Luigi voleva vederlo... E vuoi non accontentarlo, dopo che lo obbligo sempre a vedere quello che voglio io?
Film 657: "Lo sguardo di Satana - Carrie" (2013) di Kimberly Peirce
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Lo sguardo di Satana cui fa riferimento il titolo non si può certo collegare alla protagonista spiritata, ma è certamente da attribuire a quello dello spettatore quando finisce di vedere l'enorme boiata di film che è "Carrie".
Dato che, fortunatamente, lo streaming mi ha risparmiato il prezzo del biglietto - oltre che l'obbligo del doppiaggio -, posso dire che vedere questo film è stata "solo" una perdita di tempo, ma almeno non di altro. La vera questione qui, però, è la seguente: perché?
Ovvero perché produrre il remake di un classico del cinema del '76, nientepopodimeno che di Brian De Palma, se poi si hanno in mente solo i soldi che si andranno ad incassare? A quasi quarant'anni di distanza ha senso riportare sul grande schermo un prodotto sperando di trainare al cinema e gli affezionati del titolo originale e i ragazzini che quando vedono del sangue vanno in fibrillazione? Insomma, non era davvero possibile inventarsi qualcosa di nuovo?
Questo sguardo assatanato di Carrie dev'essere miope o comunque poco lungimirante, perché davvero, chiunque veda questa pellicola si accorgerà della bassissima qualità di un prodotto del genere, caratterizzato dalla totale mancanza di pathos, da un'incapacità di produrre scene montate con senso del ritmo e dall'evidente carenza di idee, stile e bravura da parte di chi ha curato la sceneggiatura. Io se fossi Stephen King disconoscerei questo titolo.
La banalità dell'insieme e la brutta realizzazione degli effetti speciali e delle scene più violente - sì, anche quella tanto attesa del bagno di sangue post doccia da globuli rossi suini - non sono salvati nemmeno dal cast, che tra i suoi protagonisti vede Chloë Grace Moretz nella parte di baby Carrie macrocefala dall'aspetto da zitella, ma l'attitudine da porca e nientemeno che Julianne Moore nella parte della mammina religiosamente pazza che vede nella sua creatura il rifugio terreno del male assoluto (e quindi le cuce vestiti da zitella). La loro quotidianità familiare è un continuo nonsense di situazioni al limite del ridicolo, con escoriazioni da cutter e forbici volanti a farla da padrone in un crescendo paradossalmente divertente di cliché borderline.
Insomma, il risultato finale è impietoso e anche se è vero che un po' di soldi questa pellicola è riuscita ad incassarli ($82,716,354), sostengo fortemente che quest'idiozia ci potesse essere ampiamente risparmiata.
Consigli: Né veramente horror, né veramente splatter, "Lo sguardo di Satana - Carrie" è solo un brutto esempio di cinema mainstream contemporaneo. Oltre che di pessimo remake.
Parola chiave: Secchio.
Trailer
Bengi
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