Grande cast, intelligenza robotica, le promesse di uno sci-fi a tinte thriller: il titolo perfetto per un sabato sera al cinema!
Film 921: "Humandroid" (2015) di Neill Blomkamp
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Neill Blomkamp è già la terza volta che mi frega. Sembra promettere grandi film, storie di distopici, terribili futuri in cui le macchine sono intrinsecamente legate allo sviluppo dell'uomo e della società tutta, strumenti di potere o, addirittura, intelligenze artificiali in grado di contrapporsi alla viltà di chi le ha generate. Premesse del genere non sono sempre facili da mantenere in una storia, eppure Blomkamp - la cui brevissima filmografia cinematografica annovera 3 titoli che, a parte questo, sono "District 9" ed "Elysium" - ci prova tutte le volte e tutte le volte fallisce. In questo caso specifico, il fallimento è il classico buco nell'acqua.
"Chappie" - questo il titolo originale del film, nonché nome del protagonista robotico - è un bruttissimo titolo, volgare e chiassoso, francamente molto poco interessante e con poche idee da mostrare. Per non parlare del fatto che, con un cast composto da Dev Patel, Hugh Jackman e Sigourney Weaver, la storia si concentra sui due assurdi personaggi confezionati ad hoc per i frontman dei sudafricani Die Antwoord, Ninja (al secolo Watkin Tudor Jones) e Yo-Landi Visser. Dove inizialmente l'idea di concedere loro molto spazio all'interno della storia poteva sembrare interessante, col passare del tempo se ne comprende il gigantesco limite: oltre a non essere personaggi particolarmente interessanti (sono strani, atipici e meno conosciuti al grande pubblico), l'insieme di novità che portano si esaurisce ben presto a causa delll'evidente bidimensionalità dei loro personaggi-fotocopia dei rispettivi alter ego nel gruppo musicale.
Inoltre la storia, molto caotica, parte dall'interessante (anche se già vista) questione dell'intelligenza artificiale per andare a sbandare e perdersi all'interno di un sottogenere "gangsta" che cozza con ciò che ci si sarebbe aspettati dalla storia. Il che delude e rompe non poco le scatole. Peccato, perché se il film si fosse concentrato di più sul mostrare le evoluzioni mentali di Chappie, gli stadi del suo apprendimento (anche in negativo: l'idea di mostrare cosa accade al robot nelle mani dei tre criminali ha anche un suo perché) e le possibili conseguenze di dover "educare" un robot la cui capacità intellettiva è potenzialmente illimitata ma che al momento della sua creazione è plasmabile al pari della mente umana, forse il risultato finale non sarebbe stato così insoddisfacente, sconclusionato e brutto. Una gran perdita di tempo.
Box Office: $94.8 milioni
Consigli: La storia sembrerebbe promettere bene, ma prende un'inaspettata piega action che francamente non ci sta. Chiassoso, volgare, con uno Hugh Jackman sprecato e dal parrucchino imbarazzante (per non parlare del suo guardaroba), con un pessimo product placement (Vodafone, tutta intorno a te letteralmente) e un risultato finale insoddisfacente. Peccato, le carte in regola sembrava averle. Personalmente non lo rivedrei per nessun motivo, anche se mi rendo conto che il trailer sia capace di incuriosire e creare interesse, per cui se volete proprio vederlo fatelo, ma non dite che non vi avevo avvertito.
Parola chiave: Robot senziente.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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