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lunedì 15 maggio 2023

Film 2185 - Divergent

Intro: Non so bene perché, ma mi era tornata voglia di vederlo.

Film 2185: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come sempre, quando qualcosa funziona alla grande, non ci vuole molto perché comincino a comparire dei cloni. Fossimo stati all'inizio degli anni '00 e stessimo parlando di musica, si potrebbe benissimo fare riferimo alla battaglia delle teen popstar, ovvero Britney Spears, Christina Aguilera, Mandy Moore e Jessica Simpson.
Invece, siccome ci occupiamo di cinema - e il riferimento temporale risale solo a 10 anni fa - ci tocca dire che questo "Divergent" è la copia sbiadita di quell'"Hunger Games" che in sala fece faville (specialmente coi primi due capitoli) e sta per tornare a novembre conl'inevitabile quanto evitabile prequel "The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes". I sequel di "Divergent", invece, sono stati un totale disastro, tanto che la produzione del quarto e conclusivo episodio non si è mai verificata.
La verità è che "Divergent" accusa pesantemente i suoi quasi 10 anni di età e non regge il confronto con il ben più interessante "Hunger Games". Non è colpa di Shailene Woodley, che è sempre una grande protagonista, ma sicuramente la storia manca di mordente e la sceneggiatura qui non è esattamente eccelsa. La romance tra Tris e Four non è particolarmente elttrizzante e il risultato finale, per quando passabile, manca di quel qualcosa in più. Forse, non ci fosse stato l'inevitabile paragone con l'altro franchise, questo ne sarebbe uscito vincente. Ma, vista la difficile competizione, "Divergent" finisce per risultare solamente quell'altra saga che hanno provato a lanciare dopo "Hunger Games".
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Ashley Judd, Jai Courtney, Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Tony Goldwyn, Maggie Q, Kate Winslet.
Box Office: $288.9 milioni
Vale o non vale: Il primo dei soli 3 film usciti di questo franchise è sicuramente il migliore. Col tempo si perde il senso della storia e ci si inabissa in un'intollerabile vortice di banalità pseudo politiche e prodozze tecnologiche (leggi effetti speciali) che non impressionano nessuno. Detto ciò, "Divergent" parte da un'idea anche intrigante, ma non riesce a capitalizzare sul suo potenziale in termini di cast e storia. Fosse finito qui il racconto, sarebbe andato bene lo stesso.
Premi: Vincitore nella categoria Miglior personaggio per Tris (Shailene Woodley) agli MTV Movie & TV Awards del 2014.
Parola chiave: Sierum.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 8 giugno 2021

Film 2018 - Baby Driver

Intro: La serata è poi continuata con uno dei miei personalissimi preferiti.

Film 2018
: "Baby Driver" (2017) di Edgar Wright
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Rafael, Oisin
In sintesi: sempre un grandissimo piacere rivedere Baby in azione. La colonna sonora è perfetta, la sincronizzazione immagini-musica magistralmente architettata, le scene d'azione (specialmente quelle in macchina) sono qualcosa di fenomenale.
I suoi protagonisti non staranno vivendo un magico momento di carriera (Elgort e Spacey), ma il film funziona sempre alla grande.
Film 1443 - Baby Driver
Film 1733 - Baby Driver
Film 2018 - Baby Driver
Cast: Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eiza González, Jon Hamm, Jamie Foxx, Jon Bernthal, CJ Jones, Flea, Sky Ferreira.
Box Office: $226.9 milioni
Vale o non vale: Magari non un titolo per tutti e sicuramente non per tutta la famiglia, ma un grandissimo film d'azione che lascia incollati alla sedia dall'inizio alla fine.
Premi: Candidato a 3 Oscar per Miglior montaggio, mixaggio sonoro e montaggio sonoro, ha vinto il BAFTA per il Miglior montaggio (su 2 nomination, la seconda per il sonoro). Candidato al Golden Globe per il Miglior attore protagonista musical o commedia (Elgort). Candidato al Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Mom.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 giugno 2020

Film 1733 - Baby Driver

Intro: Di nuovo a Auckland e povero in canna, con Karen abbiamo cominciato a guardare un sacco di film da casa, scegliendo tra la mia selezione personale di pellicole. Una serie di pomeriggi piacevoli passati comodamente seduti sul divano tra popcorn al caramello (pururu in Argentina) e la mia iniziazione alla mia futura dipendenza: il mate.
Film 1733: "Baby Driver" (2017) di Edgar Wright
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen
In sintesi: sono rimasto affascinato da questo film la prima volta che l'ho visto e anche questa seconda visione non mi ha deluso! Ritmato, divertente e godibile, "Baby Driver" beneficia di un grandissimo cast, un montaggio adrenalinico e una colonna sonora pazzesca. Vedere per credere.
Film 1443 - Baby Driver
Film 1733 - Baby Driver
Film 2018 - Baby Driver
Cast: Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eiza González, Jon Hamm, Jamie Foxx, Jon Bernthal, Flea, Sky Ferreira.
Box Office: $226.9 milioni
Vale o non vale: Adrenalina, grande colonna sonora, una storia che funziona dall'inizio alla fine e un grande cast, il tutto per un film che regala un paio d'ore di perfetto intrattenimento.
Premi: Candidato a 3 Oscar per il Miglior montaggio (un furto che non abbia vinto) e mixaggio e montaggio sonoro; una candidatura ai Golden Globes per il Miglior attore protagonista (Elgort) e 1 BAFTA vinto su 2 nomination per il Miglior montaggio. 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Debito.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 11 dicembre 2017

Golden Globes 2018: nomination e vincitori

E si riparte: la stagione dei premi è di nuovo fra noi grazie ai 75esimi Golden Globes che prendono vita quest'oggi grazie all'annuncio delle candidature (film e tv) svelate nientemeno che da Sharon Stone, Alfre Woodard, Kristen Bell e Garrett Hedlund.
Come ogni anno non mancano le contraddizioni e le mancanze, le stranezze e le stramberie, il tutto per un calderone di pellicole e serie tv che l'HFPA tenta di far sottostare alle ormai obsolete macro categorie drama & musical or comedy, per un risultato troppo spesso dissonante. Ci teniamo, quindi, un horror nella categoria commedia ("Get Out") al pari del drammatico "I, Tonya", entrambi in gara per Miglior film ed altro ancora; ma ci facciamo anche andare bene le due candidature alla seconda stagione di "The Crown" di fatto uscita 2 giorni fa. Completamente rinnovata la categoria Best Performance by an Actress in a Television Series - Musical or Comedy che cestina tutte tranne una le nominate dell'edizione precedente, per poi andare a candidare Alison Brie per quell'insipido di "GLOW". Per la serie bei ricordi, tornati all'appello "Will & Grace" e il suo protagonista e nientemeno che Kyle MacLachlan di "Twin Peaks" che non vedeva una nomination dal 1991 e per la stessa serie. Sul fronte regia di pellicole come al solito ci si è dimenticati delle donne, Greta Gerwig in testa con il suo "Lady Bird" che sta facendo sfacelo tra pubblico e critica (pur candidato in 4 categorie); nella stessa categoria, per l'ennesima volta, non ce l'ha fatta nemmeno Luca Guadagnino... Una sola candidatura per "Baby Driver" (FURTO) grazie alla grandissima performance di Ansel Elgort, niente nemmeno per "Wind River" e "Blade Runner 49" e, ammetto la delusione, "Wonder Woman". Questi ultimi due sicuramente fra Oscars e BAFTA riusciranno a tirare su qualche candidatura tecnica.
Ma bando alle ciance: tra meno di un mese, il 7 gennaio per la precisione, si terrà la cerimonia dei Golden Globes 2018 e sarà presentata per la prima volta da Seth Meyers. E ora... le nomination!

75th Golden Globe Awards
Best Motion Picture – Drama
Call Me By Your Name
Dunkirk
The Post
The Shape of Water
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Best Motion Picture – Musical or Comedy
The Disaster Artist
Get Out
The Greatest Showman
I, Tonya
Lady Bird

Best Motion Picture – Animated
The Boss Baby
The Breadwinner
Coco
Ferdinand
Loving Vincent

Best Motion Picture – Foreign Language
A Fantastic Woman
First They Killed My Father
In the Fade
Loveless
The Square

Best Performance by an Actress in a Motion Picture – Drama
Jessica Chastain, Molly’s Game
Sally Hawkins, The Shape of Water
Frances McDormand, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Meryl Streep, The Post
Michelle Williams, All the Money in the World

Best Performance by an Actor in a Motion Picture – Drama
Timothée Chalamet, Call Me by Your Name
Daniel Day-Lewis, Phantom Thread
Tom Hanks, The Post
Gary Oldman, Darkest Hour
Denzel Washington, Roman J. Israel, Esq.

Best Performance by an Actress in a Motion Picture – Musical or Comedy
Judi Dench, Victoria & Abdul
Margot Robbie, I, Tonya
Saoirse Ronan, Lady Bird
Emma Stone, Battle of the Sexes
Helen Mirren, The Leisure Seeker

Best Performance by an Actor in a Motion Picture – Musical or Comedy
Steve Carell, Battle of the Sexes
Ansel Elgort, Baby Driver
James Franco, The Disaster Artist
Hugh Jackman, The Greatest Showman
Daniel Kaluuya, Get Out

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in any Motion Picture
Mary J. Blige, Mudbound
Hong Chau, Downsizing
Allison Janney, I, Tonya
Laurie Metcalf, Lady Bird
Octavia Spencer, The Shape of Water

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in any Motion Picture
Willem Dafoe, The Florida Project
Armie Hammer, Call Me by Your Name
Richard Jenkins, The Shape of Water
Christopher Plummer, All the Money in the World
Sam Rockwell, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Best Director – Motion Picture
Guillermo del Toro, The Shape of Water
Martin McDonagh, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Christopher Nolan, Dunkirk
Ridley Scott, All The Money in the World
Steven Spielberg, The Post

Best Screenplay – Motion Picture
Guillermo del Toro & Vanessa Taylor – The Shape of Water
Greta Gerwig – Lady Bird
Liz Hannah & Josh Singer – The Post
Martin McDonagh – Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Aaron Sorkin – Molly's Game

Best Original Score – Motion Picture
Carter Burwell – Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Alexandre Desplat – The Shape of Water
Jonny Greenwood – Phantom Thread
John Williams – The Post
Hans Zimmer – Dunkirk

Best Original Song – Motion Picture
"Home" – Nick Jonas, Justin Tranter, Nick Monson - Ferdinand
"Mighty River" – Raphael Saadiq, Mary J. Blige - Mudbound
"Remember Me" – Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez - Coco
"The Star" – Mariah Carey, Marc Shaiman - The Star
"This Is Me" – Benj Pasek, Justin Paul - The Greatest Showman

Best Television Series – Drama
The Crown
Game of Thrones
The Handmaid’s Tale
Stranger Things
This is Us

Best Television Series – Musical or Comedy
Blackish
The Marvelous Mrs. Maisel
Master of None
SMILF
Will & Grace

Best Television Limited Series or Motion Picture Made for Television
Big Little Lies
Fargo
Feud: Bette and Joan
The Sinner
Top of the Lake: China Girl

Best Performance by an Actress in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Jessica Biel, The Sinner
Nicole Kidman, Big Little Lies
Jessica Lange, Feud: Bette and Joan
Susan Sarandon, Feud: Bette and Joan
Reese Witherspoon, Big Little Lies

Best Performance by an Actor in a Limited Series or Motion Picture Made for Television
Robert De Niro, The Wizard of Lies
Jude Law, The Young Pope
Kyle MacLachlan, Twin Peaks
Ewan McGregor, Fargo
Geoffrey Rush, Genius

Best Performance by an Actress In A Television Series – Drama
Caitriona Balfe, Outlander
Claire Foy, The Crown
Maggie Gyllenhaal, The Deuce
Katherine Langford, 13 Reasons Why
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale

Best Performance by an Actor In A Television Series – Drama
Sterling K. Brown, This is Us
Freddie Highmore, The Good Doctor
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Liev Schreiber, Ray Donovan
Jason Bateman, Ozark

Best Performance by an Actress in a Television Series – Musical or Comedy
Pamela Adlon, Better Things
Alison Brie, GLOW
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Issa Rae, Insecure
Frankie Shaw, SMILF

Best Performance by an Actor in a Television Series – Musical or Comedy
Anthony Anderson, Blackish
Aziz Anari, Master of None
Kevin Bacon, I Love Dick
William H. Macy, Shameless
Eric McCormack, Will & Grace

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
Laura Dern, Big Little Lies
Ann Dowd, The Handmaid’s Tale
Chrissy Metz, This Is Us
Michelle Pfeiffer, The Wizard of Lies
Shailene Woodley, Big Little Lies

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Limited Series or Motion Picture Made for Television
David Harbour, Stranger Things
Alfred Molina, Feud: Bette and Joan
Christian Slater, Mr. Robot
Alexander Skarsgard, Big Little Lies
David Thewlis, Fargo

#HollywoodCiak
Bengi

sabato 25 novembre 2017

Film 1443 - Baby Driver

Non avevo la minima intenzione di perdermi questo film, curiosissimo di comprenderne la chiave di tanto successo. Così, appena è stato possibile, sono andato al cinema a vederlo.

Film 1443: "Baby Driver" (2017) di Edgar Wright
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Per il momento tra i film più belli che ho visto quest'anno, forse il migliore. Perfetto senso del ritmo, ottima storia, grandissime scene d'azione, atmosfera retrò, cast magnifico, un protagonista davvero azzeccato e una colonna sonora pazzesca per una pellicola che è tutta adrenalina, ritmo e azzardo. Pur non sapendolo in anticipo, mi sono lasciato condurre in questa storia da quel genio che vi è dietro ai vari "Hot Fuzz", "L'alba dei morti dementi" e nientemeno che il magnifico "Scott Pilgrim vs. the World", ovvero Edgar Wright, che si produce nuovamente in qualcosa di fantastico.
"Baby Driver" è adrenalina al tempo di musica, è la faccia prepuberale di un Ansel Elgort che impugna la pistola, è uno sfondo rosa che incontra la peggio malavita, è una sparatoria e una fuga con il bottino. Sono tantissimi gli elementi che contraddistinguono questa pellicola, un collage fatto di pezzi così diversi tra loro che, però, si incastrano perfettamente a formare un interessante e brillante esperimento, quasi un gioco a volte, spessissimo un esercizio di stile. Il risultato è riuscito e ed fortissimo, un titolo di quelli buoni che non si vedono tanto spesso.
Che tutto qui funzioni come si deve lo si capisce in pochissimo tempo: basta la prima scena con Elgort che mima e gesticola la canzone 
("Bellbottoms" degli The Jon Spencer Blues Explosion) che sta ascoltando con l'iPod mentre gli altri rapinano la banca per farsi subito l'idea di una pellicola, una storia con personalità; la scena successiva con i vari inseguimenti in macchina, tutti acceleratore e freno a mano, ci assicurano che non mancherà nemmeno di carattere e grinta. Insomma, un action movie con tutte le carte in regola.
L'unico punto debole di tutta l'operazione, a mio avviso, sta nel momento in cui il super cattivo Kevin Spacey - che strano vederlo sul grande schermo ora che gli è esplosa la bomba dello scandalo sessuale tra le mani - deciderà di rinnegare il suo credo criminale e aiutare i due innamorati in fuga in nome di un passato romanticismo. Forse questa ce la potevamo risparmiare visto il contesto.
Detto ciò "Baby Driver" rimane un grandissimo titolo capace non solo di mantenere il ritmo, ma proprio di crearne uno personale, nuovo, che ribadisce un altro modo di fare cinema e di raccontare storie d'azione tramite l'appassionante visione del signor Wright. Nel frattempo... odore di Oscar?
Film 1443 - Baby Driver
Film 1733 - Baby Driver
Film 2018 - Baby Driver
Cast: Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eiza González, Jon Hamm, Jamie Foxx, Jon Bernthal, Flea, CJ Jones, Sky Ferreira.
Box Office: $226.9 milioni
Consigli: Bello, coinvolgente, rampante, un film potentissimo e dalla chiarissima visione d'insieme, un prodotto non solo riuscito tecnicamente, ma anche qualitativamente. Storia e ritmo si fondono insieme per raccontare le avventure di un ragazzino capace di guidare le macchine come nessun altro, innamorato della ragazza giusta, ma totalmente immerso nella peggiore delle situazioni. Tra rapine, omicidi, sgommate, sparatorie e una marea di iPod, "Baby Driver" si fa strada ad altissima velocità tra i migliori prodotti di questo 2017. Da vedere assolutamente e ascoltare attentamente.
Parola chiave: Musicassetta.

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Bengi

giovedì 28 aprile 2016

Film 1124 - Allegiant

Pur non essendo un fan sfegatato, questa saga mi aveva incuriosito due anni fa ed ero curioso di vedere dove sarebbe andata a parare. Sono corso al cinema, quindi, a vedere il terzo e penultimo capitolo poco prima che sparisse dalle sale.
Film 1124: "Allegiant" (2016) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: "The Divergent Series: Allegiant", ovvero come distruggere una saga. Si vede che ci hanno speso dei bei soldi, per carità, il punto è che li hanno spesi per tutto ciò che non era necessario.
Ormai lo sappiamo che anche le migliori produzioni sbagliano e perdono di vista il senso del trasporre un film per il grande schermo - soprattutto quando si parla di massimizzare i profitti, vero "Hunger Games"? - e che, insomma, si può commettere un passo falso purché rendendosene conto si tenti di aggiustare il tiro. Qui, invece, dopo il precedente e deludente "Insurgent", siamo di fronte a un perfino peggiore terzo capitolo, in vista tra l'altro di un quarto (e grazie a Dio conlusivo) episodio finale. E, in tutta onestà, bisogna davvero fare ammenda.
Inannzitutto "Allegiant" è un film noioso che si perdere in un preambolo lungo e non necessario. La scoperta degli "altri" oltre Chicago c'era già stata nel precedente titolo e non era necessario perderci troppo tempo, bastava andarci. Poi un tentativo di contestualizzazione troppo 'raffinato' smaschera una verità di fondo deducibile anche da chi non abbia letto i libri: Veronica Roth fa quello che può, ma non è certo un'autrice come la Rowling, per cui il materiale a disposizione è quello che è e si vede. La storia tenta di toccare tematiche più profonde e, soprattutto, di connotare politicamente questo terzo episodio, fallendo. Più che a sottotrame politiche sembra di assistere a una disputa fra bulli e risulta veramente strano assistere all'evoluzione del personaggio di Evelyn (Naomi Watts), una che ha costruito la rivoluzione dal basso, e nel giro di una mezzora si trasforma in una sorta di terrorista 2.0...
Anche questi tentativi inefficaci di elevare la storia a qualcos'altro che non è - insieme alla sensazione di fondo che questo terzo capitolo sia totalmente non necessario - finiscono per rovinare un risultato finale che, invece, avrebbe potuto costituire quella svolta necessaria al franchise. Dopo una partenza interessante innescata da "Divergent", la sensazione che si fosse persa la cognizione della rotta era già evidente con "Insurgent", pur trattenendo parte del fascino originale. Con "Allegiant" siamo passati a una sorta di sci-fi tirato per le lunghe e ambientato in una specie di video gioco anni '90 tanto futuristico quanto brutto da vedere. E, diciamocelo, è un vero peccato! Il cast è ricco e ben assortito, la storia in generale anche di intrattenimento, ma l'errore di tirarla troppo per le lunghe - finendo col non avere più niente da dire - si paga eccome e questa pellicola lo dimostra: incassi in picchiata e recensioni pessime. Il prossimo "Ascendant" nonostante tutto si farà, ma bisogna vedere cosa riusciranno a mettere in piedi per risollevare le sorti di una saga momentaneamente impantanata.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Jeff Daniels, Miles Teller, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, Maggie Q, Ray Stevenson, Bill Skarsgård, Octavia Spencer, Naomi Watts, Daniel Dae Kim, Mekhi Phifer, Ashley Judd, Nadia Hilker.
Box Office: $155.7 milioni
Consigli: Poteva essere un successo e invece è stato un mezzo flop. "The Divergent Series" non riesce a mettere a fuoco le sue strategie per trasformare in franchise di successo una saga cominciata bene e proseguita malino. Questo terzo appuntamento al cinema dimostra quanto la produzione non sia riuscita a regalare al pubblico un titolo di qualità, migliorando l'approfondimento dei personaggi, giocando con snodi della trama sapendoli gestire e portando il racconto ad un livello di pathos tale da far venire voglia di scoprire cosa succederà nel prossimo, ultimo capitolo. Insomma, "Allegiant" è più per gli appassionati che per tutti. E, in tutta onestà, forse non è nemmeno proprio per tutti quegli appassionati.
Parola chiave: Gas.

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Bengi

lunedì 4 maggio 2015

Film 911 - Insurgent

No, non potevamo assolutamente perdercelo!

Film 911: "Insurgent" (2015) di Robert Schwentke
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Vanina
Pensieri: Ultimo film visto prima di partire per il Giappone, questo "The Divergent Series: Insurgent" era, insieme a "Cenerentola", il titolo che non potevo perdere prima della vacanza!
Dopo aver aspettato un anno per questo secondo capitolo cinematografico della saga, finalmente l'atteso momento di andare a vederlo in sala, finalmente la curiosità di vedere come sarebbe continuata la storia, tutta l'ampia aspettativa si sarebbe un po' ridimensionata. E, diciamo, non sono rimasto insoddisfatto.
Per quanto ci siano alcune lacune, diciamo che tutto sommato questo film riesce sufficientemente a soddisfare le curiosità di un fan medio come me, uno che, per capirsi, vede volentieri le pellicole ma non legge i libri da cui sono tratte. Doverosa questa premessa dato che non potrei mai parlare di "Insurgent" in positivo o negativo riferendomi a un confronto con il libro cui si ispira (del quale, comunque, mi sono state dette pessime cose).
Questo secondo episodio tratto dalla saga scritta da Veronica Roth è, come era prevedibile, un titolo di "passaggio" che ci porta dal primo assaggio di "Divergent" al prossimo e conclusivo "Allagiant" (che sarà diviso in due parti). E' chiaro dunque che, partendo da un contesto già consolidato ed approdando ad un finale che è tale solo in termini relativi ai 119 minuti di pellicola, la storia lasci con la classica sensazione di incompiuto che è comune a tutti i secondi episodi di questo tipo di operazioni commerciali. Inoltre bisogna anche tenere presente che, a un anno di distanza dal primo e con il buon successo riscosso, con un incremento sostanziale del budget e la popolarità di Shailene Woodley, Ansel Elgort e Miles Teller in vertiginosa ascesa, il ritorno al cinema ha coinciso con una serie di accorgimenti e miglioramenti rispetto a ciò che non funzionava del precedente. Niente di veramente grave, ovviamente, ma era evidente che, differentemente da una saga come può essere quella di "Hunger Games", questo franchise risultasse puerile sotto molteplici aspetti (sceneggiatura, realizzazione, estetica, tematiche), problema non ancora del tutto risolto qui. A farla da padrone è ancora la storia d'amore tra i due protagonisti, preminente rispetto a tematiche più mature che sarebbero potute emergere grazie a certi snodi della storia (ribellione al potere centrale, rivoluzione, rapporto con i media, la circolazione delle informazioni e manipolazione della popolazione, formazione del carattere dei protagonisti di riflesso a tutto ciò che accade a loro intorno). In questo, infatti, anche "Insurgent" si rivela bloccato al livello basico che vuole questo film concentrarsi moltissimo sull'aspetto romantico e glam dell'amore ai tempi della guerra. Le tanto celebrate fazioni della precedente storia sfumano nello sfondo di eventi che vedono l'occhio della macchina da presa stringere sui due bellocci ma realistici Tris e Four (Shailene Woodley e Theo James), ormai vero fulcro di tutta la vicenda: per fare un esempio, che Tris sarà l'unica "eletta" capace di sbloccare la misteriosa scatola contente il messaggio degli antichi è chiaro fin da subito.
Ecco, quindi, che si palesa il vero limite di questa saga cinematografica, incapace di svincolarsi dall'aura teen-glam acquisita in principio nell'ottica di una maggiore presa sul pubblico che un approcio più maturo avrebbe garantito. Non è un caso, a mio avviso, che tra gli incassi di primo e secondo film la differenza sia minima, per di più in difetto per questo secondo titolo ("Divergent" $288.7 milioni contro $272.7 milioni di "Insurgent"). E' mancato, di fatto, l'obiettivo solitamente comune agli episodi successivi al primo di fidelizzare il pubblico appassionato e, soprattutto, aprirsi a nuovi possibili estimatori del franchise.
Forse perché un po' caotico nel presentare fatti e personaggi, "Insurgent" risulta un po' debole nonostante le novità che la trama propone (di cui la principale - dopo la scoperta del messaggio della misteriosa scatola - sta nel nuovo personaggio interpretato da Naomi Watts), pur riuscendo ad intrattenere adeguatamente il suo spettatore, principalmente grazie al grande apporto degli effetti speciali e dei colpi di scena della storia. Tutto sommato il risultato finale è sufficiente a soddisfare la richiesta ludica di chi guarda, presentando una certa dose di azione e componenti thriller, per quanto nell'insieme ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più elaborato e consapevolmente costruito.
Film 694 - Divergent
Film 881 - Divergent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $272.7 milioni
Consigli: Chiaramente avrebbe senso approcciarsi a questo titolo con alle spalle l'esperienza del primo titolo, se non addirittura quella dei libri. Ciò nonostante la storia è più che facilmente comprensibile e di intrattenimento anche senza aver avuto contatti precedenti con la saga (anche la nostra amica Vanina non aveva mai sentito parlare prima di "Divergent" e si è goduta il film lo stesso). I fans della Roth non potranno che apprezzare questo nuovo incontro cinematografico con i loro beniamini, attesi nuovamente al cinema il prossimo 18 marzo ("Allegiant: Part 1") e 24 marzo 2017 ("Allegiant: Part 2"). La conclusione di questo franchise è ancora lontana, il che può far auspicare a un miglioramento qualitativo he ancora non si è verificato. "Insurgent", infatti, è un film carino che mixa elementi distopici a fantasy e thriller, ma non convince del tutto chi non è palesemente fan o è semplice spettatore. E' un titolo di intrattenimento valido per una serata spensierata, eppure ci si poteva impegnare di più. Vedremo se l'anno prossimo il messaggio sarà stato recepito.
Parola chiave: Morte apparente.

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Bengi

venerdì 6 marzo 2015

MTV Movie Awards 2015: nomination e vincitori

Ogni anno vedo gli Oscar e, da bravo fedele, mi rilasso pensando: "La messa è finita, andate in pace". E invece no, proprio per niente.
L'infinita sfilza/sfilata di premi ed attori, carpet e cenoni (che in confronto quello di Natale è una passeggiata) sembra non terminare mai, non trovare una conclusione degna di essere definita tale.
Seppure gli Oscar sanciscono, di fatto, il traguardo delle premiazione di stampo più serio e rinomato, bisgona considerare, come ci tocca fare oggi - e per giunta con un leggero ritardo -, che qui è ancora tutto in gioco. Per alcuni, naturalmente.
E così, annunciate un paio di giorni fa, appaiono le nomination dei 23esimi MTV Movie Awards, ricorrenza più giocosa, ma che sancisce comunque quali siano i gusti del pubblico contemporaneo sia per produzioni commerciali che più di nicchia. E' per questo che troviamo, fianco a fianco, titoli come "Colpa delle stelle", "Guardiani della Galassia", "Cattivi vicini" (tutti a quota 7 candidature), ma anche "Whiplash" (5), "Gone Girl" (4, di cui 3 solo per la fantastica Rosamund Pike), "Boyhood" o "Foxcatcher" (3). Una sorta di par condicio cinematografica che alla fine non mi dispiace.
Conduce Amy Schumer, la cerimonia si terrà il 12 aprile al Nokia Theatre di Los Angeles.
Ma ora ecco le candidature!

2015 MTV Movie Awards
Movie of the Year
"American Sniper"
"The Hunger Games: Mockingjay – Part 1"
"Guardians of the Galaxy"
"Gone Girl"
"The Fault in Our Stars"
"Boyhood"
"Whiplash"
"Selma"

Best Female Performance
Jennifer Lawrence, "The Hunger Games: Mockingjay – Part 1"
Emma Stone, "Birdman"
Shailene Woodley, "The Fault in Our Stars"
Scarlett Johansson, "Lucy"
Reese Witherspoon, "Wild"

Best Male Performance
Bradley Cooper, "American Sniper"
Chris Pratt, "Guardians of the Galaxy"
Ansel Elgort, "The Fault in Our Stars"
Miles Teller, "Whiplash"
Channing Tatum, "Foxcatcher"

Best Scared-as-S--- Performance
Rosamund Pike, "Gone Girl"
Annabelle Wallis, "Annabelle"
Jennifer Lopez, "The Boy Next Door"
Dylan O'Brien, "The Maze Runner"
Zach Gilford, "The Purge: Anarchy"

Breakthrough Performance
Ansel Elgort, "The Fault in Our Stars"
Rosamund Pike, "Gone Girl"
David Oyelowo, "Selma"
Dylan O'Brien, "The Maze Runner"
Ellar Coltrane, "Boyhood"

Best Shirtless Performance
Zac Efron, "Neighbors"
Chris Pratt, "Guardians of the Galaxy"
Channing Tatum, "Foxcatcher"
Ansel Elgort, "The Fault in Our Stars"
Kate Upton, "The Other Woman"

Best Duo
Channing Tatum and Jonah Hill, "22 Jump Street"
Zac Efron and Dave Franco, "Neighbors"
Shailene Woodley and Ansel Elgort, "The Fault in Our Stars"
Bradley Cooper and Vin Diesel, "Guardians of the Galaxy"
James Franco and Seth Rogen, "The Interview"

Best Fight
Jonah Hill vs. Jillian Bell, "22 Jump Street"
Chris Evans vs. Sebastian Stan, "Captain America: The Winter Soldier"
Dylan O'Brien vs. Will Poulter, "The Maze Runner"
Seth Rogen vs. Zac Efron, "Neighbors"
Edwards Norton vs. Michael Keaton, "Birdman"

Best Kiss
Ansel Elgort and Shailene Woodley, "The Fault in Our Stars"
James Franco and Seth Rogen, "The Interview"
Andrew Garfield and Emma Stone, "The Amazing Spider-Man 2"
Scarlett Johansson and Chris Evans, "Captain America: The Winter Soldier"
Rose Byrne and Halston Sage, "Neighbors"

Best WTF Moment
Seth Rogen and Rose Byrne, "Neighbors"
Jonah Hill, "22 Jump Street"
Jason Sudeikis and Charlie Day, "Horrible Bosses 2"
Miles Teller, "Whiplash"
Rosario Dawson and Anders Holm, "Top Five"

Best Villain
Rosamund Pike, "Gone Girl"
J.K. Simmons, "Whiplash"
Jillian Bell, "22 Jump Street"
Meryl Streep, "Into the Woods"
Peter Dinklage, "X-Men: Days of Future Past"

Best Musical Moment
Jennifer Lawrence, "The Hunger Games: Mockingjay – Part 1"
Chris Pratt, "Guardians of the Galaxy"
Seth Rogen and Zac Efron, "Neighbors"
Bill Hader and Kristen Wiig, "The Skeleton Twins"
Miles Teller, "Whiplash"

Best Comedic Performance
Channing Tatum, "22 Jump Street"
Chris Pratt, "Guardians of the Galaxy"
Rose Byrne, "Neighbors"
Chris Rock, "Top Five"
Kevin Hart, "The Wedding Ringer"

Best On-Screen Transformation
Eddie Redmayne, "The Theory of Everything"
Elizabeth Banks, "The Hunger Games: Mockingjay – Part 1"
Zoe Saldana, "Guardians of the Galaxy"
Steve Carell, "Foxcatcher"
Ellar Coltrane, "Boyhood"


MTV Trailblazer Award
Shailene Woodley

Comedic Genius Award
Kevin Hart

MTV Generation Award
Robert Downey, Jr.

Best Hero
Dylan O'Brien – The Maze Runner
Shailene Woodley – The Divergent Series: Insurgent
Jennifer Lawrence – The Hunger Games: Mockingjay – Part 1
Martin Freeman – The Hobbit: The Battle of the Five Armies
Chris Pratt – Guardians of the Galaxy

Best Cameo
Stan Lee - Guardians of the Galaxy

Favorite Character
Hiro & Baymax - Big Hero 6
Optimus Prime - Transformers: Age of Extinction
Emmet - The Lego Movie
Wolverine - X-Men: Days of Future Past
Thomas - The Maze Runner

Most Anticipated Movie
Avengers: Age of Ultron
Fast and Furious 7
Jurassic World
Terminator Genisys
Mission: Impossible — Rogue Nation
Star Wars Episode VII: The Force Awakens

Favorite Animated Movie
The Lego Movie
Big Hero 6
How To Train Your Dragon 2
Rio 2
The Penguins of Madgascar

Best Cast
Guardians of the Galaxy
Transformers: Age of Extinction
The Maze Runner
Godzilla
Edge of Tomorrow
X-Men: Days of Future Past

#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 19 febbraio 2015

Film 881 - Divergent

Comprato il dvd (per la verità regalato da Luigi), bisognava solo trovare il momento per rivedere questo film prima che uscisse il sequel nelle sale (in Italia esattamente tra un mese, il 19 marzo).

Film 881: "Divergent" (2014) di Neil Burger
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ammetto che, alla fine, sono diventato abbastanza fan di questo franchise, anche se certamente l'approccio meno adulto e la storia non sempre all'altezza delle buone premesse me lo fa considerare comunque un gradino sotto ai primi due episodi di "Hunger Games".
Snobismo a parte, il primo episodio della saga tratta dai libri apparentemente clamorosamente di successo di Veronica Roth, non è per niente male nell'ottica dell'intrattenimento action-teen che strizza abbondantemente l'occhio ai thriller futuristici con un debole per il distopico. Con trame per il potere più fitte di quanto non si penserebbe, un'accativante premessa che divide la società in 5 fazioni (Abneganti, Candidi, Pacifici, Intrepidi, Eruditi) e una protagonista che scoprirà di avere un segreto da proteggere e un destino da prendere in mano, di fatto questo "Divergent" è un esperimento cinematografico che compie il suo dovere, sicuramente soddisfando appieno le aspettative dei fan della saga.
Io mi sono laciato guidare volentieri dagli sviluppi della trama, ho seguito senza mai annoiarmi le avventure di Tris/Shailene Woodley alla conquista del suo posto in una società che la dava già per scontata (per non parlare del risvolto action tra sparatorie, controllo della mente e sventati tentativi di rovesciamenti di potere) e il tutto pur avendo già visto questa pellicola e sapendo cosa aspettarmi.
Insomma, "Divergent" è riuscito a 'fidelizzarmi' - pur avendo scoperto che i libri sono scritti da cane - e la cosa non mi dispiace affatto. Attendiamo "Insurgent" (o come lo chiama in maniera orribile Wiki, "The Divergent Series: Insurgent").
Ps. Sono davvero molti i nuovi nomi che contato a Hollywood che compaiono in questa pellicola: la Woodley, Theo James, Jai Courtney, Ansel Elgort, Zoë Kravitz, e il bravissimo Miles Teller di "Whiplash".
Film 694 - Divergent
Film 911 - Insurgent
Film 1124 - Allegiant
Box Office: $288,747,895
Consigli: Si vede e fa rivedere con piacere. Non è certo un capolavoro, ma riesce a valorizzare quasi sempre i suoi assi nella manica (forse l'unico vero punto debole è l'evoluzione del cattivo, che spreca un po' - soprattutto nel finale - la bravura della Winslet, molto rigida ma certo a causa della gravidanza, all'epoca, in corso) e alla fine ci si affeziona a Tris, si tifa per lei e gioisce dei suoi successi. Il finale lascia con non pochi nodi da sciogliere, oltre che con una strage parentale da manuale: la nuova Tris orfana e consapevole si affaccia a un futuro incerto e noi, insieme a lei, aspettiamo di sapere cosa ne sarà della saga di "Divergent".
Parola chiave: Cerimonia della Scelta.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 ottobre 2014

Film 799 - Colpa delle stelle

Attendevo veramente tanto di vedere questa pellicola, molto curioso soprattutto visto l'enorme successo in patria sia al botteghino che di critica. Shailene Woodley: è nata una stella (gemella con Jennifer Lawrence)?

Film 799: "Colpa delle stelle" (2014) di Josh Boone
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: "The Fault in Our Stars" è la storia d'amore di due adolescenti malati di cancro che, nonostante le avversità, affrontano la loro vita a testa alta.
Anche senza aver visto il film si capisce fin da subito che ciò che la pellicola mostrerà sarà non solo molto triste, ma anche molto toccante. Ed è effettivamente così! Il racconto è una montagna russa di emozioni che spazia dalle buone battute, alle sorprese romantiche, alla matura consapevolezza di sé e la straziante verità della malattia. Il senso di frustrazione e impotenza, la bella personalità dei due protagonisti e il sogno di un amore vero, forte, completo e che completa sono tutti elementi di cui la trama è impregnata e che affronterà durante i 126 minuti di tour emotivo in cui lo spettatore è coinvolto.
Shailene Woodley e Ansel Elgort sono due bei giovani normali in cui non si fatica ad identificarsi, due ragazzi malati, ma che affrontano le stesse tappe adolescenziali di chiunque di noi, con l'aggravante di un timer velocissimo che corre sopra le loro esistenze. Entrambi consapevoli della loro condinzione, decidono comunque di lasciarsi avvolgere dall'amore che sorprendentemente li ha trovati e uniti, affrontando insieme un percorso di dolcezza e dolore che, inutile dirlo, avrà un epilogo straziante.
Insomma, questo "Colpa delle stelle" sembrerebbe facilmente incasellabile in quella categoria che è il film drammatico-romantico per ragazzine adolescenti, eppure è troppo riduttivo liquidarlo così. Innanzitutto perché l'approccio narrativo è molto più maturo del solito, ben costruito nel presentare i personaggi, approfondendo le dinamiche famigliari e sociali senza mai evitare il confronto diretto con le tematiche scomode che le premesse di questa storia portano necessariamente. Poi perché la realizzazione è molto meno scontata di un qualsiasi prodotto commerciale facile facile composto da amore adolescenziale + dramma apparentemente irrisolvibile + lieto fine che spazza via ogni preoccupazione. Qui, diversamente, si è barattata la tranquillità della buona notizia standard dell'happy ending con qualcosa di più vero, anche se doloroso, che rende l'esperienza di quasto film più interessante in quanto più plausibile e vera.
In questo credo risieda uno dei segreti del successo di "Colpa delle stelle", insieme al fatto che è tratto da un best seller (di John Green), racconta una straziante storia romantica e i suoi protagonisti sono tutti piuttosto popolari al momento: Nat Wolff appena visto in "Matricole Dentro o Fuori", "Palo Alto" e "Comportamenti molto... cattivi"; Ansel Elgort (che ha all'attivo solo 4 film e un in produzione!) cavalca un'onda fortunata: è presente in "Lo sguardo di Satana - Carrie", il nuovo film di Jason Reitman "Men, Women & Children" e nella nuova saga per teenagers che ha lanciato la sua compagna di set Shailene Woodley (che ha già una nomination ai Golden Globe all'attivo per "Paradiso amaro"), ovvero "Divergent" e il prossimo "Insurgent". I 3 ragazzi, insomma, sono stati scelti sapientemente sia a livello di richiamo per il pubblico sia considerando che non sono niente male a recitare.
Per concludere direi che "The Fault in Our Stars" è un buon titolo drammatico e, sottolineerei, non solo per teenagers. La scelta di come presentare la malattia e il modo in cui i protagonisti la vivono non è certamente originale, eppure in questa storia c'è qualcosa di magnetico e molto personale, una scintilla che si avverte fin dall'inizio della narrazione e che certamente ha contribuito a rendere questo prodotto così di successo da risultare già un cult del suo genere. Sia Hazel o sia Shailene poco importa, perché il risultato è molto superiore a qualsiasi prodotto simile e finisce inevitabilmente per catturare attenzione e cuore dello spettatore. Forte, duro, romantico eppure da rivedere al più presto.
Box Office: $303,285,269
Consigli: E' una storia d'amore, è su due adolescenti e parla di malattia terminale. Non è allegra, eppure il film è in grado anche di divertire. Che il dramma sia dietro l'angolo lo sanno anche i muri e si aspetta, temendolo, il momento in cui comincerà la discesa. E questa storia sa come colpire. Il finale è molto triste e ti fa pensare, inevitabilmente, a quanto ti strappa il cuore dal petto veder morire una persona che ami. Non ci sono parole che confortino né situazioni che distraggano da un dolore così totale da lasciarti senza fiato. E così sarà anche per i protagonisti di questa storia dolceamara, ma che vale la pena vedere. Io lo consiglio, perché è un bel film, perché non gioca a far pena allo spettatore e perché non si tradisce con l'evolversi della trama. Bisogna essere preparati, eppure ogni tanto di queste storie ce n'è bisogno. Shailene Woodley e Ansel Elgort sono una coppia di attori molto promettenti.
Parola chiave: "Un'Imperiale Afflizione".

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Bengi

martedì 21 gennaio 2014

Film 657 - Lo sguardo di Satana - Carrie

Luigi voleva vederlo... E vuoi non accontentarlo, dopo che lo obbligo sempre a vedere quello che voglio io?

Film 657: "Lo sguardo di Satana - Carrie" (2013) di Kimberly Peirce
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Lo sguardo di Satana cui fa riferimento il titolo non si può certo collegare alla protagonista spiritata, ma è certamente da attribuire a quello dello spettatore quando finisce di vedere l'enorme boiata di film che è "Carrie".
Dato che, fortunatamente, lo streaming mi ha risparmiato il prezzo del biglietto - oltre che l'obbligo del doppiaggio -, posso dire che vedere questo film è stata "solo" una perdita di tempo, ma almeno non di altro. La vera questione qui, però, è la seguente: perché?
Ovvero perché produrre il remake di un classico del cinema del '76, nientepopodimeno che di Brian De Palma, se poi si hanno in mente solo i soldi che si andranno ad incassare? A quasi quarant'anni di distanza ha senso riportare sul grande schermo un prodotto sperando di trainare al cinema e gli affezionati del titolo originale e i ragazzini che quando vedono del sangue vanno in fibrillazione? Insomma, non era davvero possibile inventarsi qualcosa di nuovo?
Questo sguardo assatanato di Carrie dev'essere miope o comunque poco lungimirante, perché davvero, chiunque veda questa pellicola si accorgerà della bassissima qualità di un prodotto del genere, caratterizzato dalla totale mancanza di pathos, da un'incapacità di produrre scene montate con senso del ritmo e dall'evidente carenza di idee, stile e bravura da parte di chi ha curato la sceneggiatura. Io se fossi Stephen King disconoscerei questo titolo.
La banalità dell'insieme e la brutta realizzazione degli effetti speciali e delle scene più violente - sì, anche quella tanto attesa del bagno di sangue post doccia da globuli rossi suini - non sono salvati nemmeno dal cast, che tra i suoi protagonisti vede Chloë Grace Moretz nella parte di baby Carrie macrocefala dall'aspetto da zitella, ma l'attitudine da porca e nientemeno che Julianne Moore nella parte della mammina religiosamente pazza che vede nella sua creatura il rifugio terreno del male assoluto (e quindi le cuce vestiti da zitella). La loro quotidianità familiare è un continuo nonsense di situazioni al limite del ridicolo, con escoriazioni da cutter e forbici volanti a farla da padrone in un crescendo paradossalmente divertente di cliché borderline.
Insomma, il risultato finale è impietoso e anche se è vero che un po' di soldi questa pellicola è riuscita ad incassarli ($82,716,354), sostengo fortemente che quest'idiozia ci potesse essere ampiamente risparmiata.
Consigli: Né veramente horror, né veramente splatter, "Lo sguardo di Satana - Carrie" è solo un brutto esempio di cinema mainstream contemporaneo. Oltre che di pessimo remake.
Parola chiave: Secchio.

Trailer

Bengi