martedì 22 novembre 2016

Film 1244 - Florence Foster Jenkins

Sono due le cose che mi fanno incavolare riguardo all'arrivo in Italia di questo film. La prima è che è stato messo in programmazione con oltre 6 mesi di ritardo rispetto all'esordio inglese di maggio (in America è arrivato in agosto e da noi? Il 22 dicembre!); la seconda è che il nostro trailer sembra voler nascondere proprio quell'aspetto della storia che incuriosisce: il canto stonato.

Film 1244: "Florence Foster Jenkins" (2016) di Stephen Frears
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Florence Foster Jenkins è una donna forte ma malata il cui sogno è quello di diventare una cantante lirica apprezzata e di successo. Un sogno che persegue con fatica e metodo - anche aiutata dalle cospicue finanze - senza però ottenere alcun risultato. Florence è stonata e inconsapevole della sua mancanza di talento. Come è possibile? Semplicemente nessuno le ha mai detto la verità.
Come dicevo, la donna è malata e ha un mucchio di soldi, il che pare essere una combinazione letale che annienta l'onestà e la baratta con le necessità dei singoli: c'è chi ha bisogno di soldi e chi, come il marito di Florence, non vuole né scontentare né far aggravare la moglie. Questo mix letale di silenzi e sguardi attoniti, risatine e incoscienza porterà la donna a realizzare il suo sogno tra la sorpresa e lo sgomento di tutti, non riuscendo, però, ad evitare il classico rovescio della medaglia. E qui non vado oltre.
Stephen Frears continua a raccontare storie incentrate su personaggi femminili che hanno una storia particolare da svelare e aggiunge Florence alla sua "collezione" (dopo "Le relazioni pericolose", "Lady Henderson presenta", "The Queen - La regina", "Chéri", "Philomena"). Il risultato è buono, molto patinato, certamente migliorato dalla presenza dell'inimitabile Streep, sempre perfetta e capace di prodursi in performance credibili e spesso indimenticabili. Anche in questo caso molto del merito è suo, più che altro perché paradossalmente qui il difficile sta nel rovinare tutto, nel canto tremendo, nella caratterizzazione sopra le righe, eppure in certo verso compassata. A darle una mano, va detto, ci sono gli ottimi Hugh Grant e Simon Helberg, capaci e in parte e, soprattutto, all'altezza della loro protagonista. L'inusuale trio funziona.
In generale, "Florence Foster Jenkins" mi ha lasciato soddisfatto. Ho letto qualche critica rispetto alla troppa "perfezione" della Streep, ma mi pare un'accusa un po' sterile soprattutto perché si è scelti per un ruolo in quanto capaci di interpretarlo, dunque perché si è bravi a farlo: essere perfetti per e nella parte mi sembra il minimo sindacale. Dunque lascerei stare questo tipo di discorsi e mi concentrerei di più su una storia vera che rivive nei toni gentili di una sceneggiatura forse a volte troppo accomodante, ma che riesce comunque a catturare l'attenzione del pubblico. Credo che lo scopo fosse tifare per Florence e capirne le motivazioni, spiegarne le ingenuità e far luce su un personaggio storico dalla vita certamente singolare e, riguardo tutto questo, la pellicola riesce nel suo intento. Si tratta di fiction, naturalmente, per cui è la finzione che ci si deve aspettare: per un approfondimento dall'approccio documentaristico meglio approdare su altri lidi. Qui è sempre la storia di una donna che insegue il suo sogno a farla da padrone e, va ammesso, spesso anche la curiosità di capire quanto male potesse davvero cantare, un aspetto che i titoli di coda non dimenticheranno di svelare.
Film 1103 - Marguerite
Cast: Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda, Christian McKay.
Box Office: $44.4 milioni
Consigli: Florence Foster Jenkins è una donna bizzarra, spesso dolce a modo suo, autoritaria, concentrata sul suo sogno, capace di molte gentilezze e totalmente devota alla musica. E', dunque, un personaggio complesso la cui storia è raccontata con garbo e gentilezza, pur non risparmiando i momenti più ridicoli o imbarazzanti di una carriera che, inutile nasconderlo, si è fondata sulla mancanza di talento. Un personaggio mitico, già cult prima che questa e la pellicola francese "Marguerite" ne celebrassero le stonate gesta, una donna la cui storia rimane certamente affascinante e la cui ingenuità non finisce di lasciare perplessi. E' proprio su queste due ultime caratteristiche che il film fa leva, giocando sulla curiosità del pubblico che, ovviamente, rimane quantomeno perplesso dall'abbinamento cantante lirica stonata-concerto dal vivo. Se anche voi non riuscite a capire come la Jenkins, quella vera, sia riuscita nell'impresa di farsi ascoltare da migliaia di persone accorse per vederla, questa è una pellicola imperdibile. A dire il vero lo è ancora di più per il semplice fatto che Meryl Streep vi sia presente, ma quelli, si sa, sono gusti personali.
Parola chiave: Carnegie Hall.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

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