L'occasione per rivederlo si è presentata a Natale, con Poe a casa da solo e io in solitaria dopo la cena della vigilia coi miei. A casa, sul divano, si è... consumato l'incubo prima del Natale!
Film 1074: "Nightmare Before Christmas" (1993) di Henry Selick
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Collego "Nightmare Before Christmas" a un ricordo della mia infanzia, ormai indelebile. In giro per il centro con i miei genitori, in via Indipendenza incrociamo un rivenditore ambulante che, tra le altre cose, ha il VHS del film. Lo desideravo tantissimo, perché era un cartone animato e lo volevo vedere a tutti i costi (avevo 6 anni) e i miei, alla fine, cedono. Quando a casa poi lo vidi - anche se era palesemente registrato illegalmente al cinema e la qualità audio/video era quella che era - fui felicissimo. Quella videocassetta è ancora sullo scaffale della libreria nel salotto dei miei.
Gli anni sono passati, alla fine ho comprato il dvd, ma il mio giudizio su "The Nightmare Before Christmas" è sempre lo stesso: CA-PO-LA-VO-RO. Non c'è altro modo per descriverlo.
Bellissimo, affascinante e spaventoso allo stesso tempo, con musiche indimenticabili - che poi scoprire che erano interpretate da Renato Zero da ragazzino mi aveva spiazzato - e una storia meravigliosamente gotica che mette a confronto Halloween e Natale, il tutto per un risultato finale che è straordinario da guardare, non importa a quale età.
Insomma, non so da quanti anni non rivedessi questa pellicola e immergermici nuovamente è stato bellissimo, riportandomi a sensazioni e immagini che mi sono subito tornate familiari. Chissà che anche quest'anno non mi godrò "Nightmare Before Christmas" a Natale, magari inaugurando una nuova tradizione...
Ps. Candidato agli Oscar del 1994 per i Migiori effetti speciali.
Cast: Chris Sarandon, Danny Elfman, Catherine O'Hara, William Hickey, Glenn Shadix, Ken Page; Renato Zero (Italia).
Box Office: $75,082,668 milioni (solo USA)
Consigli: Cult da vedere assolutamente. Vero gioiellino dell'animazione in stop-motion, forse capostipite mainstream del genere, uno dei miei film preferiti fin dall'infanzia. Lo consiglio caldamente perché è veramente bello, ben fatto, poetico e innovativo. Da un'idea di Tim Burton (quando ancora ne aveva di interessanti).
Parola chiave: Alberi delle Feste più Liete.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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mercoledì 24 febbraio 2016
Film 1074 - Nightmare Before Christmas
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mercoledì 15 ottobre 2014
Film 790 - Coraline e la porta magica
Da tantissimo (troppo) tempo avevo voglia di rivederlo!
Film 790: "Coraline e la porta magica" (2012) di Henry Selick
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Capolavoro in stop-motion, "Coraline" è certamente fra i film di animazione che preferisco. Scritto e diretto da Henry Selick, lo stesso che da bambino mi aveva terrorizzato e conquistato con "Nightmare Before Christmas", questa pellicola ricorda l'altra famosissima, eppure è molto differente, riuscendo a mantenere una propria spiccata identità.
Mi piace tantissimo il parallelismo tra i due mondi, quello reale e quello creato dall'altra madre, che la storia riesce a caratterizzare e mettere a fuoco così efficacemente. Ogni personaggio, ogni oggetto, ogni luogo ha un doppio così uguale eppure così diverso per qualcosa di peculiare. Il fatto che si siano sostituiti gli occhi a bottoni per sottolineare il vero e il 'costruito', credo sia davvero un'idea geniale, inquietantissima eppure affascinante. Il tema narrativo della 'costruzione' pervade tutta la storia: Coraline per prima immagina una realtà differente totalmente diversa da quella in cui vive, per non parlare di come la bambina esprima se stessa attraverso una costruzione in negativo dell'altro: dove i genitori hanno vestiti anonimi e neutri, lei è sempre sgargiante; a differenza degli adulti, lei è sempre piena di vita e solare, curiosa e interessata a quello che la circonda. Insomma, la storia ci fa subito capire che è il suo personaggio quello di cui dobbiamo fidarci, con cui dobbiamo entrare in empatia. Chi di noi non ha sognato che qualcosa di diverso gli accadesse? Che il genitore gli concedesse qualche attenzione in più? Che il mondo si esprimesse attraverso altre forme, altri colori? Coraline è una bambina e, come tale, necessita di sguardi, stimoli, colori ed amore. E' naturale, dunque, che non trovandoli nel suo quotidiano, si tenga stretta quelli che trova altrove. Peccato che l'inghippo sia dietro l'angolo: il mondo dell'altra madre, tanto gentile ed affabile all'inizio, è in realtà - appunto - una costruzione, la messa in scena di un desiderio che, come tale, ha un funzione e si esaurisce nel suo scopo. Oltre all'idea di "migliore", infatti, il mondo dell'altra madre non va, perché non c'è bisogno di altro per attrarre Coraline nella trappola. La povera bambina dalla vita sbiadita e solitaria non tarderà ad abboccare all'amo di un mostro che sa dove andare a parare quando si tratta di necessità insoddisfatte (mancando, chiaramente, di saper soddisfare le proprie).
In questa storia di realtà parallele e decisioni che potrebbero comportare mutilazioni, la bella messa in scena di Selick conquista lo spettatore - già ampiamente intrigato dalla trama che solo in apparenza è per bambini - e lo incolla alla sedia: l'altro mondo è così sgargiante e affascinante da lasciare senza fiato, lo stop-motion così curato e ben realizzato da risultare totalmente fluido e, inevitabilmente, non si può smettere di chiedersi quanto lavoro e dedizione abbia richiesto un progetto come questo. Il risultato è ottimo, bellissimo da vedere e da seguire, una moderna fiaba per bambini dove alla parte buona - che è anche meno patinata e soddisfacente del previsto - se ne contrappone un'altra terribilmente seducente al primo sguardo, ma che nasconde non poche insidie.
Scommetto che, fossi stato bambino, l'effetto sortito da "Coraline" sarebbe stato lo stesso di "Nightmare Before Christmas": fascino e terrore.
Ps. Candidatura all'Oscar come Miglior film d'animazione.
Box Office: $124,596,398
Consigli: Un'ottima scelta tra i titoli d'animazione. Un film bello e ben realizzato, favola a tratti paurosa che finirà per conquistare. Un'infinità di personaggi caratteristici teneri e divertenti, con altrettanti alter ego più realizzati eppure svuotati della loro unicità. Un esperimento cinematografico per bambini in realtà molto adulto nell'approccio. Le voci originali sono di Dakota Fanning e Teri Hatcher, quindi potrebbe valere la pena di vedere ed eventualmente rivedere la pellicola anche in lingua originale.
Parola chiave: Bambola.
Trailer
Bengi
Film 790: "Coraline e la porta magica" (2012) di Henry Selick
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Capolavoro in stop-motion, "Coraline" è certamente fra i film di animazione che preferisco. Scritto e diretto da Henry Selick, lo stesso che da bambino mi aveva terrorizzato e conquistato con "Nightmare Before Christmas", questa pellicola ricorda l'altra famosissima, eppure è molto differente, riuscendo a mantenere una propria spiccata identità.
Mi piace tantissimo il parallelismo tra i due mondi, quello reale e quello creato dall'altra madre, che la storia riesce a caratterizzare e mettere a fuoco così efficacemente. Ogni personaggio, ogni oggetto, ogni luogo ha un doppio così uguale eppure così diverso per qualcosa di peculiare. Il fatto che si siano sostituiti gli occhi a bottoni per sottolineare il vero e il 'costruito', credo sia davvero un'idea geniale, inquietantissima eppure affascinante. Il tema narrativo della 'costruzione' pervade tutta la storia: Coraline per prima immagina una realtà differente totalmente diversa da quella in cui vive, per non parlare di come la bambina esprima se stessa attraverso una costruzione in negativo dell'altro: dove i genitori hanno vestiti anonimi e neutri, lei è sempre sgargiante; a differenza degli adulti, lei è sempre piena di vita e solare, curiosa e interessata a quello che la circonda. Insomma, la storia ci fa subito capire che è il suo personaggio quello di cui dobbiamo fidarci, con cui dobbiamo entrare in empatia. Chi di noi non ha sognato che qualcosa di diverso gli accadesse? Che il genitore gli concedesse qualche attenzione in più? Che il mondo si esprimesse attraverso altre forme, altri colori? Coraline è una bambina e, come tale, necessita di sguardi, stimoli, colori ed amore. E' naturale, dunque, che non trovandoli nel suo quotidiano, si tenga stretta quelli che trova altrove. Peccato che l'inghippo sia dietro l'angolo: il mondo dell'altra madre, tanto gentile ed affabile all'inizio, è in realtà - appunto - una costruzione, la messa in scena di un desiderio che, come tale, ha un funzione e si esaurisce nel suo scopo. Oltre all'idea di "migliore", infatti, il mondo dell'altra madre non va, perché non c'è bisogno di altro per attrarre Coraline nella trappola. La povera bambina dalla vita sbiadita e solitaria non tarderà ad abboccare all'amo di un mostro che sa dove andare a parare quando si tratta di necessità insoddisfatte (mancando, chiaramente, di saper soddisfare le proprie).
In questa storia di realtà parallele e decisioni che potrebbero comportare mutilazioni, la bella messa in scena di Selick conquista lo spettatore - già ampiamente intrigato dalla trama che solo in apparenza è per bambini - e lo incolla alla sedia: l'altro mondo è così sgargiante e affascinante da lasciare senza fiato, lo stop-motion così curato e ben realizzato da risultare totalmente fluido e, inevitabilmente, non si può smettere di chiedersi quanto lavoro e dedizione abbia richiesto un progetto come questo. Il risultato è ottimo, bellissimo da vedere e da seguire, una moderna fiaba per bambini dove alla parte buona - che è anche meno patinata e soddisfacente del previsto - se ne contrappone un'altra terribilmente seducente al primo sguardo, ma che nasconde non poche insidie.
Scommetto che, fossi stato bambino, l'effetto sortito da "Coraline" sarebbe stato lo stesso di "Nightmare Before Christmas": fascino e terrore.
Ps. Candidatura all'Oscar come Miglior film d'animazione.
Box Office: $124,596,398
Consigli: Un'ottima scelta tra i titoli d'animazione. Un film bello e ben realizzato, favola a tratti paurosa che finirà per conquistare. Un'infinità di personaggi caratteristici teneri e divertenti, con altrettanti alter ego più realizzati eppure svuotati della loro unicità. Un esperimento cinematografico per bambini in realtà molto adulto nell'approccio. Le voci originali sono di Dakota Fanning e Teri Hatcher, quindi potrebbe valere la pena di vedere ed eventualmente rivedere la pellicola anche in lingua originale.
Parola chiave: Bambola.
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