Incuriosito dal titolo, ero rimasto con la voglia di recuperarlo per capire di cosa potesse mai parlare.
Film 1312: "Lo chiamavano Jeeg Robot" (2015) di Gabriele Mainetti
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ok, di questo film non avevo capito niente. Cioè, io davvero mi aspettavo che fosse una storia su Jeeg Robot ed ero sempre rimasto con la curiosità di capire come cavolo avessero fatto (in Italia) a produrre una pellicola fatta bene su un fantomatico supereroe, tra l'altro comprando anche i diritti per il personaggio. Si sa che superpoteri e grandi responsabilità derivate sono solitamente appannaggio americano, quindi sono rimasto con il tarlo di capire cosa cavolo ne avessero tirato fuori. Ecco perché la mia delusione non è stata poca quando ho realizzato che, in realtà, "Lo chiamavano Jeeg Robot" è solo la versione comic-con della serie tv "Gomorra" di cui non sono un fan.
Dunque, sopraggiunta la disillusione, "Jeeg Robot" non mi ha convinto. E' un film violentissimo, crudele in tanti punti e in un modo insensato e gratuito, il che mi ha lasciato perplesso. L'approccio veritiero che replica il realismo non può essere sempre una scusante; poi non è che si debba chiudere gli occhi di fronte alla violenza, figuriamoci, semplicemente c'è modo e modo di renderla e raccontarla. Sarà che non sono un fan del genere malavitoso all'italiana, in ogni caso sono rimasto più volte perplesso.
Santamaria è bravo come lo è quasi sempre, Luca Marinelli è una bella scoperta e come cattivo funziona alla grande, per il resto non so se la pioggia di David di Donatello 4 su 4 al cast abbia un riscontro veritiero. Il film è certamente una ventata d'aria per il nostro cinema fatto di commedie-fotocopia e drammi recitati da fiction, un prodotto che ha tutte le carte in regola per superare il confronto con titoli dal budget importante, motivo per cui avrei trovato più giusto premiarne gli aspetti tecnici come effetti speciali, trucco e fotografia.
Per il resto questo titolo mi ha lasciato con uno sconfortante senso di solitudine e una certa dose di tristezza nonostante le molte scene d'azione che certamente mantengono il ritmo serrato e lo spettatore sempre sul chi vive. Io, però, da "Lo chiamavano Jeeg Robot" mi aspettavo tutta un'altra cosa e per quello che ho visto, il risultato finale non mi è piaciuto.
Ps. 16 candidature ai David di Donatello 2016 e 7 premi vinti tra cui tutte e quattro le categorie attoriali (Santamaria, Marinelli, Pastorelli e Truppo).
Cast: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei, Francesco Formichetti, Daniele Trombetti, Joel Sy, Antonia Truppo, Salvatore Esposito.
Box Office: € 5.043.000
Consigli: Chi apprezza "Gomorra" non faticherà a trovare anche in questo titolo quegli elementi che apprezza. Si tratta di una storia di solitudine e violenza, responsabilità da abbracciare e superpoteri ottenuti per caso, un amore strano e difficile in una Roma presa d'assalto da attentati in cui la criminalità non fatica ad emergere. Non è un film per ogni tipo di pubblico, né una storia adatta ad ogni tipo di occasione. Preparati alla violenza, si può vedere e razionalizzare. Ma l'aura classica del titolo su un supereroe va trovata altrove.
Parola chiave: Maschera fatta a maglia.
Trailer
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Bengi
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