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martedì 13 febbraio 2024

Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom

Intro: Tornato a Dublino, ricomincio il mio pellegrinaggio cinematografico con un titolo uscito prima di Natale e che non ero riuscito ancora a recuperare.

Film 2247: "Aquaman and the Lost Kingdom" (2023) di James Wan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Kate
In sintesi: non che il primo film mi fosse particolarmente piaciuto, ma con questo secondo capitolo mi pare che le cose siano solo che peggiorate.
Confuso e caotico, brutto da guardare (gli effetti speciali sono tremendi) e in generale con veramente poco da aggiungere in termini di progressione della storia, "Aquaman and the Lost Kingdom" è un sequel innecessario che, forse, avrebbe funzionato qualche anno fa quando i film sui supereroi avevano ancora successo a prescindere dal contenuto, ma non nell'annus horribilis di DC e Marvel e in un contesto attuale che che vede un affaticamento generale dei titoli di questo genere (e il box-office ne ha dato ulteriore prova).
Film 1708 - Aquaman
Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom
Cast: Jason Momoa, Patrick Wilson, Amber Heard, Yahya Abdul-Mateen II, Randall Park, Dolph Lundgren, Temuera Morrison, Martin Short, Nicole Kidman.
Box Office: $429.7 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Solo per gli amanti sfegatati del genere o chi apprezzi i prodotti cinematografici della DC.
Premi: /
Parola chiave: Tridente.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 15 novembre 2023

Film 2216 - The Nun II

Intro: Continua la saga dell'horror in vista dell'imminente notte delle streghe.

Film 2216: "The Nun II" (2023) di Michael Chaves
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: già il primo "The Nun" non è che sia un capolavoro e certamente questo sequel non è migliore in termini di qualità, però per quello che vale, ammetto di non aver odiato questo secondo capitolo. Probabilmente anche perché, dopo la cocente delusione del primo film, per questa nuova uscita del franchise le aspettative erano decisamente molto, molto più basse.
La verità è che la saga di "The Nun" ha poco da dire in termini di storia e vive in buona sostanza delle atmosfere inquietanti che la pellicola è in grado di creare. Visivamente, infatti, il risultato finale è particolarmente ben riuscito, soprprendentemente interessante a volte (penso alla scena delle riviste che si sfogliano da sole), anche se ciò non basta a salvare una trama troppo sconnessa e generica, in particolar modo quando si tratta di approfondire l'antagonista, nonché personaggio princiale, del demone-suora. In questo secondo titolo, in particolare, si fatica a comprendere le modivazioni del personaggio, non vi è alcun approfondimento del suo passato - immagino che il tutto sia rimandato al primo film, o origin story in questo caso - che fornisca allo spettatore qualche indizio che vada oltre la mera assunzione che il demone sia malvagio e quindi tenti di uccidere chiunque (che poi non succede sempre, ma solo quando fa comodo alla trama, il che rende il tutto ancora più confuso). In aggiunta a questa generale superficialità, gli altri personaggi che compongono la storia (alcuni ripresi dal primo film) non hanno granché da dire in quanto, per la maggior parte del racconto, sono a servizio del sadico giochino che preme raccontare alla trama. Per capirsi, lo scopo di "The Nun II" non è tanto raccontare una storia, quanto spaventare il pubblico.
Detto ciò, ribadisco che non ho dedestato questo sequel e, anzi, mi sono sorpreso ad apprezzarlo molto più di quanto mi sarei immaginato. Semplicemente bisogna tenere presente che "The Nun II" è un horror che ha ragione di esistere nel contesto di quest 3 assunzioni: a) è il sequel di un franchise famoso e particolarmente lucrativo, b) è uscito in tempo per il periodo di Halloween e c) ha come unica vocazione quello del facile spavento.
Film 1673 - The Nun
Film 2216 - The Nun II
Cast: Taissa Farmiga, Jonas Bloquet, Storm Reid, Anna Popplewell, Bonnie Aarons, Patrick Wilson, Vera Farmiga.
Box Office: $268.1 milioni
Vale o non vale: Non imprescindibile, ma tutto sommato nemmeno terribile. Il finale non è all'altezza di tutta la premessa, però di per sé il film ha un'estetica coesa e spaventa quanto basta. In più, cameo finale con la possibile promessa di un ritorno dei coniugi Ed e Lorraine Warren (rispettivamente Patrick Wilson e Vera Farmiga).
Premi: /
Parola chiave: Occhi.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 7 ottobre 2023

Film 2202 - Insidious: The Red Door

Intro:

Film 2202: "Insidious: The Red Door" (2023) di Patrick Wilson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: decisamente non il più riuscito tra i titoli della saga, anche se per certi aspetti il film funziona, specialmente per quanto riguarda tono e atmosfera. Va detto che dopo un po' questa continua oscurità rompe le scatole, però considerato che parliamo di un horror capisco il senso dietro questa scelta.
In generale, diciamo, non trovo davvero ci fosse necessità di rimettere mano a questa saga, "Insidious" 1 e 2 funzionavano perfettamente come duo dell'orrore, mentre il terzo capitolo era sufficientemente disconnesso dai primi due da funzionare comunque piuttosto bene da solo. "Insidious: The Last Key", invece, funziona solo perché Lin Shaye è una grande protagonista, ma la storia di per sé non convince quanto gli altri episodi.
Detto ciò, ribadisco che di questo "Insidious: The Red Door" non se ne sentisse troppo il bisogno, ma evidentemente i produttori hanno avuto ragione a riportare questa saga al cinema, considerando che questo è il titolo del franchise che ha incassato di più ad oggi. In termini di progressione della storia, però, ho faticato davvero ad appassionarmi al racconto. Ty Simpkins è un protagonista davvero poco simpatico e l'ostilità con il padre "cinematografico" Patrick Wilson (qui al suo esordio alla regia) a mio avviso non è gestita con la profondità necessaria.
Per quanto riguarda l'elemento di paura, invece, qui più che negli altri episodi è visibile quella che secondo me è l'unica debolezza di questa saga, ovvero che è magnifica nel evocare l'atmosfera giusta e creare suspanse, ma nel momento in cui si tratta di affrontare il demone di rappresentanza, una volta svelato l'arcano e messo il mostro davanti alla telecamera, parte della magia - o paura, in questo caso - svanisce. Ed è normale, per carità, ma "Insidious" ha un'anima più evocativa e continua un po' a perdersi quando si tratta di mettere il pubblico di fronte all'"orrore" creato così perfettamente dalla storia fino in quel momento.
Insomma, decisamente non il mio preferito della saga, comunque "Insidious: The Red Door" poteva essere un quinto episodio di una saga decisamente peggiore.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Cast: Ty Simpkins, Patrick Wilson, Sinclair Daniel, Hiam Abbass, Leigh Whannell, Angus Sampson, Lin Shaye, Rose Byrne.
Box Office: $188.6 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise dovrebbero apprezzare, anche se a parere mio il picco di genialità dei primi due film è ormai impossibile da eguagliare. E va bene così, basterebbe (per una volta) non continuare a riesumare storie che hanno già raccontato quello che voleva raccontare.
Certamente un'opzione decente per Halloween, ma non il migliore della serie.
Premi: /
Parola chiave: Dipinto.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 marzo 2022

Film 2094 - Moonfall

Intro: Altro giro altro regalo, torno al cinema grazie al mio nuovo, fantastico abbonamento per vedere questa pellicola di cui tutti hanno parlato malissimo. Ma a me frega il giusto, tanto non pago... (circa)

Film 2094: "Moonfall" (2022) di Roland Emmerich
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: gli ultimi tentativi cinematografici di Roland Emmerich non sono stati certo fortunati, eppure non mi pare che nemmeno in questo caso si possa parlare di un completo disastro, quanto più di un prodotto sciocchino e di facile consumo che a parte intrattenere per il tempo della sua durata non ha davvero nessun altro scopo.
Certo non aiuta che la storia prenda una piega involontariamente comica dal momento in cui, nella seconda metà del film, si abbraccia la teoria (SPOILER) della luna come una megastruttura aliena. Creata dai nostri antenati più avanzati teconologicamente nel tentativo di salvare la razza umana minacciata da un'intelligenza artificiale diventata senziente e ribelle, miliardi di anni fa hanno concepito la luna come una sorta di arca per ripopolare la nostra razza. Insomma, è chiaro che si tratti di una baggiana e in questi termini bisogna considerare "Moonfall".
Nel tentativo di replicare una formula che in precedenza aveva funzionato, Emmerich ripropone tutta una serie di elementi già visti nei suoi film (alieni, distruzione planetaria da catastrofe naturale, un eroe solitario screditato da tutti ma che finisce per essere l'unico in grado di salvare la situazione che è al contempo un padre assente che troverà un riscatto familiare con le sue gesta eroiche, eccetera eccetera) che qui, però, risulta più forzata del previsto. Sarà che questa pellicola parrebbe voler essere troppe cose e fallisce nell'esserne almeno una - non è totalmente sci-fi, non è puramente disaster movie, a tratti parrebbe satira e a volte si prende troppo sul serio - sarà che i tre protagonisti non sono per niente interessanti o anche solo scritti in maniera accettabile (senza contare che Halle Berry in certi momenti è pessima), di fatto "Moonfall" non riesce mai davvero a convincere rispetto a nessuno degli elementi che lo compongono. E visto quanto è costato - $138–146 milioni di dollari solo per produrlo - il risultato finale non poteva che essere un epico disastro (economico).
Ps. Bella la canzone dei titoli di coda "One More Time" di Luka Kloser, unica vera piacevole sorpresa di questo film.
Cast: Halle Berry, Patrick Wilson, John Bradley, Michael Peña, Charlie Plummer, Kelly Yu, Donald Sutherland.
Box Office: $39,455,345 (ad oggi)
Vale o non vale: Per carità, si è visto di molto peggio, ma sicuramente "Moonfall" non è tra i migliori titoli della filmografia di Emmerich. Che non sarà rinomato per grandi capolavori contemporanei, ma sicuramente fino a qualche tempo fa una certezza in termini di esperienza cinematografica. Qui mixa troppe storie già viste insieme - dai suoi "2012", "The Day After Tomorrow" e "Independence Day" a "Elysium" e "Armageddon", fino per certi versi (e involontariamente direi) al recente "Don't Look Up" - il tutto per un risultato finale troppo confuso ed assurdo per funzionare davvero.
Premi: /
Parola chiave: Landing a shuttle without power.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 28 settembre 2021

Film 1830 - Midway

Intro: A Ushuaia cercavo di andare al cinema almeno una volta alla settimana allo shopping center Paseo del Fuego, una lunga camminata che facevo sempre volentieri.

Film 1830: "Midway" (2019) di Roland Emmerich
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: tutti ne parlavano malissimo, il che mi ha incuriosito ancora di più, devo ammettere. Per non parlare del fatto che la regia fosse del re dei disaster movies Roland Emmerich, per cui almeno alla voce 'spettacolarità' questa pellicola sarebbe dovuta essere una garanzia.
E in effetti, lo ammetto, "Midway" non è stato così terribile come mi sarei aspettato. Gli effetti speciali sono buoni e Emmerich sa effettivamente come tenere lo spettatore incollato alla sedia, per cui da un prodotto come questo non avrei saputo cosa aspettarmi di più.
Poi sì, per carità, "Midway" è una sorta di fotocopia sbiadita di quel (già sbiadito) "Pearl Harbor" di Michael Bay e no, Ed Skrein e Mandy Moore non sono Josh Hartnett e Kate Beckinsale, però tutto sommato non posso dire di essermi annoiato durante i 138 minuti di pellicola. Non sarà un capolavoro, ma il risultato finale non è nemmeno così terribile come le critiche mi avevano fatto pensare. Ps. Costato 100 milioni di dollari solo per produrlo, "Midway" è uno dei film indipendenti - non prodotto da una major come Disney, Warner Bros, Universal, ecc - più costosi della storia del cinema.
Cast: Ed Skrein, Patrick Wilson, Luke Evans, Aaron Eckhart, Nick Jonas, Etsushi Toyokawa, Tadanobu Asano, Luke Kleintank, Jun Kunimura, Darren Criss, Keean Johnson, Mandy Moore, Dennis Quaid, Woody Harrelson.
Box Office: $126.7 milioni
Vale o non vale: Roland Emmerich non ne sta azzeccando molte ultimamente e anche se la sua regia perfetta per le grandi scene d'azione non manca anche qui di stupire, pare siano i progetti scelti dal regista tedesco a non rapire il pubblico. Tant'è, questo "Midway" non farà certo la storia del cinema, ma non manca di intrattenere come ogni vero blockbuster dovrebbe fare. Il tema storico affascina e gli effetti speciali rendono le scene di guerra particolarmente efficaci. Se vi piace il genere, sicuramente questo film non mancherà di intrattenervi. Per tutti gli altri, approdate su altri lidi.
Premi: /
Parola chiave: Pearl Harbor.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 12 luglio 2021

Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It

Intro: Essendo un grande fan di questo franchise, non vedevo l'ora di recuperare questo film. Che è poi stato l'ultimo che ho visto in Iralnda prima di tornare per un paio di settimane - finalmente dopo 9 mesi - in Italia.

Film 2029: "The Conjuring: The Devil Made Me Do It" (2021) di Michael Chaves
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: la saga di "The Conjuring" è sempre affascinante perché ancorata a quel mix affascinante di storia vera e spavento hollywoodiano che, insieme, regalano quel qualcosa in più. Della serie che non si può fare a meno di chiedersi quanta verità e quanta fiction vengano miscelate nella storia. Ciò detto, "The Devil Made Me Do It" fallisce proprio nel regalare allo spettatore questo tipo accostamento che, fino ad ora, aveva costituito il filo narrativo di tutto il franchise.
Non che il terzo episodio della saga horror sia di per sé un titolo terribile, ma decisamente il meno potente di quelli visti fino ad ora. Principalmente a mio avviso a causa della rivelazione prematura del "colpevole", un elemento che, in questo tipo di narrazione, andrebbe celato fino all'ultimo minuto per mantenere chi guarda interessato alla storia. Dal momento in cui si capisce chi sia il cattivo della storia, infatti, si perde quella "magia" che porta lo spettatore a chiedersi cosa stia succedendo e perché. Dal momento in cui la questione viene sciolta a metà racconto, c'è veramente poco altro di cui interessarsi. Anche perché, diciamocelo, non si tratta davvero di niente di particolarmente innovativo.
Poi sì, le performance della coppia Farmiga e Wilson fanno comunque parte del fascino che questo franchise è in grado di esercitare - non a caso sono stati chiamati a presenziare anche nel terzo "Annabelle" - però non sono sicuro che in questo caso sia sufficiente a fare la differenza.
All'inizio avevo anche sperato che la storia si sarebbe rivelata più affine a quella dell'interessante "The Exorcism of Emily Rose" che alterna efficacemente momenti di paura alla discussione in aula di un eccezionale caso giudiziario. In realtà "The Conjuring 3" abbandona prestissimo la via del legal drama per avventurarsi sul più collaudato territorio del soprannaturale con tanto di voodoo demoniaco annesso, anche se probabilmente sarebbe stato più interessante vedere come si sarebbe tentato di difendere la tesi dell'omicidio per possessione demoniaca in un aula di tribunale.
Ribadisco, il risultato finale non è inguardabile, per carità, però rimane il fatto che dalla saga di "The Conjuring" mi aspettassi qualcosa di più.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Patrick Wilson, Vera Farmiga, Ruairi O'Connor, Sarah Catherine Hook, Julian Hilliard, John Noble, Eugenie Bondurant.
Box Office: 183.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: I fan della coppia (realmente esistita) dei Warren dovrebbero apprezzare questo nuovo capitolo dell'orrore sulle investigazioni soprannaturali dei loro beniamini, anche se va detto che il risultato finale sia inferiore ai precedenti progetti portati al cinema.
Poi, per carità, il film si lascia vedere volentieri, specialmente se alla ricerca di di distanziamento sociale e solitudine in una "tranquilla" serata d'estate targata Covid-19.
Premi: /
Parola chiave: Mazzo di fiori.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 21 gennaio 2021

Film 1782 - Annabelle Comes Home

Intro: Essendo un fan del franchise, non vdevo l'ora che questa pellicola uscisse al cinema per poter andare a vederla! E così ho fatto...
Film 1782: "Annabelle Comes Home" (2019) di Gary Dauberman
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente questo terzo "Annabelle" è il più debole della saga e, diciamocelo pure, anche il più noioso.
Per quanto l'estetica stabilita dai precedenti capitoli si ritrovi anche qui e, in generale, le atmosfere horror e da spavento sicuramente non manchino, sta di fatto che "Annabelle Comes Home" è decisamente meno efficace dei suoi predecessori e talvolta fatica a suscitare quell'ansia e quei momenti di tensione che hanno finora contraddistinto il franchise dell'universo "The Conjuring". E anche se è un po' un peccato, forse ce lo si poteva anche aspettare.
Già, perché dopo sequel e spin-off e sequel degli spin-off si arriva a un punto in cui non si riesce più di tanto a spremere un'idea, per quanto originale potesse essere all'inizio (qui nemmeno troppo, se si considera che Lorraine e Ed Warren - i personaggi interpretati da Vera Farmiga e Patrick Wilson - sono ispirati a persone realmente esistite).
Il punto è che, pur portando i due protagonisti di "The Conjuring" 1 & 2 in questo film - che di fatto è il diretto spin-off della saga originale con i Warren - la storia non ha abbastanza da raccontare che non sia qualcosa di già visto o esplorato nelle pellicole precedenti e, più che il secondo, è questo terzo capitolo che sembra più un riempitivo a malapena passabile, il tutto solo per convincere i fan a tornare al cinema. Poi, per carità, "Annabelle Comes Home" fa il suo dovere in termini di spaventare il pubblico e raccontare con stile una storia dell'orrore. Il punto è che tutta questa operazione commerciale manca un po' di originalità (c'è chi direbbe anima), soprattutto se paragonata ai precedenti capitoli dell'universo "Annabelle". Va detto però che, a posteriori, le trame dei vari film funzionano abbastanza bene insieme e, specialmente qui, formano un arco narrativo credibile e godibile da seguire. Della serie: come fa la (tremendamente brutta) bambola Annabelle a finire nelle mani degli Warren? Non servivano 3 film per spiegarlo, ma almeno i racconti, nell'insieme, si incastrano. Ed è già qualcosa.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Mckenna Grace, Madison Iseman, Katie Sarife, Michael Cimino.
Box Office: $231.3 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise apprezzeranno e, in generale, chi ama gli horror non dovrebbe rimanere deluso. Di base mi aspettavo qualcosa di più, anche se bisogna ammettere che c'è sempre una buona quantità di fantasia combinata a momenti di suspense che tengono lo spettatore incollato allo schermo (anche se qui ci si adagia un po' troppo sull'(ab)uso di rumori improvvisi e ad altissimo volume per spaventare il pubblico). Io personalmente non ho adorato questo terzo capitolo - e mi sento di dire che denuncerei i Warren ai servizi sociali per tenersi in casa un arsenale di oggetti maledetti e potenzialmente infernali con una minorenne che vive nella stanza a fianco - ma, in generale, resto un appassionato dell'universo di "The Conjuring" creato da James Wan.
Premi: /
Parola chiave: Compleanno.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 7 ottobre 2020

Film 1929 - The Founder

Intro: Erano anni che volevo recuperare questo film e l'altra sera ne ho approfittato grazie a Netflix!
Film 1929: "The Founder" (2016) di John Lee Hancock
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: c'è stato un momento qualche tempo fa in cui Michael Keaton è tornato alla ribalta e pure in gran spolvero, un momento durato un paio d'anni e cominciato grazie all'incredibile successo da parte della critica ottenuto dal film di Iñárritu, "Birdman", di cui l'ex Batman era protagonista. Tra un Golden Globe vinto, una nomination all'Oscar come Miglior attore e una valanga di nomination e premi a seguire, pareva che la carriera di Keaton avesse preso nuovamente il volo, anche considerato che l'attore si è trovato, per 2 anni di fila, in quella che poi è risultata essere la pellicola vincitrice come Miglior film agli Oscar ("Birdman" nel 2014 e "Spotlight" nel 2015). Insomma, questo "The Founder" non poteva che essere la consacrazione di un trend positivo. Ma così non è stato.
Non voglio focalizzare la recensione sui perché o per come il film o il suo attore non abbiano ricevuto sufficiente attenzione, mi limiterò a dire che nel suo insieme il film di John Lee Hancock funziona ed è compatto sia a livello narrativo che di esecuzione, ma con certi limiti che forse non ne hanno favorito il successo commerciale. Il più evidente di tutti? Il protagonista è maledettamente antipatico.
Ray Kroc sarà intelligente, avrà fiuto per gli affari e certamente ha una visione del business che ai fratelli McDonald manca in toto, ma non si può sorvolare sul fatto che il protagonista di questa storia sia arrogante ed egocentrico, poco rispettoso degli altri e privo di empatia pre il prossimo, il che contrasta alla grande con la visione degli affari dei due fratelli ristoratori, ingenui e dalla grande etica del lavoro, qui enorme svantaggio che li rende dinosauri inamovibili in un contesto dinamico e sempre in aggiornamento come quello del mondo degli affari.
Prese in esame le due controparti di questa storia è evidente che, per quanto Keaton sia bravo a fare il suo lavoro, il racconto della genesi del brand multimilionario McDonald's non sia favorita da un racconto edificante o da personaggi con cui lo spettatore possa facilmente relazionarsi, ergo tutta l'operazione "The Founder" finisce per non risultare così accattivante come avrebbe potuto. Diciamo che, in generale, la sceneggiatura manca di una componente divertente o divertita che alleggerisca un'atmosfera altrimenti sempre austera o pesante (penso a qualcosa alla "The Wolf of Wall Street" o "The Big Short") che finisce per conferire al risultato finale quella "giocosità" che, paradossalmente, si associa proprio a quel marchio di cui la storia qui si interessa.
Insomma, il prodotto in sé funziona anche, ma manca un po' di brio.
Cast: Michael Keaton, Nick Offerman, John Carroll Lynch, Linda Cardellini, Patrick Wilson, B. J. Novak, Laura Dern.
Box Office: $24.1 milioni
Vale o non vale: Sicuramente un buon biopic, solido nella costruzione e nelle interpretazioni del cast; non aspettatevi qualcosa di memorabile, però, il risultato finale è meno appassionante di quanto non ci si aspetterebbe. Forse indeciso tra l'anima di fiction e quella con un piglio quasi documentaristico, "The Founder" abbraccia un approccio sicuramente molto accurato per quando riguarda la spiegazione dei fatti, mancando di una più giocosa vitalità che avrebbe giovato a tutta l'operazione. Comunque si lascia assolutamente guardare.
Premi: /
Parola chiave: Franchise.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 21 maggio 2020

Film 1708 - Aquaman

Intro: Atterrato sulla terra ferma, in Europa, ma di nuovo su un'isola: welcome to Birmingham.
Film 1708: "Aquaman" (2018) di James Wan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Fede
In sintesi: parliamoci chiaro, "Aquaman" è un prodotto di plastica rumoroso e colorato in maniera surreale, però tutto sommato (e considerati i precedenti "sforzi" DC) il risultato finale è meno peggio di quanto uno non sarebbe stato portato ad aspettarsi.
Il merito è certamente di un Jason Momoa in gran forma - diventato ormai il Chris Hemsworth della Justice League - che porta sulle sue spalle tutto il film, risultando credibile e divertente quanto basta per portare a casa non solo un risultato complessivo dignitoso, ma anche un gigantesco successo al box-office mondiale, che ha portato questo a diventare il titolo DC che ad oggi ha incassato di più.
Poi, ripeto, "Aquaman" è poco credibile a qualsiasi livello lo si voglia analizzare, sia questo la sceneggiatura, gli effetti speciali, la messa in scena generale (vi sfido a riconoscere un qualsivoglia elemento della Sicilia che qui, teoricamente, viene proposta come location di una scena di combattimento), è tutto talmente pompato a mille che si fatica a rimanere concentrati su anche un solo dettaglio che sia uno tanto viene tutto mixato e riversato addosso allo spettatore allo stesso istante. Si fatica a non sentirsi sopraffatti ogni tanto, specialmente nelle scene di battaglia.
Eppure e nonostante questo, è un prodotto che funziona nella sua strana, caotica maniera: presenta un tono più leggero e divertito rispetto ai precedenti, pesantissimi, film della DC; si concentra senza vergognarsi su quello che si richiede ad un prodotto di questo tipo, ovvero scene d'azione pazzesche ed effetti speciali a gogo; valorizza i punti di forza del suo protagonista, riuscendo finalmente a veicolare un personaggio tanto fuori dalla portata dell'uomo/spettatore medio, quanto a conti fatti godibile e rapportabile. Insomma, nonostante la qualità di questo prodotto in generale non sia eccelsa, non mi sembra si possa dire che sia un disastro su tutta la linea, né mi sento di confinarlo nella categoria "so bad is good"; diciamo che "Aquaman" è quello che ti aspetteresti da un prodotto DC dei bei tempi andati - come un "Batman Forever", per intenderci - con una strizzatina d'occhio ai tempi moderni della tecnologia e del montaggio frenetico.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Jason Momoa, Amber Heard, Willem Dafoe, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Yahya Abdul-Mateen II, Nicole Kidman, Temuera Morrison, Randall Park.
Box Office: $1.148 miliardi
Vale o non vale: Considerate le mie aspettative totalmente negative, devo ammettere che "Aquaman" sia riuscito almeno in parte a riscattarsi. Ha certamente ritmo, un protagonista perfetto per la parte, un cast notevole e tutta una serie di avanguardie tecnologiche che rendono questo giro in giostra particolarmente divertente. Poi sì, a volte ti gira un bel po' la testa, però una volta sceso il ricordo è sufficientemente positivo. Specialmente per un prodotto DC.
Premi: /
Parola chiave: Tridente.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 10 giugno 2019

Film 1609 - Morning Glory

Intro: Mi andava di rivedere qualcosa di leggero e mi sono ricordato di questa pellicola.
Film 1609: "Morning Glory" (2010) di Alex Proyas
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: Film 232 - Il buongiorno del mattino
Film 1609 - Morning Glory
Cast: Rachel McAdams, Harrison Ford, Diane Keaton, Patrick Wilson, Jeff Goldblum, Ty Burrell, 50 Cent, Bob Schieffer.
Box Office: $60 milioni
Vale o non vale: Il film è simpatico, ma niente di più. Buono per un momento spensierato e senza pretese e/o una vaga infarinatura sul mondo dell'informazione all'americana.
Premi: /
Parola chiave: Frittata.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 6 dicembre 2017

Film 1450 - The Conjuring 2

Un horror ci voleva e noi sapevamo già quale guardare!

Film 1450: "The Conjuring 2" (2016) di James Wan
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: Francy
Pensieri: Anche se lo avevo già visto al cinema, anche se ero in compagnia, anche se lo schermo era microscopico e anche se parte dei momenti spaventosi potevo anticiparli, ho trovato “The Conjuring 2” nuovamente, piacevolmente terrificante.
Oscuro e disturbante, con l’inquietante figura della suora sempre in primo piano, il film è un secondo capitolo particolarmente efficace che, forse, è addirittura meglio del primo.
Talvolta ho fatto un po’ di confusione durante la visione perché ho involontariamente sovrapposto i ricordi di questa storia a quelli della saga di “Insidious”, per certi aspetti simile: c’è lo stesso protagonista (Patrick Wilson), poi non mancano elementi che rimandano l’uno all’altro (immersioni nell’altra dimensione, il demone anziano); a dirla tutta, poi, ho trovato connessioni ‘di sceneggiatura’ anche con altre pellicole come “Annabelle” 1 e 2 – e vabbé – e “Ouija 2”, ormai similmente orientati allo stesso audience e quindi spesso vicini nel raccontare storie di demoni, possessioni, tavolette magiche, bambini indifesi che devono fronteggiare forze estremamente più potenti di loro. La conseguenza diretta è una sorta di prodotto finale in serie, ma di per sé la cosa non è nemmeno così terribile dato che tutti questi film di fatto funzionano. Il risultato finale, infatti, è molto buono ed risulta sempre un piacere lasciarsi spaventare quando le cose sono fatte per bene. Come qui.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Patrick Wilson, Vera Farmiga, Frances O'Connor, Madison Wolfe, Simon McBurney, Franka Potente.
Box Office: $320.3 milioni
Consigli: Primo e secondo film della saga sono prodotti di qualità non solo narrativamente, ma anche esteticamente parlando. Entrambi presentano un proprio stile interno comune e un altro proprio legato alla vicenda singolare, quindi al caso presentato. La fotografia qui tendente al blu caratterizza la periferia inglese nebbiosa in cui la storia (vera) è ambientata, connotando inequivocabilmente questo prodotto andandolo a legare a tutta una serie di associazioni mentali (freddo, solitudine, paura). A questo si aggiunge la capacità della trama di avvantaggiarsi di quella serie di elementi tecnici favoriti da effetti speciali, sonoro, montaggio, colonna sonora che vanno a costruire perfettamente atmosfere e spaventi del prodotto finale. Che, lo ribadisco, vale davvero la pena di essere recuperato e guardato rigorosamente al buio.
Buona fortuna.
Parola chiave: Registrazioni.

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venerdì 12 agosto 2016

Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield

Non vedevo l'ora di vederlo! Ho aspettato un mese che, dall'uscita in America, finalmente arrivasse anche da noi e ho convinto Erika ad accompagnarmi a vederlo dato che gli horror, di base, sono il nostro genere...!

Film 1190: "The Conjuring - Il caso Enfield" (2016) di James Wan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Secondo appuntamento cinematografico con i coniugi Warren, seconda storia tratta dalle vere esperienze dei due protagonisti - attenzione agli agghiaccianti titoli di coda -, "The Conjuring 2" prova non solo che il franchise è più solido che mai, ma che James Wan riesce a mantenere le promesse. Senza volergli (e volerci) portare sfiga, diciamo che si sta davvero affermando quale il re dell'horror ("Saw - L'enigmista", "Insidious" 1 & 2, questa saga).
Capace di grande suggestione, costruito attorno all'attesa e l'angoscia, questo film riesce davvero a non deludere le alte aspettative dopo un primo capitolo ben riuscito. Chiaramente molto del merito va al ritrovato e affiatato duo Vera Farmiga + Patrick Wilson, anima di una storia che non cede al solo fascino dell'orrifico, ma riesce ad articolarsi in una trama ben contestualizzata e raccontata con abbondanza di particolari. Prima di arrivare alla vera parte paurosa, infatti, lo spettatore è abbondantemente immerso nella vicenda, che la prende davvero alla lontana: nel borgo londinese di Enfield, nel 1977 la famiglia Hodgson inizia a essere soggetta ad apparenti presenze demoniache. Le dinamiche del caso richiederanno non poco tempo e numerose verifiche, prima che non solo la giovane Janet sia creduta, ma che addirittura vengano contattati i due coniugi esperti di paranormale. Non basta: ad inizio pellicola Lorraine avrà una visione sulla morte del marito - la stessa di cui si parla nel primo film - in cui sono coinvolti una suora e un palo. Inutile dire che non passerà molto prima che la premonizione tenti di realizzarsi.
Dunque un buon ritorno ai temi dell'occulto grazie ad una storia apparentemente vera capace di far accapponare la pelle. Demoni, possessioni, scricchiolamenti e seminterrati a dir poco inquietanti sono tutti elementi che caratterizzano il caso Enfield, rimescolati in salsa Wan, regista evidentemente dotato da questo punto di vista e in grado di produrre una suspense partciolarmente efficace e assolutamente non facile da trovare nei prodotti simili contemporanei, tutti effetti speciali e 0 sostanza. Qui, diversamente dal solito, non sono pochi i momenti in cui si salta sulla poltrona - e con piacere! - e nonostante gli spaventi, l'ansia e la paura, non si smetterebbe mai di seguire le "avventure" degli Warren. Inquietanti, ma davvero magnetiche!
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Frances O'Connor, Madison Wolfe, Simon McBurney, Franka Potente, Lauren Esposito.
Box Office: $317.8 milioni
Consigli: Successone al botteghino, stesso incasso del primo film (ma è costato il doppio, ovvero 40 milioni di $), critica soddisfatta e una marea di spaventi. Questo, in breve, il riassunto di una pellicola che è un sequel, ma anche un titolo perfettamente codibile anche in solitaria. Pauroso, inquietante e con uno spin-off dedicato alla suora in arrivo, la saga di "The Conjuring" al momento sembra in gran forma. Gli amanti dell'horror ben fatto dovrebbero apprezzare.
Parola chiave: Valak.

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lunedì 1 agosto 2016

Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring

In preparazione del secondo film in uscita, ho tentato di iniziare Poe alla famiglia Warren...

Film 1179: "L'evocazione - The Conjuring" (2013) di James Wan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe (nel primo tempo); nessuno
Pensieri: In vista dell'uscita di "The Conjuring 2" ho voluto ripassare il primo capitolo che, ricordavo, mi aveva lasciato una buona impressione, pur non ricordando i dettagli. Credo fosse un meccanismo di difesa.
Dopo l'abbandono di Poe alla prima avvisaglia di possessione demoniaca, ho deciso di continuare la visione casalinga (grazie a Netflix) da solo e di sera, il quale connubio non è stato dei più felici in termini di relax post visione. Perché, va detto, basta essere un minimo suggestionabili - o nella situazione giusta - e "The Conjuring" funziona alla grande.
Grazie alla combinazione coniugi Warren + demoni, senza contare che si tratta di una pellicola tratta dai racconti di persone in carne ed ossa, la storia riesce davvero a condizionare lo spettatore, incuriosito da una trama dell'orrore ben architettata e spaventato da ciò che potrebbe nascondersi dietro la prossima porta che si apre da sola.
Dunque se l'horror in generale - e quello ben fatto in particolare - sapete che vi lascia più incubi che bei ricordi, meglio lasciar stare questo mix di spavento e biopic perché non sono poche le ansie che è in grado di generare in chi guarda: seminterrati bui, battimani col fantasma, alberi dell'impiccato, sinistri cigolii sono solo alcuni degli elementi che compongono la trama di questo film dell'orrore ben fatto e realizzato con cura. Molte suggestioni, ottima atmosfera (e zero splatter) per un risultato che è uno spaventoso e inquietante piacere.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Ron Livingston, Lili Taylor, Shanley Caswell, Hayley McFarland, Joey King, Mackenzie Foy.
Box Office: $318 milioni
Consigli: Il film è "L'evocazione - The Conjuring", i protagonisti sono gli Warren, ma la casa infestata è quella di "The Amityville Horror". Uno sguardo parallelo ad un evento raccapricciante e inquietante raccontato da un punto di vista inusuale e maledettamente ben ricostruito. Non a caso ha generato uno spin-off e un sequel che sono stati due successi.
Qui la differenza la fanno - oltre l'ottima regia di Wan e le perfette ricostruzioni 70s, i protagonisti Patrick Wilson e soprattutto Vera Farmiga, in grado di rendersi magnetici e intriganti tanto quanto le teorie e i racconti che propongono. Insomma, un ottima scelta di cast e un risultato finale che gli appassionati non possono assolutamente perdersi.
Parola chiave: Carillon.

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martedì 11 agosto 2015

Film 971 - Watchmen

Tornato dal primo weekend riminese sono rincasato con la voglia di vedere questo film. Senza troppo sapere perché, avevo il titolo che mi ronzava in testa...

Film 971: "Watchmen" (2009) di Zack Snyder
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Siccome me l'ero perso quando uscì al cinema e non lo avevo mai recuperato, ero rimasto con la curiosità di capire come potesse essere questo "Watchmen" di Snyder. Quest'ultimo è un regista discontinuo per quanto riguarda prodotti e incassi al botteghino, ma considerando che ha per le mani la pellicola più attesa del 2016 ("Batman v Superman: Dawn of Justice") e molti probabili successi degli anni a venire ("The Justice League Part One" e seguito), volevo un attimo prendermi il tempo per vedere la sua trasposizione dei supereroi del fumetto di Alan Moore.
Due considerazioni preliminari (anzi, tre): atmosfera cupissima e angosciante; 162 minuti di durata sono veramente troppi; la maggior parte degli attori qui ha lavorato in tv: Jeffrey Dean Morgan ("Grey's Anatomy", "Supernatural", "Extant"), Malin Åkerman ("The Comeback", "Childrens Hospital"), Matthew Goode ("The Good Wife"), Patrick Wilson ("Angels in America" e a breve in "Fargo"), Carla Gugino ("Californication", "Political Animals", "Entourage", "Spin City").
Le due (tre) considerazioni preliminari mi portano a dire un po' di cose. Innanzitutto la combinazione di cupo e lunghezza interminabile non aiuta lo spettatore non motivato: se devo pensare di subirmi quasi tre ore di film senza che nemmeno mi attragga o interessi, la scelta più ovvia è lasciar perdere. Di fatto "Watchmen" non è una pellicola di svago o puro intrattenimento. Inoltre la trama non esattamente intuitiva, la tendenza allo sproloquio e il fatto che spesso ci si chieda dove cavolo si voglia arrivare non aiuta. Senza contare il fatto che per una buona parte del film l'alieno blu (Billy Crudup) è tutto nudo, blu, ma nudo. A me non turba particolarmente, ma sono sicuro che la cosa all'epoca destò un certo scalpore.
In generale, comunque, una volta che si è entrati nella logica di questa storia non si rimane insoddisfatti. Pare che qualcuno voglia far fuori tutta la vecchia squadra dei Watchmen per non si sa quale losco piano, il che porterà il paranoico Rorschach (Jackie Earle Haley) a indagare e mettere in guardia gli altri. La sceneggiatura la prenderà molto alla lontana, ma prima o poi si arriverà a capire chi e perché lo sta facendo. Si tratta sempre di potere e soldi, anche nel mondo dei supereroi...
In definitiva la pellicola non mi è dispiaciuta, ma è un viaggio che non intraprenderei mai di nuovo. Troppo lungo, troppo intricato, troppo immotivatamente violento (soprattutto nel linguaggio, il che alla lunga stanca), troppo tutto. Nell'ottica del farsi un'opinione vederlo ha un senso, a maggior ragione se si gradiscono fumetti e affini, ma in generale non posso dire che sia una pellicola tanto ben riuscita da avermi colpito per qualcosa di specifico che non siano, e lì torniamo, le due (tre) considerazioni preliminari.
Box Office: $185.3 milioni
Consigli: Francamente bisogna essere preparati: lungo, intricato, un po' triste e violento. Tutto sommato non male e da quello che ho letto conforme all'originale fumetto, però è innegabile che sia un titolo non per tutti, alla faccia dei 130 milioni di budget e dell'etichetta blockbuster che sembrerebbe facile cucirgli addosso. In realtà si tratta di una storia meno commerciale del solito, più interessata all'approfondimento di personaggi e dinamiche anche se bisognerebbe ricordarsi che pure esagerare non aiuta. Un minimo di sforbiciata avrebbe alleggerito il carico, ma tutto sommato è un film che si può vedere, basta essere pronti. Effetti speciali buoni, ma quella specie di costruzione nell'altra galassia fa un po' ridere.
Parola chiave: Ozymandias.

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mercoledì 22 luglio 2015

Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2

Una serata all'insegna dell'horror - parte 2.

Film 960: "Oltre i confini del male - Insidious 2" (2013) di James Wan
Visto: dalla tv di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Claudia, Carla
Pensieri: Anche se alcuni hanno perso dei colpi (non faccio nomi), io che pur di vedere un film dall'inizio alla fine mi graffetterei un piede ho resistito e goduto nuovamente di questo secondo episodio di "Insidious". La formula è vincente più che altro perché a) si risolve il mistero della sposa in nero (e il tutto è molto inquietante; b) tutto il primo film prende un nuovo significato grazie alle spiegazioni fornite in questo. Ecco perché, in effetti, "Insidious: Chapter 2" dipende più dal primo film di quanto non sia vero il contrario.
Proprio dove avevamo lasciato quei poveretti dei Lambert, riprendiamo il filo del discorso e scopriamo che, in effetti, Josh (Patrick Wilson) non sta tanto bene e la sensitiva Elise (Lin Shaye) è effettivamente passata a miglior vita (che in questo caso particolare non credo si possa dire, ma passatemi l'espressione). L'Altrove è di nuovo quel posto buio in cui i vivi non dovrebbero stare ma cui i viaggiatori possono accedere, per cui bisognerà andare a ritrovare lo spirito di Josh che si è perso nell'oscurità e, questa volta, sarà il figlio ex comatoso Dalton (Ty Simpkins) ad andare a cercarlo. In tutta questa baraonda di al di là e al di qua, mamma (Rose Byrne) e nonna (Barbara Hershey) dovranno fare i conti con la violenza che si annida a casa loro...
Fortunatamente non ricordavo così bene tutti i dettagli, per cui rivedere per la seconda volta "Oltre i confini del male: Insidious 2" è stata una bella esperienza di paura, nonché una piacevole sorpresa narrativa. Tutto molto ben architettato.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Box Office: $161,919,318
Consigli: Vederlo subito dopo il primo film è stata una scelta vincente, così non si è perso il filo del discorso, nonché quei dettagli che da una volta all'altra possono essere dimenticati. La divisione in due è in effetti sensata e spiega bene tutte le vicende di una storia che di fatto è una e si conclude in questa seconda pellicola. Sarebbe quindi più indicato vedere la saga in ordine sequenziale, lasciando questo episodio per ultimo ed evitando, così, le lacune che necessariamente verrebbero a crearsi (tutto sommato si arriva a comprendere lo stesso la storia nel suo insieme). In ogni caso un buon horror, narrativamente ricco e piacevole da seguire.
Parola chiave: Ospedale.

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Film 959 - Insidious

Una serata all'insegna dell'horror - parte 1.
Film 959: "Insidious" (2010) di James Wan
Visto: dalla tv di Claudia
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Carla, Claudia
Pensieri: Dopo aver visto il prequel al cinema ed esserne rimasti soddisfatti, abbiamo voluto coinvolgere anche altri nella nostra follia cinematografica, organizzando una serata horror tutta incentrata sulla saga di "Insidious". Ci siamo sparati, quindi, primo e secondo capitolo uno dopo l'altro tra un morso alla pizza e un bicchiere di birra e la reazione generale è stata positiva.
Del resto i primi due episodi di questo franchise son ben architettati e studiati per completarsi a vicenda in maniera perfetta (anche se il secondo dipende un po' più dal primo). L'idea di base è buona, la realizzazione low budget (inaspettatamente) molto efficace e il risultato finale convincente, specialmente se si pensa a cosa c'è in giro al giorno d'oggi relativamente a film di paura.
Patrick Wilson e Rose Byrne sono due buoni comprimari a cui si aggiunge una oggi più che mai sulla cresta dell'onda Lin Shaye nei panni della sensitiva Elise Rainier a cui spetta non solo il compito più difficile, ma anche la sorte più infelice (a livello di storia, perché nella realtà ora ha perfino un film tutto suo...). Il tutto per cercare di salvare il piccolo Dalton (Ty Simpkins, oggi in "Jurassic World"), caduto in uno stato comatoso il cui motivo pare inspiegabile per la scienza, ma non per chi frequenta... l'Altrove! Si risveglierà?
Ps. Cast abbastanza importante per una pellicola a basso budget (1.5 milioni di dollari): Patrick Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Barbara Hershey, Lin Shaye, Leigh Whannell, Angus Sampson.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Box Office: $97 milioni
Consigli: Horror d'effetto con storia intrigante e riuscita che trova la sua perfetta conclusione nel secondo capitolo. Ottimo esempio di come un film possa ancora essere in grado di spaventare senza per forza dover ricorrere a rumori improvvisi e assordanti o apparizioni random in momenti inattesi. "Insidious" è una bella saga non solo da vedere, ma anche da rivedere!
Parola chiave: Altrove.

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giovedì 11 giugno 2015

Film 935 - Home Sweet Hell

E quando Luigi ha carta bianca per scegliere un film...

Film 935: "Home Sweet Hell" (2015) di Anthony Burns
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Che la carriera di Katherine Heigl fosse in picchiata da tempo si sapeva, ma ciò non giustifica associarsi a qualunque proposta commerciale ti venga fatta. "Home Sweet Hell" è tra le cose più brutte, trash e volgari che abbia mai visto e definirlo terribile è essere gentili.
Proponendosi come commedia contemporanea che scherza su mogli psicopatiche, mariti che si trasformano in killer, omicidi fai da te e maschera di facciata che utilizziamo nelle occasioni pubbliche, questa pellicola in realtà cerca semplicemente di 'vendersi' bene, perché non solo di comico non c'è nulla, ma non ci sono nemmeno idee o qualcosa di interessante da vedere. Innanzitutto c'è troppa ingiustificata violenza. Perché mai dovrebbe interessarmi vedere una coppia che fa a pezzi l'amante di lui solo perché la moglie ossessivo compulsiva ritiene che sia l'unico modo per far sparire quella macchia dall'immacolata reputazione della sua famiglia? Il punto è che, diversamente da una pellicola come "La famiglia omicidi", qui manca totalmente un tono comico in quanto chi scrive non è in grado di suscitarlo.
Quindi, a parte seguire una trama scritta in maniera imbarazzante, con dialoghi forse ispirati a qualcosa di Tarantino (c'è pure una katana...) senza saperne cogliere l'ironia, "Home Sweet Hell" è un titolo-spazzatura, qualcosa che andrebbe bannato e cancellato dalla filmografia di chiunque abbia partecipato alla sua produzione. Inutile.
Box Office: /
Consigli: Imbarazzante prodotto cinematografico che spreca un potenziale buon cast in favore di una storia che vorrebbe essere irriverente e magari controversa, ma in realtà risulta ridicola e fastidiosa. Forse qualcuno potrebbe trovare di "interesse" le molteplici scene di Katherine Heigl in biancheria intima - che comunque si appresta a fare a pezzi una persona... -, ma tole queste credo che non ci siano altri motivi per cui voler vedere una tale boiata priva di alcunché di originale o interessante. Inutilmente volgare, privo di personalità e maledettamente brutto.
Parola chiave: Obiettivi.

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sabato 27 dicembre 2014

Film 842 - Passengers - Mistero ad alta quota

Io non ero per nulla convinto, ma non si trovava altro e la cena era già pronta...

Film 842: "Passengers - Mistero ad alta quota" (2008) di Rodrigo García
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Francamente una pellicola deludente, sconclusionata, banale e ricca di cliché. Non mi aspettavo che Anne Hathaway potesse scegliere di partecipare ad un progetto così scarso e mal fatto.
Dopo un incidente aereo i sopravvissuti verrano "aiutati" da Claire/Anne Hathaway che li seguirà nell'esternazione ed elaborazione psicologica di ciò che è loro successo. Quando il misterioso e sempre sorridente Eric/Patrick Wilson comincia ad entrare in confidenza con Claire e, soprattutto, i pazienti di questa cominciano a sparire, la cosa si farà misteriosa.
Misteriosa più che altro perché lo dice il poster, di fatto ciò che è accaduto e si sta narrando è abbastanza intuibile e privo di alcuna aura di mistero. Peccato, si poteva tentare di fare un po' meglio sinceramente.
Box Office: $5,494,715
Consigli: 25 milioni di dollari di budget, un cast abbastanza ricco (Anne Hathaway, Patrick Wilson, Clea DuVall, Andre Braugher, Chelah Horsdal, David Morse, Dianne Wiest) e la promessa di un mistero dietro lo schianto di un aereo di linea sono le premesse di questo "Passengers". Di fatto, però, le premesse non si tramutano in promesse e il film rimane una storielle drammatico romantica sulla vita dopo la morte e spreca ogni possibilità di risultare interessante scegliendo di far passare la maggior parte del film in una specie di limbo in cui non cacate praticamente mai nulla e tutti sbucano all'improvviso da non si sa dove. Evitabile. Anzi, da evitare.
Parola chiave: Morte.

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giovedì 3 aprile 2014

Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2

Non vedevo l'ora di vedere questo film!

Film 690: "Oltre i confini del male - Insidious 2" (2013) di James Wan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Seguito del primo - e già abbastanza spaventoso - "Insidious", questo secondo capitolo riprende la storia da dove l'avevamo lasciata e la prosegue con coerenza, mantenendo fedelmente lo stile del primo episodio. Per essere un sequel, infatti, la storia è ben orientata a proseguire da dove si era cominciato e non delude chi ha apprezzato il primo capitolo perché trama, personaggi e recitazione, oltre che resa tecnica, sono tutti non solo molto buoni, ma anche orientati e predisposti ad interagire con il precedente lavoro. Ottimo.
Seppure, come già per "Insidious", anche questo "Oltre i confini del male - Insidious 2" presenta il suo elemento di debolezza al momento dello smascheramento del mostro di turno, rimane comunque impossibile non notare lo sforzo di rendere l'atmosfera quanto più spaventosa e misteriosa possibile, lasciando indizi come briciole di pane disseminati fino all'epilogo di questo episodio. Tutto combacia e gli interrogativi sorti in precedenza vengo qui risolti lasciando anche abbastanza soddisfatti.
Già abituati al mondo dell'Altrove, questa volta, invece, si cambierà casa, finendo all'abitazione di nonna Lorraine/Barbara Hershey che sembra vivere nella versione horror della casa di "Streghe". Gli espedienti per creare pathos e tensione (come rumori, apparizioni, porte che si muovono, ombre) sono tutti sfruttati per creare un tipo di paura che deriva dall'angoscia piuttosto che da uno spavento per qualcosa di orrendo o, come va di moda oggi, splatter. Il che mi ha molto compiaciuto.
Trovo che la capacità di rendere l'atmosfera sempre più inquietante e pesante sia il vero pregio di questo prodotto, insieme alla capacità degli sceneggiatori di dividere a metà una storia scegliendo di trattarla in due film e riuscendo nell'intento di renderli entrambi capitoli distinti, eppure complementari. A fine visione questo da molta soddisfazione.
Il cast torna ad essere quello originale e, oltre alla Hershey, sono presenti Patrick Wilson emaciato dall'esperienza ultraterrena e Rose Byrne che è capace di prendere un bollitore in testa e risultare comunque una donna di classe. Chapeau.
Tra presenze inquietanti, case infestate, possessioni, vecchi ospedali, psicopatici serial killer e madri diseducative, questo "Insidious: Chapter 2" funziona a dovere e dimostra come sia possibile fare un buon seguito senza necessariamente che si perda la verve, l'innovazione o la qualità del film originale. Un buon horror moderno.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Box Office: $160,444,011
Consigli: Chiaramente ha senso vedere il primo film e poi questo secondo episodio. La saga, che avrà a quanto pare un terzo capitolo (ma estraneo ai protagonisti delle prime due puntate cinematografiche), è molto ben costruita e, nell'ottica della ricerca di un buon prodotto di genere, funziona alla grande. Spaventa, lascia col fiato sospeso, è in grado di sorprendere e tiene incollati al video. Un buon horror, un buon cast e una buona storia.
Parola chiave: Parker Crane.

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martedì 3 dicembre 2013

Film 626 - Insidious

Cineforum dell'incidentato capitolo XII: un horror ci sta sempre. Specialmente se c'è un secondo capitolo appena uscito al cinema...
Film 626: "Insidious" (2010) di James Wan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Pellicola dell'orrore con i suoi buoni momenti, "Insidious" riesce piuttosto bene a creare, man mano che la storia si sviluppa, un'atmosfera cupa e inquietante. Non mancano situazioni anche abbastanza paurose, il che non guasta.
Leggermente insolito rispetto al genere horror abituale, questo film preferisce demoni interpretati palesemente da attori in carne e ossa piuttosto che realizzarli con gli effetti speciali. Rende il tutto stranamente più vero e vagamente inquietante, nonostante sia palese che si tratti di persone; le ambientazioni dell'altrove non sono entusiasmanti, ma la trovata del buio totale del mondo degli spiriti è veramente geniale e ben realizzata: è terrorizzante non sapere cosa stia per palesarsi sullo schermo e in che modo. Il risultato è un percorso spaventoso capace di tenere lo spettatore col fiato sospeso.
Quindi direi che in generale "Insidious" non mi è dispiaciuto e per essere un film 'da spavento' è anche ben architettato e montato ad arte per creare suspense e mantenere vivo l'interesse di chi guarda. Non mancano, infatti, sedute spiritiche, possessioni demoniache, inspiegabili coma, schricchiolii, oggetti che si muovo da soli, inquietanti presenze un po' in ogni dove e, chiaramente, il cattivo della storia: un demone approfittatore del povero ragazzino protagonista - dotato della capacità di esplorare universi paralleli durante il sonno - il quale tenterà di impossessarsi del corpicino del povero sventurato ormai prigioniero dell'Altrove per materializzarsi nel nostro mondo. Il finale a sorpresa rende tutto ancora più riuscito.
A dispetto delle mie aspettative 'nella media', questo prodotto commerciale mi ha sorpreso per una qualità generale tendenzialmente più ricercata rispetto al solito, con una fotografia cupissima, una trama intrigante e una Rose Byrne non protagonista che mi è molto piaciuta (Patrick Wilson molto dark per il ruolo richiesto). Nonostante abbia letto pessime recensioni sul secondo capitolo ("Oltre i confini del male - Insidious 2"), sono lo stesso molto curioso di vedere che piega prenderà la storia dal finale di questa prima pellicola assolutamente inaspettato.
Ps. Un milione e mezzo di dollari per produrlo, grazie all'incasso mondiale di $97.009.150, "Insidious" è risultato essere il film più remunerativo del 2011.
Film 626 - Insidious
Film 959 - Insidious
Film 690 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 960 - Oltre i confini del male: Insidious 2
Film 2202 - Insidious: The Red Door
Film 956 - Insidious 3: L'inizio
Film 2157 - Insidious 3: L'inizio
Film 1619 - Insidious: The Last Key
Consigli: Se si è in cerca di una storia capace di mantenere alta la tensione e con momenti spaventosi abbastanza riusciti, questa pellicola è certamente un'ottima candidata. Inoltre c'è pure un seguito, nel caso la visione di questo primo capitolo fosse gradita.
Parola chiave: Golem.

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