Primo film del dopo anniversario del blog è un adrenalinico groviglio di tradimenti, spionaggio e volta faccia. Partiamo in quarta!
Film 182: "Salt" (2010) di Phillip Noyce
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Nicola
Pensieri: Dopo un primo tempo adrenalinico e carico di suspance (nonché di molteplici dubbi nello spettatore), il film prende una piega, oltre che smisuratamente assurda, anche decisamente blanda.
La nostra Angelina Jolie/Evelyn Salt scalpita - e non poco - fino all'ultimo minuto di pellicola, ma non convince in pieno. L'interpretazione è buona, la Jolie ormai è esperta di ruoli d'azione (dopo i due "Lara Croft: Tomb Raider", "Mr. & Mrs. Smith" e "Wanted - Scegli il tuo destino") spacca ossa e spara-a-tutto, quindi non è certo lei l'elemento a sfavore di questa pellicola. E' che, alla lunga, perfino le trovate sensazionalistiche atte a eccitare lo spettatore, a farlo saltare sulla sedia, come si suol dire, non reggono più, perchè si tollera l'esagerazione solo quando ne vale la pena per la trama. Qui la trama lascia alquanto insoddisfatti, con un finale aperto che lascia campo libero ad un secondo capitolo che, si spera - nel caso non potessero fare a meno di girarlo - sia meno scontato di questo originale.
Il resto del cast è altamente intercambiabile. I volti noti sono quelli di Liev Schreiber ("X-Men le origini - Wolverine", "Il velo dipinto" e regia di "Ogni cosa è illuminata") e Chiwetel Ejiofor ("2012", Inside Man", "American Gangster"). Nella categoria dei 'visi familiari' troviamo August Diehl, visto in "Bastardi senza gloria" e Olek Krupa, che ritroviamo in piccoli ruoli in film come "Mamma ho preso il morbillo", "Burn after reading - A prova di spia" e "Behind enemy lines - Dietro le linee nemiche".
Dirige Phillip Noyce, famoso per aver girato pellicole come "The Quiet American", "Il collezionista di ossa" (sempre con la Jolie), "Sotto il segno del pericolo" e "Giochi di potere" (entrambi con Harrison Ford) e "Ore 10: Calma piatta" (con una giovanissima Nicole Kidman). La sceneggiatura, invece, è affidata a Kurt Wimmer, colpevole di aver scritto e diretto quell'abominio scriteriato e senza senso di "Ultraviolet", colossale ciofeca nonché uno dei film più orrendi di tutti i tempi.
Insomma, per tornare al film e concludere, direi che è un lavoro di onesto intrattenimento che mantiene le aspettative solo fino ad un certo punto. Piaciuto? Direi ni.
Consigli: Dolby e alta definizione. Poi mente sgombra e cervello spento. Fidatevi, altrimenti non reggerete certe 'americanate'.
Parola chiave: Copertura.
Ric
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