Intro: La mia paura irrazionale per gli squali si sposa benissimo con la mia passione spasmodica per le pellicole che li vede feroci protagonisti!
Film 1935: "Deep Blue Sea" (1999) di Renny Harlin
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: insieme al primo lettore dvd che abbia mai posseduto venivano offerti una serie di titoli più o meno commerciali come regalo conseguente all'acquisto ed è proprio grazie a questa combinazione che sono entrato in contatto, ormai 20 anni fa, con questo film. Inutile dire quanto fossi elettrizzato prima della visione, immaginandomi chissà quale capolavoro alla Spielberg a rimpolpare la mia passione per i killer più temuti dell'oceano. In realtà la visione fu piuttosto deludente, motivo per cui dimenticai in fretta l'esistenza di "Deep Blue Sea" fino a quando, l'altra sera, Netflix non me lo ha suggerito fra le proposte in linea con i miei gusti. Ah, gli algoritmi!
Sapendo bene a cosa andassi in contro, ho pensato che questa storia potesse essere il giusto accompagnamento facile facile per la mia ennesima serata di quarantena dublinese (ebbene sì, sono ancora chiuso in casa!)... peccato non avevo messo in conto che, nonostante tutto, una paura irrazionale lo è a prescindere dal livello di stupidità di una storia.
Con mia grande sorpresa, infatti, questa pellicola mi ha messo non poca paura, tanto che in più momenti sono letteralmente scattata per lo spavento! Ribadisco, non si tratta certo di un horror magistralmente realizzato, ma quella parte di me che non può fare a meno di sentirsi nel panico nell'immaginarmi completamente solo in un mare potenzialmente popolato da squali ha preso il sopravvento. Il che, lo devo dire, è stato divertente.
Per quelli che, diversamente da me, non sono intimoriti dal mastodontico animale marino o che, in generale, faticano ad immedesimarsi in storie come questa, sicuramente "Deep Blue Sea" risulterà inevitabilmente una boiata pazzesca e mal recitata, incapace di proporre una storia originale che vada oltre l'idea dello squalo killer super intelligente e vendicativo. Perché diciamolo, la storia raccontata qui è semplicemente accessoria all'elemento di paura e il banale effetto speciale spettacolare che sì, vent'anni fa risultava assolutamente d'impatto, ma oggi fa un po' ridere. Poi, a voler essere puntigliosi, un sacco di cose non tornano (spoiler): perché gli squali prima sono enormi e poi passano attraverso i corridoi semi allagati della struttura? Perché il personaggio di LL Cool J - azzannato alla gamba dallo squalo non si sa bene per quanti minuti, poi non solo non muore dissanguato, ma nel finale muove proprio la gamba ferita come se niente fosse? E perché lo stesso squalo, dopo aver praticamente masticato chiunque altro in 5 secondi, con lui perde tempo a "passeggiare"?! E come fa una banale barella da ambulanza a spaccare il vetro - di chissà quanti metri di spessore e quindi in grado di sopportare chissà che pressione - del laboratorio sottomarino? E come mai gli stessi squali iper intelligenti che praticamente saltano fuori dall'acqua come delfini ammaestrati nel momento in cui devono pasteggiare con qualche personaggio, poi nel finale non provano nemmeno a saltare la bassissima recinzione che li separa dal mare aperto? Tra l'altro, riferito alla questione della recinzione, la sceneggiatura ci fa intendere che il piano degli squali (sì, avete letto bene, non sto delirando) è sempre stato fin dall'inizio quello di causare il collasso della struttura dove sono rinchiusi per poter evdare, facendo sì che la parte sommersa di recinzione, quella in titanio, sprofondasse lasciando il posto a quella in semplice di semplice metallo in superficie e quindi per loro sfondabile. Ora, in tutto questo delirio, io mi chiedo: ma sti squali come fanno a sapere di che materiale sono fatte le varie recinzioni?!
Insomma, capite anche voi che la coerenza narrativa e la plausibilità non sono alla base di questo progetto; eppure la parte bambina di me ha onestamente apprezzato la buona dose di spaventi che questo film è in grado di causare. Concesso questo, "Deep Blue Sea" è banalmente un B movie travestito da blockbuster.
Cast: Saffron Burrows, Thomas Jane, LL Cool J, Jacqueline McKenzie, Michael Rapaport, Stellan Skarsgård, Samuel L. Jackson.
Box Office: $165 milioni
Vale o non vale: Se vi piacere il sottogenere horror che coinvolge squali assassini a caccia di umani questo è certamente un titolo appetibile. Per tutti gli altri alla ricerca di qualcosa di più... diciamo raffinato, allora meglio guardare altrove.
Premi: /
Parola chiave: Alzheimer.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: insieme al primo lettore dvd che abbia mai posseduto venivano offerti una serie di titoli più o meno commerciali come regalo conseguente all'acquisto ed è proprio grazie a questa combinazione che sono entrato in contatto, ormai 20 anni fa, con questo film. Inutile dire quanto fossi elettrizzato prima della visione, immaginandomi chissà quale capolavoro alla Spielberg a rimpolpare la mia passione per i killer più temuti dell'oceano. In realtà la visione fu piuttosto deludente, motivo per cui dimenticai in fretta l'esistenza di "Deep Blue Sea" fino a quando, l'altra sera, Netflix non me lo ha suggerito fra le proposte in linea con i miei gusti. Ah, gli algoritmi!
Sapendo bene a cosa andassi in contro, ho pensato che questa storia potesse essere il giusto accompagnamento facile facile per la mia ennesima serata di quarantena dublinese (ebbene sì, sono ancora chiuso in casa!)... peccato non avevo messo in conto che, nonostante tutto, una paura irrazionale lo è a prescindere dal livello di stupidità di una storia.
Con mia grande sorpresa, infatti, questa pellicola mi ha messo non poca paura, tanto che in più momenti sono letteralmente scattata per lo spavento! Ribadisco, non si tratta certo di un horror magistralmente realizzato, ma quella parte di me che non può fare a meno di sentirsi nel panico nell'immaginarmi completamente solo in un mare potenzialmente popolato da squali ha preso il sopravvento. Il che, lo devo dire, è stato divertente.
Per quelli che, diversamente da me, non sono intimoriti dal mastodontico animale marino o che, in generale, faticano ad immedesimarsi in storie come questa, sicuramente "Deep Blue Sea" risulterà inevitabilmente una boiata pazzesca e mal recitata, incapace di proporre una storia originale che vada oltre l'idea dello squalo killer super intelligente e vendicativo. Perché diciamolo, la storia raccontata qui è semplicemente accessoria all'elemento di paura e il banale effetto speciale spettacolare che sì, vent'anni fa risultava assolutamente d'impatto, ma oggi fa un po' ridere. Poi, a voler essere puntigliosi, un sacco di cose non tornano (spoiler): perché gli squali prima sono enormi e poi passano attraverso i corridoi semi allagati della struttura? Perché il personaggio di LL Cool J - azzannato alla gamba dallo squalo non si sa bene per quanti minuti, poi non solo non muore dissanguato, ma nel finale muove proprio la gamba ferita come se niente fosse? E perché lo stesso squalo, dopo aver praticamente masticato chiunque altro in 5 secondi, con lui perde tempo a "passeggiare"?! E come fa una banale barella da ambulanza a spaccare il vetro - di chissà quanti metri di spessore e quindi in grado di sopportare chissà che pressione - del laboratorio sottomarino? E come mai gli stessi squali iper intelligenti che praticamente saltano fuori dall'acqua come delfini ammaestrati nel momento in cui devono pasteggiare con qualche personaggio, poi nel finale non provano nemmeno a saltare la bassissima recinzione che li separa dal mare aperto? Tra l'altro, riferito alla questione della recinzione, la sceneggiatura ci fa intendere che il piano degli squali (sì, avete letto bene, non sto delirando) è sempre stato fin dall'inizio quello di causare il collasso della struttura dove sono rinchiusi per poter evdare, facendo sì che la parte sommersa di recinzione, quella in titanio, sprofondasse lasciando il posto a quella in semplice di semplice metallo in superficie e quindi per loro sfondabile. Ora, in tutto questo delirio, io mi chiedo: ma sti squali come fanno a sapere di che materiale sono fatte le varie recinzioni?!
Insomma, capite anche voi che la coerenza narrativa e la plausibilità non sono alla base di questo progetto; eppure la parte bambina di me ha onestamente apprezzato la buona dose di spaventi che questo film è in grado di causare. Concesso questo, "Deep Blue Sea" è banalmente un B movie travestito da blockbuster.
Cast: Saffron Burrows, Thomas Jane, LL Cool J, Jacqueline McKenzie, Michael Rapaport, Stellan Skarsgård, Samuel L. Jackson.
Box Office: $165 milioni
Vale o non vale: Se vi piacere il sottogenere horror che coinvolge squali assassini a caccia di umani questo è certamente un titolo appetibile. Per tutti gli altri alla ricerca di qualcosa di più... diciamo raffinato, allora meglio guardare altrove.
Premi: /
Parola chiave: Alzheimer.
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#HollywoodCiak
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