Poe recupera "Il Signore degli Anelli" parte 3 e definitivamente la saga più bella di sempre.
Film 1295: "Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re" (2003) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: E' in assoluto uno dei miei film preferiti, nonché il capitolo conclusivo della mia saga preferitissima, il che rende ancora più strano che, ad oggi, non avessi mai affrontato la visione de "Il ritorno del re" sul blog. A quasi 1300 recensioni dall'inizio, recupero questa assurda mancanza.
Certamente una delle motivazioni che ha influito è da ricondursi alla lunghezza della pellicola che, con i suoi 200 min di durata, non favorisce una visione ripetuta; in aggiunta ho visto e rivisto tantissime volte questo titolo, senza contare che difficilmente lo prendo in considerazione senza aver riguardato precedentemente anche i primi due episodi. Insomma, un concorso di colpe.
Al di là di questo, comunque, "The Lord of the Rings: The Return of the King" è un capolavoro, un film assolutamente spettacolare con grandissime scene d'azione a favore di un intrattenimento che nasconde la lunghezza del film e non fa accorgere di quanto tempo sia passato (e di quanto ne sia stato dedicato alle battaglie!), cosicché alla fine si ha la consapevolezza di una lunghissima avventura, ma non la stanchezza richiesta da un sacrificio. Certo, dopo tanti anni che non riprendevo questa storia mi sono accorto che effettivamente i molteplici finali interminabili sono un po' eccessivi - soprattutto per lo spettatore occasionale non particolarmente fan -, ma la buona dose di fedeltà con il libro che il finale di Jackson consegna alla platea mi lascia sempre con lacrimucce e una certa dose di soddisfazione.
Dopo i tanti momenti passati ad introdurci alla battaglia finale, allo scontro con Sauron, alla scalata del Monte Fato, alla distruzione dell'Unico Anello, alla presentazione di tutti i personaggi, le casate e i singoli contesti, la storia qui/ora diventa particolarmente lineare e comprensibile nonostante le numerose trame e sottotrame parallele che si intrecciano, rendendo così forse questo terzo capitolo non solo il più soddisfacente dei tre da guardare - del resto è quello dove tutto ha fine -, ma anche il più facile da seguire anche senza introduzioni varie. Nel primo "La compagnia dell'Anello" andavano presentati tutti i protagonisti e gli antagonisti, oltre che i giochi di potere e la posta in gioco; nel secondo "Le due torri" si portava avanti una storia già cominciata verso la narrazione di un racconto inconcluso; è con questo terzo capitolo, insomma, che si trova il senso compiuto, che si può valutare nel complesso l'opera di Peter Jackson ispirata a quella di Tolkien. E il risultato finale è francamente sbalorditivo.
Jackson, tra l'altro, ha anche il grande merito di aver realizzato una trilogia particolarmente dinamica, concependo le inquadrature così da combinare un puzzle armonioso e compatto, mai internamente in conflitto, il che conferisce una grande unità al risultato finale e un certo dinamismo esaltante che in tante scene conferisce quel qualcosa in più.
Altro punto a favore del film, naturalmente, gli effetti speciali. Considerando che l'anno di uscita risale a 14 anni fa, la spettacolarità delle scene è ancora intatta. L'esercito dei Morti, il Re stregone di Angmar, le Aquile, l'interno del Monte Fato, il ragno Shelob e, naturalmente, Gollum (di cui ci è raccontata la storia nel prologo) sono tutti elementi che vivono grazie alla computer grafica e al lavoro magistrale di un team capace, negli anni, di mettere in scena la fantasia di Tolkien e rendere loro giustizia. Perfetta anche la colonna sonora di Howard Shore - della quale consiglio la traccia "Minas Tirith" - e molto dolce, anche se triste, la "Into The West" che Annie Lennox canta durante i titoli di coda. Per quanto riguarda la recitazione, invece, credo siano state un po' sottovalutate le interpretazioni di Sean Astin (Sam) e Andy Serkis (Gollum), qui particolarmente efficaci e di impatto; Elijah Wood (Frodo) ha effettivamente la tendenza all'unica espressione di dolore misto costante stupore misto fatica e psicodispersione, anche se alla fine sappiamo che tra tutti è certamente quello che ha un maggior conflitto interiore senza fine.
Insomma, per concludere: "Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re" è il capitolo conclusivo perfetto di una trilogia magica a cui sarò per sempre legato. Un film bellissimo, spesso poetico nonostante preveda un numero altissimo di scene d'azione, un vero e proprio viaggio che parla di amicizia, valori e qualcosa per cui valga la pena lottare. Qui è la libertà e la Terra di Mezzo, al giorno d'oggi potrebbe essere tante altre cose. In aggiunta alla libertà di ognuno di noi.
Ps. 11 premi Oscar vinti: Miglior film, regia, sceneggiatura, scenografia, montaggio, fotografia, costumi, effetti speciali, missaggio sonoro, colonna sonora e canzone originale. 11 è il maggior numero di premi vinti di sempre e sono solo 3 le pellicole che li hanno ottenuti fino ad ora, ovvero "Ben-Hur", "Titanic" e questo film. Una chance quest'anno ce l'ha "La La Land" che, con 14 nomination, è alla pari con le candidature ottenute da "Titanic" ed "Eva contro Eva", nonché il favorito come Miglior film. Onestamente non so se riuscirà a trionfare in tutte le candidature, ma di sicuro non faticherà a sbancare.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Bernard Hill, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Hugo Weaving, Miranda Otto, David Wenham, Karl Urban, John Noble, Andy Serkis, Ian Holm, Sean Bean.
Box Office: $1.120 miliardi
Consigli: Poetico e particolarmente ispirato, con un grande ed eterogeneo cast e delle location (Nuova Zelanda) da togliere il fiato, questo terzo capitolo di una delle saghe cinematografiche più famose e di successo di tutti i tempi è qualcosa di spettacolare ed entusiasmante, un viaggio indimenticabile nonché una pellicola che ha segnato la storia del cinema moderno. Per chi ha amato i precedenti capitoli, per chi apprezza le storie che si prendono il proprio tempo, per chi apprezza l'avventura, per chi cerca un titolo coinvolgente... questo è il film giusto.
Parola chiave: Diversivo.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1295: "Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re" (2003) di Peter Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: E' in assoluto uno dei miei film preferiti, nonché il capitolo conclusivo della mia saga preferitissima, il che rende ancora più strano che, ad oggi, non avessi mai affrontato la visione de "Il ritorno del re" sul blog. A quasi 1300 recensioni dall'inizio, recupero questa assurda mancanza.
Certamente una delle motivazioni che ha influito è da ricondursi alla lunghezza della pellicola che, con i suoi 200 min di durata, non favorisce una visione ripetuta; in aggiunta ho visto e rivisto tantissime volte questo titolo, senza contare che difficilmente lo prendo in considerazione senza aver riguardato precedentemente anche i primi due episodi. Insomma, un concorso di colpe.
Al di là di questo, comunque, "The Lord of the Rings: The Return of the King" è un capolavoro, un film assolutamente spettacolare con grandissime scene d'azione a favore di un intrattenimento che nasconde la lunghezza del film e non fa accorgere di quanto tempo sia passato (e di quanto ne sia stato dedicato alle battaglie!), cosicché alla fine si ha la consapevolezza di una lunghissima avventura, ma non la stanchezza richiesta da un sacrificio. Certo, dopo tanti anni che non riprendevo questa storia mi sono accorto che effettivamente i molteplici finali interminabili sono un po' eccessivi - soprattutto per lo spettatore occasionale non particolarmente fan -, ma la buona dose di fedeltà con il libro che il finale di Jackson consegna alla platea mi lascia sempre con lacrimucce e una certa dose di soddisfazione.
Dopo i tanti momenti passati ad introdurci alla battaglia finale, allo scontro con Sauron, alla scalata del Monte Fato, alla distruzione dell'Unico Anello, alla presentazione di tutti i personaggi, le casate e i singoli contesti, la storia qui/ora diventa particolarmente lineare e comprensibile nonostante le numerose trame e sottotrame parallele che si intrecciano, rendendo così forse questo terzo capitolo non solo il più soddisfacente dei tre da guardare - del resto è quello dove tutto ha fine -, ma anche il più facile da seguire anche senza introduzioni varie. Nel primo "La compagnia dell'Anello" andavano presentati tutti i protagonisti e gli antagonisti, oltre che i giochi di potere e la posta in gioco; nel secondo "Le due torri" si portava avanti una storia già cominciata verso la narrazione di un racconto inconcluso; è con questo terzo capitolo, insomma, che si trova il senso compiuto, che si può valutare nel complesso l'opera di Peter Jackson ispirata a quella di Tolkien. E il risultato finale è francamente sbalorditivo.
Jackson, tra l'altro, ha anche il grande merito di aver realizzato una trilogia particolarmente dinamica, concependo le inquadrature così da combinare un puzzle armonioso e compatto, mai internamente in conflitto, il che conferisce una grande unità al risultato finale e un certo dinamismo esaltante che in tante scene conferisce quel qualcosa in più.
Altro punto a favore del film, naturalmente, gli effetti speciali. Considerando che l'anno di uscita risale a 14 anni fa, la spettacolarità delle scene è ancora intatta. L'esercito dei Morti, il Re stregone di Angmar, le Aquile, l'interno del Monte Fato, il ragno Shelob e, naturalmente, Gollum (di cui ci è raccontata la storia nel prologo) sono tutti elementi che vivono grazie alla computer grafica e al lavoro magistrale di un team capace, negli anni, di mettere in scena la fantasia di Tolkien e rendere loro giustizia. Perfetta anche la colonna sonora di Howard Shore - della quale consiglio la traccia "Minas Tirith" - e molto dolce, anche se triste, la "Into The West" che Annie Lennox canta durante i titoli di coda. Per quanto riguarda la recitazione, invece, credo siano state un po' sottovalutate le interpretazioni di Sean Astin (Sam) e Andy Serkis (Gollum), qui particolarmente efficaci e di impatto; Elijah Wood (Frodo) ha effettivamente la tendenza all'unica espressione di dolore misto costante stupore misto fatica e psicodispersione, anche se alla fine sappiamo che tra tutti è certamente quello che ha un maggior conflitto interiore senza fine.
Insomma, per concludere: "Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re" è il capitolo conclusivo perfetto di una trilogia magica a cui sarò per sempre legato. Un film bellissimo, spesso poetico nonostante preveda un numero altissimo di scene d'azione, un vero e proprio viaggio che parla di amicizia, valori e qualcosa per cui valga la pena lottare. Qui è la libertà e la Terra di Mezzo, al giorno d'oggi potrebbe essere tante altre cose. In aggiunta alla libertà di ognuno di noi.
Ps. 11 premi Oscar vinti: Miglior film, regia, sceneggiatura, scenografia, montaggio, fotografia, costumi, effetti speciali, missaggio sonoro, colonna sonora e canzone originale. 11 è il maggior numero di premi vinti di sempre e sono solo 3 le pellicole che li hanno ottenuti fino ad ora, ovvero "Ben-Hur", "Titanic" e questo film. Una chance quest'anno ce l'ha "La La Land" che, con 14 nomination, è alla pari con le candidature ottenute da "Titanic" ed "Eva contro Eva", nonché il favorito come Miglior film. Onestamente non so se riuscirà a trionfare in tutte le candidature, ma di sicuro non faticherà a sbancare.
Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Bernard Hill, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Hugo Weaving, Miranda Otto, David Wenham, Karl Urban, John Noble, Andy Serkis, Ian Holm, Sean Bean.
Box Office: $1.120 miliardi
Consigli: Poetico e particolarmente ispirato, con un grande ed eterogeneo cast e delle location (Nuova Zelanda) da togliere il fiato, questo terzo capitolo di una delle saghe cinematografiche più famose e di successo di tutti i tempi è qualcosa di spettacolare ed entusiasmante, un viaggio indimenticabile nonché una pellicola che ha segnato la storia del cinema moderno. Per chi ha amato i precedenti capitoli, per chi apprezza le storie che si prendono il proprio tempo, per chi apprezza l'avventura, per chi cerca un titolo coinvolgente... questo è il film giusto.
Parola chiave: Diversivo.
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