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lunedì 7 ottobre 2024

Film 2309 - I Know What You Did Last Summer

Intro: Dato che Michael non è un fan degli horror, ma sto provando ad introdurlo al genere con molta (moooolta) calma, eccoci alla seconda visione di un film dell'orrore (non troppo pauroso cosicché anche lui potesse gustarsi la visione).

Film 2309: "I Know What You Did Last Summer" (1997) di Jim Gillespie
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: dopo aver visto "Thanksgiving" qualche settimana prima, mi era subito tornato alla mente questo primo "I Know What You Did Last Summer". Neanche a dirlo, mi è subito tornata voglia di rivederlo.
In realtà non è che me lo ricordassi benissimo sinceramente e, azi, la rivelazione del killer alla fine mi ha anche lasciato alquanto sorpreso. Non riuscivo, infatti, a ricordare chi fosse l'assassino e, fino all'ultimo, dalla trama non riuscivo nemmeno a ipotizzare chi potesse di fatto essere l'artefice di tutti gli omicidi: per forza, il colpo di scena finale è tanto sorprendente quanto random (ovvero un personaggio mai visto prima che appare solo per "prendersi" la colpa di tutti i delitti commessi).
A parte questo aspetto della trama che non mi ha proprio soddisfatto, per il resto "I Know What You Did Last Summer" è esattamente quello che ti aspetti e, per quanto molto della trama lasci con delle perplessità (in particolare i poteri quasi soprannaturali dell'omicida, capace di apparire e scomparire senza lasciare traccia o riempire per poi svuotare il bagagliaio di una macchina di granchi appena pescati nel giro di letteralmente un paio di minuti... lasciando il bagagliaio miracolosamente asciutto), il risultato finale è comunque soddisfacente, anche grazie a un cast composto da giovani promesse del cinema che già qui dimostrano il proprio magnetico carisma.
Film 950 - So cosa hai fatto
Film 2309 - I Know What You Did Last Summer
Cast: Jennifer Love Hewitt, Sarah Michelle Gellar, Ryan Phillippe, Freddie Prinze Jr., Johnny Galecki, Bridgette Wilson, Anne Heche, Muse Watson.
Box Office: $125.3 milioni
Vale o non vale: Se si sta cercando un film horror non estremamente grafico e violento, capace di incapsulare perfettamente quel trend cinematografico americano di fine anni '90-inizio '00, allora "I Know What You Did Last Summer" è la scelta perfetta per una serata all'insegna di qualche spavento. Anche perché ormai Halloween è alle porte...
Premi: Sarah Michelle Gellar candidata all'MTV Movie + TV Awards nella categoria Best Breakthrough Performance.
Parola chiave: Incidente stradale.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 31 marzo 2017

Film 1333 - The Ring 3

Dopo mesi di pubblicità, ero davvero curioso di scoprire cosa avessero pensato per riportare in vita questa saga. In più Poe, cosa rarissima, voleva proprio vedere questo horror, per cui non potevamo mancare.

Film 1333: "The Ring 3" (2017) di F. Javier Gutiérrez
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Già il secondo "The Ring" non mi aveva convinto e con questo terzo devo dire che non ho particolarmente ritrovato l'entusiasmo che avevo provato quando al cinema vidi per la prima volta l'originale (ovvero il remake americano del giapponese "Ringu").
Il problema è che sì, la cassetta è sempre inquietante e le varie conseguenze e implicazioni da paura affascinanti, ma la storia di questo "Rings" non ingrana fino al secondo tempo, di Samara si parla molto ma di fatto quasi non c'è e il risultato finale è davvero traballante. Perché la storia sulla carta funziona, ma la realizzazione non rende giustizia alle (poche) idee che ci sono.
Il cast è, come da tradizione del genere, semisconosciuto - riconoscibili solo Galecki e D'Onofrio -: Matilda Lutz, la protagonista un po' inespressiva, è pure italiana e frequenta il cinema di Muccino ("L'estate addosso") mentre il suo fidanzato di fiction tutto sopracciglia Alex Roe sembra quasi più un toy boy da esibizione. Nel mezzo davvero il nulla, almeno sino al finale. Il quale, va detto, ha un certo appeal nell'ottica di un prodotto relativamente scadente che ha come unico elemento a favore quello di provenire da una saga famosissima e un tempo fruttifera (di incasso). Qui, a 15 anni dal primo successo in VHS, il risultato finale è mediocre, non spaventa né scandalizza e, che è peggio, non fa venire voglia di rivedere l'originale. Peccato.

Film 1272 - The Ring
Film 2219 - The Ring
Film 1333 - The Ring 3
Cast: Matilda Lutz, Alex Roe, Johnny Galecki, Vincent D'Onofrio, Aimee Teegarden.
Box Office: $81.7 (ad oggi)
Consigli: Chi ha apprezzato la saga troverà l'appuntamento con questo sequel irresistibile, com'è giusto che sia. in realtà il film è un così così, ma si lascia comunque guardare senza troppi sussulti. Certo, ci si aspettava molto di più, ma in un momento in cui l'horror in sala non si trova, anche "The Ring 3" diventa una valida alternativa.
Parola chiave: Rinascita.

Se ti interessa/ti è piaciuto

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 13 luglio 2015

Film 950 - So cosa hai fatto

Horror in cantina mentre corro da solo sul mio tapis-roulant? Non posso chiedere di meglio!

Film 950: "So cosa hai fatto" (1997) di Jim Gillespie
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Uno dei titoli cult tra gli horror più mainstream degli anni '90, con un titolo sufficientemente iconico da rimanere impresso e in grado perfino di entrare nella rosa dei film parodiati nel primo "Scary Movie". Insomma, dovevo recuperare "I Know What You Did Last Summer" assolutamente!
Non ricordavo molto a parte titolo, 4 protagonisti (Jennifer Love Hewitt, Sarah Michelle Gellar, Ryan Phillippe, Freddie Prinze Jr.) e incipit del film, che vede i 4 ragazzi investire con la macchina uno sconosciuto e, pensando di averlo ucciso, decidere di fare un patto che li legherà per sempre: occultare il cadavere e giurare di non parlare mai più dell'accaduto.
La cosa si dimostra più facile a dirsi che a farsi, considerato che dopo un anno i ragazzi - che si ritrovano nella loro cittadina tutta pesca e furgoni - cominceranno a ricevere strani messaggi che, come nel titolo, annunciano di sapere cosa hanno fatto l'estate scorsa. Comincia il panico, ma anche la caccia con uncino e, piano piano, i vari testimoni dell'incidente verranno arpionati e uccisi in un'escalation di vendetta di cui l'epilogo ci svelerà cause e mandante, anche se il motivo per cui ci si fiondò al cinema quasi vent'anni fa era più che altro assistere alla paura dell'inseguimento a tinte survivor.
Già perché proprio come in "Scream" - il caso vuole che scopra mentre scrivo che lo sceneggiatore sia lo stesso e, non bastasse, che in "Scream 2" comparirà la qui presente Gellar - più che nello scoprire i colpevoli, il brivido sta nel vedere cosa accade, chi muore, chi ce la fa e come. La spettacolarizzazione delle morti nel film di Wes Craven è più marcata dal fatto che ci sia la reporter ficcanaso il cui unico scopo sta nel fare notizia, anche se pure qui si spinge lo spettatore ad essere attratto dalla "modalità di squartamento". Fa parte del gioco e, diciamocelo, ci si assume l'onere con estrema tranquillità. E così, uno dopo l'altro, i vari personaggi verranno a mancare fino a quando la protagonista Julie (Love Hewitt) riuscirà a capire chi ce l'abbia tanto con loro (e anche a riprendersi da quell'orrendo colorito pallido).
In generale, quindi, non possiamo aspettarci tanto da questa pellicola, il cui unico scopo è quello di intrattenere e far paura, creare scene di sbudellamento più o meno cruente ma che garantiscano comunque un lasciapassare da parte della censura. Gli attori sono accessori, anche se il casting fece bene i suoi conti: la Love Hewitt è stata per anni la fidanzatina d'America, Sarah Michelle Gellar e Ryan Phillippe finirono entrambi in quel "Cruel Intentions" che fece scalpore due anni dopo (per non parlare di "Buffy, l'ammazzavampiri" cui la Gellar è tuttora protagonista indimenticata), Freddie Prinze Jr. è finito in quel "Kiss Me" che è stato un altro successo commerciale di fine anni '90, per non parlare di quel giovanissimo Johnny Galecki che qui viene sacrificato per primo ma che oggi è la superstar nientemeno che di "The Big Bang Theory"... Insomma, la cultura pop c'è andata a nozze.
Chiaramente "So cosa hai fatto" è un filmaccio buono solo a regalare un bel tuffo nel passato e qualche salto di battito cardiaco quando il volume decide di sparare al massimo un urlo, ma nell'ipotesi che si stesse cercando nient'altro che del sano disimpegno fabbricato - è pur sempre un'industria culturale - ai tempi in cui i gruppi musicali si creavano a tavolino, eccoci serviti! La recitazione è quel che è, per non parlare della trama che praticamente non quadra quasi mai, però un po' l'effetto nostalgia, un po' quell'attaccamento bonario nei confronti di certi titoli come questo fanno sì che, nonostante tutto, l'ora e mezza di pellicola in questione non solo non ci danneggi in alcun modo ma, al contrario, ci lasci perfino sufficientemente soddisfatti.
Box Office: $125.2 milioni
Consigli: Oggi gli horror sono fatti d'altro, più violenti e veloci, fissati a riprendere sangue e viscere e lasciare poco all'immaginazione. Qui siamo di fronte ad un titolo decisamente diverso, addirittura interessato a raccontarci qualche implicazione emotiva - pur senza riuscirci - per caratterizzare personaggi e situazione. Anche se apparizioni e sparizioni nel giro di secondi sono altamente improbabili, un assassino il cui cappuccio cancella il volto impossibile e l'onniscienza di quest'ultimo altamente impraticabile (nell'era pre-iPhone, pre massificazione di internet quest'assassino è perfino più veloce, forzuto in anticipo su tutto e tutti che in confronto -A di "Pretty Little Liars" è un principiante), l'atmosfera che "So cosa hai fatto" riesce a creare ha un suo perché e nonostante tutta la superficialità dell'impresa, la produzione è riuscita a creare alcune delle scene più cult del decennio passato (la più famosa è certamente quella del concorso di bellezza durante il quale il fidanzato della vincitrice uscente viene ucciso sulla balconata). Quindi, lasciando critiche e pregiudizi facili a casa, rivedere questo film può avere il suo valore per chi sia nostalgico o affezionato a questo tipo di operazioni commerciali o semplicemente essere un'intrattenimento leggermente diverso per chi cercasse un divertimento senza pretese.
Parola chiave: Uncino.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 23 luglio 2012

Film 429 - In Time

Dopo aver dovuto per la terza volta riorganizzare il mio weekend, sono finito sul divano a guardare questa pellicola insieme al (paziente) Andrea.


Film 429: "In Time" (2011) di Andrew Niccol
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: "In Time" mi è piaciuto per l'idea che motiva questa storia: è intrigante. Al bando i soldi, nel futuro il nuovo metodo di pagamento è il tempo. Tempo che possiede ogni individuo e senza il quale, necessariamente, si giunge alla morte. Il tempo è denaro e i poveri corrono, perchè non ci si può concedere il lusso di fare una passeggiata o dormire più dello stretto necessario.
In uno scenario di potenziale immortalità, è chiaro che i giochi di potere si sprecano. I ricchi custodiscono il tempo nelle banche e ne rendono disponibile quantità elargite col contagocce. Il popolo, quindi, distratto dalla necessità di sopravvivenza finisce per rimanere soggiogato da un meccanismo che si autoalimenta: lavoro da schiavi per guadagnare tempo per saldare i debiti proprio con coloro che quel tempo gliel'hanno fatto appena faticosamente sudare.
In una cornice interessante, quindi, si sviluppa la vicenda di amore e rivoluzione tra Will e Sylvia (Justin Timberlake e Amanda Seyfried) che, inevitabilmente, finiranno per cambiare le cose. Questa è la parte debole della pellicola, quella più scontata.
In uno scenario che ricorda molto un mix tra "Hunger Games" - anche qui abbiamo i distretti - e "1984" di Orwell, la vicenda si snoda inizialmente in maniera interessante e originale, in un futuro distopico che richiede sangue e rivoluzione per riportare l'equilibrio cancellato dalla brama di potere. Nello svolgimento, però, e molto nei personaggi, si finisce per raccontare macchiette sbiadite, nulla che non sia già stato visto in decine di altri prodotti come questo.
Manca la vera spinta rivoluzionaria, l'onda travolgente che motivi il cambiamento. Il che rende "In Time" riuscito solo a metà.
Ps. Molti protagonisti della tv in questa pellicola: Vincent Kartheiser ("Mad Men"), Johnny Galecki ("The Big Bang Theory"), Olivia Wilde ("Dr. House - Medical Division"), Matt Bomer ("White Collar - fascino criminale").
Consigli: Non male l'idea di partenza, ma si poteva puntare di più sull'originalità.
Parola chiave: Henry Hamilton.

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Ric