mercoledì 9 marzo 2022

Film 2093 - Death on the Nile

Intro: Finalmente a regime con gli stipendi del nuovo lavoro, ho deciso di farmi un regalo, ovvero abbonarmi per un anno a una catena di cinema di qui. E questo è stato il primo film che sono stato a vedere (e che aspettavo da tempo!).

Film 2093: "Death on the Nile" (2022) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: rispetto al precedente (e sicuramente più riuscito) "Murder on the Orient Express", questo sequel in chiave reboot del classicone di Agatha Christie ha tre fondamentali problemi: una storia sia fin troppo conosciuta, un'estetica talmente computerizzata da risultare evidentemente posticcia e un'attrice protagonista che non sa recitare.
In particolare, rispetto all'ultimo punto ammetto di essere rimasto piuttosto sorpreso, non perché fossi particolarmente convinto che Gal Gadot fosse una grande attrice, ma per il fatto che non mi fossi mai accorto del contrario. Poi, per carità, non è che per rivestire i panni di Wonder Woman siano richieste chissà quali doti recitative, però, ecco, vederla qui nei panni della protagonista, senza armature o scene d'azione a farle da "scudo", è impossibile non notare quanto Gadot sia una spanna sotto praticamente a chiunque altro in questa pellicola. Al contrario, invece, sono rimasto particolarmente colpito dalla trasformazione camaleontica di Russell Brand - a me noto principalmente per essere stato il marito di Katy Perry... - che qui si distingue davvero nel ruolo del dottor Linus Windlesham. Ma torniamo agli altri due punti a sfavore di questo film.
Sebbene il fatto che si trattasse di un racconto visto e rivisto non abbia particolarmente danneggiato il primo remake di Branagh, a mio avviso in questo secondo caso la trappola ha mietuto la sua vittima. Forse perché personalmente sono più devoto all'"Assasinio sul Nilo" con Angela Lansbury che all'"Assassinio sull'Orient Express" di Sidney Lumet (comunque magnifico), di fatto mi è parso che la trama qui ci abbia rimesso di più rispetto al precedente film del 2017, nel senso che le scioccanti rivelazioni lo sono state meno in quanto sapevo cosa aspettarmi (anche se ci sono molte varianti qui rispetto alla pellicola del '78).
Infine, quello che per me è stato il problema più grande: l'estetica del film. Per essere un prodotto contemporaneo che intende regalare allo spettatore la fantasia di ritrovare i suoi beniamini in sfarzosi abiti anni '30, "Death on the Nile" fa anche il suo dovere. Lo sfarzo è ovunque, scenografia, trucco e costumi fanno un ottimo lavoro, non fosse che poi tutto si guasta a causa di quel senso di posticcio che sta dietro a praticamente ogni scena in esterna. Il green la fa da padrone e appiattisce a plasticoso standard hollywoodiano il look del film, che finisce per risentirne in termini di veridicità su tutta la linea. Senza contare, poi, che il resto degli effetti speciali non sono proprio un granché. Insomma, un po' un peccato.
Tutto sommato, comunque, questo secondo titolo di Branagh dedicato a Hercule Poirot non è male, specialmente quando si è finalmente sulla barca. Detto questo, c'è un'eccessiva dose di dettagli superfli in questa storia - a partire da un inizio senza musica e in bianco e nero che confonde non poco lo spettatore, fino a passare agli innumerevoli momenti musicali - che, fossero stati ridotti, probabilmente avrebbero aiutato a far scorrere la narrazione con più brio. Questo... e il rimpiazzare Gal Gadot.
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Film 2093 - Death on the Nile
Film 2212 - A Haunting in Venice
Cast: Tom Bateman, Annette Bening, Kenneth Branagh, Russell Brand, Ali Fazal, Dawn French, Gal Gadot, Armie Hammer, Rose Leslie, Emma Mackey, Sophie Okonedo, Jennifer Saunders, Letitia Wright.
Box Office: $115.7 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Meno riuscito del precedente, c'è comunque qualche momento interessante che riscatta tutta l'operazione, primo fra tutti quello in cui finalmente Poirot risolve il caso. Il cast è da grandi occasioni e Branagh - lanciatissimo quest'anno - regala un'altra interpretazione sopra le righe ma efficace, il tutto per un risultato finale che, pur non da capolavoro, si lascia in ogni caso guardare.
Premi: /
Parola chiave: Honeymoon.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

3 commenti:

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  2. Ammetto di essermi annoiata non poco, con tutti i pipponi sull'amore che ammosciano a dismisura il ritmo.

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    1. Infatti mi pare ci si sia concentrati troppo sul portare qualcosa di nuovo, quasi un nuovo approccio alla storia, quando il bello di "Assassinio sul Nilo" è proprio il racconto di Agatha Christie, perfetto così com'è.
      E poi (lo devo ridire >.< ) Gal Gadot è davvero terribile.

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