Intro: Una storia incredibile, un regista e un attore che insieme hanno già fatto un miracolo cinematografico, la luna, lo spazio e un pezzo di storia dell'umanità. Vogliamo altro da una sola pellicola?
Film 1690: "First Man" (2018) di Damien Chazelle
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: Damien Chazelle e Ryan Gosling si ritrovano dopo i fasti e gli onori di "La La Land" in una pellicola che più distante dal precedente musical non si può e, nonostante tutti i buoni propositi, vanno meno a segno di quanto non ci si sarebbe aspettato.
Non perché "First Man" sia un prodotto non valido, per carità, ma sicuramente manca di una certa freschezza e leggerezza che avrebbero giovato ad un film la cui storia è sicuramente elettrizzante: Neil Armstrong è il primo uomo (first man, appunto) a sbarcare sulla luna.
Lo spettatore si trova di fronte ad una storia meno glam e sfarzosa del previsto e, anzi, si scava nel profondo dei personaggi fin da subito, mettendo da parte per troppo tempo quello che è il motore principale del racconto, ovvero come sia stata organizzata e messa in pratica la missione. E' chiaro che contesto e mise-en-scène giocano due ruoli fondamentali enlla narrativa cinematografica, il punto è che qua si tende un po' troppo al dettaglio e il risultato è che la storia ingrana - finalmente - dopo troppo tempo.
Per il resto "First Man" giova di un bravo protagonista (Gosling, ingiustamente lasciato da parte da qualsiasi premio che conti) e una Claire Foy sulla cresta dell'onda dopo le fortune di "The Crown", nonché di una regia capace e una storia che ha sicuramente dell'incredibile e riesce ancora oggi ad affascinare e lasciare senza parole (sì che ci siamo atterrati sulla luna, dai). Colonna sonora particolarmente intensa, effetti speciali credibili, ma a cui non avrei consegnato alcun Oscar.
Cast: Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Christopher Abbott, Ciarán Hinds, Lukas Haas, Pablo Schreiber, Shea Whigham, Ethan Embry, Brian d'Arcy James, Olivia Hamilton.
Box Office: $105.7 milioni
Vale o non vale: Toni molto drammatici e una durata eccessiva ammazzano un po' un progetto altrimenti certamente interessante. La storia la conosciamo tutti, qui ci forniscono i dettagli.
Interessante e ben recitato, ma sicuramente non una pellicola per qualunque serata.
Premi: Candidato a 4 Oscar per Miglior scenografia, montaggio e missaggio sonoro ed effetti speciali, il film ha vinto per questi ultimi; 2 nomination ai Golden Globe per Miglior attrice non protagonista e colonna sonora, ha vinto per quest'ultima; 7 nomination ai BAFTA tra cui Miglior attrice non protagonista, sceneggiatura non originale, montaggio e fotografia. In competizione per il Leone d'Oro a Venezia.
Parola chiave: Braccialetto.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1690: "First Man" (2018) di Damien Chazelle
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: Damien Chazelle e Ryan Gosling si ritrovano dopo i fasti e gli onori di "La La Land" in una pellicola che più distante dal precedente musical non si può e, nonostante tutti i buoni propositi, vanno meno a segno di quanto non ci si sarebbe aspettato.
Non perché "First Man" sia un prodotto non valido, per carità, ma sicuramente manca di una certa freschezza e leggerezza che avrebbero giovato ad un film la cui storia è sicuramente elettrizzante: Neil Armstrong è il primo uomo (first man, appunto) a sbarcare sulla luna.
Lo spettatore si trova di fronte ad una storia meno glam e sfarzosa del previsto e, anzi, si scava nel profondo dei personaggi fin da subito, mettendo da parte per troppo tempo quello che è il motore principale del racconto, ovvero come sia stata organizzata e messa in pratica la missione. E' chiaro che contesto e mise-en-scène giocano due ruoli fondamentali enlla narrativa cinematografica, il punto è che qua si tende un po' troppo al dettaglio e il risultato è che la storia ingrana - finalmente - dopo troppo tempo.
Per il resto "First Man" giova di un bravo protagonista (Gosling, ingiustamente lasciato da parte da qualsiasi premio che conti) e una Claire Foy sulla cresta dell'onda dopo le fortune di "The Crown", nonché di una regia capace e una storia che ha sicuramente dell'incredibile e riesce ancora oggi ad affascinare e lasciare senza parole (sì che ci siamo atterrati sulla luna, dai). Colonna sonora particolarmente intensa, effetti speciali credibili, ma a cui non avrei consegnato alcun Oscar.
Cast: Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Christopher Abbott, Ciarán Hinds, Lukas Haas, Pablo Schreiber, Shea Whigham, Ethan Embry, Brian d'Arcy James, Olivia Hamilton.
Box Office: $105.7 milioni
Vale o non vale: Toni molto drammatici e una durata eccessiva ammazzano un po' un progetto altrimenti certamente interessante. La storia la conosciamo tutti, qui ci forniscono i dettagli.
Interessante e ben recitato, ma sicuramente non una pellicola per qualunque serata.
Premi: Candidato a 4 Oscar per Miglior scenografia, montaggio e missaggio sonoro ed effetti speciali, il film ha vinto per questi ultimi; 2 nomination ai Golden Globe per Miglior attrice non protagonista e colonna sonora, ha vinto per quest'ultima; 7 nomination ai BAFTA tra cui Miglior attrice non protagonista, sceneggiatura non originale, montaggio e fotografia. In competizione per il Leone d'Oro a Venezia.
Parola chiave: Braccialetto.
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RispondiEliminaDiciamo che si poteva fare di più, resta un po' l'amaro in bocca, però è un bel film ;)
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