A casa in malattia: film 10. Penultimo film prima della guarigione, primo post a quattro cifre...
Film 1000: "Independence Day" (1996) di Roland Emmerich
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ok, è vero che mi aspettavo di vedere comparire Elijah Wood da un momento all'altro, ma quando ho capito che non stavo guardando "Deep Impact" non ho desistito.
Stranamente non sono mai stato un gran fan di "Independence Day" e penso che già solo il fatto che lo scambiassi per un'altra pellicola parli da sé. A mia discolpa, quando nel 1996 andai al cinema con i miei genitori a vederlo, non ne rimasi per niente entusiasta. Anzi, a dire il vero mi fece piuttosto paura (avevo 9 anni)... Deciso, dunque, a riqualificarne il ricordo, mi sono approcciato a questo film di Emmerich con le migliori intenzioni.
Il lato positivo: gli effetti speciali. E' innegabile che la qualità della messa in scena sia straordinaria per un blockbuster di 20 anni fa. Esplode tutto, crolla tutto, vola tutto, brucia tutto, precipita tutto, per non parlare del fatto che arrivano gli alieni! Emmerich non bada a spese e, soprattutto, non risparmia la fantasia quando si tratta di imbastire il racconto di una catastrofe, sia essa naturale o extraterrestre. E questo nessuno può toglierglielo.
Il lato negativo: BOOM! Sì, chiaramente l'espressione onomatopeica vale certo per tutta la questione del salto per aria generale, ma ne estendo la potenza evocativa anche al resto della produzione. Il film fa riferimento già dal titolo alla celebrazione del giorno dell'Indipendenza americana - rimarcato dal fatto che uscisse nelle sale USA il giorno prima - e nonostante gli attacchi alieni descritti riguardino di fatto tutto il globo, la storia si svolge unicamente negli Stati Uniti, tra l'altro presentando quale personaggio protagonista nientemeno che il Presidente stesso (Bill Pullman). Se la dose massiccia di patriottismo a stelle e strisce non dovesse soddisfarvi a sufficienza, la visione dei 145 un po' lunghi minuti di pellicola riuscirà certamente nell'impresa, naturalmente titanica. Saranno gli americani a sconfiggere i maledetti alieni (eravamo in piena era "X-Files"), sono loro a detenere in segreto una navicella precipitata anni prima, nonché i cadaveri extraterrestri di chi la pilotava; ma non solo, perché saranno solo i patriottici soldati americani ad essere mostrati nel momento del sacrificio estremo per la patria e la salvezza del mondo (perfino il Presidente rispolvera il suo passato da pilota militare e si gioca in prima linea la sua unica vita a disposizione, per non parlare del fatto che sarà lui a fare il bel discorso che trasformerà il 4 luglio americano in festa dell'indipendenza mondiale) e, di fortissimo impatto, saranno i principali simboli americani ad essere distrutti (Casa Bianca in primis).
Se non è certo una novità il trovare infarcite di patriottismo le pellicole USA, l'aspetto curioso qui è che a parlarne e raccontarne gli snodi nell'ennesima storia è un tedesco di nascita che, oltre ad aver fatto dei disastri un suo marchio di fabbrica, nel tempo ha propinato al grande pubblico una perpetrata immagine di indomito eroismo e muscoloso machismo del popolo americano ("Godzilla", "Il patriota", "The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo", "2012", "Sotto assedio - White House Down"). Potrebbe sembrare che la cosa mi infastidisca, ma non è così.
La realtà è che in questo contesto ho trovato la cosa davvero troppo esplicita, perfino esagerata e anche se - all'epoca più di oggi - era chiaro che il pubblico di maggior importanza e quindi di riferimento fosse quello americano, che non a caso ha contribuito da solo a quasi metà dell'incasso totale ($306,169,268 per la precisione), di fatto la storia ne risente e finisce in quel gruppo di pellicole talmente esagerate da essere classificate come "americanate".
A parte questo, che pur non è poco, "Independence Day" rappresenta certamente uno degli esempi classici di blockbuster, pellicola per il grande pubblico in grado di intrattenere, vivere di effetti speciali e raccogliere incassi stellari. In questo caso ci è perfino scappato un Oscar, quindi anche meglio. Però rimane una certa piattezza di fondo - tra l'altro colmata proprio con quel patriottismo di cui si parlava prima - che non eleva questo film a ciò che sarebbe potuto essere. Magari con il sequel "Independence Day: Resurgence" previsto per l'anno prossimo si sforzeranno di andare oltre la bidimensionalità dei protagonisti e, perché no, degli alieni (ampiamente migliorabili).
In definitiva direi che no, non mi ha soddisfatto la storia, ma è evidente che "Independence Day" viva più di forma che di sostanza. Perciò, conscio di questo fatto, direi che è una pellicola sufficientemente carina da essere guardata ancora nel 2015, anche se tra i disaster movie non è tra quelli che preferisco o rivedrei.
Ps. Ho lasciato il cast alla fine per ricavarne un discorso a parte. Il trio Will Smith, Bill Pullman, Jeff Goldblum non mi piace e dato che nessuno di loro mi ispira particolare simpatia, ho faticato a farmi andare bene la loro presenza sullo schermo. Di fatto, comunque, si tratta di un film corale - termine penso applicabile anche alle pellicole commerciali -, per cui la loro presenza è frazionata tra quella di mille altri personaggi. Premesso che ogni attore qui presente sarebbe potuto perfettamente essere sostituito da un altro senza che la storia di risentisse minimamente, il cast è composto da: Smith, Pullman, Goldblum, Mary McDonnell, Judd Hirsch, Margaret Colin, Randy Quaid, Robert Loggia, James Rebhorn, Harvey Fierstein, Vivica A. Fox, Lisa Jakub, Mae Whitman, Harry Connick Jr., Kiersten Warren.
Film 1225 - Independence Day - Rigenerazione
Box Office: $817.4
Consigli: Forse una delle pellicole visivamente più iconiche del recente passato, "Independence Day" è un titolo ancora molto conosciuto e apprezzato. Per quanto mi riguarda non ho subito l'effetto nostalgia e ho apprezzato il film più che altro per le incredibili prestazioni degli effetti speciali (Oscar meritato). Il cast è ricchissimo, la storia carica di catastrofi, distruzioni e alieni e il risultato finale può piacere a tutti coloro che apprezzino le storie che trattano disastri e ci piazzano eroi senza macchia e senza paura a fronteggiarli. Gli americani vincono sempre, Will Smith non invecchia di un giorno e il giorno del 4 luglio in salsa aliena sta per tornare nelle sale con metà del cast originale e qualche nuova leva degna di nota (Liam Hemsworth). Che sia perché piaccia o per un semplice ripasso, vedere questa pellicola può essere piacevole, ma ci sono titoli simili più riusciti ("2012" e il nuovo "Godzilla").
Parola chiave: Virus.
Trailer
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Bengi
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