Un bel film in costume mi piace sempre. Se è bello, appunto.
Film 341: "Anonymous" (2011) di Roland Emmerich
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Serena
Pensieri: Parrebbe andare tutto bene fino a un certo punto in questo film. Roland Emmerich, con mia non poca sorpresa, dirige una pellicola completamente fuori dal suo standard (suoi i catastrofici "2012", "Independence Day", "Godzilla", "The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo", "Stargate", ma anche "Il patriota" e il noiosissimo "10000 A.C.") e si avventura nel film storico riveduto e scorretto. La tesi è la seguente: non è stato William Shakespeare a scrivere le opere che portano il suo nome, ma il Conte di Oxford che, essendo nobile, non poteva abbassarsi alla pubblicazione di opere scritte e recanti la sua firma. Ingaggerà uno sciocco attoruncolo - Shakespeare, appunto - che, spacciandosi per autore, coprirà il conte ma intascherà anche la sua gloria.
Non fosse che della tesi di complotto non mi interesso in questa sede e lascio pure che ciò che sostiene la pellicola possa eventualmente avere un senso, mi vorrei soffermare su certi aspetti, invece, che mi hanno infastidito.
Innanzitutto Vanessa Redgrave, che sulla carta pareva un Regina Elisabetta I di grande impatto, risulta invece una sciocca marionetta in mano ai suoi consiglieri. I complotti di corte hanno sempre un fascino, ma ciò che mi ha sempre colpito della figura di questa monarca era il carattere deciso e autoritario. Qui, invece, è più infantile di una bambina, più insicura che mani nel compiere qualsivoglia azione. E, permettetemi di rovinare parte della trama, è anche un bel po' zoccola. La interpreta in età giovanile la più sconosciuta Joely Richardson ("Nip/Tuck", "Il patriota", "La carica dei 101 - questa volta la magia è vera"), casualmente reale figlia di Vanessa Redgrave nella realtà. La somiglianza, però, non c'è.
Altro momento veramente poco piacevole, per non dire di cattivo gusto, il punto - chiave per la trama? - in cui viene rivelato l'incesto. E' un po' disgustoso, a mio avviso, oltre che una scelta per la storia poco felice e a mio avviso non per forza necessario.
Tutto questo va incorniciato in un ambito quasi per niente riuscito per una pellicola ad alte pretese (con addirittura un inizio a teatro con Derek Jacobi a introdurre un prologo e ad alzare di molto le mire stilistiche della sceneggiatura, con forse qualche pretesa di serietà di troppo), con una produzione ad alto budget e dettagli tecnici piuttosto curati, soprattutto deducibile dai bei costumi.
Il contorno, però, è scarno e la trama non decolla mai, anzi regala più di uno sbadiglio. Il rammarico per la triste condizione del Conte di Oxford/Rhys Ifans ("Harry Potter e i doni della morte: Parte I", "Notting Hill") non arriva mai
allo spettatore, forse anche per via dello scetticismo che regna attorno alla tesi proposta da questo "Anonymous". Un protagonista, poi, così di poco richiamo e un resto del cast piuttosto sconosciuto ai più, ha decretato un insuccesso decisamente evidente di questa pellicola: $14,158,978 di incasso, meno della metà di quelli spesi per produrlo.
Ps. Il cast inglese è composto da ben 3 attori che hanno partecipato alla saga di Harry Potter: il protagonista Rhys Ifans (Xenophilius Lovegood), David Thewlis (Prof. Lupin) e Jamie Campbell Bower (Grindelwald).
Consigli: Non esattamente un film brillante, ma per chi ama le storie di epoca elisabettiana con sontuosi costumi e una buona ricostruzione scenica, questo è sicuramente un prodotto di valore. Se, invece, si guarda alla trama, meglio essere preparati. E clementi...
Parola chiave: Incesto.
Trailer
#HollywoodCiak
Ric
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