Sempre in vacanza in Lussemburgo, sono tornato al cinema per recuperare un film che, altrimenti, in Italia non sarei più riuscito a vedere. In più ho preferito vederlo in lingua, convinto che la versione originale avrebbe fatto non poco la differenza...
Film 1392: "Wonder Woman" (2017) di Patty Jenkins
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dopo l'avventura testosteronica (e un po' fine a se stessa) di "Batman v Superman" questo "Wonder Woman" realizza per la DC Comics quello che il primo "Captain America" ha fatto per la Marvel: alza la posta in gioco, crea un contesto, va oltre il mero divertimento. Con alcune sostanziali differenze. La prima è che Diana Prince è una donna, la seconda è che questa pellicola funziona meglio, molto meglio.
Per quanto riguarda il primo aspetto, bisogna dire che era ora che anche i blockbuster legati ai supereroi si accorgessero di poter sopravvivere tranquillamente - e fare una barca di soldi - mettendo una donna al comando. Certo, il diktat combattimento & superpoteri non si bypassa, ma riscoprire la grande potenzialità dei personaggi femminili è qui un vero piacere. Gli appassionati di cinecomics, come si vede dall'incasso, non si fanno certo spaventare dal genere del protagonista, sicché è inutile farsi troppe remore legate alla sessualità di chi sta al centro della storia, quando quest'ultima è buona. Ed è qui che passiamo al secondo punto.
La trama di questo primo "Wonder Woman" è ben scritta e coinvolgente, in grado di costruire climax narrativi efficaci e soddisfacenti, per un risultato finale che è un'inattesa sorpresa. Non penso di dire qualcosa di singolare se sottolineo il mio scetticismo nei confronti di un prodotto partorito dalla stessa casa di produzione di altri titoli francamente mediocri relativi allo stesso franchise. Per il nuovo Superman non provo alcun interesse - se non per la presenza di Amy Adams - e lo scontro tra quest'ultimo e l'ennesimo Uomo Pipistrello è stato meno eccitante del previsto, per cui la sorpresa non è stata poca nello scoprire che sì, anche alla DC sono in grado di scrivere una bella sceneggiatura e persino non rovinarla attraverso bislacchi effetti speciali (perché Doomsday in "Dawn of Justice" era veramente ridicolo).
Il mondo di Diana e la sua protagonista funzionano bene, soprattutto grazie ad un racconto che furbescamente utilizza l'espediente narrativo del ricordo (siamo in un gigantesco flashback) e dà pieni poteri alla sua eroina, magnificamente incarnata da una Gal Gadot quasi sempre in parte, in qualche occasione acerba. L'accompagnamento di Chris Pine - che in tutta la pellicola urla il nome della protagonista allo stesso identico modo concitato - è perfetto e i due formano una coppia particolarmente affiatata, oltre che bella. La storia non li risparmierà.
Effetti speciali funzionali, uso massiccio ma ben calcolato del rallenty, combattimenti di grande intrattenimento, una fotografia accattivante e, quello che ho preferito, una colonna sonora pazzesca (di Rupert Gregson-Williams). Tutti questi elementi insieme fanno sì che "Wonder Woman" sia il primo prodotto DC Comics per il cinema per il quale valga veramente la pena di andare al cinema. La speranza è che, avendo imparato dai precedenti errori, la produzione proceda d'ora in avanti seguendo il percorso e il buon lavoro fatto in questa occasione (a novembre ci aspetta il primo "Justice League" cui seguiranno il sequel e, naturalmente, "Wonder Woman 2").
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
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Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Connie Nielsen, Elena Anaya, Ewen Bremner, Lucy Davis, Saïd Taghmaoui.
Box Office: $779.6 milioni
Consigli: Pellicola riuscita e di grande intrattenimento che consegna, dopo anni di tentativi e persino una Megan Gale in lizza per il ruolo, Wonder Woman al grande schermo. Personalmente ho trovato il film una grande sorpresa, con un finale strappalacrime che non mi sarei davvero immaginato. In lingua è un'esperienza coinvolgente e perfettamente comprensibile anche senza i sottotitoli, perciò l'opzione è da tenere in considerazione. Sicuramente uno dei blockbuster sui supereroi più riusciti.
Parola chiave: Ares.
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#HollywoodCiak
Bengi
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