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martedì 12 gennaio 2021

Film 1772 - My Big Fat Greek Wedding

Intro: Cavalcando l'onda dei primi anni 2000 (sconvolgementemente accaduti ormai 20 anni fa), opto per questa commedia romantica che non passa mai di moda. Un classico.
Film 1772: "My Big Fat Greek Wedding" (2002) di Joel Zwick
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nonostante non sia certo una delle romcom che io abbia visto di più, ho un debole per questa incasinata avventura matrimoniale della povera Toula Portokalos (Vardalos), ragazza di Chicago di origini greche schiacciata tra una famiglia opprimente e tradizioni antiquate che la vorrebbero unicamente devota ai genitori e all'impresa familiare nel frattempo che il vero amore greco bussi alla porta. Fosse stata una storia drammatica, sarebbe stata una vera e propria tragedia.
E invece "My Big Fat Greek Wedding" è un simpatico esempio di come si possa portare sul grande schermo un film divertente e non volgare che mette, sì, alla berlina una serie di usanze e stereotipi, ma al tempo stesso ne abbraccia e valorizza il messaggio di fondo: ci siamo tutti più o meno vergognati della nostra famiglia in qualche momento della vita, succede, l'importante è fare pace col fatto che, sia quel che sia, un po' di follia e imbarazzo ci può pure stare. Perché nessuno è perfetto.
Nia Vardalos, che qui scrive e recita, porta in vita una storia simpatica e spassosa che alterna momenti geniali ad altri classicamente romantici e impacchetta il tutto al sapore di pita, gyros e dolmades per un risultato finale che è presto diventato iconico grazie (mi sento di dire) a un indimenticabile Michael Constantine che fa del patriarca il personaggio secondario impossibile da dimenticare e a un'idea semplice - ma realizzata in modo non banale - che mette a confronto due culture agli antipodi e le fa collidere in maniera intelligente e divertente.
Film 1772 - My Big Fat Greek Wedding
Film 2100 - My Big Fat Greek Wedding
Film 1126 - Il mio grosso grasso matrimonio greco 2
Film 2213 - My Big Fat Greek Wedding 3
Cast: Nia Vardalos, John Corbett, Lainie Kazan, Michael Constantine, Gia Carides, Louis Mandylor, Andrea Martin, Joey Fatone.
Box Office: $368.7 milioni
Vale o non vale: Un piacere rivederlo. Simpatico e pieno di gag divertenti (e molte battute che ti rimangono in testa), vale la pena di dare una chance a questo "My Big Fat Greek Wedding", che sia la prima volta che lo vedete o la decima. Funziona sempre.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale e a 2 Golden Globe per Miglior film e attrice protagonista (Vardalos) nella categoria commedia o musical.
Parola chiave: Arance e mele.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 9 settembre 2020

Film 1919 - The Farewell

Intro: Altro film che ero curiosissimo di recuperare viste le buonissime recensioni e un ruolo da protagonista per Awkwafina che ha attirato molto la mia curiosità.
Film 1919: "The Farewell" (2019) di Lulu Wang
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese, mandarino
Compagnia: Andrea
In sintesi: non mi sento di definire questa pellicola una commedia, per quanto pare che commedia drammatica sia la descrizione più comune. E' vero, Awkwafina riesce perfettamente a bilanciare una comicità tagliente con le tematiche spesso complesse e/o drammatiche della sceneggiatura di Lulu Wang, però da qui a ridere ne passa.
Più che altro si può definire per noi (occidentali?) surreale l'idea alla base di "The Farewell" perché per molti versi lontana da come concepiamo i diritti del malato e della persona in generale. Il presupposto è questo: la nonna di Billi - una giovane adulta cinese immigrata in America con i genitori - abita in Cina e sta per morire. Nessuno della famiglia ha intenzione di dirglielo per non costringere la donna a vivere in sofferenza i suoi ultimi giorni. Per questo motivo a) nessuno vuole che Billi vada a trovare la nonna insieme agli altri parenti a Changchun perché la ragazza non sa tenere un segreto e b) la famiglia organizza un matrimonio così da distrarre l'anziana.
E' evidente che ci sia molta carne al fuoco, la storia si confronta con tantissime tematiche anche molto attuali, prima fra tutte quella dell'immigrazione e cosa significhi per le persone che lasciano il proprio paese per un altro, quali implicazioni ci siano. Divisa a metà fra due culture opposte, Billi - ma anche i suoi genitori - fatica a mettere insieme i pezzi di una vita che sembrerebbe non aver ingranato e il viaggio in Cina non farà che mettere ancora di più in luce questo senso di vuoto. L'imminente perdita della nonna non fa che acuire il sentimento di mancanza, tanto che la ragazza si ripropone di rimanere al fianco dell'anziana fino alla fine.
Al contempo Nai Nai (Zhao Shu-zhen) non dimostra alcun segno di cedimento e, anzi, più arzilla che mai si prepara all'organizzazione di un matrimonio che pare più una copertura che un vero atto d'amore. Il tutto in un mix familiare che coinvolge un numeroso gruppo di persone che non si sedeva assieme a tavola da tempo. Non mancano tensioni e incomprensioni, pur sempre addolcite dalle circostanze.
Insomma, "The Farewell" è un bel prodotto che ha molto da raccontare e lo fa con un tono pacato, eppure estremamente incisivo. La performance di Awkwafina è perfetta e regge buona parte della storia, accompagnando i momenti spensierati a quelli più drammatici con estrema vitalità e carisma. Davvero un'ottima prova di attrice. Nell'insieme, quindi, un buon risultato finale per un titolo della passata stagione che ha qualcosa da dire.
Cast: Awkwafina, Tzi Ma, Zhao Shu-zhen, Diana Lin, Lu Hong, Jiang Yongbo, Chen Han, Aoi Mizuhara.
Box Office: $22.5 milioni
Vale o non vale: L'ho trovato piacevole e interessante dall'inizio alla fine. Mette a confronto molteplici culture e come le persone ci si rapportino. Descrive dinamiche familiari che potrebbero appartenere a qualunque famiglia, per cui è abbastanza facile immedesimarsi. Racconta una storia meno convenzionale di quanto non si penserebbe all'inizio, grazie anche ad un finale che, pur non gridato, risulta in un colpo di scena inaspettato. Insomma, "The Farewell" funziona su tutta la linea ed è certamente un piccolo film indipendente a cui dare una chance.
Premi: Candidato al Golden Globe per Miglior film straniero, Awkwafina ha vinto quello per la Miglior attrice protagonista musical o commedia (WTF?!). Candidato al BAFTA per il Miglior film straniero.
Parola chiave: Uccellino.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 29 giugno 2017

Film 1381 - Libere, disobbedienti, innamorate

Domenica di lavoro al Cinema Galliera, al secondo spettacolo del pomeriggio ho deciso di intrufolarmi in sala per vedere questa pellicola da cui ero particolarmente incuriosito.

Film 1381: "Libere, disobbedienti, innamorate" (2016) di Maysaloun Hamoud
Visto: al cinema
Lingua: italiano, arabo
Compagnia: nessuno
Pensieri: L'ho trovato un film molto interessante e coinvolgente, per quanto non perfetto. Offre una prospettiva inedita per noi occidentali, soprattutto per quelli come me abituati a pellicole o prodotti certamente più mainstream. Basta lasciarsi trascinare dalla storia, il racconto di tre ragazze palestinesi che condividono un appartamento a Tel Aviv, per andare alla scoperta di un mondo diverso dal nostro - che ad alcuni spaventa pure - eppure per nulla differente.
"Libere, disobbedienti, innamorate" di brutto ha solo il titolo italiano, una di quelle trovate insensate della distribuzione nostrana che gioca a rincorrere il pubblico pubblicizzando le proprie opere già a partire dalla titolazione. Non fatevi trarre in inganno dai tre aggettivi, sono un modo furbetto ma sciatto di connotare un prodotto che è sicuramente molto altro rispetto a quello che vorrebbero suggerirci.
Mouna Hawa, Sana Jammelieh e Shaden Kanboura sono tre protagoniste intense e molto brave, ognuna capace di raccontare la storia del proprio personaggio in maniera incisiva e molto umana, tanto che è impossibile non affezionarsi alle ragazze e alle loro vicende. Si tifa per i loro successi, le conquiste e si spera anche loro possano trovare quella realizzazione e affermazione di sé che stanno cercando.
Insomma, "Bar Bahar" è una bella pellicola, una piccola sorpresa indipendente che mi ha lasciato molto soddisfatto; un po' me lo aspettavo, un po' ci speravo. Meglio così.
Cast: Mouna Hawa, Sana Jammelieh, Shaden Kanboura, Mahmud Shalaby, Henry Andrawes.
Box Office: 426.000 €
Consigli: Bel film, non facile, che ci racconta un contesto forse ai più non troppo familiare. Vale la pena di dare a questo prodotto una possibilità, sono sicuro non lascerà delusi.
Parola chiave: Relazioni.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 2 novembre 2010

Film 162 - Benvenuti al Sud

I miei avevano detto che era carino... E anche se di solito io e i miei genitori abbiamo gusti molto diversi, per questa volta ho deciso di fidarmi.


Film 162: "Benvenuti al Sud" (2010) di Luca Miniero
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Mattia
Pensieri: Mai e poi mai avrei sperato di ridere con una commedia italiana. Non era proprio in programma! E, invece, sorpresa: questo film mi ha strappato ben più di un sorriso!
Bravissima la coppia di attori Claudio Bisio-Angela Finocchiaro, ormai diventati simbolo di una certa qualità da grande schermo, bravi anche i comprimari Alessandro Siani-Valentina Lodovini, ben scritta la storia, con battute e tempi giusti, una trama 'rubata' al film francese "Giù al nord" di Dany Boon, locations mozzafiato e una certa voglia di prendersi in giro.
E' stata davvero una piacevole sorpresa scoprire che, ogni tanto, anche noi italiani riusciamo a confezionare un prodotto di qualità giocando su buoni attori e buone battute, senza bisogno di sbandierare tette e volgarità da cinema di serie B o storielle d'amore per pre-adolescenti.
Nonostante la (necessariamente) un po' stereotipata contrapposizione tra nord e sud, il film combina bene le due realtà così diverte, le mette a confronto senza però mai esagerare col denigrare le due 'fazioni' opposte. Uno scivolone che, altrimenti, avrebbe reso la pellicola indigesta a non pochi. Ma gli elementi giusti ci sono tutti per svagarsi per un'oretta e mezza al cinema gustandosi una commedia frizzante e divertente che lascerà gli spettatori con il sorriso sulle labbra.
E di questi tempi non è poco...
Consigli: E' certamente un film da vedere in compagnia: più si è più ci si diverte!
Parola chiave: Amicizia.




Ric