Avevo visto il poster di questo film al cinema a New York e mi aveva subito incuriosito. Naturalmente in Italia è uscito con soli 5 mesi di ritardo...
Film 800: "Un milione di modi per morire nel West" (2014) di Seth MacFarlane
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Forse il vero problema di Seth MacFarlane è che si spinge molto oltre il confine del "decente" genericamente accettato, cosa che non sempre dà i suoi frutti. Con "Ted" il giochetto era riuscito, qui per qualche oscuro motivo, no. Eppure la formula di per sé non cambia.
Questa volta siamo nel selvaggio West, ma non quello di Sergio Leone o la versione rosa de "La signora del West": l'approccio satirico è concentrato proprio sulla caratteristica di inospitalità per l'individuo che rende l'ovest un luogo pericoloso, arretrato, rurale. MacFarlane, che è geniale nel ricreare parallelismi paradossali, riesce egregiamente nel sottolineare le differenze tra l'allora e oggi, giocando su assurdità e credenze della gente, oltre che la loro ingenua ignoranza, calcando la mano ed utilizzando un tipo di comicità molto scurrile e cruda che certamente non è figlia del tempo storico qui ritratto.
Funzionale a rendere ancora più evidente la differenza tra le due epoche proprio questo tipo di satira che, in maniera così forte, costringe lo spettatore a confrontarsi con temi e situazioni non esattamente digeribili da tutti. Ed è in questo, forse, che si potrebbe ricercare il motivo del parziale fallimento di "A Million Ways to Die in the West". Parziale perché, di fatto, l'incasso ha raddoppiato i costi di produzione (40 milioni di dollari), ma non è certo stato quel fenomeno inarrestabile che era stato "Ted" 2 anni fa.
Forse la satira del 'selvaggio west' non ha irresistibilmente attirato lo spettatore americano medio che, magari, nello scegliere cosa andare a vedere al cinema ha preferito "Maleficent" o "X-Men - Giorni di un futuro passato", titoli che hanno ostacolato non poco il film di MacFarlane nel suo weekend d'uscita. Ma, questioni tecniche o scelte di gusti a parte, direi che questa pellicola è, presa per il verso giusto, piuttosto divertente. Evitando finti sconvolgimenti o arrossamenti che nel 2014 fanno più sorridere che altro, si può dire che il lavoro fatto qui sia abbastanza buono e che la promessa de ltitolo sia mantenuta quasi letteralmente. Muore un sacco di gente durante i 116 minuti di durata e tutti nei modi più strambi o stupidi - il trailer dà già un ottimo assaggio di ciò che la trama mostrerà, ma anche le parole della canzone di "A Million Ways to Die" cantata da Alan Jackson e scritta dallo stesso MacFarlane rendono il tuo piuttosto esplicito (qui il videoclip versione lyric) - e molto del comico sta proprio in questi assurdi decessi per esempio per colpa di un toro o di un enorme parallelepipedo di ghiaccio...
Macabra comicità a parte, il cast è molto buono e, soprattutto, molto ricco: Charlize Theron, Amanda Seyfried, Neil Patrick Harris, Giovanni Ribisi, Sarah Silverman e Liam Neeson nella parte del cattivo (dal, si vedrà, sedere piuttosto in forma considerati i 62 anni d'età). La coppia più divertente è quella formata da Ribisi e la Silverman, promessi sposi in attesa di conoscersi biblicamente dopo il matrimonio, mentre lei di professione fa la prostituta presso il saloon della città e minuziosamente descrive al fidanzato i dettagli della sua professione. Entrambi gli attori sono davvero fantastici in questi ruoli. La Theron in questo ruolo da dura pistolera bella e impossibile è veramente magnetica.
Insomma, a me "Un milione di modi per morire nel West" è piaciuto, ha fatto divertire e anche lasciato un pelino esterrefatto per certe scene (qui come in "Ted"). Nel complesso è un lavoro omogeneo, certamente non convenzionale che si impegna moltissimo per ridicolizzare il mito del west per soli uomini veri, duri, coraggiosi. Un punto di vista insolito e, anche per questo, interessante oltre che divertente.
Ps. Numerosi camei: Ryan Reynolds, Patrick Stewart, Ewan McGregor, Christopher Lloyd nei panni di Doc Brown ("Ritorno al futuro") e Jamie Foxx in quelli di Django ("Django Unchained").
Box Office: $86 milioni
Consigli: Non certo per palati raffinati, però divertente se si accetta il compromesso di una comicità assolutamente scorretta. Molto volgare, crudo, eppure spassoso e con non poche trovate interessanti e intelligenti. Una satira abbastanza diversa dal solito per un prodotto commerciale e comico abbastanza inusuale. Il west come non si era mai visto (ovvero abbastanza ridicolo). Perfetto per divertirsi e in grado di accontentare un po' tutti (e far incazzare tutti gli altri). Ma MacFarlane è così, prendere o lasciare.
Parola chiave: Duello.
Trailer
Bengi
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