Avevo comprato il dvd prima di partire per l'America ed ero assolutamente intenzionato a rivedere questa pellicola appena tornato.
Film 709: "Biancaneve e il cacciatore" (2012) di Rupert Sanders
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: La mia prima visione londinese era stata influenzata da stanchezza e sonnolenza, quindi a parte una buona impressione iniziale per fotografia, effetti speciali e una grandissima Charlize Theron, non potevo spingermi troppo oltre. La verità è che, per quello che mi aspettavo e cercavo, "Biancaneve e il cacciatore" era perfettamente conforme alle aspettative.
Ora che ho visto e rivisto bene, posso confermare che, ineffetti, il film è un buon esempio di blockbuster nonché interessante revisione della fiaba Disney. Chiaro che, quando si compara la bellezza della Theron a quella di Kristen Stewart e la si fa spuntare alla seconda il tutto suona un po' ridicolo, ma è ovviamente il ruolo di cattiva della storia che vince e rimane inevitabilmente impresso nella mente dello spettatore, quindi pace.
In linea generale "Snow White and the Huntsman" è un prodotto commericale funzionale al suo principale scopo di accaparra-incasso, tanto che è già in produzione un secondo capitolo per il 2016 con, riconfermati, i protagonisti Kristen Stewart e Chris Hemsworth nei panni di Biancaneve e del cacciatore senza (ancora) un nome di battesimo. Io l'ho trovato un film d'intrattenimento piacevole, senza infamia e senza lode. Anzi, piuttosto godibile, a dire il vero. Niente di impegnativo, ma comunque una produzione curata e realizzata secondo un preciso stile estetico con, inoltre, una certa cura per i costumi (specialmente quelli della cattiva Ravenna/Theron) da parte di Colleen Atwood (già 3 volte premio Oscar) oltre che un'interessante rivisitazione del famoso 'specchio delle brame'. Carino.
Ps. E' l'ultimo film di Bob Hoskins, scomparso lo scorso 29 aprile.
Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Box Office: $396,592,829
Consigli: Kristen Stewart sporca di fango e decisa guerriera affronta una magica Charlize Theron che inquieta e seduce personaggi e pubblico. La visione vale anche solo per lei, davvero magnetica. La trama si segue senza pensieri, l'interpretazione della Stewart non ha scosse come al solito e Chris Hemsworth, che nella versione originale è praticamente incomprensibile, qui grazie al doppiaggio ha finalmente un senso (anche se pure qui ha sempre il solito ruolo da macho muscoloso). Tutto sommato un esempio di cinema commerciale non male.
Parola chiave: Foresta Oscura.
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#HollywoodCiak
Bengi
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giovedì 8 maggio 2014
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
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martedì 18 settembre 2012
Film 450 - Young Adult
Film da cui ero incuriosito per svariati motivi...
Film 450: "Young Adult" (2011) di Jason Reitman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dal regista e dalla sceneggiatrice di "Juno" - rispettivamente Jason Reitman e Diablo Cody - una nuova collaborazione cinematografica che, questa volta, ha come protagonista Charlize Theron. L'attrice, assente dalle scene dal "The Road" del 2009, dall'anno scorso è tornata prepotentemente a farsi notare e qui (nominata ai Golden Globe come migliore attrice comica) e per i clamorosi successi commerciali di "Biancaneve e il cacciatore" e "Prometheus".
Anche se devo ammettere che questa pellicola non mi ha entusiasmato quanto il bellissimo "Juno", devo dire che la performance della Theron è davvero azzeccata. Stropicciata e allucinata, costantemente depressa e in cerca di attenzione, delusa da un futuro che si aspettava le avrebbe steso un tappeto rosso sotto i piedi, Mavis Gary è interpretata dall'attrice in maniera molto realistica e credibile e certamente vale la pena di seguire questa pellicola anche solo per questo motivo.
La trama in sé non è sempre brillante e, anzi, a volte ho trovato che ecceda un po' troppo in bizzarrie così volutamente esasperate da risultare fastidiose. Anche la conclusione finale con il dialogo tra Mavis e la sorella dell'amico Matt/Patton Oswalt non mi è piaciuta. Al di là della sfrontata cattiveria di Mavis, mi pare che produca l'effetto inverso rispetto alla parabola di cui si è narrato fino a quel momento: dopo il confronto devastante con la realtà che la circonda, Mavis sembrerebbe aver capito che a) è inutile attaccarsi al passato perchè il presente non si presenta nelle forme in cui si vuole e b) è inutile credersi migliori degli altri solo perchè si è riusciti ad andarsene dal paesello. Nonostante, appunto, il film si spenda a raccontare questo percorso di formazione, proprio nel finale la situazione si ribalta riportando Mavis al suo percorso di idee originali: lei è migliore degli altri perché è più bella, è riuscita a realizzare qualcosa e, soprattutto, se n'è andata nella grande città. Questo tipo di conclusione mi ha sinceramente deluso.
Un espediente carino, invece, e funzionale a raccontare i pensieri di Mavis in maniera più chiara che solamente attraverso le sue azioni è quello di legare gli avvenimenti che le capitano al racconto del libro che sta scrivendo. E' un'idea semplice, ma, per come è realizzata, è un'eccellente modo di accompagnare i pensieri della protagonista.
Insomma, tutto sommato direi che questo prodotto vale principalmente per l'interpretazione dei suoi attori, ma comunque nel complesso direi che "Young Adult" l'ho visto volentieri.
Consigli: Vale principalmente per la sua attrice principale. Assolutamente da evitare se si è depressi o alcolizzati... Non aiuta.
Parola chiave: Buddy Slade.
Trailer
BB
Film 450: "Young Adult" (2011) di Jason Reitman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dal regista e dalla sceneggiatrice di "Juno" - rispettivamente Jason Reitman e Diablo Cody - una nuova collaborazione cinematografica che, questa volta, ha come protagonista Charlize Theron. L'attrice, assente dalle scene dal "The Road" del 2009, dall'anno scorso è tornata prepotentemente a farsi notare e qui (nominata ai Golden Globe come migliore attrice comica) e per i clamorosi successi commerciali di "Biancaneve e il cacciatore" e "Prometheus".
Anche se devo ammettere che questa pellicola non mi ha entusiasmato quanto il bellissimo "Juno", devo dire che la performance della Theron è davvero azzeccata. Stropicciata e allucinata, costantemente depressa e in cerca di attenzione, delusa da un futuro che si aspettava le avrebbe steso un tappeto rosso sotto i piedi, Mavis Gary è interpretata dall'attrice in maniera molto realistica e credibile e certamente vale la pena di seguire questa pellicola anche solo per questo motivo.
La trama in sé non è sempre brillante e, anzi, a volte ho trovato che ecceda un po' troppo in bizzarrie così volutamente esasperate da risultare fastidiose. Anche la conclusione finale con il dialogo tra Mavis e la sorella dell'amico Matt/Patton Oswalt non mi è piaciuta. Al di là della sfrontata cattiveria di Mavis, mi pare che produca l'effetto inverso rispetto alla parabola di cui si è narrato fino a quel momento: dopo il confronto devastante con la realtà che la circonda, Mavis sembrerebbe aver capito che a) è inutile attaccarsi al passato perchè il presente non si presenta nelle forme in cui si vuole e b) è inutile credersi migliori degli altri solo perchè si è riusciti ad andarsene dal paesello. Nonostante, appunto, il film si spenda a raccontare questo percorso di formazione, proprio nel finale la situazione si ribalta riportando Mavis al suo percorso di idee originali: lei è migliore degli altri perché è più bella, è riuscita a realizzare qualcosa e, soprattutto, se n'è andata nella grande città. Questo tipo di conclusione mi ha sinceramente deluso.
Un espediente carino, invece, e funzionale a raccontare i pensieri di Mavis in maniera più chiara che solamente attraverso le sue azioni è quello di legare gli avvenimenti che le capitano al racconto del libro che sta scrivendo. E' un'idea semplice, ma, per come è realizzata, è un'eccellente modo di accompagnare i pensieri della protagonista.
Insomma, tutto sommato direi che questo prodotto vale principalmente per l'interpretazione dei suoi attori, ma comunque nel complesso direi che "Young Adult" l'ho visto volentieri.
Consigli: Vale principalmente per la sua attrice principale. Assolutamente da evitare se si è depressi o alcolizzati... Non aiuta.
Parola chiave: Buddy Slade.
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giovedì 14 giugno 2012
Film 417 - Snow White and the Huntsman
Giovedì scorso, giornata di pioggia, malumore e litigi, il mio personale rifugio è stato un cinema di Leicester Square. Esattamente una settimana dopo, oggi, ho scoperto che proprio Londra, in quella piazza, ha ospitato l'anteprima mondiale del film che ho visto.
Film 417: "Snow White and the Huntsman" (2012) di Rupert Sanders
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il 2012 è l'anno di Biancaneve. Dopo il popolarissimo cartone Disney "Biancaneve e i sette nani" del 1937, nonostante altri tentativi, non si era mai riusciti a far tornare in auge questa storia tanto quanto oggi. Due film in poco più di tre mesi di distanza l'uno dall'altro, entrambi con cast stellari e, soprattutto, due regine cattive d'eccezione: Julia Roberts e, qui, Charlize Theron.
Se "Mirror Mirror" (da noi semplicemente "Biancaneve") e i suoi $161,476,157 di incasso sono stati un buon antipasto, questo "Snow White and the Huntsman" ("Biancaneve e il cacciatore") - che in sole due settimane è già a quota $187,685,895 - si può già considerare come la portata principale. Non che vi fossero dubbi.
Dai toni cupi e tesi, ricco di intrighi e combattimenti, questa pellicola è certamente più riuscita di quella che l'ha preceduta, che era caratterizzata da toni più fiabeschi, divertenti e spensierati. Più da bambini, per semplificare.
Fin dall'inizio ho trovato efficace e ben riuscita la cura delle immagini, tese a ricercare un tipo di inquadratura particolare o, grazie all'aiuto degli effetti speciali, a creare suggestioni visive tanto belle quanto funzionali all'animo dark del film.
Assolutamente promossa Charlize Theron, di una bellezza magnetica quasi ipnotica, vera protagonista di una storia che, senza il suo carisma e il suo fascino, avrebbe certamente toppato il risultato finale. Intrigante e crudele, dalla voce suadente e dalla bellezza ben più evidente dell'acerba Kristen Stewart, regna per tutti i 127minuti di proiezione. Non so come sarà doppiata in italiano, ma assicuro che da sola la Theron vale il prezzo del biglietto (o almeno delle mie 11.25£).
Chris Hemsworth e la Stewart sono ancora piuttosto giovani e incapaci. Lui è bravo a recitare quanto Victoria Beckham a cantare. Per la metà del tempo ha un espressione ebete e, quando parla, si esprime come un troglodita appena scappato dalla caverna. Lei, dalla voce molto mascolina, ha quel fastidioso sguardo da perennemente drogata che, su quello che dovrebbe essere il delicato visino di una principessa, non è esattamente un punto a favore. Sulla recitazione, invece, pensavo peggio.
Il tutto, comunque, nel complesso mi ha soddisfatto. Ammetto di essermi perso qualche passaggio per colpa del sonno (ero davvero stanchissimo), ma assolutamente non per colpa della pellicola. Tornerò certamente a vederla in italiano.
Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Consigli: Ascoltare Charlize Theron recitare qui in lingua originale vale davvero la pena. E' una regina cattiva (anche se il nome Ravenna fa un po' ridere...) più che azzeccata!
Parola chiave: "Mirror mirror on the wall who's the fairest of them all?".
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

Film 417: "Snow White and the Huntsman" (2012) di Rupert Sanders
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il 2012 è l'anno di Biancaneve. Dopo il popolarissimo cartone Disney "Biancaneve e i sette nani" del 1937, nonostante altri tentativi, non si era mai riusciti a far tornare in auge questa storia tanto quanto oggi. Due film in poco più di tre mesi di distanza l'uno dall'altro, entrambi con cast stellari e, soprattutto, due regine cattive d'eccezione: Julia Roberts e, qui, Charlize Theron.
Se "Mirror Mirror" (da noi semplicemente "Biancaneve") e i suoi $161,476,157 di incasso sono stati un buon antipasto, questo "Snow White and the Huntsman" ("Biancaneve e il cacciatore") - che in sole due settimane è già a quota $187,685,895 - si può già considerare come la portata principale. Non che vi fossero dubbi.
Dai toni cupi e tesi, ricco di intrighi e combattimenti, questa pellicola è certamente più riuscita di quella che l'ha preceduta, che era caratterizzata da toni più fiabeschi, divertenti e spensierati. Più da bambini, per semplificare.
Fin dall'inizio ho trovato efficace e ben riuscita la cura delle immagini, tese a ricercare un tipo di inquadratura particolare o, grazie all'aiuto degli effetti speciali, a creare suggestioni visive tanto belle quanto funzionali all'animo dark del film.
Assolutamente promossa Charlize Theron, di una bellezza magnetica quasi ipnotica, vera protagonista di una storia che, senza il suo carisma e il suo fascino, avrebbe certamente toppato il risultato finale. Intrigante e crudele, dalla voce suadente e dalla bellezza ben più evidente dell'acerba Kristen Stewart, regna per tutti i 127minuti di proiezione. Non so come sarà doppiata in italiano, ma assicuro che da sola la Theron vale il prezzo del biglietto (o almeno delle mie 11.25£).
Chris Hemsworth e la Stewart sono ancora piuttosto giovani e incapaci. Lui è bravo a recitare quanto Victoria Beckham a cantare. Per la metà del tempo ha un espressione ebete e, quando parla, si esprime come un troglodita appena scappato dalla caverna. Lei, dalla voce molto mascolina, ha quel fastidioso sguardo da perennemente drogata che, su quello che dovrebbe essere il delicato visino di una principessa, non è esattamente un punto a favore. Sulla recitazione, invece, pensavo peggio.
Il tutto, comunque, nel complesso mi ha soddisfatto. Ammetto di essermi perso qualche passaggio per colpa del sonno (ero davvero stanchissimo), ma assolutamente non per colpa della pellicola. Tornerò certamente a vederla in italiano.
Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Consigli: Ascoltare Charlize Theron recitare qui in lingua originale vale davvero la pena. E' una regina cattiva (anche se il nome Ravenna fa un po' ridere...) più che azzeccata!
Parola chiave: "Mirror mirror on the wall who's the fairest of them all?".
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mercoledì 2 maggio 2012
Film 400 - Biancaneve
Da bravo nipote a Pasqua porto nonna al cinema a vedere la sua attrice preferita: Julia Roberts.
E... siamo a 400 recensioni!!!
Film 400: "Biancaneve" (2012) di Tarsem Singh
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nonna
Pensieri: Essendo Hollywood alla frutta mi approccio sempre con diffidenza a questo nuovo fenomeno del riesumare vecchie idee tanto datate da far sembrare giovane Gina Lollobrigida. Eppure qui c'è Julia Roberts che finalmente cambia un po' ruolo, poi l'astro nascente delle teen actresses Lily Collins, monociglica prole del cantante inglese ex-Genesis Phil Collins e, infine, il belloccio e recentemente molto impegnato giovane nuovo talento dal nome di Armie Hammer che, sicuramente, qualcuno ricorderà - ben più vestito che qui - in 'filmetti' come "The Social Network" o "J. Edgar"...
Il curriculum di "Mirror Mirror", dunque, è questo: un magico cast che va dalla star ex premio Oscar ai due freschissimi nuovi volti del cinema contemporaneo con alla regia, invece, un autore di poche pellicole (4) di cui tre sono risultate decisamente fruttifere: "The cell - La cellula" ($104,155,843), "Immortals" ($226,904,017) e questa ($159,047,422). Sugli incassi se la cava.
Ho ricevuto pareri discordi su questo prodotto, ma, personalmente, non l'ho trovato malvagio. Numerose polemiche hanno accompagnato la pellicola, sia perchè dal trailer pare si travisasse completamente il tono del film, sia perchè quest'estate ne uscirà un altro incentrato proprio sulla figura di Biancaneve, nonostante sia evidente fin da subito che "Biancaneve" e "Biancaneve e il cacciatore" non abbiano in comune che i protagonisti principali. Nonostante tutta la baraonda, comunque, credo che il prodotto di Tarsem sia di ottimo accompagnamento per un pomeriggio tranquillo tra una favoletta, buoni effetti speciali e dei costumi che sono delle piccole opere d'arte (la stilista/costumista Eiko Ishioka - scomparsa il 21 gennaio di quest'anno - oltre ad aver collaborato a tutte le pellicole del regista, ha vinto anche l'Oscar per "Dracula di Bram Stoker", ha disegnato i costumi per "Cirque du Soleil: Varekai" e ha diretto il videoclip della canzone "Cocoon" di Björk. Tra le altre cose).
Innocuo e divertente, con una serie di libertà che difficilmente ameranno gli estimatori del capolavoro Disney, qui ci troviamo di fronte ad una commediola degli equivoci, dove fin da subito sai come andrà a finire. La Roberts ritrova finalmente un po' di grinta e riesce a dare il giusto carisma al suo personaggio che, inevitabilmente, risulta il più simpatico.
Ancora a me oscura la scelta di non sfoltire il magico sopracciglio della bella Collins che, per il resto, sembra capace di reggere bene la scena di un disimpegno romantico-fiabesco adatto ad un pubblico di adolescenti e (poco appena) post che desiderano svagarsi spegnendo con piacere il cervello. Ottima, se posso, la scelta di Hammer che, con un buon fisico ma evitando la tartaruga a tutti i costi, incarna alla perfezione il belloccio della porta accanto con - che non guasta - una certa attitudine alla recitazione (in "The Social Network" recitava addirittura la doppia parte dei gemelli Winklevoss).
Per il resto i nani-ladri sono simpatici e il ritmo tiene. L'escamotage della trama regge e per tutti i 106minuti di pellicola non si rischia di annoiarsi.
E' carino e, chiaramente, non passerà agli annali quale capolavoro, però è una buona produzione senza pretese che, evitando le volgarità, intrattiene a dovere lasciando una piacevole sensazione divertita allo spettatore quando esce dalla sala.
Consigli: Per tutti i fans di Julia è un imperdibile appuntamento per ritrovare la loro beniamina finalmente in buona forma recitativa come non la si vedeva da un po'. Per tutti gli altri è sicuramente un buon disimpegno made in USA. La Collins, poi, è da tenere d'occhio.
Parola chiave: Specchio.
Trailer
Ric
E... siamo a 400 recensioni!!!
Film 400: "Biancaneve" (2012) di Tarsem Singh
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nonna
Pensieri: Essendo Hollywood alla frutta mi approccio sempre con diffidenza a questo nuovo fenomeno del riesumare vecchie idee tanto datate da far sembrare giovane Gina Lollobrigida. Eppure qui c'è Julia Roberts che finalmente cambia un po' ruolo, poi l'astro nascente delle teen actresses Lily Collins, monociglica prole del cantante inglese ex-Genesis Phil Collins e, infine, il belloccio e recentemente molto impegnato giovane nuovo talento dal nome di Armie Hammer che, sicuramente, qualcuno ricorderà - ben più vestito che qui - in 'filmetti' come "The Social Network" o "J. Edgar"...
Il curriculum di "Mirror Mirror", dunque, è questo: un magico cast che va dalla star ex premio Oscar ai due freschissimi nuovi volti del cinema contemporaneo con alla regia, invece, un autore di poche pellicole (4) di cui tre sono risultate decisamente fruttifere: "The cell - La cellula" ($104,155,843), "Immortals" ($226,904,017) e questa ($159,047,422). Sugli incassi se la cava.
Ho ricevuto pareri discordi su questo prodotto, ma, personalmente, non l'ho trovato malvagio. Numerose polemiche hanno accompagnato la pellicola, sia perchè dal trailer pare si travisasse completamente il tono del film, sia perchè quest'estate ne uscirà un altro incentrato proprio sulla figura di Biancaneve, nonostante sia evidente fin da subito che "Biancaneve" e "Biancaneve e il cacciatore" non abbiano in comune che i protagonisti principali. Nonostante tutta la baraonda, comunque, credo che il prodotto di Tarsem sia di ottimo accompagnamento per un pomeriggio tranquillo tra una favoletta, buoni effetti speciali e dei costumi che sono delle piccole opere d'arte (la stilista/costumista Eiko Ishioka - scomparsa il 21 gennaio di quest'anno - oltre ad aver collaborato a tutte le pellicole del regista, ha vinto anche l'Oscar per "Dracula di Bram Stoker", ha disegnato i costumi per "Cirque du Soleil: Varekai" e ha diretto il videoclip della canzone "Cocoon" di Björk. Tra le altre cose).
Innocuo e divertente, con una serie di libertà che difficilmente ameranno gli estimatori del capolavoro Disney, qui ci troviamo di fronte ad una commediola degli equivoci, dove fin da subito sai come andrà a finire. La Roberts ritrova finalmente un po' di grinta e riesce a dare il giusto carisma al suo personaggio che, inevitabilmente, risulta il più simpatico.
Ancora a me oscura la scelta di non sfoltire il magico sopracciglio della bella Collins che, per il resto, sembra capace di reggere bene la scena di un disimpegno romantico-fiabesco adatto ad un pubblico di adolescenti e (poco appena) post che desiderano svagarsi spegnendo con piacere il cervello. Ottima, se posso, la scelta di Hammer che, con un buon fisico ma evitando la tartaruga a tutti i costi, incarna alla perfezione il belloccio della porta accanto con - che non guasta - una certa attitudine alla recitazione (in "The Social Network" recitava addirittura la doppia parte dei gemelli Winklevoss).
Per il resto i nani-ladri sono simpatici e il ritmo tiene. L'escamotage della trama regge e per tutti i 106minuti di pellicola non si rischia di annoiarsi.
E' carino e, chiaramente, non passerà agli annali quale capolavoro, però è una buona produzione senza pretese che, evitando le volgarità, intrattiene a dovere lasciando una piacevole sensazione divertita allo spettatore quando esce dalla sala.
Consigli: Per tutti i fans di Julia è un imperdibile appuntamento per ritrovare la loro beniamina finalmente in buona forma recitativa come non la si vedeva da un po'. Per tutti gli altri è sicuramente un buon disimpegno made in USA. La Collins, poi, è da tenere d'occhio.
Parola chiave: Specchio.
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