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martedì 13 febbraio 2024

Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom

Intro: Tornato a Dublino, ricomincio il mio pellegrinaggio cinematografico con un titolo uscito prima di Natale e che non ero riuscito ancora a recuperare.

Film 2247: "Aquaman and the Lost Kingdom" (2023) di James Wan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Kate
In sintesi: non che il primo film mi fosse particolarmente piaciuto, ma con questo secondo capitolo mi pare che le cose siano solo che peggiorate.
Confuso e caotico, brutto da guardare (gli effetti speciali sono tremendi) e in generale con veramente poco da aggiungere in termini di progressione della storia, "Aquaman and the Lost Kingdom" è un sequel innecessario che, forse, avrebbe funzionato qualche anno fa quando i film sui supereroi avevano ancora successo a prescindere dal contenuto, ma non nell'annus horribilis di DC e Marvel e in un contesto attuale che che vede un affaticamento generale dei titoli di questo genere (e il box-office ne ha dato ulteriore prova).
Film 1708 - Aquaman
Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom
Cast: Jason Momoa, Patrick Wilson, Amber Heard, Yahya Abdul-Mateen II, Randall Park, Dolph Lundgren, Temuera Morrison, Martin Short, Nicole Kidman.
Box Office: $429.7 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Solo per gli amanti sfegatati del genere o chi apprezzi i prodotti cinematografici della DC.
Premi: /
Parola chiave: Tridente.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 21 ottobre 2023

Film 2209 - Blue Beetle

Intro: Dopo 4 giorni di vacanza messicana, Ciarán ha dovuto prendersi un giorno di riposo perché non si sentiva troppo bene, quindi ho dovuto improvvisare una giornata in solitaria tra musei, parchi e, neanche a dirlo, una capatina al cinema.

Film 2209: "Blue Beetle" (2023) di Ángel Manuel Soto
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: felice di aver ritrovato la mia tradizione di un film in ogni Paese in cui mi reco, mi sono decisamente approcciato a questa pellicola con le migliori intenzioni: ero stanco dopo aver passato ore ed ore al museo antropologico di Città del Messico (assolutamente da visitare) e avevo decisamente bisogno di una pausa seduta. Le 2 ore di durata di "Blue Beetle" mi sono, dunque, sembrate la soluzione perfetta, soprattutto considerato che si era pure messo a piovere.
La verità è che questa pellicola non mi ha deluso e, anzi, vi ho trovato esattamente quello che stavo cercando: spensierato divertimento. Poi, per carità, c'è ampio margine di miglioramento, ma non mi pare proprio che il risultato finale sia tanto terribile quanto la critica sembrerebbe far credere. Forse il problema non è tanto questo titolo in particolare, quanto il fatto che il mercato cinematografico è stato letteralmente invaso da prodotti simili sui supereroi e il vero problema qui è che "Blue Beetle" si è unito veramente tardi alla festa.
Certo, un antagonista più incisivo e meno generico avrebbe sicuramente aiutato, però ho apprezzato l'approccio più "familiare" che la storia sceglie, preferendo di includere i vari membri della famiglia di Jaime (Xolo Maridueña) invece che relegarli semplicemente a personaggi secondari. La vera forza di questo film, infatti, è la centralità dei personaggi secondari o, per meglio specificare, della famiglia Reyes. E sì, ci sono alcune somiglianze con la parabola narrativa iniziale di Peter Parker, ma la caratterizzazione di personaggi come la nonna (la candidata all'Oscar Adriana Barraza) o lo zio (George Lopez), probabilmente due dei personaggi più inaspettatamente assurdi della storia delle pellicole sui supereroi - con il grande pregio di risultare genuini e non forzati - vale da sola la visione di questo film. Qualcuno potrebbe obiettare che "Blue Beetle" dovrebbe concentrarsi più sul suo protagonista che su chi gli sta intorno, eppure alla fine non si può fare a meno di non amare questi due personaggi (e in misura minore anche la sorella, interpretata da Belissa Escobedo).
Una cosa che, devo ammettere, ho trovato alcunto irritante è, invece, il personaggio di Jenny Kord (Bruna Marquezine), classico stereotipo dell'9interesse amoroso del protagonista per di più in questo caso interpretato da un'attrice secondo me non perfetta per la parte. (There was something about her...)
In generale, comunque, ho trovato "Blue Beetle" spensieratamente piacevole. Certo non rivoluzionario, ma un buon esempio di primo capitolo della storia di un nuovo supereroe. Dubito ce ne sarà un secondo considerato il gigantesco flop al botteghino che è stato questo film per la DC - $104 milioni solo per produrlo - però, per quanto mi riguarda, un prodotto divertente.
Cast: Xolo Maridueña, Adriana Barraza, Damián Alcázar, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon, George Lopez, Bruna Marquezine, Belissa Escobedo, Elpidia Carrillo, Harvey Guillén, Becky G.
Box Office: $129 milioni
Vale o non vale: Visivamente molto curato - con un'attenzione particolare per colori e luci - "Blue Beetle" va preso per quello che è, ovvero una prodotto per spegnere il cervello che mira a intrattenere e divertire il pubblico. E, in questo senso, ho trovato il primo film su un supereroe di ogirini latine perfettamente conforme alle aspettative e tutto sommato ben realizzato.
Premi: /
Parola chiave: The greater good.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 novembre 2022

Film 2146 - Black Adam

Intro: Il personaggio del fumetto non lo conoscevo, ma sicuramente non mi lascio sfuggire una pellicola sui supereroi!

Film 2146: "Black Adam" (2022) di Jaume Collet-Serra
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: questa pellicola me ne ha ricordate tante altre tutte mixate insieme, per un risultato finale che manca di originalità, anche se tutto sommato il film intrattiene. Niente di inedito, per carità, ma sicuramente abbiamo visto di peggio.
Per me, infatti, la mancanza di novità non è nemmeno troppo problematica (ormai ne siamo più che abituati). Qui la questione è che "Black Adam" richiama alla mente una miriade di altri film, senza mai riuscire a svincolarsi da questa sensazione di deja-vù e affermarsi in quanto prodotto autonomo e specifico.
Di seguito la mia personale lista di vari aspetti di questa pellicola che mi hanno ricordato altri titoli:
1. Hawkman è uguale a Falcon della Marvel;
2. Doctor Fate è uguale (ma che ve lo dico a fare?) a Doctor Strange;
3. Atom Smasher ricorda Ant Man;
4. Cyclone ricorda Storm degli X-Men;
5. la Justice Society ricorda inevitabilmente la Justice League;
6. l'ambientazione nella città fittizia e non occidentale di Kahndaq, sorta di universo chiuso in se stesso, ricorda Wakanda;
7. gli (orrendi) effetti speciali ricordano quelli del tremendo "Gods of Egypt".
Questi i riferimenti che mi balenavano costantemente in testa mentre guardavo il film, tanto da distrarmi dalla trama. Non ricordo che mi fosse mai capitato in maniera così lampante di trovare somiglianze con altri titoli visti in precedenza.
Ora, personalmente non ho gli strumenti per decretare chi o cosa sia stato creato prima, di fatto e basandomi sull'uscita in sala dei vari franchise che ho citato, "Black Adam" è quello arrivato tardi alla festa. Il che, associato alla generale mancanza di originalità di cui sopra, non fa che sminuire la qualità del prodotto finale.
Poi, per carità, Dwayne Johnson fa quello che può - o meglio, quello che sa fare - per salvare un personaggio la cui unica caratteristica parebbe quella di ribadire ad oltranza di non essere l'eroe che tutti attendono, non esattamente una base solida su cui lavorare. Se ci aggiungiamo che, nei panni dello spettatore medio (leggere non fan), ho faticato a capire la connessione tra questo personaggio e il suo invocare "Shazam", di fatto questa esperienza "Black Adam" è stata tante cose, ma non certo un primo capitolo introduttivo per questo personaggio ben spiegato e caratterizzato.
Se ci sarà un secondo episodio, speriamo che trovi una prospettiva più personale e una sceneggiatura più volenterosa.
Cast: Dwayne Johnson, Aldis Hodge, Noah Centineo, Sarah Shahi, Marwan Kenzari, Quintessa Swindell, Mo Amer, Bodhi Sabongui, Pierce Brosnan, Djimon Hounsou, Viola Davis, Henry Cavill.
Box Office: $351.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Bah, non certo un capolavoro, ma un primo capitolo introduttivo facile quanto basta a spegnere il cervello. Dwayne Johnson fa Dwayne Johnson che fa Dwayne Johnson in ogni film con Dwayne Johnson protagonista. Al singolo decidere se questa ennesima copia carbone valga una chance (e le 2 ore di tempo di visione).
Premi: /
Parola chiave: Crown of Sabbac.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 30 marzo 2022

Film 2098 - The Batman

Intro: Biglietto prenotato con una settimana di anticipo e a giusta ragione: il cinema era completamente pieno!

Film 2098: "The Batman" (2022) di Matt Reeves
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Oisin, Rafael
In sintesi: era da un po' che non mi capitava di vivere un'esperienza cinematografica collettiva e devo dire che la cosa è stata un'aggiunta positiva alla visione di questo nuovo Batman. Che, diciamocelo pure, è stato una grande sorpresa.
Nonostante non mi sia perso nessuna delle ultime uscite cinematografiche del giustiziere di Gotham, non posso certo dire di essere uno dei suoi fan più accaniti, per cui il fatto che mi sia sentito tanto rapito e coinvolto da questa pellicola mi ha davvero colto di sorpresa.
Innanzitutto ho davvero apprezzato l'interpretazione di Zoë Kravitz che ho trovato servire perfettamente il tono e il mood della storia: ottima scelta di cast e finalmente per lei il ruolo da protagonista che si merita. Robert Pattinson è sorprendentemente in parte e funziona bene, nonostante una sorta di ritorno al pallore di "Twilight" e quell'allure costante da cane bastonato. Devo dire che, comunque, considerata quale atmosfera si è voluta dare al film, il suo Bruce Wayne è ben costruito e credibile.
Per il resto è la storia a farla davvero da padrone, o almeno così è stato per me. L'anima thriller di questa nuova avventura di Batman è ben mescolata ad atmosfere horror che confezionano un film cupo e tesissimo che ricorda molto (quel capolavoro di David Fincher) "Seven" e il violento sadismo di "Saw", il tutto per un risultato finale che mi ha coinvolto dall'inizio alla fine. Anzi, devo ammetterlo, che mi ha tenuto incollato alla sedia dall'inizio alla fine. E non è cosa da poco per un film di 3 ore.
Ecco, se poi devo trovare un difetto a "The Batman" posso dire che la durata è un fattore da non sottovalutare, anche se onestamente non ho sofferto troppo la tempistica sopra la media (ho sofferto più il fatto di essere seduto di fianco a qualcuno che non vedeva una doccia da tempi immemori).
Detto ciò, per me "The Batman" è stato la sorpresa che non mi aspettavo e il buon film di supereroi di cui avevo bisogno, specialmente per credere ancora nell'universo DC.
Cast: Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Jeffrey Wright, John Turturro, Peter Sarsgaard, Andy Serkis, Charlie Carver, Max Carver, Barry Keoghan, Colin Farrell.
Box Office: $674.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Decisamente da vedere, specialmente se sia amano i film intensi e densi di storia, magari a tinte thriller/horror. Mettiamoci, poi, che si tratti di un film sui supereroi e, boom!, abbiamo fatto l'en plein. Per me un grande film su Batman, un ottimo cast, una storia avvincente e raccontata col giusto tono.
Premi: /
Parola chiave: Rat.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 15 ottobre 2021

Film 2042 - The Suicide Squad

Intro: Sembrava che finalmente la DC Comics ce l'avesse fatta ad imbroccarne una... Ma sarà stato davvero così?

Film 2042: "The Suicide Squad" (2021) di James Gunn
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: Kate, Oisin, Rafael
In sintesi: James Gunn passa alla concorrenza, scrive e dirige questo sequel del primo (disastroso) "Suicide Squad" e tenta di riproporre quella magia inaspettata che aveva regalato a "Guardians of the Galaxy" un successo tanto clamoroso quanto inaspettato.
Tutto qui sembra voler replicare quella stessa formula: un gruppo di antieroi, un personaggio creato al computer a cui spetta un range di frasi estremamente limitato (Vin Diesel per Groot, Sylvester Stallone qui per King Shark), il ritorno dell'immancabile fratello Sean Gunn in un microscopico ruolo, stesse atmosfere, fotografia che richiama i Guardiani. Insomma, non sarà una fotocopia, ma il confronto pare inevitabile.
La verità è che questo "The Suicide Squad" - da notare la presenza dell'articolo che starebbe a evidenziare il distacco dal primo tentativo di David Ayer - non è per niente male e funziona, ciononostante il tonfo da flop è stato epocale ($185 milioni solo per produrlo). E, lo ribadisco, non è tanto per il film, che mantiene quello che promette nel trailer, quanto per il fatto che probabilmente non ci fosse davvero bisogno di una nuova pellicola sullo sgangherato gruppo di criminali coordinati da Amanda Waller (Viola Davis) a 5 anni dalla prima uscita in sala. Senza contare che questo sequel ha perso la leadership di Will Smith - rimpiazzato da Idris Elba - e che il personaggio di Harley Quinn, per quanto magistralmente interpretato da Margot Robbie, abbia visto negli ultimi anni una sovraesposizione che non ha pagato (3 film in 5 anni, con uno standalone completamente dedicato a lei, "Birds of Prey", che ha a malapena incassato 200 milioni di dollari; la Robbie tornerà ad interpretare il personaggio nel prossimo "Gotham City Sirens").
Tutti questi elementi insieme, più la data di uscita nei cinema in piena estate e l'uscita simultanea sulla piattaforma streaming HBO Max, insieme alle incertezze da Covid non ha decisamente favorito il successo di un prodotto di cui, probabilmente, in molti non sentivano il bisogno.
Film 1218 - Suicide Squad
Film 2042 - The Suicide Squad
Cast: Margot Robbie, Idris Elba, John Cena, Joel Kinnaman, Sylvester Stallone, Viola Davis, David Dastmalchian, Daniela Melchior, Michael Rooker, Jai Courtney, Peter Capaldi, Alice Braga, Pete Davidson, Sean Gunn.
Box Office: $167.4 milioni
Vale o non vale: Grande miglioramento rispetto allo standard DC, "The Suicide Squad" è un film violento che fatica a farsi notare tra la mischia di titoli su (anti)eroi prodotti ultimamente (la serie tv "The Boys" ha una fotografia simile, solo per fare un esempio) che finisce per passare un po' inosservato.
Di per sé il film non è male, l'umorismo è godibile, le scene d'azione ben fatte e in generale questo titolo rappresenta un grande passo avanti rispetto al primo titolo. Di sicuro, però, non un prodotto per tutti.
Premi: /
Parola chiave: Starro the Conqueror.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 10 dicembre 2020

Film 1753 - Shazam!

Intro: Ne stavano parlando bene tutti, per cui non potevo sottrarmi alla chiamata: bisognava correre al cinema!
Film 1753: "Shazam!" (2019) di David F. Sandberg
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Chris
In sintesi: evento praticamente straordinario, ogni tanto anche la DC ce la fa a produrre un film carino e divertente! MI RA CO LO.
Sarà la combo simpatia Asher Angel - Jack Dylan Grazer - Zachary Levi, sarà che effettivamente il tono della storia è appropriato, più rilassato e decisamente meno serioso dei precedenti titoli della casa cinematografica, di fatto il risultato finale di questo "Shazam!" (o Captain Marvel, come preferite chiamarlo) è buono! Magari non il capolavoro che ti aspetteresti considerata la tanta buona pubblicità del circo mediatico, ma suppongo fosse impossibile contenere l'entusiasmo per un prodotto della DC Comics effettivamente riuscito. Sicuramente mi sarei aspettato un incasso al box-office più cospicuo, specialmente per un film costato 100 milioni di dollari.
La storia è ricca di elementi e certamente molto fantasiosa, il che aiuta nel complesso ad andare oltre il solito monotea cui la casa di produzione ci aveva abituato. Ce n'è per tutti i gusti: una certa critica per il sistema del mondo delle adozioni americano, probelmatica di popolarità scolastica, problemi di fiducia per un passato complicato, nuovi amici & nuova famiglia, magia, superpoteri, scoperta di sé, peccati capitali, effetti speciali funzionali al racconto e chi più ne ha più ne metta (riassuntino qui [1]).
Insomma, "Shazam!" funziona e si lascia guardare con sorprendete piacevolezza.
[1] "The plot follows teenager Billy Batson (Angel) as he is chosen by the ancient wizard Shazam (Hounsou) to be his new champion, allowing him to transform into an adult superhero (Levi) with various superpowers. Billy and his foster brother Freddy Freeman (Grazer) must discover Billy's new powers in order to stop the evil Dr. Thaddeus Sivana (Strong) and the Seven Deadly Sins." (Wikipedia)
Cast: Zachary Levi, Mark Strong, Asher Angel, Jack Dylan Grazer, Djimon Hounsou, Adam Brody, John Glover, Marta Milans, Cooper Andrews.
Box Office: $366 milioni
Vale o non vale: L'ho visto più di un anno fa e, onestamente, ripensare a questa pellicola e doverne scrivere mi ha fatto tornare voglia di vederla... che è sempre un buon segno, no?
Se questo non vi fa venir voglia di recuperare "Shazam!", non so cosa potrebbe!
Ps. Un sequel è previsto per il 2023: "Shazam! Fury of the Gods".
Premi: /
Parola chiave: Wizard.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 21 maggio 2020

Film 1708 - Aquaman

Intro: Atterrato sulla terra ferma, in Europa, ma di nuovo su un'isola: welcome to Birmingham.
Film 1708: "Aquaman" (2018) di James Wan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Fede
In sintesi: parliamoci chiaro, "Aquaman" è un prodotto di plastica rumoroso e colorato in maniera surreale, però tutto sommato (e considerati i precedenti "sforzi" DC) il risultato finale è meno peggio di quanto uno non sarebbe stato portato ad aspettarsi.
Il merito è certamente di un Jason Momoa in gran forma - diventato ormai il Chris Hemsworth della Justice League - che porta sulle sue spalle tutto il film, risultando credibile e divertente quanto basta per portare a casa non solo un risultato complessivo dignitoso, ma anche un gigantesco successo al box-office mondiale, che ha portato questo a diventare il titolo DC che ad oggi ha incassato di più.
Poi, ripeto, "Aquaman" è poco credibile a qualsiasi livello lo si voglia analizzare, sia questo la sceneggiatura, gli effetti speciali, la messa in scena generale (vi sfido a riconoscere un qualsivoglia elemento della Sicilia che qui, teoricamente, viene proposta come location di una scena di combattimento), è tutto talmente pompato a mille che si fatica a rimanere concentrati su anche un solo dettaglio che sia uno tanto viene tutto mixato e riversato addosso allo spettatore allo stesso istante. Si fatica a non sentirsi sopraffatti ogni tanto, specialmente nelle scene di battaglia.
Eppure e nonostante questo, è un prodotto che funziona nella sua strana, caotica maniera: presenta un tono più leggero e divertito rispetto ai precedenti, pesantissimi, film della DC; si concentra senza vergognarsi su quello che si richiede ad un prodotto di questo tipo, ovvero scene d'azione pazzesche ed effetti speciali a gogo; valorizza i punti di forza del suo protagonista, riuscendo finalmente a veicolare un personaggio tanto fuori dalla portata dell'uomo/spettatore medio, quanto a conti fatti godibile e rapportabile. Insomma, nonostante la qualità di questo prodotto in generale non sia eccelsa, non mi sembra si possa dire che sia un disastro su tutta la linea, né mi sento di confinarlo nella categoria "so bad is good"; diciamo che "Aquaman" è quello che ti aspetteresti da un prodotto DC dei bei tempi andati - come un "Batman Forever", per intenderci - con una strizzatina d'occhio ai tempi moderni della tecnologia e del montaggio frenetico.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 2247 - Aquaman and the Lost Kingdom
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Jason Momoa, Amber Heard, Willem Dafoe, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Yahya Abdul-Mateen II, Nicole Kidman, Temuera Morrison, Randall Park.
Box Office: $1.148 miliardi
Vale o non vale: Considerate le mie aspettative totalmente negative, devo ammettere che "Aquaman" sia riuscito almeno in parte a riscattarsi. Ha certamente ritmo, un protagonista perfetto per la parte, un cast notevole e tutta una serie di avanguardie tecnologiche che rendono questo giro in giostra particolarmente divertente. Poi sì, a volte ti gira un bel po' la testa, però una volta sceso il ricordo è sufficientemente positivo. Specialmente per un prodotto DC.
Premi: /
Parola chiave: Tridente.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 25 febbraio 2020

Film 1815 - Joker

Intro: Ammetto che non avessi una grande voglia di vederlo, ma dopo la vittoria a Venezia come Miglior film e le ottime recensioni sulla performance di Phoenix, non potevo esimermi dal farmi una mia idea.
Film 1815: "Joker" (2019) di Todd Phillips
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Karen, Lucas
In sintesi: c'era euforia, c'era attesa, c'erano molte aspettative e, come sempre accade in questi casi, alla fine il film non mi è piaciuto. Sì sì, Joaquin Phoenix è bravissimo, è da Oscar, è un grande, è tutto quello che volete, ma "Joker" come prodotto cinematografico di impatto globale non mi ha colpito nemmeno un po'. O meglio, mi ha colpito, ma più che altro per una certa noia di fondo che ha caratterizzato la visione. Arthur Fleck è pazzo, è disturbato, è marginalizzato e scartato dalla società, è un deriso, è insoddisfatto, ha dei sogni calpestati, ha delle ferite, ha tanti motivi per sentirsi male legittimamente. Bene.
Detto ciò, la storia non porta molto altro in scena, nel senso che di tutti questi elementi insieme ne fa una storia un po' banalotta e prevedibile - a parte, ammetto, il confronto con il presentatore De Niro e conseguente epilogo - che sì, ci regala la nascita del Joker come antagonista e cattivo di Batman, ma allo stesso tempo non ci aggiunge molto a tutto quello che avremmo potuto immaginarci già da soli sulla genesi di questo personaggio.
Quindi cos'è che di "Joker" ha tanto colpito il mondo? Francamente non me lo so spiegare se provo a prescindere dalla performance di Phoenix: è lui che chiaramente porta tutto il film sulle spalle - e gli fa gioco una buona colonna sonora - e dà un senso a tutta l'operazione. Anche perché ultimamente si sta sfruttando ampiamente il personaggio a distanza ravvicinata nel tempo (Ledger, Leto, Galifianakis e qui Phoenix) e con il successo planetario ottenuto da "The Dark Knight" non era impensabile ritenere difficile un riscontro positivo da parte di pubblico e critica. E, invece, eccoci a dover fare i conti con il titolo più candidato agli Oscar 2020, il primo e unico film R-rated (vietato ai minori) a superare il miliardo di dollari d'incasso, un fenomeno globale che ha riportato il suo protagonista fra gli attori di serie A e, in aggiunta, gli ha fornito una vetrina globale attraverso la quale veicolare messaggi importanti su ecologia, sostenibilità, cambiamento climatico, razzismo, omofobia e chi più ne ha più ne metta. Insomma, un vero e proprio fenomeno che ha polarizzato attenzione mediatica e opinioni; relativamente a queste ultime, ripeto, la mia non è particolarmente favorevole nel complesso, considerato che la prima parte del racconto mi è sembrata poco dinamica e che, in generale, il risultato finale non mi ha lasciato impressionato o colpito. L'ho visto, posso passare oltre.
Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Brett Cullen, Shea Whigham, Bill Camp, Douglas Hodge.
Box Office: $1.073 miliardi
Vale o non vale: Sono sicuro che in tantissimi amano e ameranno questa pellicola, m a me proprio non ha convinto. E' mancata empatia col personaggio, non c'è stata quella dose di azione che mi aspettavo, partivo in partenza con l'idea che il film avrebbe dovuto stupirmi (considerate le critiche entusiaste). In realtà è un prodotto che non rivedrei, molto pesante sia per toni che per tempi della narrazione, e fondamentalmente mi sento di salvare la grande interpretazione di Phoenix, la colonna sonora e una certa dose di iconicità che è impossibile non riconoscere a tutta l'operazione cinematografica. Direi che è da vedere per farsi una propria opinione, poi io personalmente passo oltre.
Premi: Candidato a 11 Oscar - il maggior numero dell'edizione 2020 - tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura non originale e montaggio, ha vinto per il Miglior attore protagonista (Phoenix) e colonna sonora; stesse vittorie ai Golden Globes (su 4 nomination, anche film e regia) e 3 premi ai BAFTA (per attore, colonna sonora e la nuovissima categoria Miglior casting) su 11 nomination. A Venezia il film ha vinto il Leone d'Oro per la Miglior pellicola oltre che il premio per la colonna sonora e la Graffetta d'Oro. Candidato ai César (questa domenica) e ai David di Donatello (3 aprile) come Miglior film straniero. La pellicola è anche candidata a 1 Razzie Award per Worst Reckless Disregard for Human Life and Public Property (più o meno Peggiore disprezzo per la vita umana e la proprietà pubblica).
Parola chiave: Metropolitana.

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Bengi

martedì 19 dicembre 2017

Film 1459 - Justice League

Mi piacciono sempre i film che racchiudono un numero infinito di personaggioni tutti insieme, per cui ero piuttosto ben disposto nei confronti di questo titolo; senza contare il fatto che "Wonder Woman" mi era molto piaciuto, il che mi faceva sperare in un simile risultato. Sbagliavo?
Film 1459: "Justice League" (2017) di Zack Snyder
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Naresh
Pensieri: Lo dico subito: è stato meglio di quanto pensassi. Viste le pessime critiche e il risultato al botteghino non esattamente entusiasmante ( -$30 milioni di incasso al primo weekend di uscita in America rispetto alle previsioni), mi aspettavo davvero un bruttissimo film. Un po’ come “Suicide Squad”, per capirci. Invece, pur non essendo certo un prodotto sufficientemente riuscito, ammetto che il risultato finale è stato di intrattenimento e divertente quanto basta (grazie, The Flash).
Il vero problema di “Justice Leage” sta nella sua realizzazione dozzinale. Più che un colosso sbanca box-office sembra un B-movie ad alto budget, uno di quei film in cui gli effetti speciali sembrano disegnati. Dunque ciò che si ottiene assomiglia più a un videogioco pompato di steroidi che a tutti gli effetti una pellicola per il cinema. Era già stato così per “Batman v Superman” del resto. A proposito di quest’ultimo, poi, trovo un pochino ridicola la strategia di marketing che esclude Clark Kent da poster e pubblicità quando sapevamo tutti che Superman sarebbe risorto, solo non conoscevamo ancora il modo in cui sarebbe stato fatto (grazie a Bruce Wain). Sulla questione redivivo una veloce parentesi: Clark si risveglia ed è incazzato come una iena, a momenti distrugge tutto e ammazza gli Aveng…ehm, la Justice Leage e bastano 10minuti di chiacchiere e abbracci con Lois Lane per fargli tornare la memoria e passare il pessimo umore. Non c’era modo di affrontare la questione in maniera un tantino più attendibile e meno affrettata (nel limite delle circostanze, ovvio)?
Al di là di questo, comunque, devo dire che provo una sorta di reazione ambivalente nei confronti di questo titolo, che parte dal fatto che mi aspettassi davvero qualcosa di più brutto e finisce nella considerazione che la DC Comics non riesca a trovare un percorso estetico-narrativo uniforme, compatto e soddisfacente. Avendo già bruciato l’attimo d’oro del recentissimo “Wonder Woman”, la sensazione è che la discontinuità con cui il franchise passa da un titolo all’altro sia sintomo di una mancanza di direzione concreta. Diversamente dalla Marvel che pare abbia il suo percorso ben in mente, qui sembra che le carte in tavola si rimescolino film dopo film, per un risultato complessivo che non riesce ad essere soddisfacente.
Dal punto di vista del cast, Gal Gadot prosegue coscenziosamente la costruzione della sua protagonista, Ben Affleck è sempre sornione e Henry Cavill rimane il mio personale mistero recitativo (ma chi riuscirebbe a riconoscerlo in altri contesti?!); le nuove le ve Ezra Miller a parte, non sono granché e soprattutto Jason Momoa a recitare non è proprio un asso, ma ci si accontenta dato che nell’insieme ogni protagonista non è particolarmente approfondito dalla trama. Del resto c’è l’ennesimo supercattivo da uccidere e almeno una decina di nuovi personaggi, per cui la rappresentazione che vada oltre la bidimensionalità – a volte caricaturale – è difficile da ottenere. In un certo senso non credo si potesse chiedere di più a “Justice Leage” da questo punto di vista dato che le sceneggiature della DC hanno sempre lasciato un tantino a desiderare. Credo, al contrario, che si potesse e dovesse migliorare il piano estetico e la qualità degli effetti speciali, da rendere assolutamente più realistici.
Tutto sommato, quindi, un risultato superiore alle (mie basse) aspettative, anche se molto inferiore alla media dei blockbuster oggi in circolazione. Intrattiene un paio d’ore, niente di più.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Gal Gadot, Ezra Miller, Jason Momoa, Ray Fisher, Jeremy Irons, Diane Lane, Connie Nielsen, J. K. Simmons, Ciarán Hinds, Amber Heard, Joe Morton, Joe Manganiello, Jesse Eisenberg .
Box Office: $636.1 milioni (ad oggi)
Consigli: Se si è fan del franchise o di uno dei supereroi qui rappresentati questa pellicola è sicuramente una di quelle imperdibili di questa fine 2017- Gli altri dovrebbero riuscire comunque a godersi un prodotto d’intrattenimento sufficientemente ludico e spettacolare. Ma il risultato non è ancora sufficiente.
Parola chiave: Cubo.

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Bengi

martedì 25 luglio 2017

Film 1392 - Wonder Woman

Sempre in vacanza in Lussemburgo, sono tornato al cinema per recuperare un film che, altrimenti, in Italia non sarei più riuscito a vedere. In più ho preferito vederlo in lingua, convinto che la versione originale avrebbe fatto non poco la differenza...

Film 1392: "Wonder Woman" (2017) di Patty Jenkins
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dopo l'avventura testosteronica (e un po' fine a se stessa) di "Batman v Superman" questo "Wonder Woman" realizza per la DC Comics quello che il primo "Captain America" ha fatto per la Marvel: alza la posta in gioco, crea un contesto, va oltre il mero divertimento. Con alcune sostanziali differenze. La prima è che Diana Prince è una donna, la seconda è che questa pellicola funziona meglio, molto meglio.
Per quanto riguarda il primo aspetto, bisogna dire che era ora che anche i blockbuster legati ai supereroi si accorgessero di poter sopravvivere tranquillamente - e fare una barca di soldi - mettendo una donna al comando. Certo, il diktat combattimento & superpoteri non si bypassa, ma riscoprire la grande potenzialità dei personaggi femminili è qui un vero piacere. Gli appassionati di cinecomics, come si vede dall'incasso, non si fanno certo spaventare dal genere del protagonista, sicché è inutile farsi troppe remore legate alla sessualità di chi sta al centro della storia, quando quest'ultima è buona. Ed è qui che passiamo al secondo punto.
La trama di questo primo "Wonder Woman" è ben scritta e coinvolgente, in grado di costruire climax narrativi efficaci e soddisfacenti, per un risultato finale che è un'inattesa sorpresa. Non penso di dire qualcosa di singolare se sottolineo il mio scetticismo nei confronti di un prodotto partorito dalla stessa casa di produzione di altri titoli francamente mediocri relativi allo stesso franchise. Per il nuovo Superman non provo alcun interesse - se non per la presenza di Amy Adams - e lo scontro tra quest'ultimo e l'ennesimo Uomo Pipistrello è stato meno eccitante del previsto, per cui la sorpresa non è stata poca nello scoprire che sì, anche alla DC sono in grado di scrivere una bella sceneggiatura e persino non rovinarla attraverso bislacchi effetti speciali (perché Doomsday in "Dawn of Justice" era veramente ridicolo).
Il mondo di Diana e la sua protagonista funzionano bene, soprattutto grazie ad un racconto che furbescamente utilizza l'espediente narrativo del ricordo (siamo in un gigantesco flashback) e dà pieni poteri alla sua eroina, magnificamente incarnata da una Gal Gadot quasi sempre in parte, in qualche occasione acerba. L'accompagnamento di Chris Pine - che in tutta la pellicola urla il nome della protagonista allo stesso identico modo concitato - è perfetto e i due formano una coppia particolarmente affiatata, oltre che bella. La storia non li risparmierà.
Effetti speciali funzionali, uso massiccio ma ben calcolato del rallenty, combattimenti di grande intrattenimento, una fotografia accattivante e, quello che ho preferito, una colonna sonora pazzesca (di Rupert Gregson-Williams). Tutti questi elementi insieme fanno sì che "Wonder Woman" sia il primo prodotto DC Comics per il cinema per il quale valga veramente la pena di andare al cinema. La speranza è che, avendo imparato dai precedenti errori, la produzione proceda d'ora in avanti seguendo il percorso e il buon lavoro fatto in questa occasione (a novembre ci aspetta il primo "Justice League" cui seguiranno il sequel e, naturalmente, "Wonder Woman 2").
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Connie Nielsen, Elena Anaya, Ewen Bremner, Lucy Davis, Saïd Taghmaoui.
Box Office: $779.6 milioni
Consigli: Pellicola riuscita e di grande intrattenimento che consegna, dopo anni di tentativi e persino una Megan Gale in lizza per il ruolo, Wonder Woman al grande schermo. Personalmente ho trovato il film una grande sorpresa, con un finale strappalacrime che non mi sarei davvero immaginato. In lingua è un'esperienza coinvolgente e perfettamente comprensibile anche senza i sottotitoli, perciò l'opzione è da tenere in considerazione. Sicuramente uno dei blockbuster sui supereroi più riusciti.
Parola chiave: Ares.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 30 settembre 2016

Film 1218 - Suicide Squad

Ammetto che non smaniassi per vederlo, ma effettivamente bisognava farsi un'idea su quello che era uno dei titoli più attesi non solo di questa estate, ma di tutto il 2016.

Film 1218: "Suicide Squad" (2016) di David Ayer
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Due impressioni convivono nel mio giudizio relativamente a questa pellicola. La prima è che, visto tutto il marasma mediatico che si è venuto a creare, "Suicide Squad" non è poi così terribile come in molti hanno sentenziato; la seconda è che, per essere un film da 175 milioni di dollari, con un cast fantastico ed avendo un franchise avviato alle spalle, "Suicide Squad" è un film insufficiente e forse un po' inutile.
La DC Extended Universe è al suo terzo appuntamento cinematografico, dunque ci può stare che la rotta intrapresa necessiti di essere rivista di titolo in titolo e anche se sì, un miglioramento rispetto al precedente, pesantissimo Batman contro Superman c'è stato, non siamo comunque di fronte ad un titolo in grado di mantenere le enormi aspettative generate dall'incessante campagna promozionale.
Non basta promettere per l'ennesima volta l'appuntamento con i prossimi supereroi (di nuovo Batman, poi The Flash e Aquaman), come non basta affidare tutto l'aspetto comico a Harley Quinn (Margot Robbie) o calcare la mano sulla pericolosità di tutti gli individui chiamati in causa (quando poi nel finale si rinsalda la tradizione dei soliti cliché) o fare leva sulla loro irresistibile, violenta follia: la storia non riesce comunque a presentarsi come qualcosa di unitario e coeso, né ad allontanare un certo senso di incompletezza.
Già dalla presentazione dei vari, troppi personaggi ci si accorge che non c'è unità. Ognuno ha un suo universo, una sua storia e un suo racconto di cui, però, qui è presentato solo l'elemento funzionale alla vicenda; è come se ognuno restasse nella gabbia in cui era rinchiuso e anche se di fatto ne uscirà, la sensazione è che rimangano confinati in una propria dimensione non coesa alle altre. Questo aspetto si riflette inevitabilmente sulla storia che, dunque, non solo non amalgama, ma in aggiunta non approfondisce nulla. Rimaniamo sulla superficie e assistiamo più che altro ad uno sfoggio molto gratuito di una certa auto-conclamata violenza. Della serie: sì, ok, siete molto, molto cattivi. E quindi?
In aggiunta - e nel caso di un film così pop e alla ricerca di iconicità non è poco - la regia non riesce a consegnare un'esperienza indimenticabile. Ci sono gli effetti speciali e le prodezze dei personaggi per stupire chi guarda, ma non la visione di chi ha diretto. In questo senso credo si noti ampiamente la differenza tra l'ultimo prodotto di Zack Snyder (i titoli di testa di "Batman v Superman: Dawn of Justice" sono davvero belli) e quello qui proposto da Ayer. Ed è davvero un peccato perché in fin dei conti una visione e una rappresentazione più audaci avrebbero sicuramente aiutato a migliorare il risultato finale. A proposito di questo, tra l'altro, mi sento di dire senza timore di ripercussioni (ahah!) che "Suicide Squad", per tutta una serie di motivi di cui forse gli effetti speciali sono il più rappresentativo, mi ha ricordato l'ultimo "Ghostbusters". Il che non è necessariamente un bene: dove per le acchiappafantasmi non era richiesto un eccesso di realismo (giocando più che altro su comicità, effetto nostalgia e una rappresentazione dei vari mostri quasi da cartone animato), qui la legittimazione di un universo malavitoso, pericoloso e violento passava anche attraverso la scelta di stile che, a mio avviso, tradisce una certa incoerenza tra messaggio trasmesso e risultato finale presentato. Cara Delevingne sembra una bambolina vodoo indemoniata, ma a conti fatti non fatico ad immaginarmela fianco a fianco con Slimer.
Ciò detto, per quanto la delusione ci sia stata (ma me l'aspettavo, forse è questa la differenza), ho trovato comunque godibile l'esperienza. No, non mi ha esaltato come non sono rimasto particolarmente folgorato dall'interpretazione di Jared Leto - che ritengo un po' sopravvalutato -, ma in ogni caso è almeno una storia su qualcosa di buono. Gli antieroi che si aggiudicano un film tutto loro facendo i cattivi e sono perfino visti in chiave positiva sono pochi, per cui ogni tanto fa piacere cambiare punto di vista. Che poi si tradiscano a metà è un'altra cosa...
In definitiva, comunque, "Suicide Squad" è il classico così così: non ti ha soddisfatto, ma non puoi nemmeno dire che sia stato tutto tempo perso.
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 2042 - The Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Will Smith, Jared Leto, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Ben Affleck, Ezra Miller, Karen Fukuhara, Adam Beach, Jim Parrack, Common, David Harbour.
Box Office: $731.3 milioni
Consigli: Si poteva certamente fare di più. In ogni caso è film che si lascia guardare, pur non adatto a tutti i palati. Scurrile, violento e certamente molto blockbuster (anche se forse è più il secondo tempo che si adatta ai canoni), "Suicide Squad" carica chi guarda di aspettative e proposte sovversive, per poi piegarsi ai classici dettami mainstream. Da questo punto di vista è certamente un'occasione persa. Poi capisco che per i fan della DC Comics sia grasso che cola...
Parola chiave: Sconto sulla condanna.

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