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mercoledì 18 dicembre 2024

Film 2331 - Hidden Figures

Intro: Tornato a casa, rivedo Michael e qual è il titolo che gli propongo di vedere? Ma ovviamente quello che "Fly Me to the Moon" mi aveva ricordato qualche giorno prima...

Film 2331: "Hidden Figures" (2016) di Theodore Melfi
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: ancora non posso credere che Michael non lo avesse mai visto prima. Io, alla mia ennesima visione, trovo sempre - se non ancora di più - che "Hidden Figures" sia un gran bel film, con un bel messaggio e ben realizzato, nonché portato sulle spalle di 3 fantastiche protagoniste che fanno un lavoro egregio: Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monáe.
Grande pellicola.
Film 1320 - Hidden Figures
Film 1665 - Hidden Figures
Film 2329 - Hidden Figures
Cast: Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons, Mahershala Ali, Aldis Hodge, Glen Powell.
Box Office: $236.2 milioni
Vale o non vale: Un film che riguardo sempre volentieri e riesce, tutte le volte, a mettermi di buon umore. La storia è bella (e vera) e ben raccontata, le protagoniste interagiscono tra di loro magnificamente, il resto del cast è ottimo, le musiche accompagnano alla perfezione. Insomma, per me, un titolo da recuperare.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per Miglior film, sceneggiatura non originale e attrice non protagonista (Octavia Spencer). 1 nomination ai BAFTA per la Miglior sceneggiatura non originale e 2 ai Golden Globes per attrice non protagonista (Spencer) e colonna sonora. 2 candidature ai Grammy per Best Score Soundtrack for Visual Media e Best Compilation Soundtrack for Visual Media. 2 vittorie agli MTV Movie + TV Award per Best Hero (Taraji P. Henson) e Best Fight Against the System e 1 nomination per Best Actor in a Movie (Henson).
Parola chiave: Computer.
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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 16 dicembre 2024

Film 2330 - Fly Me to the Moon

Intro: Ultimo film americano. Di ritorno da Boston, tra un pisolino e un pasto (questa volta decente) decido di recuperare una pellicola che avevo perso al cinema e mi era rimasta impressa per il suo gigantesco flop al botteghino.

Film 2330: "Fly Me to the Moon" (2024) di Greg Berlanti
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non c'è veramente nulla di particolarmente negativo da riportare riguardo a questo film, una commedia romantica anzi piuttosto piacevole.
Scarlett Johansson e Channing Tatum funzionano bene insieme e si confermano due ottimi comprimari e tutta l'operazione "Fly Me to the Moon" ha un particolare "vibe" che mi ha molto ricordato un altro titolo simile (anche se molto più riuscito), "Hidden Figures", che apprezzo sempre. Per cui devo ammettere che la visione di questa pellicola mi ha soddisfatto.
Quello che non mi torna, invece, è come sia possibile che un prodotto come questo sia riuscito a costare nientemeno che 100 milioni di dollari. Premesso che, per loro stessa ammissione, quelli di Apple non sono interessati al risultati del box-office, quanto più alla possibilità di convincere nuovi possibili clienti a sottoscrivere il loro servizio di streaming, è comunque impossibile non rimanere basiti rispetto al risultato catastrofico in termini di incassi di questo film. Un film che, diciamocelo pure, per nessun motivo giustifica un budget tanto elevato (che, tra l'altro, non include nemmeno i costi per il marketing e la promozione).
Detto questo, ribadisco che "Fly Me to the Moon" è un prodotto carino e si lascia guardare senza problemi.
Cast: Scarlett Johansson, Channing Tatum, Jim Rash, Anna Garcia, Donald Elise Watkins, Noah Robbins, Colin Woodell, Christian Zuber, Nick Dillenburg, Colin Jost, Victor Garber, Ray Romano, Woody Harrelson.
Box Office: $42.2 milioni
Vale o non vale: Per chi ha gradito "Hidden Figures", questo è sicuramente un titolo similare che presenta anche affinità sia di trama che di atmosfere. "Fly Me to the Moon" non è certo un capolavoro, ma per una visione non troppo impegnativa è certamente una scelta azzeccata.
Premi: /
Parola chiave: Gatto nero.
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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 8 dicembre 2019

Film 1690 - First Man

Intro: Una storia incredibile, un regista e un attore che insieme hanno già fatto un miracolo cinematografico, la luna, lo spazio e un pezzo di storia dell'umanità. Vogliamo altro da una sola pellicola?
Film 1690: "First Man" (2018) di Damien Chazelle
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: Damien Chazelle e Ryan Gosling si ritrovano dopo i fasti e gli onori di "La La Land" in una pellicola che più distante dal precedente musical non si può e, nonostante tutti i buoni propositi, vanno meno a segno di quanto non ci si sarebbe aspettato.
Non perché "First Man" sia un prodotto non valido, per carità, ma sicuramente manca di una certa freschezza e leggerezza che avrebbero giovato ad un film la cui storia è sicuramente elettrizzante: Neil Armstrong è il primo uomo (first man, appunto) a sbarcare sulla luna.
Lo spettatore si trova di fronte ad una storia meno glam e sfarzosa del previsto e, anzi, si scava nel profondo dei personaggi fin da subito, mettendo da parte per troppo tempo quello che è il motore principale del racconto, ovvero come sia stata organizzata e messa in pratica la missione. E' chiaro che contesto e mise-en-scène giocano due ruoli fondamentali enlla narrativa cinematografica, il punto è che qua si tende un po' troppo al dettaglio e il risultato è che la storia ingrana - finalmente - dopo troppo tempo.
Per il resto "First Man" giova di un bravo protagonista (Gosling, ingiustamente lasciato da parte da qualsiasi premio che conti) e una Claire Foy sulla cresta dell'onda dopo le fortune di "The Crown", nonché di una regia capace e una storia che ha sicuramente dell'incredibile e riesce ancora oggi ad affascinare e lasciare senza parole (sì che ci siamo atterrati sulla luna, dai). Colonna sonora particolarmente intensa, effetti speciali credibili, ma a cui non avrei consegnato alcun Oscar.
Cast: Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Christopher Abbott, Ciarán Hinds, Lukas Haas, Pablo Schreiber, Shea Whigham, Ethan Embry, Brian d'Arcy James, Olivia Hamilton.
Box Office: $105.7 milioni
Vale o non vale: Toni molto drammatici e una durata eccessiva ammazzano un po' un progetto altrimenti certamente interessante. La storia la conosciamo tutti, qui ci forniscono i dettagli.
Interessante e ben recitato, ma sicuramente non una pellicola per qualunque serata.
Premi: Candidato a 4 Oscar per Miglior scenografia, montaggio e missaggio sonoro ed effetti speciali, il film ha vinto per questi ultimi; 2 nomination ai Golden Globe per Miglior attrice non protagonista e colonna sonora, ha vinto per quest'ultima; 7 nomination ai BAFTA tra cui Miglior attrice non protagonista, sceneggiatura non originale, montaggio e fotografia. In competizione per il Leone d'Oro a Venezia.
Parola chiave: Braccialetto.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 27 ottobre 2019

Film 1665 - Hidden Figures

Intro: Lo rivedo sempre con piacere.
Film 1665: "Hidden Figures" (2016) di Theodore Melfi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: storia vera interessante ed edificante - ovviamente -che racconta le vicende inizialmente non molto felici di tre donne afroamericane che, negli anni '60, si apprestano inconsapevolmente a rivoluzionare non solo il loro luogo di lavoro (nientemeno che la NASA), ma anche collateralmente il corso della storia dell'uomo nello spazio.
Film 1320 - Hidden Figures
Film 1665 - Hidden Figures
Film 2329 - Hidden Figures
Cast: Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons, Mahershala Ali, Aldis Hodge, Glen Powell.
Box Office: $236 milioni
Vale o non vale: Bella storia con bel messaggio annesso che ci ricorda quanto razzismo e sessismo siano questioni aperte che solo una sessantina di anni fa erano considerate la norma. Tre donne magnifiche che, in silenzio, hanno portato un po' di rivoluzione nella loro vita e nel mondo.
Premi: Candidato a 3 Oscar (Miglior film, sceneggiatura non originale e attrice non protagonista), a 2 Golden Globe (attrice non protagonista, colonna sonora) e al BAFTA per la sceneggiatura. 2 nomination ai Grammy per Best Score Soundtrack for Visual Media e Best Compilation Soundtrack for Visual Media.
Parola chiave: Calcoli.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 6 marzo 2017

Film 1320 - Hidden Figures

Altro giro, altro regalo: in arrivo per l'8 marzo in Italia, una delle pellicole che più mi aveva incuriosito di questi Oscar 2017.

Film 1320: "Hidden Figures" (2016) di Theodore Melfi
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Tra i candidati a Miglior film che quest'anno ho visto, "Hidden Figures" è, assieme a "La La Land", quello che ho preferito. In tutta sincerità ero ben disposto in partenza verso questa pellicola, sia perché le tre attrici protagoniste mi incuriosivano assieme, sia perché dal trailer sembrava che la storia potesse essere davvero interessante e il risultato finale dinamico, edificante e del tutto piacevole. E' stato così quasi per tutto.
"Hidden Figures" è tratto dall'omonimo romanzo di Margot Lee Shetterly che, a sua volta, si ispira alla vera storia delle tre donne afroamericane, dette "computer", impiegate alla NASA con differenti ruoli, tutti riconducibili ad un'indiscutibile capacità cerebrale: Katherine Goble Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson. Le tre attrici che rispettivamente le interpretano - Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe - sono una scelta di cast perfetta e da sole valgono la visione della pellicola. Anche se forse la Spencer non si meritava così tanto la nomination all'Oscar (fa lo stesso ruolo che aveva in "The Help"), insieme sono un bel gruppo affiatato e credibile per il quale non si può non finire per fare il tifo. Inoltre il resto del cast è particolarmente ricco ed è bello ritrovare Costner e la Dunst finalmente in una produzione che fa centro.
La storia che si racconta ha dell'incredibile ed è un piacere da seguire e, man mano che il racconto procede, diventa sempre più coinvolgente, tanto che non si fatica a vivere le stesse ansie e gioie provate dai protagonisti sullo schermo. La lungimiranza di certi comportamenti, la gentilezza di alcuni gesti, la cattiveria gratuita, l'assurdità dell'impostazione raziale della società dell'epoca sono tutti elementi che vanno a comporre la trama caratterizzandola e contestualizzandola, pur evitando toni tragici o facili buonismi. Questo, in particolare, è l'aspetto che più mi ha colpito: ci sono meno fronzoli del previsto. Credevo che la produzione avrebbe giocato su toni più "patetici" e, invece, per quanto si conceda non pochi momenti edificanti, non cede troppo alla voglia di strafare. Così ne esce un film bello e godibile, interessante e ben costruito intorno a tre protagoniste forti e bellissime. Unico neo, a volte si pecca di ritmo.
Al di là di questo, comunque, il vero piacere di seguire "Hidden Figures" sta nel vedere come la NASA diventi una sorta di campus epurato dalle leggi raziali (certo non è tutto rose e fiori, ma da qualche parte bisogna pur cominciare) ed evolve rapidamente esattamente come cambiano i dati da elaborare per le varie missioni. E queste ultime richiedono lo sofrzo di tutti, bianchi e neri, per poter essere portate a termine. Dunque il programma spaziale bada poco al colore della pelle e tanto ai risultati e al lavoro di squadra in vista di un traguardo che è un goal per tutti.
In un momento storico in cui l'unità e il senso di comunità e identità vacillano, è bello ricordare come bastino intelligenza e lungimiranza per superare le proprie paure per la diversità altrui.
Ps. 3 nomination all'Oscar (Miglior film, sceneggiatura non originale, attrice non protagonista), 2 ai Golden Globes (attrice non protagonista, colonna sonora) e una ai BAFTA (sceneggiatura).
Film 1320 - Hidden Figures
Film 1665 - Hidden Figures
Film 2329 - Hidden Figures
Cast: Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons, Glen Powell, Mahershala Ali.
Box Office: $195 milioni
Consigli: Non un capolavoro, ma sicuramente una pellicola piacevole da seguire, con una bella storia da raccontare e un gruppo di attori veramente ben assortito (finalmente Jim Parsons esce dal personaggio di Sheldon Cooper). In lingua originale è stata un'esperienza particolarmente soddisfacente - cercando di decodificare i vari accenti - e anche se sono sicuro che l'imminente uscita in sala e la pigrizia faranno optare per il doppiaggio, come sempre mi sento di dire che la versione originale batte quella tradotta a mani basse. Non è una presa di posizione ma un dato di fatto: il lavoro che c'è dietro i personaggi sta anche nel tono e nell'impostazione della voce. E il piacere di seguire una nuova storia sta anche nel non sentirsela raccontare sempre dalle solite quattro voci.
Parola chiave: Euler method.

Se ti interessa/ti è piaciuto

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 novembre 2015

Film 1036 - Interstellar

Comprato il dvd e subito visto!

Film 1036: "Interstellar" (2014) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Rivederlo è stato un piacere. Da un po' avevo voglia di rivedere questo film di Nolan che al cinema mi era piaciuto tantissimo, pur avendomi spiazzato nel finale. Questa seconda visione mi ha lasciato con mille domande scientifiche - girate a chi di dovere - e una consapevolezza ormai sempre più matura in me: le storie non devono andare dove ti aspetti che vadano ma devo semplicemente raccontarti ciò che hanno da dire. Lo scontro tra aspettativa e realtà è sempre un gioco difficile di assestamenti e compromessi, per cui può vincere solo qualcosa che abbia davvero in sé la peculiarità e la forza di mostrare qualcosa di nuovo, inaspettato, bello.
Trovo che "Interstellar" sia un bel film per molti motivi, che vanno dall'ottima resa tecnica (colonna sonora, effetti speciali, fotografia) al sapiente lavoro di sceneggiatura aiutato da un ottimo cast che combina capacità e un glam patinato quanto basta. La storia è solita e tiene per quasi tutto il film, anche se forse avrei preferito un finale meno positivo (ah, le aspettative!); il risultato finale è di grandissimo impatto e riesce ad intrattenere uno spettatore rapito da immagini e immaginazione. Uno dei migliori film della passata stagione.
Ps. Nonostante l'incasso e le buone recensioni, il film non si è portato a casa quanti premi si sarebbe meritato. L'Oscar inevitabile agli effetti speciali è arrivato, ma è mancato il riconoscimento alla colonna sonora di Hans Zimmer (solo nominato) e alla sceneggiatura per Nolan (neanche la candidatura).
Film 834 - Interstellar
Cast: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Bill Irwin, Ellen Burstyn, Michael Caine, David Oyelowo, John Lithgow, Mackenzie Foy, Wes Bentley, Casey Affleck, Topher Grace, Matt Damon.
Box Office: $675 milioni
Consigli: Una bella storia interessante e stimolante, riesce a provocare e lanciare interrogativi, spingendo lo spettatore a porsi domande e fare supposizioni. Ultimamente sono pochi i film che riescono a superare questo tipo di sfida, il che già di per sé è miracoloso. Inoltre, e non è da sottovalutare, l'avventura descritta da Nolan è un azzardo che prende il nome di scoperta, un tentativo alla cieca di esplorare l'ignoto e tentare di renderlo conosciuto. Al giorno d'oggi il brivido dell'avventuriero, dello scopritore di terre è già più un mito che un ricordo, un ruolo praticamente impossibile da rivestire se non, in casi come questo, grazie al cinema. Ecco, quindi, che il valore aggiunto di una storia come questa si palesa: diventiamo tutti esploratori e ci poniamo come limite solo quello che ci detta lo spazio. Se non basta questo a convincervi, il cast è pazzesco, regia e sceneggiatura sono di Nolan, colonna sonora ed effetti speciali da urlo, un viaggio nello spazio e un finale intricatissimo. Sono sicuro che valga almeno una visione.
Parola chiave: Tesseratto.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 17 ottobre 2015

Film 1018 - Fantastic 4 - I fantastici quattro

Moltissima attesa, altissime aspettative, pessime critiche d'oltreoceano e incassi imbarazzanti. Era il caso di farmi al più presto un'opinione!

Film 1018: "Fantastic 4 - I fantastici quattro" (2015) di Josh Trank
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Quando ci piacciono sti reboot? La risposta ce la diamo tra un po'.
Dopo una serie di fenomenali successi al botteghino, dopo essere riusciti a riunire in un solo franchise tutti gli Avengers, dopo aver perfino utilizzato sapientemente la carta "Ant-Man"... ebbene sì, anche la Marvel pare aver fallito.
A 2015 più che inoltrato, abituati da anni a buoni blockbuster e, quest'anno in particolare, dopo una serie di titoli pro super eroi, la nuova scommessa della casa di produzione di Stan Lee riesuma dal cilindro nientemeno che i Fantastici 4, già portati due volte sul grande schermo negli ultimi 10 anni. Ce n'era bisogno? Sicuramente no, ma questo non vuol dire che non valesse la pena tentare di dare nuovo lustro ad una saga che certo non aveva trovato giustizia nei precedenti lavori.
Sulla carta tutto sembrava perfetto: un gigantesco budget, un cast completamente rinnovato e svecchiato che punta su nuovi talenti emergenti di Hollywood (Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan, Jamie Bell), la Torcia Umana che diventa di colore, un tam tam mediatico di prim'ordine (tanto che si dice siano stati spesi 100 milioni di dollari solo di pubblicità). Insomma, blockbuster era e doveva essere e, neanche a dirlo, lo stesso doveva dirsi in termini di successo commerciale. Così, lo sappiamo, non è stato. E ora la domanda iniziale: ci piace, questo reboot? Francamente no, ma non è nemmeno così terribile come lo hanno dipinto. E' vero, manca totalmente di dinamismo e azione, oltre che di un certo ritmo interno. E' tutto molto statico, molto serio, il che alla lunga tedia. Non è colpa dei quattro giovani attori, la loro scelta mi pare sufficientemente adeguata - pure trovo uno spreco avere Bell nel cast e trasformarlo nella Cosa, ma tant'è -, il fatto è che la storia forse si prende troppo sul serio. Senza stare ad analizzare ogni eroe marvel passato al cinema, credo sia indubbio affermare che ironia e divertimento siano sempre stati alla base dei protagonisti dei fumetti/film della casa. Qui questa caratteristica manca totalmente e viene rimpiazzata da sottesa tensione mai espressa, mai lasciata scatenare davvero. Anche le scena d'azione - che pure sono pochissime - non soddisfano in pieno e lasciano lo spettatore leggermente frustrato: se nemmeno i blockbuster tutti supereroi e missioni da portare a termine hanno scene d'azione... di cosa si sta parlando? Bella domanda.
Nell'insieme "Fantastic Four" è davvero meno pessimo di come l'abbiano dipinto, eppure non basta. Gli effetti speciali relativi al personaggio del Dr. Doom sono bruttini, la storia fatica ad ingranare e, alla fine, non si esce soddisfatti da questa nuova avventura che manca sia di personalità che di un progetto sensato. Mi spiego meglio: il primo capitolo della precedente saga con Jessica Alba & co. era essenzialmente identico, cambiando solo per realismo degli effetti speciali e flashback del passato. Era dunque necessario fotocopiare il precedente e leggermente fallimentare tentativo, riproponendolo a 10 anni di distanza o si poteva tentare qualcosa di nuovo? Seppure poteva servire una contestualizzazione per creare le basi del franchise, non era meglio limitarsi a un prologo e proseguire verso nuove avventure già da questo titolo?
Davvero molte domande per un unico e certamente dimenticabile film. "Fantastic 4 - I fantastici quattro" poteva essere un nuovo fiore all'occhiello della casa cinematografica, ma la direzione finale di questa pellicola ha convinto pochi. Il sequel già annunciato è in forse e a meno che non decidano di ricostruire daccapo questa nuova visione dei quattro supereroi, dubito l'operazione potrebbe in ogni caso funzionare. Fino ad allora, Jessica Alba & co. possono stare tranquilli: contro ogni pronostico i loro 4 sono ancora i più fantastici.
Ps. Mi ha fatto sorridere e rincuorato leggere che anche nelle recensioni ufficiali al film, non sono stato il solo a notare una certa mancanza di cura dei dettagli, necessariamente sfociata in errori. Da Wikipedia: «[...] also criticized the blatant continuity errors, such as Mara's changing hair style and color and Teller's disappearing facial hair, brought on by the film's reshoots.»
Film 757 - I Fantastici 4
Film 760 - I Fantastici 4 e Silver Surfer
Cast: Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan, Jamie Bell, Toby Kebbell, Reg E. Cathey, Tim Blake Nelson, Dan Castellaneta.
Box Office: $166.6 milioni
Consigli: Può valere una visione se si è fan dei 4, dei fumetti marvel o delle pellicole sui supereroi. E' un peccato perché il risultato finale è meno entusiasmante del previsto e di certo questo reboot non fa rimpiangere il precedente franchise. Ognuno è libero di farsi un'opinione visionando questo titolo: a mio avviso non assolutamente pessimo, eppure certamente mi aspettavo molto di più. La sufficienza non c'è, ma i quattro attori protagonisti sono una bella squadra glamour e giovane e può valere la pena anche solo per loro dare una chance al film.
Parola chiave: Pianeta Zero.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 17 dicembre 2014

Film 834 - Interstellar

Uno dei film che attendevo di più quest'anno.

Film 834: "Interstellar" (2014) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Paola, Erika, Luigi
Pensieri: Finalmente ho visto "Interstellar", finalmente sono felice.
Nel giro di due anni il destino mi ha regalato ben due avventure nello spazio, entrambe pensate e realizzate da grandi registi, entrambe sponsorizzate e prodotte come kolossal moderni, esempi cinematografici di un genere fantascientifico che viaggia nella scienza del possibile e propone protagonisti che lo spazio trasforma in eroi. La differenza tra questi due titoli è che dove qui c'è la solita narrazione back/forward che tanto piace a Nolan (con una timeline che spazia tra presente, passato e futuro), per quanto riguarda "Gravity" la struttura narrativa e la questione del tempo sono lineari.
Il viaggio dell'equipaggio Endurance sarà un'avventura verso l'ignoto, una tentata esplorazione che procede per ipotesi, calcoli e una certa dose di casualità, tutti elementi che la accomunano al precedente sforzo umano di un'esplorazione senza precedenti: la scoperta dell'America.
600 anni dopo (arrotondiamo, qui si parla solo di un vicino futuro) l'impresa che scoprì l'America cercando le Indie, Nolan fa cercare ai suoi protagonisti un altro pianeta che possa sostenere la vita e gli fa trovare "Loro", non ben definite entità che si riveleranno essere i probabili esseri umani del futuro intenzionati ad aiutare quelli del passato (aprendo il wormhole). Ora, anche solo per aver accennato questi pochi snodi della storia si capisce già che la trama di "Interstellar" sia piuttosto intricata, specialmente per quanto riguarda la questione scientifica. Eppure, nonostante io di fisica ne capisca quanto un pappagallo di letteratura, devo dire che non solo il tutto non risulta incomoprensibile o noioso, ma anzi nel mio caso mi ha pure incuriosito e spinto ad informarmi.
Per quanto riguarda il risultato finale, devo dire innanzitutto che a me il film è piaciuto parecchio. Effetti speciali già da Oscar, colonna sonora coinvolgente, un cast di grandi nomi (Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain in primis, ma anche Ellen Burstyn, Michael Caine, Wes Bentley, Casey Affleck, Topher Grace e un inaspettato Matt Damon!) e una storia intrigantissima, una vera e prorpia avventura moderna in grado di - letteralmente - spaziare, aprendo un dibattito tra gli spettatori sia profani che addetti ai lavori. Mi rendo conto che il finale sia meno in linea con le premesse di quanto non si vorrebbe, ma scelte narrative di fiction hanno significato all'interno del contesto di cui fanno parte, per cui mi sembra un po' sciocco attaccare l'aspetto scientifico di un prodotto che non è documentario, ma una storia che, per quanto possa attingere dalla realtà, rimane comunque inventata.
Chiaro, lo spirito rimane sempre quello filoamericano: gli USA sono coloro che capisco il problema, lo analizzano, sperimentano e ci mettono il cuore fino a quando non riescono da soli - e soprattutto per mezzo di un eroe - a salvare la situazione. Del resto, varcando la soglia del cinema e rivestendo il ruolo di spettatori di questa pellicola, scendiamo a patti con questo fatto fin dal principio.
"Interstellar", come si capisce, non è un prodotto in grado di suscitare un responso unanime. Ho sentito critiche entusiaste e altre più freddine, pareri discordi su più questioni. Io ho gradito sinceramente, ho apprezzato una storia ben articolata e calibrata, con forse l'unica vera pecca in un finale che poteva evitarsi (spoiler) il ritorno dell'eroe. Con la trottola di "Inception" Nolan era riuscito a regalare allo spettatore qualche secondo di vera incertezza prima della chiusura del film, cosa che qui manca e in alcuni potrebbe aver causato motivo di disappunto o delusione. Tutto sommato però non credo che si possa tarare un giudizio totale solo su una cifra stilistica, un rimando di incertezza bruciato. La grande macchina di "Interstellar" è un gigante in grado di mantenere le sue promesse colossali, una moderna odissea nello spazio che però non fugge dal rappresentare le umane debolezze ed incertezze della vita (a gravità non zero).
Il piacere dell'esplorazione e della scoperta di nuovi mondi è esaltante e noi seduti sulla comoda poltroncina siamo testimoni di un evento che difficilmente la vita ci regalerà dal vivo: la scoperta di qualcosa di ignoto e mai visto. Ecco, è così che io ho vissuto questo viaggio: da esploratore.
Film 1036 - Interstellar< br /> Box Office: $622.3 milioni (ad oggi)
Consigli: Se vi è piaciuto "Gravity", se amate Nolan, se vi piacciono le avventure nello spazio, se i paradossi temporali di "Star Trek" vi hanno esaltato... "Interstellar" sarà l'ennesimo titolo cult. Il finale vira un po' alla "Contact" (ricordate quello con Jodie Foster e... - oddio lo scopro solo ora! - Matthew McConaughey?), ma, hey!, abbiamo appena assistito alle lezione di fisica più interessante di sempre quindi ne vale la pena.
Effetti speciali, neanche a dirlo, da urlo, un buon cast dove la più sacrificabile rimane Jessica Chastain, e la colonna sonora del sempre affidabile Hans Zimmer. Christopher Nolan dirige sicuro e ci accompagna per mano attraverso universi e galassie alternati senza difficoltà a campagne e campi di granturco. Sarebbe ora gli riconoscessero qualcosa, ma dubito sarà questo titolo a favorirlo. In ogni caso "Interstellar" è uno dei film da vedere di quest'anno.
Parola chiave: Codice morse.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi