Visualizzazione post con etichetta Pietro Castellitto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pietro Castellitto. Mostra tutti i post

mercoledì 6 aprile 2022

David di Donatello 2022: nomination e vincitori

La premiazione della 67ª edizione dei David di Donatello si svolgerà il 3 maggio 2022.

David di Donatello 2022

Miglior film
Ariaferma
È stata la mano di Dio
Ennio
Freaks Out
Qui rido io

Miglior regista
Leonardo Di Costanzo (Ariaferma)
Gabriele Mainetti (Freaks Out)
Mario Martone (Qui rido io)
Paolo Sorrentino (È stata la mano di Dio)
Giuseppe Tornatore (Ennio)

Miglior attore protagonista
Elio Germano (America Latina)
Silvio Orlando (Ariaferma)
Franz Rogowski (Freaks Out)
Filippo Scotti (È stata la mano di Dio)
Toni Servillo (Qui rido io)

Miglior attrice protagonista
Aurora Giovinazzo (Freaks Out)
Miriam Leone (Diabolik)
Maria Nazionale (Qui rido io)
Rosa Palasciano (Giulia)
Swamy Rotolo (A Chiara)

Miglior attore non protagonista
Pietro Castellitto (Freaks Out)
Fabrizio Ferracane (Ariaferma)
Valerio Mastandrea (Diabolik)
Eduardo Scarpetta (Qui rido io)
Toni Servillo (È stata la mano di Dio)

Miglior attrice non protagonista
Susy Del Giudice (I fratelli De Filippo)
Cristiana Dell’Anna (Qui rido io)
Luisa Ranieri (È stata la mano di Dio)
Teresa Saponangelo (È stata la mano di Dio)
Vanessa Scalera (L’Arminuta)

Miglior sceneggiatura originale
A Chiara – Jonas Carpignano
Ariaferma
È stata la mano di Dio
Freaks Out
Qui rido io

Miglior sceneggiatura non originale
L’Arminuta
Diabolik
Una femmina
La scuola cattolica
La terra dei figli
Tre piani

Miglior esordio alla regia
Francesco Costabile (Una femmina)
Gianluca Jodice (Il cattivo poeta)
Maura Delpero (Maternal)
Laura Samani (Piccolo corpo)
Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis (Re Granchio)

Miglior produttore
A Chiara
Ariaferma
È stata la mano di Dio
Freaks Out
Qui rido io

Miglior fotografia
America Latina – Paolo Carnera
Ariaferma – Luca Bigazzi
È stata la mano di Dio – Daria D’Antonio
Freaks Out – Michele D’Attanasio

Qui rido io – Renato Berta

Miglior compositore
A Chiara – Dan Romer, Benh Zeitlin
America Latina – Verdena
Ariaferma – Pasquale Scialò
Diabolik – Pivio e Aldo De Scalzi
I fratelli De Filippo – Nicola Piovani
Freaks Out – Michele Braga, Gabriele Mainetti

Miglior canzone originale
Diabolik – “La profondità degli abissi” (Manuel Agnelli)
I fratelli De Filippo – "Faccio ‘a polka" (Nicola Piovani, Dodo Gagliardi)
L’Arminuta – "Just You" (Giuliano Taviani, Carmelo Travia)
Marilyn ha gli occhi neri – “Nei tuoi occhi” (Francesca Michielin)
Piccolo corpo – "Piccolo corpo" (Laura Samani)

Miglior scenografia
Ariaferma – Luca Servino
Diabolik – Noemi Marchica
È stata la mano di Dio – Carmine Guarino
Freaks Out – Massimiliano Sturiale
Qui rido io

Migliori costumi
Diabolik
È stata la mano di Dio
Freaks Out
I fratelli De Filippo
Qui rido io

Miglior trucco
Diabolik
È stata la mano di Dio
I fratelli De Filippo
Freaks Out
Qui rido io

Miglior acconciatura
7 donne e un mistero
A Chiara
Diabolik
I fratelli De Filippo
Freaks Out

Miglior montaggio
A Chiara
Ariaferma
È stata la mano di Dio
Ennio
Qui rido io

Miglior suono
Ariaferma
È stata la mano di Dio
Ennio
Freaks Out
Qui rido io

Migliori effetti visivi
A Classic Horror Story
Diabolik
È stata la mano di Dio
Freaks Out
La terra dei figli

Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini
Atlantide
Ennio
Futura
Marx può aspettare
Onde radicali

Miglior film internazionale
Belfast
Don’t Look Up
Drive My Car
Dune
Il potere del cane

Miglior cortometraggio (già assegnato)
Maestrale – Nico Bonomolo

David Giovani
Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto
Diabolik
È stata la mano di Dio
Ennio
Freaks Out

#HollywoodCiak
Bengi

domenica 4 aprile 2021

David di Donatello 2021: nomination e vincitori

Devo ammettere che solitamente non sono granché al passo con le nomination ai David di Donatello, ma mai come quest'anno mi sono trovato così impreparato. Di tutto ciò che è in nomination, ho visto solamente "L'Isola delle Rose" - che consiglio caldamente - e un paio di film stranieri di DUE anni fa (come facciano i David di Donatello ad essere sempre così in ritardo rispetto al discorso popolare rimane uno dei più grandi misteri del mondo del cinema italiano). 
In onda su Rai1 e presentati da Carlo Conti - a cui se la Rai non dà una premiazione da presentare non sta bene - i David edizione numero 66 verranno consegnati l'11 di maggio. Sempre che a qualcuno interessi.

David di Donatello 2021

Miglior film
Favolacce, regia di Damiano e Fabio D'Innocenzo
Hammamet, regia di Gianni Amelio
Le sorelle Macaluso, regia di Emma Dante
Miss Marx, regia di Susanna Nicchiarelli
Volevo nascondermi, regia di Giorgio Diritti

Miglior regista
Damiano e Fabio D'Innocenzo - Favolacce
Gianni Amelio - Hammamet
Emma Dante - Le sorelle Macaluso
Susanna Nicchiarelli - Miss Marx
Giorgio Diritti - Volevo nascondermi

Miglior regista esordiente
Pietro Castellitto - I predatori
Ginevra Elkann - Magari
Mauro Mancini - Non odiare
Alice Filippi - Sul più bello
Luca Medici - Tolo Tolo

Migliore sceneggiatura originale
Francesco Bruni in collaborazione con Kim Rossi Stuart - Cosa sarà
Damiano e Fabio D'Innocenzo - Favolacce
Mattia Torre - Figli
Pietro Castellitto - I predatori
Giorgio Diritti, Tania Pedroni e Fredo Valla - Volevo nascondermi

Migliore sceneggiatura adattata

Salvatore Mereu - Assandira
Francesco Piccolo, Domenico Starnone, Daniele Luchetti - Lacci
Stefano Mordini, Francesca Marciano, Luca Infascelli - Lasciami andare
Pupi Avati, Tommaso Avati - Lei mi parla ancora
Gianni Di Gregorio, Marco Pettenello - Lontano lontano

Miglior produttore
Agostino e Giuseppe Saccà per Pepito Produzioni con Rai Cinema, AMKA Films Productions, Vision Distribution e QMI - Favolacce
Matteo Rovere - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Domenico Procacci e Laura Paolucci per Fandango con Rai Cinema - I predatori
Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo film con Rai Cinema, Joseph Rouschop e Valérie Bournonville per Tarantula Belgique - Miss Marx
Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Rai Cinema - Volevo nascondermi

Migliore attrice protagonista
Vittoria Puccini - 18 regali
Paola Cortellesi - Figli
Micaela Ramazzotti - Gli anni più belli
Sophia Loren - La vita davanti a sé
Alba Rohrwacher - Lacci

Miglior attore protagonista
Kim Rossi Stuart - Cosa sarà
Valerio Mastandrea - Figli
Pierfrancesco Favino - Hammamet
Renato Pozzetto - Lei mi parla ancora
Elio Germano - Volevo nascondermi

Migliore attrice non protagonista
Benedetta Porcaroli - 18 regali
Barbara Chichiarelli - Favolacce
Claudia Gerini - Hammamet
Matilda De Angelis - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Alba Rohrwacher - Magari

Miglior attore non protagonista
Gabriel Montesi - Favolacce
Lino Musella - Favolacce
Giuseppe Cederna - Hammamet
Fabrizio Bentivoglio - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Silvio Orlando - Lacci

Migliore autore della fotografia
Paolo Carnera - Favolacce
Luan Amelio Ujkaj - Hammamet
Gherardo Gossi - Le sorelle Macaluso
Crystel Fournier - Miss Marx
Michele D'Attanasio - Padrenostro
Matteo Cocco - Volevo nascondermi

Miglior compositore
Nicola Piovani - Hammamet
Niccolò Contessa - I predatori
Michele Braga - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo e Downtown Boys - Miss Marx
Pivio e Aldo De Scalzi - Non odiare
Marco Biscarini e Daniele Furlati - Volevo nascondermi

Migliore canzone originale
Gli anni più belli (musica, testo e interpretazione di Claudio Baglioni) - Gli anni più belli
Io sì (Seen) (musica di Diane Warren, testo di Laura Pausini e Niccolò Agliardi, interpretata da Laura Pausini) - La vita davanti a sé
Miles Away (musica di Pivio e Aldo De Scalzi, testo di Ginevra Nervi, interpretata da Ginevra Nervi) - Non odiare
Immigrato (musica e testo di Luca Medici e Antonio Iammarino, interpretata da Luca Medici) - Tolo Tolo
Invisible (musica e testo di Marco Biscarini, interpretata da La Tarma) - Volevo nascondermi

Miglior scenografo
Paolo Bonfini, Paola Peraro, Emita Frigato ed Erika Aversa - Favolacce
Giancarlo Basili e Andrea Castorina - Hammamet
Tonino Zera e Maria Grazia Schirripa - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Alessandro Vannucci, Igor Gabriel e Fiorella Cicolini - Miss Marx
Paola Zamagni, Ludovica Ferrario e Alessandra Mura - Volevo nascondermi

Miglior costumista
Maurizio Millenotti - Hammamet
Nicoletta Taranta - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Vanessa Sannino - Le sorelle Macaluso
Massimo Cantini Parrini - Miss Marx
Ursula Patzak - Volevo nascondermi

Miglior truccatore
Luigi Ciminelli, Andrea Leanza e Federica Castelli - Hammamet
Luigi Rocchetti - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Valentina Iannuccilli - Le sorelle Macaluso
Diego Prestopino - Miss Marx
Giuseppe Desiato e Lorenzo Tamburini - Volevo nascondermi

Miglior acconciatore
Daniele Fiori - Favolacce
Massimiliano Duranti - Hammamet
Aldina Governatori - Le sorelle Macaluso
Domingo Santoro - Miss Marx
Aldo Signoretti - Volevo nascondermi

Miglior montatore
Esmeralda Calabria - Favolacce
Giogiò Franchini - Figli
Simona Paggi - Hammamet
Gianni Vezzosi - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Paolo Cottignola e Giorgio Diritti - Volevo nascondermi

Miglior suono
Favolacce
Hammamet
L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Miss Marx
Volevo nascondermi

Migliori effetti speciali visivi
Luca Saviotti - Hammamet
Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca - L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Massimiliano Battista - Miss Marx
Renaud Quilichini e Lorenzo Cecotti - The Book of Vision
Rodolfo Migliari - Volevo nascondermi

Miglior documentario
Faith, regia di Valentina Pedicini
Mi chiamo Francesco Totti, regia di Alex Infascelli
Notturno, regia di Gianfranco Rosi
Punta Sacra, regia di Francesca Mazzoleni
The Rossellinis, regia di Alessandro Rossellini

Miglior cortometraggio
Anne, regia di Domenico Croce e Stefano Malchiodi
Gas Station, regia di Olga Torrico
Il gioco, regia di Alessandro Haber
L'oro di famiglia, regia di Emanuele Pisano
Shero, regia di Claudio Casale

Miglior film straniero
1917, regia di Sam Mendes
I miserabili (Les Misérables), regia di Ladj Ly
Jojo Rabbit, regia di Taika Waititi
Richard Jewell, regia di Clint Eastwood
Sorry We Missed You, regia di Ken Loach

David Giovani
18 regali, regia di Francesco Amato
Favolacce, regia di Damiano e Fabio D'Innocenzo
Gli anni più belli, regia di Gabriele Muccino
L'incredibile storia dell'Isola delle Rose, regia di Sydney Sibilia
Tolo Tolo, regia di Luca Medici

#HollywoodCiak
Bengi

martedì 27 novembre 2012

Film 484 - Venuto al mondo

Film offerto gentilmente dalla 3 e obbligatoriamente imposto - meno gentilmente - dalla mia amica Erika. Io Castellitto non lo sopporto...


Film 484: "Venuto al mondo" (2012) di Sergio Castellitto
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: La questione della meritocrazia non credo riguardi la famiglia Catellitto-Mazzantini. "Venuto al mondo" è una pellicola di Sergio Castellitto con Pietro Castellitto e lo stesso Sergio, tratto dall'opera letteraria della moglie Mazzantini che ne cura anche la sceneggiatura (assieme al marito).
E io qui già rido.
Al di là della pretesa drammaticità di questo prodotto, dell'ostentata contestualizzazione politica e dalla ricercata necessità di essere un film impegnato, l'ultima fatica cinematografica del clan Castellitto non mi ha convinto. Non solo non mi è piaciuta, ma mi è sembrato che di fondo ci fosse una ricercata palesazione di una tragicità a tutti i costi, di un'emozione forte che è quasi morbosa. Dove la prima domanda da porsi dovrebbe essere perchè raccontare questa storia, quello che sembra qui è più che altro un voler per forza narrare situazioni estreme, assurde, ma che devono essere tali perchè testimoniano quanto il mondo degli uomini sia capace di farsi del male da solo.
Questo particolare aspetto ho trovato che sia fallimentare, perchè si può narrare una storia di guerra e denuncia, perfino trattare la violenza senza cadere nella retorica e nella facile immagine commovente. Penélope Cruz è brava ed è l'unica capace di dare dignità ad un prodotto fatto per masse che sanno poco di un evento tragico e discolpano loro stesse parlando bene del prodotto che ha fatto emergere la questione. Prodotto che, tra l'altro, annovera nelle sue file nomi veri di attori famosi internazionalmente (la Cruz, Emile Hirsch, Jane Birkin!) e li utiliazza alla solita maniera italiana. Non c'è ampio respiro e non mi pare ci sia una prospettiva di lancio internazionale, nonostante il cast lo permetterebbe. La concezione della storia è troppo nostrana; la storia della madre pronta a tutto per avere un figlio è ok, ma gli sviluppi morbosi che seguono, con il classico tradimento, l'appiattimento umiliante del personaggio di Gemma, il ritrovamento della vera madre che si scopre poi essere stata stuprata... Ma neanche "Un posto al sole" al suo meglio narrativo!
In un gioco di incastri temporali complessi da digerire, salvo solamente la bravura intensa di Penélope, la sorpresa Saadet Aksoy e il trucco curato da Alessandro Bertolazzi che merita un plauso se non addirittura una nomination all'Oscar.
Pietro Castellitto, invece, è il nuovo Silvio Muccino: difficoltà di pronuncia e presente solo in quanto imparentato col regista.
Se cercate una storia sulla guerra in Bosnia, meglio un interessante documentario.
Consigli: Dopo la precedente collaborazione tra il regista e attore italiano e la bella attrice spagnola Cruz con "Non ti muovere", eccoci ad un secondo prodotto cinematografico che testimonia la versatilità internazionale dell'attrice. Ma la storia non funziona. In ogni caso, se piacciono Castellitto o la Mazzantini, può essere un film giusto. Da evitare, però, in momenti di tristezza o affaticamento psicologico: è un mattone.
Parola chiave: Sarajevo.

Trailer

Ric