglior film musical o commedia); poi 2 per "Argo", "Django Unchained" e tutti fermi a quota 1 "Il lato positivo" (prima detto "L'orlo argenteo delle nuvole" che non si sa perchè ha cambiato nome. Il titolo originale comunque è "Silver Linings Playbook"), "Zero Dark Thirty", "Vita di Pi", "Skyfall", "Lincoln".
Speravo in un riconoscimento a Joaquin Phoenix per lo stranissimo "The Master", ma ripongo la mia fiducia negli Oscar: Daniel Day-Lewis ha già due Academy Awards, di cui uno vinto nel 2008, come due ne ha Denzel Washington; gli altri compagni di cinquina, invece, sono entrambi nuovi e vedo solo in Hugh Jackman (forse vero favorito) la possibilità di un rivale alla pari dato che Bradley Cooper è davvero difficile si aggiudichi una statuetta. Considerazioni "tecniche" a parte, chiaro che sulla carta la performance più potente rimane quella di Day-Lewis.
Anne Hathaway, invece, vedrà riconoscersi il suo primo Oscar quasi sicuramente, scippandolo alla brava Amy Adams che è a quota 4 nomination e mai un ruolo che le assicuri un riconoscimento se non di premi "minori".
Migliori attrici di questa 70esima edizione dei GG sono Jennifer Lawrence e Jessica Chastain che, probabilmente, si giocheranno tra loro anche la statuetta dorata. Più incerta, invece, la mia posizione riguardo agli attori non protagonisti. Hanno già tutti almeno un Oscar a casa e fatico ad immaginarmi quale ruolo potrebbe assicurare una nuova statuetta. Io, personalmente, spero in Tommy Lee Jones, ma la vedo molto molto dura.
Tornando ai GG, tripudio di riconoscimenti per "Homeland - Caccia alla spia" (3) e "Girls" (2), mentre per i film TV a farla da padrone è stato il "Game Change" con la performance di Julianne Moore nei panni di Sarah Palin. Finalmente globo d'oro - dopo due Emmy di fila - anche alla fantastica Maggie Smith di "Downton Abbey".

Ma ora ecco la lista dei vincitori e i miei relativi voti. Il punteggio finale in fondo.

* Vincerà § Vorrei vincesse

The 70th Annual Golden Globe Awards
Best Motion Picture - Drama
Nominees:
Argo (2012)
* Vita di Pi (2012)
§ Operazione zero dark thirty (2012)

Best Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
* Les Misérables (2012)
§ L'orlo argenteo delle nuvole (2012)

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Drama
Nominees:
* Daniel Day-Lewis for Lincoln (2012)
§ Joaquin Phoenix for The Master (2012)

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Drama
Nominees:
* Jessica Chastain for Operazione zero dark thirty (2012)
§ Naomi Watts for The impossible (2012)

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
Hugh Jackman for Les Misérables (2012)

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Musical or Comedy
Nominees:
* Jennifer Lawrence for Il lato positivo (2012)
§ Maggie Smith for Quartet (2012)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
§ Leonardo DiCaprio for Django Unchained (2012)
* Philip Seymour Hoffman for The Master (2012)
Christoph Waltz for Django Unchained (2012)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Motion Picture
Nominees:
§ Amy Adams for The Master (2012)
* Anne Hathaway for Les Misérables (2012)

Best Director - Motion Picture
Nominees:
§ Ben Affleck for Argo (2012)
* Ang Lee for Vita di Pi (2012)

Best Screenplay - Motion Picture
Nominees:
* Django Unchained (2012): Quentin Tarantino
§ L'orlo argenteo delle nuvole (2012): David O. Russell

Best Original Song - Motion Picture
Nominees:
Skyfall (2012): Adele, Paul Epworth("Skyfall")

Best Original Score - Motion Picture
Nominees:
* Anna Karenina (2012/I): Dario Marianelli
§ Argo (2012): Alexandre Desplat
Vita di Pi (2012): Mychael Danna

Best Animated Film
Nominees:
* Ribelle - The Brave (2012)
§ Frankenweenie (2012)

Best Foreign Language Film
Nominees:
* Amour (2012)
§ Un sapore di ruggine e ossa (2012)

Best Television Series - Drama
Nominees:
§ "Downton Abbey" (2010)
* "Homeland - Caccia alla spia" (2011)

Best Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
§ "The Big Bang Theory" (2007)
* "Girls" (2012)

Best Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
§ Game Change (2012) (TV)
* "Hatfields & McCoys" (2012)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Drama
Nominees:
* Bryan Cranston for "Breaking Bad" (2008)
§ Damian Lewis for "Homeland - Caccia alla spia" (2011)

Best Performance by an Actress in a Television Series - Drama
Nominees:
* Connie Britton for "Nashville" (2012)
Claire Danes for "Homeland - Caccia alla spia" (2011)
§ Julianna Margulies for "The Good Wife" (2009)

Best Performance by an Actor in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
§ Alec Baldwin for "30 Rock" (2006)
Don Cheadle for "House of Lies" (2012)
* Louis C.K. for "Louie" (2010)

Best Performance by an Actress in a Television Series - Musical or Comedy
Nominees:
* Lena Dunham for "Girls" (2012)
§ Tina Fey for "30 Rock" (2006)

Best Performance by an Actor in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
* Kevin Costner for "Hatfields & McCoys" (2012)
§ Clive Owen for Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)

Best Performance by an Actress in a Mini-Series or a Motion Picture Made for Television
Nominees:
* Julianne Moore for Game Change (2012) (TV)
§ Sigourney Weaver for "Political Animals" (2012)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
§ Ed Harris for Game Change (2012) (TV)
* Eric Stonestreet for "Modern Family" (2009)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Nominees:
§ Archie Panjabi for "The Good Wife" (2009)
* Maggie Smith for "Downton Abbey" (2010)

Punteggio totale: 19/25


Bengi

venerdì 11 gennaio 2013

Oscar 2013: le nomination

E ce l'abbiamo fatta! Nemmeno i Maya sono riusciti ad impedire la cerimonia degli Oscar 2013 e così, ieri, sono state annunciate le nominations ufficiali dal bel duo Emma Stone e - il futuro presentatore dell'85esima edizione - Seth MacFarlane.
Quest'anno ci sono state molte sorprese e molte coincidenze, nonché qualche strano fatto inspiegabile. Partirei da questi ultimi, andando a ritroso.
Fatti inspiegabili. 1. Dov'è la nomination di DiCaprio? Vogliamo ancora far finta che non sia giunta l'ora di dargli un Oscar? 2. "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" non ha ricevuto nemmeno una candidatura: ma neanche gli effetti speciali son piaciuti all'Academy?! 3. Fino a 3 anni fa la categoria Miglior Film includeva solo 5 titoli, poi due anni fa il passaggio alla decina di film in lizza giustificato come una scelta storica per il ritorno alle origini (nelle prime edizioni degli Oscar in film in gara erano 10). Per il 2013 nuovo cambiamento inspiegabile: i film sono 9. Perchè? Non ce n'era un altro bellino da candidare? Non dico un capolavoro, ma un tappabuchi? Bah.
Coincidenze: ovvero quando c'è puzza di bruciato. 1. Per il primo anno da non so quanto, non è il presidente dell'Academy a presentare le nomination in compagnia di uno dei vincitori/candidati degli anni precedenti, ma il duo Emma Stone (al massimo arrivata alla candidatura ai Golden Globes) e - guarda caso - Seth MacFarlane che non solo presenteà la cerimonia 2013, ma è stato pure candidato per la Miglior canzone originale del suo "Ted" 2. Quando gli americani ci si mettono non hanno rivali in quanto a faccia di bronzo. Sono riusciti a candidare (udite udite) lo stesso anno, nella stessa categoria (Miglior attrice protagonista) sia la più anziana attrice mai candidata sia la più giovane, rispettivamente Emmanuelle Riva e Quvenzhané Wallis.
Coincidenze: ovvero quando sembrano per caso. 1. Tutti gli attori della categoria Miglior attore non protagonista hanno già vinto almeno un Oscar (De Niro 2): chiunque sarà il vincitore, ci sarà un nuovo primatista tra le file dei pochi fortunelli ad avere più di una statuetta a casa 2. E' l'anno del due per le attrici: Jessica Chastain, Jennifer Lawrence, Naomi Watts, Anne Hathaway, Jacki Weaver e Helen Hunt (uno l'ha vinto, però) sono tutte alla loro seconda nomination in carriera.
Sorprese. 1. Le nomination di Robert De Niro (l'ultima nel 1992 per "Cape Fear - Il promontorio della paura" e comunque una carriera in declino da molto tempo) e Denzel Washington 2. Le 4 candidature del film "Beasts of the Southern Wild" (?) e le 5 del non certo commerciale "Amour" di Haneke 3. Per la prima volta dai tempi di "Solo per i tuoi occhi" (classe 1981) un film della serie 007 conquista delle nomination: per "Skyfall" ben 5, di cui una per la famosa Adele che ha scritto l'omonima canzone portante della soundtrack 4. Davvero pochine le 3 candidature per l'invece meritevole "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato". Capisco che il ritorno alla Terra di Mezzo possa galvanizzare meno persone rispetto a 10 anni fa, ma non riconoscere almeno formalmente i meriti tecnici di questa pellicola mi sembra ridicolo 5. Né Kathryn Bigelow né Ben Affleck, i cui film sono stati acclamati da praticamente tutta la critica mondiale, sono riusciti a guadagnarsi la menzione alla regia (con già alcune polemiche dei sostenitori della Bigelow che, ad oggi, rimane l'unica donna della storia del cinema ad avere un Oscar alla regia): entrambi, comunque, hanno ricevuto la nomination come produttori dei loro film (rispettivamente "Zero Dark Thirty" e "Argo").
Considerazioni finali. 1. 12 candidature per "Lincoln" che, però, credo non porterà a casa nulla (spero solo, al limite, la statuetta per Tommy Lee Jones) 2. "Vita di Pi", a quota 11, potrebbe riuscire a strappare qualcosa (fotografia? scenografia? montaggio? effetti speciali?) 3. Mi sembra - da tempo - che si preannunci l'anno di Anne Hathaway, quindi che vinca sto benedetto Oscar per "Les Misérables" così in un futuro, al quinto tentativo, magari l'Academy si ricorderà che esiste anche Amy Adams (e non solo come attrice non protagonista, mannaggia a loro!) 4. Vorrei che vincesse Hugh Jackman (finalmente una candidatura!), ma credo sia giunto il momento di premiare Joaquin Phoenix, tornato in auge dopo l'autoisolamento da reietto degli ultimi 4 anni 5. Se posso permettermi, anche quest'anno non trovo granché interessante la cinquina dei film d'animazione 6. Alla quinta presenza in categoria Miglior colonna sonora, che il bravissimo Alexandre Desplat ce la faccia finalmente a vedersi riconosciuto il suo premio? 7. "L'orlo argenteo delle nuvole", con ben 8 nomination, mi sembra un po' il film-sorpresa: un attore piazzato in ogni cinquina e colonizzate tutte le categorie importanti: che sia lui il favorito? 8. Ci terrei, infine, a far notare che più della metà del film in lizza per le categorie in Italia non sono ancora usciti e, quando va bene, usciranno verso la fine di febbraio. Al di là dei miei personalissimi fini di valutazione pre-Oscar, mi sembra veramente indecente che si debba aspettare così tanto per la distribuzione italiana. E poi ci si meraviglia che lo streaming rubi spettatori? La figura dei pezzenti non la fanno gli spettatori.

Prima di lasciarvi alla lista dei candidati, come ogni anno ne approfitto per pronunciarmi riguardo a chi secondo me vincerà (*) e chi, invece, vorrei veder trionfare (§), attribuendo un punteggio (* = 1 punto, § = 1/2 punto, *§ = 1 punto) per ogni scelta fatta.
Ps. Ricordo che la l'85esima edizione degli Academy Awards, che si terrà il 24 febbraio, attribuisce i premi alla stagione cinematografica 2012.
Quest'anno il voto è da casa di Leoo, quindi voteremo entrambi: * (B, L) Vincerà § (B, L) Vorrei vincesse

The 85th Annual Academy Awards

Best Motion Picture of the Year
Nominees:
Amour (2012): To Be Determined
*B Argo (2012): Grant Heslov, Ben Affleck, George Clooney
Re della terra selvaggia (2012): Dan Janvey, Josh Penn, Michael Gottwald
*L Django Unchained (2012): Stacey Sher, Reginald Hudlin, Pilar Savone
§ B, L Les Misérables (2012): Tim Bevan, Eric Fellner, Debra Hayward, Cameron Mackintosh
Vita di Pi (2012): Gil Netter, Ang Lee, David Womark
Lincoln (2012): Steven Spielberg, Kathleen Kennedy
Il lato positivo (2012): Donna Gigliotti, Bruce Cohen, Jonathan Gordon
Zero Dark Thirty (2012): Mark Boal, Kathryn Bigelow, Megan Ellison

Best Performance by an Actor in a Leading Role
Nominees:
Bradley Cooper for Il lato positivo (2012)
*L Daniel Day-Lewis for Lincoln (2012)
*B Hugh Jackman for Les Misérables (2012)
§B, L Joaquin Phoenix for The Master (2012)
Denzel Washington for Flight (2012/I)

Best Performance by an Actress in a Leading Role
Nominees:
§B, L Jessica Chastain for Zero Dark Thirty (2012)
*B, L Jennifer Lawrence for Il lato positivo (2012)
Emmanuelle Riva for Amour (2012)
Quvenzhané Wallis for Re della terra selvaggia (2012)
Naomi Watts for The Impossible (2012)

Best Performance by an Actor in a Supporting Role
Nominees:
Alan Arkin for Argo (2012)
Robert De Niro for Il lato positivo (2012)
§L Philip Seymour Hoffman for The Master (2012)
*L §B Tommy Lee Jones for Lincoln (2012)
*B Christoph Waltz for Django Unchained (2012)

Best Performance by an Actress in a Supporting Role
Nominees:
§B Amy Adams for The Master (2012)
Sally Field for Lincoln (2012)
*B, L Anne Hathaway for Les Misérables (2012)
Helen Hunt for The Sessions - Gli appuntamenti (2012)
Jacki Weaver for Il lato positivo (2012)

Best Achievement in Directing
Nominees:
§B Michael Haneke for Amour (2012)
*L Ang Lee for Vita di Pi (2012)
*B David O. Russell for Il lato positivo (2012)
§L Steven Spielberg for Lincoln (2012)
Benh Zeitlin for Re della terra selvaggia (2012)

Best Writing, Screenplay Written Directly for the Screen
Nominees:
Amour (2012): Michael Haneke
§B Django Unchained (2012): Quentin Tarantino
Flight (2012/I): John Gatins
Moonrise kingdom - Una fuga d'amore (2012): Wes Anderson, Roman Coppola
*B, L Zero Dark Thirty (2012): Mark Boal

Best Writing, Screenplay Based on Material Previously Produced or Published
Nominees:
*L §B Argo (2012): Chris Terrio
Re della terra selvaggia (2012): Lucy Alibar, Benh Zeitlin
Vita di Pi (2012): David Magee
§L Lincoln (2012): Tony Kushner
*B Il lato positivo (2012): David O. Russell

Best Animated Feature Film of the Year
Nominees:
*B, L Ribelle - The Brave (2012): Mark Andrews, Brenda Chapman
§B, L Frankenweenie (2012): Tim Burton
ParaNorman (2012): Sam Fell, Chris Butler
Pirati! Briganti da strapazzo (2012): Peter Lord
Ralph Spaccatutto (2012): Rich Moore

Best Foreign Language Film of the Year
Nominees:
*B, L Amour (2012)(Austria)
Rebelle (2012)(Canada)
No (2012/I)(Chile)
§B En kongelig affære (2012)(Denmark)
§L Kon-Tiki (2012)(Norway)

Best Achievement in Cinematography
Nominees:
*L §B Anna Karenina (2012/I): Seamus McGarvey
Django Unchained (2012): Robert Richardson
*B Vita di Pi (2012): Claudio Miranda
Lincoln (2012): Janusz Kaminski
Skyfall (2012): Roger Deakins

Best Achievement in Editing
Nominees:
§B Argo (2012): William Goldenberg
*B Vita di Pi (2012): Tim Squyres
Lincoln (2012): Michael Kahn
Il lato positivo (2012): Jay Cassidy, Crispin Struthers
*L Zero Dark Thirty (2012): William Goldenberg, Dylan Tichenor

Best Achievement in Production Design
Nominees:
*B, L Anna Karenina (2012/I): Sarah Greenwood, Katie Spencer
§B Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012): Dan Hennah, Ra Vincent, Simon Bright
Les Misérables (2012): Eve Stewart, Anna Lynch-Robinson
Vita di Pi (2012): David Gropman, Anna Pinnock
Lincoln (2012): Rick Carter, Jim Erickson

Best Achievement in Costume Design
Nominees:
*B, L Anna Karenina (2012/I): Jacqueline Durran
Les Misérables (2012): Paco Delgado
Lincoln (2012): Joanna Johnston
§B Biancaneve (2012/I): Eiko Ishioka (postuma)
Biancaneve e il cacciatore (2012): Colleen Atwood

Best Achievement in Makeup and Hairstyling
Nominees:
§B Hitchcock (2012): Howard Berger, Peter Montagna, Martin Samuel
*B Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012): Peter King, Rick Findlater, Tami Lane
*L Les Misérables (2012): Lisa Westcott, Julie Dartnell

Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Score
Nominees:
Anna Karenina (2012/I): Dario Marianelli
§B Argo (2012): Alexandre Desplat
*B Vita di Pi (2012): Mychael Danna
*L Lincoln (2012): John Williams
Skyfall (2012): Thomas Newman

Best Achievement in Music Written for Motion Pictures, Original Song
Nominees:
Chasing Ice (2012): J. Ralph("Before My Time")
Les Misérables (2012): Alain Boublil, Claude-Michel Schönberg, Herbert Kretzmer("Suddenly")
Vita di Pi (2012): Mychael Danna, Bombay Jayshree("Pi's Lullaby")
*B, L Skyfall (2012): Adele, Paul Epworth("Skyfall")
Ted (2012): Walter Murphy, Seth MacFarlane("Everybody Needs a Best Friend")

Best Achievement in Sound Mixing
Nominees:
Argo (2012): John T. Reitz, Gregg Rudloff, José Antonio García
§B, L Les Misérables (2012): Andy Nelson, Mark Paterson, Simon Hayes
Vita di Pi (2012): Ron Bartlett, Doug Hemphill, Drew Kunin
*L Lincoln (2012): Andy Nelson, Gary Rydstrom, Ron Judkins
*B Skyfall (2012): Scott Millan, Greg P. Russell, Stuart Wilson

Best Achievement in Sound Editing Nominees:
Argo (2012): Erik Aadahl, Ethan Van der Ryn
*B Django Unchained (2012): Wylie Stateman
Vita di Pi (2012): Eugene Gearty, Philip Stockton
§B Skyfall (2012): Per Hallberg, Karen M. Baker
*L Zero Dark Thirty (2012): Paul N.J. Ottosson

Best Achievement in Visual Effects Nominees:
The Avengers (2012): Janek Sirrs, Jeff White, Guy Williams, Daniel Sudick
§B Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012): Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, R. Christopher White
*B Vita di Pi (2012): Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik De Boer, Donald Elliott
*L Prometheus (2012/I): Richard Stammers, Trevor Wood, Charley Henley, Martin Hill
Biancaneve e il cacciatore (2012): Cedric Nicolas-Troyan, Phil Brennan, Neil Corbould, Michael Dawson

Best Documentary, Features
Nominees:
5 Broken Cameras (2011): Emad Burnat, Guy Davidi
The Gatekeepers (2012): To Be Determined
*B How to Survive a Plague (2012): To Be Determined
The Invisible War (2012): To Be Determined
*L §B Searching for Sugar Man (2012): To Be Determined

Best Documentary, Short Subjects
Nominees:
*B Inocente (2012): Sean Fine, Andrea Nix
Kings Point (2012): Sari Gilman, Jedd Wider
Mondays at Racine (2012): Cynthia Wade, Robin Honan
§B, L Open Heart (2013): Kief Davidson, Cori Shepherd Stern
*L Redemption (2012/V): Jon Alpert, Matthew O'Neill

Best Short Film, Animated
Nominees:
Adam and Dog (2011): Minkyu Lee
§B Fresh Guacamole (2012): PES
Head Over Heels (2012): Timothy Reckart, Fodhla Cronin O'Reilly
Paperman (2012): John Kahrs
*B, L The Simpsons: The Longest Daycare (2012): David Silverman

Best Short Film, Live Action
Nominees:
Asad (2012): Bryan Buckley, Mino Jarjoura
*L Buzkashi Boys (2012): Sam French, Ariel Nasr
§B Curfew (2012/I): Shawn Christensen
*B Dood van een Schaduw (2012): Tom Van Avermaet, Ellen De Waele
Henry (2011/III): Yan England


And the winner is...

Ric