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venerdì 11 luglio 2025

Film 2371 - How to Date Billy Walsh

Intro: I think I was on one of my IMDB search/down the rabbithole moment searching for Tanner Buchanan after the final season of "Cobra Kai" came out.

Film 2371
: "How to Date Billy Walsh" (2024), Alex Pillai
Watched on: My computer
Language: English
Watched with: No one
Thoughts: I'll be honest, I watched the movie just because I thought it was a gay or borderline-gay coming of age romcom. I couldn't have been more wrong.
Although it's a very avarage (aka watchable) movie, nothing about this screams original. "How to Date Billy Walsh" tries really hard to be a lot of things, many of which we've seen before, resulting in a mishmash that doesn't really work, yet is not necessarily bad. It's giving "Sex Education", "Heartbreak High", "Never Have I Ever" and "Mean Girls" (and more, even "Carrie"!) vibes, yet never as good or iconic.
I think the biggest issue here is that this film is trying too hard to channel someone else's 'personality', trying to be edgy and funny, but also smart and quirky, and it doesn't really work because there's no original point of view. Again, it's not a terrible movie, but a very forgettable one it is indeed.
Cast: Sebastian Croft, Charithra Chandran, Nick Frost, Guz Khan, Lucy Punch, Kunal Nayyar, Tanner Buchanan.
Box Office: /
Worth a watch?: Perfectly watchable, even if you're not really paying attention.
Awards: /
Key word: Love Doctor.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 20 maggio 2021

Film 2001 - The Adventures of Tintin

Intro: Secondo film dal gigantesco iMac che la DCU mi ha dato in prestito, ho deciso di optare (nuovamente) per un titolo d'animazione.

Film 2001
: "The Adventures of Tintin" (2011) di Steven Spielberg
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: c'era qualcosa rispetto a questa pellicola che non mi aveva mai attirato, motivo per cui mi ci sono di fatto voluti 10 anni per recuperarla... E devo dire che il mio istinto non aveva tutti i torti. (O sarà la classica profezia che si auto avvera?)
"The Adventures of Tintin" non è un prodotto malvagio, ci mancherebbe, però per essere un cartoon - tra l'altro diretto da uno che di avventura e suspense se ne intende - non solo è un film abbastanza violento, ma pure piuttosto noioso. Ho veramente faticato ad appassionarmi a questa storia ed è un vero peccato considerato che da bambino ho passato anche io il mio buon momento da appassionato di Tintin (avevo persino il videogioco).
Detto questo, ribadisco, non è che il film di Spielberg sia terribile, semplicemente mi è parso poco ispirato. O, forse, mi è parso così perché io per primo non ero troppo convinto rispetto a questa esperienza cinematografica. In ogni caso, meh.
Cast: Jamie Bell, Andy Serkis, Daniel Craig, Nick Frost, Simon Pegg, Toby Jones, Mackenzie Crook.
Box Office: $374 milioni
Vale o non vale: Non mi ha fatto impazzire, ma questo non vuole dire che sia una totale perdita di tempo. Sicuramente, però, mi aspettavo molto di più.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior colonna sonora; vincitore del Golden Globe per il Miglior film d'animazione e candidato a 2 BAFTA per film d'animazione ed effetti speciali.
Parola chiave: Isola.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 8 giugno 2020

Film 1718 - Tomb Raider

Intro: Avevo provato a cominciarlo ancora in Australia durante i sei mesi di reclusione al Takarakka, ma la qualità del file scaricato era tremenda, così ho deciso di posticipare. Ne ho approfittato una volta in aereo verso la mia nuova avventura: America (Los Angeles durante gli Oscar 2019, Las Vegas e San Francisco) e Nuova Zelanda.
Film 1718: "Tomb Raider" (2018) di Anthony Russo, Joe Russo
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: c'era bisogno di un reboot della saga su Lara Croft? Assolutamente no, ma ho abbracciato la nuova proposta cinematografica principalmente per la presenza della mia adorata Alicia Vikander, qui in nel suo ruolo finora più commerciale. Dopo produzioni europee ("A Royal Affair"), ruoli provocatori ("Ex Machina") e un Oscar ("The Danish Girl"), era giunto inevitabilmente il momento per lei di confrontarsi con qualcosa di più globale e mainstream in termini di carriera. Il risultato finale? Niente di elettrizzante onestamente, anche se è indubbio che la ragazza ce l'abbia messa tutta per riportare in vita l'eroina dei videogames della Crystal Dynamics.
Precedentemente interpretata da Angelina Jolie - che ha reso il ruolo francamente iconico in termini di look e stile -, la produzione qui ha voluto giocare più su un dinamismo da film d'azione tradizionale, piuttosto che su una plasticità gonfiata e una realizzazione palesemente fittizia, il tutto per ricercare un realismo in grado di validare la storia. Niente di nuovo, è quello che, per dire, è successo di recente con il reboot di "Jumanji", anche se qui mi pare il risultato finale sia decisamente meno riuscito. Manca sicuramente una componente divertita e divertente, il che appesantisce un prodotto votato teoricamente all'intrattenimento facile e spensierato. Poi, per carità, "Tomb Raider" si lascia guardare, ma decisamente non rimane impresso. Vikander non ha ancora conseguito uno star power tale da mobilitare le masse al cinema, la pellicola manca di un'estetica propria che la contraddistingua dalle altre o dalle precedenti e il progetto finisce per rimanere schiacciato tra il tentativo di sganciarsi dai precedenti due capitoli cinematografici e l'esigenza di presentarsi come rilevante in quanto più serio rispetto a quanto prodotto finora sul personaggio di Lara Croft. Servono più idee e una trama più accattivante, ma a mio avviso Alicia Vikander risulta una scelta azzeccata.
Cast: Alicia Vikander, Dominic West, Walton Goggins, Daniel Wu, Kristin Scott Thomas, Derek Jacobi, Nick Frost.
Box Office: $274.7 milioni
Vale o non vale: Niente di entusiasmante, "Tomb Raider" funziona per chi fosse in cerca di una distrazione facile e dimenticabile per una serata tranquilla all'insegna dell'avventura e dell'azione. Ma niente di più. Un sequel è in lavorazione.
Premi: /
Parola chiave: Himiko.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 20 agosto 2019

Film 1651 - Snow White and the Huntsman

Intro: E si cambia totalmente genere per tornare ai giorni nostri nonché all'ennesima rivisitazione di una classica fiaba dei fratelli Grimm.
Film 1651: "Snow White and the Huntsman" (2012) di Rupert Sanders
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Cast: Kristen Stewart, Charlize Theron, Chris Hemsworth, Sam Claflin, Ian McShane, Bob Hoskins, Ray Winstone, Nick Frost, Toby Jones, Lily Cole.
Box Office: $396.6 milioni
Vale o non vale: Carino ed esteticamente interessante, intrattiene a dovere. Sicuramente meglio del sequel.
Premi: Candidato a 2 Oscar (Migliori costumi ed effetti speciali) e a 1 BAFTA (costumi). Vincitore del Razzie per la Peggior attrice Stewart (anche per "The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2").
Parola chiave: Bacio.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 10 aprile 2016

Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio

Venerdì in due: cena + film ed è subito un inizio di weekend perfetto!
Film 1129: "Il cacciatore e la regina di ghiaccio" (2016) di Cedric Nicolas-Troyan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Visivamente potente, narrativamente impotente.
Direi che può essere questo il sunto di "The Huntsman: Winter's War", stiracchiato prequel-sequel di quel "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart di qualche anno fa, al quale vengono in aiuto un cast stellare e, soprattutto, i magnifici costumi di Colleen Atwood per portare a casa un risultato inferiore all'originale, che pure non era un capolavoro.
La colpa non è tanto dei quattro attori protagonisti - né delle spalle, a dire il vero, sufficientemente divertenti -, ma di una trama sciocchina e banale e un mancato approfondimento della psicologia dei personaggi, in primis quello della nuova cattiva principale e Regina di Ghiaccio Freya. Di lei impariamo che è la sorella della precedente cattiva principale e Regina Cattiva Ravenna (eh già), che le è stata portata via una figlia e che si è incattivita proprio per questo. La motivazione di per sé sarebbe anche sensata, non fosse che la storia si dimentica poi di andare oltre al fattaccio e rimane ancorata ad una bidimensionalità monolitica che renderà tutto l'agire del personaggio insensato e, in ultima analisi, totalmente inutile. Non solo - ma che ve lo dico a fare -, la nostra malvagissima si redimerà, ma tornerà pure un po' quella buona ragazza dai capelli normali che era un tempo. Insomma, tanto rumore per nulla.
Nel marasma generale, tra una specchiata e una spiata via gufo, la storia si concede qualche deviazione action grazie al cacciatore e alla sua amata, anche se le scene d'azione non sono così entusiasmanti quanto ci si aspetterebbe. Per non parlare del momento in cui la strana combriccola di cacciatori + nani si ritrova a dover trafugare lo specchio dorato e finisce ad affrontare una sorta di Minotauro dalle corna d'oro la cui unica attitudine non è tanto quella di combattere, quanto quella di gridare. Ma se devi difendere il tuo tesoro, perché non lo fai e basta? E invece ci perdiamo in circa cinque minuti di urla e schiamazzi, per un risultato finale tanto ovvio quanto lo spettatore si aspetta. Anche in questo caso è tutto molto bello visivamente, ma manca di sostanza.
In tutto questo il cacciatore è, sì, protagonista, pur collocandosi al centro di una storia che non dimentica la sua precedente eroina Biancaneve e pure deve tenere conto delle altre 3 donne della storia in questione: insomma, la scena è leggermente affollata. Se da una parte è apprezzabile che un blockbuster dal budget multimilionario sia composto principalmente da personaggi principali femminili, rimane il fatto che la presenza di Charlize Theron sia prettamente estetica - mancava solo che dicesse «La vita non è bianco o nero, è oro.» e avevamo fatto bingo - e la debolezza statica della cattiva degrada quello che poteva essere un trend positivo accessorio da lodare.
Dunque questo "Il cacciatore e la regina di ghiaccio" è un titolo commerciale non certo particolarmente riuscito che, pure, plausibilmente farà il suo dovere al botteghino mondiale (in America l'uscita è prevista per il 22 aprile). Si poteva fare assolutamente di meglio anche se, come si diceva all'inizio, i costumi della Atwood salvano da soli tutta l'operazione. Bravissima.
Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Cast: Chris Hemsworth, Charlize Theron, Emily Blunt, Nick Frost, Sam Claflin, Rob Brydon, Jessica Chastain, Sheridan Smith, Alexandra Roach, Colin Morgan.
Box Office: $165 milioni
Consigli: Fatta fuori la Stewart che non compare nemmeno nel cameo di Biancaneve, rimangono Hemsworth e Theron a portare verso il secondo episodio un franchise da un lato intrigante, dall'altro mal sfruttato. Ricco di potenzialità e spunti interessanti, di fatto il film si concentra su una serie di temi già visti e rivisti che rendono la storia poco efficace e lasciano tutto lo sporco lavoro agli effetti speciali e, in pari dose, a una combinazione di glam degli attori + costumi pazzeschi + trucco + fotografia che solo in parte riesce a salvare il risultato finale. Dunque se cercate facile distrazione visivamente accattivante eccovi serviti. Allo stesso tempo se avete apprezzato il primo "Snow White and the Huntsman" ha senso dare una chance a questa storia. Tutti gli altri è meglio che si mettano il cuore in pace: qui troverete un paio d'ore di svago facile facile, combinate alla bellezza imbarazzante della Theron e al machismo del sempre aitante Thor. Oltre a ciò, poco.
Parola chiave: Specchio.

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Bengi

venerdì 25 settembre 2015

Film 1001 - Affare fatto

A casa in malattia: film 11. Siamo giunti alla fine!

Film 1001: "Affare fatto" (2015) di Ken Scott
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ultimo titolo della mia collezione "Salvate il malato Bengi", la scelta è ricaduta su una classica commedia stupida, così per arrivare a fine serata senza pensieri.
"Unfinished Business" ha un cast pazzesco che spreca per una serie di banalità anche volgarotte, ma di certo al cosa non mi ha colto alla sprovvista. Mi aspettavo tutto quello che ho visto (perfino il lato B di Dave Franco), per cui niente ha potuto scalfire la mia ultima, tranquilla visione casalinga.
La trama è semplice: Dan, che si dimette dalla sua vecchia compagnia, ne comincia una propria insieme a due matti e, a fatica, nel giro di un anno riescono ad ottenere la loro grande occasione. Credendo di dover solo ottenere la fimra del contratto che consentirebbe loro di svoltare, scopriranno invece che il vecchio capo di Dan è pronto a mettergli i bastoni fra le ruote.
Come si capisce, la storia non ha nulla di originale e anche se le avventure folli che ci sono in mezzo hanno qualche momento divertente, il risultato finale non è così spassoso come sarebbe dovuto essere per giustificare tanta volgarità e banalità. Diciamo che salvo il terzetto improbabile (Vince Vaughn, Dave Franco, Tom Wilkinson) e poco altro. Insomma, niente di che.
Cast: Vince Vaughn, Dave Franco, Tom Wilkinson, Sienna Miller, Nick Frost, James Marsden, June Diane Raphael.
Box Office: $13.6 milioni
Consigli: Boiatona che ha qualche momento divertente e che principalmente si posiziona nell'intrattenimento a cervello spento che mira ad essere successone commerciale grazie a divertimenti fino all'eccesso, politicamente scorretto, sesso e protagonisti improbabili insieme ma che in realtà funzionano. La formula - a livelo di incasso - non ha funzionato, ma non si può dire che sia un titolo peggiore di altri che, invece, sono stati clamorosi successi commerciali. Forse la stella di Vince Vaughn si è spenta, ma non è colpa sua: probabilmente non avrebbe mai dovuto accendersi.
Parola chiave: Viaggio d'affari.

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Bengi

venerdì 27 febbraio 2015

Film 883 - Kinky Boots - Decisamente diversi

Ero sempre rimasto con la curiosità di vederlo, attratto soprattutto dalla locandina. Non c'era mai stata occasione in precedenza, né mi era mai saltato in mente di cercarne una copia. E' solo grazie alla programmazione di Sky Go se ho scoperto...

Film 883: "Kinky Boots - Decisamente diversi" (2005) di Julian Jarrold
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Una delle più belle sorprese dell'ultimo periodo, recuperare "Kinky Boots" è stata veramente un'ottima idea.
Classica commedia in stile british, la storia parte da due momenti padre-figlio molto diversi: alla rinomata fabbrica di scarpe "Price & Sons" il papà spiega pregi e valori che stanno alla base della produzione industriale al proprio ragazzo mentre, in contrapposizione, su un molo qualunque assistiamo alla scena di un bambino danzante e felice grazie alle scarpe col tacco che ha appena indossato, prima di essere ammonito da un padre che si vergogna di lui. Due situazioni diversissime, due mondi agli antipodi destinati, molti anni dopo, ad incrociarsi.
I due ragazzini, infatti, sono i protagonisti inaspettati del bel racconto cui assistiamo qui, una vicenda che mette alla berlina un pregiudizio tutt'oggi difficile da dissipare giocando bene gli elementi a proprio favore e riuscendo non solo a sdrammatizzare sulla paura per l'alterità, ma anche a dipingere un quadro molto contemporaneo della società. Incombe la crisi e scarpe fatte per durare anni difficilmente sono un un prodotto che porta costante profitto: il rischio della chiusura è concreto, i licenziamenti numerosi, la mancanza di un piano alternativo evidente. Sarà grazie al consiglio di Lauren/Sarah-Jane Potts che il timido e insicuro Charlie/Joel Edgerton coglierà la palla al balzo e deciderà di puntare tutto sulla drag queen Lola, uno strepitoso Chiwetel Ejiofor en travesti. La produzione di classiche scarpe da uomo quindi verrà rimpiazzata da ben più esuberanti calzature, sempre da uomo, ma pensate appositamente per coloro che praticano il travestitismo. Inutile dire che gli operai della fabbrica saranno non poco sorpresi e per il nuovo prodotto e per la nuova figura chiave all'interno dell'azienda, colei che le scarpe le idea: Lola.
Ma cambiare la merce per tentare di conquistare un mercato di nicchia quasi inesplorato non è l'unico obiettivo di Charlie, che si metterà in testa di partecipare alla fiera della calzatura di Milano dove dare risalto alla sua innovativa idea commerciale.
Riassunto dei fatti a parte, rimane molto altro di "Kinky Boots", un'anima spiritosa e irriverente che prende piede man mano che la narrazione evolve, man mano che l'amicizia tra i due protagonisti si rinsalda, man mano che ognuno dei due trova la sua strada grazie alla collaborazione con l'altro. E' un bel modo di parlare di diversità, c'è il piglio giusto che permette di affrontare la questione - anche delicata, se poi consideriamo che il film ha già 10 anni... - in maniera giocosa, senza dimenticare però quali sono le questioni importanti da mettere a fuoco: ciò che non si capisce o conosce non è necessariamente il male assoluto; dare una chance può avere valore sia per chi la riceve che per chi la concede; si può nobilitare anche la realtà più apparentemente scabrosa se ci ricordiamo di considerare che dietro a tutto ci sono comunque persone.
Ora, dopo tutto questo zuccherificio edificante, torno un attimo sulla terra. E' chiaro che questa pellicola sia una favola, la rappresentazione di un mondo che, specialmente nel finale, si discosta tantissimo da una visione plausibile degli eventi. Fatta la doverosa precisazione, mi sento comunque di aggiungere che senza storie come questa, senza prodotti commerciali di questa matrice, molti step sarebbero ancora da compiere nel panorama dei diritti della persona, della comunità LGBT, della sdrammatizzazione della questione dell'alterità. E' quindi giusto, secondo me, trattare anche con leggerezza, mettere in commedia seguendo i toni eccentrici e sopra le righe del soggetto di questa favola il racconto se questo riesce a far avvicinare quanta più gente possibile all'argomento.
A me è sembrato che "Kinky Boots - Decisamente diversi" riesca nell'intento di incuriosire senza "spaventare", divertire senza appesantire e che, anche solo alla luce di questo fatto, sia un'operazione riuscita. E, affatto secondario, è davvero un film piacevole.
Ps. Prima che il mondo si accorgesse della sua esistenza l'anno scorso con "12 anni schiavo", i Golden Globe avevano già riconosciuto a Chiwetel Ejiofor ben 3 nomination, di cui due nel 2007, anno della sua candidatura per questo film.
Box Office: $9,950,133
Consigli: Divertente, colorato, chiassoso e capace di sfoggiare un'idea vincente. Niente male per un'unico prodotto cinematografico.
"Kinky Boots" si dimostra rapidamente adatto al suo compito di intrattenimento leggero e spensierato, riuscendo comunque a non soffocare le numerose questioni in ballo in una storia che, solo per cominciare, chiama in causa travestitismo, accettazione di se stessi, confronto di realtà agli antipodi. E' una favola, tutto andrà per il meglio, il che rende questa pellicola perfetta praticamente per ogni occasione di svago. Senza pregiudizi, da vedere.
Parola chiave: Stivali.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 22 maggio 2014

Film 717 - I Love Radio Rock

Mi avevano prestato il dvd già da tempo, ma non ero ancora riuscito a vederlo.

Film 717: "I Love Radio Rock" (2009) di Richard Curtis
Visto: dalla tv dell'Erika
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Un film molto carino, una storia interessante, una sceneggiatura scritta bene e un ritmo che non manca mai. Il risultato è un mix indie-rock-stralunato-sesso-droga-e(ancora)-rock che funziona proprio bene.
La storia - ispirata a fatti veri - racconta della radio pirata e dei suoi dj che, nel pieno della Swinging London, vivono su una barca per eludere le restrizioni del governo inglese in fatto di musica rock. Milioni gli ascoltatori e i fans, ma il pugno di ferro e le restrizioni non accennano a diminuire.
In questo contesto storicamente repressivo si svolge la storia del magrolino Carl/Tom Sturridge, che finisce sulla barca grazie alla spintarella della madre (Emma Thompson) che ce lo manda apparentemente per punirlo. Qualcosa puzza.
Le prime, vere, esperienze di vita di Carl finiranno per realizzarsi sulla barca insieme - e a volte grazie a -il gruppo di nuovi amici che si fa in mezzo al mare. Non mancano, chiaramente, le situazioni più assurde e i soggetti più disparati e strani, tutti interpretati da attori più o meno famosi. Si riconoscono subito Philip Seymour Hoffman, Kenneth Branagh, Rhys Ifans e Bill Nighy, poi ancora Nick Frost, Chris O'Dowd, Gemma Arterton, January Jones, Tom Wisdom e Poppy Delevingne. Insomma, anche il cast è di tutto rispetto.
Il film non è stato un successo a livello commerciale - e non capisco troppo il perché -, ma non si può certo farne una colpa alla trama che, invece, ha ottimi momenti divertenti e in generale un tono sempre scanzonato e positivo e, men che meno, se ne può fare colpa al cast che è di buon livello. A me, personalmente, è piaciuto.
Box Office: $36,348,784
Consigli: Godibile, scanzonato, divertente e con un approccio molto personale e caratteristico. E' un interessante esperimento cinematografico, oltre che un modo per presentare fatti storici molto originale. Buon cast e spunto narrativo curioso. E, chiaramente, ottima musica.
Parola chiave: Rock 'n' Roll.

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Bengi

giovedì 14 giugno 2012

Film 417 - Snow White and the Huntsman

Giovedì scorso, giornata di pioggia, malumore e litigi, il mio personale rifugio è stato un cinema di Leicester Square. Esattamente una settimana dopo, oggi, ho scoperto che proprio Londra, in quella piazza, ha ospitato l'anteprima mondiale del film che ho visto.


Film 417: "Snow White and the Huntsman" (2012) di Rupert Sanders
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il 2012 è l'anno di Biancaneve. Dopo il popolarissimo cartone Disney "Biancaneve e i sette nani" del 1937, nonostante altri tentativi, non si era mai riusciti a far tornare in auge questa storia tanto quanto oggi. Due film in poco più di tre mesi di distanza l'uno dall'altro, entrambi con cast stellari e, soprattutto, due regine cattive d'eccezione: Julia Roberts e, qui, Charlize Theron.
Se "Mirror Mirror" (da noi semplicemente "Biancaneve") e i suoi $161,476,157 di incasso sono stati un buon antipasto, questo "Snow White and the Huntsman" ("Biancaneve e il cacciatore") - che in sole due settimane è già a quota $187,685,895 - si può già considerare come la portata principale. Non che vi fossero dubbi.
Dai toni cupi e tesi, ricco di intrighi e combattimenti, questa pellicola è certamente più riuscita di quella che l'ha preceduta, che era caratterizzata da toni più fiabeschi, divertenti e spensierati. Più da bambini, per semplificare.
Fin dall'inizio ho trovato efficace e ben riuscita la cura delle immagini, tese a ricercare un tipo di inquadratura particolare o, grazie all'aiuto degli effetti speciali, a creare suggestioni visive tanto belle quanto funzionali all'animo dark del film.
Assolutamente promossa Charlize Theron, di una bellezza magnetica quasi ipnotica, vera protagonista di una storia che, senza il suo carisma e il suo fascino, avrebbe certamente toppato il risultato finale. Intrigante e crudele, dalla voce suadente e dalla bellezza ben più evidente dell'acerba Kristen Stewart, regna per tutti i 127minuti di proiezione. Non so come sarà doppiata in italiano, ma assicuro che da sola la Theron vale il prezzo del biglietto (o almeno delle mie 11.25£).
Chris Hemsworth e la Stewart sono ancora piuttosto giovani e incapaci. Lui è bravo a recitare quanto Victoria Beckham a cantare. Per la metà del tempo ha un espressione ebete e, quando parla, si esprime come un troglodita appena scappato dalla caverna. Lei, dalla voce molto mascolina, ha quel fastidioso sguardo da perennemente drogata che, su quello che dovrebbe essere il delicato visino di una principessa, non è esattamente un punto a favore. Sulla recitazione, invece, pensavo peggio.
Il tutto, comunque, nel complesso mi ha soddisfatto. Ammetto di essermi perso qualche passaggio per colpa del sonno (ero davvero stanchissimo), ma assolutamente non per colpa della pellicola. Tornerò certamente a vederla in italiano.
Film 417 - Snow White and the Huntsman
Film 709 - Biancaneve e il cacciatore
Film 1129 - Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Film 1651 - Snow White and the Huntsman
Consigli: Ascoltare Charlize Theron recitare qui in lingua originale vale davvero la pena. E' una regina cattiva (anche se il nome Ravenna fa un po' ridere...) più che azzeccata!
Parola chiave: "Mirror mirror on the wall who's the fairest of them all?".

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 24 gennaio 2012

Film 358 - Paul

Quasi fuori dalla malattia, in compagnia di Licia, uno dei nostri tanto piacevoli ritrovi cena + film!


Film 358: "Paul" (2011) di Greg Mottola
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Non ero molto interessato a questa pellicola, ma tra le proposte della serata era la più interessante. In effetti, a sorpresa, si è rivelato un prodotto divertente e azzeccato, buonissimo per una serata in compagnia.
Il duo comico inglese Simon Pegg e Nick Frost, dopo alcune collaborazioni precedenti ("L'alba dei morti dementi", "Hot Fuzz"), sbraca in suolo americano con un nerd movie che strappa ben più di una risata.
L'alieno Paul è sfacciato e grezzo, certamente non conforme all'immaginario extraterrestre costituitosi grazie alla storia del cinema.
In Italia doppiato dal non idoneo Elio (di Elio e le Storie Tese) in lingua originale ha, invece, beneficiato del fascino ruvido della voce di Seth Rogen ("The Green Hornet", "Molto incinta"). Le due scelte non sembrano seguire la stessa logica, ma si sa che da noi vale più che altro il tentativo di profitto a tutti i costi.
La pellicola, comunque, di per sé è piacevole e spiritosa, mescola benissimo la comicità con un pizzico di avventura in salsa Men in Black e regala certi camei di alto livello: Sigourney Weaver, Blythe Danner e Jane Lynch in parti molto piccole, Jason Bateman e Kristen Wiig in ruoli secondari. Tutti sono adatti alle loro parti (W Sigourney!).
Insomma, il tutto mi è piaciuto, ha segnato una serata davvero piacevole e - nota personale - ha accompagnato un momento molto importante del mio recente presente.
Consigli: Spensierato e senza pretese, figlio di una comicità ben scritta (i due attori protagonisti Simon Pegg e Nick Frost sono anche gli sceneggiatori) è un ottimo prodotto per una serata in compagnia o pr un momento in cui si necessiti un passatempo che metta di buon umore. Lo rivedrei.
Parola chiave: Comic-Con.

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Ric

lunedì 18 gennaio 2010

Film 61 - Hot Fuzz

Luca e Ilaria mi avevano vivamente consigliato di vedere anche questo film con Simon Pegg. E io ho subito provveduto!


Film 61: "Hot Fuzz" (2007) di Edgar Wright
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "Pronto, Hollywood? Qui è il Regno Unito che parla: abbiamo girato un film carico di ritmo e adrenalina. Interessa imparare come si fa?!"
Dai, seriamente: questo sì che è un film d'azione! Più lo humor inglese, un protagonista ispiratissimo, una super satira ai film d'azione americani e la vita, non proprio tranquilla, di un paese di provincia. TOP.
Simon Pegg, in questa pellicola supera sé stesso (e tutte le espressioni da film da duri) e confezione un agente super bravo, super efficiente e super precisino che si ritroverà a dover risolvere qualche problemuccio di omicidio in una cittadina vincitrice del titolo di più sicura del Regno Unito. Dove sta l'inghippo? Non tarderà a scoprirlo inorridendosi per l'orrenda verità!
Ma la cosa che veramente piace di questo "Hot Fuzz" è il senso d'azione veramente vertiginoso! Si vola per la campagna a sirene spiegate, si picchia duro ogni cattivo, si esplodono abitazioni, rincorrono assassini, spappolano cervelli e il tutto vissuto all'ennesima potenza grazie ad un montaggio veramente straordinario! Come nel precedente "L'alba dei morti dementi", azioni che richiederebbero qualche minuto di narrazione, sono compresse in un velocissimo trailer delle stesse e rendono l'effetto davvero esaltante! Niente potrebbe essere più azzeccato per un film di genere! Quindi a) gran bel montaggio!
Poi non vorrei trascurare gli attori: oltre al già citato Pegg, come dai morti dementi, troviamo Nick Frost e Bill Nighy. E, in aggiunta, un cast di cittadini veramente azzeccatissimo! Primo tra tutti l'una-sola-volta-James-Bond Timothy Dalton, qui in gran rispolvero evidentemente a suo agio nel ruolo di cattivo. Ma anche il grandissimo (e sempre ri-adattabile) Jim Broadbent - recentemente visto in Harry Potter 6 - che con i suoi occhioni da cerbiatto riesce a sviare ogni sospetto. Insomma b) un ottimo cast!
Infine parliamo un attimo della storia. Oltre ad essere ben scritta, riesce a cogliere pienamente lo stile hollywooddiano 'spacca tutto' dei film alla Vin Diesel applicandoci una certa satira neanche troppo nascosta. L'eroe del nostro film, innanzitutto è bravissimo, ma lavora per la polizia della metropolitana. Non esattamente un ruolo ricercatissimo. In secondo luogo, nonostante le sue straordinarie capacità, finisce in un paesino a dare la caccia ai cigni scomparsi... Tra l'altro Simon Pegg non è né bello né muscoloso, esattamente l'antitesi dell'eroe classico dei film d'azione. Ma il tutto, visto nell'ottica giusta, funziona decisamente bene e richiede un minimo di attenzione per i particolari che, una volta vista la pellicola, ritornano alla mente e si incastrano in un puzzle perfetto. Dunque c) la coppia Edgar Wright/Simon Pegg alla sceneggiatura sa sempre dare quel qualcosa in più!
Il mio giudizio è pienamente positivo. Evvai!
Consigli: Ci si diverte decisamente!
Parola chiave: Danny: "L'adrenalina è stata tanta!"


Ric

mercoledì 6 gennaio 2010

Film 49 - L'alba dei morti dementi

Un film da guardare durante una bufera? Dopo aver discusso per un po' sulla scelta - all'inizio si era pensato a "School of rock" - giungiamo alla conclusione: il must-to-see di Luca&Ilaria!


Film 49: "L'alba dei morti dementi" (2004) di Edgar Wright
Visto: dal pc di Ilaria
Lingua: italiano
Compagnia: Ilaria e Luca
Pensieri: Sì, nemmeno io ne avevo mai sentito parlare... Di cosa parla, cos'è? Un film inglese sugli zombie. Tema vecchio, humor (absolutely) british e un protagonista fantastico! Simon Pegg, che avevo già visto in "Star system - Se non ci sei non esisti" (classico esempio di film straniero che si becca un titolo che non c'entra una mazza con l'originale... "How to Lose Friends & Alienate People") e lo "Star Treck" di J. J. Abrams, è un attore - anche lui very british - piuttosto bruttino e pure un po' sfigato, ma che ti caratterizza un personaggio che è una favola! A star is born? Maybe...
E un' altra star condivide il set con Pegg in questo film ed è Bill Nighy, famosissimo alla massa, anche se non con il suo vero aspetto. E', infatti, il Davy Jones dei "Pirati dei Caraibi". Oltre a loro due, però, non ci sono altri attori di richiamo. Il film, quindi, si è un po' perso per strada forse anche a causa di questo. Manca il richiamo del volto noto, magari del cameo per simpatia di qualche vera superstar! Peccato, mi piace sempre il 'guest'!
In ogni caso il film è carino, non sboccato come le classiche commediole americane, ma più fine e meno forzatamente violento. Certo, c'è tutto il sangue che volete, pure le scene crude in cui gli zombie mordono e sbudellano gli umani, però è funzionale, non una delle tante scene in cui, tra sparatorie ed esplosioni, ci infilano le torture più assurde. Bene, punto a favore.
Pare, quindi, che la trama qui rivesta un ruolo importante. Miracolo? Quasi. E chi ne è autore? Pegg, insieme al regista. Bravi dunque, scrivono, dirigono e recitano per non rischiare scivoloni mettendoci la faccia. Trovo, poi, che certe trovate del montaggio - rapidissimo per descrivere la routine quotidiana o la telecamera che segue il protagonista senza mai staccare col montaggio per ricollegarci di lì a poco all'arrivo degli zombie - siano piuttosto azzeccate ed efficaci.
Mi è piaciuto!
Consigli: Pare che il duo Pegg/Edgar Wright abbia collaborato anche per la realizzazione di "Hot fuzz", film calorosamente consigliato sempre dal duo Luca&Ilaria. Ce lo perderemo? Mai!
Parola chiave: Winchester.


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