Ormai ho capito che certe cose che vorrei vedere a Luigi non sono gradite. Per recuperarle dovevo solo capire quale fosse l'occasione perfetta...
Film 925: "Una settimana da Dio" (2003) di Tom Shadyac
Visto: dal portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Era da un po' che volevo rivederlo, quasi non ricordavo più quale fosse la trama. L'occasione giusta si è presentata grazie alla quotidiana corsa serale, che mi ha concesso di vedere primo e secondo tempo durante due allenamenti: è stato piacevole distrarsi dalla fatica grazie a qualche risata e una storia rilassante.
Ho rivisto volentierissimo questo "Bruce Almighty" infatti, era esattamente quello che mi ci voleva, connubio di leggerezza e spensieratezza utilissimo a dimenticarsi che si sta correndo come pazzi sul tapis roulant, perfetto anche perché certe gag del film sono ormai diventate memorabili. Come dimenticare la scena di Bruce (Jim Carrey) che, investito dei poteri divini, cammina per la strada intonando fiero "I've got the power!" (dalla canzone "The Power" degli Snap!)? O quando insegna al suo cane a fare pipì... in bagno, direttamente nel water? O ancora quando sperimenta le sue nuove "abilità" separando la zuppa come fossero le acque del Mar Rosso? Insomma, di scene iconiche ce ne sono in quantità.
Il punto, poi, era proprio quello: ricordavo bene tutte quelle scene geniali, divertenti e irriverenti legate ai poteri divini di Bruce, ma di fatto non molto del resto della trama. Che, chiaramente, non ha niente di speciale e segue le necessità di portare sullo schermo il puro divertimento, la novità degli effetti speciali fatti come si deve e, non ultimo, le plastiche capacità espressive di Carrey, suo marchio di fabbrica grazie a una filmografia che per un po' ha puntato principalmente su quella specifica abilità. Poco male, "Una settimana da Dio" promette spasso ed è esattamente ciò che si ottiene.
Quindi direi che la scelta è stata azzeccata, questa commedia dal sapore divino è riuscita nuovamente a farmi sorridere e, devo ammettere, parte da un'idea interessante, anche se di fatto qui non sviluppata: cosa faremmo se fossimo investiti dei poteri di Dio stesso? Cosa diventeremmo, o chi, se disponessimo delle sue illimitate potenzialità? E' una bella domanda, da porsi magari a film finito. Qui non c'è troppo spazio per la riflessione interiore e le spicce lezioni di vita che il protagonista impara sono le solite che ogni pellicola per la distribuzione di massa inserisce quando si tratta di parlare di religione: ascoltare il prossimo, rispettare sé stessi e Dio, non essere egoisti, eccetera eccetera. Giustamente la sede per le interrogazioni spirituali non era questa e a parte riportare la pace nel mondo di Bruce, della sua fidanzata (Jennifer Aniston) e, sì, anche di Dio (Morgan Freeman), il film non si spinge oltre. Meglio così, stiamo parlando di una commedia e il risultato finale doveva essere proprio quello che la storia propone.
Ps. Cameo di Tony Bennett, oggi conosciuto anche dai più giovani grazie alla sua collaborazione musicale con Lady Gaga.
Box Office: $484.6 milioni
Consigli: Divertente, con un Jim Carrey in splendida forma, questo "Una settimana da Dio" ingrana la marcia giusta non appena compare in scena Dio. La rivalità tra Bruce e il perfettino Evan Baxter (Steve Carell) verrà sfruttata nel successivo e più debole sequel dal titolo "Un'impresa da Dio", anche se il suo personaggio dà il meglio di sé nella fantastica scena di lettera impazzita del goppo durante la diretta tv, anche quella già cult. Insomma, per farsi qualche risata spensierata, sia da soli che tra amici, di sicuro questo è un titolo da tenere in considerazione nonostante i 12 anni ormai passati dalla sua realizzazione. E' ancora in grado di far ridere, nonostante le scene viste e riviste. Quasi un classico del suo genere.
Parola chiave: La vita è un biscotto ma se piove si scioglie.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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