Di nuovo in ostello, di nuovo mi affido a Netflix per trovare compagnia durante una serata qualsiasi in quel di Adelaide.
Film 1426: "Kon-Tiki" (2012) di Joachim Rønning, Espen Sandberg
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Produzione interessante, un film sulla storica impresa che portò Thor Heyerdahl a partire dal Perù per arrivare in Polinesia tramite uno speciale tipo di imbarcazione (tanto simile ad un'enorme zattera) perfettamente somigliante a quella che plausibilmente fu usata in epoca precolombiana dalle antiche popolazioni del Sud America per attraversare il pacifico. Lo scopo era quello di dimostrare alla comunità scientifica dell'epoca - siamo negli anni '40 - che la teorica di Heyerdahl non solo fosse plausibile, ma anche concretamente praticabile. A tale scopo lo scienziato, insieme ad un equipaggio di altri quattro avventurieri, si imbarcò per 101 giorni di viaggio decidendo di dare credito alla teoria, mettendo a repentaglio la propria vita, nell'incertezza del successo della spedizione: a parte qualche modernità, infatti, i cinque intrapresero il viaggio rispettando le condizioni della traversata originale. Dei veri e propri esploratori.
"Kon-Tiki" racconta una storia di grande coraggio, una vera e propria avventura moderna che celebra la scoperta e il credere nelle proprie idee, oltre che la sfrontataggine di un certo tipo di genialità. Heyerdahl diventa un eroe, quasi un profeta, ma finché l'impresa non sarà compiuta sembrerà principalmente un pazzo visionario, al pari di chi decide di seguirlo ciecamente. Il tempo e la dedizione al progetto dimostreranno che l'audacia di certe convinzioni richiederà anche una buona dose di follia.
L'impresa raccontata qui è particolarmente interessante e coinvolgente e mette lo spettatore in condizione di immedesimarsi e diventare, di fatto, un altro membro dell'equipaggio. Non mancano i momenti drammatici dovuti alle condizioni estreme della missione, ma ogni sacrificio richiesto sarà ricompensato dalla grandezza della scoperta derivata dal successo dell'impresa. La pellicola è ben realizzata, presenta una bella fotografia ed effetti speciali piuttosto realistici; tutti i protagonisti sono in parte e credibili.
Insomma il risultato finale è molto buono, anche se un po' più patinato di quanto mi sarei aspettato da un prodotto su una storia del genere. In ogni caso una produzione europea che non ha niente da invidiare alle più commerciali americane, anzi è spesso di livello superiore. Una bella sorpresa.
Ps. Candidato all'Oscar e al Golden Globe come Miglior film straniero, ha perso contro "Amour" di Michael Haneke.
Cast: Pål Sverre Hagen, Anders Baasmo Christiansen, Tobias Santelmann, Gustaf Skarsgård, Odd-Magnus Williamson, Jakob Oftebro, Agnes Kittelsen.
Box Office: $22.8 milioni
Consigli: Sinceramente l'ho trovato un prodotto ben fatto e dalla storia particolarmente intrigante. Ero molto catturato dall'idea di dare alla storia che già mi aveva rapito durante il mio viaggio ad Oslo - sono stato al Kon-Tiki Museum di Bygdøy dove, tra l'altro, è conservato l'Oscar originale del 1952 al Miglior documentario per la pellicola omonima di Olle Nordemar - una consistenza più reale, per cui dal mio punto di vista recuperare questa pellicola aveva ancora più senso. Non è esattamente un titolo da ogni occasione, per quanto di fiction rimane un prodotto che racconta un fatto realmente accaduto e, probabilmente, ci deve essere l'interesse a saperne di più. In ogni caso, a mio avviso, "Kon-Tiki" è da recuperare.
Parola chiave: Oceano.
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Trailer
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