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lunedì 11 agosto 2025

Film 2378 - The Last Showgirl

Intro: There was so much excitement around this movie - even a possible Oscar nomination for Lead Actress - that we couldn't miss it. I mean, we missed it at the movies, but caught it in streaming eventually.

Film 2378
: "The Last Showgirl" (2024), Gia Coppola
Watched on: From the projector
Language: English
Watched with: Niamh, Sarah
Thoughts: Is it Pamela Anderson's best performance on screen? Absolutely. Is "The Last Showgirl" one of the best movies recently made? No, but it's a great comeback vehicle for Anderson and, even just for that, I think is great.
I honestly don't think Pamela Anderson could have found a better movie to reedem herself as an actrees and come back to the scene than "The Last Showgirl": a story about appearence, showbiz, loneliness, and a career in a business that has no mercy for women. All of thise combined together are hard to separate from Anderson's real life story at times, especially knowing what we know about it (too much, indeed). But specifically because we know about her, her past, and what she used to stand for and now stands for instead that "The Last Showgirl" works so well: not only Pamela Anderson gives the best performance of her career - before this movie it didn't necessarily mean much considering her filmografy, to be honest tho - but carries to movie perfectly because it's so easy to identify her with the main character, but she does it in a way that isn't in your face, it works because how understated is her performance at times (which is the very opposite of how her public persona used to be). It works well and she is the movie.
Other characters are there of course - most notably Jamie Lee Curtis is there, another actress that is having quite the resurgence lately - but in a way are less impacful or, to better phrase it, serves Shelly (Anderson) more than anything else.
All in all, a good enough movie. I admit that I was expecting something a bit more 'iconic' (along the line of "The Substance"), but it's a wonderful feeling to see Pamela Anderson leading a movie that is getting rave reviews (and "The Naked Gun" now!).
Cast: Pamela Anderson, Kiernan Shipka, Brenda Song, Billie Lourd, Dave Bautista, Jamie Lee Curtis.
Box Office: $7.1 million
Worth a watch?: It reminded me "Hustlers" and "Anora" at times, but it's definitely a way quieter movie. Not for everybody, but for those who enjoy arthouse film, definitely a good film to watch.
Awards: 2 Golden Globes nominations for Best Actress in a Motion Picture – Drama (Pamela Anderson) and Best Original Song ("Beautiful That Way" – Miley Cyrus). 1 BAFTA nomination for Best Actress in a Supporting Role (Jamie Lee Curtis) and 1 Razzie Award win for Razzie Redeemer Award (Anderson).
Key word: Last show.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 15 agosto 2024

Film 2225 - Haunted Mansion

Intro: Ho un po' un debole per LaKeith Stanfield e alla fine mi sono lasciato convincere a recuperare questa pellicola...

Film 2225: "Haunted Mansion" (2023) di Justin Simien
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: bah, non è che ci sia molto da dire, semplicemente l'ho trovato abbastanza noioso e senza particolare ispirazione. Per capirci, niente di nuovo sotto il sole.
Del resto, da un film ispirato a un'attrazione di un parco divertimenti cosa ci si poteva aspettare?
Cast: LaKeith Stanfield, Tiffany Haddish, Owen Wilson, Danny DeVito, Rosario Dawson, Dan Levy, Hasan Minhaj, Winona Ryder, Jamie Lee Curtis, Jared Leto.
Box Office: $117.5 milioni
Vale o non vale: Clamoroso flop al botteghino ($150 milioni solo per produrlo), il nuovo tentativo della Disney di dare un degno equivalente cinematografico alla famosa attrazione The Haunted Mansion fallisce ancora dopo il precedente risultato non esaltante di "The Haunted Mansion" del 2003 con Eddie Murphy.
Sarò sincero, mi stupisce che si producano ancora film così o che, per meglio dire, le grandi case di produzione non riescano a nasare l'odore di fallimento assicurato che certi titoli portano con sé (il più recente è "Borderlands" di Eli Roth, uscito al cinema giusto il weekend appena passato).
"Haunted Mansion" non ha niente di speciale e non è nemmeno il film più brutto mai visto, ma non racconta niente di nuovo, non aggiunge nulla al genere e nemmeno diverte. Anzi, ad essere sinceri annoia abbastanza.
Premi: /
Parola chiave: Grief.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 novembre 2022

Film 2145 - Halloween Ends

Intro: Primo film ben riuscito, secondo capitolo terribile, non mi rimaneva che recuperare il terzo per capire che direzione avrebbe preso, infine, questa saga (anche se un po' ne avevo il timore).

Film 2145: "Halloween Ends" (2022) di David Gordon Green
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: rispetto al caotico e mal riuscito "Halloween Kills", questo terzo episodio della saga/reboot di "Halloween" è certamente un passo avanti dato che qui si è perlomeno tentato di proporre qualcosa di nuovo. Il problema è come lo si è fatto. Tecnicamente, proprio.
"Halloween Ends" è un film horror della durata di 111 minuti, ovvero quasi due ore. Di questi, i primi 50 minuti - dunque la metà del film - non presentano alcuna scena di paura. Se si esclude il prologo che sì, propone una componente di spavento, ma pur sempre accidentale, per il resto di orrore neanche l'ombra.
Certo, per carità, si utilizza questo tempo per stabilire una caratterizzazione dei personaggi che solitamente manca in pellicole di questo genere, ma la realtà è che per un bel po' ci si scorda che questo dovrebbe essere il capitolo finale dello scontro tra Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) e il suo incubo Michael Myers (James Jude Courtney), finendo per concentrarci su aspetti relativamente inutili del racconto, specialmente considerato che si tratta del capitolo conclusivo di una saga. 
Già, perché non sono bene quanto freghi allo spettatore medio di assistere al siparietto d'amore imbarazzato al supermercato tra Laurie e lo sceriffo (Will Patton), oppure di scoprire una Laurie alla "Sex & the City" che scrive le sue memorie guardando malinconica dalla finestra o, ancora, di incontrare personaggi marginali del precedente capitolo che, in questo, compariranno in una sola scena... Cioè, parliamoci chiaramente, siamo qui per vedere Michael Myers e Michael Myers in "Halloween Ends" c'è a malapena.
Al suo posto una sorta di erede spirituale, Corey (Rohan Campbell), ragazzino danneggiato e perseguitato da un passato che sembra volerne definire il futuro. Niente di nuovo sotto il sole, per carità, ma almeno questa parte di storia - per quanto tra alti e bassi di sceneggiatura - rappresenta una novità per il franchise (quantomeno per gli ultimi tre capitoli). Poi che tutto il contorno amoroso con la nipote di Laurie, Allyson (Andi Matichak) - che improvvisamente sembra essersi rincoglionita e scordata di tutto quello che è successo alla sua famiglia -, non funzioni è indubbio e, anzi, in parte compromette la visione.
Però va detto che quando finalmente la furia omicida prende il via, la storia pare ricordarsi finalmente quale sia il vero obiettivo di un titolo come questo. Per carità, ben venga la caratterizzazione dei personaggi, l'approfondimento del racconto, la contestualizzazione e tutto quello che ne consegue, ma la verità è che un prodotto come "Halloween Ends" dovrebbe essere un veicolo di paura e spavento in un momento dell'anno - l'Halloween del titolo - in cui il genere horror si concede (in teoria) ai massimi del suo splendore.
Qui, invece, il risultato finale è intermittente e offuscato da un preambolo troppo lungo, una miriade di personaggi di cui non ci frega niente (la collega di Allyson e il suo ex poliziotto, i bulletti del quartiere, il barbone) e un personaggio chiave e iconico non solo mancante, ma anche depotenziato da un finale che ne svela pure troppa umanità. 
Michael Myers è The Shape, è una maschera, è un simbolo. Una volta che lo privi di queste caratteristiche identificative, Michael Myers è un essere umano come tutti gli altri. Fortissimo e apparentemente immortale, per carità, ma pur sempre umano. E per un film che si professava quale scontro finale tra i titani della saga di "Halloween", questo senso di epicità e inevitabile destino, quasi fato, è sicuramente mancante.
Poi, ribadisco, in generale "Halloween Ends" si lascia guardare, spaventa il giusto e sicuramente regala una certa dose di omicidi spettacolari (molto spesso a due, anche questa una novità) che risollevano un franchise messo in ginocchio da un secondo capitolo tremendo. Però, ecco, si poteva fare sicuramente di meglio.
Film 1042 - Halloween - La notte delle streghe
Film 1835 - Halloween H20: 20 Years Later
Film 1689 - Halloween
Film 2062 - Halloween Kills
Film 2145 - Halloween Ends
Cast: Jamie Lee Curtis, Andi Matichak, Rohan Campbell, Will Patton, Kyle Richards, James Jude Courtney.
Box Office: $104.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: I fan della saga dovrebbero apprezzare tanto quanto i fan dell'horror che, va detto, in questo 2022 pare essere un genere particolarmente prolifico e redditizio. 
Devo ammettere che non ho apprezzato il salto temporale in avanti della narrazione e che, comunque, "Halloween Ends" è meno epico di quanto marketing e produzione abbiano tentato di farci credere, però può rimanere una buona scelta per una serata di paura, che sia Halloween o meno.
Premi: /
Parola chiave: Taglio alla mano.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 10 giugno 2022

Film 2111 - Everything Everywhere All at Once

Intro: Da settimane sulla bocca di tutti, ero curiosissimo di recuperare la pellicola indie più popolare di questo 2022. Senza contare che molti critici hanno decretato essere questo il multiverso che ci meritavamo (e non quello del Dottor Strange)... Insomma, non potevo perdermi questa pellicola!

Film 2111: "Everything Everywhere All at Once" (2022) di Daniels (Dan Kwan, Daniel Scheinert)
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: devo dire che dal trailer mi aspettassi qualcosa di leggermente diverso, forse più ritmato. Non che il film sia carente di un passo incalzato in generale, ma di sicuro ci vuole un attimo perché la storia prenda il via. O quantomeno affinché il montaggio si faccia serrata. Perché lo devo ammettere, se c'è qualcosa che mi attirato e incuriosito rispetto a questa pellicola, è sicuramente il montaggio (magnifico).
La storia funziona molto bene, anche se certe parti specifiche del trasporto nelle altre dimensioni ho fatto a tratti fatica a comprenderle; devo anche ammettere che la spiegazione del problema alla base di tutta la trama (*Spoiler* ovvero la relazione tra madre e figlia) mi abbia convinto così così, ma in generale ho trovato "Everything Everywhere All at Once" un piccolo gioiellino.
Non fosse anche solo per la presenza della magnifica e finalmente riscoperta Michelle Yeoh, da anni attrice di primo livello e di gran classe, che qui non è solo una gioia da vedere recitare*, ma anche una meravigliosa attrice d'azione. Ma lo sapevamo già, del resto, considerando il suo curriculum cinematografico (per citare alcuni esempi action: "Wo hu cang long" o "La tigre e il dragone", "Tomorrow Never Dies", ma anche i recenti "Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" e "Star Trek: Discovery"). Inutile dire che il film è suo, è perfettamente in parte e porta sulle sue spalle il peso di tutta questa avventura.
Va detto, però, che non mancano sorprendenti protagonisti, a cominciare da uno Ke Huy Quan che non vedevo dai tempi dei "Goonies". Pur essendo mancato dal grande schermo per un'eternità cinematografica (o quantomeno da progetti mainstream), l'attore non ha certo perso il suo magnetismo, un po' per via di quella faccia da buono e quello spirito gentile combinato alle acrobazie da combattimento (ah, se quel marsupio potesse parlare), un po' perché non si può fare a meno di chiedersi dove si abbia già visto quel sorriso.
Oltre a lui, una sorprendentemente inquietante Jamie Lee Curtis gioca alla parte della cattiva e lo fa ingranando la quarta. Non so se sia merito del trucco e parrucco (e protesi, decisamente) particolarmente riusciti, di fatto ho trovato il suo personaggio spaventoso.
Curioso - ma meno efficace per me - il personaggio della figlia, che parte in sordina in modalità personaggio-spalla finendo piano piano per guadagnarsi la scena, trascinato da una storia che, pur rimanendo saldamente ancorata alla fantascienza, verso il finale propende più per un classico conflitto familiare-generazionale. Non c'è niente di male, ci mancherebbe, ma sicuramente non era quello che mi sarei aspettato.
In generale, comunque, "Everything Everywhere All at Once" è stata una gran bella sorpresa. E, sì, probabilmente il vero multiverso che ci meritiamo.
Ps. Momento assolutamente cult con doppia citazione cinematografica ("Ratatouille" e "Guardiani della Galassia") la scena in cui Harry Shum Jr. ("Glee"), è uno chef segretamente "pilotato" da un procione.
* Su tutti il momento in cui la protagonista finisce per la prima volta nello sgabuzzino della realtà parallela e dice al suo alter-marito che non ha tempo per ascoltarlo perché è troppo occupata. Una piccola scena che da sola vale oro.
Cast: Michelle Yeoh, Stephanie Hsu, Ke Huy Quan, Jenny Slate, Harry Shum Jr., James Hong, Jamie Lee Curtis.
Box Office: $81.9 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Sicuramente la sorpresa indie del 2022, "Everything Everywhere All at Once" non delude le aspettative e si piazza prepotentemente tra i migliori film della stagione finora. E poi c'è Michelle Yeoh, che altro possiamo desiderare? Assolutamente da vedere.
Premi: /
Parola chiave: Bagel.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 3 dicembre 2021

Film 2062 - Halloween Kills

Intro: Con Halloween alle porte e un sequel di questa portata a disposizione, onestamente non vedevo l'ora di mettermi comodo a godermi una piacevole serata di paura....

Film 2062: "Halloween Kills" (2021) di David Gordon Green
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non che ci si aspettasse un capolavoro, ma nemmeno la distruzione totale di un franchise che pareva essersi ripreso grazie ad un reboot che, appena 3 anni fa, era riuscito a far risorgere dalle ceneri le "avventure" sanguinarie di Michael Myers. Già, perché "Halloween Kills" - che racconta le vicende temporalmente successive a quelle del suo predecessore "Halloween" del 2018 - è un pasticcio mal concepito assolutamente incapace di riconnettere a dovere tutti quegli elelementi che avevano funzionato per il primo film, finendo per mandare tutto alle ortiche.
Laurie Strode (la sempiterna Jamie Lee Curtis) a è malapena presente nel film - per la maggior parte del tempo è costretta in un letto di ospedale - mentre la narrazione si concentra su personaggi secondari troppo spesso riesumati dal passato del franchise e che hanno ben poco da aggiungere alla vicenda (ci sono, infatti, tantissimi cameo di personaggi della pellicola originale di Carpenter del 1978 come la Real Housewives di Beverly Hills Kyle Richards o l'assistente del Dott. Loomis interpretata da Nancy Stephens o, addirittura, Anthony Michael Hall che nel '78 era uno dei bambini cui Lauire faceva da babysitter). Insomma, forse si cercava un effetto nostalgia che, però, in questo caso non ha fatto altro che distrarre dal focus narrativo della vicenda, ovvero lo scontro apparentemente infinito tra Michael e Laurie (e ora la sua famiglia).
Senza contare che, a prescindere dai personaggi, la storia si concentra su eventi roccamboleschi e altamente improbabili, come quando una folla inferocita in ospedale chiede il linciaggio di un uomo sospettato di essere Michael che, però, non presenta alcuna somiglianza fisica evidente con l'efferato assassino (un po' come quella volta che Hollywood ci voleva far credere che Danny DeVito e Arnold Schwarzenegger fossero gemelli...) o come quando un gruppo di cittadini inc*zzati tentano di massacrare di botte Michael con mazze da baseball o hockey e... un ferro da stiro (!?!?), senza considerare che il killer è precedentemente sopravvissuto a esplosioni, incendi, accoltellamenti e compagnia bella.
Insomma, "Halloween Kills" è troppo caotico e confuso per riuscire a consegnare al suo pubblico un risultato finale anche solo decente. In aggiunta, il film si prende troppo sul serio per risultare anche solo divertente (o derisibile). Pessimo, pessimo sequel.
Ps. La scena finale che coinvolge la figlia di Lauire, Karen (Judy Greer), è un omaggio alla scena cult di "Psycho" interpretata dalla leggendaria Janet Leigh, nonché madre di Jamie Lee Curtis. Forse l'unica scena decente del film (per quanto a livello narrativo non abbia alcun senso).
Film 1042 - Halloween - La notte delle streghe
Film 1835 - Halloween H20: 20 Years Later
Film 1689 - Halloween
Film 2062 - Halloween Kills
Film 2145 - Halloween Ends
Cast: Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Thomas Mann, Anthony Michael Hall, Kyle Richards.
Box Office: $131.6 milioni
Vale o non vale: Tutte le buone speranze riposte nel precedente "Halloween" sprecate in un secondo capitolo brutto, privo di suspense e mal realizzato in nome di più sacrifici umani, un effetto nostalgia che non ha alcuna presa sul pubblico moderno (l'aggancio con una pellicola di 43 anni fa è difficile a presindere, figuriamoci con una del genere horror che, tra tutti, è quello che sacrifica più facilmente i suoi protagonisti) e una trama che con la precedente idea che sconfiggere Micheal Myers si un affare di famiglia ha veramente poco, pochissimo a che vedere.
non so nemmeno se i fan della saga apprezzeranno.
Premi: /
Parola chiave: Casa di Michael.

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Bengi

venerdì 8 ottobre 2021

Film 1835 - Halloween H20: 20 Years Later

Intro: Non so come sia venuto a conoscenza dell'esistenza di questa pellicola, so solo che non appena è successo ho sentito l'esigenza - e sottolineo esigenza - di recuperare questo certo capolavoro horror di fine anni '90.

Film 1835: "Halloween H20: 20 Years Later" (1998) di Steve Miner
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: di nuovo al cinema nel giro di una settimana con il prossimo "Halloween Kills" dopo il rilancio del franchise con "Halloween" del 2018, non c'era davvero momento migliore per parlare di questo (ben mediocre) "Halloween H20: 20 Years Later", probabilmente una delle pellicole dal titolo peggiore della storia del cinema.
"H20" mette chiaro fin da subito il senso di tutta questa operazione commericale (perché di artistico qui non c'è niente): celebrare l'anniversario dell'uscita del primo film riportando Laurie Strode e Michael Myers faccia a faccia per un ultimo duello all'ultimo sangue. Che poi ultimo non è stato per nulla dato che siamo ancora qui a parlarne.
Al di là di tutta la banalità in salsa horror-pop anni '90 di questo prodotto, che assomiglia per toni ed estetica a tutta una marea di altri titoli simili prodotti con risultati altalenanti durante il decennio della mia infanzia (penso a "I Know What You Did Last Summer", "Urban Legend", "Scream", ma anche "Buffy the Vampire Slayer"), non c'è davvero molto da dire su "Halloween H20: 20 Years Later": non fa paura, non ha alcuna scena iconica, non agginge niente al franchise. Anche se, considerato che fino al 2018 questo fosse il capitolo della saga più remunerativo di sempre, sono sicuro che il punto fosse tutt'altro.
Film 1042 - Halloween - La notte delle streghe
Film 1835 - Halloween H20: 20 Years Later
Film 1689 - Halloween
Film 2062 - Halloween Kills
Film 2145 - Halloween Ends
Cast: Jamie Lee Curtis, Adam Arkin, Michelle Williams, Adam Hann-Byrd, Jodi Lyn O'Keefe, Janet Leigh, Josh Hartnett, LL Cool J, Joseph Gordon-Levitt, Lisa Gay Hamilton.
Box Office: $75 milioni
Vale o non vale: Non è certo un film memorabile, ma il cast ha degli ottimi comprimari - considerato i llivello della pellicola - tra cui nientemeno che la magnifica Janet Leigh di "Pshyco" (che è poi madre nella realtà di Jamie Lee Curtis).
E' sicuramente un titolo più per gli appassionati di Michael Myers che per un pubblico più generico, anche se non fatico ad immaginarmi questo film in una lista di pellicole preparatorie da guardare in vista dellimminente notte di Halloween.
Premi: /
Parola chiave: Anniversario.

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Bengi

giovedì 27 maggio 2021

Film 2010 - Knives Out

Intro: Momento cinema pomeridiano in compagnia di Kate per recuperare una delle sue pellicole preferite, nonché un film che volevo rivedere già da un po'.

Film 2010
: "Knives Out" (2019) di Rian Johnson
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Kate
In sintesi: sempre un bel film, ben scritto e con un gran cast che non manca di intrattenere pur conoscendo già la storia.
Anche se il mio cinismo mi spinge a immaginare che i sequel messi in cantiere da Netflix non saranno altrettanto soddisfacenti e gustosi, sono comunque curioso di vedere come Johnson porterà avanti il franchise. Fino ad allora, "Knives Out" è certamente una pellicola ben riuscita e di grande impatto narrativo ed estetico. Ottimo lavoro.
Film 1844 - Knives Out
Film 2010 - Knives Out
Film 2152 - Glass Onion: A Knives Out Mystery
Cast: Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson, Toni Collette, Lakeith Stanfield, Katherine Langford, Jaeden Martell, Christopher Plummer.
Box Office: $311.4 milioni
Vale o non vale: Assolutamente da vedere, "Knives Out" è un prodotto di classe ben riuscito e con una solida idea alla base del progetto. Uno di quei (sempre più rari) casi in cui tutti i tasselli che vanno a comporre il puzzle si incastrano perfettamente tra di loro.
Premi: Candidato all'Oscar e al BAFTA per la Miglior sceneggiatura originale; candidato a 3 Golden Globe per Miglior film musical o commedia, attore protagonista (Craig) e attrice protagonista (de Armas).
Parola chiave: Slayer rule.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 4 febbraio 2021

Film 1796 - True Lies

Intro: Anche se si tratta di un classico, sinceramente non me lo ricordavo molto bene, per cui ho deciso che fosse venuto il momento di rivederlo!
Film 1796: "True Lies" (1994) di James Cameron
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: un po' 007, un po' Conan il barbaro e un po' "Freaky Friday" (se lo scambio fosse di identità e non di corpo), "True Lies" è una spy-comedy simpatica e molto dinamica che funziona praticamente sempre bene e fa sua, intelligentemente, quella tipicità austriaca di Schwarzenegger rilanciandola come punto di forza del suo personaggio, tanto assurdo e ripieno di cliché. Ma del resto è proprio questo il senso del film: prendere un attore famoso per i suoi personaggi fisicamenti distruttivi e metterlo in un contesto sofisticato come quello dello spionaggio e, al contempo, affiancargli un'attrice famosa per il suo passato horror affidandole il doppio ruolo dell'ingenua mogliettina in opposizione alla sexy agente segreta che sarà costretta a diventare. Non c'è niente di serio, è tutto estremamente esagerato e letale (in termini di esplosioni e distruzioni) e, bisogna ammetterlo, funziona. Chi l'avrebbe mai detto che Arnold Schwarzenegger e Jamie Lee Curtis potessero essere una perfetta coppia da grande schermo? Forse non in molti. Chi avrebbe scommesso che la Lee Curtis ci avrebbe guadagnato persino il suo SECONDO Golden Globe per questa interpretazione? Scommetto nessuno (e probabilmente nemmeno lei). Del resto si sa, i Golden Globe sono un mondo a parte.
Cast: Arnold Schwarzenegger, Jamie Lee Curtis, Tom Arnold, Bill Paxton, Art Malik, Tia Carrere, Eliza Dushku, Grant Heslov, Marshall Manesh, Charlton Heston.
Box Office: $378.9 milioni
Vale o non vale: Onestamente due ore e venti minuti sono un po' tanti, ma va detto che il film scorre comunque piuttosto bene. Tante le scene iconiche, come quella della limousine sul ponte in macerie, anche se quella che penso sia rimasta più nell'immaginario collettivo sia inevitabilmente la scena dello striptease che, sì, vede coinvolto l'utilizzo di un mangiacassette. Sipario.
Premi: Candidato all'Oscar e al BAFTA per i Migliori effetti speciali; vincitore del Golden Globe per la Miglior attrice protagonista commedia o musical (Jamie Lee Curtis).
Parola chiave: Terroristi.
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Bengi

mercoledì 18 marzo 2020

Film 1844 - Knives Out

Intro: Non vedevo l'ora di vederlo! Così appena è uscito in Argentina e, finalmente, è arrivato al cinema anche a Ushuaia, ci siamo fiondati in sala. Per me l'ultimo film in Terra del Fuoco.
Film 1844: "Knives Out" (2019) di Rian Johnson
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Eric
In sintesi: le aspettative erano alte visti gli svariati fattori per me di interesse: un cast magnifico e ricco di star, un genere cinematografico che - quando fatto bene - mi soddisfa tantissimo, critiche in patria ampiamente positive, la sceneggiatura e regia di colui che, per molti, ha guastato l'ultima trilogia di "Star Wars". Insomma, tantissima curiosità e, devo dire, "Knives Out" non mi ha deluso.
Ricordo perfettamente che durante la visione fossi un po' perplesso sull'andamento della storia, più che altro perché mi sembrava si sarebbe andati a parare esattamente dove mi aspettavo quando, in realtà, la parte finale del racconto ha ancora moltissimo da giocarsi. Bella sorpresa, quindi, e risultato finale per niente scontato, per un film che ha tanto da regalare al pubblico soprattutto in termini di ottime interpretazioni e colpi di scena. Insomma, un prodotto che colpisce nel segno.
In particolare ho trovato il tutto intelligentemente concepito e costruito, con un crescendo di suspense che porta costantemente lo spettatore a chiedersi chi mai sarà stato ad uccidere Harlan Thrombey (Plummer) e per quale motivo. Indaga sull'accaduto lo schivo Benoit Blanc (Craig, che già aveva investigato sulle vicende famigliari di un patriarca interpretato da Plummer in "The Girl with the Dragon Tattoo"), che deve destreggiarsi tra le sue deduzioni e le bugie di una famiglia estremamente eterogenea che dall'omicidio ha tutto da perdere; brillano nel cast, a parte i già citati, la meravigliosa Jamie Lee Curtis - in un momento particolarmente roseo della sua carriera -, Toni Collette, che può davvero interpretare chi vuole, e la sorpresa Ana de Armas (già vista in "Blade Runner 2049" e prima o poi al cinema con Craig nel prossimo 007 "No Time to Die") che nel ruolo dell'infermiera fa centro e rimane particolarmente impressa.
Insomma, fan del genere giallo fatevi sotto, qui c'è pane per i vostri denti.
Film 1844 - Knives Out
Film 2010 - Knives Out
Film 2152 - Glass Onion: A Knives Out Mystery
Cast: Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson, Toni Collette, Lakeith Stanfield, Katherine Langford, Jaeden Martell, Christopher Plummer.
Box Office: $313 milioni
Vale o non vale: Intrigante e ben realizzato, "Knives Out" fa parte di quel genere whodunit che in italia definiamo semplicemente giallo. Ci sono tutti gli elementi classici del genere, qui imbastiti con un piglio moderno e un ritmo inizialmente un po' sopito, ma che non manca di riprendersi nella seconda parte del film. Un buon intrattenimento da quarantena.
Premi: Candidato all'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale, a 3 Golden Globe per Miglior film musical o commedia, attore protagonista (Craig) e attrice protagonista (de Armas) e al BAFTA per la Miglior sceneggiatura.
Parola chiave: Vomito.

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Bengi

domenica 8 dicembre 2019

Film 1689 - Halloween

Intro: Conosco la saga e, in parte, l'ho anche vista; rimane il fatto che non sono un conoscitore fedele, ma solo un frequentatore casuale, diciamo. Però sono rimasto molto incuriosito quando, in America, questo ennesimo titolo del franchise non solo ha sbancato il botteghino, ma anche raccolto buone critiche. Insomma, un horror di buona qualità non si trova facilmente, per cui non potevo non precipitarmi al cinema!
Film 1689: "Halloween" (2018) di David Gordon Green
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: inutile girarci intorno: "Halloween" 40 anni dopo funziona molto bene e lascia soddisfatti. Teso al punto giusto, spaventoso, violento, con una Jamie Lee Curtis perfetta nel ruolo di paladina di una giustizia privata che sa principalmente di vendetta, il film centra l'obiettivo di ridare linfa alla saga e proporre al contempo qualcosa di nuovo e vecchio combinato insieme, dando ulteriore popolarità a Laurie Strode e a quel sadico serial killer di Michael Myers. Insieme i due personaggi agli antipodi formano una coppia da horror perfetta e straordinariamente oliata se si pensa a quanto tempo sia passato dal primo, iconico capitolo.
La storia è abbastanza semplice: Myers scappa dalla struttura in cui è da decenni imprigionato e sorvegliato e, per onorare l'anniversario, si ripresenta alla porta di Laurie. Non prima di aver sterminato metà della gente sul suo cammino, ovviamente. Lo scontro tanto atteso tra vittima - ormai non più tale - e carnefice rappresenta il picco della storia, nonché il momento certamente più appagante in termini di resa dei conti. Che poi, neanche a dirlo, non è finita qui: "Halloween Kills" e "Halloween Ends" sono i due sequel in preparazione che arriveranno al cinema rispettivamente il 16 ottobre 2020 e il 15 ottobre 2021.
Film 1042 - Halloween - La notte delle streghe
Film 1835 - Halloween H20: 20 Years Later
Film 1689 - Halloween
Film 2062 - Halloween Kills
Film 2145 - Halloween Ends
Cast: Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Virginia Gardner, Rhian Rees, Jefferson Hall, Virginia Gardner, Dylan Arnold, Miles Robbins, Drew Scheid.
Box Office: $255.5 milioni
Vale o non vale: Cercate una pellicola che vi faccia rannicchiare nella poltrona per la paura di ciò che succederà nella scena successiva? Bene, "Halloween" fa sicuramente per voi. Spaventoso, violento e ben concepito nel suo insieme, il sequel dell'originale del 1978 è un buon prodotto di terrore che lascerà soddisfatti non solo i fan della saga, ma anche chi fosse solo alla ricerca di qualche spavento cinematografico.
Premi: /
Parola chiave: Revenge.

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Bengi

mercoledì 14 agosto 2019

Film 1650 - A Fish Called Wanda

Intro: La prima volta lo vidi tanti anni fa perché me ne parlò mia zia che lo definì uno dei suoi film preferiti.
Film 1650: "A Fish Called Wanda" (1988) di Charles Crichton
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: non ricordavo benissimo la storia, per cui mi ha fatto piacere rivedere questa pellicola. "A Fish Called Wanda" è un film simpatico e certamente riuscito con un gruppo di comprimari in parte, anche se ammetto di non comprendere appieno il motivo per cui Kline abbia meritato l'Oscar come non protagonista. Ciò detto, il risultato finale è spassoso e fuori di testa quanto basta, Jamie Lee Curtis ci fa una gran figura e John Cleese ne esce dolcemente a pezzi, il tutto per una commedia su furti, voltagabbana e passione per la lingua italiana...
Cast: John Cleese, Jamie Lee Curtis, Kevin Kline, Michael Palin, Maria Aitken, Geoffrey Palmer, Cynthia Cleese.
Box Office: $62.5 milioni
Vale o non vale: Simpatico, divertente e con un cast perfettamente in parte, "Horrible Bosses" funziona grazie al suo umorismo scorretto e l'assurda premessa di uccidere i boss che non la smettono di perseguitare i poveri protagonisti.
Premi: Candidato a 3 Oscar per Miglior regia, sceneggiatura originale e attore non protagonista, ha vinto per quest'ultimo (Kline); 3 nomination ai Golden Globe (Miglior film, attrice e attore protagonisti); 7 candidature ai BAFTA (tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura originale) e 2 vittorie per Miglior attore (Cleese) e attore non protagonista (Palin). Vincitore del David di Donatello per la Migliore Sceneggiatura Straniera.
Parola chiave: Chiave.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 3 dicembre 2015

Film 1042 - Halloween - La notte delle streghe

In occasione di Halloween e in vista di una serata in compagnia... perché non scegliere questo titolo assolutamente in tema?

Film 1042: "Halloween - La notte delle streghe" (1978) di John Carpenter
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Pietro
Pensieri: Cult assoluto della cinematografia horror, ammetto a testa bassa di non averlo mai visto prima di questa volta, anche se erano anni che desideravo rimediare.
Così è stato che, la sera successiva alla notte delle streghe, io abbia finalmente visto uno dei film più famosi della cinematografia di Carpenter nella, diciamocelo, vana speranza di venire un po' spaventato. Non è stato così per una serie di motivi, il primo dei quali è certamente che nel 2015 "Halloween - La notte delle streghe" è una pellicola che non fa paura. Pur rimanendo indubbiamente un lavoro di assoluto riferimento per il genere, non si può non ammettere che oggi, vuoi per i tempi diversi, il montaggio meno rapido, una serie di aspetti della trama che la indeboliscono, di fatto l'aspetto orrifico ne viene a risentire. Poi, se proprio vogliamo essere onesti, a spaventare ci pensano capelli ed outfit della povera Jamie Lee Curtis...
In ogni caso vedere finalmente "Halloween" mi ha vagamente acceso la voglia di scoprire qualcos'altro di una saga che ha generato un po' di tutto nel giro di un trentennio, in particolare l'episodio celebrativo dei 20 anni "Halloween - 20 anni dopo" con un cast niente male e persino Janet Leigh, vera madre della Curtis. Chissà che non ci scappi prima o poi...
Comunque, per concludere, ora che ho visto ho capito il perché Carpenter sia riuscito a creare un mito dal suo personaggio: Michael Myers ha tutti gli elementi per essere il perfetto cattivo di un franchise horror praticamente interminabile, considerato che vuoi o non vuoi - e a giusta ragione, dato che lui è il cazzutissimo cattivo! - ad ucciderlo non si riesce mai. Implacabile, come il successo di questo primo "Halloween".
Film 1042 - Halloween - La notte delle streghe
Film 1835 - Halloween H20: 20 Years Later
Film 1689 - Halloween
Film 2062 - Halloween Kills
Film 2145 - Halloween Ends
Cast: Donald Pleasence, Jamie Lee Curtis, P. J. Soles, Nancy Loomis, Charles Cyphers, Kyle Richards, Nick Castle ("The Shape"), Tony Moran.
Box Office: $70 milioni
Consigli: L'occasione celebrativa è ghiotta e in effetti vederlo nel periodo di Halloween sortisce un effetto certamente positivo. Poi, chiaro, serve l'atmosfera giusta: notte, buio intorno, possibilmente soli (o con qualcuno che possa abbracciarvi). Il resto fatelo fare al film, che non mancherà quantomeno di suggestionare con le sue atmosfere cupe e violente. Ovviamente è molto diverso da un titolo horror contemporaneo, ma gli amanti del "vintage" non potranno non apprezzare. Anche perché si tratta di un vero e proprio classico.
Parola chiave: Haddonfield.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 23 aprile 2014

Film 698 - Veronica Mars - Il film

Dalla tv al cinema: il passo che non tutti i personaggi televisivi sono riusciti a fare. Per lei un risultato riuscito?

Film 698: "Veronica Mars - Il film" (2014) di Rob Thomas
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Non ho mai visto nessun episodio dei 64 che costituiscono la serie tv "Veronica Mars" e credo continuerà ad essere così, però questo film in qualche modo mi incuriosiva. Sarà che un po' Kristen Bell mi sta simpatica, un po' mi interessava questo personaggio televisivo di cui avevo sempre sentito parlare o (forse soprattutto) che un po' mi attraeva la presenza nel cast della mitica forever-spalla nonché "Non fidarti della str**** dell'interno 23" Krysten Ritter... Insomma, alla fine ho ceduto e guardato questa trasposizione cinematografica di una delle serie tv americane (a quanto pare) più apprezzata di sempre.
Chiaramente sto esagerando, ma è certo rilevante in questo caso tenere presente che la produzione è cominciata solo grazie all'aiuto dei fans della serie che hanno contribuito a raccogliere fondi per mettere in cantiere il film attraverso il sito Kickstarter. Inizialmente, infatti, la Warner Bros. aveva rifiutato di produrre la pellicola, motivo per il quale Rob Thomas e la Bell si sono adoperati cercando una maniera alternativa di riuscire nell'intento di portare al cinema la storia di Veronica che, in tv, aveva avuto un brusco arresto alla terza stagione senza vedersi riconfermare la quarta e lasciando, così, a bocca asciutta gli amanti della serie che avrebbero voluto vedere la fine della storia invece lasciata tronca. Lo scopo della pellicola, quindi, era anche questo. Raccolti, quindi, 2 milioni di dollari in meno di 10 ore - in totale i fondi raccolti sono stati $5,702,153 - la Warner Bros. ha poi deciso di tornare in campo partecipando alla distribuzione del film nella sale.
La premessa dell'auto promozione e produzione è una trovata interessante e, certo, anche questo fattore insieme agli altri ha contribuito a catalizzare la mia attenzione sul progetto. Il risultato finale, però, è meno riuscito delle aspettative. Nel senso che "Veronica Mars - Il film" è carino, ha una storia anche abbastanza interessante da seguire (per quanto poi banale), ma rimane sempre e comunque fedele ad un linguaggio più televisivo che cinematografico. Ovvero sembra di vedere un doppio episodio di una serie tv. E questo non è ok.
La trama da troppo spazio ad un inizio che rallenta tantissimo l'evolversi della storia ed è un'evidente mossa celebrativa per i fans che vedono riapparire pian piano sullo schermo tutti i personaggi della serie tv in una specie di big reunion sinceramente fine a se stessa. La storia non carbura e l'epilogo della vicenda - anche godibile - arriva dopo troppi convenevoli ed inchini nei confronti dei tanti che hanno seguito fedelmente l'evolversi televisivo.
Il cast, che ritrova tutti i principali protagonisti della storia, è capitanato da una Kristen Bell piuttosto in forma, evidentemente a suo agio nel riprendere i panni della detective Veronica, anche se il suo personaggio fallisce in pieno per quanto riguarda le storie d'amore (la sceneggiatura da questo punto di vista è proprio mal gestita).
Insomma, direi che in generale "Veronica Mars" possa considerarsi la fine che i fans si aspettavano, ma per il resto del pubblico sia qualcosa di meno riusciuto. Non è brutto, ma comunque è evidente fin da subito che il salto di qualità dalla tv al grande schermo non ha saputo tradursi in un prodotto prettamente cinematografico slegato dal linguaggio televisivo. Cosa che - seppure di qualità inferiore rispetto alla serie tv - ha saputo fare la prima pellicola di "Sex and the City", capace di ritagliarsi uan nuova dimensione cinematografica diversa da quella del picolo schermo, differente nell'approccio narrativo proprio perché differente era il medium di comunicazione utilizzato. "Veronica Mars - Il film" è, invece, 'film' solo perché, a differenza di un qualunque episodio da 60min del telefilm - questo ne dura 107.
Box Office: $3,474,314
Consigli: I fans della giovane investigatrice privata andranno in brodo di giuggiole per questa pellicola. Gli altri spettatori un po' meno, più che altro perché il film fallisce nel crearsi una propria identità distinta da quella televisiva da cui proviene. Bene Kristen Bell che è credibile nel ruolo; piccolissimo ruolo per nientemeno che Jamie Lee Curtis.
Parola chiave: Barca.

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Bengi

venerdì 7 dicembre 2012

Film 488 - Ancora tu!

Serata casalinga per combattere il gelo ormai arrivato. Ci voleva per forza un film da guardare!


Film 488: "Ancora tu!" (2010) di Andy Fickman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Jé
Pensieri: In cerca di una commediola senza pretese di testa o contenuti, ci siamo imbattuti nel divertente trailer di "You Again" che racconta la storia di una generazionale battaglia di popolarità pre e post liceale consumata durante l'organizzazione di un matrimonio. Già perchè la sposa al liceo vessava la sorella del futuro marito; stesso discorso per la madre di quest'ultimo con la zia della sposa stessa. Intricato da dire, ma sul grande schermo immediato.
Davvero niente di che se non una serie di gag da risata facile dietro l'altra, eppure il divertimento non è mancato. Vincono su tutte la mitica nonnia Betty White, sessuomane social network dipendende, e la fantastica wedding planner Kristin Chenoweth che più bislacca non si può.
Per il resto i personaggi sono piuttosto standard e l'ordine degli eventi è prevedibile, ma si sopravvive alla visione dei 105 minuti in compagnia, però, di un cast di tutto rispetto: da Kristen Bell ("Scream 4", "Burlesque", "Non mi scaricare") a Jamie Lee Curtis ("Halloween: La notte delle streghe", "Un pesce di nome Wanda") passando per Sigourney Weaver ("Una donna in carriera", "Avatar"), Victor Garber ("Alias", "Argo") e Odette Annable ("Dr. House - Medical Division").
Tutto sommato è un prodotto che mantiene le aspettative di disimpegno e e brio; certamente non si può dire che sia nulla di che e, anzi, come commedia ad alto potenziale d'incasso ha dimostrato di non funzionare granché: $32,005,248 guadagnati nel mondo a fronte di una spesa di 20 milioni.
Se posso essere sincero credo che principalmente la cosa si debba alla poca affermazione della Bell che, nonostante i numerosi tentativi di lancio nel mondo del cinema dopo la fortuna in tv con "Veronica Mars", non è mai riuscita ad avere un film che facesse il botto al box office.
Comunque, a parte questo, "Ancora tu!" non è niente di malvagio.
Consigli: Per una serata tra amici all'insegna della risata leggera. Da non perdere il finale: la storia si ripete!
Parola chiave: Popolarità.

Trailer

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