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martedì 8 giugno 2021

Film 2018 - Baby Driver

Intro: La serata è poi continuata con uno dei miei personalissimi preferiti.

Film 2018
: "Baby Driver" (2017) di Edgar Wright
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Rafael, Oisin
In sintesi: sempre un grandissimo piacere rivedere Baby in azione. La colonna sonora è perfetta, la sincronizzazione immagini-musica magistralmente architettata, le scene d'azione (specialmente quelle in macchina) sono qualcosa di fenomenale.
I suoi protagonisti non staranno vivendo un magico momento di carriera (Elgort e Spacey), ma il film funziona sempre alla grande.
Film 1443 - Baby Driver
Film 1733 - Baby Driver
Film 2018 - Baby Driver
Cast: Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eiza González, Jon Hamm, Jamie Foxx, Jon Bernthal, CJ Jones, Flea, Sky Ferreira.
Box Office: $226.9 milioni
Vale o non vale: Magari non un titolo per tutti e sicuramente non per tutta la famiglia, ma un grandissimo film d'azione che lascia incollati alla sedia dall'inizio alla fine.
Premi: Candidato a 3 Oscar per Miglior montaggio, mixaggio sonoro e montaggio sonoro, ha vinto il BAFTA per il Miglior montaggio (su 2 nomination, la seconda per il sonoro). Candidato al Golden Globe per il Miglior attore protagonista musical o commedia (Elgort). Candidato al Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Mom.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 marzo 2021

Film 1973 - Broken Law

Intro: E cominciamo con la lista di film che sto guardando per il corso di Screenwriting che sto seguendo. Ogni settimana il prof ci chiede di vedere vari film e serie tv e di leggere alcune sceneggiature. Questa è la prima pellicola che ho guardato e analizzato per il modulo di sceneggiatura.
Film 1973: "Broken Law" (2020) di Paddy Slattery
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non posso dire di aver adorato questo film anche se, in ogni caso, non è malvagio. Semplicemente non è troppo il mio genere.
Per essere il prodotto di un crowd-funding - per cui mi immagino un budget limitato - il risultato finale in termini tecnici è decisamente buono e non mancano scene d'azione efficaci; però, di nuovo, in generale i temi portanti di "Broken Law" - crimine, rapporto famigliare, giustizia, violenza - non solo quelli che cerco solitamente in un film.
Qui di seguito parte della riflessione richiesta dal prof sulla pellicola:

Dave Connolly (Tristan Heanue) is the protagonist of the story. He wants to be a good policeman as his father was (or at least that's what he was drawn to think). So, in a way, he wants to live up to the idea he has of his father: being a good policeman, committed to his job, steady life, be there for his mum (since his brother is unreliable).
At the same time Dave wants to be - or at least he feels like he has to behave - the very opposite way his stray brother (Graham Earley) does. 

Cast: Tristan Heanue, Graham Earley, John Connors, Gemma-Leah Devereux, Ally Ní Chiaráin, Gary Lydon, Ryan Lincoln.
Box Office: $69,024
Vale o non vale: Se cercate una pellicola veloce e dal ritmo sufficientemente serrato che metta in scena una certa dose di background irlandese e allo stesso tempo cerchi di mantenere un certo standard hollywoodiano, avete trovato quello che fa per voi. Non un capolavoro, ma il risultato finale è conforme alle aspettative create dal trailer.
Premi: /
Parola chiave: Soldi.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 febbraio 2021

Film 1800 - Ocean's 8

Intro: Avevo voglia di rivederlo da un po' e ho colto l'occasione al volo non appena possibile grazie a una seratina casalinga ad Auckland con Péroline e qualche bottiglia di vino...
Film 1800: "Ocean's 8" (2018) di Gary Ross
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Péroline
In sintesi: simpatico, dinamico e con un cast eccezionale di attrici, "Ocean's 8" ridà vita al franchise creato da Soderbergh grazie a un buon spin-off che ricalca lo humor e la struttura del materiale originale, declinandolo questa volta tutto al femminile. Risultato finale molto glam, molto fashion e molto godibile.
Film 1647 - Ocean's Eight
Film 1800 - Ocean's 8
Cast: Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Mindy Kaling, Sarah Paulson, Awkwafina, Rihanna, Helena Bonham Carter, Richard Armitage, James Corden, Dakota Fanning.
Box Office: $297.7 milioni
Vale o non vale: Secondo me un buon esempio di prodotto minstream che dà nuovo dinamismo al franchise originale con un tocco di star power in più grazie ad un cast d'eccezione che insieme funziona maledettamente bene. Simpatico e perfetto per una serata di disimpegno.
Premi: /
Parola chiave: Met Gala.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 29 giugno 2020

Film 1733 - Baby Driver

Intro: Di nuovo a Auckland e povero in canna, con Karen abbiamo cominciato a guardare un sacco di film da casa, scegliendo tra la mia selezione personale di pellicole. Una serie di pomeriggi piacevoli passati comodamente seduti sul divano tra popcorn al caramello (pururu in Argentina) e la mia iniziazione alla mia futura dipendenza: il mate.
Film 1733: "Baby Driver" (2017) di Edgar Wright
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen
In sintesi: sono rimasto affascinato da questo film la prima volta che l'ho visto e anche questa seconda visione non mi ha deluso! Ritmato, divertente e godibile, "Baby Driver" beneficia di un grandissimo cast, un montaggio adrenalinico e una colonna sonora pazzesca. Vedere per credere.
Film 1443 - Baby Driver
Film 1733 - Baby Driver
Film 2018 - Baby Driver
Cast: Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eiza González, Jon Hamm, Jamie Foxx, Jon Bernthal, Flea, Sky Ferreira.
Box Office: $226.9 milioni
Vale o non vale: Adrenalina, grande colonna sonora, una storia che funziona dall'inizio alla fine e un grande cast, il tutto per un film che regala un paio d'ore di perfetto intrattenimento.
Premi: Candidato a 3 Oscar per il Miglior montaggio (un furto che non abbia vinto) e mixaggio e montaggio sonoro; una candidatura ai Golden Globes per il Miglior attore protagonista (Elgort) e 1 BAFTA vinto su 2 nomination per il Miglior montaggio. 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Debito.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 30 aprile 2020

Film 1699 - Widows

Intro: Tornato ad Auckland dalla mia veloce trasferta ad Hamilton (e dalla meravigliosa visita ad Hobbiton, il set de "Il Signore degli Anelli" e "Lo Hobbit") mi concedo l'ultimo cinema neozelandese prima di prendere i miei numerosi voli di ritorno che mi riporteranno in Europa per la prima volta in 15 mesi. Ma non ancora a Bologna...
Film 1699: "Widows" (2018) di Steve McQueen
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: c'era tutto il potenziale per un film molto interessante, un mix tra dramma e avventura, il tutto impreziosito da un cast eccezionale capitanato dalla sempre magnifica Viola Davis (all'epoca fresca fresca di Oscar) e composto, tra gli altri, dalle bravissime Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki e Cynthia Erivo (ora anche lei una candidata all'Oscar con all'attivo 2 nomination), insieme ad altri 3 candidati all'Oscar a fare da spalle (Kaluuya, Weaver e Neeson, l'unico che nel trailer non ha alcun rimando alla sua nomination), Robert Duvall (Oscar) e Colin Farrell (Golden Globe). Senza contare che la regia è di Steve McQueen, premio Oscar per "12 Years a Slave" (come produttore però) che firma la sceneggiatura insieme a Gillian Flynn (candidata al Golden Globe per "Gone Girl"). Insomma, le aspettative erano altissime e sono rapidamente rimaste disattese.
Non che "Widows" sia un brutto film, assolutamente, semplicemente non mi ha consegnato quello che mi aspettavo di trovare e, onestamente, il colpo di scena finale non mi ha per niente soddisfatto, considerato che non racconta davvero niente di nuovo. Sicuramente la storia si merita la sufficienza, ma il risultato finale è meno intrigante o elettrizzante di quanto non prometta il trailer e a volte le eccessive macchinazioni della sceneggiatura smorzano il piacere di godersi quanto mostrato.
Ho comunque apprezzato tantissimo il team di "lavoro" formato dalle quattro protagoniste, ognuna perfetta per il ruolo e capace di costruire perfettamente personaggi così diversi tra loro (vedi che Michelle Rodriguez ce la può fare allora!): loro insieme fanno tutto il film. in generale, comunque, non sono rimasto impressionato.
Cast: Viola Davis, Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki, Cynthia Erivo, Colin Farrell, Brian Tyree Henry, Daniel Kaluuya, Jacki Weaver, Carrie Coon, Robert Duvall, Liam Neeson, Manuel Garcia-Rulfo, Coburn Goss, Lukas Haas, Michael J. Harney.
Box Office: $76 milioni
Vale o non vale: Un mix tra pellicola d'azione, drammatica e thriller, "Widows" beneficia di un grandissimo cast che certamente non sbaglia un colpo, ma si perde un po' in una trama che costruisce molteplici livelli della storia - aumentando così esponenzialmente il numero dei personaggi - faticando però nel districare tutte le situazioni nella maniera più fluida e comprensibile possibile; il colpo di scena finale, poi, non regala niente di inedito. In generale un prodotto abbastanza riuscito, anche se non memorabile.
Premi: Candidato al BAFTA per la Migliore attrice protagonista (Davis).
Parola chiave: Fiaschetta.

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Bengi

martedì 13 agosto 2019

Film 1647 - Ocean's Eight

Intro: Finalmente di nuovo al cinema, anche perché non vedevo l'ora di vedere questo film!
Film 1647: "Ocean's Eight" (2018) di Gary Ross
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: i critici non lo hanno particolarmente adorato, ma devo dire che a me questo "Ocean's 8" è piaciuto. Ammetto che il film presenta un insieme di elementi che approvo particolarmente: Cate Blanchett (e in generale il resto del cast); la storia tutta al femminile; l'elemento avventura collegato al tema centrale del film, la rapina; l'inattesa location del Met Gala e il connesso dietro le quinte. Poi no, in generale non si tratta di un capolavoro, ma credo renda giustizia alla trilogia originale di cui questo titolo vuole essere spin-off e continuazione;
le protagoniste sono particolarmente affiatate e ho trovato che Helena Bonham Carter si sia davvero messa in gioco con l'interpretazione proposta qui. Bullock e Blanchett sempre in parte, Hathaway finalmente di nuovo in rotta, Paulson trova una collocazione ad Hollywood che vada oltre la "micro" spalla e Kaling si difende bene nell'affollata arena di star. Bene anche Rihanna (che si riscatta dalla sue precedenti "fatiche") e l'allora sconosciuta ai più Awkwafina (poi esplosa con "Crazy Rich Asians";
in definitiva "Ocean's Eight" funziona e consegna al pubblico un prodotto divertente e riuscito che mette al centro della storia le sue protagoniste. Che poi rubino, mentano o hackerino sistemi ci interessa poco: vogliamo solo vederle tutte insieme in azione!
Cast: Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Mindy Kaling, Sarah Paulson, Awkwafina, Rihanna, Helena Bonham Carter, Richard Armitage, James Corden, Dakota Fanning; (cameo) Elliott Gould, Qin Shaobo, Marlo Thomas, Dana Ivey, Mary Louise Wilson, Elizabeth Ashley, Anna Wintour, Zayn Malik, Katie Holmes, Maria Sharapova, Serena Williams, Common, Adriana Lima, Gigi Hadid, Olivia Munn, Jaime King, Zac Posen, Hailey Bieber, Sofia Richie, Heidi Klum.
Box Office: $297.7 milioni
Vale o non vale: Simpatica, dal cast galattico (3 premi Oscar) e guest star pazzesche e tutto sommato ampiamente godibile, questa pellicola sulla sorella di Danny Ocean funziona e intrattiene a dovere. Perfetta per un momento di svago.
Premi: /
Parola chiave: Magnete.

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Bengi

domenica 21 luglio 2019

Film 1630 - Public Enemies

Intro: Non ricordavo nemmeno di averlo visto, partiamo bene.
Film 1630: "Public Enemies" (2009) di Michael Mann
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ricordo che, pur volendolo davvero vedere al cinema, per un motivo o per un altro non ero riuscito. Mi aspettavo che, al solito, pubblico e critica avrebbero osannato l'ultima fatica del leggendario Johnny Depp e, invece, il successo del film è stato piuttosto relativo. E, onestamente, collego a questo titolo il lento, ma oggi più che mai attuale declino della carriera di Depp.
Che poi, ci mancherebbe, "Public Enemies" non è per niente una brutta pellicola e la mano esperta di Michael Mann guida sapientemente un progetto che, però, a mio avviso soffre di un iperrealismo che a tratti va ad inficiare il risultato finale. Mi è sembrato, infatti, che da un certo punto di vista mancasse una dose di glamour a smorzare i toni esplosivi della storia di Dillinger e Frechette, per non parlare di un elemento sexy che andasse a contraddistinguere la love story dei due innamorati criminali;
nel film John Dillinger viene descritto come un moderno Robin Hood, oltre che una sorta di star del suo tempo. Con questo tipo di specifica caratterizzazione, mi sarei aspettato un approccio diverso al racconto o, forse, avrei proprio evitato l'accostamento: con il primo perché a causa della derivazione Disney, nell'immaginario collettivo Robin Hood è più che altro un buono che non uccide; con la seconda perché il film non è in grado di evocare quel glamour e quell'appeal necessari a rendere il personaggio principale della storia degno dell'eventuale denominazione di "stella".
Cast: Johnny Depp, Christian Bale, Marion Cotillard, Billy Crudup, Stephen Dorff, Stephen Lang, Jason Clarke, David Wenham, Giovanni Ribisi, Rory Cochrane, Carey Mulligan, Emilie de Ravin, Channing Tatum, Lili Taylor, Leelee Sobieski.
Box Office: $214.1 milioni
Vale o non vale: La storia in sé è anche interessante, ma i toni eccessivamente drammatici e l'altissimo tasso di violenza dopo un po' stancano. Marion Cotillard è alla sua prima vera prova hollywoodiana e funziona, Depp è credibile.
Premi: /
Parola chiave: Rapine.

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Bengi

lunedì 8 luglio 2019

Film 1624 - Don't Breathe

Intro: Ricordavo che mi era un sacco piaciuto e non vedevo l'ora di rivederlo.
Film 1624: "Don't Breathe" (2016) di Fede Alvarez
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: in un mix di atmosfere horror e thriller, "Don't Breathe" - in italiano insensatamente "Man in the dark" - riesce bene nel suo intento di spaventare lo spettatore grazie ad una perfetta costruzione della suspense, soprattutto nella parte iniziale. Le motivazioni alla base del folle piano di Norman (Lang) fanno un po' ridere, ma l'assurdità della cosa non compromette il buon risultato finale. Il film funziona bene.
Film 1222 - Man in the dark
Film 1624 - Don't Breathe
Cast: Jane Levy, Dylan Minnette, Daniel Zovatto, Stephen Lang.
Box Office: $157.1 milioni
Vale o non vale: Buon ritmo, spaventi a sufficienza e un protagonista cieco di una tenacia e incazzatura incredibili, il tutto per una pellicola che, nel suo genere, ha molto da raccontare. Non c'è niente di soprannaturale - semmai surreale -, eppure pensare di essere uno dei protagonisti fa paura. E non poco.
Premi: /
Parola chiave: Soldi.

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Bengi

domenica 9 giugno 2019

Film 1605 - Logan Lucky

Intro: Avevo voglia di vederlo già solo per il poster!
Film 1605: "Logan Lucky" (2017) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: forse una delle pellicole più sottovalutate del recente periodo, "Logan Lucky" è un film di grande intrattenimento, divertente, veloce e con un umorismo perfettamente riuscito. Oltre che una storia da raccontare, il che non è sempre scontato;
grandissimo cast - in cui sorprendentemente troviamo Katie Holmes... - capitanato da Channing Tatum, Adam Driver e Daniel Craig: i 3 da soli fanno tutto il film e fanno scintille insieme;
il risultato finale è interessante e, man mano che la storia prosegue la sua narrazione, si ha sempre di più la voglia di sapere come andrà a finire. La sceneggiatura di Rebecca Blunt solletica lo spettatore e la regia di Soderbergh confeziona il tutto al meglio. Non solo un film d'azione.
Cast: Channing Tatum, Adam Driver, Seth MacFarlane, Riley Keough, Katie Holmes, Katherine Waterston, Dwight Yoakam, Sebastian Stan, Hilary Swank, Daniel Craig.
Box Office: $48.5 milioni
Vale o non vale: Spiace un po' vedere che questa pellicola sia passata inosservata. Consiglio assolutamente di recuperare.
Premi: /
Parola chiave: Discarica.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 25 novembre 2017

Film 1443 - Baby Driver

Non avevo la minima intenzione di perdermi questo film, curiosissimo di comprenderne la chiave di tanto successo. Così, appena è stato possibile, sono andato al cinema a vederlo.

Film 1443: "Baby Driver" (2017) di Edgar Wright
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Per il momento tra i film più belli che ho visto quest'anno, forse il migliore. Perfetto senso del ritmo, ottima storia, grandissime scene d'azione, atmosfera retrò, cast magnifico, un protagonista davvero azzeccato e una colonna sonora pazzesca per una pellicola che è tutta adrenalina, ritmo e azzardo. Pur non sapendolo in anticipo, mi sono lasciato condurre in questa storia da quel genio che vi è dietro ai vari "Hot Fuzz", "L'alba dei morti dementi" e nientemeno che il magnifico "Scott Pilgrim vs. the World", ovvero Edgar Wright, che si produce nuovamente in qualcosa di fantastico.
"Baby Driver" è adrenalina al tempo di musica, è la faccia prepuberale di un Ansel Elgort che impugna la pistola, è uno sfondo rosa che incontra la peggio malavita, è una sparatoria e una fuga con il bottino. Sono tantissimi gli elementi che contraddistinguono questa pellicola, un collage fatto di pezzi così diversi tra loro che, però, si incastrano perfettamente a formare un interessante e brillante esperimento, quasi un gioco a volte, spessissimo un esercizio di stile. Il risultato è riuscito e ed fortissimo, un titolo di quelli buoni che non si vedono tanto spesso.
Che tutto qui funzioni come si deve lo si capisce in pochissimo tempo: basta la prima scena con Elgort che mima e gesticola la canzone 
("Bellbottoms" degli The Jon Spencer Blues Explosion) che sta ascoltando con l'iPod mentre gli altri rapinano la banca per farsi subito l'idea di una pellicola, una storia con personalità; la scena successiva con i vari inseguimenti in macchina, tutti acceleratore e freno a mano, ci assicurano che non mancherà nemmeno di carattere e grinta. Insomma, un action movie con tutte le carte in regola.
L'unico punto debole di tutta l'operazione, a mio avviso, sta nel momento in cui il super cattivo Kevin Spacey - che strano vederlo sul grande schermo ora che gli è esplosa la bomba dello scandalo sessuale tra le mani - deciderà di rinnegare il suo credo criminale e aiutare i due innamorati in fuga in nome di un passato romanticismo. Forse questa ce la potevamo risparmiare visto il contesto.
Detto ciò "Baby Driver" rimane un grandissimo titolo capace non solo di mantenere il ritmo, ma proprio di crearne uno personale, nuovo, che ribadisce un altro modo di fare cinema e di raccontare storie d'azione tramite l'appassionante visione del signor Wright. Nel frattempo... odore di Oscar?
Film 1443 - Baby Driver
Film 1733 - Baby Driver
Film 2018 - Baby Driver
Cast: Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eiza González, Jon Hamm, Jamie Foxx, Jon Bernthal, Flea, CJ Jones, Sky Ferreira.
Box Office: $226.9 milioni
Consigli: Bello, coinvolgente, rampante, un film potentissimo e dalla chiarissima visione d'insieme, un prodotto non solo riuscito tecnicamente, ma anche qualitativamente. Storia e ritmo si fondono insieme per raccontare le avventure di un ragazzino capace di guidare le macchine come nessun altro, innamorato della ragazza giusta, ma totalmente immerso nella peggiore delle situazioni. Tra rapine, omicidi, sgommate, sparatorie e una marea di iPod, "Baby Driver" si fa strada ad altissima velocità tra i migliori prodotti di questo 2017. Da vedere assolutamente e ascoltare attentamente.
Parola chiave: Musicassetta.

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Bengi

giovedì 1 giugno 2017

Film 1366 - Insospettabili sospetti

Con la voglia di vederlo da quando ho scoperto il trailer in inglese, l'ho recuperato non appena è stato possibile!

Film 1366: "Insospettabili sospetti" (2017) di Zach Braff
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: La storia vive del presupposto assurdo e comico della rapina da parte dei tre ultrasettantenni protagonisti, disperati dopo aver perso i propri risparmi a causa delle banche che, per salvarsi dai propri debiti, hanno utilizzato il capitale degli investitori lasciandoli a secco. Il colpo organizzato dagli arzilli Willie, Joe e Albert (rispettivamente Morgan Freeman, Michael Caine, Alan Arkin) vuole essere una sorta di vendetta alla Robin Hood, rubando ai ricchi (a loro volta ladri) per dare ai poveri (se stessi e qualche altro fortunato). Inutile dire che non si possa non provare simpatia per l'improbabile gang, irresistibile dall'inizio alla fine.
Da questo punto di vista è il magico trio che da solo fa il film: sono tre grandissimi attori - 4 premi Oscar in totale - in grado di valorizzare storia e pellicola; è un piacere vederli recitare assieme, tanto che vorresti fossero i tuoi nonni (o amici, a seconda dell'età...)! "Insospettabili sospetti" risulta particolarmente vincente relativamente a questo aspetto, figlio di una felice scelta di casting.
Per quanto riguarda la trama, invece, bisogna dire che nonostante l'approccio molto simpatico, il finale è più buonista e frettoloso di quanto mi sarei immaginato. E' vero che si tratta di una commedia facile facile, eppure al giorno d'oggi certe scelte un po' banali e scontate guastano il sapore di tutta l'operazione. Poi è ovvio che ci aspettava l'happy ending, solo speravo che i toni sarebbero stati meno zuccherosi.
Dalla regia di Zach Braff - un tempo glorioso protagonista di quella genialata che è stato "Scrubs" - mi aspettavo onestamente qualcosina di più. Non che cercassi un approccio alla "Mission: Impossible" per carità, però a volte ho avuto l'impressione che le atmosfere da terza età contagiassero la visione d'insieme. Grande aiuto, però, arriva da montaggio e colonna sonora che rendono il film particolarmente dinamico e ritmato.
Quindi, in definitiva, lasciando da parte un po' le banalità tipiche di questo tipo di pellicole, posso dire che "Going in Style" è un prodotto molto simpatico e spassoso, capace di divertire e intrattenere a dovere grazie a tre attori fantastici e un'idea alla base del film riuscita e godibile.
Cast: Morgan Freeman, Michael Caine, Alan Arkin, Joey King, Matt Dillon, Christopher Lloyd, Ann-Margret.
Box Office: $80 milioni
Consigli: Titolo perfetto per una serata spassosa all'insegna del relax. Tre protagonisti in gambissima, una trama simpatica (dall'omonimo film del 1979 di Martin Brest) e un risultato finale conforme alle promesse del trailer. Divertente.
Parola chiave: Orologio da polso.

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martedì 23 maggio 2017

Film 1360 - Hell or High Water

Uno degli ultimi due film candidati agli Oscar di quest'anno per il Miglior film che ancora mi mancava. Così, quando Netflix l'ha aggiunto al suo catalogo, ho subito deciso di recuperarlo.

Film 1360: "Hell or High Water" (2016) di David Mackenzie
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Continuo a pensare che il miglior film dell'anno scorso sia stato "Elle", in ogni caso sono rimasto positivamente colpito da questo western on the road moderno che mai mi sarei aspettato sarebbe potuto piacermi. E, invece, ho gradito sia la storia che l'ottimo cast.
Per quella che è stata la mia esperienza di "Hell or High Water" (visione in italiano da pc), la sensazione che ho avuto è che regia e colonna sonora costituiscano l'elemento più riuscito di questo prodotto; insieme, perfettamente intersecate, creano scenari e situazioni riuscendo a legare praterie e sparatorie, inseguimenti e pozzi di petrolio. Questo buon connubio è ciò che più mi ha colpito del film e quello che riesce a creare l'atmosfera e l'immaginario particolare che caratterizza questo prodotto nel suo insieme, rimandandone un'idea compatta e conforme ai generi di appartenenza.
In tutto questo, Jeff Bridges è sempre un grande. Soprattutto nella scena verso la fine, dopo che ha sparato, a mio avviso si capisce quandto l'attore sia in grado di costruire un personaggio sulla base di pochi elementi (mimica e qualche gesto). Davvero magistrale. Chris Pine e Ben Foster fanno bene il loro mestiere e, nell'insieme, nonostante un cast per la maggior parte sconosciuto si può dire che ognuno stia perfettamente al suo posto. E il film funziona anche per questo.
Ps. Candidato a 4 premi Oscar: Miglior film, attore non protagonista (Bridges), sceneggiatura e montaggio.
Cast: Jeff Bridges, Chris Pine, Ben Foster, Gil Birmingham, Katy Mixon.
Box Office: $37.6 milioni
Consigli: Fratelli che diventano rapinatori per mettere insieme un bottino che dia una speranza per il futuro in una realtà che fatica a riconoscere vittorie ai propri protagonisti. Uno scenario amaro, un'umanità non esattamente facile. In mezzo ci sono due Ranger del Texas che sanno il fatto loro e una posta in gioco che diventa più alta man mano che la storia progredisce. Se volete sapere come procede il racconto, non c'è che da scegliere di vedere questo titolo che, assicuro, non deluderà.
Parola chiave: Casinò.

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Bengi

martedì 2 maggio 2017

Film 1350 - Fast & Furious 5

Con Poe abbiamo ripreso a vedere questa saga, dato che l'ottavo episodio è al momento campione di incassi in tutto il mondo. Devo ancora capirne il fascino, ma continuo per la mia strada a recuperare titolo dopo titolo.

Film 1350: "Fast & Furious 5" (2011) di Justin Lin
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Era da un po' che stavo fuori dal giro "Fast & Furious" e devo dire che quasi mi mancava il fracasso di motori e sparatorie. Tornato in sella con il quinto episodio, ammetto di avere in ogni caso ancora un attimo di confusione in testa, una sorta di sovrapposizione di tutte le storie del franchise che ho visto fino ad ora.
Dopo aver ripassato Wikipedia, ricordo che questa comincia con l'ennesima avventura in carcere per il mitico Dom (Vin Diesel), liberato sapientemente dall'amico Brian (Paul Walker) e dalla sorella Mia (Jordana Brewster, ancora incapace di qualsivoglia espressività facciale) che accorrono in suo soccorso. Si aggiunge anche il ritrovato Vince (Matt Schulze) di qualche capitolo fa che propone il nuovo affarone alla squadra, ovvero rubare della macchina che transitano su un treno in corsa. Sappiamo che nulla è impossibile per i nostri eroi che, di consequenza, non si sottraggono al difficile compito e, anzi, concludono perfino con un salto di almeno 100 metri da un dirupo, finendo semplicemente a fare un bagno in acqua. Applausi.
Questa la premessa, ma sono tantissime in realtà le sparatorie avventure che si susseguono per tutte le 2 ore e 11 minuti di pellicola. Niente di nuovo, insomma. Anzi no, perché questa volta c'è perfino un inseguimento per le strade di Rio de Janeiro con annessa cassaforte a traino che sfonda praticamente ogni ostacolo sul proprio percorso ma, stranamente, sfugge alle leggi della fisica quando fa più comodo ai nostri eroi. Poi che fa parte del gioco lo sappiamo, eh, però...
Insomma, "Fast Five" consegna al pubblico di affezionati esattamente ciò che sono andati al cinema a vedere, fedele a una missione che mixa (senza dosare) macchine, belle donne, inseguimenti & sparatorie. Il prodotto non cambia perché a quanto pare funziona. E anche molto bene.
Film 1210 - Fast and Furious
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris Bridges, Matt Schulze, Sung Kang, Dwayne Johnson, Ludacris, Gal Gadot, Elsa Pataky.
Box Office: $626.1 milioni
Consigli: Io li trovo un po' tutti troppo simili, ma mi rendo conto che il difetto sia mio. Per tutti coloro che hanno amato i capitoli precedenti, che si eccitano al suono di motori e all'esibizione di carne femminile, qui ce n'è davvero per tutti i gusti. E perfino un colpo di scena finale.
Parola chiave: Chip.

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venerdì 17 febbraio 2017

Film 1307 - Drive

Messo a disposizione tra le proposte di Sky Go, ho deciso che fosse giunto il momento di recuperare questa pellicola...

Film 1307: "Drive" (2011) di Nicolas Winding Refn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Per molto tempo mi sono chiesto come potesse essere questo film che, qualche anno fa, era piovuto sul mondo del cinema come una sorta di rivelazione, un piccolo miracolo che aveva lanciato nell'olimpo non solo Ryan Gosling, che di fatto già c'era, ma soprattutto Nicolas Winding Refn e il suo modo di dirigere e concepire i suoi lavori. Vinto il premio per la miglior regia a Cannes, sembrava che il mondo fosse ai suoi piedi, in attesa della prossima mossa. In realtà, per quanto Refn mantenga una certa fama, nonché nomea di cineasta con un suo perché, i percorsi successivi non hanno confermato il successo trovato con questo "Drive" che, credo, rimanga il suo titolo più iconico e al momento rappresentativo. E a giusta ragione.
"Drive" è un prodotto esemplare sotto molteplici aspetti. La cura estetica che vi è dietro è lampante e passa attraverso molteplici elementi diversi: dalla giacca con lo scorpione alle macchine sempre lucenti, dagli appartamenti con carta da parati pastello a - naturalmente - una fotografia pazzesca. In questo senso penso che la cura maniacale per l'immagine sia deducibile anche da quel colore rosa-fuxia dei titoli di testa, un contrasto forte per una pellicola che tocca argomenti cupi come l'omicidio, la violenza e la vendetta. In questo senso, un certo dualismo bipolare non manca in almeno altri due contesti. Quello quello artistico, che alterna scene d'azione mozzafiato ad una trama dal ritmo altrimenti precario e quasi statico, e quello umano del protagonista, pacato e premuroso vicino di casa che sa trasformarsi in vendicatore cui non può sfuggire alcun obiettivo. A renderlo efficace e riuscito è un Gosling perfetto, plastico in ogni posa, micidiale alla guida come con i pugni, sempre e comunque sexy. Da solo fa praticamente metà film.
Dal punto di vista della storia, per quanto presenti elementi già visti, il risultato finale li combina comunque in modo personale. "Drive" è un titolo magnetico e intrigante, brutale in alcune parti - che mi hanno ricordato "The Neon Demon" e mi hanno fatto pensare che Refn citasse un po' troppo se stesso nel brutto film con Elle Fanning - , in ogni caso un viaggio molto dark nel posto del passeggero delle auto guidate dal silenzioso protagonista, vendicatore notturno che non risparmierà nessuno per l'amore della vicina in pericolo (Carey Mulligan). Difficilmente si distoglie lo sguardo durante la visione, tanto che nel finale, mentre Gosling rimane immobile nel sedile della macchina dopo il confronto con Bernie Rose (Albert Brooks), lo spettatore trattiene il fiato e resta fermo e teso esattamente come il protagonista, ipnotizzato e in attesa di sapere cosa gli sia, di fatto, successo.
Per quanto riguarda Refn, regia davvero bella, esteticamente attentissima a consegnare immagini curate nei minimi dettagli, tanto che spesso più che scene di un film sembrano quadri. A rendere il tutto ancora più coinvolgente, una colonna sonora che utilizza canzoni in grado di creare un magico effetto affascinante che rimane nella testa dello spettatore (penso, per esempio, a "Nightcall" di Kavinsky featuring Lovefoxxx) e crea un effetto spesso simili ad un lungo video clip.
In generale, quindi, un titolo che fa centro e rimane impresso, intenso, adrenalinico e violento, una pellicola visivamente potente e un protagonista già icona. Meritava qualche riconoscimento in più.
Ps. Una candidatura all'Oscar per il Miglior montaggio sonoro e una ai Golden Globes per il Miglior attore non protagonista (Albert Brooks).
Cast: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Christina Hendricks, Ron Perlman, Oscar Isaac, Albert Brooks.
Box Office: $78.1 milioni
Consigli: Un mix di lentezza e sfrenata velocità, violenza e romantica galanteria, chiaro e scuro. Forse una pellicola fatta anche sui contrasti oltre che su una storia di mafia, rapine e un amore impossibile. E' un bel film, una scelta non per ogni occasione, ma sicuramente perfetta per chi sia alla ricerca di qualcosa di un po' più ricercato della classica pellicola d'azione fatta di esplosioni, inseguimenti ed omicidi. Qui c'è una bella ricerca estetica, un grande cast e una colonna sonora pazzesca.
Parola chiave: 1 milione di dollari.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 16 dicembre 2016

Film 1261 - Masterminds - I geni della truffa

Cinemino offerto dalla 3 per una serata tutta pop corn e tranquillità.

Film 1261: "Masterminds - I geni della truffa" (2016) di Mike Flanagan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ci sono 3 delle 4 ultime acchiappafantasmi, il che rende questa pellicola quasi una reunion involontaria. Diversamente da "Ghostbusters", però, non abbiamo il paranormale, anzi pare sia perfino una storia vera. E se è così - bisogna capire in che misura, ovviamente - si tratta di una delle imprese più strampalate di sempre. Ovvero come effettuare una rapina e risultare i più inadatti per farlo.
Per quanto si tratti di una grandissima scemenza di film, ammetto candidamente che "Masterminds" mi ha fatto morire dalle risate. Inaspettatamente. Perché davvero tutto mi sarei aspettato tranne che potesse così tanto farmi divertire. Sarà la demenzialità o l'assurdità di certe situazioni, sarà che rimango affascinato dalla pubblicizzata realtà della faccenda, oppure ero ben disposto quella sera, di fatto ho riso di gusto e la cosa mi ha colpito.
La maggior parte del merito va a Galifianakis che ci mette anima, corpo e faccia. Il resto del cast va alla grande e anche se non sopporto Owen Wilson, devo dire che per in generale le scelte sono state ben fatte (Sudeikis come assassino a pagamento e la futura sposa Kate McKinnon che sembra Cicciolina regalano non poche soddisfazioni!).
Dunque per quanto soprattutto inizialmente la storia manchi un po' di ritmo, in generale il risultato finale mi ha soddisfatto e, col procedere della trama, le assurdità diventano così surreali e gli incidenti così tanti, che si finirà per essere davvero travolti da un racconto che ha dell'incredibile. E dalle risate.
Cast: Zach Galifianakis, Owen Wilson, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones, Jason Sudeikis, Mary Elizabeth Ellis, Ken Marino.
Box Office: $23.5 milioni
Consigli: Come ogni volta che si parla troppo bene o troppo male di una cosa, si finisce per darne una visione distorna agli altri, così ora che ho detto che mi ha fatto davvero ridere, questo "Masterminds" finirà per non piacere. O comunque non convincere come ha convinto me. Le critiche sono state tremende, l'incasso in negativo e tutto sommato quando sono arrivato al cinema mi aspettavo un filmetto inutile, una commedia del tipo che non fa ridere. Probabilmente anche per questo sono rimasto così colpito da questa storia e dai suoi tratti comici tanto assurdi quanto improbabili. Probabilmente la demenzialità di "Masterminds" non colpirà granché gli altri, ma davvero a me ha stupito quanto mi ha fatto divertire.
Parola chiave: Loomis, Fargo & Co.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 12 settembre 2016

Film 1210 - Fast and Furious

E cominciamo anche questa saga che a quanto pare ha saputo conquistare tutti. Io sono sempre stato scettico, ma avendo dato una chance a tutti e quattro gli orrendi "Twilight", posso permettermi di vedere anche 7 film su delle gare di macchine...

Film 1210: "Fast and Furious" (2001) di Rob Cohen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: In tutta onestà di questa pellicola le due cose che ricordo più vividamente sono la totale assenza di una trama e l'accigliato sguardo gangsta della per-sempra-Ana-Lucia-di-"Lost" Michelle Rodriguez che evidentemente ricollega l'essere ghetto dentro con l'inarcamento spasmodico del sopracciglio.
A prescindere da questi due elementi che considero i più caratterizzanti di questo primo "Fast & Furious", il risultato finale mi è parso un po' insapore e molto caotico oltre che rumoroso. Poe mi ha assicurato che man mano che il franchise ha prodotto nuovi titoli la situazione è migliorata, quindi attendo fiducioso che le cose si facciano più interessanti. Per il momento possono essere furiosi e veloci quanto vogliono, il risultato finale è un film inutile.
Film 1215 - 2 Fast 2 Furious
Film 1228 - The Fast and the Furious: Tokyo Drift
Film 1256 - Fast & Furious - Solo parti originali
Film 1350 - Fast & Furious 5
Film 1355 - Fast & Furious 6
Film 1365 - Fast & Furious 7
Film 1456 - Fast & Furious 8
Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Rick Yune, Chad Lindberg, Ja Rule.
Box Office: $207.3 milioni
Consigli: Macchine e proprietari pompati a mille, donne cazzute, agenti sotto copertura e il piede su un acceleratore che da 0 arriva ad infinito. Le gare fracassano i timpani, la recitazione è imbarazzante e in definitiva si tratta di un lavoro neppure sufficiente. Per appassionati, davvero.
Parola chiave: Camion.

Se ti interessa/ti è piaciuto

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Bengi

venerdì 3 giugno 2016

Film 1149 - Out of Sight - Gli opposti si attraggono

Lo streaming, a sorpresa, mi ha proposto questo titolo che mi era sempre sfuggito. Così ho recuperato.

Film 1149: "Out of Sight - Gli opposti si attraggono" (1998) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non lo avevo mai visto e, francamente, ero molto molto curioso di scoprire come si fosse comportata la Lopez - che tutti sappiamo essere aspramente criticata quando si tratta di recitazione - con un regista di un certo spessore come Soderbergh.
Il risultato finale non è niente male e, anzi, la pellicola è piuttosto godibile. Le somiglianze con i toni e le atmosfere di "Jackie Brown" non sono poche e la presenza di Keaton, che qui riprende il ruolo di Ray Nicolette interpretato nel film di Tarantino, è solo la punta dell'iceberg.
In tutta onestà il vero punto debole dell'operazione, se così si può dire, è Clooney, che ho trovato un po' fiacco e ingessato, quasi che non si stesse divertendo. Chiaramente è una mia sensazione che, però, ha di fatto influenzato tutto il mio modo di percepire questo "Out of Sight". In ogni caso la storia è divertente (si evade di prigione e si rubano diamanti) e i toni pure, la narrazione scorre via liscia e tranquilla, c'è un cast davvero niente male - tra cui una giovanissimissima Viola Davis con cui la Lopez ha lavorato anche di recente nel non così male "Lila & Eve" - e il risultato finale è stato conforme alle aspettative, ovvero simpatico e di piacevole intrattenimento. Si vede e rivede.
Ps. Candidato a 2 Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale (tratta dal libro omonimo di Elmore Leonard) e montaggio.
Cast: George Clooney, Jennifer Lopez, Ving Rhames, Don Cheadle, Steve Zahn, Albert Brooks, Dennis Farina, Luis Guzmán, Isaiah Washington, Catherine Keener, Viola Davis, Michael Keaton, Samuel L. Jackson.
Box Office: $77.7 milioni
Consigli: JLo - dall'incredibile elisir di giovinezza - regala una delle sue interpretazioni più in parte e gioca le sue carte addirittura meglio di Clooney in questa pellicola d'azione che funziona, intrattiene e diverte a dovere. Chi ha amato "Jackie Brown" dovrebbe godere della stessa atmosfera, quasi della stessa fotografia (non so se dovuta allo streaming però, lo ammetto) e addirittura uno stesso personaggio. Gli altri non disdegneranno il film di Soderbergh, tra rapine, evasioni e numerosi morti sulla via. Un po' squadra da strapazzi, un po' "Orange Is The New Black", un po' faccette da "E.R." e un po' sindrome di Stoccolma, "Out of Sight - Gli opposti si attraggono" è un buon mix di azione, avventura e battute simpatiche cui si può davvero dare una chance (anche a distanza di 18 anni dall'uscita nelle sale).
Parola chiave: Diamanti.

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Bengi

giovedì 3 settembre 2015

Film 985 - Parker

Prima della partenza per la Sicilia c'è stato un momento di raptus da fagocitamento pellicole a casaccio che sì, ha portato anche a questo...

Film 985: "Parker" (2013) di Taylor Hackford
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ebbene, nella sicuramente eterogenea filmografia di Jennifer Lopez compare anche questo titolo e io, corroso dalla curiosità per più di un anno, alla fine non ho saputo resistere al desiderio di vederlo e capire cosa - soldi a parte - potesse aver spinto la divina del ghetto a scegliere questa pellicola per lei quantomeno insolita. Ora che ho visionato il prodotto, sono sicuro al 100% che i soldi fossero il motivo decisionale.
Che poi ce ne frega qualcosa del perché, quando abbiamo JLo in un film d'azione spaccatutto dove, per altro, lei è protagonista ma - e sottolineo MA - non love affair dell'inscalfibile bonazzo Jason Statham?! No, non ci frega: tutto pur di vederla mettere in pratica i suoi anni di Actors Studio. Che, va detto, qui fruttano un professionalissimo momento strip-tease da 10 e lode.
Lingerie a parte, questo "Parker" non è niente di che, un prodotto di puro consumo usa-e-getta da guardare e dimenticare senza alcun rimpinato. Il che lo rende perfettamente conforme a ciò che mi aspettavo, uno dei tanti titoli d'azione in cui Statham fa la parte del duro tutto d'un pezzo - che gli riesce perfettamente - e tra i quali credo nessuno di noi saprebbe distinguere un titolo dall'altro. Più che una produzione cinematografica la definirei industriale visto la costanza e la dedizione con cui questi prodotti preconfezionati vengono sfornati periodicamente, ognuno dei quali privo della benché minima personalità, ma tutti precisamente curati a tal punto da essere tecnicamente buoni e, unico dettaglio davvero importante, ricolmi di scazzottate e pallottole (per non dire di vendetta).
Una volta queste storie erano per Schwarzenegger, Stallone, Cruise, Seagal, Van Damme; oggi direi che Jason Statham sia il vero nome di riferimento quanda si parla di pellicole ad altissimo contenuto d'azione, nonché di violenza. E questo film si inserisce perfettamente nel contesto di cui sopra, conforme in tutto e per tutto ai prodotti precedenti, differente solo per personaggi e comprimari. La storia è accessoria, basta avere l'eroe dalle mille vite, risorse e qualità e il giusto attore che lo rappresenti. E noi, qui, li abbiamo.
Ps. Il cast non scherza: Jason Statham, Jennifer Lopez, Michael Chiklis, Nick Nolte, Bobby Cannavale, Patti LuPone, Clifton Collins Jr., Wendell Pierce, Emma Booth.
Box Office: $48.5 milioni
Consigli: Un titolo che si può anche non annoverare nella propria filmografia a meno che non si sia fan di: a) Jason Statham; b) Jennifer Lopez; c)il genere azione-violenza-esplode-tutto-ma-lui-non-muore-mai. Per tutti gli altri, il tempo può essere impiegato in altro modo, anche se "Parker" non è certo una pellicola che annoia se proprio non si sa cosa vedere.
Parola chiave: Diamanti.

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Bengi

giovedì 19 settembre 2013

Film 584 - Now You See Me - I maghi del crimine

Ero molto, molto curioso di vedere questa pellicola!


Film 584: "Now You See Me - I maghi del crimine" (2013) di Louis Leterrier
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Premessa: grande cast con attori di Hollywood che spaziano dalla cerchia in divenire dei nuovi divi (Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Dave Franco, Mélanie Laurent) a quelli già più collaudati (Woody Harrelson, Mark Ruffalo) passando per le vere e proprie leggende (Michael Caine, Morgan Freeman). E già qui avevo gli occhi che brillavano. Inoltre la trama sembrava davvero intrigante, tra giochi di prestigio e clamorose sparizioni per arrivare ai meno consueti furti in banca tramite giochi di prestigio. Il trucco c'è, ma per un bel po' non si vede.
Questi sono i punti forti di "Now You See Me", vera sorpresa al botteghino mondiale di quest'anno, esploso con $320,875,000 incassati (75 milioni il budget) senza alcun trucchetto magico.
La storia, neanche a dirlo, è un gioco d'incastri e di piani narrativi sovrapposti, ognuno tassello di una vicenda che si completerà solo alla fine con la spiegazione di ciò che si può cominciare a sospettare dal secondo tempo inoltrato in poi. I colpi di scena valgono l'attesa e devo aggiungere che niente mi affascina di più del capire come è stato realizzato un bel trucco di magia (anche se la storia dello specchio mi sembra un pochino troppo semplicistica). La tagline "Look closely, because the closer you think you are, the less you will actually see" rispecchia perfettamente la struttura narrative che, alla fine, è totalmente comprensibile solo quando si guarda tutta la vicenda nell'insieme (quindi tagline sensata).
Il ritmo dato alla storia attraverso il montaggio serrato e i buoni effetti speciali utilizzati aiutano a confezionare un prodotto facilmente fruibile e digeribile, l'ideale per l'estate da disimpegno e divertimento. Il gruppo di attori che costituisce i Quattro Cavalieri (Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Dave Franco e Woody Harrelson) è sorprendentemente ben assortito e capace di funzionare, nonostante sulla carta non fosse garantito che un quartetto così eterogeneo e mai sperimentato prima funzionasse effettivamente. In particolare i miei dubbi erano principalmente legati alla presenza della Fisher come protagonista femminile che, invece, se la cava egregiamente.
Nonostante le critiche in generale abbiano lamentato un eccessivo mistero nello svelare certi passaggi chiave, penso che con l'arrivo di "Now You See Me 2" - già messo in produzione, alla regia sempre Leterrier - si potrà meglio far luce su ciò che qui può rimanere un interrogativo. Inoltre svelare tutto forse avrebbe un poco compromesso quell'alone misterioso legato al mondo della magia. Io, personalmente, mi sono appassionato alla storia e ho trovato "Now You See Me - I maghi del crimine" una pellicola davvero piacevole e ben riuscita, un blockbuster meno scontato di tanti altri e intrigante. Ovvero esattamente quello che speravo di vedere. Attenderò il secondo episodio!
Film 1120 - Now You See Me - I maghi del crimine
Film 1178 - Now You See Me 2
Consigli: Assolutamente godibile e divertente, oltre che capace di scatenare curiosità legata al mondo della magia. La trama è sufficientemente elaborata per lasciare soddisfatti (per carità, non è nulla di mai visto, ma funziona) e nell'insieme questo è uno di quei film che può essere visto e rivisto senza rischiare troppo di stancare. Carino e piacevole, una bella sorpresa.
Parola chiave: L'Occhio.

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Bengi

martedì 18 settembre 2012

Film 449 - Shark 3D

Con Licia un piano su larga scala per prendere in considerazione la visione di tantissime pellicole horror che ci siamo persi/volevamo vedere!


Film 449: "Shark 3D" (2012) di Kimble Rendall
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Di fatto niente di granché horror o di paura per questo film (australiano, non USA!) che di titolo originale fa solo "Bait", esca. Perfetto titolo, tra l'altro, perchè attira spettatori con un'idea quando, in realtà, la pellicola non è esattamente quello che ci si aspetterebbe di vedere.
Il film, che con mia non poca sorpresa è stato presentato fuori concorso alla 69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha certamente il pregio di non essere fotocopia dei soliti prodotti con squali assassini annessi, ma certamente non apporta nulla di nuovo al filone.
L'idea di partenza è anche interessante: tsunami improvviso colpisce la costa e dei cittadini, dentro un centro commerciale, sopravvivono alla grande onda, ma rimangono intrappolati all'interno dell'edificio allagato su più livelli.
In questa cornice catastrofica, la parte davvero pericolosa la fanno i due squali bianchi che si godono le corsie del supermercato e, principalmente, il sapore di chi ci è bloccato dentro.
Ma, ad essere sinceri, le vittime sono poche come lo sono le scene di paura e, oltre a qualche passaggio splatter, il resto è tutto affidato alla solita suspense. Io, che ho infinita paura dei famelici pescioni, subisco facilmente lo stress cercato dai produttori di pellicole come questa e, sinceramente, mi rendo conto di non essere troppo attendibile nella misurazione oggettiva dell'ansia da qualcosa-sta-per-accadere in questo caso. Comunque si può dire che l'atmosfera ricreata è giusta ad installare nello spettatore l'attesa del momento in cui qualcosa di brutto si verificherà.
Anche se poi la promessa non è sempre mantenuta, ho preso in simpatia questo "Shark 3D", esempio meno scontato dei banali esperimenti tutto squartamenti e poca trama che di solito passano quando si parla di animali assassini. Nonostante non sia effettivamente nulla di che - ho anche un dubbio tecnico riguardo il finale con supermercato totalmente allagato e città completamente all'asciutto e, anzi, quasi desertica - direi che si possa definire "Bait" un film guardabile e un attimino più pensato rispetto a quanto siamo solitamente abituati.
Ps. Unico attore conosciuto anche qui da noi è Julian McMahon, famoso protagonista di "Streghe" e Dottor Troy di "Nip/Tuck".
Consigli: Si può anche decidere di vederlo al cinema (io avevo l'ingresso della 3), però il 3D inizialmente è fastidioso e, diciamocelo, al solito non particolarmente necessario. Effetti speciali funzionali, ma non eccelsi. Tutto sommato è un film carino, preso per quello che è: intrattenimento easy e senza alcuna pretesa.
Parola chiave: Cagnolino.

Trailer

BB