martedì 23 dicembre 2014

Film 838 - Alla ricerca di Jane

Trovato per caso su Sky Go mentre ravamo alla ricerca disperata di una commediola innoqua da guardare.

Film 838: "Alla ricerca di Jane" (2013) di Jerusha Hess
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Pellicola di certo singolare per il tema centrale che propone: un viaggio full-immersion nell'universo austeniano nell'Inghilterra contemporanea. Ovvero come assecondare le fantasie romantiche di signore invaghite dei personaggi della Austen e, che ve lo dico a fare, innamorate dell'amore stesso.
La protagonista Jane/Keri Russell ricade precisamente in questa singolare categoria umana, da sempre devota lettrice dei libri della celebre scrittice inglese, single alla ricerca di un amore da romanzo e, per forza di cose, romanzato. Ostacoli alla realizzazione dei sogni di Jane: lei è americana e vive in America + ha pochi soldi. Il risultato di questo sfortunato binomio è, sì, il viaggio fin nel Regno Unito alla volta di questa esperienza totalizzante, ma nella versione "pacchetto base". Quest'ultimo aspetto è determinante nell'impostare l'andamento dell'avventura a ritroso nel tempo della protagonista: avendo tutte le altre signore aderito ai pacchetti più esosi, la nostra poveretta viene costantemente emarginata, bistrattata e vessata dalla pazza dietro il progetto "Austenland": Mrs. Wattlesbrook/Jane Seymour.
A causa di quest'ultima (ma non solo) si realizzeranno molte delle peripezie di Jane durante il suo soggiorno, che di certo non sarà come se lo era romanticamente immaginato. Anche se, dopotutto, il dolce e zuccheroso finale ci sarà anche per lei.
Ora, non perderei tutto questo tempo a descrivere "Alla ricerca di Jane" se qualche cosa non mi avesse colpito. E' chiaramente una commedia romantica senza particolare rilievo, ma se devo essere totalmente onesto, mi hanno colpito una serie di aspetti. Innanzitutto il fatto che la storia è, sì, basata sui soliti presupposti dell'amore eterno e al primo sguardo è le smielate vicende della protagonista la faranno da padrone, eppure per tutta la storia la sensazione è quella che non ne vada una dritta alla nostra sfortunata e che, dopotutto, se lieto fine dev'essere dovrà necessariamente passare per un taglio netto con l'ingenuità infantile che muove la protagonista ad affrontare la sua avventura (leggi percorso di formazione). Inoltre c'è un certo aspetto comico dietro tutta la vicenda che, per quanto non sia sbandierato ai quattro venti, è comunque presente e godibile.
Ancora, mi è piaciuta la doppia idea della sceneggiatura di ricalcare un esempio di intreccio alla Austen (vedi Mr. Darcy ed Elizabeth Bennet), smascherarlo fin da subito facendolo rientrare all'interno del gioco narrativo proposto dall'esperienza del resort a tema, ma riuscendo di fatto a riportarlo in gioco nel finale, giocando tra finzione e realtà, messa in scena e mondo reale. Tra l'altro questo doppio binario sempre presente è anche piuttosto interessante da veder rappresentato e spinge, tra l'altro, a chiedersi cosa accada una volta che la realizzazione del nostro sogno si concretizzi e ci si ritrovi a vivere ciò che avevamo bramato fino a quel momento. E poi... se il nostro sogno ci avesse deluso?
Chiaramente "Austenland" - questo il titolo originale - non risponde a queste domande, ovvero non se ne interessa minimamente poiché il goal che intende portare a casa è un "felici e contenti" che prosegue con i puntini di sospensione e la promessa di un amore eterno che fa ritrovare alla nostra sfortunata Jane la fiducia nell'amore. Però a noi nessuno impedisce di fantasticare su come sarebbe vedere realizzate fantasie e sogni e immaginare cosa faremmo se fossimo obbligati a confrontarci con le conseguenze. Ma qui siamo già al sogno del o nel sogno, quindi lasciamo stare.
Ps. Tratto dal romanzo omonimo di Shannon Hale.
Box Office: $2,140,812
Consigli: Tutto sommato simpatico esempio di commedia romantica più atipica del solito, strampalata e surreale. Keri Russell ancora non ho capito se è maledettamente sottovalutata o fortunata a stare dove sta, comunque riesce a tenere sufficientemente bene le redini di questa storia (come era stato qualche anno fa con "Waitress - Ricette d'amore"). Suoi comprimari Jane Seymour ("La signora del West"), Bret McKenzie (che tra le altre cose ha vinto un Oscar per la Miglior canzone del film "I Muppet"), JJ Feild e Jennifer Coolidge nel solito ruolo della svampita alla ricerca di sesso (come in "American Pie" e "2 Broke Girls"). Tutto sommato, comunque, se si cerca una distrazione tranquilla e una storia meno ordinaria del solito o, ancora meglio, si ama Jane Austem, questo curioso prodotto cinematografico potrebbe riuscire perfino a soddisfarvi. Senza troppe pretese, naturalmente.
Parola chiave: Jane Austen.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

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