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mercoledì 22 gennaio 2025

Razzies 2025: Nominees & Winners

45th Golden Raspberry Awards

Worst Picture
“Borderlands”
“Joker: Folie a Deux”
“Madame Web”
“Megalopolis”
“Reagan”

Worst Actor
Jack Black, “Dear Santa”
Zachary Levi, “Harold and the Purple Crayon”
Joaquin Phoenix, “Joker: Folie a Deux”
Dennis Quaid, “Reagan”
Jerry Seinfeld, “Unfrosted”

Worst Actress
Cate Blanchett, “Borderlands”
Lady Gaga, “Joker: Folie a Deux”
Bryce Dallas Howard , “Argylle”
Dakota Johnson, “Madame Web”
Jennifer Lopez, “Atlas”

Worst Supporting Actor
Jack Black (Voice Only), “Borderlands”
Kevin Hart, “Borderlands”
Shia LaBeouf (in drag), “Megalopolis”
Tahar Rahim, “Madame Web”
Jon Voight, “Megalopolis,” “Reagan,” “Shadow Land” and “Strangers”

Worst Supporting Actress
Ariana DeBose, “Argylle” and “Kraven the Hunter”
Leslie Anne Down, “Reagan”
Emma Roberts, “Madame Web”
Amy Schumer, “Unfrosted”
FKA twigs, “The Crow

Worst Director
S.J. Clarkson, “Madame Web”
Francis Ford Coppola, “Megalopolis”
Todd Phillips, “Joker: Folie a Deux”
Eli Roth, “Borderlands”
Jerry Seinfeld, “Unfrosted”

Worst Screen Combo
Any Two Obnoxious Characters (But Especially Jack Black), “Borderlands”
Any Two Unfunny “Comedic Actors,” “Unfrosted”
The Entire Cast of “Megalopolis”
Joaquin Phoenix and Lady Gaga, “Joker: Folie a Deux”
Dennis Quaid and Penelope Ann Miller (as “Ronnie and Nancy”), “Reagan”

Worst Remake, Rip-off or Sequel
“The Crow”
“Joker: Folie a Deux”
“Kraven the Hunter”
“Mufasa: The Lion King”
“Rebel Moon – Part Two: The Scargiver”

Worst Screenplay
“Joker: Folie a Deux” – screenplay by Scott Silver and Todd Phillips
“Kraven the Hunter” – screenplay by Art Marcum, Matt Holloway, and Richard Wenk; story by Richard Wenk
“Madame Web” – screenplay by Matt Sazama, Burk Sharpless, Claire Parker, and S. J. Clarkson; story by Kerem Sanga, Matt Sazama, and Burk Sharpless
“Megalopolis” – screenplay by Francis Ford Coppola
“Reagan” – screenplay by Howard Klausner

Razzie Redeemer Award
Pamela Anderson – The Last Showgirl
Megan Fox – Subservience
Demi Moore – The Substance

#HollywoodCiak
Bengi

martedì 20 agosto 2024

Film 2227 - Five Nights at Freddy's

Intro: Un enorme successo al botteghino statunitense, non potevamo astenerci dal recuperarlo in quanto grandi fan dell'horror!

Film 2227: "Five Nights at Freddy's" (2023) di Emma Tammi
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Paul
In sintesi: forse uno dei film più stupidi che ho visto di recente, insieme a "Imaginary" e "Night Swim".
So che è tratto da un videogioco, quindi la premessa narrativa non parte dal film stesso, rimane il fatto che "Five Nights at Freddy's" più che paura fa ridere, specialmente per quanto mi riguarda nel momento in cui viene rivelato che i robot sono posseduti da bambini precedentementi scomparsi. Per quanto ormai non mi stupisca più di niente, il modo in cui la situazione viene gestita qui ha solo che del comico, il che certamente va a compromettere il tono generale della pellicola.
Mi ha fatto piacere, comunque, rivedere sul grande schermo come protagonista Josh Hutcherson (che pure fatico a vedere nel ruolo di padre) che sicuramente dimostra di essere in grado di portare tutto il film sulle sue spalle. So che Mary Stuart Masterson è stata candidata al Razzie per la peggior attrice protagonista, ma onestamente io l'avrei scambiata con Elizabeth Lail la cui performance qui lascia alquanto a desiderare.
Cast: Josh Hutcherson, Elizabeth Lail, Piper Rubio, Mary Stuart Masterson, Matthew Lillard.
Box Office: $297.1 milioni
Vale o non vale: Sicuramente un brutto horror, anche se l'elemento (involontariamente?) comico può salvare la visione. In generale apprezzo un "bel" film brutto, quindi per me ha avuto anche senso da un certo punto di vista recuperarlo, ma mi rendo conto che ci siano prodotti ben superiori a cui vale la pena dare una chance piuttosto che a questo titolo.
Premi: Nomination ai Razzie per la peggior attrice non protagonista (Mary Stuart Masterson).
Parola chiave: Disegno.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 8 luglio 2024

Film 2293 - Who's That Girl

Intro: Una pellicola che non pensavo avrei mai recuperato, ma Michael ha il dvd ed è un mega fan di Madonna, quindi perché no?

Film 2293: "Who's That Girl" (1987) di James Foley
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: non sono partito assolutamente prevenuto e, anzi, mi aspettavo avrei gradito la visione. invece ho trovato questo "Who's That Girl" indigesto.
Due aspetti in particolare non ho gradito: il personaggio interpretato da Madonna e tutto il susseguirsi di imprevisti raccontato dalla storia. Ma andiamo per ordine.
Madonna. Premesso che non ho mai pensato fosse un'attrice così tremenda come l'hanno descritta negli anni (forse in "The Next Best Thing", ma non in generale diciamo), devo dire che qui il suo personaggio - o come l'ha interpretato - mi ha dato davvero sui nervi. Mi rendo conto che rendere Nikki Finn seccante ed irritante (soprattutto all'inizio della storia) fosse intenzionale, specialmente in contrasto con la seconda parte della trama in cui i due protagonisti ovviamente si innamorano, però ho davvero faticato a tollerarla. Anche solo la voce mi dava sui nervi.
In combinazione con questo primo aspetto, il fatto che la sceneggiatura sia concentrata su questa serie di (chiamiamoli) equivoci tutti causati da Nikki e che quest'ultima sia per la maggior parte del tempo insopportabile, di fatto per me ha rovinato tutto il film.
Ora, non voglio dire che ho odiato "Who's That Girl", questo no, e ho assolutamente visto di peggio, ma non mi aspettavo avrei così tanto faticato a digerire il personaggio interpretato da Madonna. Intorno a lei, poi, il caos: c'è un puma tra i personaggi principali, una foresta amazzonica su un tetto di New York, arresti, armi, incidenti in macchina, un matrimonio da organizzare e un'innocente da salvare (già, proprio il peronsaggio di Madonna). Insomma, un calderone di elementi che ho trovato estremamente caotico e difficile da digerire, per un risultato finale quasi da mal di testa.
Cast: Madonna, Griffin Dunne, Haviland Morris, John McMartin, Stanley Tucci, John Mills.
Box Office: $7.3 milioni
Vale o non vale: I fan di Madonna sicuramente avranno visto e rivisto questo film, che negli anni si è aggiudicato addirittura lo status di cult. Personalmente non ho gradito granché, quindi non mi sendo di caldeggiare una visione. La colonna sonora però, quella sì che è un cult!
Premi: Candidato al Golden Globe per Miglior canzone originale ("Who's That Girl") e al Grammy per Best Song Written Specifically for a Motion Picture or Television. 5 candidature ai Razzie Awards per peggior film, regia, sceneggiatura, canzone ("El Coco Loco (So, So Bad)") e una vittoria per la peggior attrice (Madonna).
Parola chiave: Chiave.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 luglio 2024

Film 2291 - Spice World

Intro: Per il mio secondo appuntamento cinematografico con il proiettore, ho scelto un film iconico.

Film 2291: "Spice World" (1997) di Bob Spiers
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente non ricordavo per niente questo film e, devo dire, probabilmente per la sua natura così caotica.
Non fosse il film delle Spice Girls, sicuramente non avrei perso tempo a rivederlo: la trama è praticamente inesistente, le ragazze caotiche quanto il loro modo di recitare le battute (si parlano una sull'altra, in un sacco di passaggi non si capisce cosa stiano dicendo), il risultato finale quasi allucinogeno. Eppure, nonostante il caos più totale, "Spice World" funziona su molteplici livelli (nessuno dei quali ha un valore puramente cinematografico, sia chiaro).
Innanzitutto ha una connessione nostalgica con quello specifico momento storico: il Girl Power, il Brit pop, le girl band, gli anni '90. E' tutto incapsulato perfettamente in questo prodotto che definirei culturale nel suo essere così fedele a ciò che rappresenta (ancora oggi). Per chi quel momento lo ha vissuto, un prodotto come questo ha sicuramente valore.
Poi, da non sottovalutare, "Spice World" funziona a livello musicale. Ogni canzone è praticamente una hit, un sacco di momenti della storia sono dedicati a performance e il focus centrale del racconto è un concerto, per cui ci sono innumerevoli momenti in cui la musica è, di fatto, la storia.
Ancora, un'altra componente che funziona è la comicità. Per quanto assurdo e camp, "Spice World" fa ridere, specialmente se si conoscono bene i 5 membri che compongo il gruppo. Non sarà certo una comicità rivoluzionaria, ma funziona per questo film che mai (fortunatamente) si prende sul serio. E le ragazze stanno al gioco.
Il che mi porta al mio ultimo punto: le Spice Girls. Non saranno attrici, non saranno movie stars, non vinceranno mai un Oscar, però qui sono evidentemente il motivo trainante (e a giusta ragione) di tutta la baracca. C'è una certa dose di inconsapevolezza, quasi, che traspare dalla loro performance, ce la mettono tutta e si mettono sempre in gioco. Fa quasi tenerezza rivederle così giovani e piene di entusiasmo e, allo stesso tempo, così consapevoli del ruolo che stanno giocandosu scala globale: c'è una trasformazione in atto e loro sono parte del cambiamento. Un cambiamento che certo non prendono alla leggera e passa anche per questo prodotto collaterale del loro successo. "Spice World" è, come c'è da aspettarsi, carico di temi cari al gruppo: il Girl Power, il femminismo, l'indipendenza, il diritto alla propria individualità, l'emancipazione e il desiderio di fare le cose a modo proprio, di reclamare un successo che derivi dalle proprie capacità.
Certo, ci si sarebbe potuti applicare un po' di più sul far trasparire di questi elementi positivi evitando il calderone esplosivo e sbandato che è "Spice World", però il risultato finale è un giro di giostra divertenete quanto basta e capace di trasportarci, per un attimo, indietro nel tempo. Non sarà un valore assoluto, ma lo è sicuramente per i fan delle Spice Girls.
Film 222 - Spice Girls - Il film
Film 2291 - Spice World
Cast: Victoria Beckham, Emma Bunton, Melanie Chisholm, Geri Halliwell, Melanie Brown, Richard E. Grant, Alan Cumming, George Wendt, Claire Rushbrook, Mark McKinney, Dominic West, Roger Moore; cameo: Elvis Costello, Elton John, Bob Geldof, Bob Hoskins, Jennifer Saunders, Hugh Laurie, Stephen Fry.
Box Office: $56 milioni
Vale o non vale: Onestamente non ricordavo quanto questo film si concentrasse sull'elemento comico che, soprendentemente, funziona in quanto declinato in chiave folle universo parallelo (ci sono pure gli alieni e un salto in corsa sul Tower Bridge mentre il ponte si sta aprendo).
Decisamente non un film per tutti, ma i nostalgici del Girl Power troveranno conforto in questa capsula del tempo che è "Spice World".
Premi: Candidato a 7 Razzie Awards (tra cui peggior film, sceneggiatura e attore non protagonista per Moore), il film ha vinto per la peggior attrice (tutte le Spice Girls).
Parola chiave: Concerto.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 23 gennaio 2024

Razzie Awards 2024: nomination e vincitori

44th Golden Raspberry Awards

Worst Picture
Expend4bles
Meg 2: The Trench
Shazam! Fury of the Gods
Winnie the Pooh: Blood and Honey (Wait, shouldn’t that be spelled “Hunny”?)

Worst Actor
Russell Crowe / The Pope’s Exorcist
Vin Diesel / Fast X
Chris Evans / Ghosted
Jason Statham / Meg 2: The Trench
Jon Voight / Mercy

Worst Actress
Ana de Armas / Ghosted
Megan Fox / Johnny & Clyde
Salma Hayek / Magic Mike’s Last Dance
Jennifer Lopez / The Mother
Dame Helen Mirren / Shazam! Fury of the Gods

Worst Supporting Actress
Kim Cattrall / About My Father
Megan Fox / Expend4bles
Bai Ling / Johnny & Clyde
Lucy Liu / Shazam! Fury of the Gods
Mary Stuart Masterson / Five Nights at Freddy’s

Worst Supporting Actor
Michael Douglas / Ant Man & The Wasp: Quantumania
Mel Gibson / Confidential Informant
Bill Murray / Ant Man & The Wasp: Quantumania
Franco Nero (as “The Pope”) / The Pope’s Exorcist
Sylvester Stallone / Expend4ables

Worst Screen Couple
Any 2 “Merciless Mercenaries” / Expend4bles
Any 2 Money-Grubbing Investors Who Donated to the $400 Million for Remake Rights to The Exorcist
Ana de Armas & Chris Evans (who flunked Screen Chemistry) / Ghosted
Salma Hayek & Channing Tatum / Magic Mike’s Last Dance
Pooh & Piglet as Blood-Thirsty Slasher/Killers(!) / Winnie the Pooh: Blood and Honey

Worst Prequel, Remake, Rip-Off or Sequel
Ant Man & The Wasp: Quantumania
The Exorcist: Believer
Expend4bles
Indiana Jones and The Dial of … Still Beating a Dead Horse
Winnie the Pooh: Blood and Honey

Worst Director
Rhys Frake-Waterfield / Winnie the Pooh: Blood and Honey
David Gordon Green / The Exorcist: Believer
Peyton Reed / Ant Man & the Wasp: Quantumania
Scott Waugh / Expend4bles
Ben Wheatley / Meg 2: The Trench

Worst Screenplay
The Exorcist: Believer
Expend4bles
Indiana Jones and the Dial of … Can I go home now?
Shazam! Fury of the Gods
Winnie the Pooh: Blood & Honey

#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 23 gennaio 2023

Razzies 2023: nomination e vincitori

43rd Golden Raspberry Awards

Worst Picture
“Blonde”
“Disney’s Pinocchio”
“Good Mourning”
“The King’s Daughter”
“Morbius”

Worst Actor
Colson Baker (aka Machine Gun Kelly), “Good Mourning”
Pete Davidson (Voice Only), “Marmaduke”
Tom Hanks (As Geppetto), “Disney’s Pinocchio”
Jared Leto, “Morbius”
Sylvester Stallone, “Samaritan”

Worst Actress
Ryan Kiera Armstrong, “Firestarter”
Bryce Dallas Howard, “Jurassic World Dominion
Diane Keaton, “Mack & Rita”
Kaya Scodelario, “The King’s Daughter”
Alicia Silverstone, “The Requin”
*[...] for the first time in Razzies history, the organization gave itself an award: Worst Actress. After enduring the controversy of initially nominating Armstrong, the organization put themselves in Armstrong's place on the ballot; it won by a landslide

Worst Supporting Actor
Pete Davidson (Cameo Role), “Good Mourning”
Tom Hanks, “Elvis
Xavier Samuel, “Blonde”
Mod Sun, “Good Mourning”
Evan Williams, “Blonde”

Worst Supporting Actress
Adria Arjona, “Morbius”
Lorraine Bracco (Voice Only), “Disney’s Pinocchio”
Penelope Cruz, “The 355”
Bingbing Fan, “The 355” & “The King’s Daughter”
Mira Sorvino, “Lamborghini: The Man Behind the Legend”

Worst Remake/Rip-off/Sequel
“Blonde”
BOTH “365 Days” Sequels – “365 Days: This Day” & “The Next 365 Days” [a Razzie BOGO]
“Disney’s Pinocchio”
“Firestarter”
“Jurassic World: Dominion”

Worst Screen Couple
Colson Baker (aka Machine Gun Kelly) & Mod Sun, “Good Mourning”
Both Real Life Characters in the Fallacious White House Bedroom Scene, “Blonde”
Tom Hanks & His Latex-Laden Face (and Ludicrous Accent), “Elvis”
Andrew Dominik & His Issues with Women, “Blonde”
The Two “365 Days” Sequels (both Released in 2022)

Worst Director
Judd Apatow, “The Bubble”
Colson Baker (aka Machine Gun Kelly) & Mod Sun, “Good Mourning”
Andrew Dominik, “Blonde”
Daniel Espinosa, “Morbius”
Robert Zemeckis, “Disney’s Pinocchio”

Worst Screenplay
“Blonde” / Written for the Screen by Andrew Dominik, Adapted from the “Bio-Novel” by Joyce Carol Oates
“Disney’s Pinocchio” / Screenplay by Robert Zemeckis & Chris Weitz (Not Authorized by the Estate of Carlo Collodi)
“Good Mourning” / “Written” by Machine Gun Kelly & Mod Sun
“Jurassic World Dominion” / Screenplay by Emily Carmichael & Colin Treverrow,Story by Treverrow & Derek Connolly
“Morbius” / Screen Story and Screenplay by Matt Sazama & Burk Sharpless

#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 7 febbraio 2022

Razzies 2022: nomination e vincitori

42nd Golden Raspberry Awards 

Nomination: 7 febbraio
Cerimonia: 26 marzo


Worst Picture 
"Diana the Musical" (The Netflix Version)
"Infinite"
"Karen"
"Space Jam: A New Legacy"
"The Woman in the Window"

Worst Actor 
Scott Eastwood, "Dangerous"
Roe Hartrampf (as Prince Charles), "Diana the Musical"
LeBron James, "Space Jam: A New Legacy"
Ben Platt, "Dear Evan Hansen"
Mark Wahlberg, "Infinite"

Worst Actress 
Amy Adams, "The Woman in the Window"
Jeanna de Waal, "Diana the Musical"
Megan Fox, "Midnight in the Switchgrass"
Taryn Manning, "Karen"
Ruby Rose, "Vanquish"

Worst Supporting Actress 
Amy Adams, "Dear Evan Hansen"
Sophie Cookson, "Infinite"
Erin Davie (as Camilla), "Diana the Musical"
Judy Kaye (as both Queen Elizabeth and Barbara Cartland), "Diana the Musical"
Taryn Manning, "Every Last One of Them"

Worst Supporting Actor 
Ben Affleck, "The Last Duel"
Nick Cannon, "The Misfits"
Mel Gibson, "Dangerous"
Gareth Keegan (as James Hewitt, the Muscle-Bound Horse Trainer), "Diana the Musical"
Jared Leto, "House of Gucci"

Worst Screen Couple 
Any Klutzy Cast Member & Any Lamely Lyricized (or choreographed) Musical Number, "Diana the Musical"
LeBron James & Any Warner Cartoon Character (or Time-Warner product) He Dribbles on, "Space Jam: A New Legacy"
Jared Leto & Either His 17-Pound Latex Face, His Geeky Clothes or His Ridiculous Accent, "House of Gucci"
Ben Platt & Any Other Character Who Acts Like Platt Singing 24-7 is Normal, "Dear Evan Hansen"
Tom & Jerry (aka Itchy & Scratchy), "Tom & Jerry the Movie"

Worst Remake, Rip-Off or Sequel 
"Karen" (inadvertent remake of "Cruella deVil")
"Space Jam: A New Legacy"
"Tom & Jerry the Movie"
"Twist" (rap remake of "Oliver Twist")
"The Woman in the Window" (rip-off of "Rear Window")

Worst Director 
Christopher Ashley, "Diana the Musical"
Stephen Chbosky, "Dear Evan Hansen"
Coke Daniels, "Karen"
Renny Harlin, "The Misfits"
Joe Wright, "The Woman in the Window"

Worst Screenplay 
"Diana the Musical," script by Joe DiPietro, music and lyrics by DiPietro and David Bryan
"Karen," written by "Coke" Daniels
"The Misfits," screenplay by Kurt Wimmer and Robert Henny
"Twist," written by John Wrathall and Sally Collett
"The Woman in the Window," screenplay by Tracy Letts, from the novel by A.J. Finn

Worst Performance by Bruce Willis in a 2021 movie
Bruce Willis, "American Siege"
Bruce Willis, "Apex"
Bruce Willis, "Cosmic Sin"
Bruce Willis, "Deadlock"
Bruce Willis, "Fortress"
Bruce Willis, "Midnight in the Switchgrass"
Bruce Willis, "Out of Death"
Bruce Willis, "Survive the Game"

#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 22 settembre 2021

Film 1820 - The Shining

Intro: Da un film ispirato ad un libro di Stephen King ad un altro con, in mezzo, una quarantina d'anni di distanza.

Film 1820: "The Shining" (1980) di Stanley Kubrick
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: non è che avessi tutta questa smania di rivedere "The Shining", un film che avevo visto tanti anni fa e non mi aveva particolarmente colpito. La scelta è stata dettatat dal fatto che saremmo andati a vedere il sequel, "Doctor Sleep", il giorno dopo al cinema, per cui Eric doveva recuperare il titolo originale.
Ammetto che nemmeno questa volta ho subito il fascino di questo film cult che, per carità, funziona, ma rimane troppo lento e bizzarro per i miei gusti. Poi, per carità, con questa seconda visione ho compreso (o ricordato) meglio la trama e collegato con più attenzione il riferimento del titolo alla storia, ma a parte questo non posso dire di essere rimasto rapito dl film di Kubrick.
Ciò detto, innegabile che "The Shining" sia stato capace negli anni di riproporsi come titolo di culto, specialmente considerate le numerose scene indelibili rimaste nell'immaginario collettivo, una tra tutte quella dell'ascensore che "perde" sangue.
Film 1820 - The Shining
Film 1821 - Doctor Sleep
Cast: Jack Nicholson, Shelley Duvall, Scatman Crothers, Danny Lloyd.
Box Office: $47 milioni
Vale o non vale: Un horror sicuramente diverso rispetto ai canoni di oggi, anche se imperdibile per ogni cinefilo che si rispetti. Il film può piacere o meno, ma tantissimi elementi di questo titolo sono iconici.
Premi: Candidato al David di Donatello per il Migliore Produttore Straniero. Due nomination ai Razzie per la Peggior attrice protagonista (Shelley Duvall) e la Peggior regia (Stanley Kubrick).
Parola chiave: 237.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 12 agosto 2021

Film 1807 - Monster-in-Law

Intro: Primo film visto durante la vacanza argentino-cilena. 35 giorni nonstop di viaggio da Cordoba a Ushuaia - la città più a sud del mondo - e ritorno, passando per ghiacciai, vulcani, colonie di pinguini reali e avvistamenti di balene. E, tra tutto questo, qualche pellicola per le (poche) serate tranquille a casa.

Film 1807: "Monster-in-Law" (2005) di Robert Luketic
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas, Sere, Luca
In sintesi: non è certo un capolavoro, ma lo trovo sempre estremamente spassoso. Principalmente merito della sempre strepitosa Jane Fonda che, con questo film, tornava sul grande schermo dopo 15 anni di assenza.
Il resto è banalmente molto romcom anni duemila, JLo rimane una certezza della tremenda recitazione e Wanda Sykes si rivela grandissima spalla comica. Insomma, certamente non perfetto, ma tutto sommato più che godibile.
Film 17 - Quel mostro di suocera
Film 821 - Quel mostro di suocera
Film 1807 - Monster-in-Law
Cast: Jennifer Lopez, Jane Fonda, Michael Vartan, Wanda Sykes, Monet Mazur, Elaine Stritch, Adam Scott, Will Arnett.
Box Office: $154.7 milioni
Vale o non vale: Simpatico, facile facile e perfetto per un momento a cervello spento, "Monster-in-Law" non è certo memorabile, ma è in grado di mantenere le promesse di divertimento e intrattenimento da commedia romantica.
Premi: Nomination al Razzie per la Peggior attrice protagonista (Lopez) nel 2006 + nomination nel 2010 (sempre) per Jennifer Lopez come Peggior attrice del decennio (nominata anche per i film "Angel Eyes", "Enough", "Gigli", "Jersey Girl", "Maid in Manhattan" e "The Wedding Planner").
Parola chiave: Matrimonio.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 10 agosto 2021

Film 1806 - Life of the Party

Intro: Terzo ed ultimo film prima del mio ufficiale approdo in Sud America. Ya vengo pelotudos!

Film 1806: "Life of the Party" (2018) di Ben Falcone
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sulla carta - e visto il trailer - questa pellicola non sembrerebbe nemmeno così terribile. Sa di tante cose già viste, per carità, ma l'idea di riportare in salsa comica una mamma a studiare al college insieme alla figlia sembrerebbe anche invitante. Poi Melissa McCarthy in questi casi ci sa fare.
La verità è che, per quanto tutto considerato "Life of the Party" non sia un prodotto tremendo - o non tanto quanto mi aspettassi, almeno - rimane sempre il fatto che la combo McCarthy + marito Ben Falcone è già da troppo tempo incapace di portare sul grande schermo qualcosa di nuovo. E non perché le idee non ci siano, ma perché la scelta di come declinarle queste idee è purtroppo sempre e immancabilmente la stessa confinando, tra l'altro, la McCarthy a una serie di ruoli fotocopia in cui interpreta la fuori di testa e un po' pazza e sclerotica che tutti inizialmente prendono in giro ma finiranno inevitabilmente per apprezzare ("The Boss", il TERRIBILE "Tammy", "Thunder Force", ma anche altri titoli non diretti da Falcone come "The Heat", "Identity Thief" o "Ghostbusters"). Insomma, si sta un po' tirando la corda.
In questo caso specifico mi sento di dire che, nonostante mi aspettassi davvero un prodotto tremendo, il risultato finale tutto sommato è anche godibile (considerate le preventive basse aspettative). E' una gran boiata sì, ma si è visto di peggio.
Cast: Melissa McCarthy, Gillian Jacobs, Maya Rudolph, Julie Bowen, Matt Walsh, Molly Gordon, Stephen Root, Jacki Weaver, Gillian Jacobs, Debby Ryan, Christina Aguilera.
Box Office: $65.9 milioni
Vale o non vale: Tra tutti i titoli comici con la McCarthy non è certo il migliore, ma diciamocelo, nemmeno il peggiore. A voi la scelta.
Premi: Vincitore del Razzie per la Peggior attrice protagonista (anche per "The Happytime Murders").
Parola chiave: Divorzio.

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Bengi

mercoledì 2 giugno 2021

Film 2013 - Aladdin

Intro: Un altro titolo che mi ero dimenticato di includere nella lista di pellicole e che recupero oggi, a distanza di due anni...
So che potrebbe sembrare un brutto segno rispetto alla qualità del prodotto finale, ma devo ammettere che in realtà questo film mi ha anche piuttosto soddisfatto. Quindi, in questo caso, è stata semplicemente una mia svista.

Film 2013
: "Aladdin" (2019) di Guy Ritchie
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Hugh
In sintesi: ribadisco per l'ennesima volta che non credo ci sia veramente bisogno di avere una versione live-action di ogni classico Disney, specialmente a distanza così ravvicinata l'una dall'altra, in ogni caso ammetto che questo "Aladdin" non sia per niente male. Certo, non ha neanche la metà del fascino del cartoon del '92, però il risultato finale è decisamente migliore di quello che ci si sarebbe potuti aspettare. O almeno rispetto a quello che mi aspettavo io.
Poi non credo che la presenza in questa pellicola di Mena Massoud, Naomi Scott o Marwan Kenzari faccia alcuna differenza per il grande pubblico - o farà alcuna differenza per le loro carriere, se è per questo - dato che il vero richiamo per lo spettatore erano probabilmente la storia (o comunque il prodotto originale da cui questo titolo deriva) e la curiosità di vedere Will Smith nei panni - ingombranti - del genio (che nel film originale è interpretato da Robin Williams, pazzesco nel ruolo); se è per questo non credo nemmeno che la regia di Guy Ritchie abbia convinto nessuno a prendere visione dell'ennesimo remake Disney, anche se è chiaro che il classico dinamismo delle inquadrature e dei movimenti di camera solitamente associati al regista siano assolutamente riconoscibili.
In generale credo che la chiave del grande successo di questo film - mi tocca dire gigantesco successo, in realtà - stia principalmente nell'effetto nostalgia che accompagna il ricordo di "Aladdin" e che il risultato finale superi effettivamente le aspettative, specialmente considerato il non entusiasmante remake di "Dumbo" o il terribile sequel di "Maleficent", entrambi usciti nelle sale nel 2019.
Quindi, pur non essendo un capolavoro né risultando migliore dell'originale, "Aladdin" 2.0 fa il suo dovere in termini di intrattenimento, spettacolo e sbrilluccianti magie da effetti speciali, ricreando un mondo coloratissimo e coreografatissimo che, nell'insieme, fa esattamente quello che ci si aspetta da un remake live-action Disney (la cui vera intenzione primaria è incassare altri soldi): diverte.
Cast: Mena Massoud, Will Smith, Naomi Scott, Marwan Kenzari, Navid Negahban, Nasim Pedrad, Billy Magnussen, Alan Tudyk.
Box Office: $1.051 miliardi
Vale o non vale: Intrattenimento facile facile per tutta la famiglia che fa passare piacevolmente un paio d'ore tra grandi classici della tradizione Disney come "A Whole New World" e un bombardamento di effetti speciali (non sempre all'altezza) che tutto sommato giovano della buonissima interpretazione di Smith e un effetto nostalgia che non fa che aumentare la voglia di rivedere l'originale. E forse non è nemmeno una cattiva idea...
Premi: Will Smith candidato al Razzie nella categoria Redeemer Award.
Parola chiave: Lampada.

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Bengi

venerdì 23 aprile 2021

Film 1987 - Uncut Gems

Intro: Nuovo appuntamento cinematografico per il corso di sceneggiatura, questa volta un film che avrei recuperare tempo fa, ma non ero mai riuscito a vedere.
Film 1987: "Uncut Gems" (2019) di Benny Safdie, Josh Safdie
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: del capolavoro "Uncut Gems" di cui avevo tanto sentito parlare non ho ritrovato molto in questa mia visione del film che ha riportato Adam Sandler sui radar dell'industria cinematografica che conta. Non che il film sia terribile, semplicemente non è il mio genere.
Sopratutto perché - è bene che lo sappiate fin da subito - la sceneggiatura non prevede un momento di silenzio che sia uno. Dialogo costante. Fiumi di parole, come direbbero i Jalisse. E, a dire il vero, anche una montagna di stress, dall'inizio alla fine.
E a proposito del finale, va detto che dopo due ore piene piene di grida, schiamazzi, parole, parolacce, gioielli, criminali, bagagliai e basketball, il colpo di scena che la storia ha in serbo per lo spettatore è qualcosa di esplosivo. Inaspettato, scioccante ed estremamente soddisfacente (dopo che ha razionalizzato). Anche se, per quanto mi riguarda, il buon finale non ripaga delle due precedenti ore di mal di testa che il resto del film è capace di suscitare. Poi, va detto anche questo, supponendo che uno degli scopi di questa produzione fosse suscitare ansia e stress nello spettatore (sì sì, io dico di sì), la missione è ampiamente compiuta.
Ora, come sempre, qualche pensiero dal mio taccuino universitario:

Howard (Sandler) is the protagonist. He wants to sell the rock with all the gems so he can get enough money to repay his debts and become rich. 
Against his goal: himself, since he is a compulvie gambler (he gambles the money he doesn't have on new gambles) and all the people that want their money back and are looking for him.

Cast: Adam Sandler, Lakeith Stanfield, Julia Fox, Kevin Garnett, Idina Menzel, Eric Bogosian, The Weeknd, Judd Hirsch.
Box Office: $50 milioni
Vale o non vale: Mi ha fatto venire il mal di testa e ho dovuto prendermi delle pause durante la visione a causa del costante rumore, dialogo e frenesia della trama. Scegliete voi se ne valga la pena.
Premi: Adam Sandler è stato candidato al Razzie Redeemer Award, ma ha perso contro Eddie Murphy per "Dolemite Is My Name".
Parola chiave: Black opal.

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venerdì 12 marzo 2021

Razzie Awards 2021: nomination e vincitori

Dovevano essere rivelate domenica e, invece, sono uscite oggi le nomination per i Razzie Awards di quest'anno. E, diciamocelo pure, mai come quest'anno c'è stata abbondanza di pessima qualità cinematografica. 

Curiosamente, comunque, mai come quest'anno i Razzie "onorano" i Golden Globes candidando non pochi titoli o performance a cui l'HFPA questa edizione ha riconosciuto una nomination: "Music" e Kate Hudson, Glenn Close per "Hillbilly Elegy" e Maria Bakalova per il secondo "Borat" (anche se nel suo caso è evidente che la nomination nella categoria Worst Screen Combo sia dovuta principalmente alla presenza di Rudy Giuliani).

Con le nomination agli Oscar a un tiro di schioppo (saranno annunciate questo lunedì), l'annuncio di oggi dei Razzies ci ricorda che siamo davvero agli sgoccioli di quest'anno terribile per le cerimonie di premiazione.
I Razzie Awards si terranno il 24 aprile, come da tradizione un giorno prima degli Academy Awards. 

41st Golden Raspberry Awards 

Worst Picture
365 Days
Absolute Proof
Dolittle
Fantasy Island
Music

Worst Actor
Robert Downey, Jr. - Dolittle
Mike Lindell (The “My Pillow” Guy) - Absolute Proof
Michele Morrone - 365 Days
Adam Sandler - Hubie Halloween
David Spade - The Wrong Missy

Worst Actress
Anne Hathaway - The Last Thing He Wanted AND Roald Dahl's The Witches
Katie Holmes - Brahms: The Boy II AND The Secret: Dare to Dream
Kate Hudson – Music
Lauren Lapkus - The Wrong Missy
Anna-Maria Sieklucka - 365 Days

Worst Supporting Actor 
Chevy Chase - The Very Excellent Mr. Dundee 
Rudy Giuliani (As "Himself") - Borat, Subsequent Movie-Film 
Shia LeBeouf - The Tax Collector 
Arnold Schwarzeneggar - Iron Mask 
Bruce Willis - Breach, Hard Kill AND Survive the Night 

Worst Supporting Actress
Glenn Close - Hillbilly Elegy
Lucy Hale - Fantasy Island
Maggie Q - Fantasy Island
Kristen Wiig - Wonder Woman 1984
Maddie Ziegler - Music

Worst Screen Combo
Rudy Giuliani and his pants zipper – Borat Subsequent Moviefilm
Robert Downey Jr. & His Utterly Unconvincing "Welsh" Accent – Dolittle
Harrison Ford & That Totally Fake-Looking CGI “Dog” – Call of the Wild
Lauren Lapkus & David Spade - The Wrong Missy
Adam Sandler & His Grating Simpleton Voice - Hubie Halloween

Worst Director
Charles Band - All 3 Barbie & Kendra movies
Barbara Bialowas & Tomasz Mandes - 365 Days
Stephen Gaghan – Dolittle
Ron Howard - Hillbilly Elegy
Sia – Music

Worst Screenplay
365 Days
All 3 Barbie & Kendra movies (Corona Zombies, Barbie & Kendra Save the Tiger King and Barbie & Kendra Storm Area 51)
Dolittle
Fantasy Island
Hillbilly Elegy

Worst Remake, Rip-off or Sequel
365 Days (Polish Remake/Rip-Off of Fifty Shades of Grey)
Dolittle (Remake)
Fantasy Island (Remake/”Re-Imagining”)
Hubie Halloween (Remake/Rip-Off of Ernest Scared Stupid)
Wonder Woman 1984 (Sequel)


Special Governors' Award for The Worst Calendar Year EVER!
2020

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sabato 6 marzo 2021

Film 1965 - Cocktail

Intro: Mi prendo una pausa dalla ricerca per il mio progetto universitario e decido di vedere un film di cui avevo sempre sentito parlare e non avevo mai avuto l'occasione di recuperare. E del quale conoscevo una scena iconica.
Peccato che fosse il film sbagliato.
Film 1965: "Cocktail" (1988) di Roger Donaldson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: "Cocktail" è tutto quello che non mi aspettavo da questo film e, soprattutto, non il film che pensavo di stare per vedere (che era poi "Risky Business", recuperato qualche sera dopo). Insomma, una sorpresa sotto molteplici punti di vista.
Un po' perché si tratta di una gran boiata, un po' perché si tratta di una di quelle boiate che si prende molto sul serio, il che rende il risltato finale ancora più godibile, devo ammettere.
Poi, diciamoci la verità, rivedrei "Cocktail"? Assolutamente no, però togliersi uno sfizio non ha mai fatto del male a nessuno (anche se era lo sfizio sbagliato).
Cast: Tom Cruise, Bryan Brown, Elisabeth Shue, Gina Gershon, Kelly Lynch, Lisa Banes.
Box Office: $171.5 milioni
Vale o non vale: Un po' 80s nostalgia, un po' baggianata per teenagers desideros* di una shakerata da Tom Cruise, "Cocktail" mette in scena una serie considerevole di elementi drammatici (come suicidio e disperazione), mixando il tutto in un calderone che si prende molto sul serio, ma non riesce a stare al passo con il tono che vorrebbe dare al prodotto finale. Quindi va un po' così, prendere o lasciare.
Premi: Candidato al Golden Globe e al Grammy per la Migliore canzone originale ("Kokomo"). Candidato a 4 Razzie Per Peggior film, sceneggiatura, regia e attore protagonist (Cruise), il film ha vinto nelle prime due categorie.
Parola chiave: Cocktails & Dreams.

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sabato 27 febbraio 2021

Film 1961 - The Beautician and the Beast

Intro: Durante la pausa natalizia tra un semestre e l'altro, io e Bizzy ci siamo concessi qualche filmetto serale in compagnia. E dopo i toni più drammatici di "Perfetti sconosciuti", abbiamo pensato di optare per qualcosa di totalmente diverso...
Film 1961: "The Beautician and the Beast" (1997) di Ken Kwapis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Bizzy
In sintesi: non che sia un gran film, ma una parte di me è affezionata a questo "The Beautician and the Beast, una sorta di mix tra "La bella e la bestia" e "La tata" se l'incontro tra questi due mondi apparentemente inconciliabili avvenisse nella tenuta di "The Haunting". Il tutto con un pizzico di "Norma Rae" a favore dei diritti per i lavorati. Insomma, è chiaro che il risultato finale di questo film sia bizzarro, quantomeno.
La realtà è che questa pellicola non è nient'altro che un tentato trampolino di lancio per la carriera cinematografica di Fran Drescher che, ancorata al ruolo di Tata Francesca, tenta qui di riplicare la magia di quel personaggio riciclandolo in chiave principesca. Il risultato finale è una giga boiata, ma una giga boiata che funziona.
Cast: Fran Drescher, Timothy Dalton, Lisa Jakub, Ian McNeice, Patrick Malahide, Heather DeLoach, Adam LaVorgna, Michael Lerner, Phyllis Newman.
Box Office: $11.5 milioni
Vale o non vale: Sarà che io Fran Drescher la amo senza se e senza ma, sarà che ogni tanto si ha bisogno di vedere qualche titolo più leggero, in ogni caso questo "The Beautician and the Beast" è il titolo giusto per una serata senza pensieri e con un pizzico di nostalgia per i tempi che furono. E le promesse di carriera per Fran.
Premi: Candidato al Razzie per la Peggior attrice (Drescher).
Parola chiave: Insegnante.

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sabato 6 febbraio 2021

Film 1798 - The Next Best Thing

Intro: Nel 2000 avevo 13 anni ed ero andato al cinema a vedere questo film, trovandolo carino. Ricordo fossi rimasto sorpreso nel vederlo così universalmente deriso e criticato, per cui una sera, mentro ero ancora ad Auckland due anni fa, ho deciso di rivederlo. Sicuro che avrei gradito.

Film 1798: "The Next Best Thing" (2000) di John Schlesinger
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ventuno anni fa questo film poteva anche essere considerato progressista: portare sul grande schermo la storia della profonda amicizia tra due persone - una delle quali omosessuale - che si trasforma per caso nel racconto di una nuova forma di genitorialità era sicuramente un tentativo coraggioso e inusuale considerato il background mainsteam di questa operazione commerciale.
Purtroppo, però, la sceneggiatura fallisce nel connettere questa storia ad un livello emotivo anche solo basico, preferendo tentare un approccio comico che non sempre funziona (Madonna non mi sembra una credibile nei panni di una che si prende poco sul serio) per poi mandare tutto in vacca nella seconda parte del film, preferendo una linea più tradizionale e conforme agli stereotipi dell'epoca. Ovvero, per capirsi: la famiglia è formata solo da un uomo e una donna eterosessuali che devono amarsi a tutti i costi.
"The Next Best Thing" tradisce le sue premesse iniziali - un po' come ha fatto "Sex and the City" nel tempo - promettendo al suo pubblico una storia che vada oltre il classico stereotipo del "maschio + femmina = ok", ma finendo per rinforzare quello stesso concetto che intendeva screditare. La famiglia composta da Madonna e Rupert Everett funziona solo fino a quando è funzionale per il racconto, per poi venire cestinata nel momento in cui il personaggio di Madonna deve necessariamente trovare il vero amore. Ed è qui che per me si esaurisce l'interesse: per quanto la qualità generale dell'operazione non fosse granché, fino a questo momento almeno la storia raccontava qualcosa di inusuale a un potenziale pubblico generalista che da una qulunque romcom si poteva aspettare la classica e trita idea di un amore accettabile solo nei termini hollywoodiani canonici (ovvero quello che è considerato "ok", vedi sopra), ribaltando gli elementi tradizionali per presentare in termini accettabili l'idea che una coppia di amici single e felici delle loro vite potessero scegliere di allevare un bambino insieme. Abbie (Madonna), capendo di non aver bisogno di un uomo nella sua vita, poteva tranquillamente trovare la felicità in se stessa - visto che tra l'altro viene rappresentata come un personaggio spirituale -, nella sua famiglia e nel suo lavoro, mentre Robert (Everett) poteva dimostrarsi all'altezza di un incarico che la società tendeva (e ancora oggi tende) a non volergli riconoscere come idoneo, ovvero quella della figura paterna perfettamente adeguata per la responsabilità genitoriale. E, invece, "The Next Best Thing" sceglie di barattare la possibilità di veicolare un messaggio positivo e progressista come questo in nome di tutta quella serie di cliché che il genere della commedia romantica, l'industria cinematografica commerciale e il perbenismo bigotto parevano all'epoca richiedere a gran voce.
Sì, lo so, probabilmente ho riposto troppe speranze e speso malamente le mie energie rispetto ad un prodotto nato e concepito unicamente in quell'ottica commerciale che avrebbe voluto vederlo prosperare in termini di incasso e smercio di CD (perché non ci dimentichiamo della cover di "American Pie" appositamente realizzata da Madonna per la colonna sonora del film, onestamente l'unico elemento di valore di tutta questa débâcle cinematografica). Insomma, probabilmente "The Next Best Thing" sarà la pellicola che vedrete dopo questo film.
Cast: Rupert Everett, Madonna, Benjamin Bratt, Michael Vartan, Josef Sommer, Lynn Redgrave, Neil Patrick Harris.
Box Office: $24.3 milioni
Vale o non vale: Nonostante una certa intenzionalità positiva (tematiche LGBTQI e female empowerment), questo film baratta in fretta i suoi buoni propositi in nome dei diktat hollywoodiani dell'epoca, fallendo platealmente anche nel tentativo di darsi un appeal più commerciale.
Premi: Candidato a 5 Razzie Awards nel 2001 (tra cui Peggior film, regia e sceneggiatura) il film ha vinto per la Peggior attrice Madonna. La cantante ha ottenuto un'ulteriore nomination nel 2010 anche grazie a questo film (e "Die Another Day" & "Swept Away") per la Peggiore attrice del decennio, perdendo contro Paris Hilton.
Parola chiave: Custodia.
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sabato 16 gennaio 2021

Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters

Intro: Ero elettrizzato all'idea di ritrovare al cinema il mitico Godzilla e mi sono fiondato in sala non appena ho potuto!
Film 1780: "Godzilla: King of the Monsters" (2019) di Michael Dougherty
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Stefano
In sintesi: onestamente ho molto apprezzato il primo film che, tutto sommato, fa il suo dovere di blockbuster distruggi tutto con curiosi mostri annessi a cui appartengono una serie di versi tanto peculiari quanto interessanti. Quindi "Godzilla" numero 1 per me è stato un sì. Con questo sequel le cose si sono complicate. E senza motivo. C'era bisogno, infati, di scatenare l'estinzione della razza umana, lo sfruttamento della terra e tutto ciò che ne consegue in un prodotto come questo? O, meglio, pur volendosi anche attaccare a questo tipo di tematiche, non si poteva fare in modo di rendere il tutto meno complesso e, in fin dei conti, noioso?
Sì perché, diciamocelo, tutto è questo "Godzilla: King of the Monsters" tranne che un grande spasso. A differenza del primo episodio - che pure si prende il suo tempo per "allestire la scena" - questo nuovo capitolo getta lentamente le basi per far progredire la storia, ma si dimentica di aggiungerci l'elemento spassoso e giocoso che lo spettatore si sarebbe aspettato da un prodotto basato su un mostro gigante che spara laser dalla bocca e passa metà del tempo a gridare come un ossesso. Insomma, per capirci, siamo al cinema per vedere "Godzilla" fare il c*lo a tutti gli altri mostri, della crisi del genere umano che pare essere il vero tema portante di tutta la storia ci frega ben poco, con tutto il rispetto. Anche perché il personaggio che mette in moto tutto questo meccanismo scellerato, la dottoressa Emma Russell (Farmiga), è un personaggio tra l'inutile e l'antipatico che ha bisogno di talmente tanto tempo per spiegare quale sia l'idea dietro al suo progetto, che tutta l'eccitazione per l'avventura e l'azione promesse da questa pellicola si assopiscono a nemmeno mezz'ora dall'inizio della visione.
Insomma, è un po' un peccato che questo sequel sia stato così un buco nell'acqua, le premesse stabilite dal primo "Godzilla" di Gareth Edwards facevano ben sperare mentre qui, purtroppo, ci si è un po' troppo persi in sottotrame e complicazioni innecessarie per riportare certi personaggi sullo schermo e per dare legittimità a una storia che ha bisogno di "realismo" fino a un certo punto. Ci sarà da vedere come si comporterà il prossimo "Godzilla vs. Kong", l'imminente incontro sul grande schermo tra il re dei mostri di questo titolo e il gorilla gigante King Kong (l'appuntamento è per il 26 marzo al cinema e su HBO Max).
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Cast: Kyle Chandler, Vera Farmiga, Millie Bobby Brown, Bradley Whitford, Sally Hawkins, Charles Dance, Thomas Middleditch, Aisha Hinds, O'Shea Jackson Jr., David Strathairn, Ken Watanabe, Zhang Ziyi.
Box Office: $386.6 milioni
Vale o non vale: Un mix tra disaster + monster movie, questo secondo "Godzilla" funziona solo fino a un certo punto. Gli effetti speciali sono intriganti e i mostri tutto sommato riusciti, ma la trama è poco elettrizzante, Millie Bobby Brown come protagonista rimanda troppo a "Stranger Things" e il tutto risulta ampiamente sottotono. Poi, per carità, si lascia anche guardare, ma non abbiate grandi aspettative.
Premi: Candidato al Razzie per il Peggior Prequel, Remake, Rip-Off o Sequel.
Parola chiave: Orca.
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giovedì 14 gennaio 2021

Film 1778 - Dark Phoenix

Intro: Cinema, cinema, cinema a salvarmi dalla pessima compagnia.
Film 1778: "Dark Phoenix" (2019) di Simon Kinberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Cobi
In sintesi: diciamo che avendolo visto dopo aver letto le pessime critiche e aver assistito alla tremenda performance nella prima settimana al botteghino americano, mi aspettavo francamente di assistere a un disastro totale, una sorta di deragliamento del franchise degli "X-Men" cominciato con quell'orrore di "X-Men: Apocalypse".
In realtà, per quanto il risultato finale sia decisamente deludente, devo ammettere che "Dark Phoenix" sia stato meno peggio di quanto non mi sarei immaginato e credo che il suo problema principale risieda nella totale mancanza di pathos o, per vederla da un'altra prospettiva, il costante monotono di cui la storia non riesce a liberarsi. Non aiuta, poi, che la protagonista della storia sia Sophie Turner, una che in quanto a verve attoriale e capacità recitativa sta a malapena a galla. E, aggiungo, l'aliena Vuk (Chastain) è tipo una delle peggiori antagoniste di sempre, noiosissima e anche lei inaspettatamente monotono (qui, però, credo che la colpa sia principalmente della sceneggiatura).
Insomma, un vero peccato per la saga degli "X-Men" che, dopo anni di onorato servizio, negli ultimi due episodi (e con il successivo "The New Mutants") prende la brutta piega della totale irrilevanza e sperpera soldi - 200 milioni di dollari solo per produrlo! - e talenti (McAvoy, Fassbender, Lawrence, Hoult, Chastain) in nome di una trama incasinata che tira in ballo troppi personaggi e vuole disperatamente risultare carica di rilevanza drammatica e giustificare così la genesi di un personaggio (la Fenice) a cui già nella trilogia originale non era stata fatta giustizia ("X-Men: The Last Stand" in particolare, ma Famke Janssen era decisamente una scelta di cast più azzeccata). Insomma, occasione sprecata e franchise che sta perdendo il suo appeal.
Film 622 - X-Men - Conflitto finale
Film 276 - X-Men: L' inizio
Film 582 - X-Men - L'inizio
Film 728 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1092 - X-Men - Giorni di un futuro passato
Film 1166 - X-Men: Apocalisse
Film 1778 - Dark Phoenix
Film 275 - X-Men le origini - Wolverine
Film 583 - Wolverine - L'immortale
Film 1489 - Logan
Film 1100 - Deadpool
Film 1535 - Deadpool
Film 1644 - Deadpool 2
Film 1925 - The New Mutants
Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Sophie Turner, Tye Sheridan, Alexandra Shipp, Jessica Chastain, Evan Peters, Brian d'Arcy James.
Box Office: $252.4 milioni
Vale o non vale: Si è visto ben di peggio - soprattutto sul fronte DC - eppure non si può fare a meno di rilevare una certa irrilevanza di questo progetto, arrivato in pompa magna nei cinema ma incapace di generare quell'interesse che, onestamente, la saga degli "X-Men" fatica comunque a suscitare da tempo. Tra l'incasinata transizione 20th Century Fox - Disney e un prodotto finale piatto nonostante la farcitura strabordante di personaggi e attori hollywoodiani di serie A, la verità è che "Dark Phoenix" cerca di strafare perdendosi nei dettagli più importanti: far divertire lo spettatore e regalare intrattenimento che sappia anche di qualcosa di nuovo. A mio avviso, riscrivendo d'accapo la genesi di Jean Grey e riportando per l'ennesima volta sullo schermo gli stessi protagonisti di tutti gli altri film sugli X-Men tranne Wolverine, questo film ha palesato l'esigenza di novità e qualità non solo di questa saga, ma del mondo dei supereroi in generale (e, da quello che ho visto, non mi pare che "Wonder Woman 1984" abbia ben recepito il messaggio...).
Premi: Candidato a 2 Razzie Award per Peggior attrice non protagonista (Chastain) e Peggior Prequel, Remake, Rip-Off o Sequel.
Parola chiave: Family.
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sabato 26 dicembre 2020

Film 1761 - Glass

Intro: Molto curioso di vedere come si sarebbe conclusa questa trilogia, ho cercato di recuperare questo terzo episodio appena possibile.
Film 1761: "Glass" (2019) di M. Night Shyamalan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: lo voglio dire senza girarci troppo intorno: ma quanto è noioso questo "Glass"?!
Dopo un'ottima ripresa di carriera grazie al riuscito "Split", M. Night Shyamalan sembrava aver ritrovato l'ispirazione grazie alla trilogia che nessuno si era aspettato, ovvero quella composta da "Unbreakable", "Split" e quest'ultimo "Glass", una saga che ha impiegato una ventina d'anni per essere completat e di cui francamente non ricordavo nemmeno l'esistenza del primo capitolo (che vidi al cinema con i miei genitori a 13 anni...).
Peccato che tutto l'hype creato grazie al secondo episodio, questo capitolo conclusivo getti tutto alle ortiche e riporti i gli sforzi a uno monotono risultato finale francamente deludente che sfrutta poco e male i suoi tre super-protagonisti per un'avventura che fatica a prendere il via e, quando finalmente lo fa, lascia insoddisfatti.
Film 1315 - Split
Film 1558 - Split
Film 1655 - Split
Film 1760 - Glass
Cast: James McAvoy, Bruce Willis, Anya Taylor-Joy, Sarah Paulson, Samuel L. Jackson, Spencer Treat Clark.
Box Office: $247 milioni
Vale o non vale: Insomma... si poteva fare decisamente di più. I fan di questo franchise potrebbero apprezzarne la conclusione, ma onestamente non c'è molto da dire rispetto a questo "Glass" se non che, viste le aspettative, il risultato finale lascia insoddisfatti.
Premi: Candidato al Razzie Award per il Peggior attore non protagonista (Willis).
Parola chiave: Superheroes.
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lunedì 21 dicembre 2020

Film 1755 - Bumblebee

Intro: Non sono un fan della saga dei "Transformers", anche se devo dire che il primo film mi avesse gasato. Poi al cinema vidi il secondo e fun una tale (rumorosissima) delusione che lasciai definitivamente perdere. Considerate le buone critiche, ho deciso comunque di dare una chance a questo titolo di rilancio del franchise.
Film 1755: "Bumblebee" (2018) di Travis Knight
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: diciamoci la verità, avendo visto questo film più di un anno fa, ricordo davvero ben poco. Ho riletto la trama (dettagliatissima) di Wikipedia e nonostante questo, continuo a non avere ricordi rispetto a questa pellicola, il che non è esattamente un buon segno.
La verità è che "Bumblebee" non è un film malvagio, ma rimane pur sempre confinato in quella categoria di prodotti di massa un po' tutti uguali di cui si fatica a distinguere caratteritiche e peculiarità considerata la miriade di altri titoli simili che effetti speciali e trame così così finisco per rendere indistinguibili. Anche se - questo sì che lo ricordo - va detto che in termini di spin-off, prequel e reboot del franchise dei "Transformers", questa pellicola fa un buon lavoro. Puro intrattenimento, il che non è necessariamente un male.
Cast: Hailee Steinfeld, John Cena, Jorge Lendeborg Jr., John Ortiz, Jason Drucker, Pamela Adlon; (doppiatori) Dylan O'Brien, Peter Cullen, Angela Bassett, Justin Theroux.
Box Office: $468 milioni
Vale o non vale: I fan della saga dei "Transformers" dovrebbero apprezzare questo prodotto che si discacca in parte dai predecessori e serve anche da rampa di (ri)lancio per il franchise. "Bumblebee" nella sua leggerezza funziona, il prodagonista meccanico funziona e l'espediente del suo modo di parlare attraverso la radio è molto simpatico, mentre Hailee Steinfeld si conferma una protagonista capace. Insomma, per qualche ora di spensierato intrattenimento questa pellicola fa il suo dovere.
Premi: Candidato al Razzie Award nella categoria Redeemer Award per il franchise di Transformers.
Parola chiave: Maggiolino.
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