Intro: Altro giro altro regalo, continua la saga degli orrori.
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
Film 2218: "The Exorcist: Believer" (2023) di David Gordon Green
Visto: al cinemaLingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: premesso che non penso ci fosse bisogno di resuscitare questo franchise, specialmente in questi termini, diciamo che se il risultato finale fosse stato buono sarei stato il primo ad abbracciare il progetto con entusiasmo. Di fatto, però, "The Exorcist: Believer" - che, a 50 anni dall'uscita in sala, tenta di riportare in auge la saga nata con il capolavoro di William Friedkin - non riesce minimamente a rievocare le atmosfere dell'originale, di cui può solamente scimmiottare qualche aspetto legato alla possessione. Per il resto, non c'è paragone. Ah no, un altro parallelo con il primo film c'è: sono riusciti a far tornare Ellen Burstyn regalandole uno dei comeback cinematografici più inutili della storia.
La verità è che questo film arriva 50 anni troppo tardi: niente di ciò che rese così sconvolgente e scioccante "The Exorcist" nel 1973 oggi ha più presa sul pubblico e non bastano un milione di volgarità e qualche effetto speciale da spavento veloce a far rivivere quell'iconica esperienza cinematografica che fu il primo titolo di questa saga. Poi, per carità, non è certo colpa di questa pellicola in particolare se, da audience, siamo abituati ormai a ben di peggio; resta il fatto che la produzione potesse immaginare di doversi giocare altre carte per riportare in auge una proprietà come questa. Ed è proprio qui che non ci siamo.
David Gordon Green ripropone gli stessi errori commessi nella saga di "Halloween": il racconto si riempe di personaggi di cui si sa poco e niente o non ci importa (la famiglia di Katherine, per esempio, un nucleo completamente accessorio), la storia vagabonda intrecciando questioni poco rilevanti o non approfondite (per esempio come avviene la possessione: le ragazzine spariscono per tre giorni e riappaiono dal nulla dopo essersi avventurate nel bosco. Fine) e, peggio di tutto, l'esorcismo del titolo non è nemmeno un vero esorcismo (il prete inizialmente si rifiuta di compiere il rito e chi decide di cimentarcisi? La vicina di casa!). In aggiunta, tutto il preambolo iniziale della madre della ragazzina protaginsta... perché, quando poi non ci si prende nemmeno il tempo per mostrare come Angela e Katherine entrino in contatto con il demone, ovvero la ragione fondante alla base di tutta questa storia?
Davvero mi sfugge come si possa essere stati così superficiali nell'imbastire un progetto del genere che sì, si suppone essere un'altra trilogia, eppure fallisce miseramente nell'imbastire i giusti preamboli per le storie a venire. Katherine, tra l'altro, rimane all'inferno... e ce la dimentichiamo lì? Capisco che probabilmente nei prossimi capitoli si proverà a salvarne l'anima, però mi ha colpito con quanta nonchalance ci si sia disinteressati del suo personaggio una volta che la trama ha raggiunto l'atto conclusivo del suo racconto. Mah.
In defintiva, primo nuovo capitolo e già primo passo falso. Non che mi aspettassi niente di che, lo ammetto, però è un peccato vedere come la saga de "L'esorcista" continui a venire sfruttata nella maniera sbagliata. A volte certe cose presiziose bisognerebbe lasciarle stare.
Cast: Leslie Odom Jr., Lidya Jewett, Olivia O’Neill, Jennifer Nettles, Norbert Leo Butz, Ann Dowd, Linda Blair, Ellen Burstyn.
Box Office: $134.1 milioni
Vale o non vale: Nella grande mischia dei film dell'orrore non è sicuramente un titolo che mi sento di raccomandare caldamente: non racconta niente di nuovo, né lo fa in maniera originale. Diciamo che "The Exorcist: Believer" aveva del potenziale, ma il risultato finale è insufficiente. Forse i fan dell'originale potrebbero giovare della presenza di ben due delle attrici presenti nella pellicola originale.
Premi: /
Parola chiave: Sciarpa.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
La verità è che questo film arriva 50 anni troppo tardi: niente di ciò che rese così sconvolgente e scioccante "The Exorcist" nel 1973 oggi ha più presa sul pubblico e non bastano un milione di volgarità e qualche effetto speciale da spavento veloce a far rivivere quell'iconica esperienza cinematografica che fu il primo titolo di questa saga. Poi, per carità, non è certo colpa di questa pellicola in particolare se, da audience, siamo abituati ormai a ben di peggio; resta il fatto che la produzione potesse immaginare di doversi giocare altre carte per riportare in auge una proprietà come questa. Ed è proprio qui che non ci siamo.
David Gordon Green ripropone gli stessi errori commessi nella saga di "Halloween": il racconto si riempe di personaggi di cui si sa poco e niente o non ci importa (la famiglia di Katherine, per esempio, un nucleo completamente accessorio), la storia vagabonda intrecciando questioni poco rilevanti o non approfondite (per esempio come avviene la possessione: le ragazzine spariscono per tre giorni e riappaiono dal nulla dopo essersi avventurate nel bosco. Fine) e, peggio di tutto, l'esorcismo del titolo non è nemmeno un vero esorcismo (il prete inizialmente si rifiuta di compiere il rito e chi decide di cimentarcisi? La vicina di casa!). In aggiunta, tutto il preambolo iniziale della madre della ragazzina protaginsta... perché, quando poi non ci si prende nemmeno il tempo per mostrare come Angela e Katherine entrino in contatto con il demone, ovvero la ragione fondante alla base di tutta questa storia?
Davvero mi sfugge come si possa essere stati così superficiali nell'imbastire un progetto del genere che sì, si suppone essere un'altra trilogia, eppure fallisce miseramente nell'imbastire i giusti preamboli per le storie a venire. Katherine, tra l'altro, rimane all'inferno... e ce la dimentichiamo lì? Capisco che probabilmente nei prossimi capitoli si proverà a salvarne l'anima, però mi ha colpito con quanta nonchalance ci si sia disinteressati del suo personaggio una volta che la trama ha raggiunto l'atto conclusivo del suo racconto. Mah.
In defintiva, primo nuovo capitolo e già primo passo falso. Non che mi aspettassi niente di che, lo ammetto, però è un peccato vedere come la saga de "L'esorcista" continui a venire sfruttata nella maniera sbagliata. A volte certe cose presiziose bisognerebbe lasciarle stare.
Cast: Leslie Odom Jr., Lidya Jewett, Olivia O’Neill, Jennifer Nettles, Norbert Leo Butz, Ann Dowd, Linda Blair, Ellen Burstyn.
Box Office: $134.1 milioni
Vale o non vale: Nella grande mischia dei film dell'orrore non è sicuramente un titolo che mi sento di raccomandare caldamente: non racconta niente di nuovo, né lo fa in maniera originale. Diciamo che "The Exorcist: Believer" aveva del potenziale, ma il risultato finale è insufficiente. Forse i fan dell'originale potrebbero giovare della presenza di ben due delle attrici presenti nella pellicola originale.
Premi: /
Parola chiave: Sciarpa.
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