3 ex boy scout vanno al cinema a vedere un film con la 3... sui boy scout!
Film 844: "CUB - Piccole prede" (2014) di Jonas Govaerts
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Horror belga con protagonisti giovani boy scout - cub scout = lupetti - in vacanza in mezzo al bosco, questo film dai molteplici titoli (quello italiano, ma anche quelli internazionali "Welp" e "Cub") è un prodotto suggestivo ed inaspettatamente ben costruito grazie, soprattutto, alla misteriosa figura del ragazzo lupo che vive in mezzo alla foresta.
E' facile, infatti, lasciarsi suggestionare dall'inquietudine di chi viaggia da solo per il bosco, quando lo si sa abitato da qualche strano personaggio che porta una maschera di legno e si aggira nell'oscurità. E non è il solo...
"Cub" è un film insolito, una pellicola che sceglie bambini e li trasforma in vittime o carnefici, un storia che gioca sulla sottile linea del proibito che incuriosisce, con addirittura qualche momento veramente impensabile per una produzione horror commerciale americana (spoiler!: vedi il massacro dei bambini nella tenda).
Disabituati, quindi, a un certo tipo di crudeltà e deviati dalla simpatia che proviamo per il povero protagonista Sam (Maurice Luijten), anche noi finiamo per lasciarci coinvolgere da una trama ben costruita che sembrerebbe partire come una qualsiasi pellicola dell'orrore ambientata in un bosco e finisce con una più inaspettata - anche se non così originale - virata al gioco per la sopravvivenza. Le sorprese non mancheranno.
Non sapendo cosa aspettarmi e, in aggiunta, non avendo particolari aspettative per un prodotto che avevo già preventivamente bollato come la 'solita cazzotta horror', ho molto gradito la visione di "CUB - Piccole prede" che, in più di un passaggio, è riuscito a sorprendermi e in qualche occasione farmi rannicchiare nella poltrona del cinema. Il risultato finale è buono - specialmente considerato che il regista è qui al suo esordio cinematografico - e, tutto sommato, lo rivedrei volentieri.
Box Office: € 117.116 (weekend di esordio italiano)
Consigli: Un gruppo scout in vacanza in mezzo ad un bosco apparentemente deserto. O la premessa di una divertente e tranquilla gita fuori porta, o l'inevitabile inizio della tragedia in una qualsiasi produzione horror. Qui, ovviamente, si tratta del secondo esempio e l'orrore farà presto la sua comparsa in scena, portato da un selvaggio ragazzino che vive in mezzo al bosco e indossa una strana maschera fatta di corteccia e da suo padre, pazzoide alla "Non aprite quella porta". Gli elementi per spaventare lo spettatore ci sono, la suspense non manca, l'idea di base intrigante e, certamente, la scelta dei protagonisti scout inusuale. Qualcosa di leggermente diverso dal solito e che, soprattutto, funziona. L'unica cosa per la quale ci si potrebbe lamentare è un'iniziale lentezza dovuta alla contestualizzazione della storia e a una buona presentazione dei personaggi. E' un buon titolo da tenere a mente se si vuole stare alla larga dalla solita pellicola dell'orrore fatta di cliché e cose già viste. A livello di produzione e ambientazione può ricordare anche "The Descent - Discesa nelle tenebre".
Parola chiave: Pozzo.
Trailer
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