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mercoledì 19 agosto 2020

Film 1909 - Suspiria

Intro: A Pasqua con Erika abbiamo visto l'originale proprio per preparaci alla visione di questo remake. Che, diciamocelo, è più che altro un omaggio.
Film 1909: "Suspiria" (2018) di Luca Guadagnino
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
In sintesi: onestamente non capisco che percorso stia facendo guadagnino e cosa voglia raccontare. "Io sono l'amore" è stato un colpo di fulmine, "Call Me by Your Name" una storia che ho imparato ad apprezzare e capire, mentre questo "Suspiria" mi ha disorientato.
Avendo visto poco prima l'originale di Dario Argento, la mia aspettativa si basava sul fatto che la storia qui avrebbe ricalcato quella del 1977, ma mi sbagliavo: la pellicola di Guadagnino parte dal presupposto di Argento e Nicolodi (scuola di ballo e congrega di streghe) per poi prendere tutt'altra direzione e arrampicarsi per scene splatter, danze erotiche e una divisione in capitoli di una pesantezza che non mi aspettavo. Insomma, la storia prende in prestito alcuni elementi per poi decidere di dirigersi altrove. Il che di per sé non sarebbe assolutamente un problema, non fosse che si decidere di mettere in scena un remake quando, a mio avviso, sarebbe bastato dirigere semplicemente un nuovo film.
"Suspiria" di Guadagnino non mi ha fatto impazzire, lo devo ammettere, nonostante un'evidente appeal stilistica che pervade tutta la produzione e che ho trovato in linea con il progetto: i colori, le atmosfere, le musiche, le scenografie si sposano alla perfezione con la storia ambientata nella Berlino del '77 (durante il cosiddetto Autunno tedesco) e i costumi della scena del ballo finale forniscono un ottimo contrasto con tutto ciò che la scuola Markos Tanz ha rappresentato fino a quel momento. La sensualità della danza e l'occhio invadente della telecamera, insieme a un montaggio ben realizzato, sono un aiuto prezioso a contrastare quei momenti più soporiferi che di quando in quando prendono il sopravvento durante le 2 ore e mezza abbondati di durata.
Per il resto "Suspiria" rimane incastrato tra le varie anime che sembra voler a tutti i costi ricoprire, un po' remake, un po' horror, un po' thriller, un po' film impegnato, un po' pellicola sulla danza d'avanguardia, un po' spettacolo per gli occhi (dico solo che Tilda Swinton qui interpreta 3 ruoli e vi sfido a riconoscerli tutti!). Avessero intrapreso qualche percorso in meno, forse il risultato finale sarebbe stato più riuscito e meno pesante. O tutta un'altra storia.
Cast: Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Angela Winkler, Ingrid Caven, Elena Fokina, Sylvie Testud, Renée Soutendijk, Christine LeBoutte, Fabrizia Sacchi, Małgosia Bela, Jessica Harper, Chloë Grace Moretz.
Box Office: $7.7 milioni
Vale o non vale: Nonostante il disastroso esito al botteghino (il film è costato 20 milioni di dollari solo per realizzarlo), bisogna dire a favore di questa pellicola che il risultato finale, se si considerano aspetti più tecnici come make-up, effetti speciali e costumi, è piuttosto ragguardevole. Sicuramente Guadagnino ha una sua estetica precisa che prende forma di volta in volta differentemente in ogni suo progetto - un aspetto che trovo molto interessante - e anche qui ogni immagine è ben studiata, ogni inquadratura pensata come parte di un insieme.
Detto ciò, rimane il fatto che "Suspiria" sia troppo lungo, spesso troppo lento e a tratti difficile da decifrare. Sicuramente non una scelta per ogni occasione, certamente non un titolo dell'orrore convenzionale. Quindi, choose wisely.
Premi: Candidato al Grammy per Best Song Written for Visual Media ("Suspirium" di Thom Yorke). Candidato a 6 David di Donatello per Miglior scenografo, truccatore, acconciatore, effetti speciali, canzone e musicista (Thom Yorke). In concorso a Venezia 75 per il Leone d'Oro, ha vinto il Premio Soundtrack Stars per la Miglior canzone originale e il premio La Pellicola d'Oro per gli effetti speciali.
Parola chiave: Voto.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 9 maggio 2016

Film 1134 - The Witch: A New-England Folktale

Altro horror, altra foresta. E, in questo caso, altra epoca.
Film 1134: "The Forest" (2016) di Robert Eggers
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ambientato nel 17esimo secolo tra puritanesimo, vita da contadini e New England, questa pellicola gioca tantissimo sulle atmosfere che riesce ad evocare, pur non funzionando del tutto.
La critica lo ha osannato, Robert Eggers ha vinto al Sundance 2015 per la Miglior regia, il trailer promette molto bene: cosa c'è, quindi, di sbagliato? La lentezza, innanzitutto, e una staticità spesso snervanti e, soprattutto, inusuali per il genere horror. Ho apprezzato il fatto che si rompa con i cacnoni tradizionali, ma davvero qui l'attesa diventa troppo lunga. La strega c'è o non c'è? Il male è tra gli alberi o è tutta suggestione? La giovane Thomasin (Anya Taylor-Joy) è colpevole di tutto ciò che la accusano oppure è solo una vittima?
Per ottenere tutte queste risposte si deve pazientare fino alla fine della pellicola, momento in cui - dopo un'ora buona in cui non succede nulla -, finalmente la storia prende il via e, naturale, si interrompe proprio quando comincia a succedere qualcosa.
Sarà che noi siamo abituati ad altro, sarà che mi aspettavo tutta un'altra cosa e, che è peggio, avevo letto critiche entusiaste, di fatto mi sono ritrovato annoiato di fronte ad un prodotto esteticamente bello e sempre sul punto di voler osare qualcosa, ma che, puntualmente, non fa accadere nulla. Insomma, come spesso accade, aspettative tradite hanno portato ad un giudiio negativo.
Cast: Anya Taylor-Joy, Ralph Ineson, Kate Dickie, Harvey Scrimshaw, Ellie Grainger, Lucas Dawson.
Box Office: $32.2 milioni
Consigli: Accattivante nelle premesse e nella realizzazione estetica, "The Witch" non tradisce mai se stesso, ma non è davvero un film adatto a tutti. E' molto lungo, spesso privo di qualsiasi azione, frustrante per la natura dei dialoghi (allerta puritani!) e molto statico. L'azione c'è, ma è tutta concentrata nel finale. Chi cercasse un horror più aderente ai canoni attuali qui non troverà quello che cerca. Gli altri sperimentino pure.
Parola chiave: Black Phillip.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi