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giovedì 26 ottobre 2017

Film 1426 - Kon-Tiki

Di nuovo in ostello, di nuovo mi affido a Netflix per trovare compagnia durante una serata qualsiasi in quel di Adelaide.

Film 1426: "Kon-Tiki" (2012) di Joachim Rønning, Espen Sandberg
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Produzione interessante, un film sulla storica impresa che portò Thor Heyerdahl a partire dal Perù per arrivare in Polinesia tramite uno speciale tipo di imbarcazione (tanto simile ad un'enorme zattera) perfettamente somigliante a quella che plausibilmente fu usata in epoca precolombiana dalle antiche popolazioni del Sud America per attraversare il pacifico. Lo scopo era quello di dimostrare alla comunità scientifica dell'epoca - siamo negli anni '40 - che la teorica di Heyerdahl non solo fosse plausibile, ma anche concretamente praticabile. A tale scopo lo scienziato, insieme ad un equipaggio di altri quattro avventurieri, si imbarcò per 101 giorni di viaggio decidendo di dare credito alla teoria, mettendo a repentaglio la propria vita, nell'incertezza del successo della spedizione: a parte qualche modernità, infatti, i cinque intrapresero il viaggio rispettando le condizioni della traversata originale. Dei veri e propri esploratori.
"Kon-Tiki" racconta una storia di grande coraggio, una vera e propria avventura moderna che celebra la scoperta e il credere nelle proprie idee, oltre che la sfrontataggine di un certo tipo di genialità. Heyerdahl diventa un eroe, quasi un profeta, ma finché l'impresa non sarà compiuta sembrerà principalmente un pazzo visionario, al pari di chi decide di seguirlo ciecamente. Il tempo e la dedizione al progetto dimostreranno che l'audacia di certe convinzioni richiederà anche una buona dose di follia.
L'impresa raccontata qui è particolarmente interessante e coinvolgente e mette lo spettatore in condizione di immedesimarsi e diventare, di fatto, un altro membro dell'equipaggio. Non mancano i momenti drammatici dovuti alle condizioni estreme della missione, ma ogni sacrificio richiesto sarà ricompensato dalla grandezza della scoperta derivata dal successo dell'impresa. La pellicola è ben realizzata, presenta una bella fotografia ed effetti speciali piuttosto realistici; tutti i protagonisti sono in parte e credibili.
Insomma il risultato finale è molto buono, anche se un po' più patinato di quanto mi sarei aspettato da un prodotto su una storia del genere. In ogni caso una produzione europea che non ha niente da invidiare alle più commerciali americane, anzi è spesso di livello superiore. Una bella sorpresa.
Ps. Candidato all'Oscar e al Golden Globe come Miglior film straniero, ha perso contro "Amour" di Michael Haneke.
Cast: Pål Sverre Hagen, Anders Baasmo Christiansen, Tobias Santelmann, Gustaf Skarsgård, Odd-Magnus Williamson, Jakob Oftebro, Agnes Kittelsen.
Box Office: $22.8 milioni
Consigli: Sinceramente l'ho trovato un prodotto ben fatto e dalla storia particolarmente intrigante. Ero molto catturato dall'idea di dare alla storia che già mi aveva rapito durante il mio viaggio ad Oslo - sono stato al Kon-Tiki Museum di Bygdøy dove, tra l'altro, è conservato l'Oscar originale del 1952 al Miglior documentario per la pellicola omonima di Olle Nordemar - una consistenza più reale, per cui dal mio punto di vista recuperare questa pellicola aveva ancora più senso. Non è esattamente un titolo da ogni occasione, per quanto di fiction rimane un prodotto che racconta un fatto realmente accaduto e, probabilmente, ci deve essere l'interesse a saperne di più. In ogni caso, a mio avviso, "Kon-Tiki" è da recuperare.
Parola chiave: Oceano.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 14 ottobre 2015

Film 1015 - Sharknado

Proseguendo la serata alla ricerca di robaccia da vedere...

Film 1015: "Sharknado" (2013) di Anthony C. Ferrante
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Lu, Erika
Pensieri: Brutto come pochi altri, eppure successo di pubblico e critica al grido di 'so bad it's good'. Sul bad sono d'accordo.
In realtà da "Sharknado" mi aspettavo molto di più, tanto che alla fine non mi ha davvero soddisfatto. Sì, siamo ai limiti della resistenza trash, siamo oltre la mancanza di budget, storia, plausibilità, spirito goliardico, ecc ecc. Questo film per la tv è terribile su tutti i fronti, non si salva niente (se non l'idea degli squali che piovono in città per il tornado, che è spunto tremendamente divertente). La recitazione non va, gli effetti speciali fanno schifo, per non parlare dei fondali: dentro la macchina i finestrini lasciano intravedere solamente uno sfondo monocromatico, mentre le scene in elicottero sono pure peggio, considerato che il veivolo ha a malapena i comandi e la cabina di pilotaggio...
Vabbé, ma che pretendi, direte voi. Nulla, per carità, che "Sharknado" sarebbe stato qualcosa di pessimo si sapeva, semplicemente non pensavo così tanto! Io nei prodotti scadenti ci sguazzo, ma ammetto che dopo aver visto il primo film mi è passata la voglia di vedere i due sequel...
Cast: Ian Ziering, Tara Reid, John Heard, Cassie Scerbo, Jaason Simmons.
Box Office: /
Consigli: Bisogna partire preparati, sapendo che si tratta di un film per la tv a basso budget ed alto contenuto di boiate. Preso atto anche del fatto che si tratta di una delle più brutte realizzazioni di sempre, con effetti speciali da far accapponare la pelle, "Sharknado" può comunque lasciare il segno nello spettatore consapevole, giocando sulla simpatia di un franchise sgangherato che procede molto oltre le proprie possibilità, pur provando a farcela. Chiunque non apprezzi il genere, gli attori, le boiate e compagnia bella lasci perdere, sarebbe solo una perdita di tempo.
Parola chiave: Tempesta.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 18 settembre 2012

Film 449 - Shark 3D

Con Licia un piano su larga scala per prendere in considerazione la visione di tantissime pellicole horror che ci siamo persi/volevamo vedere!


Film 449: "Shark 3D" (2012) di Kimble Rendall
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Di fatto niente di granché horror o di paura per questo film (australiano, non USA!) che di titolo originale fa solo "Bait", esca. Perfetto titolo, tra l'altro, perchè attira spettatori con un'idea quando, in realtà, la pellicola non è esattamente quello che ci si aspetterebbe di vedere.
Il film, che con mia non poca sorpresa è stato presentato fuori concorso alla 69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha certamente il pregio di non essere fotocopia dei soliti prodotti con squali assassini annessi, ma certamente non apporta nulla di nuovo al filone.
L'idea di partenza è anche interessante: tsunami improvviso colpisce la costa e dei cittadini, dentro un centro commerciale, sopravvivono alla grande onda, ma rimangono intrappolati all'interno dell'edificio allagato su più livelli.
In questa cornice catastrofica, la parte davvero pericolosa la fanno i due squali bianchi che si godono le corsie del supermercato e, principalmente, il sapore di chi ci è bloccato dentro.
Ma, ad essere sinceri, le vittime sono poche come lo sono le scene di paura e, oltre a qualche passaggio splatter, il resto è tutto affidato alla solita suspense. Io, che ho infinita paura dei famelici pescioni, subisco facilmente lo stress cercato dai produttori di pellicole come questa e, sinceramente, mi rendo conto di non essere troppo attendibile nella misurazione oggettiva dell'ansia da qualcosa-sta-per-accadere in questo caso. Comunque si può dire che l'atmosfera ricreata è giusta ad installare nello spettatore l'attesa del momento in cui qualcosa di brutto si verificherà.
Anche se poi la promessa non è sempre mantenuta, ho preso in simpatia questo "Shark 3D", esempio meno scontato dei banali esperimenti tutto squartamenti e poca trama che di solito passano quando si parla di animali assassini. Nonostante non sia effettivamente nulla di che - ho anche un dubbio tecnico riguardo il finale con supermercato totalmente allagato e città completamente all'asciutto e, anzi, quasi desertica - direi che si possa definire "Bait" un film guardabile e un attimino più pensato rispetto a quanto siamo solitamente abituati.
Ps. Unico attore conosciuto anche qui da noi è Julian McMahon, famoso protagonista di "Streghe" e Dottor Troy di "Nip/Tuck".
Consigli: Si può anche decidere di vederlo al cinema (io avevo l'ingresso della 3), però il 3D inizialmente è fastidioso e, diciamocelo, al solito non particolarmente necessario. Effetti speciali funzionali, ma non eccelsi. Tutto sommato è un film carino, preso per quello che è: intrattenimento easy e senza alcuna pretesa.
Parola chiave: Cagnolino.

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BB