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martedì 8 ottobre 2024

Film 2310 - Speak No Evil

Intro: A qualche giorno dal mio rientro in patria per un matrimonio (ancora), si continua con il genere horror, questa volta un remake di un film danese di soli due anni fa.

Film 2310: "Speak No Evil" (2024) di James Watkins
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: sicuramente un po' lento all'inizio, "Speak No Evil" trova il suo passo con il proseguire della storia che, immancabilmente, sfocia nel genere della suspense e della paura.
Portato quasi interamente sulle spalle di James McAvoy che, ancora un volta, dimostra di essere un attore versatile e capace di approcciarsi praticamente ad ogni genere, questo film riesce col tempo a guadagnarsi l'attenzione dello spettatore, inizialmente intrigato da un senso di stranezza generale tra le due coppie protagoniste che, inevitabilmente, si rivelerà per quello che è. E con non pochi colpi di scena.
Non avendo visto la pellicola originale, ovviamente non posso fare paragoni, ma posso dire che questo "Speak No Evil" è stato sicuramente una sorpresa positiva, un titolo carico di tensione che dosa sapientemente il crescendo di stress e quel senso ineluttabile che qualcosa di sinistro stia bollendo in pentola.
Cast: James McAvoy, Mackenzie Davis, Aisling Franciosi, Alix West Lefler, Dan Hough, Scoot McNairy.
Box Office: $67.3 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Chi apprezza il genere horror sicuramente si godrà la visione di "Speak No Evil". Il film parte piano, ma ingrana gradualmente e regala un finale carico di tensione. Se piace il remake, sicuramente può valere la pena dare una chance all'originale "Gæsterne" di Christian Tafdrup.
Premi: /
Parola chiave: Hoppy.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 15 aprile 2023

Film 2180 - Missing

Intro: Era da un po' che volevo recuperare questo film, quindi appena ho avuto l'occasione ho proposto a Ciarán di vederlo. Senza sapere che si trattasse del sequel di un altra pellicola che avevo visto anni fa...

Film 2180: "Missing" (2023) di Will Merrick, Nick Johnson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: abbiamo guardato tutto il film senza sapere che si trattasse del seuqel di "Searching", per cui non ho fatto troppo caso alle varie somiglianze narrative ed estetiche. A posteriori posso dire che, nonostante abbia trovato entrambi i titoli particolarmente godibili, questo secondo episodio è superiore al primo.
Qui la trama è molto più intricata e c'è un'ottima dose di colpi di scena dall'inizio alla fine che mantengono lo spettatore sempre interessato. Storm Reid è una perfetta protagonista, capace, pur non comparendo mai di fatto in un'inquadratura che non includa il layout di una piattaforma social o una videocamera di sorveglianza, di portare sulle proprie spalle tutta la storia.
"Missing" è un buon thriller contemporaneo, capace di incorporare con intelligenza gli elementi classici del genere assieme a tutti quegli strumenti che utilizziamo quotidianamente per comunicare, senza che questo approccio inusuale risulti mai forzato (o, peggio ancora, ridicolo). Chiaro, si tratta di una storia esagerata, però il risultato finale intrattiene a dovere e la conclusione lascia decisamente soddisfatti.
Film 1704 - Searching
Film 2181 - Searching
Film 2180 - Missing
Cast: Storm Reid, Joaquim de Almeida, Ken Leung, Amy Landecker, Daniel Henney, Megan Suri, Tim Griffin, Nia Long.
Box Office: $45.1 milioni
Vale o non vale: Non si riscrive certo la storia del cinema qui, però il risultato finale funziona bene e, nonostante l'inusuale utilizzo di immagini unicamente tratte da social media, cellulari o camere di sorveglianza (che nelle mani sbagliate sarebbe potuto essere disastroso), "Missing" funziona benissimo e, anzi, ha un ritmo particolarmente sostenuto e incalzante. Oltre che una trama che non manca di regalare colpi di scena.
Premi: /
Parola chiave: Lucchetto.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 28 giugno 2022

Film 2114 - Fire Island

Intro: Critiche positive per questa pellicola di Hulu che mi aveva incuriosito per le tematiche LGBT, per cui l'ho recuperata qualche weekend fa.

Film 2114: "Fire Island" (2022) di Andrew Ahn
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: di per sé il film mi è piaciuto, anche se c'è un certo tono malinconico di fondo che rende questo "Fire Island" meno spensierato di quanto non mi sarei immaginato. Poi, per carità, ci sono i party, il sesso casuale, l'amicizia, il divertimento, le follie da vacanza... però ci sono anche elementi più seri che connotano una storia che mi sarei immaginato più spensierata, visto l'idea di base (vacanza di una settimana di un gruppo di amici che vanno a Fire Island fondamentalmente per bere, sballarsi e fare sesso).
Allo stesso tempo, dato che il film prende una piega più seria, mi ha lasciato un po' stupito il finale da fiaba - o da commedia romantica - che di fatto ribalta il tono simil reale fino a quel momento assunto dalla trama, per rifilarci il solito tutto bene quel che finisce bene. Perché sì, anche il ragazzo meno palesemente bello o in forma può far innamorare il bono della spiaggia e sì, anche l'amico tutto fisico e niente relazioni serie può finire per innamorarsi e volere qualcosa di più.
Insomma, i cliché ci sono e di sicuro "Fire Island" non riscrive la storia del cinema omosessuale, però ha certamente il grande pregio di presentare un cast variegato che riflette con più attenzione la realtà multietnica della società odierna e della sempre più consapevole e autodeterminata comunità LGBTQIA+.
In generale, comunque, un risultato finale positivo.
Cast: Joel Kim Booster, Bowen Yang, Conrad Ricamora, James Scully, Margaret Cho, Matt Rogers, Tomas Matos, Nick Adams, Torian Miller, Zane Phillips, Peppermint.
Box Office: /
Vale o non vale: Forse non per tutti i palati, ma per chi apprezza le nuove commedie romantiche con un piglio più moderno (e meno anacronista), sicuramente "Fire Island" non mancherà di lasciare soddisfatti. Non un capolavoro, ma funziona.
Premi: /
Parola chiave: House.
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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 23 maggio 2021

Film 2006 - Muriel's Wedding

Intro: Una commedia australiana degli anni '90 con protagonista Toni Collette?! Non potevo chiedere di meglio per una serata casalinga.

Film 2006
: "Muriel's Wedding" (1994) di P.J. Hogan
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Salmon
In sintesi: assolutamente diverso da ciò che mi aspettavo, "Muriel's Wedding" è una pellicola simpatica che non riflette assolutamente i canoni contemporanei - o Hollywoodiani in generale - della commedia spensierata e, invece, predilige un percorso più personale che caratterizza il risultato finale in maniera totalmente personale. Mi ha fatto impazzire? No, ma sicuramente il film mi è rimasto impresso.
Toni Collette è una perfetta protagonista che incarna Muriel alla perfezione e la sua compagna di avventure Rachel Griffiths è una fantastica spalla che aggiunge carattere e un elemento pungente a tutta la storia. Storia che, diciamocelo, è una montagna russa di emozioni e situazioni al limite del paradossale che, però, nell'insieme funziona e fa divertire quanto basta. Non mancano, poi, i momenti drammatici che fanno riflettere.
Insomma, "Muriel's Wedding" è stato un piacevole diversivo dalla miriade di pellicole fotocopia prodotte ultimamente, un film con una personalità che, anche se non perfetto, non manca di lasciare il segno.
Cast: Toni Collette, Bill Hunter, Rachel Griffiths, Sophie Lee, Jeanie Drynan, Gennie Nevinson, Daniel Lapaine, Matt Day.
Box Office: $57.5 million
Vale o non vale: Simpatico e certamente originale, "Muriel's Wedding" è una commedia meno convenzionale di quanto ci si aspetterebbe che punta tutto su una protagonista impacciata e alla ricerca di se stessa e il messaggio politicamente (assolutamente) non corretto che la rivincita si misuri in termini di successo.
Premi: Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista commedia o musical (Collette) e al BAFTA per la Miglior sceneggiatura originale.
Parola chiave: Blank check.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 9 maggio 2021

Film 1991 - Barb and Star Go to Vista Del Mar

Intro: Ho visto il trailer su iMDB qualche tempo fa e ho capito dal primo secondo che avrei recuperato questo film a tutti costi. Poi, nell'attesa che venisse reso disponibile in streaming, onestamente mi ero dimenticato di questo titolo... Per fortuna il destino me l'ha fatto ritrovare!
Film 1991: "Barb and Star Go to Vista Del Mar" (2021) di Josh Greenbaum
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: credo che "Barb and Star Go to Vista Del Mar" sia non solo uno dei film più assurdi che abbia mai visto, ma anche uno dei più gay senza necessariamente esserlo. Cioè, qui c'è chiaramente più di una semplice strizzatina d'occhio queer & camp e francamente ho amato. Tutto, dall'inizio alla fine. Tra l'altro ho riso come non mi capitava da tempo.
"Barb and Star Go to Vista Del Mar" è un affascinante esperimento che mixa il nonsense a trovate geniali - il granchio Morgan Freemond vince su tutte - e, ancora di più, shakera i generi cinematografici più agli antipodi e riesce comunque a far funzionare il tutto - si passa con grande disinvoltura dalla commedia al thriller al musical (tra l'altro con una serie di numeri coreografati alla perfezione).
Ovviamente se questa pellicola funziona è principalmente grazie a loro, Kristen Wiig e Annie Mumolo (qui anche sceneggiatrici) che fanno un lavoro fantastico nel portare in vita le due protagoniste e, devo ammettere, bisogna spendere una parola anche su Jamie Dornan che qui si spinge veramente oltre il suo classico ruolo da macho e/o oggetto sessuale e regala una performance estremamente divertente e giocosa. I tre assieme valgono tutto il film.
Devo aggiungere che un altro elemento di "Barb and Star Go to Vista Del Mar" che ho trovato davvero ben sviluppo è l'aspetto estetico, qui ben definito dall'inizio alla fine. Perfino i titoli di coda sono bellissima.
Chiudo con l'unica nota negativa: avrei preferito vedere la cattiva interpretata da qualcun'altro. Non riesco a capire il perché abbiano affidato il ruolo a Kristen Wiig quando ha già sufficientemente da fare nell'interpretare Star. E non è che Sharon Gordon Fisherman sia un personaggio così iconico che richieda addirittura che la star del film si sdoppi per interpretare entrambe donne. Specialmente perché i villain interpretati dalla Wiig non sono famosi per essere ben accolti dalla critica: ha vinto nel 2017 come Peggior attrice non protagonista per "Zoolander 2" ed è stata nominata quest'anno nella stessa categoria per "Wonder Woman 1984"...
Detto questo, ribadisco che "Barb and Star Go to Vista Del Mar" è stata una delle avventure cinematografiche più soddisfacenti degli ultimi mesi: random, folle e maledettamente adorabile. Non potevo chiedere di più.
Cast: Kristen Wiig, Annie Mumolo, Jamie Dornan, Damon Wayans Jr., Wendi McLendon-Covey, Vanessa Bayer, Reyn Doi, Fortune Feimster, Rose Abdoo, Phyllis Smith, Andy García, Reba McEntire.
Box Office: $14,959
Vale o non vale: Mi rendo conto che non sia un prodotto per tutti e che ci sarà sicuramente chi lo troverà sciocco o addirittura stupido. Io l'ho trovato talmente borderline da risultare geniale e maledettamente divertente. Da vedere!
Premi: /
Parola chiave: Mosquitos.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 20 gennaio 2021

Film 1781 - Spider-Man: Far from Home

Intro: Non vedevo l'ora di precipitarmi al cinema per vedere questo film!
Film 1781: "Spider-Man: Far from Home" (2019) di Jon Watts
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: devo dire che, rispetto alle aspettative che avevo, la storia non è stata all'altezza. Non che il film sia brutto o non funzioni, assolutamente, ma ammetto che il personaggio di Mysterio (Jake Gyllenhaal) e il suo arco evolutivo all'interno del racconto non mi hanno per niente colpito e, anzi, penso si possa dire che mi abbiano lasciato per certi versi deluso. Per cercare di metterla giù faile facile, non credo che l'idea degli ologrammi funzioni. O almeno io non l'ho trovata un'idea credibile.
Forse, avendolo visto solo una volta e per di più in inglese, potrei essermi perso dei passaggi fondamentali nella spiegazione del perché un ologramma dovrebbe risultare potenzialmente spaventoso - quindi da un certo punto di vista sospendo il mio giuzio nell'attesa di ritrovare la voglia di vedere questo secondo Spider-Man con Tom Holland - in ogni caso devo ammettere che a livello di personaggio antagonista, Mysterio si è rivelato presto come una gigantesca occasione sprecata.
Per il resto "Spider-Man: Far from Home" è un sequel divertente che vive di buoni momenti comici e una quantità spaventosa di effetti speciali che giocano a favore di un risultato finale che è, sì, maledettamente fittizio e irreale, ma comunque esteticamente godibile e in linea con i vari titoli precedenti della mastodontica macchina da soldi della Marvel.
Detto questo: mi aspettavo un po' di più? Decisamente sì, anche se non si può onestamente dire che il risultato finale non sia godibile, nonché un perfetto passatempo mainstream. Però non si va oltre questo.
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 1781 - Spider-Man: Far from Home
Film 2077 - Spider-Man: No Way Home
Film 2226 - Spider-Man: No Way Home
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
Cast: Tom Holland, Samuel L. Jackson, Zendaya, Cobie Smulders, Jon Favreau, J. B. Smoove, Jacob Batalon, Martin Starr, Marisa Tomei, Jake Gyllenhaal, Tony Revolori, J. K. Simmons.
Box Office: $1.132 miliardi
Vale o non vale: Avevo grandi aspettative per questo "Spider-Man 2" con Tom Holland come protagonista e, in generale, non posso dire che siano state tutte attese. Di per sé il film ha un buon ritmo, esteticamente è molto curato e gli effetti speciali sono pazzeschi, senza contare che Holland è un perfetto Peter Parker (giovane, fresco e simpatico) e l'attitudine qui un po' sottotono e nerd di Zendaya funziona perfettamente. Ciò detto, avrei voluto vedere un cattivo più incisivo/significativo e che il tutto fosse un po' meno improntato sulla figura di Iron Man (che hey, ci sta, ma pure l'antagonista di turno deve avere come modivazione per il suo arco narrativo quella di avercela a morte con Tony Stark?!), anche se è comprensibile considerato che "Far from Home" è il naturale proseguo dell'ultimo "Avengers". Insomma, il film in sé si lascia guardare tranquillamente, ma il tono della storia è decisamente meno epico e alla fine della visione si ha un po' l'impressione di aver seguito il racconto di qualcosa che, ci fosse stato o meno, impattata poco la trama generale che questa nuova fase della Marvel si prepara ad imbastire (e prima o poi finalmente partirà).
Premi: /
Parola chiave: Tony Stark.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 14 gennaio 2021

Film 1776 - Murder Mystery

Intro: Dalla scelta del film avrei dovuto capire che la compagnia non fosse delle migliori.
Film 1776: "Murder Mystery" (2019) di Kyle Newacheck
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Cobi
In sintesi: si sa che i film di Netflix... Si sa che le commedie di Sandler... Insomma, i presupposti non erano dei migliori. Poi il fatto che nemmeno mi ricordassi di averlo visto non depone a favore di questo "Murder Mystery", boiatona scema scema che dal trailer sembrerebbe anche simpatica e, in realtà, si rivela semplicemente un film tremendo. Non c'è davvero altro da dire.
Cast: Adam Sandler, Jennifer Aniston, Luke Evans, Gemma Arterton, Adeel Akhtar, Terence Stamp, Dany Boon, John Kani, Ólafur Darri Ólafsson, Sufe Bradshaw, Shiori Kutsuna.
Box Office: /
Vale o non vale: Non fatevi fregare dal trailer o, peggio ancora, non fate scegliere per voi i film dall'algoritmo di Netflix perché questa pellicola è stupida e non aggiunge davvero niente al genere comico né alla vostra esperienza cinemtografica (casalinga).
Premi: /
Parola chiave: Hat.
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Bengi

venerdì 1 gennaio 2021

Film 1766 - Us

Intro: Dopo il successo del suo precedente film "Get Out", ero molto curioso di vedere cosa avrebbe tirato fuori Jordan Peele nel tentativo di bissare le critiche positive e il gigantesco riscontro di pubblico ottenuto, per cui non ho perso tempo e sono andato al cinema a vedere questo film non appena ho potuto.
Film 1766: "Us" (2019) di Jordan Peele
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: curiosamente Jordan Peele sceglie di nuovo un horror per mettere in scena un altro esempio di critica alla società moderna cui apparteniamo, questa volta scegliendo il tema del doppio e una sorta di analisi dei nostri demoni interiori (credo?).
Onestamente non posso dire che questo "Us" mi abbia rapito o convinto del tutto, l'idea di base del gruppo di cloni che vive in una società sotterranea e organizza una vendetta nei confronti dei loro controparti originali è anche intrigante, eppure in generale il film non mi ha lasciato del tutto soddisfatto e nemmeno troppo coinvolto. Probabilmente la mia visione di questa pellicola è stata influenzata dal fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso (e meno intricato) e da tutte le critiche entusiaste che hanno creato un'aspettativa notevole sicuramente difficile da mantenere. Poi, per carità, un horror godibile e che va oltre le solite trite banalità del genere, anche se per me il risultato finale è stato meno soddisfacente di quanto non mi sarei aspettato.
Cast: Lupita Nyong'o, Winston Duke, Elisabeth Moss, Tim Heidecker, Shahadi Wright Joseph, Evan Alex, Yahya Abdul-Mateen II.
Box Office: $255.2 milioni
Vale o non vale: L'atmosfera sinistra e straniante c'è tutta e la trama ha più da dire di quanto non ci si aspetterebbe in un primo momento, anche se tutto sommato "Us" è meno coinvolgente o sorprendente del precedente lavoro di Peele (che per "Get Out" ha vinto l'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale). Sicuramente un buon horror moderno, ma non ho capolavoro.
Premi: /
Parola chiave: Mirror house.
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Bengi

martedì 13 agosto 2019

Film 1646 - Ibiza

Intro: C'è stato un fugace momento in cui i film prodotti da Netflix sembravano possedere un qualche valore. Quell'istante è passato da un pezzo.
Film 1646: "Ibiza" (2018) di Alex Richanbach
Visto: dalla tv dell'albergo
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: la recitazione è pessima e la storia assurda, senza contare che si suppone sia una commedia, ma "Ibiza" non fa ridere.
Cast: Gillian Jacobs, Vanessa Bayer, Phoebe Robinson, Richard Madden, Michaela Watkins, Jordi Mollà.
Box Office: /
Vale o non vale: Decisamente evitabile.
Premi: /
Parola chiave: Discoteca.

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Bengi

martedì 6 agosto 2019

Film 1641 - The Other Woman

Intro: Lo trovo sempre divertente.
Film 1641: "The Other Woman" (2014) di Nick Cassavetes
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Film 742 - Tutte contro lui
Film 907 - Tutte contro lui
Film 1641 - The Other Woman
Cast: Cameron Diaz, Leslie Mann, Kate Upton, Nikolaj Coster-Waldau, Nicki Minaj, Taylor Kinney, Don Johnson.
Box Office: $196.7 milioni
Vale o non vale: Sufficientemente stupido da risultare innocuo con un trio di comprimarie affiatate e una Leslie Mann davvero in forma. Non certo un capolavoro, ma perfetto per un momento di disimpegno.
Premi: Peggior attrice ai Razzie 2015 per Cameron Diaz (ex aequo per "Sex Tape")
Parola chiave: Bahamas.

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Bengi

martedì 30 luglio 2019

Film 1636 - Fottute!

Intro: Lo avevo iniziato in aereo quando sono partito per l'Australia e mai finito. Ne ho approfittato una mattina al Takarakka.
Film 1636: "Mystic River" (2017) di Jonathan Levine
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: non che fossi rimasto particolarmente colpito dalla prima parte che avevo visto in aereo, in ogni caso ormai lo avevo iniziato ed ero rimasto con la curiosità di finirlo. Inoltre adoro Goldie Hawn e Amy Schumer mi fa ridere a sufficienza, per cui avevo pensato di dare a questa pellicola una seconda chance. Non dico immeritata, ma sicuramente "Fottute!" - o "Snatched" in inglese - non è una gran commedia e il fatto che l'abbia vista in italiano non ha certo aiutato. Diciamo che tra tutti i copioni che la Hawn avrà avuto a disposizione questo non è stata la scelta più intelligente, anche se trovo la nomination ai Razzie come Peggior attrice non protagonista onestamente immeritata. Ciò detto, la pellicola non è niente di che e il titolo italiano è osceno (non per la parola volgare, ma per il fatto che si decida a prescindere di bollare questo prodotto come falsamente provocatorio, come se bastasse una parolaccia per attirare i giovani al cinema...).
Cast: Amy Schumer, Goldie Hawn, Joan Cusack, Ike Barinholtz, Wanda Sykes, Christopher Meloni, Randall Park, Tom Bateman, Óscar Jaenada.
Box Office: $60.8 milioni
Vale o non vale: Dimenticabile ed innecessario, un peccato che un'attrice come Goldie Hawn lo abbia scelto come ritorno sul grande schermo dopo 15 anni di assenza. Poi, se proprio volete vederlo, sappiate che non è niente di che.
Premi: Nomination come Peggior attrice non protagonista per Goldie Hawn ai Razzie Awards.
Parola chiave: Non rimborsabile.

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Bengi

lunedì 29 aprile 2019

Film 1564 - American Pie 2

Intro: E via subito con il secondo episodio!
Film 1564: "American Pie 2" (2001) di J.B. Rogers
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: meno riuscito del primo, ma sicuramente capace di ricreare le stesse, disinibite atmosfere, "American Pie 2" riporta sullo schermo tutto il cast del precedente film, procedendo a raccontare le storie del super nerd Jim e del suo gruppo di amici, questa volta al di fuori delle dinamiche liceali. Il tema portante è, neanche a dirlo, il sesso in tutte le sue forme e declinazioni.
Film 130 - American Pie
Film 1563 - American Pie
Film 1564 - American Pie 2
Film 1566 - American Wedding
Film 434 - American Pie: Ancora insieme
Film 1617 - American Reunion
Cast: Jason Biggs, Shannon Elizabeth, Allyson Hannigan, Chris Klein, Natasha Lyonne, Thomas Ian Nicholas, Tara Reid, Seann William Scott, Mena Suvari, Eddie Kaye Thomas, Eugene Levy, Jennifer Coolidge, Chris Owen, John Cho, Casey Affleck.
Box Office: $287.6 milioni
Vale o non vale: Se vi è piaciuto il primo, tanto vale vedere anche questo. Meno iconico del primo, è più orientato all'esposizione sessuale che a catturare l'attenzione dello spettatore attraverso una sceneggiatura capace di andare a segno.
Premi: /
Parola chiave: Vacanze.

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Bengi

giovedì 4 aprile 2019

Film 1542 - Mr. Bean's Holiday

Intro: Giuro che è stata mia cugina ad insistere per vederlo! Mai avrei pensato di recensire questa pellicola: cosa non si fa per la famiglia...
Film 1542: "Mr. Bean's Holiday" (2007) di Steve Bendelack
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: una grandissima scemenza con rari momenti divertenti e un tripudio di gag snervanti e surreali. Mr. Bean è un personaggio che ho sempre trovato profondamente irritante, questa pellicola non ha cancellato questa mia convinzione.
Cast: Rowan Atkinson, Emma de Caunes, Max Baldry, Willem Dafoe, Karel Roden, Jean Rochefort, Preston Nyman, Lily Atkinson.
Box Office: $229.7 milioni
Vale o non vale: Assolutamente perdibile.
Premi: /
Parola chiave: Spiaggia.

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Bengi

lunedì 11 giugno 2018

Film 1496 - The Visit

Intro: Ero curioso di vedere questo film da quando era stato annunciato come il grande ritorno di M. Night Shyamalan, quindi è facile intuire la mia gioia quando mi sono ricordato di averlo scaricato prima di venire al Takarakka e, soprattutto, quando finalmente abbiamo deciso di vederlo!
Film 1496: "The Visit" (2015) di M. Night Shyamalan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: insieme a “The Mountain Between Us” questo è un altro film che mi ha ispirato l’impellente necessità di gridare al mondo: ma cos’è questa cagata?!
Non so se Shamalan volesse prenderci per il culo o non si sia semplicemente reso conto di quanto brutto sia il suo film, in ogni caso l’ho trovato orrendo e deludente;
come sempre le premesse sembrerebbero garantire un’ottima storia – e con gli horror non è facile -, quindi non è impossibile capire il mio stato d’animo nel momento in cui la storia prende la ridicola piega dell’infermità mentale accostata ad una sorta di possessione notturna. Per farla breve: i piccoli nipotini che non hanno mai conosciuto i nonni li vanno finalmente a trovare per una settimana di vacanza senza la madre, che è ancora in rotta con i genitori. Le regole della casa vogliono che, una volta saliti in camera per andare a dormire, la porta non possa essere aperta. Tassativamente.
Non mancando i classici rumori sospetti, i ragazzini non tarderanno a decidere di uscire, il tutto per ritrovare i nuovi parenti in bizzarri momenti alla esorcista che, notte dopo notte, non fanno altro che peggiorare. Desiderosi di capirne l’origine i due tenteranno di parlarne con i nonni, poi passeranno ad indagare man mano che le situazioni si fanno paradossali e pericolose. Noi insieme a loro tenteremo di dare un senso ad una storia che punterà tutto su una rivelazione finale ben architettata, ma massacrata da un’ora e un quarto di film tremendo. Tanto che a quel punto ti chiedi: ma sul serio, Shyamalan, non hai trovato un modo per migliorare la storia?
non bastasse l’idiozia dell’insieme, a rendere irritante la visione ci si mette anche la scelta stilistica alla “Blair Witch Project” che vede il giovane protagonista alle prese con una sorta di documentario famigliare che costringe lo spettatore a riprese ondulanti, fuori fuoco, volutamente amatoriali;
personalmente gliel’ho data su (mentalmente) quando la nonna fa letteralmente entrare nel forno la nipote chiedendole di pulirlo per bene.
Cast: Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie, Kathryn Hahn.
Box Office: $98.5 milioni
Vale o non vale: orrendo.
Premi: /
Parola chiave: 9:30.

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mercoledì 2 marzo 2016

Film 1091 - Mamma, ho perso l'aereo

Due o tre anni fa, con l'arrivo del Natale, un'applicazione scaricabile dall'Apple Store metteva a disposizione di chi la scaricasse un regalo diverso al giorno fino al giorno della Vigilia. Tra i tanti, uno era il download gratuito di questo film famosissimo che, alla fine, mi sono deciso a rivedere.
Film 1091: "Mamma, ho perso l'aereo" (1990) di Chris Columbus
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Beh ma di cosa stiamo parlando? Questo è un cult assoluto. Il Natale non è Natale se qualcuno non propone "Home Alone" e anche se lo abbiamo visto tutti almeno 10 volte, anche se lo sappiamo a memoria, anche se più diventi adulto e più ti rendi conto di quanto sia assurdo... Kevin è sempre Kevin.
Mi ero riproposto di guardarlo già qualche anno fa anche se per qualche motivo avevo desistito. Così, quando la rete internet ha deciso di abbandonarmi giusto giusto per il weekend, ho tirato fuori dal cilindro questa vecchia sorpresa e mi sono rituffato negli anni '90 senza se e senza ma: dolce nostalgia!
Un film che, al di là della sua qualità, è stato in grado di diventare un simbolo, un titolo di culto delle feste, ha lanciato (per poco) la carriera di Macaulay Culkin, è rimasto nel cuore di molti e ha lasciato il segno su tanti altri - per dirne una che mi riguarda, da bambino avevo paura del momento in cui mi sarei dovuto mettere per la prima volta il dopobarba perché ricordavo la scena in cui Kevin lo usa e grida come un matto -. Insomma, chi non conosce ormai la famiglia McCallister che parte per Parigi e dimentica il figlio piccolo a casa?
Ok, magari non sarà un capolavoro, ma io lo trovo ancora divertente e per certi versi geniale per quanto è scorretto. Un vero e proprio evergreen.
Ps. Candidato a 2 premi Oscar: Miglior canzone e Miglior colonna sonora (John Williams).
Cast: Macaulay Culkin, Joe Pesci, Daniel Stern, John Heard, Catherine O'Hara, John Candy, Gerry Bamman, Roberts Blossom, Devin Ratray, Hope Davis, Kieran Culkin.
Box Office: $476.7 milioni
Consigli: Chi è che non ha mai visto "Mamma, ho perso l'aereo"? Ecco, chi non lo ha ancora fatto recuperi. Subito.
Parola chiave: I banditi del rubinetto.

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martedì 30 dicembre 2014

Film 844 - CUB - Piccole prede

3 ex boy scout vanno al cinema a vedere un film con la 3... sui boy scout!

Film 844: "CUB - Piccole prede" (2014) di Jonas Govaerts
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Horror belga con protagonisti giovani boy scout - cub scout = lupetti - in vacanza in mezzo al bosco, questo film dai molteplici titoli (quello italiano, ma anche quelli internazionali "Welp" e "Cub") è un prodotto suggestivo ed inaspettatamente ben costruito grazie, soprattutto, alla misteriosa figura del ragazzo lupo che vive in mezzo alla foresta.
E' facile, infatti, lasciarsi suggestionare dall'inquietudine di chi viaggia da solo per il bosco, quando lo si sa abitato da qualche strano personaggio che porta una maschera di legno e si aggira nell'oscurità. E non è il solo...
"Cub" è un film insolito, una pellicola che sceglie bambini e li trasforma in vittime o carnefici, un storia che gioca sulla sottile linea del proibito che incuriosisce, con addirittura qualche momento veramente impensabile per una produzione horror commerciale americana (spoiler!: vedi il massacro dei bambini nella tenda).
Disabituati, quindi, a un certo tipo di crudeltà e deviati dalla simpatia che proviamo per il povero protagonista Sam (Maurice Luijten), anche noi finiamo per lasciarci coinvolgere da una trama ben costruita che sembrerebbe partire come una qualsiasi pellicola dell'orrore ambientata in un bosco e finisce con una più inaspettata - anche se non così originale - virata al gioco per la sopravvivenza. Le sorprese non mancheranno.
Non sapendo cosa aspettarmi e, in aggiunta, non avendo particolari aspettative per un prodotto che avevo già preventivamente bollato come la 'solita cazzotta horror', ho molto gradito la visione di "CUB - Piccole prede" che, in più di un passaggio, è riuscito a sorprendermi e in qualche occasione farmi rannicchiare nella poltrona del cinema. Il risultato finale è buono - specialmente considerato che il regista è qui al suo esordio cinematografico - e, tutto sommato, lo rivedrei volentieri.
Box Office: € 117.116 (weekend di esordio italiano)
Consigli: Un gruppo scout in vacanza in mezzo ad un bosco apparentemente deserto. O la premessa di una divertente e tranquilla gita fuori porta, o l'inevitabile inizio della tragedia in una qualsiasi produzione horror. Qui, ovviamente, si tratta del secondo esempio e l'orrore farà presto la sua comparsa in scena, portato da un selvaggio ragazzino che vive in mezzo al bosco e indossa una strana maschera fatta di corteccia e da suo padre, pazzoide alla "Non aprite quella porta". Gli elementi per spaventare lo spettatore ci sono, la suspense non manca, l'idea di base intrigante e, certamente, la scelta dei protagonisti scout inusuale. Qualcosa di leggermente diverso dal solito e che, soprattutto, funziona. L'unica cosa per la quale ci si potrebbe lamentare è un'iniziale lentezza dovuta alla contestualizzazione della storia e a una buona presentazione dei personaggi. E' un buon titolo da tenere a mente se si vuole stare alla larga dalla solita pellicola dell'orrore fatta di cliché e cose già viste. A livello di produzione e ambientazione può ricordare anche "The Descent - Discesa nelle tenebre".
Parola chiave: Pozzo.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 27 marzo 2012

Film 373 - Finalmente Maggiorenni

Una bella stronzata per passarsi il tempo.


Film 373: "Finalmente Maggiorenni" (2011) di Ben Palmer
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Fenomenale boiata che porta sul grande schermo una serie tv inglese e sbanca - localmente - il botteghino.
Trama easy (amiconi sfigati che per il viaggio di maturità fanno vacanza di gruppo sperando in sesso, alcol e divertimento infinito) e svolgimento facile facile, nonché marcatamente volgare. Questo film, però, ha il grande pregio di non dimenticarsi mai quale prodotto vuole diventare e, quindi, non pretende mai di essere ciò che non è.
Visto in quest'ottica e consci di ciò che si sta per vedere - aggiungo io: svariate scene di nudo maschile - posso tranquillamente dire che questa pellicola è tanto innoqua quanto godibile.
Film 864 - The Inbetweeners 2
Consigli: Niente più che una sciocchezza un po' volgare, ma per perdere un po' di tempo, magari in compagnia, è un ottimo antidoto.
Parola chiave: Sesso.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 10 maggio 2011

Film 253 - Sex and the City 2

Ancora?! Basta...

Film 253: "Sex and the City 2" (2010) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di Alice
Lingua: italiano, inglese
Compagnia: Marco, Alice
Pensieri: Eh, lo so, ancora una volta un film di "Sex and the City"... E nemmeno il più bello dei due...
Questa volta, però, la visione di quello che potremmo definire il 'secondo tempo' è stata in inglese e mi ha offerto una dimensione più 'internazionale' della pellicola, con le vocine stridule delle sue protagoniste a ricordarmi quanto - in certi casi - il doppiaggio faccia la differenza.
Comunque, per quanto questa pellicola possa essere totalmente in disaccordo con lo spirito della serie tv, da fan, non posso dire di disprezzarla con tutto me stesso. Per quanto vorrei, a volte ricado nella necessità di riabbracciare quell'atmosfera che tanto mi era piaciuta del tv show, senza però dovermi riguardare tutte e 6 le stagioni. Credo che, per molti, il compromesso sia questo.
Aggiungo che il Razzie alle peggiori attrici protagoniste (tutte e 4 le nostre eroine, qui in trasferta nel deserto) è decisamente immeritato. Recentemente ho visto recitazioni ben peggiori...
Lascio le due precedenti recensioni per non aggiungere commenti superflui.
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: La visione in inglese è piuttosto divertente. Non sottovalutatela!
Parola chiave: Vacanze a scrocco.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 28 ottobre 2010

Film 160 - L'uomo che sapeva troppo

Un'altra occasione per avvicinarsi alle opere di un grandissimo regista.


Film 160: "L'uomo che sapeva troppo" (1956) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Hitchcock è sempre Hitchcock e riesce comunque a piacermi, non importa cosa insceni.
Qui, come in altri famosissimi film ("La finestra sul cortile", "Nodo alla gola", "La donna che visse due volte", ...) ritroviamo il fido compagno di avventure del regista inglese, James Stewart, questa volta accompagnato da una giovane Doris Day che, nel corso della pellicola, intonerà una delle canzoni più famose della storia del cinema - "Whatever Will Be, Will Be (Que Sera, Sera)" - che si aggiudicò perfino l'Oscar come miglior canzone originale all'edizione del 1957.
Al centro della vicenda la famiglia McKenna, in viaggio di piacere in Marococco, che incapperà negli ingranaggi già avviati di un complotto per l'assassinio di un esponente politico. Il loro coinvolgimento sarà condizionato dal rapimento del figlio, per la salvezza del quale, i due genitori dovranno stare al gioco dei rapitori.
In un crescendo di fraintendimenti e tensione, Hitchcock imbastisce una storia intricata (non c'è il racconto del pregresso, si parte da zero alla pari dei due genitori, per poi mettere pian piano insieme i pezzi) sorretta alla perfezione dai due attori principali. Bellissima la scena dell'orchestra, momento clou del crescendo di suspance narrativo, che riesce a coinvolgere lo spettatore tanto da fargli temere il momento in cui il percussionista si accingerà a prendere i piatti...
Non aggiungo altro, per non rovinare a chi vuole il piacere di godersi questo bellissimo film.
Consigli: Questa pellicola è un remake dell'omonima sempre firmata da Hitchcock del 1934. Ideale sarebbe farne un confronto!
Parola chiave: Ambrose Chapel.




Ric