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venerdì 6 settembre 2013

Film 579 - Io sono tu

Un altro esempio di titolo cambiato rispetto all'originale: senza senso e veramente brutto. Almeno il film fa ridere...


Film 579: "Io sono tu" (2013) di Seth Gordon
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Melissa McCarthy vive un momento d'oro e cavalca senza pudore l'onda di un successo esploso ad anni di distanza dalla fine della serie tv che l'ha lanciata, "Una mamma per amica". Con una nomination all'Oscar sulle spalle per "Le amiche della sposa" e un Emmy vinto per la sitcom "Mike & Molly", ormai la McCarthy è lanciatissima praticamente in ogni campo che coinvolga la recitazione. Questo commedia americana dal titolo originale "Identity Thief", ladro di identità, la vede impunita delinquente che ruba l'identità del povero Sandy Patterson/Jason Bateman facendolo finire invischiato in qualunque tipo di reato. Il film finirà per essere un on the road senza limiti e senza freni, tra lotte fisiche, siparietti trash-sexy, inseguimenti in macchina ed alcuni buoni momenti comici grazie alla coppia di attori.
Bateman è imbambolato quanto basta a far egregiamente risaltare la pazzia sbroccata di Diana, il personaggio della McCarthy, e questo permette alla pellicola di funzionare specialmente grazie al costante battibeccare dei due, duello verbale e non che spesso sconfina nel politicamente scorreto (veri momenti di forza della storia). Per il resto la trama si svolge in maniera piuttosto prevedibile e senza particolari scossoni narrativi, ma comunque è chiaro che nell'ottica del prodotto cinematografico di ampio consumo che si basi su interpretazioni comiche e nomi di richiamo, grandi slanci di creatività di cui inzuppare la storia è improbabile che se ne trovino.
Ho letto di critiche estremamente negative nei confronti di questa commedia, ma se devo essere sincero l'ho trovata veramente molto spassosa. Volgare, per carità, ma proprio godibile.
Ps. $173,923,765 di incasso al botteghino mondiale.
Consigli: E' perfetto per una serata in compagnia o comunque per passare un momento divertente da condividere. Melissa McCarthy si sta specializzando in ruoli comici (a breve in uscita "Corpi da reato" con Sandra Bullock, ma è presente anche nelle commedie "Piacere, sono un po' incinta", "Tre all'improvviso", l'orrendo "Questi sono i 40" e "Una notte da leoni 3") e va detto che le riescono piuttosto bene. L'inedito duo McCarthy-Bateman è promosso.
Parola chiave: Carta di credito.

Trailer

Bengi

giovedì 28 giugno 2012

Film 423 - 40 carati

Seratina tranquilla a casa e una pellicola di cui avevo vagamente sentito parlare.


Film 423: "40 carati" (2012) di Asger Leth
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo film ha incassato sì e no 600mila dollari. No, non in totale, ma sottraendo all'incasso totale ($42,644,373) la spesa per produrlo (42milioni), si fa presto a capire che se gli introiti del cinema fossero questi sarebbe più che altro un business basato sulla passione di chi lo fa.
A dirla tutta "Man on a Ledge" (letteralmente 'uomo su un cornicione': tra il titolo originale e quello italiano due premi alla fantasia) è una pellicola di consumo proprio carina. Classicamente americana, fatta di improbabili circostanze e molto inverosimili colpi di fortuna, nonché di un tutto per tutto che se la gioca tra il carcere a vita e la morte, la vicenda è comunque sempre ricca di suspance e non perde mai di vista l'obiettivo vero di un prodotto come questo: l'intrattenimento.
L'unico problema che potrei ipotizzare - a parte il titolo - è che manca una star. Dopo "Avatar" si è creduto che Sam Worthington fosse stato catapultato nell'olimpo delle stelle hollywoodiane, ma non è proprio così. A parte "Scontro tra titani" e seguito (già molto meno riuscito del primo) non ha un film di successo da un bel po'. Da "Avatar", per la precisione. Inoltre non ha una peculiarità che lo renda riconoscibile al grande pubblico e, personalmente, non lo trovo nemmeno troppo simpatico.
Idem dicasi per la coprotagonista del film Elizabeth Banks. Non per la simpatia, ma per la mancanza di riscontro sul grande pubblico. Ha fatto mille ruoli in pellicole di grande successo o impatto mediatico (Laura Bush in "W." poi "Spider-Man 3", "Zack & Miri - Amore a... primo sesso", "The Next Three Days", "Che cosa aspettarsi quando si aspetta"), eppure non ha trovato un ruolo che l'abbia lasciata davvero impressa nell'immaginario del pubblico. Solo di recente, con il personaggio di Effie Trinket in "Hunger Games" è riuscita a farsi notare davvero.
Infine Jamie Bell che, nonostante parti da comprimario in pellicole come "King Kong", "Flags of Our Fathers", "Jumper - Senza confini", "The Eagle" o "Jane Eyre" finisce sempre per essere l'indimenticabile e indimenticato Billy Elliot.
A parte questo, in ogni caso, a "40 carati" non sarebbe mancato nulla per funzionare alla grande. L'idea, seppur bizzara, è originale e lo svolgimento carico di tensione, quindi mi spiego a fatica il perchè di un flop tanto evidente.
Da recuperare.
Ps. Ed Harris è di una magrezza che lascia colpiti. Quasi macrocefalo con un corpo fasciato in completi quasi aderenti che lo fanno sembrare un bambino vecchio. Un po' spaventa.
Consigli: Nell'ottica del blockbuster figlio della tensione "40 carati" funziona piuttosto bene. Niente di straordinario, però intrattiene bene e finisce lasciando soddisfatti. Per me è stata una piacevole distrazione estiva.
Parola chiave: Diamante.

Trailer

Ric