Intro: Onestamente non pensavo lo avrei rivisto così presto, eppure qualcosa mi diceva che avrei dovuto rivederlo.
Film 1731: "I, Tonya" (2017) di Craig Gillespie
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Hugh
In sintesi: avevo altissime aspettative rispetto a questa pellicola la prima volta che l'ho vista, il che ha portato a un giudizio non esattamente soddisfacente della prima visione. Eppure qualcosa di questo film mi ha sempre affascinato, rapito da una colonna sonora fantastica, impressionato dal perfetto lavoro di montaggio e, ovviamente, colpito dalle meravigliose performance di Robbie e Janney. Tutto considerato, quindi, non riuscivo bene a spiegarmi cosa non avesse funzionato al primo tentativo.
La realtà è che, rivedendolo, ho apprezzato immensamente "I, Tonya" e il suo potentissimo pugno nello stomaco. Probabilmente distratto dalla curiosità rispetto all'incidente tra Tonya e Nancy Kerrigan, mi ero lasciato meno coinvolgere dal resto della storia che, devo dire, questa volta mi ha colpito di più nel complesso. Margot Robbie fa un lavoro spettacolare nell'interpretare la controversa atleta di pattinaggio sul ghiaccio, riuscendo a mettere in scena un personaggio complesso e rischioso con, a mio avviso, grandissima cognizione di causa: Tonya Harding è incazzata, è delusa dalla vita, si aggrappa ad ogni pezzetto di felicità che pensa di essere riuscita a trovare, vuole dimostrare a tutti la grande campionessa che può essere.
Si riesce a simpatizzare con il personaggio per la maggior parte della storia, si prova pena per le sofferenze, gli abusi, la violenza, eppure nemmeno Tonya è del tutto innocente e ha sicuramente appreso l'arte della sopravvivenza mettendo in pratica una serie di "giochetti" rintracciabili in vari momenti della trama. Un personaggio complesso, dicevo, e qui interpretato magistralmente.
Non so se il film renda giustizia alla storia vera e ai suoi personaggi, specialmente la sua protagonista, ma credo che, in generale, "I, Tonya" sia in grado di consegnare ai suoi spettatori un'esperienza narrativa e visiva meno scontata di quanto non ci si aspetterebbe, brillante e incisiva, che lascia lo spettatore con i suoi dubbi su cui ponderare, ma senza dubbio rimane impressa.
Film 1540 - I, Tonya
Film 1731 - I, Tonya
Cast: Margot Robbie, Sebastian Stan, Julianne Nicholson, Bobby Cannavale, Allison Janney, Paul Walter Hauser, Caitlin Carver, Mckenna Grace.
Box Office: $53.9 milioni
Vale o non vale: La storia presenta varie sfumature sia di drammaticità che di credibilità, il tutto per un gioco di specchi (con la realtà dei fatti), che mette in scena più punti di vista e lascia a chiedersi quale mai potrà essere la verità. Ma ci importa davvero? Neanche tanto, perché "I, Tonya" non è un documentario, quanto un buon biopic dal ritmo incalzante e la messa in scena audace e iper realistica. C'è molto dolore, tanta violenza, talento e la rappresentazione della fragilità umana. Oltre che una colonna sonora pazzesca. Vedere per credere.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per Miglior attrice protagonista (Robbie) e montaggio, ha vinto quello per la Miglior attrice non protagonista (Janney). Janney ha vinto nella stessa categoria sia ai Golden Globes che ai BAFTA. Il film è stato candidato per Miglior musical o commedia e Miglior attrice protagonista ai Golden Globes e per Miglior attrice protagonista, sceneggiatura originale, trucco e costumi ai BAFTA.
Parola chiave: Fama.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1731: "I, Tonya" (2017) di Craig Gillespie
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Hugh
In sintesi: avevo altissime aspettative rispetto a questa pellicola la prima volta che l'ho vista, il che ha portato a un giudizio non esattamente soddisfacente della prima visione. Eppure qualcosa di questo film mi ha sempre affascinato, rapito da una colonna sonora fantastica, impressionato dal perfetto lavoro di montaggio e, ovviamente, colpito dalle meravigliose performance di Robbie e Janney. Tutto considerato, quindi, non riuscivo bene a spiegarmi cosa non avesse funzionato al primo tentativo.
La realtà è che, rivedendolo, ho apprezzato immensamente "I, Tonya" e il suo potentissimo pugno nello stomaco. Probabilmente distratto dalla curiosità rispetto all'incidente tra Tonya e Nancy Kerrigan, mi ero lasciato meno coinvolgere dal resto della storia che, devo dire, questa volta mi ha colpito di più nel complesso. Margot Robbie fa un lavoro spettacolare nell'interpretare la controversa atleta di pattinaggio sul ghiaccio, riuscendo a mettere in scena un personaggio complesso e rischioso con, a mio avviso, grandissima cognizione di causa: Tonya Harding è incazzata, è delusa dalla vita, si aggrappa ad ogni pezzetto di felicità che pensa di essere riuscita a trovare, vuole dimostrare a tutti la grande campionessa che può essere.
Si riesce a simpatizzare con il personaggio per la maggior parte della storia, si prova pena per le sofferenze, gli abusi, la violenza, eppure nemmeno Tonya è del tutto innocente e ha sicuramente appreso l'arte della sopravvivenza mettendo in pratica una serie di "giochetti" rintracciabili in vari momenti della trama. Un personaggio complesso, dicevo, e qui interpretato magistralmente.
Non so se il film renda giustizia alla storia vera e ai suoi personaggi, specialmente la sua protagonista, ma credo che, in generale, "I, Tonya" sia in grado di consegnare ai suoi spettatori un'esperienza narrativa e visiva meno scontata di quanto non ci si aspetterebbe, brillante e incisiva, che lascia lo spettatore con i suoi dubbi su cui ponderare, ma senza dubbio rimane impressa.
Film 1540 - I, Tonya
Film 1731 - I, Tonya
Cast: Margot Robbie, Sebastian Stan, Julianne Nicholson, Bobby Cannavale, Allison Janney, Paul Walter Hauser, Caitlin Carver, Mckenna Grace.
Box Office: $53.9 milioni
Vale o non vale: La storia presenta varie sfumature sia di drammaticità che di credibilità, il tutto per un gioco di specchi (con la realtà dei fatti), che mette in scena più punti di vista e lascia a chiedersi quale mai potrà essere la verità. Ma ci importa davvero? Neanche tanto, perché "I, Tonya" non è un documentario, quanto un buon biopic dal ritmo incalzante e la messa in scena audace e iper realistica. C'è molto dolore, tanta violenza, talento e la rappresentazione della fragilità umana. Oltre che una colonna sonora pazzesca. Vedere per credere.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per Miglior attrice protagonista (Robbie) e montaggio, ha vinto quello per la Miglior attrice non protagonista (Janney). Janney ha vinto nella stessa categoria sia ai Golden Globes che ai BAFTA. Il film è stato candidato per Miglior musical o commedia e Miglior attrice protagonista ai Golden Globes e per Miglior attrice protagonista, sceneggiatura originale, trucco e costumi ai BAFTA.
Parola chiave: Fama.
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