Non che smaniassi per vederlo, ma Poe ci teneva molto. La proposta dello streaming ha fatto vincere (grazie a Dio) la versione in inglese, così almeno ci siamo evitati il doppiaggio da soap opera tipico per prodotti tutto cuori e fazzoletti come questo.
Film 1194: "Me Before You" (2016) di Thea Sharrock
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Nel tentativo di ricavalcare l'onda ormai un po' passata di "Colpa delle stelle", questo "Me Before You" regala al pubblico una storia strappalacrime tra disabilità ed eutanasia, il tutto condido con l'amore vero che sboccia all'improvviso, ovviamente. L'originalità del film non è esattamente fulminante, anche se un certo fascino dei protagonisti e la cura delle immagini (molto patinate) addolciscono i sentimenti verso un prodotto così specificamente mirato ad una particolare tipologia di pubblico, nel quale francamente fatico a riconoscermi.
Al di là della ricerca della lacrima facile, questo tipo di commedia romantica da "ultimo stadio" è un po' troppo costruita sull'eccezionalità della cosa, oltre che sul dramma preannunciato, il che a mio avviso conferisce al tutto un'anima artificiosa e livella il racconto alla semplice straordinarietà dei fatti o dei suoi protagonisti evitando di approfondire l'elemento umano, che è poi la base di ogni relazione. La disabilità del protagonista Will (Sam Claflin), pur trattata ampiamente, interessa alla sceneggiatura più che altro come elemento funzionale e dunque rimane in secondo piano rispetto a un romanticismo tanto scontato e sdolcinato che è, tuttavia, il vero motore di tutta l'operazione. Per quanto nobile possa essere il portare all'attenzione del grande pubblico la questione, non ci si smuove dal fatto che è la scintilla amorosa ad essere il vero cardine di tutta l'operazione. Sì, è vero che poi si tratta di una storia decisamente meno convenzionale del solito, considerato che - spoiler! - alla fine Will muore, ma in ogni caso si possono cambiare le carte in tavola quanto si vuole: il risultato - rispetto a titoli simili - non cambia.
Dunque niente di nuovo e, soprattutto, niente di particolarmente esaltante. Il contagioso ottimismo di Lou (Emilia Clarke), che passa solo attraverso l'inesausto movimento di sopracciglia della ragazza, è più irritante che consolante e l'amore in sedia a rotelle è dolce e ispira buoni sentimenti, ma dal momento che "Me Before You" si ferma solo a questi, il risultato finale non può essere sufficiente. Non è una buona storia solo perché si racconta una bella storia. E' un prodotto ben confezionato, ma niente di più.
Ps. Tratto dal romanzo omonimo di Jojo Moyes del quale esiste un seguito, dal titolo "After you".
Cast: Emilia Clarke, Sam Claflin, Janet McTeer, Charles Dance, Brendan Coyle, Matthew Lewis, Samantha Spiro, Joanna Lumley, Vanessa Kirby, Ben Lloyd-Hughes.
Box Office: $194.3 milioni
Consigli: Penso che si tratti di un film adatto solo a chi sia veramente motivato a vederlo. C'è la malattia, c'è il rifiuto, il dolore, la morte e tutta una serie di elementi che lo rendono una storia pesante, nonostante ampio spazio sia dedicato all'amore tra i protagonisti. Dunque meglio documentarsi prima e capire se si è disposti a seguire la storia.
Parola chiave: Lavoro.
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