Serata casalinga per combattere il gelo ormai arrivato. Ci voleva per forza un film da guardare!
Film 488: "Ancora tu!" (2010) di Andy Fickman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Jé
Pensieri: In cerca di una commediola senza pretese di testa o contenuti, ci siamo imbattuti nel divertente trailer di "You Again" che racconta la storia di una generazionale battaglia di popolarità pre e post liceale consumata durante l'organizzazione di un matrimonio. Già perchè la sposa al liceo vessava la sorella del futuro marito; stesso discorso per la madre di quest'ultimo con la zia della sposa stessa. Intricato da dire, ma sul grande schermo immediato.
Davvero niente di che se non una serie di gag da risata facile dietro l'altra, eppure il divertimento non è mancato. Vincono su tutte la mitica nonnia Betty White, sessuomane social network dipendende, e la fantastica wedding planner Kristin Chenoweth che più bislacca non si può.
Per il resto i personaggi sono piuttosto standard e l'ordine degli eventi è prevedibile, ma si sopravvive alla visione dei 105 minuti in compagnia, però, di un cast di tutto rispetto: da Kristen Bell ("Scream 4", "Burlesque", "Non mi scaricare") a Jamie Lee Curtis ("Halloween: La notte delle streghe", "Un pesce di nome Wanda") passando per Sigourney Weaver ("Una donna in carriera", "Avatar"), Victor Garber ("Alias", "Argo") e Odette Annable ("Dr. House - Medical Division").
Tutto sommato è un prodotto che mantiene le aspettative di disimpegno e e brio; certamente non si può dire che sia nulla di che e, anzi, come commedia ad alto potenziale d'incasso ha dimostrato di non funzionare granché: $32,005,248 guadagnati nel mondo a fronte di una spesa di 20 milioni.
Se posso essere sincero credo che principalmente la cosa si debba alla poca affermazione della Bell che, nonostante i numerosi tentativi di lancio nel mondo del cinema dopo la fortuna in tv con "Veronica Mars", non è mai riuscita ad avere un film che facesse il botto al box office.
Comunque, a parte questo, "Ancora tu!" non è niente di malvagio.
Consigli: Per una serata tra amici all'insegna della risata leggera. Da non perdere il finale: la storia si ripete!
Parola chiave: Popolarità.
Trailer
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venerdì 7 dicembre 2012
Film 488 - Ancora tu!
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martedì 8 novembre 2011
Film 326 - Scream 4
Quando si resuscita una saga bisogna sempre stare attenti a cosa si decide di farne. Qui il risultato lascia molto perplessi...
Film 326: "Scream 4" (2011) di Wes Craven
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Ma l’autoreferenzialità di questo film? Vive di una blanda filosofia basata sui precedenti tre capitoli e sull’influenza che gli stessi hanno avuto nella cultura popolare teen americana (e non) con tanto di fake “Scream” e rispettivi infiniti sequel più trash o splatter che davvero paurosi.
Ed è proprio qui che si arena “Scream 4”! Talmente seriamente preso a non prendersi sul serio, a dimostrare che la sua filosofia è essere propriamente conscio del prodotto filmico che incarna e a dimostrarlo con dialoghi di una pallosità allucinante che, tirando le somme, non c’è mai neanche un momento di paura! Tra una macellata e l’altra non c’è tensione, non c’è suspance, manca il brivido della caccia o l’orrore del sentirsi l’assassino alle spalle e spaere di non avere via di scampo.
Questo è un “horror” troppo scoperto, che butta troppa carne al fuoco, analizza con chirurgica coscienza ogni mossa (e quindi futura scena) e – non so quanto involontariamente – prepara lo spettatore a ogni atto della carneficina. Muoiono tutti e non c’è un criterio, tutti sembrano colpevoli anche senza una ragione. Di fatto si tira a caso. Un po’ come è stato fatto per la sceneggiatura.
Troppo presi ad assoldare un esercito di star (in declino o sulla breccia), distratti dalla necessità di elaborare un prodotto che sbeffeggiasse chi considera la cultura dell’orrore quale minore, di fatto questo ennesimo “Scream” è il peggiore che si sia mai visto, forse uno dei peggiori sequel della storia del cinema.
Recitato ai minimi sindacali (Emma Roberts, di solito capace, sfodera due occhi a palla da tossica e una serie di espressioni che neanche Britney Spears in “Crossroads - Le strade della vita”), scritto più con l’intento di elaborare il manifesto del cinema horror che un film dell’orrore, prodotto stantio e, purtroppo, privo di appeal, “Scream 4” vive di comparsate (camei infiniti in finti prologhi che celebrano l’originale e confondono lo spettatore inesperto. Della serie: quando non si capisce dove darci un taglio) e di anche fin troppo citate ex glorie di una saga che sarebbe dovuta terminare tempo fa.
Attira perché è “Scream”, perché al pubblico piace l’idea che forse ci sarà da essere spaventati, perché la curiosità di vedere chi è l’assassino o come muore una star (concedetemi l’espressione) fa parte di un malcelato voyerismo piuttosto in voga di questi tempi. Si ‘vende’ alla gente qualcosa che, in realtà, in pellicola non c’è. Non c’è tensione né paura né orrore né, alla resa dei conti, un film horror. E’ solamente l’autocelebrazione di sé stessi.
Unica nota positiva il cast. Presenti all’appello (ma non dall’inizio alla fine): Emma Roberts, Hayden Panettiere, Courteney Cox, David Arquette, Neve Campbell, Anna Paquin, Kristen Bell, Rory Culkin, Adam Brody e Heather Graham in un film proiettato nel film stesso.
Pessimo, di cattivo gusto ed inutile.
Film 1123 - Scream
Film 2057 - Scream
Film 2184 - Scream
Film 1249 - Scream 3
Film 326 - Scream 4
Film 2091 - Scream
Film 2178 - Scream
Film 2179 - Scream VI
Consigli: Evitabilissimo.
Parola chiave: Popolarità.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 326: "Scream 4" (2011) di Wes Craven
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Ma l’autoreferenzialità di questo film? Vive di una blanda filosofia basata sui precedenti tre capitoli e sull’influenza che gli stessi hanno avuto nella cultura popolare teen americana (e non) con tanto di fake “Scream” e rispettivi infiniti sequel più trash o splatter che davvero paurosi.
Ed è proprio qui che si arena “Scream 4”! Talmente seriamente preso a non prendersi sul serio, a dimostrare che la sua filosofia è essere propriamente conscio del prodotto filmico che incarna e a dimostrarlo con dialoghi di una pallosità allucinante che, tirando le somme, non c’è mai neanche un momento di paura! Tra una macellata e l’altra non c’è tensione, non c’è suspance, manca il brivido della caccia o l’orrore del sentirsi l’assassino alle spalle e spaere di non avere via di scampo.
Questo è un “horror” troppo scoperto, che butta troppa carne al fuoco, analizza con chirurgica coscienza ogni mossa (e quindi futura scena) e – non so quanto involontariamente – prepara lo spettatore a ogni atto della carneficina. Muoiono tutti e non c’è un criterio, tutti sembrano colpevoli anche senza una ragione. Di fatto si tira a caso. Un po’ come è stato fatto per la sceneggiatura.
Troppo presi ad assoldare un esercito di star (in declino o sulla breccia), distratti dalla necessità di elaborare un prodotto che sbeffeggiasse chi considera la cultura dell’orrore quale minore, di fatto questo ennesimo “Scream” è il peggiore che si sia mai visto, forse uno dei peggiori sequel della storia del cinema.
Recitato ai minimi sindacali (Emma Roberts, di solito capace, sfodera due occhi a palla da tossica e una serie di espressioni che neanche Britney Spears in “Crossroads - Le strade della vita”), scritto più con l’intento di elaborare il manifesto del cinema horror che un film dell’orrore, prodotto stantio e, purtroppo, privo di appeal, “Scream 4” vive di comparsate (camei infiniti in finti prologhi che celebrano l’originale e confondono lo spettatore inesperto. Della serie: quando non si capisce dove darci un taglio) e di anche fin troppo citate ex glorie di una saga che sarebbe dovuta terminare tempo fa.
Attira perché è “Scream”, perché al pubblico piace l’idea che forse ci sarà da essere spaventati, perché la curiosità di vedere chi è l’assassino o come muore una star (concedetemi l’espressione) fa parte di un malcelato voyerismo piuttosto in voga di questi tempi. Si ‘vende’ alla gente qualcosa che, in realtà, in pellicola non c’è. Non c’è tensione né paura né orrore né, alla resa dei conti, un film horror. E’ solamente l’autocelebrazione di sé stessi.
Unica nota positiva il cast. Presenti all’appello (ma non dall’inizio alla fine): Emma Roberts, Hayden Panettiere, Courteney Cox, David Arquette, Neve Campbell, Anna Paquin, Kristen Bell, Rory Culkin, Adam Brody e Heather Graham in un film proiettato nel film stesso.
Pessimo, di cattivo gusto ed inutile.
Film 1123 - Scream
Film 2057 - Scream
Film 2184 - Scream
Film 1249 - Scream 3
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Film 2091 - Scream
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Film 2179 - Scream VI
Consigli: Evitabilissimo.
Parola chiave: Popolarità.
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