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venerdì 15 novembre 2024

Film 2322 - Evil Dead Rise

Intro: Continua la scia di film dell'orrore. Mi era rimasto questo titolo da recuperare dal gruppetto di pellicole che mi ero preparato in vista di Halloween.

Film 2322: "Evil Dead Rise" (2023) di Lee Cronin
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Sarah
In sintesi: ricordavo quanto grafico e violento fosse il precedente remake dell'originale "Evil Dead" che avevo visto anni fa al cinema, quindi onestamente non mi aspettavo nulla di diverso da questo "Evil Dead Rise". E avevo ragione.
Possessioni demoniache, litri e litri di sangue, arti mozzati e compagnia bella, il film di Lee Cronin di certo non si sottrae in termini di adesione al genere horror. L'atmosfera è perfettamente inquietante al pari della performance della protagonista Lily Sullivan, che qui davvero non si risparmia.
È una montagna russa di emozioni, ma funziona molto bene.
Ps. Forse avrei fatto meglio a non vederlo da solo, in camera mia, al buio, anche se le circostanze hanno certamente reso l'esperienza più... coinvolgente!
Film 551 - La casa
Film 2321 - Evil Dead Rise
Cast: Lily Sullivan, Alyssa Sutherland, Morgan Davies, Gabrielle Echols, Nell Fisher.
Box Office: $147 milioni
Vale o non vale: Per chi apprezza il genere, sicuramente un titolo da recuperare. Ben fatto, narrativamente solido, un film che non si risparmia e non ha paura di sacrificare i propri personaggi (il che trovo sempre particolarmente apprezzabile). Decisamente non un film per tutti.
Premi: /
Parola chiave: Terremoto.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 2 luglio 2020

Film 1737 - San Andreas

Intro: Ormai una sorta di tradizione della casa, un altro film tutti insieme per spassarcela un po' a costo zero.
Film 1737: "San Andreas" (2015) di Brad Peyton
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: devo dirlo, ci sono disaster movies migliori, ma era da un po' che volevo rivederlo e l'occasione sembrava quella giusta. Forse manca un po' di quella grandezza epica che hanno certi film di Emmerich come "2012" e "The Day After Tomorrow", comunque "San Andreas" regala sufficiente intrattenimento e distruzione per funzionare. Anche qui Dwayne Johnson interpreta il suo unico personaggio da pellicola d'azione, tutto muscoli e famiglia.
Ps. Date una chance alla bella canzone di Sia dei titoli di coda, cover di "California Dreamin'" dei The Mamas and the Papas.
Film 954 - San Andreas
Film 1737 - San Andreas
Cast: Dwayne Johnson, Carla Gugino, Alexandra Daddario, Ioan Gruffudd, Archie Panjabi, Kylie Minogue, Paul Giamatti, Will Yun Lee, Colton Haynes.
Box Office: $474 milioni
Vale o non vale: Facile facile, sufficientemente distruttivo, persino adrenalinico in certe parti, "San Andreas" utilizza la scusa del disastro naturale per dare l'ennesima occasione a Johnson di interpretare il macho dai saldi valori che salva la situazione grazie a coraggio e tenacia. La famiglia e il mondo ringraziano.
Premi: /
Parola chiave: Famiglia.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 novembre 2019

Film 1670 - Winchester

Intro: La combo Helen Mirren + horror mi sembrava un richiamo impossibile da ignorare!
Film 1670: "Winchester" (2018) di The Spierig Brothers
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente non solo una gran boiata, ma anche una gran delusione. Non tanto perché non ci si potesse aspettare un potenziale di cagata pazzesca, ma più che altro perché sulla carta gli elementi parevano esserci tutti: una grande attrice come Helen Mirren, un racconto di spiriti ispirato nientemeno che a una storia vera (quella dell'ereditiera Sarah Pardee Winchester, moglie nientemeno che del signore delle armi Oliver Fisher Winchester, e della sua ossessione per il continuo ampliamento della Winchester House in cui viveva), atmosfere sufficientemente inquietanti e dark.
Nonostante sarebbe parso plausibile aspettarsi quantomeno un prodotto decente, nella realtà questo "Winchester" manca di una trama interessante che non si esaurisca una volta rivelato il misterioso comportamento ossessivo della sua protagonista e non sorprende, quindi, che non riesca ad andare oltre quella bidimensionalità comune a tutti quegli horror misto thriller che non aggiungono nulla al genere di cui fanno parte. Peccato, si poteva fare molto di più.
Cast: Helen Mirren, Jason Clarke, Sarah Snook, Laura Brent, Bruce Spence.
Box Office: $46 milioni
Vale o non vale: Se siete alla ricerca di un buon horror - magari ancora sulla scia di Halloween appena passato - consiglio vivamente di evitare questo film. Non solo non soddisfa e non fa paura, ma anzi lascia francamente piuttosto delusi.
Premi: Candidato a 4 Razzie Award per Peggior film, regia, sceneggiatura ed attrice protagonista.
Parola chiave: Armi.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 10 giugno 2015

Film 954 - San Andreas

Io adoro i disaster movies, dunque non potevo sottrarmi alla visione di questo titolo appena uscito. Stranamente non ero a conoscenza del suo arrivo nelle sale, il che mi ha leggermente sorpreso, considerando che è difficile sfuggire alla pressante campagna pubblicitaria di un blockbuster...

Film 954: "San Andreas" (2015) di Brad Peyton
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Considerato il preambolo si capisce già che "San Andreas" tutto sommato mi è piaciuto, anche se ha degli evidenti problemi, per non dire mancanze. Differentemente dai titoli catastrofici cui ci ha abituato Roland Emmerich - come "The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo" e "2012" - qui siamo di fronte a una pellicola che ci prova, ma non riesce del tutto a realizzare qualcosa di compatto e davvero incisivo. Perché sì, fa comodo un budget di 110 milioni di dollari ed effetti speciali a pioggia, ma se li sfrutti male i due elementi non bastano da soli a portare a casa un buon risultato. E "San Andreas" soffre di questo problema.
Anche se ho apprezzato la scelta di una serie di riprese dal basso, che limitano il campo visivo dello spettatore ma lo catapultano nel cuore dell'azione (rendendo l'esperienza terremoto piuttosto credibile), alla lunga la mancanza di riprese dall'alto che rappresentino la terra che trema nel momento in cui accade risulta un po' deludente. Perché, diciamocelo, il terremo c'è, ma si vede meno di quanto non ci si aspetterebbe. Gli edifici crollano, e noi ci siamo dentro. Le macchine vengono schiacciate, e noi ci siamo dentro. La falda di San Andreas si stacca, ma vediamo solo un enorme canyon dopo che si è già formato. In queste scelte si capisce, forse, che Brad Peyton non è Emmerich. Ma c'è dell'altro.
La trama. Qui la questione è più problematica. Perché se visivamente il film non ha problemi, l'intreccio narrativo è debole. Il protagonista Ray è il classico macho tutto d'un pezzo che ama la sua donna, compagna per la vita, e la sua famiglia, tormentato da una perdita del passato che lo ha costretto a tantissime sofferenze interiori mai affrontate. E' un tipo che parla come un qualunque personaggio di Steven Seagal, uno che, di fronte a una città rasa al suolo, alla domanda della moglie su cosa ne sarà di loro, risponde: "Ricostruiremo tutto". Credo di aver reso l'idea.
La mancanza di spessore umano non è peculiare solo di Ray, ma un problema più generale. Quando si parla della morte della prima figlia o quando i protagonisti si trovano di fronte alla distruzione totale causata dalla catastrofe, dai dialoghi traspare freddezza e distacco, il che è un grande punto a sfavore. Fa sembrare tutto poco credibile. Se poi ci aggiungiamo che i tre attori princiapali Dwayne Johnson, Carla Gugino e Alexandra Daddario sono praticamente incapaci di esprimere emozioni sensate relativamente al contesto in cui si trovano, si capisce perché a livello umano-comunicativo qui si fallisca, finendo per disintegrare un invece auspicabile effetto empatia che avrebbe certamente aiutato a creare una connessione tra chi vive la tragedia sullo schermo e chi la guarda. Fortunatamente per la produzione la capacità degli effetti speciali di rendere il tutto particolarmente realistico arriva là dove la scuola di recitazione non ha potuto. Poi, per carità, mi rendo conto che non interessi a nessuno che i personaggi qui siano interpretati in maniera impeccabile (i commenti standard dei miei vicini di posto in sala, ogni volta che compariva sullo schermo la Daddario, erano qualcosa di simile a "Cazzo che figa"), però a volte l'incapacità espressiva mi era veramente fastidiosa.
Aggiungo - e poi sulla trama la finisco - che trovo assurdo che uno come Ray, presentato quale eroe puro, immacolato e perfino tormentato, sfrecci attraverso tutte le sfighe che il terremoto riesce a generare con il solo intento di salvare la sua famiglia. Moglie e figlia sono i suoi unici due target, salvare altre persone è collaterale e succede raramente semplicemente perché non è in programma. Ho trovato questo aspetto veramente stupido per tutta la durata del film, considerato che essendo un pompiere il personaggio di Dwayne Johnson è istruito e preparato per tali emergenze, per non dire che il suo lavoro si prefigura il salvataggio delle persone tra i suoi compiti primari... In ogni caso, nel complesso buono e meno buono si mischiano in un risultato finale che è precisamente ciò che ci si sarebbe aspettato da questo tipo di blockbuster qualche anno fa, ovvero tanto baccano e distruzione (pompati via pc) e pochissima rilevanza della storia. Ci sta, anche se mi sembra si sia fatto un leggero passo indietro rispetto a ciò che oggi il mondo del cinema commerciale è in grado di offrire. E la cosa mi è sembrata più evidente nel primo tempo, che fatica un po' a decollare. Fino a quando la storia non prende il via - e per storia intendo terremoto e relative conseguenze -, il tutto procede in maniera anonima e ci si chiede quando, finalmente, si arriverà al dunque (ma la cosa più inutile è la presenza di Kylie Minogue, il cui tanto chiacchierato cameo dura sì e no 30 secondi). E' la seconda parte del film, quindi, a salvare la baracca, riuscendo a dare al pubblico ciò che vuole, mettendo finalmente in gioco i suoi protagonisti che fino a quel momento e nonostante tutto ciò che accade loro intorno, sono tutti illesi e nemmeno sbucciati, regalando una buona dose di azione alla trama. E quando tutto questo si verifica, "San Andreas" funziona.
In definitiva, una nuova pellicola che prende in considerazione gli effetti devastanti di un evento naturale distruttivo riesce ancora ad attirarmi, curioso, al cinema. Questo titolo in particolare è meno riuscito di altri, però si lascia vedere tranquillamente e alla fine si esce dalla sala sufficientemente soddisfatti.
Ps. Cast ricchissimo (a dire il vero pure troppo): Dwayne Johnson, Carla Gugino, Alexandra Daddario, Hugo Johnstone-Burt, Art Parkinson, Ioan Gruffudd, Archie Panjabi, Paul Giamatti, Will Yun Lee, Kylie Minogue, Colton Haynes, Todd Williams, Alec Utgoff.
Film 954 - San Andreas
Film 1737 - San Andreas
Box Office: $309 milioni
Consigli: Gli amanti del genere 'distruttivo' posso gioire, finalmente una nuova produzione che ipotizza qualche evento catastrofico e le relative implicazioni (qui terremoto + tsunami). Chi gradisce meno può essere meno entusiasta. Questo film è carino, ma davvero niente di più perché a parte presentare buoni effetti speciali, fatica a costruire narrativamente il contesto e a caratterizzare personaggi che alla fine risultano solo stereotipati. Per fare un paragone, genera la stessa delusione di quell'"Into the storm" dell'anno scorso. Quindi, va benissimo per una serata domanita dall'azione e dai sussulti generati dalla spettacolarità delle immagini, ma per il resto non suscita molto altro in chi guarda.
Parola chiave: Faglia.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi