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mercoledì 4 novembre 2015

Film 1025 - Frankenweenie

Aver visto "Edward mani di forbice" mi aveva messo di buon umore, oltre che ben disposto nei confronti della filmografia di Burton. Così ho deciso di recuperare subito un altro titolo, questa volta più recente.

Film 1025: "Frankenweenie" (2012) di Tim Burton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo "Frankenweenie" è un bel film, un incrocio tra "Nightmare Before Christmas" e "Edward mani di forbice", con un finale alla "Sleepy Hollow"... Puro Burton, insomma! Senza contare il preambolo alla Frankenstein!
Un titolo d'animazione molto dark, perfino in bianco e nero, realizzato con la tenica dello stop-motion e tratto dal precedente corto omonimo dello stesso regista datato 1984. Il risultato finale è bello da vedere, la storia molto carina e anche divertente, pur risultando vagamente inquietante per quanto riguarda la parte del resuscitare i vari animali morti, che poi si trasformeranno in veri e propri mostri. Non so quanto del 'film per ragazzi' ci sia qui, sinceramente. Pur rimanendo di base l'anima cartoon, la realizzazione è cupa, i temi anche complessi (la morte, il dolore causato dal distacco improvviso, l'incapacità di lasciar andare chi si è voluto bene) e alcuni aspetti abbastanza grotteschi, le ambientazioni spesso funeree... Insomma, lo vedrei più adatto a una serata di Halloween, una sorta di antipasto prima di una filmografia più cruenta, piuttosto che un cartone animato per tutte le età.
In ogni caso Burton non sbaglia, la storia ha un suo perché e una realizzazione molto personale - come lo era quella dei precedenti "Nightmare Before Christmas" e "La sposa cadavere" -, il che rende la visione molto piacevole e ci ricorda che perfino un cartoon può essere una buona scelta di qualità (anche se non è della Pixar) e originalità.
Cast: Catherine O'Hara, Martin Short, Martin Landau, Charlie Tahan, Atticus Shaffer, Winona Ryder, Conchata Ferrell.
Box Office: $81.5 milioni
Consigli: Seconda candidatura all'Oscar per Burton dopo "Corpse Bride", questa pellicola lo rimette in carreggiata verso il suo stile più puro e, francamente, interessante da vedere. Dopo una serie di titoli non esattamente indimenticabili ("Dark Shadows" pessimo, "Alice in Wonderland" così così, totalmente un'altra cosa "Big Eyes"), trovare questa pellicola è stata una piacevolissima sorpresa che, sono sicuro, non deluderà chi sia fan del regista dagli albori della sua carriera. Inoltre "Frankenweenie" è un film carino, esteticamente molto curato e fuori dai soliti canoni estetici, per cui vale certamente una visione.
Parola chiave: Fulmine.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 6 marzo 2012

Film 369 - Susanna

Passato l'uragano Oscar si ritorna alle pellicole lasciate indietro, ricominciando con un classico in bianco e nero della commedia made in USA.


Film 369: "Susanna" (1938) di Howard Hawks
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri:
Consigli: Tra incarcerazioni e ghepardi, tamponamenti e vestiti strappati, questa commedia è un piacevolissimo classico che non si può non aver mai visto. Raffinato e con un buon ritmo è un film perfetto per una serata di disimpegno ma... di classe!
Parola chiave: Baby.

Trailer

Ric

giovedì 12 gennaio 2012

Film 356 - The Artist

Prima uscita serale (molto coperta) dopo giorni di clausura forzata. Si va al cinema a vedere il caso del momento.


Film 356: "The Artist" (2011) di Michel Hazanavicius
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Non so se sia lecito dirlo ad alta voce, ma a me "The Artist" non ha particolarmente colpito. Lo dico perchè, chi vedesse il trailer italiano in calce a questo post, potrebbe farsi prendere dall'entusiasmo a causa dei continui elogi che vengono mostrati con le testimonianze raccolte all'uscita dalla proiezione del film. Io, personalmente, non sono d'accordo.
Questa pellicola ha alcuni punti forti: propone un film muto e in bianco e nero nel 2011, è capace di ricostruire un genere filmico degli albori con meticolosa precisione, ha una realizzazione scenica bellissima al pari di fotografia e musiche. E il protagonista maschile è particolarmente adatto al ruolo che gli è richiesto: buona presenza, mimica facciale capace, faccia da schiaffi. Insomma, qui Jean Dujardin (uno scioglilingua?) è perfetto.
Però, poi, i miei elogi si fermano qui.
Non vorrei essere frainteso, passare per quello che canta fuori dal coro apposta per farsi notare. Ho guardato con interesse a questo film fin da quando ne ho sentito parlare, eppure trovo che il clamore con cui è stato accolto sia esagerato. L'esperimento è riuscito, un film muto si può far 'digerire' anche al pubblico odierno, ma a mio avviso, se si va oltre lo stupore del non-ci-sono-battute o è-in-bianco-e-nero ci si accorge che la trama è misera e che il tutto è troppo lungo. Io, poi, non amo la recitazione esasperata, quindi ci aggiungo anche questo. Ho trovato, inoltre, Bérénice Bejo meno capace del suo collega maschile.
Tutto questo mi porta ad un'ulteriore considerazione. Questo è il lungometraggio che ha ottenuto più candidature (6) ai Golden Globes del 2012: Miglior film, sceneggiatura, regia, musica, attore e attrice protagonisti. Probabilmente trionferà nelle categorie film, attore, regia e forse musica. Ma troverei sinceramente poco sensato consegnare il premio a sceneggiatura e attrice. Vedremo cosa accadrà questa domenica (15 gennaio).
Prima di concludere, comunque, vorrei specificare che la mia opinione su "The Artist" è positiva, semplicemente non capisco per quale motivo ci si stupisca tanto che al giorno d'oggi si sia capaci di presentare un prodotto come questo. Non è certo né un film sperimentale né d'avanguardia. E' un prodotto che ha saputo presentare con maestria la rievocazione di un genere filmico tanto lontano dai tempi in cui viviamo da sembrare, erroneamente, un miracolo contemporaneo. E, invece, si è solo ripescato qualcosa del passato.
Ps. Tra le facce note della pellicola troviamo John Goodman ("Pappa e ciccia", "Il grande Lebowski", "I Love Shopping"), James Cromwell ("L.A. Confidential", "Babe, maialino coraggioso", "La regina"), Missi Pyle ("La fabbrica di cioccolato", "Big fish - Le storie di una vita incredibile").
Consigli: Essendo il caso della stagione cinematografica, bisogna vederlo. E' un'esperienza insolita per chi non ha studiato cinema o ne conosce più le sfumature contemporanee, eppure può avere anche un'accezione educativa, se si è interessati. In più, per i fan di queste cose, è sicuramente uno dei favoriti a prossimi Oscar di febbraio... Attendiamo di sapere se e in quali categorie sarà candidato!
Parola chiave: Sonoro.

Trailer

Ric