Intro: Altro giro altro regalo, rimaniamo sulle scelte facili facili, ma questa volta di animazione.
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
Film 2162: "Puss in Boots: The Last Wish" (2022) di Joel Crawford
Visto: dal computer portatileLingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: sarò onesto, non ricordo assolutamente nulla del primo film uscito nel 2011 se non la parte in cui il gatto caccia fuori gli occhioni (esattamente come qui). Per il resto, buio totale. La verità, comunque, è che non serve ricordarsi molto di quanto successo prima per godersi questo secondo "Puss in Boots".
L'altra grande ammissione che devo fare è che non sono mai stato particolarmente fan di "Shrek", specialmente i vari sequel. Il gatto con gli stivali appare in "Shrek 2" e sicuramente è una delle aggiunte più significative e apprezzabili del franchise.
Premesse fatte, posso dire che "Puss in Boots: The Last Wish" sia assolutamente un'avventura divertente e piacevole da seguire. Inutile sottolineare quanto Antonio Banderas faccia la differenza nel valorizzare il personaggio, rappresentandolo con grande ironia e tempi comici perfetti. A Salma Hayek do la sufficienza, nel senso che non ha certamente fatto un cattivo lavoro, ma niente della sua performance è davvero memorabile. E parlando di performance che rimangono impresse, sicuramente Harvey Guillén ("What We Do in the Shadows") nei panni di Perrito regala a questo sequel quello che gatto con gli stivali aveva regalato a "Shrek 2", ovvero un personaggio iconico.
E' vero, è vero, di personaggi come il piccolo cagnolino che si finge gatto se ne sono già visti, eppure mi è sembrato che Guillén sia riuscito nell'ardua impresa di far suo un personaggio già visto e migliorarlo. Davvero Perrito è uno degli aspetti più riusciti del film.
Film che, in generale, funziona e scivola via come l'olio, senza che lo spettatore se ne renda nemmeno conto (la pellicola dura a malapena un'ora e mezza, quello che oggi potrebbe essere la lunghezza di un epiosidio di una serie tv). Il che è raro per un sequel di uno spin-off.
L'unico aspetto che veramente non ho gradito, invece, è il nuovo look che è stato applicato a questo "Puss in Boots: The Last Wish", un mix tra l'estetica precedente e una nuova da fumetto che a mio avviso non solo non si amalgama bene, ma finisce anche per distrarre lo spettatore. Francamente l'ho trovata una strana scelta considerato che solitamente non si cambia uno degli aspetti del tuo brand - così importante come tra l'altro - in corso d'opera. Non so se questa nuova estetica fosse stata adottata precedentemente nella serie Netflix "The Adventures of Puss in Boots" (2015–2018), però a me non ha convito.
A parte questo, comunque, la narrazione funziona, il risultato finale è godibile e il cast fa davvero un ottimo lavoro. Tutto sommato un ottimo sequel.
Film 1317 - Il gatto con gli stivali
Film 2162 - Puss in Boots: The Last Wish
Cast: Antonio Banderas, Salma Hayek Pinault, Harvey Guillén, Florence Pugh, Olivia Colman, Ray Winstone, Samson Kayo, John Mulaney, Wagner Moura, Da'Vine Joy Randolph, Anthony Mendez.
Box Office: $268.9 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Simpatico, divertente e godibile, questo sequel di "Puss in Boots" anche a distanza di 11 dal primo capitolo funziona e intrattiene. La premesse è intrigante e lo svilupo ben ritmato, il tutto perfettamente doppiato da un nuovo dinamico duo: Antonio Banderas e Harvey Guillén.
Premi: Candidato ai Golden Globes e BAFTAs per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Mappa.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
L'altra grande ammissione che devo fare è che non sono mai stato particolarmente fan di "Shrek", specialmente i vari sequel. Il gatto con gli stivali appare in "Shrek 2" e sicuramente è una delle aggiunte più significative e apprezzabili del franchise.
Premesse fatte, posso dire che "Puss in Boots: The Last Wish" sia assolutamente un'avventura divertente e piacevole da seguire. Inutile sottolineare quanto Antonio Banderas faccia la differenza nel valorizzare il personaggio, rappresentandolo con grande ironia e tempi comici perfetti. A Salma Hayek do la sufficienza, nel senso che non ha certamente fatto un cattivo lavoro, ma niente della sua performance è davvero memorabile. E parlando di performance che rimangono impresse, sicuramente Harvey Guillén ("What We Do in the Shadows") nei panni di Perrito regala a questo sequel quello che gatto con gli stivali aveva regalato a "Shrek 2", ovvero un personaggio iconico.
E' vero, è vero, di personaggi come il piccolo cagnolino che si finge gatto se ne sono già visti, eppure mi è sembrato che Guillén sia riuscito nell'ardua impresa di far suo un personaggio già visto e migliorarlo. Davvero Perrito è uno degli aspetti più riusciti del film.
Film che, in generale, funziona e scivola via come l'olio, senza che lo spettatore se ne renda nemmeno conto (la pellicola dura a malapena un'ora e mezza, quello che oggi potrebbe essere la lunghezza di un epiosidio di una serie tv). Il che è raro per un sequel di uno spin-off.
L'unico aspetto che veramente non ho gradito, invece, è il nuovo look che è stato applicato a questo "Puss in Boots: The Last Wish", un mix tra l'estetica precedente e una nuova da fumetto che a mio avviso non solo non si amalgama bene, ma finisce anche per distrarre lo spettatore. Francamente l'ho trovata una strana scelta considerato che solitamente non si cambia uno degli aspetti del tuo brand - così importante come tra l'altro - in corso d'opera. Non so se questa nuova estetica fosse stata adottata precedentemente nella serie Netflix "The Adventures of Puss in Boots" (2015–2018), però a me non ha convito.
A parte questo, comunque, la narrazione funziona, il risultato finale è godibile e il cast fa davvero un ottimo lavoro. Tutto sommato un ottimo sequel.
Film 1317 - Il gatto con gli stivali
Film 2162 - Puss in Boots: The Last Wish
Cast: Antonio Banderas, Salma Hayek Pinault, Harvey Guillén, Florence Pugh, Olivia Colman, Ray Winstone, Samson Kayo, John Mulaney, Wagner Moura, Da'Vine Joy Randolph, Anthony Mendez.
Box Office: $268.9 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Simpatico, divertente e godibile, questo sequel di "Puss in Boots" anche a distanza di 11 dal primo capitolo funziona e intrattiene. La premesse è intrigante e lo svilupo ben ritmato, il tutto perfettamente doppiato da un nuovo dinamico duo: Antonio Banderas e Harvey Guillén.
Premi: Candidato ai Golden Globes e BAFTAs per il Miglior film d'animazione.
Parola chiave: Mappa.
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