Una commedia romantico-generazionale per pranzo è sempre una buona idea!
Film 831: "Mystic Pizza" (1988) di Donald Petrie
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Innamorato come sono delle pellicole generazionali anni '80 non potevo non recuperare questo titolo che costituisce uno dei primi ruoli importanti di Julia Roberts, attrice che cerco di riscoprire ultimamente dagli albori della sua carriera. Il tentativo è quello di cercare di superare la mia diffidenza nei suoi confronti - ultimamente non mi è troppo congeniale - e riscoprirne successi e motivazioni di questi ultimi. E, anche se è chiaro che su tutti la vaporosa Julia spiccasse, devo dire che "Mystic Pizza" è stata un'esperienza deludente.
Come sempre quando ci si catapulta indietro di quasi trent'anni, è necessario allinearsi al 'modo di fare cinema' di quel momento, in particolare familiarizzare con un linguaggio narattivo-simbolico abbastanza differente da quello odierno. Ma fin qui il problema non sussite. La vera delusione, forse, per quanto mi riguarda è scaturita dal paragone. La locandina di questo film mi ha ricordato inevitabilmente quelle di "Breakfast Club" o "St. Elmo's Fire" sia per età che per numero di protagonisti, quindi il rimando a quelle pellicole è stato immediato. Di qui a ripensare a "Mannequin", "Sixteen candles - un compleanno da ricordare", "Bella in rosa" o "L'ammiratore segreto" il passo è stato breve.
Nonostante nessuno dei citati sia un capolavoro, li ho però trovati tutti piacevoli - quale più quale meno -, simpatici esempi di un tempo e una cultura che, per quanto relativamente vicina, è già ampiamente evoluta. Qui, invece, non mi sono particolarmente divertito e anzi ho trovato l'insieme un po' noioso e incapace di creare quella connessione con il pubblico che eleva anche prodotti qualitativamente meno "alti" al rango di cult. Nessuno dei protagonisti è particolarmente interessante, né così ampiamente definibile da un cliché da risultare adatto ad un prodotto commerciale come questo. Le 3 figure maschili sono come ombre, presenti semplicemente per necessità naturali a completare quel 50% della coppia che la sola parte femminile non può ricoprire. Queste ultime 3 (Annabeth Gish, Julia Roberts, Lili Taylor), amiche per la pelle - le prime due anche sorelle -, sono una l'opposto dell'altra ma cercano esattamente la stessa cosa: l'amore vero e cosa farne della propria vita. Lavorando nella stessa pizzeria - da cui il titolo - finiranno per intrecciare ancora di più le loro vite, rendono il ristorante locale anche luogo di aggregazione e fulcro attorno al quale finirà per ruotare la vicenda. Non a caso il lieto fine ci sarà anche per la rotonda proprietaria nonché autrice di una particolare pizza dalla misteriosa ricetta.
Nonostante tutto, comunque, la trama fallisce a mio avviso nel tentativo di creare quella situazione, quell'atmosfera in grado di suscitare nel pubblico il desiderio di far parte del gruppo di protagonisti (come, invece, accade per esempio in "The Breakfast Club"). Per questo motivo ho trovato più deludente la visione della pellicola, di fatto meno coinvolgente.
Box Office: $12,793,213
Consigli: Pellicola che fa parte di quel genere che Wikipedia mi insegna chiamarsi "coming-of-age" (gli americani hanno un nome per tutto), è uno degli svariati tentativi degli studios di rappresentare gli adolescenti anni '80 al cinema raccontandone amori, speranze, miti e contraddizioni. Questo "Mystic Pizza", per quanto innocente e assolutamente guardabile, non è tra gli esempi più riusciti che ho visto fino ad ora, nonostante in effetti il film sia riusciuto a ritagliarsi la sua nicchia all'interno della cultura popolare. Si vede, ma c'è di meglio.
Parola chiave: "Everyday Gourmet".
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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