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martedì 26 agosto 2025

Film 2381 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One

Intro: Thank God we ended up watching this one before the sequel came out because clearly I didn't remember much of what happened on this one.

Film 2381
: "Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One" (2023), Christopher McQuarrie
Watched on: From the projector
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: I honestly really enjoy the "Mission: Impossible", I watched all the movies at least one, with the first one, "Rogue Nation" (#5) and "Fallout" (#6) being my favourite. That said, I think this saga has become so convoluted that it's hard to follow. And I mean this in the best way possible.
The whole "Mission: Impossible" franchise is entertaining and fun to watch, Tom Cruise is perfect for the role and the action scenes are jaw-dropping. Sequel number 5 and 6 being my favourites of this saga, it's obvious that I appreciate the work done by Christopher McQuarrie, so kudos to him. Still, I think with this one things have slightly gone a bit too overboard.
It's always nice to witness a well-written and thought-through story play out on the screen, but here there's so much going on it's really hard to keep track of things, especially knowing that this is only the first part of a bigger plot that started years ago. For the casual viewer it's just too much.
Don't get me wrong, "Dead Reckoning Part One" is really well-written and shot, the quality is obviously there. I'm just saying that, unless you're a massive fan of this franchise and you know every plot point by heart, it's hard to follow. To the point that your brain gives up and you just tag along for the ride until the movie ends and you forget about all you just witnessed. And I think this is partially the reason why this film wasn't as successful as the previous sequels, only managing to pass the $500 million mark ("Fallout" went over $700 million). That, and because splitting your last film in two parts a) is so 2010s, b) after the split sequel fatigue that defeated even the strongest franchises (I'm thinking of 'The Hunger Games' especially) this is a mistake that could have been avoided. Not necessarily by condensing the whole plot into one movie, but just by not marketing it as the same movie split in two parts. All the previous "Mission: Impossible" films, although sequels, work well because they tackle one story at a time. In this decade, after all we've been through movie-wise, I'm not sure how many people are willing to commit to a story that won't wrap up for another few years.
I also think it's possible that this franchise got caught up in the James Bond renaissance, trying to go for longer character arcs and not just standalone movies in order to build a more dedicated fanbase.
Anyway, although the plot could have been a bit less thick, "Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One" is still an impressive action movie, very well done and entertaining.
Film 1005 - Mission: Impossible
Film 2382 - Mission: Impossible
Film 1027 - Mission: Impossible II
Film 1049 - Mission: Impossible III
Film 409 - Mission: Impossible - Protocollo Fantasma
Film 1058 - Mission: Impossible - Protocollo fantasma
Film 1012 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1206 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1672 - Mission: Impossible - Fallout
Film 1747 - Mission: Impossible - Fallout
Film 2205 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2381 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2387 - Mission: Impossible - The Final Reckoning
Cast: Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Henry Czerny, Esai Morales, Pom Klementieff, Cary Elwes, Indira Varma.
Box Office: $571.1 million
Worth a watch?: I enjoyed the watch as I enjoy watching almost every single one of the "Mission: Impossible" movies (#2 is my least favourite, to be honest). Yeah, you really need to pay attention and follow what's going on, possibly remembering it for the next and final movie of the franchise, but even if you don't do it, it's still a pretty fun ride.
Awards: 2 nominations at both the Oscars and BAFTAs for Best Sound and Best Visual Effects. 1 nomination at the Golden Globes for the Cinematic and Box Office Achievement award.
Key word: The entity.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 14 dicembre 2023

Film 2238 - Napoleon

Intro: Ultima serata con cugina, che non andava al cinema da molto tempo. Così ce l'ho portata io (a vedere il film che voleva lei, giustamente).

Film 2238: "Napoleon" (2023) di Ridley Scott
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: sulla carta, questo poteva essere uno dei film dell'anno: un cast pazzesco trainato da Joaquin Phoenix, la regia di Ridley Scott, la storia dell'ascesa al potere di nientemeno che Napoleone. Insomma, tutto sembrava lasciar sperare per il meglio. La verità è che, sebbene migliore del precedente "House of Gucci", Scott non ne azzecca una da un bel po' di tempo e questo "Napoleon" non fa eccezione.
Non che il prodotto finale sia inguardabile, ci mancherebbe, tecnicamente il film è impeccabile, però alcune problematiche sono evidenti. Innanzitutto 157 minuti di durata sono troppi e, allo stesso tempo, troppo pochi per raccontare tutte le vicende che questa storia vorrebbe trattare (si parte dalla ghigliottina di Maria Antonietta e si finisce all'esilio sull'isola di Sant'Elena). A mio avviso sarebbe stato meglio concentrarsi su un momento specifico - come ad esempio l'ascesa al potere e il periodo solamente dell'esilio - per raccontare con più efficace e in maniera più approfondita avvenimenti così complessi che hanno forgiato il corso della storia.
Inoltre, sarebbe stato più efficace scegliere un unico punto di vista per la storia e non due: o seguiamo Napoleone alla conquista del mondo, o seguiamo le sue vicende amorose. La sceneggiatura tenta di bilanciare entrambi questi fili narrativi, finendo per fare un disservizio a entrambi (e a Vanessa Kirby, qui un po' troppo periferica alla storia per i miei gusti o, comunque, quello che avrei voluto vedere).
Infine, ho trovato Joaquin Phoenix meno ispirato del solito in questo ruolo, come se sentisse il personaggio meno "suo". Ed è un peccato per due motivi: sia perché Joaquin Phoenix è un grande attore e da lui mi aspetto meraviglie, sia perché la mancata direzione narrativa, insieme a quella recitativa del suo protagonista, finiscono per influenzare il prodotto finale in una maniera che è difficile da ignorare.
Sebbene, come ho detto, "Napoleon" non sia un brutto film tutto sommato, di fatto manca però di incisività e un punto di vista che vada oltre quello dell'elencare fatti storici più o meno accurati. E, da un film costato tra i 130 e i 200 milioni di dollari, mi aspetto molto, ma molto di più. Ecco, forse riassumerei questa pellicola con un aggettivo: impersonale.
Cast: Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Rupert Everett, Ben Miles, Ludivine Sagnier, Sinéad Cusack.
Box Office: $172 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Non il più incisivo dei film di Scott che, diciamocelo, ha portato sullo schermo prodotti più interessanti. Tencicamente ben fatto e supportato da un buon cast di comprimari (Vanessa Kirby e un irriconoscibile Rupert Everett in testa), "Napoleon" elenca ma non racconta, si lascia vedere ma non lascia senza fiato.
Premi: /
Parola chiave: Patria.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 13 ottobre 2023

Film 2205 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One

Intro: Nonostante non vedessi l'ora di vederlo, non sono riuscito ad andare subito al cinema a recuperarlo e, quando ho cominciato a leggere delle recesioni estremamente positive, ho cominciato a preoccuparmi... Tutto troppo bello per essere vero?

Film 2205: "Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One" (2023) di Christopher McQuarrie
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: dai, forse ho esagerato un po', non è che fossi così preoccupato. La verità è che la saga di "Mission: Impossible" è stata sempre particolarmente costante in termini di qualità - a parte col secondo capitolo - quindi la verità è che fossi cautamente ottimista. Dico cautamente perché non sono un grandissimo fan dei finali divisi a metà, ma una volta visto "Dead Reckoning Part One" devo ammettere che capisco ci fosse già troppa carne al fuoco per poter anche concludere la saga (che poi, finirà davvero col prossimo film? Io ne dubito).
Detto ciò, questa prima parte del finale è veramente ben fatta, il film scorre che è una meraviglia senza mai tempo per annoiarsi: scene d'azione pazzesche, combattimenti all'ultimo sangue, trame e sottotrame, effetti speciali bomba, il tutto per un risultato finale che è un vero e proprio spettacolo cinematografico. Devo dire che Cruise e McQuarrie sono un grande team e insieme sono riusciti a riunire in maniera sensata ed efficace tutti gli elementi caratterisci della saga che la hanno resa così popolare, ma dando al prodotto finale - o almeno agli ultimi 3 diretti da McQuarrie - quel senso di coesione che prima mancava. E il franchise ne ha palesemente guadagnato.
Come sempre grande cast con molti ritorni e qualche aggiunta (la più evidente è certamente quella di Hayley Atwell), potentissima colonna sonora e montaggio fantastico (che fa la differenza per un prodotto come questo).
Purtroppo "Dead Reckoning Part One" non è stato quel colossale successo al botteghino che ci si aspettava, ma sicuramente il minore incasso rispetto ai precedenti non riflette la qualità del prodotto finale: davvero un gran film d'azione. Attendiamo ansiosi la seconda parte a giugno del prossimo anno.
Film 1005 - Mission: Impossible
Film 2382 - Mission: Impossible
Film 1027 - Mission: Impossible II
Film 1049 - Mission: Impossible III
Film 409 - Mission: Impossible - Protocollo Fantasma
Film 1058 - Mission: Impossible - Protocollo fantasma
Film 1012 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1206 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1672 - Mission: Impossible - Fallout
Film 1747 - Mission: Impossible - Fallout
Film 2205 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2381 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2387 - Mission: Impossible - The Final Reckoning
Cast: Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Esai Morales, Pom Klementieff, Mariela Garriga, Henry Czerny, Cary Elwes.
Box Office: $567.5 milioni
Vale o non vale: Un'altra missione impossibile, un altro giro di giostra con Ethan Hunt e compagni, come al solito braccati e in giro per il mondo (questa volta ci sono anche Roma e Venezia). Gli appassionati di questa saga apprezzeranno sicuramente, il film è realizzato magistralmente, il ritmo è solito e le performance sono al top, Tom Cruise in primis (che davvero non molla mai il colpo!). Unica pecca, il film dura quasi 3 ore, il che ultimamente sembra essere diventata la prassi hollywoodiana, ma francamente trovo questo trend alquanto fastidioso. Però, onestamente, "Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One" scorre che è un piacere. Alla prossima missione!
Premi: /
Parola chiave: Key.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 22 marzo 2021

Film 1972 - Pieces of a Woman

Intro: Molto interessato a recuperre questa pellicola, ne ho approfittato non appena ho potuto e, soprattutto, non appena sono stato nel mood giusto. Perché diciamocelo... questo non è certo un film per tutte le occasioni.
Film 1972: "Pieces of a Woman" (2020) di Kornél Mundruczó
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ho una particolare fascinazione per Vanessa Kirby, ancora non so esattamente per quale motivo. Sarà che la sua interpretazione in "The Crown" mi aveva colpito, sarà che qualcosa di lei mi intriga, di fatto sono rimasto molto colpito dalla sua vittoria a Venezia come Miglior attrice, il che mi ha definitivamente spinto a vedere il film di Mundruczó. E devo dire che non ho sbaglio.
In "Pieces of a Woman" - da non confondere con "Promising Young Woman" - Kirby è una protagonista straordinaria e la sua intensa interpretazione è semplicemente magnifica e anche se il tono fortemente drammatico del film "appesantisce" un po' l'idea d'insieme di tutto il progetto, non si può negare che Kirby ne esca indiscussa vincitrice. Insieme a lei uno Shia LaBeouf che sembra un po' replicare il se stesso degli ultimi tempi e una Ellen Burstyn in grandissima forma, qui negli intensi panni di una donna forte e prevaricatrice, per non dire spesso manipolatrice.
In generale, comunque, questo film si può suddividere in due grandi momenti: il pre e post parto. (Spoiler!) Martha (Kirby) dà alla luce, con non poche complicazioni, la sua bambina in casa insieme al compagno (LaBeouf) e un'ostetrica (Parker) e non appena le difficoltà sembrano essersi risolte, la neonata muore. Da questo momento in poi la storia analizzerà la lenta agonia della coppia - in cui spesso si intrometterà la madre di Martha (Burstyn) - che faticherà a rimettere insieme i pezzi di un'unione che pare non avere più senso. Nel mezzo ci sono il processo contro l'ostetrica, tradimenti, pressioni sociali e la necessità di trovare il proprio modo per scendere a patti con la trategia.
In questo, in particolare, la pellicola di Mundruczó riesce con intelligenza a rappresentare la difficoltà, il disorientamento e il senso di vuoto che accompagna i vari personaggi e, in particolare, Martha. Ognuno dei protagonisti ha il suo modo di affrontare la tragedia e tutti dovranno trovare il compromesso tra ciò che vorrebbero/di cui hanno bisogno e quello che gli altri si aspettano da loro. Da questo punto di vista, in particolare, la sceneggiatura di Kata Wéber è molto interessante e a mio avviso ben sviluppata. E, mi sento di aggiungere, a livello visivo la prima parte della storia è raccontata con una potenza narrativa pazzesca che ipnotizza lo spettatore. La tensione è palpabile e non si può distogliere lo sguardo.
Insomma, personalmente ho gradito "Pieces of a Woman", un dramma ben costruito che, anche se non si avventura in percorsi narrativamente innovativi, riesce comunque a consegnare una storia ben descritta e dettagliata e a fare un uso egregio del suo cast, con particolare riferimento alla bravissima Kirby. Che, in un mondo perfetto, meriterebbe un Oscar (insieme a Carey Mulligan), ma nella realtà si dovrà accontentare della sua nomination.
Cast: Vanessa Kirby, Shia LaBeouf, Molly Parker, Sarah Snook, Iliza Shlesinger, Benny Safdie, Jimmie Fails, Ellen Burstyn.
Box Office: /
Vale o non vale: Dramma ben fatto e recitato alla perfezione, "Pieces of a Woman" è un titolo che piacerà a chi apprezza le pellicole drammatiche non urlate, quelle che si prendono il tempo necessario per affrontare a dovere la componente emotiva della storia. In questo caso, poi, la scena di apertura è semplicemente un tour de force emotivo. Vedere per credere.
Il cast è perfetto e, devo dire, lo scontro famigliare/generazionale tra Vanessa Kirby e Ellen Burstyn in questa storia aggiunge quel qualcosa in più al risultato finale che rende il tutto ancora più interessante da seguire. Poi, sia chiaro, non è un film per tutti.
Premi: Vanessa Kirby, candidata a Oscar, Golden Globe e BAFTA come Miglior attrice protagonista, ha vinto la Coppa Volpi come Miglior attrice a Venezia 77.
Parola chiave: Apple.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 16 marzo 2021

Oscars 2021: nomination e vincitori

Le nomination sono finalmente arrivate e sì, Laura Pausini ce l'ha fatta: è ufficialmente nominata all'Oscar per la Miglior canzone. Sono ancora abbastanza scioccato dalla notizia, ma fa comunque piacere riconoscere qualche nome italiano tra i nominati ("Pinocchio" di Garrone ha ricevuto due nomination).
Per il resto le cose sono andate abbastanza secondo programma e, finalmente, pare esserci uno spiraglio dal punto di vista dell'inclusività su molteplici fronti (etnico e di genere in primis). Alcuni elementi da menzionare: la categoria Miglior sonoro, fino all'anno scorso divisa in due sub-categorie (montaggio e mixaggio), da questa edizione è stata incorporata in un unico gruppo; Viola Davis è l'attrice di colore che ha ottenuto più nomination nella storia degli Academy Awards grazie a questa quarta candidatura per il film Netflix "Ma Rainey's Black Bottom"; per la prima volta due donne sono candidate nella categoria Miglior regia (Chloé Zhao e Emerald Fennell); come già sappiamo, Laura Pausini è nominata per "Io Si (Seen)", canzone portante del film "La vita davanti a sé" di Edoardo Ponti. La Pausini condivide la nomination con Diane Warren che, al momento, ha collezzionato 12 candidature e nessuna vittoria (questo dovrebbe essere l'anno buono); e a proposito di una valanga di nomination e ancora (vergognosamente) 0 statuette, Glenn Close è candidata come Miglior attrice non protagonista per "Hillbilly Elegy" stesso ruolo per cui, curiosamente è candidata anche ad un Razzie Award come Peggior attrice non protagonista. Vedremo cosa succederà il 25 aprile quando si terrà la cerimonia, anche quest'anno senza un presentatore.

93rd Academy Awards 
Best Picture
The Father – David Parfitt, Jean-Louis Livi, and Philippe Carcassonne
Judas and the Black Messiah – Shaka King, Charles D. King, and Ryan Coogler
Mank – Ceán Chaffin, Eric Roth, and Douglas Urbanski
Minari – Christina Oh
Nomadland – Frances McDormand, Peter Spears, Mollye Asher, Dan Janvey, and Chloé Zhao
Promising Young Woman – Ben Browning, Ashley Fox, Emerald Fennell, and Josey McNamara
Sound of Metal – Bert Hamelinick and Sacha Ben Harroche
The Trial of the Chicago 7 – Marc Platt and Stuart Besser

Best Director

Lee Isaac Chung – Minari
Emerald Fennell – Promising Young Woman
David Fincher – Mank
Thomas Vinterberg – Another Round
Chloé Zhao – Nomadland

Best Actress
Viola Davis – Ma Rainey's Black Bottom as Ma Rainey
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday as Billie Holiday
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman as Martha Weiss
Frances McDormand – Nomadland as Fern
Carey Mulligan – Promising Young Woman as Cassandra “Cassie” Thomas

Best Actor
Riz Ahmed – Sound of Metal as Ruben Stone
Chadwick Boseman (posthumous nominee) – Ma Rainey's Black Bottom as Levee Green
Anthony Hopkins – The Father as Anthony
Gary Oldman – Mank as Herman J. Mankiewicz
Steven Yeun – Minari as Jacob Yi

Best Supporting Actress
Maria Bakalova – Borat Subsequent Moviefilm
Glenn Close – Hillbilly Elegy as Bonnie "Mamaw" Vance
Olivia Colman – The Father as Anne
Amanda Seyfried – Mank as Marion Davies
Youn Yuh-jung – Minari as Soon-ja

Best Supporting Actor

Sacha Baron Cohen – The Trial of the Chicago 7 as Abbie Hoffman
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah as Fred Hampton
Leslie Odom Jr. – One Night in Miami... as Sam Cooke
Paul Raci – Sound of Metal as Joe
LaKeith Stanfield – Judas and the Black Messiah as William "Bill" O'Neal

Best Original Screenplay
Judas and the Black Messiah – Screenplay by Will Berson and Shaka King; Story by Will Berson, Shaka King, Keith Lucas, and Kenny Lucas
Minari – Lee Isaac Chung
Promising Young Woman – Emerald Fennell
Sound of Metal – Screenplay by Darius Marder and Abraham Marder; Story by Darius Marder and Derek Cianfrance
The Trial of the Chicago 7 – Aaron Sorkin

Best Adapted Screenplay
Borat Subsequent Moviefilm – Screenplay by Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman, and Lee Kern; Story by Baron Cohen, Hines, Swimer, and Nina Pedrad; Based on the character Borat Sagdiyev by Baron Cohen
The Father – Christopher Hampton & Florian Zeller, based on the play by Zeller
Nomadland – Chloé Zhao, based on the book by Jessica Bruder
One Night in Miami... – Kemp Powers, based on his play
The White Tiger – Ramin Bahrani, based on the novel by Aravind Adiga

Best Animated Feature Film

Onward – Dan Scanlon and Kori Rae
Over the Moon – Glen Keane, Gennie Rin, and Peilin Chou
A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon – Richard Phelan, Will Becher, and Paul Kewley
Soul – Pete Docter and Dana Murray
Wolfwalkers – Tomm Moore, Ross Stewart, Paul Young, and Stéphan Roelants

Best International Feature Film
Another Round (Denmark) in Danish – directed by Thomas Vinterberg
Better Days (Hong Kong) in Mandarin – directed by Derek Tsang
Collective (Romania) in Romanian – directed by Alexander Nanau
The Man Who Sold His Skin (Tunisia) in Arabic – directed by Kaouther Ben Hania
Quo Vadis, Aida? (Bosnia and Herzegovina) in Bosnian – directed by Jasmila Žbanić

Best Documentary Feature
Collective – Alexander Nanau and Bianca Oana
Crip Camp – Nicole Newnham, Jim LeBrecht and Sara Bolder
The Mole Agent – Maite Alberdi and Marcela Santibáñez
My Octopus Teacher – Pippa Ehrlich, James Reed, and Craig Foster
Time – Garrett Bradley, Lauren Domino, and Kellen Quinn

Best Documentary Short Subject
Colette – Anthony Giacchino and Alice Doyard
A Concerto Is a Conversation – Ben Proudfoot and Kris Bowers
Do Not Split – Anders Hammer and Charlotte Cook
Hunger Ward – Skye Fitzgerald and Michael Shueuerman
A Love Song for Latasha – Sophia Nahali Allison and Janice Duncan

Best Live Action Short Film

Feeling Through – Doug Roland and Susan Ruzenski
The Letter Room – Elvira Lind and Sofia Sondervan
The Present – Farah Nabulsi
Two Distant Strangers – Travon Free and Martin Desmond Roe
White Eye – Tomer Shushan and Shira Hochman

Best Animated Short Film
Burrow – Madeline Sharafian and Michael Capbarat
Genius Loci – Adrien Mérigeau and Amaury Ovise
If Anything Happens I Love You – Will McCormack and Michael Govier
Opera – Erick Oh
Yes-People – Gísli Darri Halldórsson and Arnar Gunnarsson

Best Production Design
The Father – Production Design: Peter Francis; Set Decoration: Cathy Featherstone
Ma Rainey's Black Bottom – Production Design: Mark Ricker; Set Decoration: Karen O'Hara and Diana Sroughton
Mank – Production Design: Donald Graham Burt; Set Decoration: Jan Pascale
News of the World – Production Design: David Crank; Set Decoration: Elizabeth Keenan
Tenet – Production Design: Nathan Crowley; Set Decoration: Kathy Lucas

Best Cinematography
Judas and the Black Messiah – Sean Bobbitt
Mank – Erik Messerschmidt
News of the World – Dariusz Wolski
Nomadland – Joshua James Richards
The Trial of the Chicago 7 – Phedon Papamichael

Best Costume Design

Emma – Alexandra Byrne
Ma Rainey’s Black Bottom – Ann Roth
Mank – Trish Summerville
Mulan – Bina Daigeler
Pinocchio – Massimo Cantini Parrini

Best Makeup and Hairstyling
Emma – Marese Langan, Laura Allen, and Claudia Stolze
Hillbilly Elegy – Eryn Krueger Mekash, Patricia Dehaney, and Matthew Mungle
Ma Rainey's Black Bottom – Matiki Anoff, Mia Neal, and Larry M. Cherry
Mank – Kimberley Spiteri, Gigi Williams
Pinocchio – Dalia Colli, Mark Coulier, and Francesco Pegoretti

Best Original Score
Da 5 Bloods – Terence Blanchard
Mank – Trent Reznor and Atticus Ross
Minari – Emile Mosseri
News of the World – James Newton Howard
Soul – Trent Reznor, Atticus Ross, and Jon Batiste

Best Original Song

"Fight for You" from Judas and the Black Messiah – Music by H.E.R. and Dernst Emile II; Lyric by H.E.R. and Tiara Thomas
"Hear My Voice" from The Trial of the Chicago 7 – Music by Daniel Pemberton; Lyric by Daniel Pemberton and Celeste Waite
"Husavik" from Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga – Music and Lyric by Savan Kotecha, Fat Max Gsus, and Rickard Göransson
"Io Sì (Seen)" from The Life Ahead – Music by Diane Warren; Lyric by Diane Warren and Laura Pausini
"Speak Now" from One Night in Miami... – Music and Lyric by Leslie Odom Jr. and Sam Ashworth

Best Sound 
Greyhound – Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders, and David Wyman
Mank – Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance, and Drew Kunin
News of the World – Oliver Tarney, Mike Prestwood Smith, William Miller, and John Pritchett
Soul – Ren Klyce, Coya Elliot, and David Parker
Sound of Metal – Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortes, and Philip Bladh

Best Film Editing
The Father – Yorgos Lamprinos
Nomadland – Chloé Zhao
Promising Young Woman – Frédéric Thoraval
Sound of Metal – Mikkel E.G. Nielsen
The Trial of the Chicago 7 – Alan Baumgarten

Best Visual Effects 
Love and Monsters – Matt Sloan, Genevieve Camailleri, Matt Everitt, and Brian Cox
The Midnight Sky – Matthew Kasmir, Christopher Lawren, Max Solomon, and David Watkins
Mulan – Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury, and Steven Ingram
The One and Only Ivan – Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones, and Santiago Colomo Martinez
Tenet – Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley and Scott Fisher

#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 3 febbraio 2021

Golden Globes 2021: nomination e vincitori

La stagione dei premi è finalmente iniziata e con ampissimo ritardo a causa del Covid-19.

Mi sento di commentare brevemente quanto segue:
1. non credo ci fosse bisogno di candidare prodotti mediocri come "The Prom", "Ratched", "Emily in Paris" e, francamente, quella paraculata di "The Trial of the Chicago 7" (che tra quelli citati qui è sicuramente il titolo più riuscito, ma non mi pare proprio che ci sia del genio creativo dietro a questo prodotto);
2. tre e dico TRE donne candidate alla regia: F I N A L M E N T E. L'unica donna a vincere il Golden Globe alla regia è stata Barbra Streisand con "Yentl". Era il 1984;
3. grazie alla canzone "Is Si (Seen)" candata in tutte le lingue del Signore, Laura Pausini diventa ufficialmente una candidata (c'è chi direbbe miracolata) al Golden Globe. La traccia fa parte della colonna sonora del film "La vita davanti a sé" ("The Life Ahead") di Edoardo Ponti (un altro miracolato). 
Anche da Dublino e sempre: evviva l'Emilia-Romagna!

La cerimonia si terrà il 28 febbraio e sarà presentata in streaming da Tina Fey e Amy Poehler per la quarta volta insieme, per la prima da due location diverse (rispettivamente New York e Los Angeles).


78th Golden Globe Awards

Best Motion Picture, Drama
The Father
Mank
Nomadland
Promising Young Woman
The Trial of the Chicago 7

Best Picture, Musical or Comedy
Borat Subsequent Moviefilm
Hamilton
Music
Palm Springs
The Prom

Best Performance by an Actress in a Motion Picture, Drama
Viola Davis, Ma Rainey's Black Bottom
Andra Day, The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby, Pieces of a Woman
Frances McDormand, Nomadland
Carey Mulligan, Promising Young Woman

Best Performance by an Actor in a Motion Picture, Drama
Riz Ahmed, Sound of Metal
Chadwick Boseman, Ma Rainey's Black Bottom
Anthony Hopkins, The Father
Gary Oldman, Mank
Tahar Rahim, The Mauritanian

Best Performance by an Actress in a Motion Picture, Musical or Comedy
Maria Bakalova, Borat Subsequent Moviefilm
Kate Hudson, Music
Michelle Pfeiffer, French Exit
Rosamund Pike, I Care a Lot
Anya Taylor-Joy, Emma

Best Performance by an Actor in a Motion Picture, Musical or Comedy
Sacha Baron Cohen, Borat Subsequent Moviefilm
James Corden, The Prom
Lin-Manuel Miranda, Hamilton
Dev Patel, The Personal History of David Copperfield
Andy Samberg, Palm Springs

Best Supporting Actress, Motion Picture
Glenn Close, Hillbilly Elegy
Olivia Colman, The Father
Jodie Foster, The Mauritanian
Amanda Seyfried, Mank
Helena Zengel, News of the World

Best Supporting Actor, Motion Picture
Sacha Baron Cohen, The Trial of the Chicago 7
Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah
Jared Leto, The Little Things
Bill Murray, On the Rocks
Leslie Odom, Jr., One Night in Miami

Best Director, Motion Picture
Emerald Fennell, Promising Young Woman
David Fincher, Mank
Regina King, One Night in Miami
Aaron Sorkin, The Trial of the Chicago 7
Chloé Zhao, Nomadland

Best Screenplay, Motion Picture
Emerald Fennell, Promising Young Woman
Jack Fincher, Mank
Aaron Sorkin, The Trial of the Chicago 7
Christopher Hampton and Florian Zeller, The Father
Chloé Zhao, Nomadland

Best Original Score, Motion Picture
Alexandre Desplat, The Midnight Sky
Ludwig Göransson, Tenet
James Newton Howard, News of the World
Trent Reznor, Atticus Ross, Mank
Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste, Soul

Best Original Song, Motion Picture
"Fight for You," Judas and the Black Messiah
"Hear My Voice," The Trial of the Chicago 7
"Is Si (Seen)," The Life Ahead
"Speak Now," One Night in Miami
"Tigress & Tweed," The United States vs. Billie Holiday

Best Motion Picture, Animated
The Croods: A New Age
Onward
Over the Moon
Soul
Wolfwalkers

Best Picture, Foreign Language
Another Round
The Life Ahead
La Llorona
Minari
Two of Us

Best Television Series, Drama
The Crown
Lovecraft Country
The Mandalorian
Ozark
Ratched

Best Television Series, Musical or Comedy
Emily in Paris
The Flight Attendant
The Great
Schitt's Creek
Ted Lasso

Best Limited Series, Anthology Series or a Motion Picture made for Television
Normal People
The Queen's Gambit
Small Axe
The Undoing
Unorthodox

Best Performance by an Actress in a Television Series, Drama
Olivia Colman, The Crown
Jodie Comer, Killing Eve
Emma Corrin, The Crown
Laura Linney, Ozark
Sarah Paulson, Ratched

Best Performance by an Actor in a Television Series, Drama
Jason Bateman, Ozark
Josh O'Connor, The Crown
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Al Pacino, Hunters
Matthew Rhys, Perry Mason

Best Actress in a TV Series, Musical or Comedy
Lily Collins, Emily in Paris
Kaley Cuoco, The Flight Attendant
Elle Fanning, The Great
Jane Levy, Zoey's Extraordinary Playlist
Catherine O'Hara, Schitt's Creek

Best Actor in a TV Series, Musical / Comedy Series
Don Cheadle, Black Monday
Nicholas Hoult, The Great
Eugene Levy, Schitt's Creek
Jason Sudeikis, Ted Lasso
Ramy Youssef, Ramy

Best Performance by an Actress, Limited Series, Anthology Series or a Motion Picture made for Television
Cate Blanchett, Mrs. America
Shira Haas, Unorthodox
Daisy Edgar-Jones, Normal People
Nicole Kidman, The Undoing
Anya Taylor-Joy, The Queen's Gambit

Best Performance by an Actor, Limited Series, Anthology Series or Motion Picture made for Television
Bryan Cranston, Your Honor
Jeff Daniels, The Comey Rule
Hugh Grant, The Undoing
Ethan Hawke, The Good Lord Bird
Mark Ruffalo, I Know This Much Is True

Best Supporting Actress, Television
Gillian Anderson, The Crown
Helena Bonham Carter, The Crown
Julia Garner, Ozark
Annie Murphy, Schitt's Creek
Cynthia Nixon, Ratched

Best Supporting Actor, Television
John Boyega, Small Axe
Brendan Gleeson, The Comey Rule
Dan Levy, Schitt's Creek
Jim Parsons, Hollywood
Donald Sutherland, The Undoing

#HollywoodCiak 
Bengi

lunedì 4 novembre 2019

Film 1672 - Mission: Impossible - Fallout

Intro: Critiche entusiaste, enorme successo commerciale, un franchise praticamente rinato: appena atterrato a Sydney me lo sono andato a vedere!
Film 1672: "Mission: Impossible - Fallout" (2018) di Christopher McQuarrie
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente un grandissimo sesto capitolo. Dopo un primo episodio iconico e due capitoli successivi piuttosto dimenticabili (soprattutto il secondo), dal quarto in poi la saga di "Mission: Impossible" ha ritrovato vigore, nonché una propria voce che nel quinto episodio ("Rogue Nation") ha definitivamente riportato Ethan Hunt sulla cresta dell'onda;
intelligente la scelta di far tornare Rebecca Ferguson - nonché tutto il cast del precedente film -, dando così un senso di continuità ad un franchise meno unitario di quanto ci si aspetterebbe. Mi pare che abbandonare la strada dell'"ogni episodio è una nuova avventura" sia una strategia sensata nel momento in cui si intenda costruire un brand più attorno alla storia che solamente al personaggio protagonista. Un po' come è successo ultimamente a 007, che ha trovato in "Casino Royale" il capostipite di un rinato James Bond che, finalmente, si sbottona un po' e - soprattutto - non dimentica e cancella la sua memoria interna man mano che si producono nuovi capitoli sulle sue avventure. In questo senso "Fallout" è un ulteriore passo in avanti per l'agente dell'IMF che qui continua la sua missione impossibile e va a chiudere, in aggiunta, un arco narrativo romantico cominciato con "Mission: Impossible 3"; "Mission: Impossible - Fallout" è un prodotto adrenalinico e di grande intrattenimento visivo a cui si aggiunge una trama che funziona (suspense e colpi di scena), il tutto per un risultato finale che lascia soddisfatti. Tra spie, doppio gioco, pugni e mazzate, inseguimenti e la minaccia di esplosioni nucleari e contaminazioni globali, l'ultima avventura dell'agente Hunt è un tour de force che non manca di stupire - per gli ottimi effetti speciali e la rigorosa devozione al franchise di Cruise - e intrattenere. Cosa potrà mai succedere ancora? Due sequel sono già stati annunciati per il 2021 e 2022...
Ps. Poco ha a che fare con il film per sé e più che altro ce l'ha con la mia visione, ma ho trovato una coincidenza curiosa che, dopo 3 settimane passate in India di cui una tra Kashmir e Ladakh, la prima pellicola che vedo al cinema tornato in Australia sia ambientata proprio in alcuni di quei posti che ho visitato e appena salutato!
Film 1005 - Mission: Impossible
Film 2382 - Mission: Impossible
Film 1027 - Mission: Impossible II
Film 1049 - Mission: Impossible III
Film 409 - Mission: Impossible - Protocollo Fantasma
Film 1058 - Mission: Impossible - Protocollo fantasma
Film 1012 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1206 - Mission: Impossible - Rogue Nation
Film 1672 - Mission: Impossible - Fallout
Film 1747 - Mission: Impossible - Fallout
Film 2205 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2381 - Mission: Impossible - Dead Reckoning Part One
Film 2387 - Mission: Impossible - The Final Reckoning
Cast: Tom Cruise, Henry Cavill, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Sean Harris, Angela Bassett, Michelle Monaghan, Alec Baldwin, Vanessa Kirby, Wes Bentley.
Box Office: $791.1 milioni
Vale o non vale: Azione a gogo, non pochi colpi di scena, un amore a cui mettere la parola fine e l'ennesima, nuova minaccia di distruzione su scala globale per la sesta avventura cinematografica di Ethan Hunt (un Tom Cruise che fatica ad invecchiare) che, ne sono certo, non deluderà né fan né spettatori occasionali. Il film è ben confezionato e la storia funziona su tutti i livelli. Un ottimo sequel.
Premi: Candidato a 1 BAFTA per il Miglior sonoro.
Parola chiave: The Apostles.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 14 maggio 2019

Film 1584 - Jupiter Ascending

Intro: Ricordo che al cinema mi fosse piaciuto, quindi ero abbastanza motivato a vederlo una seconda volta.
Film 1584: "Jupiter Ascending" (2015) di The Wachowskis
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ora, non che non sia un film godibile, ma sicuramente forse ricordavo qualcosa di meglio. Detto questo, "Jupiter Ascending" è visivamente interessante e presenta qualche elemento intrigante, anche se forse non tutte le scelte del casting sono state felici; poi un elemento che non ho ben compreso: perché Eddie Redmayne bisbiglia in quel tono strano?
Film 890 - Jupiter - Il destino dell'universo
Film 1584 - Jupiter Ascending
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton, Vanessa Kirby, James D'Arcy, Gugu Mbatha-Raw.
Box Office: $184 milioni
Vale o non vale: A tratti quasi fiabesco, questo film non sarà il migliore delle sorelle Wachowski, ma francamente ho visto di peggio. Intrattiene a sufficienza da risultare passabile, ma niente di più.
Premi: Candidato a 6 Razzie Award tra cui Peggior film, regia e sceneggiatura, Eddie Redmayne ha vinto nella categoria Peggior attore non protagonista (dopo aver vinto l'Oscar come Miglior attore giusto l'anno prima).
Parola chiave: Profitto.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 17 agosto 2016

Film 1194 - Me Before You

Non che smaniassi per vederlo, ma Poe ci teneva molto. La proposta dello streaming ha fatto vincere (grazie a Dio) la versione in inglese, così almeno ci siamo evitati il doppiaggio da soap opera tipico per prodotti tutto cuori e fazzoletti come questo.

Film 1194: "Me Before You" (2016) di Thea Sharrock
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Nel tentativo di ricavalcare l'onda ormai un po' passata di "Colpa delle stelle", questo "Me Before You" regala al pubblico una storia strappalacrime tra disabilità ed eutanasia, il tutto condido con l'amore vero che sboccia all'improvviso, ovviamente. L'originalità del film non è esattamente fulminante, anche se un certo fascino dei protagonisti e la cura delle immagini (molto patinate) addolciscono i sentimenti verso un prodotto così specificamente mirato ad una particolare tipologia di pubblico, nel quale francamente fatico a riconoscermi.
Al di là della ricerca della lacrima facile, questo tipo di commedia romantica da "ultimo stadio" è un po' troppo costruita sull'eccezionalità della cosa, oltre che sul dramma preannunciato, il che a mio avviso conferisce al tutto un'anima artificiosa e livella il racconto alla semplice straordinarietà dei fatti o dei suoi protagonisti evitando di approfondire l'elemento umano, che è poi la base di ogni relazione. La disabilità del protagonista Will (Sam Claflin), pur trattata ampiamente, interessa alla sceneggiatura più che altro come elemento funzionale e dunque rimane in secondo piano rispetto a un romanticismo tanto scontato e sdolcinato che è, tuttavia, il vero motore di tutta l'operazione. Per quanto nobile possa essere il portare all'attenzione del grande pubblico la questione, non ci si smuove dal fatto che è la scintilla amorosa ad essere il vero cardine di tutta l'operazione. Sì, è vero che poi si tratta di una storia decisamente meno convenzionale del solito, considerato che - spoiler! - alla fine Will muore, ma in ogni caso si possono cambiare le carte in tavola quanto si vuole: il risultato - rispetto a titoli simili - non cambia.
Dunque niente di nuovo e, soprattutto, niente di particolarmente esaltante. Il contagioso ottimismo di Lou (Emilia Clarke), che passa solo attraverso l'inesausto movimento di sopracciglia della ragazza, è più irritante che consolante e l'amore in sedia a rotelle è dolce e ispira buoni sentimenti, ma dal momento che "Me Before You" si ferma solo a questi, il risultato finale non può essere sufficiente. Non è una buona storia solo perché si racconta una bella storia. E' un prodotto ben confezionato, ma niente di più.
Ps. Tratto dal romanzo omonimo di Jojo Moyes del quale esiste un seguito, dal titolo "After you".
Cast: Emilia Clarke, Sam Claflin, Janet McTeer, Charles Dance, Brendan Coyle, Matthew Lewis, Samantha Spiro, Joanna Lumley, Vanessa Kirby, Ben Lloyd-Hughes.
Box Office: $194.3 milioni
Consigli: Penso che si tratti di un film adatto solo a chi sia veramente motivato a vederlo. C'è la malattia, c'è il rifiuto, il dolore, la morte e tutta una serie di elementi che lo rendono una storia pesante, nonostante ampio spazio sia dedicato all'amore tra i protagonisti. Dunque meglio documentarsi prima e capire se si è disposti a seguire la storia.
Parola chiave: Lavoro.

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Bengi