giovedì 26 gennaio 2017

Film 1288 - Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

E finalmente, sempre grazie a Netflix, si finisce la saga!

Film 1288: "Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo" (2008) di Steven Spielberg
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dall'incasso accumulato da questa pellicola direi che c'era non poca attesa per il grande ritorno di Indy sullo schermo! Peccato che le sorti della trama non siano state altrettanto soddisfacenti...
Mai come negli ultimi tempi Steven Spielberg ci ha abituato a una produzione altalenante a livello qualitativo, riuscendo sempre meno a portare a casa gli eclatanti risultati di un tempo. I trionfi di "Lincoln" e "Il ponte delle spie" cozzano non poco con i risultati mediocri, se non cattivi, di pellicole come "War Horse" (checché ne dica l'Academy, a mio avviso è stato un brutto film), "Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno" e l'ultimo clamoroso flop de "Il GGG - Il grande gigante gentile". Questo quarto "Indiana Jones" si inserisce a metà strada, in quanto il box-office è stato certamente fortunato anche se la pellicola di per sé non è particolarmente bella.
La penultima avventura del professore con la frusta - "Indiana Jones 5" arriverà negli USA il 19 luglio 2019 - è spesso un rimando alle precedenti, con un'evidente ritorno allo spirito che ha reso famoso il franchise negli anni '80. Al di là dei costumi e delle scenografie, oltre che il tempo storico d'ambientazione, è palese fin dalle prime scene che si tratti in tutto e per tutto di un'operazione-nostalgia leggermente evoluta, nel senso che va ammesso che la storia ci provi davvero ad andare oltre i propri stessi archetipi, pur non consegnando allo spettatore un'avventura veramente degna. Con quasi 20 anni di tempo per far tornare Jones sul grande schermo, mi spiace ma no, gli alieni si potevano tranquillamente lasciare a casa. Come l'esplosione atomica cui si sopravvive entrando nel frigorifero. Come il brutto personaggio di Irina Spalko, reso tollerabile solamente dall'ottimo lavoro della Blanchett. Come si poteva scimmiottare meno Brando con il personaggio del giovane e irruento Mutt Williams (Shia LaBeouf).
Volendo tralasciare gli scivoloni della sceneggiatura - sugli alieni però non mollo! -, va detto che, appunto, "Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull" ha il pregio di riuscire a ristabilire una connessione con il passato, soprattutto grazie ad un Harrison Ford davvero in forma per una parte non esattamente adatta ad ogni 60enne. Vedremo se con il quinto capitolo, a 70 anni suonati, ce la farà ancora ad essere credibile. E' comunque grazie a lui se tutto l'ambaradan funziona, capace dopo un ventennio di ritrovare lo spirito del personaggio, quella faccia da schiaffi e la simpatia, oltre che quella tempistica ai limiti dell'assurdo che hanno reso Indy un personaggio cult.
In definitiva, dove i fasti dei precedenti capitoli sono ahimè andati, questo "Indiana Jones 4" presenta in ogni caso la pregevole caratteristica dell'intrattenimento semplice e certamente avventuriero, pur con qualche limite dovuto ad effetti speciali così così. Nel complesso un rigenerato franchise che, dove non riesce a ricomporre la vecchia magia, punta tutto sull'efficace protagonista e il suo indimenticato interprete e consegna al pubblico di fan l'ennesima avventura che li rende contenti.
Film 1265 - I predatori dell'arca perduta
Film 1271 - Indiana Jones e il tempio maledetto
Film 1281 - Indiana Jones e l'ultima crociata
Film 1288 - Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
Film 2200 - Indiana Jones and the Dial of Destiny
Cast: Harrison Ford, Cate Blanchett, Karen Allen, Ray Winstone, John Hurt, Jim Broadbent, Shia LaBeouf, Alan Dale.
Box Office: $786.6 milioni
Consigli: Certamente il peggiore dei 4, pur con peggiore non volendo intendere necessariamente la caratteristica più negativa. Se fosse una pellicola priva del passato che ci è noto, probabilmente sembrerebbe qualcos'altro, forse addirittura un altro film, carico di avventure impossibili e un mondo fantastico pieno di immaginazione. La realtà e il contesto, purtroppo, spengono un po' l'entusiasmo legato a "Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo" e anche se è davvero bello rivedere Indy in piena forma, il risultato finale non è comunque sufficiente. Perfetto per una serata a mente spenta, ma forse non un nuovo capitolo all'altezza della saga che è stata.
Parola chiave: El Dorado.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

1 commento:

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