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venerdì 15 novembre 2024

Film 2322 - Evil Dead Rise

Intro: Continua la scia di film dell'orrore. Mi era rimasto questo titolo da recuperare dal gruppetto di pellicole che mi ero preparato in vista di Halloween.

Film 2322: "Evil Dead Rise" (2023) di Lee Cronin
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ricordavo quanto grafico e violento fosse il precedente remake dell'originale "Evil Dead" che avevo visto anni fa al cinema, quindi onestamente non mi aspettavo nulla di diverso da questo "Evil Dead Rise". E avevo ragione.
Possessioni demoniache, litri e litri di sangue, arti mozzati e compagnia bella, il film di Lee Cronin di certo non si sottrae in termini di adesione al genere horror. L'atmosfera è perfettamente inquietante al pari della performance della protagonista Lily Sullivan, che qui davvero non si risparmia.
È una montagna russa di emozioni, ma funziona molto bene.
Ps. Forse avrei fatto meglio a non vederlo da solo, in camera mia, al buio, anche se le circostanze hanno certamente reso l'esperienza più... coinvolgente!
Film 551 - La casa
Film 2321 - Evil Dead Rise
Cast: Lily Sullivan, Alyssa Sutherland, Morgan Davies, Gabrielle Echols, Nell Fisher.
Box Office: $147 milioni
Vale o non vale: Per chi apprezza il genere, sicuramente un titolo da recuperare. Ben fatto, narrativamente solido, un film che non si risparmia e non ha paura di sacrificare i propri personaggi (il che trovo sempre particolarmente apprezzabile). Decisamente non un film per tutti.
Premi: /
Parola chiave: Terremoto.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 12 novembre 2024

Film 2320 - Late Night with the Devil

Intro: E siamo finalmente arrivati alla notte di Halloween, che ho passato a guardare film con la mia coninquilina comodamente sul divano.

Film 2320: "Late Night with the Devil" (2023) di Colin Cairnes, Cameron Cairnes
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ho trovato questo film per caso. Non ne avevo mai sentito parlare prima, non sapevo chi vi recitasse e di cosa parlasse la trama. Mi sono bastati titolo e poster per essere immediatamente intrigato.
"Late Night with the Devil" è un esperimento interessante. Il primo atto del racconto è tutta esposizione pure a cui, tra l'altro, bisogna prestare grande attenzione perché alcuni dettagli rilevanti per la storia sono rivelati già qui. Poi si procede con il set-up del film stesso: show televisivo con presentatore famoso ma in declino, gli ospiti, le interviste, il pubblico che interagisce. Ci sono persino i break commerciali in cui viene dato uno scorcio del dietro le quinte, nonché certi altri elementi narrativi importanti. Poi, ovviamente, il tutto si complica quando due degli ospiti - una ragazzina posseduta e la dottoress che l'ha in cura - si prestano alla richiesta di presentatore e pubblico in sala e si mettono in contatto con il demone che vive nel corpo della ragazza.
Come dicevo, "Late Night with the Devil" è un titolo interessante perché risulta più quasi come un esperimento che come un film vero e proprio. Per la maggior parte del tempo segue le regole del programma televisivo più che della pellicola cinematografica. Al contempo, contrariamente alle regole televisive, anche durante le pause per la pubblicità, la narrazione continua indisturbata in quanto noi del pubblico (del film, non della trasmissione) possiamo assistere al dietro le quinte del fuori onda.
In generale il film mi è piaciuto e l'ho trovato una boccata d'aria fresca rispetto alla solita tipologia di pellicola horror a cui siamo abituati. Forse l'unico aspetto un filo traballante sono gli effetti speciali, non sempre all'altezza. David Dastmalchian è un'ottimo protagonista.
Cast: David Dastmalchian, Laura Gordon, Ian Bliss, Fayssal Bazzi, Ingrid Torelli, Rhys Auteri, Georgina Haig, Josh Quong Tart, Michael Ironside.
Box Office: $15.5 milioni
Vale o non vale: Nella forma in cui è presentata, questa è certamente una delle pellicole horror meno conforme ai canoni classici che io abbia mai visto. A me, personalmente, è piaciuta, ma mi rendo conto che per chi fosse alla ricerca di qualcosa di più "tradizionale", questo approccio potrebbe risultare frustrante.
Premi: /
Parola chiave: Camp.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 21 novembre 2023

Film 2218 - The Exorcist: Believer

Intro: Altro giro altro regalo, continua la saga degli orrori.

Film 2218: "The Exorcist: Believer" (2023) di David Gordon Green
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: premesso che non penso ci fosse bisogno di resuscitare questo franchise, specialmente in questi termini, diciamo che se il risultato finale fosse stato buono sarei stato il primo ad abbracciare il progetto con entusiasmo. Di fatto, però, "The Exorcist: Believer" - che, a 50 anni dall'uscita in sala, tenta di riportare in auge la saga nata con il capolavoro di William Friedkin - non riesce minimamente a rievocare le atmosfere dell'originale, di cui può solamente scimmiottare qualche aspetto legato alla possessione. Per il resto, non c'è paragone. Ah no, un altro parallelo con il primo film c'è: sono riusciti a far tornare Ellen Burstyn regalandole uno dei comeback cinematografici più inutili della storia.
La verità è che questo film arriva 50 anni troppo tardi: niente di ciò che rese così sconvolgente e scioccante "The Exorcist" nel 1973 oggi ha più presa sul pubblico e non bastano un milione di volgarità e qualche effetto speciale da spavento veloce a far rivivere quell'iconica esperienza cinematografica che fu il primo titolo di questa saga. Poi, per carità, non è certo colpa di questa pellicola in particolare se, da audience, siamo abituati ormai a ben di peggio; resta il fatto che la produzione potesse immaginare di doversi giocare altre carte per riportare in auge una proprietà come questa. Ed è proprio qui che non ci siamo.
David Gordon Green ripropone gli stessi errori commessi nella saga di "Halloween": il racconto si riempe di personaggi di cui si sa poco e niente o non ci importa (la famiglia di Katherine, per esempio, un nucleo completamente accessorio), la storia vagabonda intrecciando questioni poco rilevanti o non approfondite (per esempio come avviene la possessione: le ragazzine spariscono per tre giorni e riappaiono dal nulla dopo essersi avventurate nel bosco. Fine) e, peggio di tutto, l'esorcismo del titolo non è nemmeno un vero esorcismo (il prete inizialmente si rifiuta di compiere il rito e chi decide di cimentarcisi? La vicina di casa!). In aggiunta, tutto il preambolo iniziale della madre della ragazzina protaginsta... perché, quando poi non ci si prende nemmeno il tempo per mostrare come Angela e Katherine entrino in contatto con il demone, ovvero la ragione fondante alla base di tutta questa storia?
Davvero mi sfugge come si possa essere stati così superficiali nell'imbastire un progetto del genere che sì, si suppone essere un'altra trilogia, eppure fallisce miseramente nell'imbastire i giusti preamboli per le storie a venire. Katherine, tra l'altro, rimane all'inferno... e ce la dimentichiamo lì? Capisco che probabilmente nei prossimi capitoli si proverà a salvarne l'anima, però mi ha colpito con quanta nonchalance ci si sia disinteressati del suo personaggio una volta che la trama ha raggiunto l'atto conclusivo del suo racconto. Mah.
In defintiva, primo nuovo capitolo e già primo passo falso. Non che mi aspettassi niente di che, lo ammetto, però è un peccato vedere come la saga de "L'esorcista" continui a venire sfruttata nella maniera sbagliata. A volte certe cose presiziose bisognerebbe lasciarle stare.
Cast: Leslie Odom Jr., Lidya Jewett, Olivia O’Neill, Jennifer Nettles, Norbert Leo Butz, Ann Dowd, Linda Blair, Ellen Burstyn.
Box Office: $134.1 milioni
Vale o non vale: Nella grande mischia dei film dell'orrore non è sicuramente un titolo che mi sento di raccomandare caldamente: non racconta niente di nuovo, né lo fa in maniera originale. Diciamo che "The Exorcist: Believer" aveva del potenziale, ma il risultato finale è insufficiente. Forse i fan dell'originale potrebbero giovare della presenza di ben due delle attrici presenti nella pellicola originale.
Premi: /
Parola chiave: Sciarpa.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 15 novembre 2023

Film 2216 - The Nun II

Intro: Continua la saga dell'horror in vista dell'imminente notte delle streghe.

Film 2216: "The Nun II" (2023) di Michael Chaves
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: già il primo "The Nun" non è che sia un capolavoro e certamente questo sequel non è migliore in termini di qualità, però per quello che vale, ammetto di non aver odiato questo secondo capitolo. Probabilmente anche perché, dopo la cocente delusione del primo film, per questa nuova uscita del franchise le aspettative erano decisamente molto, molto più basse.
La verità è che la saga di "The Nun" ha poco da dire in termini di storia e vive in buona sostanza delle atmosfere inquietanti che la pellicola è in grado di creare. Visivamente, infatti, il risultato finale è particolarmente ben riuscito, soprprendentemente interessante a volte (penso alla scena delle riviste che si sfogliano da sole), anche se ciò non basta a salvare una trama troppo sconnessa e generica, in particolar modo quando si tratta di approfondire l'antagonista, nonché personaggio princiale, del demone-suora. In questo secondo titolo, in particolare, si fatica a comprendere le modivazioni del personaggio, non vi è alcun approfondimento del suo passato - immagino che il tutto sia rimandato al primo film, o origin story in questo caso - che fornisca allo spettatore qualche indizio che vada oltre la mera assunzione che il demone sia malvagio e quindi tenti di uccidere chiunque (che poi non succede sempre, ma solo quando fa comodo alla trama, il che rende il tutto ancora più confuso). In aggiunta a questa generale superficialità, gli altri personaggi che compongono la storia (alcuni ripresi dal primo film) non hanno granché da dire in quanto, per la maggior parte del racconto, sono a servizio del sadico giochino che preme raccontare alla trama. Per capirsi, lo scopo di "The Nun II" non è tanto raccontare una storia, quanto spaventare il pubblico.
Detto ciò, ribadisco che non ho dedestato questo sequel e, anzi, mi sono sorpreso ad apprezzarlo molto più di quanto mi sarei immaginato. Semplicemente bisogna tenere presente che "The Nun II" è un horror che ha ragione di esistere nel contesto di quest 3 assunzioni: a) è il sequel di un franchise famoso e particolarmente lucrativo, b) è uscito in tempo per il periodo di Halloween e c) ha come unica vocazione quello del facile spavento.
Film 1673 - The Nun
Film 2216 - The Nun II
Cast: Taissa Farmiga, Jonas Bloquet, Storm Reid, Anna Popplewell, Bonnie Aarons, Patrick Wilson, Vera Farmiga.
Box Office: $268.1 milioni
Vale o non vale: Non imprescindibile, ma tutto sommato nemmeno terribile. Il finale non è all'altezza di tutta la premessa, però di per sé il film ha un'estetica coesa e spaventa quanto basta. In più, cameo finale con la possibile promessa di un ritorno dei coniugi Ed e Lorraine Warren (rispettivamente Patrick Wilson e Vera Farmiga).
Premi: /
Parola chiave: Occhi.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 7 ottobre 2023

Film 2202 - Insidious: The Red Door

Intro:

Film 2202: "Insidious: The Red Door" (2023) di Patrick Wilson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: decisamente non il più riuscito tra i titoli della saga, anche se per certi aspetti il film funziona, specialmente per quanto riguarda tono e atmosfera. Va detto che dopo un po' questa continua oscurità rompe le scatole, però considerato che parliamo di un horror capisco il senso dietro questa scelta.
In generale, diciamo, non trovo davvero ci fosse necessità di rimettere mano a questa saga, "Insidious" 1 e 2 funzionavano perfettamente come duo dell'orrore, mentre il terzo capitolo era sufficientemente disconnesso dai primi due da funzionare comunque piuttosto bene da solo. "Insidious: The Last Key", invece, funziona solo perché Lin Shaye è una grande protagonista, ma la storia di per sé non convince quanto gli altri episodi.
Detto ciò, ribadisco che di questo "Insidious: The Red Door" non se ne sentisse troppo il bisogno, ma evidentemente i produttori hanno avuto ragione a riportare questa saga al cinema, considerando che questo è il titolo del franchise che ha incassato di più ad oggi. In termini di progressione della storia, però, ho faticato davvero ad appassionarmi al racconto. Ty Simpkins è un protagonista davvero poco simpatico e l'ostilità con il padre "cinematografico" Patrick Wilson (qui al suo esordio alla regia) a mio avviso non è gestita con la profondità necessaria.
Per quanto riguarda l'elemento di paura, invece, qui più che negli altri episodi è visibile quella che secondo me è l'unica debolezza di questa saga, ovvero che è magnifica nel evocare l'atmosfera giusta e creare suspanse, ma nel momento in cui si tratta di affrontare il demone di rappresentanza, una volta svelato l'arcano e messo il mostro davanti alla telecamera, parte della magia - o paura, in questo caso - svanisce. Ed è normale, per carità, ma "Insidious" ha un'anima più evocativa e continua un po' a perdersi quando si tratta di mettere il pubblico di fronte all'"orrore" creato così perfettamente dalla storia fino in quel momento.
Insomma, decisamente non il mio preferito della saga, comunque "Insidious: The Red Door" poteva essere un quinto episodio di una saga decisamente peggiore.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Cast: Ty Simpkins, Patrick Wilson, Sinclair Daniel, Hiam Abbass, Leigh Whannell, Angus Sampson, Lin Shaye, Rose Byrne.
Box Office: $188.6 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise dovrebbero apprezzare, anche se a parere mio il picco di genialità dei primi due film è ormai impossibile da eguagliare. E va bene così, basterebbe (per una volta) non continuare a riesumare storie che hanno già raccontato quello che voleva raccontare.
Certamente un'opzione decente per Halloween, ma non il migliore della serie.
Premi: /
Parola chiave: Dipinto.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 15 maggio 2023

Film 2186 - The Pope's Exorcist

Intro: Visto addirittura in anteprima su invito del mio amico Paul a recuperarlo assieme al cinema. E anche se non mi immaginavo certo che sarebbe stato un capolavoro... diciamo che l'anteprima me la potevo risparmiare.

Film 2186: "The Pope's Exorcist" (2023) di Julius Avery
Visto: al cinema
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: Paul
In sintesi: "The Pope's Exorcist" è una boiata pazzesca che, però, nel finale vira inaspettatamente in una sorta di thriller soprannaturale a tinte fantascientifiche che, per quanto non elevi lo status di boiata, sicuramente coglie inaspettati. Ma andiamo con calma.
Innanzitutto, si capisce fin dal primo minuto che a Russell Crowe di sto film non gliene può fregar di meno (e giustamente). La trama non ha senso, i "trucchetti" horror sono da B-movie e tutta la questione dell'esorcismo/esorcista serve solo ad irretire potenziali spettatori. Detto cioò, e tornando a Crowe, dico solo che ho dovuto leggere i sottotitoli in inglese quando il suo personaggio - basato su Gabriele Amorth, realmente esistito - parla in italiano. Non si capisce una mazza. Per carità, sforzo encomiabile e apprezzo la buona volontà, ma per qualche motivo la produzione ha deciso che avesse assolutamente senso realizzare un buon 30% di questa pellicola (principalmente ambientata in Spagna) in italiano e il risultato è terribile. Per dire, Franco Nero parla un inglese 100 meglio dell'"italiano" di Crowe.
Poi, la storia. Il problema vero è questa storia non ha niente di nuovo da raccontare. Ci sono tutti i cliché del genere e per di più sbandierati senza alcun ritegno come se questa storia se li fosse appena inventati di sana pianta. Non che mi aspettassi originalità, ma almeno un vago tentativo di vendere un po' meglio la storia... Una volta che abbiamo passato le varie profanità del bambino posseduto, le occhiaie, le visioni, i crocifissi al contrario, le spruzzate di acqua santa, il latino come lingua salvifica (anche quella parlata allo stesso livello dell'italiano) e il demone che deve rivelare il suo nome per essere sconfito, di fatto la sceneggiatura prende una piega inaspettata, rilanciando una seconda parte di storia che - senza vole rivelare troppo - include l'Inquisizione spagnola e un gigantesco insabbiamento della Chiesa.
Insomma, per quanto questo "The Pope's Exorcist" sia di una banalità pazzesca, sicuramente sono rimasto colpito da un secondo tempo più originale, certamente preambolo di un eventuale sequel nel caso questo primo film avesse fatto faville (sequel che poi è stato confermato). Quello che più ho apprezzato è stato il piglio più thriller che prende la storia, resuscitando un vago interesse nello spettatore e promettendo nuove avventure per il nostro Russell Crowe in versione clero (lontani i tempi de "Il gladiatore" cari miei...).
Ps. In termini di location, ho trovato questo film molto confuso. Le scene in Vaticano non sembrano girate in loco (la chiesa dove si trova il Papa tutte le volte che è in una scena mi è sembrata alquanto modesta), mentre in vari punti della storia cercando di far passare per biblioteca vaticana quella che palesemente è la biblioteca del Trinity College di Dublino dove si trova il famoso Book of Kells.
Cast: Russell Crowe, Daniel Zovatto, Alex Essoe, Laurel Marsden, Peter DeSouza-Feighoney, Franco Nero.
Box Office: $70.2 milioni
Vale o non vale: Non esattamente un horror, né totalmente un film sugli esorcismi, "The Pope's Exorcist" è un prodotto dalle tante anime, nessuna delle quali particolarmente riuscita. Il casting è tremendo - salvo solo Franco Nero e il mood menefreghista di Russell Crowe che conferisce al suo personaggio una certa spavalderia (volontaria o involontaria) - e la storia non particolarmente ispirata, eppure nel finale il film un po' si salva. C'è di meglio, ma bisogna anche dire che ultimamente ho visto molto di peggio.
Premi: /
Parola chiave: Inquisizione spagnola.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 12 gennaio 2023

Film 2157 - Insidious 3: L'inizio

Intro: Un horror per la sera di Natale? Non uno, ma ben due!

Film 2157: "Insidious 3: L'inizio" (2015) di Leigh Whannell
Visto: dalla tv di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Fre, zia
In sintesi: primo appuntamento cinematografico natalizio a casa di zia, ci siamo concessi il terzo capitolo della saga di "Insidious".
Francamente lo ricordavo più ben riuscito, ma tra i commenti sarcastici di cuggy e i salti di paura di zia, devo dire che la visione è stata comunque uno spasso.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Cast: Dermot Mulroney, Stefanie Scott, Angus Sampson, Leigh Whannell, Lin Shaye.
Box Office: $113 milioni
Vale o non vale: Sono passati 8 anni e il tempo comincia a farsi sentire. Le premesse sono buone e i momenti di spavento non mancano (anche se causati più che altro dalla musica), per non parlare della magnifica Lin Shaye, ma tutto sommato ricordavo "Insidious: Chapter 3" migliore di quanto in effetti non sia.
Premi: /
Parola chiave: Mamma.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 12 luglio 2021

Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It

Intro: Essendo un grande fan di questo franchise, non vedevo l'ora di recuperare questo film. Che è poi stato l'ultimo che ho visto in Iralnda prima di tornare per un paio di settimane - finalmente dopo 9 mesi - in Italia.

Film 2029: "The Conjuring: The Devil Made Me Do It" (2021) di Michael Chaves
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: la saga di "The Conjuring" è sempre affascinante perché ancorata a quel mix affascinante di storia vera e spavento hollywoodiano che, insieme, regalano quel qualcosa in più. Della serie che non si può fare a meno di chiedersi quanta verità e quanta fiction vengano miscelate nella storia. Ciò detto, "The Devil Made Me Do It" fallisce proprio nel regalare allo spettatore questo tipo accostamento che, fino ad ora, aveva costituito il filo narrativo di tutto il franchise.
Non che il terzo episodio della saga horror sia di per sé un titolo terribile, ma decisamente il meno potente di quelli visti fino ad ora. Principalmente a mio avviso a causa della rivelazione prematura del "colpevole", un elemento che, in questo tipo di narrazione, andrebbe celato fino all'ultimo minuto per mantenere chi guarda interessato alla storia. Dal momento in cui si capisce chi sia il cattivo della storia, infatti, si perde quella "magia" che porta lo spettatore a chiedersi cosa stia succedendo e perché. Dal momento in cui la questione viene sciolta a metà racconto, c'è veramente poco altro di cui interessarsi. Anche perché, diciamocelo, non si tratta davvero di niente di particolarmente innovativo.
Poi sì, le performance della coppia Farmiga e Wilson fanno comunque parte del fascino che questo franchise è in grado di esercitare - non a caso sono stati chiamati a presenziare anche nel terzo "Annabelle" - però non sono sicuro che in questo caso sia sufficiente a fare la differenza.
All'inizio avevo anche sperato che la storia si sarebbe rivelata più affine a quella dell'interessante "The Exorcism of Emily Rose" che alterna efficacemente momenti di paura alla discussione in aula di un eccezionale caso giudiziario. In realtà "The Conjuring 3" abbandona prestissimo la via del legal drama per avventurarsi sul più collaudato territorio del soprannaturale con tanto di voodoo demoniaco annesso, anche se probabilmente sarebbe stato più interessante vedere come si sarebbe tentato di difendere la tesi dell'omicidio per possessione demoniaca in un aula di tribunale.
Ribadisco, il risultato finale non è inguardabile, per carità, però rimane il fatto che dalla saga di "The Conjuring" mi aspettassi qualcosa di più.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Patrick Wilson, Vera Farmiga, Ruairi O'Connor, Sarah Catherine Hook, Julian Hilliard, John Noble, Eugenie Bondurant.
Box Office: 183.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: I fan della coppia (realmente esistita) dei Warren dovrebbero apprezzare questo nuovo capitolo dell'orrore sulle investigazioni soprannaturali dei loro beniamini, anche se va detto che il risultato finale sia inferiore ai precedenti progetti portati al cinema.
Poi, per carità, il film si lascia vedere volentieri, specialmente se alla ricerca di di distanziamento sociale e solitudine in una "tranquilla" serata d'estate targata Covid-19.
Premi: /
Parola chiave: Mazzo di fiori.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 6 settembre 2020

Film 1915 - Hereditary

Intro: Lo avevo cominciato l'anno scorso ad Auckland, ma causa sonno lo avevo abbandonato. Da allora ho pensato varie volte di recuperarlo, senza mai trovare la determinazione vera per farlo. Ci voleva Andrea.
Film 1915: "Hereditary" (2018) di Ari Aster
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Andrea
In sintesi: nel tempo, in tantissimi mi hanno parlato bene di questa pellicola, per cui inutile dire che le aspettative fossero piuttosto elevate. A conti fatti mi aspettavo qualcosa di più eclatante nel suo insieme, anche se riflettendo poi con più calma sulla trama, mi sono accorto che in effetti la grande forza della storia di Ari Aster stia negli strati che la compongono.
"Hereditary" comincia in un modo, prosegue in un altro e, una volta terminato, si rivela essere qualcosa ancora di diverso, il che per un prodotto cinematografico - specialmente horror - pare essere un piccolo miracolo. Il punto della questione, però, sta nello stare molto attenti a tutti i dettagli forniti: perdetevene uno e faticherete a mettere insieme i pezzi.
Molti di questi elementi sta nei dialoghi più che nelle immagini, per cui nonostante una certa dose di sano spavento intrattenitivo, sono i dialoghi a farla da padrone, cucendo una trama che vive di esperienze passate, ricordi e traumi raccontati dalla sempre perfetta Toni Collette, anche qui in grado di regalare una magnifica interpretazione. Accanto a lei colpisce particolarmente la presenza di Milly Shapiro, magneticamente inquietante nel ruolo della figlia.
Nell'insieme "Hereditary" è un film che non ti aspetti e si avvicina molto ai canoni di quel "Midsommar" che ha scosso le poltrone estive della scorsa stagione, più che altro sul piano delle tematiche e del ritratto disturbato del gruppo (che diventa setta) che da un punto di vista estetico. In generale questo film non mi è dispiaciuto, anche se non ricade prettamente in quella categoria horror che preferisco di più quando sono alla ricerca di una serata più spaventosa che psicologicamente inquietante. Comunque un titolo interessante e molto, molto ben girato.
Cast: Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd, Gabriel Byrne.
Box Office: $80.2 milioni
Vale o non vale: Una prodotto horror interessante e disturbante, con non poche scene forti a lasciare lo spettatore di sasso. Nel complesso, però, meno prodotto aderente al genere di appartenenza e più interessato alle sfumature psicologiche. Da vedere.
Premi: Candidato agli MTV Movie + TV Award nella categoria Most Frightened Performance (Alex Wolff).
Parola chiave: Lutto.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 5 novembre 2019

Film 1673 - The Nun

Intro: Adoro "The Conjuring" e gli horror in generale: potevo farmi scappare questo titolo?!
Film 1673: "The Nun" (2018) di Corin Hardy
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: beh, beh, beh, da chi ha portato al cinema "The Conjuring" e "Annabelle" mi aspettavo davvero molto, molto di più. Questo "The Nun" non solo non aggiunge niente alla saga in sé, ma è proprio un prodotto mal riuscito. La trama è inesistente, il film non fa paura - gli unici momenti di spavento sono costruiti tramite apparizioni improvvise o balzi del suono - e il risultato finale è a dir poco deludente. Peccato, perché l'ambientazione e l'atmosfera ci sono tutte e le premesse parrebbero sufficienti a far sperare all'ennesimo buon prodotto di paura. La realtà è che questa volta il franchise ha toppato e non di poco (nonostante l'ottimo risultato al botteghino parrebbe suggerire il contrario. Non a caso ci sarà un sequel).
Ps. La protagonista Taissa Farmiga è la sorella minore di Vera Farmiga che, in "The Conjuring", interpreta Lorraine Warren.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 2216 - The Nun II
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Demián Bichir, Taissa Farmiga, Jonas Bloquet, Bonnie Aarons, Charlotte Hope, Ingrid Bisu, Patrick Wilson, Vera Farmiga, Lili Taylor.
Box Office: $365.6 milioni
Vale o non vale: Chi ha apprezzato quanto finora fatto fin qui dalla saga di "The Conjuring" & co. potrebbe apprezzare, nonostante l'evidente dislivello qualitativo tra i prodotti precedenti e questo titolo. A tutti gli altri consiglio di rivolgersi altrove.
Premi: /
Parola chiave: Valak.

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Bengi

lunedì 11 giugno 2018

Film 1498 - The Exorcist

Intro: Ricordo ancora quando mia madre mi raccontò la prima volta che lo vide al cinema da ragazza. Da allora il mito de “L’esorcista” mi è sempre rimasto addosso, pur avendo visto il film una sola volta da adolescente. Mi sembrava giunto il momento di rivederlo, quindi, soprattutto perché non mi ricordavo nulla della storia...
Film 1498: "The Exorcist" (1973) di William Friedkin
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: per una serie di motivi legati alla situazione in cui ho visto la pellicola devo dire che me la sono proprio goduta. Giornata off dal lavoro, pomeriggio di pioggia e noi, sul letto, rinchiusi dentro una casa totalmente buia a guardare uno degli horror più famosi della storia del cinema. In questo contesto di relax e predisposizione totale, ho apprezzato la scelta di recuperare questo classico e penso di legarlo tutt’oggi ad uno dei ricordi più forti e positivi che ho di qui. In questo senso mi sono davvero divertito;
d’altro canto spaventarsi nel 2018 per questo titolo è qualcosa di francamente impensabile se non si ha l’età di un bambino. Per l’epoca, effettivamente, effetti speciali, linguaggio e temi della storia erano una novità assoluta, una piacevole digressione demoniaca che sperimentava assieme al pubblico la possibilità di offrire un’esperienza cinematografica totalmente diversa, aggressiva e feroce e allo stesso tempo impossibile da non guardare. Oggi si onora il classico godendo di un prodotto fuori dal nostro tempo, sì, ma non per questo non più efficace: magari non ci si prende uno spavento, ma di sicuro si rimane colpiti dalle scurrilità pronunciate dalla povera bambina posseduta!;
titoli di apertura e chiusura particolarmente d’effetto, con una musica che fa accapponare la pelle. Mi è parso di vederne non poco omaggio in quelli di “Insidious” e certamente altri che ora mi sfuggono.
Cast: Ellen Burstyn, Max von Sydow, Lee J. Cobb, Kitty Winn, Jack MacGowran, Jason Miller, Linda Blair.
Box Office: $441.3 milioni
Vale o non vale: imperdibile, assolutamente. Da vedere almeno una volta nella vita per ricordarsi che prima di tutti gli horror che ci servono senza troppo pensare le case di produzione oggi, c’è stato un titolo che ha saputo spaventare praticamente metà della popolazione mondiale attraverso la bravura di una bambina, una storia ben pensata e le giuste atmosfere.
Premi: Vincitore di 2 premi Oscar per la sceneggiatura e il sonoro su 10 candidature totali, tra cui Miglior film - primo caso nella storia in cui un horror ha ricevuto la nomination – sceneggiatura, attrice protagonista e non protagonista, attore non protagonista, regia, fotografia, scenografia e montaggio. 4 Golden Globes vinti (film, regia, sceneggiatura e attrice non protagonista) su 7 nomination totali.
Parola chiave: Scalinata.

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martedì 29 agosto 2017

Film 1405 - Annabelle: Creation

Sono un grande fan di questa saga e dell'originale da cui è tratta, per cui era impensabile non correre al cinema a vedere questo film. Certo, magari la prossima volta non vado da solo a vedere un horror...

Film 1405: "Annabelle: Creation" (2017) di David F. Sandberg
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Chi ama la saga di "The Conjuring" e relativi spin-off dovrebbe essere contento del fatto che si stiano sviscerando pian piano tutte le storie relative ai vari filoni del franchise.
Con questo secondo "Annabelle" andiamo ancora più a ritroso per scoprire quale sia stata l'origine della malefica e orrenda bambola che, sappiamo, poi ritroveremo a casa dei coniugi Warren. Il viaggio alla scoperta di questa genesi maligna è spaventoso quanto ci si aspetterebbe da un horror ben fatto, bilanciato nei momenti di paura, tensione e vero e proprio spavento. A dirla tutta il crescendo di pathos è sviluppato prendendo il racconto non poco alla lontana, posticipando il vero e proprio terrore ad un secondo tempo carico di avvenimenti inquietanti e spaventosi. La costruzione dell'atmosfera qui è tutto e devo dire che il lavoro fatto è davvero ben svolto.
Il merito della buona riuscita va sicuramente anche all'ottima scelta di cast che privilegia volti semisconosciuti
perfettamente in parte - più per il gruppo di giovani orfane, tra gli adulti qualche volto noto c'è: il vincitore del Golden Globe Anthony LaPaglia e la Eowin de "Il signore degli Anelli" Miranda Otto -. Oltre al cast, perfetta ricostruzione del contesto, particolarmente curata e d'effetto nei momenti più spaventosi; la colonna sonora contribuisce a rendere il tutto maledettamente inquietante (non che lo spaventapasseri ne avesse bisogno).
Diversi momenti mi hanno ricordato altre pellicole: il pozzo necessariamente "The Ring"; la protagonista Lulu Wilson il secondo "Ouija" che l'ha vista spaventosamente posseduta; il desolato paesaggio circostante il secco vuoto di "The Dressmaker"; lo spaventapasseri l'orribile "Jeepers Creepers". Insomma, tantissime suggestioni.
Dunque, per riassumere, un sequel riuscito, ottimamente incastrato nella saga da cui proviene, felice esmpio di come si possa far funzionare un secondo episodio ricordandosi di regalargli una trama e senza dare per scontato che, solo perché si tratta di un titolo originato da un franchise di successo, non vuol dire che si possa rifilare al pubblico una banalità o, addirittura, una deludente boiata. Ottimo risultato.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Stephanie Sigman, Talitha Bateman, Anthony LaPaglia, Miranda Otto, Lulu Wilson, Grace Fulton, Philippa Coulthard.
Box Office: $216.8 milioni (ad oggi)
Consigli: Un prodotto imperdibile per i fan della saga, ma anche per gli appassionati di horror. Se nel primo tempo sembra che la trama regalerà momenti paurosi ma comunque gestibili, è nel secondo che le cose si fanno più oscure ed inquietanti, tanto che non mancheranno momenti di vero e proprio orrore conseguenti a morti violente. Meno legato alla suggestione da atmosfera cupa e disturbante e animato da una più viscerale violenza demoniaca, questo secondo "Annabelle" ci spiega per filo e per segno quale sia stata la genesi della bambola più brutta (e cattiva) di tutti i tempi, senza dimenticarsi di inserire già tutti i dovuti riferimenti ai prossimi titoli della saga. Quindi meglio non rimanere indietro!
Parola chiave: Bambola.

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venerdì 12 agosto 2016

Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield

Non vedevo l'ora di vederlo! Ho aspettato un mese che, dall'uscita in America, finalmente arrivasse anche da noi e ho convinto Erika ad accompagnarmi a vederlo dato che gli horror, di base, sono il nostro genere...!

Film 1190: "The Conjuring - Il caso Enfield" (2016) di James Wan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Secondo appuntamento cinematografico con i coniugi Warren, seconda storia tratta dalle vere esperienze dei due protagonisti - attenzione agli agghiaccianti titoli di coda -, "The Conjuring 2" prova non solo che il franchise è più solido che mai, ma che James Wan riesce a mantenere le promesse. Senza volergli (e volerci) portare sfiga, diciamo che si sta davvero affermando quale il re dell'horror ("Saw - L'enigmista", "Insidious" 1 & 2, questa saga).
Capace di grande suggestione, costruito attorno all'attesa e l'angoscia, questo film riesce davvero a non deludere le alte aspettative dopo un primo capitolo ben riuscito. Chiaramente molto del merito va al ritrovato e affiatato duo Vera Farmiga + Patrick Wilson, anima di una storia che non cede al solo fascino dell'orrifico, ma riesce ad articolarsi in una trama ben contestualizzata e raccontata con abbondanza di particolari. Prima di arrivare alla vera parte paurosa, infatti, lo spettatore è abbondantemente immerso nella vicenda, che la prende davvero alla lontana: nel borgo londinese di Enfield, nel 1977 la famiglia Hodgson inizia a essere soggetta ad apparenti presenze demoniache. Le dinamiche del caso richiederanno non poco tempo e numerose verifiche, prima che non solo la giovane Janet sia creduta, ma che addirittura vengano contattati i due coniugi esperti di paranormale. Non basta: ad inizio pellicola Lorraine avrà una visione sulla morte del marito - la stessa di cui si parla nel primo film - in cui sono coinvolti una suora e un palo. Inutile dire che non passerà molto prima che la premonizione tenti di realizzarsi.
Dunque un buon ritorno ai temi dell'occulto grazie ad una storia apparentemente vera capace di far accapponare la pelle. Demoni, possessioni, scricchiolamenti e seminterrati a dir poco inquietanti sono tutti elementi che caratterizzano il caso Enfield, rimescolati in salsa Wan, regista evidentemente dotato da questo punto di vista e in grado di produrre una suspense partciolarmente efficace e assolutamente non facile da trovare nei prodotti simili contemporanei, tutti effetti speciali e 0 sostanza. Qui, diversamente dal solito, non sono pochi i momenti in cui si salta sulla poltrona - e con piacere! - e nonostante gli spaventi, l'ansia e la paura, non si smetterebbe mai di seguire le "avventure" degli Warren. Inquietanti, ma davvero magnetiche!
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Frances O'Connor, Madison Wolfe, Simon McBurney, Franka Potente, Lauren Esposito.
Box Office: $317.8 milioni
Consigli: Successone al botteghino, stesso incasso del primo film (ma è costato il doppio, ovvero 40 milioni di $), critica soddisfatta e una marea di spaventi. Questo, in breve, il riassunto di una pellicola che è un sequel, ma anche un titolo perfettamente codibile anche in solitaria. Pauroso, inquietante e con uno spin-off dedicato alla suora in arrivo, la saga di "The Conjuring" al momento sembra in gran forma. Gli amanti dell'horror ben fatto dovrebbero apprezzare.
Parola chiave: Valak.

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lunedì 13 giugno 2016

Film 1157 - Annabelle

Convincere poe a vedere un horror è una faticaccia, per cui riuscire a vedere insieme questo film è stata una specie di impresa. Che, alla fine, credo non gli sia nemmeno dispiaciuta...

Film 1157: "Annabelle" (2014) di John R. Leonetti
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ho trovato questa seconda visione sufficientemente intrigante e spaventosa, nonostante ricordassi abbastanza nitidamente la trama. La pellicola gioca principalmente sul creare atmosfera e ansia, anche se non mancano i momenti più tipicamente spaventosi, di cui l'apparizione del demone sarà il momento clou.
Per il resto non si tratta certo di un capolavoro, ma per quanto mi riguarda "Annabelle" è stata un'inaspettata sorpresa in positivo per quanto riguarda la suspense, il che mi spinge ad una considerazione positiva di tutta l'operazione. Sulla scia di "The Conjuring" (di cui è prequel e spin-off) e del riuscitissimo "Insidious", anche questo titolo gioca con le suggestioni e le atmosfere chiuse e claustrofobiche, le ombre che nascondono e gli oggetti che non promettono niente di buono. E' un altro tipo di horror che sì, usa mostri e possessioni, ma preferisce mostrare solo il necessario e lasciare che il resto si "fatto" dallo spettatore. E se la produzione si impegna, un risultato positivo è quasi certamente assicurato.
In quest'ottica "Annabelle" forse è un tentativo meno evidentemente riuscito - poiché già si piega di più a una logica commerciale -, ma non manca di soprendere e regalare ai suoi spettatori non pochi salti sulla poltrona.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Annabelle Wallis, Ward Horton, Alfre Woodard, Tony Amendola, Kerry O'Malley, Brian Howe, Eric Ladin, Ivar Brogger.
Box Office: $257 milioni
Consigli: Piacerà a chi ha gradito il primo "The Conjuring" - sul secondo attendiamo con ansia di pronunciarci - e i vari "Insidious", non mancando di azzeccare atmosfere e ansie indotte da suggestioni costruite ad arte. E' un buon horror da traino, che non manca di riaccendere l'interesse per l'originale da cui è tratto ed è sufficientemente ben costruito da lasciare la curiosità di scoprire cosa si inventeranno per il sequel (previsto per il 19 maggio 2017). Dunque, per chi gradisce, è da vedere.
Parola chiave: Anima.

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mercoledì 22 luglio 2015

Film 959 - Insidious

Una serata all'insegna dell'horror - parte 1.
Film 959: "Insidious" (2010) di James Wan
Visto: dalla tv di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Carla, Claudia
Pensieri: Dopo aver visto il prequel al cinema ed esserne rimasti soddisfatti, abbiamo voluto coinvolgere anche altri nella nostra follia cinematografica, organizzando una serata horror tutta incentrata sulla saga di "Insidious". Ci siamo sparati, quindi, primo e secondo capitolo uno dopo l'altro tra un morso alla pizza e un bicchiere di birra e la reazione generale è stata positiva.
Del resto i primi due episodi di questo franchise son ben architettati e studiati per completarsi a vicenda in maniera perfetta (anche se il secondo dipende un po' più dal primo). L'idea di base è buona, la realizzazione low budget (inaspettatamente) molto efficace e il risultato finale convincente, specialmente se si pensa a cosa c'è in giro al giorno d'oggi relativamente a film di paura.
Patrick Wilson e Rose Byrne sono due buoni comprimari a cui si aggiunge una oggi più che mai sulla cresta dell'onda Lin Shaye nei panni della sensitiva Elise Rainier a cui spetta non solo il compito più difficile, ma anche la sorte più infelice (a livello di storia, perché nella realtà ora ha perfino un film tutto suo...). Il tutto per cercare di salvare il piccolo Dalton (Ty Simpkins, oggi in "Jurassic World"), caduto in uno stato comatoso il cui motivo pare inspiegabile per la scienza, ma non per chi frequenta... l'Altrove! Si risveglierà?
Ps. Cast abbastanza importante per una pellicola a basso budget (1.5 milioni di dollari): Patrick Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Barbara Hershey, Lin Shaye, Leigh Whannell, Angus Sampson.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Box Office: $97 milioni
Consigli: Horror d'effetto con storia intrigante e riuscita che trova la sua perfetta conclusione nel secondo capitolo. Ottimo esempio di come un film possa ancora essere in grado di spaventare senza per forza dover ricorrere a rumori improvvisi e assordanti o apparizioni random in momenti inattesi. "Insidious" è una bella saga non solo da vedere, ma anche da rivedere!
Parola chiave: Altrove.

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mercoledì 17 giugno 2015

Film 940 - The Lazarus Effect

Luigi è fan di Olivia Wilde ed era curioso di vederla in questo film. Io un po' meno, ma un horror alla fine ci sta sempre.

Film 940: "The Lazarus Effect" (2015) di David Gelb
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: L'idea di base è intrigante: trovare il modo di resuscitare i morti attraverso un siero. Da qui il Lazzaro del titolo. L'altra idea carina sta in ciò che accade dopo, ovvero la non proprio piacevole conseguenza: chi torna dall'aldilà è, sì, vivo, ma dimostra quasi subito un'indole ostile, poteri soprannaturali e, infine, una tendenza all'omicidio che potremmo considerare quale effetto collaterale peggiore. Fin qui tutto bene, pare un horror che abbia qualcosa da mostrare.
E, invece, la triste verità è che "The Lazarus Effect" è esattamente quel tipo di film che promette una buona idea, ma non ha altro da giocarsi. Quindi basta vederne il trailer e si è a posto. Chi come me si imbarca nella visione, rimane profondamente deluso: la trama è banale, se ne può intuire la conclusione non appena resuscitano la povera Zoe/Olivia Wilde (leggi so cazzi amari per tutti).
Il cast fa quello che può, ma la caratterizzazione dei personaggi è minima e tutto ciò che preme mostrare è la trasformazione demoniaca di Zoe di pari passo al suo desiderio di sterminare i suoi compagni di laboratorio, chiusi insieme a lei sottoterra a causa di un cortocircuito. Che, di base, non sarebbe nemmeno sbagliato, considerato che parliamo di un horro il cui intento è spaventare il suo pubblico. Il punto è che, non solo non spaventa, ma perde l'occasione di una premessa intrigante che avrebbe potuto portare a qualcosa di decisamente più interessante. Insomma, lasciamo Lazzaro riposare per sempre.
Ps. Cast composto, oltre che dalla Wilde, da Mark Duplass, Evan Peters, Sarah Bolger e Donald Glover.
Box Office: $36.1 milioni
Consigli: Pellicola dell'orrore dall'intrigante trovata della resurrezione in collegamento diretto con la figura biblica di Lazzaro con, aggiunte, implicazioni demoniache e visioni infernali, questo "The Lazarus Effect" fallisce nel tentativo di portare sullo schermo qualcosa di innovativo, preferendo percorrere alla grande la strada del già visto. E' un prodotto che si lascia guardare, anche se sarebbe stato preferibile il racconto di qualcosa di meno scontato o meno marcatamente "a scopo di lucro".
Parola chiave: Incendio.

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mercoledì 29 ottobre 2014

Film 804 - Annabelle

Tutti molto interessati a vederlo, ci siamo subito fiondati al cinema!

Film 804: "Annabelle" (2014) di John R. Leonetti
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Premesso che "L'evocazione - The Conjuring" mi era piaciuto, trovo comunque che questo "Annabelle" si avvicini di più ai miei gusti in fatto di horror.
Più concentrato sul mostrare che sul creare una suspense continua e farci confrontare con molti demoni interiori o invisibili, questo spin-off sulla bambola più inquietante di sempre riesce davvero bene a spaventare lo spettatore mettendo in scena una serie di esperienze abbastanza traumatizzanti a partire già dall'inizio (con omicidio dei vicini di casa della coppia protagonista + aggressione della stessa da parte proprio della figlia scappata di casa dei due assassinati). Con una partenza così violenta la storia carbura fin da subito.
Nonostante i numerosi momenti di stallo tra un momento spaventoso e l'altro, devo dire che la trama non ne risente e, anzi, aiutano abbastanza bene a creare un buon approfondimento psicologico dei protagonisti (Ward Horton, Annabelle Wallis) oltre che creare le condizioni giuste per i futuri avvenimenti. Si parlerà, infatti, di sette sataniche, bambole possedute, anime da salvare ed un'entità maligna che è di un'inquietante che mette i brividi.
Insomma, a dispetto di un'operazione commerciale che poteva rivelarsi la solita boiata spilla-soldi, devo dire che questo "Annabelle" non è stato mal pensato. Ovvio, non parliamo di un capolavoro o una pietra miliare dell'horror, però il risultato ha il merito di dare allo spettatore quello che si aspetta, ovvero di essere spaventato. Francamente non sono d'accordo con chi ha ritenuto di troppo le scene di contestualizzazione della storia (ovvero la vita forzatamente in solitaria di Mia, prima in gravidanza poi ad accudire la bambina) che, invece, ho trovato appropriate per permettere allo spettatore di condividere con la protagonista paure e preoccupazioni prima delle ovvie scene di spavento e violenza. Non fosse stato dato il giusto spazio alle prime, le seconde non sarebbero risultate così efficaci.
Quindi, per ricapitolare: "Annabelle" spaventa, intrattiene ed inquieta. Promosso.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Box Office: $206.2 milioni
Consigli: Quale occasione migliore di Halloween per dedicarsi ad un horror? Con il 31 ottobre alle porte sembra proprio che "Annabelle" potrebbe essere un'ottima scelta, magari da far precedere al primo "The Conjuring"! Qui abbiamo un buon cast (anche Alfre Woodard, sempre una garanzia), una storia inquietantissima e una buona produzione che riesce a valorizzare bene i punti di forza del racconto (entità maligna in primis!). Insomma, la notte di Halloween basterà spegnere le luci e lasciarsi spaventare dalla per niente bella bambola Annabelle!
Parola chiave: I figli dell'ariete.

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