martedì 7 agosto 2012

Film 435 - Hysteria

Non ero ancora riuscito a vederlo ed era da un po' che aspettavo!


Film 435: "Hysteria" (2011) di Tanya Wexler
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Di sicuro uno spunto narrativo interessante per una storia che vanta un'originalità non usuale di questi tempi. Si tratta, infatti, della non certo nota vicenda che porta all'invenzione - romanzata - del vibratore.
Tra un gridolino e un orgasmo si snoda la vicenda del Dott. Mortimer Granville (Hugh Dancy) tra i meandri dell'isteria femminile guidato dal mentore Dr. Robert Dalrymple (Jonathan Pryce) in compagnia di due figlie che più diverse non si può. Chiaramente, nel corso della vicenda, quella che sembrava la più indomabile (Maggie Gyllenhaal), si rivelerà essere la perfetta compagna per la vita. Niente di nuovo per quanto riguarda la cornice amorosa, insomma, ma piuttosto interessante il racconto della genesi di uno strumento tanto conosciuto ai giorni nostri con, per sfondo, una rivoluzione sociale in pieno fermento per l'avvento di novità tecnologiche di grande portata. Insomma, un mix interessante e florido per un'unica vicenda da raccontare.
Non si risparmia alcuna gag sessuale in questo "Hysteria" e, soprattutto, si torna a far uso di uno degli attori più ironici e capaci del cinema british: Rupert Everett. Tagliente ed eloquente con un semplice sguardo, brillante spalla per tutta la durata della pellicola, è un peccato che venga usato con tanta parsimonia. E' certamente il personaggio più spassoso della pellicola, vedere per credere.
Insomma, la pellicola ha pecche anche piuttosto evidenti - ci sono molti passaggi noiosi in cui si preferirebbe decisamente passare oltre -, ma nel complesso l'idea è carina e riportata sullo schermo con semplicità e piacevolezza, tanto che un argomento così tecnicamente "spinoso" non risulta mai volgare o eccessivo. Si ride di gusto durante le performance orgasmiche delle anziane pazienti, ma si riflette anche sulle stranezze e il maschilismo umano: qualunque cambiamento umorale femminile era classificato dalla medicina come isterismo e, a volte, anche "curato" con tecniche estreme ed irreversibili. Sì, certo, si ride volentieri, ma se ci si sofferma un attimo su ciò che è stato davvero il nostro passato, si rimane un attimo interdetti.
Vale la pena di vederlo, anche se personalmente mi aspettavo qualcosina di più.
Consigli: Piacevole e garbato, mai volgare nonostante l'argomento che tratta. E' un buon film divertente che, alla fine, riesce anche a far riflettere. Non c'è male.
Parola chiave: Elettricità.

Trailer

Ric

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