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mercoledì 4 dicembre 2024

Film 2325 - Heretic

Intro: Appena visto il poster e poi guardato il trailer, ho capito subito che volevo vedere questo film.

Film 2325: "Heretic" (2024) di Scott Beck, Bryan Woods
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Michael, Niamh, Debbi, Marysia, Will
In sintesi: a quasi nessuno dei miei amici è piaciuto, ma a me devo dire che "Heretic" ha soddisfatto. Forse non l'horror/thriller intenso che mi aspettavo, ma comunque un interessante esperimento cinematografico che tenta di mescolare insieme paura e un discorso più ampio sulla religione.
Ribadisco, non esattamente ciò che ci si aspetterebbe da un titolo come questo, specialmente perché fortemente pubblicizzato come horror, per cui durante la visione bisogna un attimo ricalibrare le aspettative. E mi rendo anche conto che un filosofeggiare più o meno "hard core" relativamente a religione, fede, chiesa e compagnia bella non sia esattamente una tematica per tutti, quindi capisco perché alcuni potrebbero rimanere un po' delusi dal risultato finale.
Una volta che ho fatto pace con la mia idea di come sarebbe stato questo film vs quello che ho effettivamente visto, io ho trovato il tutto più che intrigante. Tutta la prima parte nella casa è carica di suspense, fino a quando le due ragazze non scelgono per quale porta avventurarsi. Forse è lì che, personalmente, avrei preferito la storia prendesse una strada un po' diversa e che la parte del "labirinto" continuasse, soprattutto dopo che viene addirittura tirato in ballo il gioco del Monopoli (perché a quel punto ho pensato: bene, adesso verranno spiegate le regole del gioco che, in qualche modo, centreranno con il gioco da tavola... E invece no).
A parte questo, comunque, trovo che "Heretic" sia una pellicola interessante, nonché un prodotto sufficientemente originale. Sicuramente a elevare il tutto rispetto alla miriade di titoli più o meno simili c'è il cast: ottime interpretazioni delle due Sophie Thatcher e Chloe East ma, neanche a dirlo, la scena la ruba uno Hugh Grant in magnifica forma che, da solo, vale mezzo film.
Cast: Hugh Grant, Sophie Thatcher, Chloe East, Topher Grace.
Box Office: $38 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Alcuni aspetti della trama mi hanno ricordato il "Don't Breathe" di Fede Álvarez, anche se questo film si concentra principalmente su suspense e un dialogo teologico estremamente interessante anche e soprattutto per il contesto in cui è presentato (un horror/thriller destinato al pubblico generalista). Non il classico film di paura, ma un esperimento cinematografico che, secondo me, vale la pena di recuperare.
Premi: /
Parola chiave: Candela.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 16 luglio 2024

Film 2295 - The Watchers

Intro: Niamh voleva vederlo assolutamente, il che mi ha convinto ad andare a recupearlo al cinema. Quello che non sapevamo, però, è che non si trattava del film che lei voleva vedere - ovvero il sequel di "The Strangers", "The Strangers: Chapter 1" - ma bensì di tutt'altra cosa che non c'entrava nulla.

Film 2295: "The Watchers" (2024) di Ishana Night Shyamalan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: anche Ishana Night Shyamalan cade nella trappola involontariamente innescata dal padre tanti anni fa con "The Siths Sense" e consegna un titolo d'esordio che parte bene, promette molto e non mantiene. L'idea inziale c'è, lo sviluppo tiene la suspense abbastanza a lungo e, inevitabilmente, nel finale si manda tutto alle ortiche in nome di un colpo di scena che vorrebbe ribaltare la situazione, ma che qui si vede arrivare lontano un miglio e, peggio ancora, non soddisfa in termini di conclusione del racconto.
Curiosamente questo film è ambientato in Irlanda, a Galway per la precisione, e scomoda addirittura la mitologia irlandese, anche se la utilizza in un modo che a mio avviso non funziona. Anzi, quasi delude, perché l'escamotage risulta a tratti ridicolo. Non c'era bisogno di chiamare in gioco il folklore locale per raccontare la storia di questo "The Watchers" (qui in Irlanda passato come "The Watched", non so perché).
Dakota Fanning, qui protagonista, fa quello che può con un personaggio antipatico e una storia che chiama in gioco troppi elementi senza il tempo per affrontarli in profondità, mixando drammi familiari e passato a un approccio narrativo che molto spesso ricorda quel "Lost" di J. J. Abrams (e la delusione che con sé ha portato).
Non che mi aspettassi granché da "The Watchers", ma sicuro non un buon film.
Cast: Dakota Fanning, Georgina Campbell, Olwen Fouéré, Oliver Finnegan, Alistair Brammer, John Lynch.
Box Office: $32,971,404
Vale o non vale: Sinceramente? Perdibile. Poi, per carità, non è così terribile che non si possa vedere. Sinceramente c'è di meglio, anche se la fotografia (Eli Arenson) e la colonna sonora di Abel Korzeniowski mi sono piaciute.
Premi: /
Parola chiave: Pappagallo.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 29 febbraio 2024

Film 2254 - Dial M for Murder

Intro: Qualche sera prima l'annosa scelta del film da vedere si era giocata tra questo titolo e "Mommie Dearest", che poi abbiamo visto. Così la scelta per cosa vedere per la seconda serata cinematografica è stata più facile del previsto.

Film 2254: "Dial M for Murder" (1954) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Jayce
In sintesi: ma cosa si può dire di questo film, se non capolavoro?
Basta, non serve altro.
Film 603 - Dial M for Murder 3D
Film 2254 - Dial M for Murder
Cast: Ray Milland, Grace Kelly, Robert Cummings, John Williams.
Box Office: $6 milioni
Vale o non vale: Fan di Hitchcok o meno, questo è davvero un bellissimo thriller da seguire avidamente (meglio non perdersi alcun dettaglio!).
Premi: Candidato al BAFTA per la Miglior attrice straniera (Kelly).
Parola chiave: Lettera.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 21 gennaio 2021

Film 1782 - Annabelle Comes Home

Intro: Essendo un fan del franchise, non vdevo l'ora che questa pellicola uscisse al cinema per poter andare a vederla! E così ho fatto...
Film 1782: "Annabelle Comes Home" (2019) di Gary Dauberman
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente questo terzo "Annabelle" è il più debole della saga e, diciamocelo pure, anche il più noioso.
Per quanto l'estetica stabilita dai precedenti capitoli si ritrovi anche qui e, in generale, le atmosfere horror e da spavento sicuramente non manchino, sta di fatto che "Annabelle Comes Home" è decisamente meno efficace dei suoi predecessori e talvolta fatica a suscitare quell'ansia e quei momenti di tensione che hanno finora contraddistinto il franchise dell'universo "The Conjuring". E anche se è un po' un peccato, forse ce lo si poteva anche aspettare.
Già, perché dopo sequel e spin-off e sequel degli spin-off si arriva a un punto in cui non si riesce più di tanto a spremere un'idea, per quanto originale potesse essere all'inizio (qui nemmeno troppo, se si considera che Lorraine e Ed Warren - i personaggi interpretati da Vera Farmiga e Patrick Wilson - sono ispirati a persone realmente esistite).
Il punto è che, pur portando i due protagonisti di "The Conjuring" 1 & 2 in questo film - che di fatto è il diretto spin-off della saga originale con i Warren - la storia non ha abbastanza da raccontare che non sia qualcosa di già visto o esplorato nelle pellicole precedenti e, più che il secondo, è questo terzo capitolo che sembra più un riempitivo a malapena passabile, il tutto solo per convincere i fan a tornare al cinema. Poi, per carità, "Annabelle Comes Home" fa il suo dovere in termini di spaventare il pubblico e raccontare con stile una storia dell'orrore. Il punto è che tutta questa operazione commerciale manca un po' di originalità (c'è chi direbbe anima), soprattutto se paragonata ai precedenti capitoli dell'universo "Annabelle". Va detto però che, a posteriori, le trame dei vari film funzionano abbastanza bene insieme e, specialmente qui, formano un arco narrativo credibile e godibile da seguire. Della serie: come fa la (tremendamente brutta) bambola Annabelle a finire nelle mani degli Warren? Non servivano 3 film per spiegarlo, ma almeno i racconti, nell'insieme, si incastrano. Ed è già qualcosa.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Mckenna Grace, Madison Iseman, Katie Sarife, Michael Cimino.
Box Office: $231.3 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise apprezzeranno e, in generale, chi ama gli horror non dovrebbe rimanere deluso. Di base mi aspettavo qualcosa di più, anche se bisogna ammettere che c'è sempre una buona quantità di fantasia combinata a momenti di suspense che tengono lo spettatore incollato allo schermo (anche se qui ci si adagia un po' troppo sull'(ab)uso di rumori improvvisi e ad altissimo volume per spaventare il pubblico). Io personalmente non ho adorato questo terzo capitolo - e mi sento di dire che denuncerei i Warren ai servizi sociali per tenersi in casa un arsenale di oggetti maledetti e potenzialmente infernali con una minorenne che vive nella stanza a fianco - ma, in generale, resto un appassionato dell'universo di "The Conjuring" creato da James Wan.
Premi: /
Parola chiave: Compleanno.
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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 4 luglio 2020

Film 1742 - Oculus

Intro: Non è facile trovare un buon horror che valga la pena di essere visto, per cui mi capita spesso di voler rivedere film di paura che ho già visto e che so essermi piaciuti. Questo titolo ricade nella categoria.
Film 1742: "Oculus" (2013) di Mike Flanagan
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ora, forse me lo ricordavo un filino migliore di quanto questo "Oculus" non fosse in realtà, in ogni caso non posso dire di non essermi goduto la nuova visione. Karen Gillan è una brava protagonista e funziona dall'inizio alla fine, la storia è intrigante e sicuramente riesce a veicolare una certa atmosfera cupa e inquietante che costruisce bene la suspense fino al culminare finale del colpo di scena, il tutto per un risultato finale che funziona, intrattiene e spaventa. Poi, per carità, non si tratta di un capolavoro, ma per me la storia è originale quanto basta e il tutto realizzato con grande immaginazione nonostante gli evidenti mezzi non esattamente da grande studio (il budget è di 5 milioni). "Oculus" promosso.
Film 700 - Oculus - Il riflesso del male
Film 1742 - Oculus
Cast: Karen Gillan, Brenton Thwaites, Katee Sackhoff, Rory Cochrane, Annalise Basso, Garrett Ryan Ewald.
Box Office: $44 milioni
Vale o non vale: Nell'ottica della ricerca di un titolo facile e spaventoso quanto basta per distrarre la mente dalla calura estiva, "Oculus" è decisamente da tenere in considerazione. Non banale e ben pensato, sorprende anche per un finale forte ed inaspettato che dà alla storia una degna conclusione.
Premi: /
Parola chiave: Promessa.

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Bengi

venerdì 24 marzo 2017

Film 1329 - Regali da uno sconosciuto - The Gift

Scelto una sera tra la programmazione di Sky Go perché desideravo recuperarlo, ma mi ero sempre scordato.

Film 1329: "Regali da uno sconosciuto - The Gift" (2015) di Joel Edgerton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Pensavo fosse un horror, ma non lo è. E' un buon thriller con un'inaspettata dose di suspense ben architettata.
Diversamente da quanto pubblicizzato nel trailer, però, non si tratta certo di un capolavoro intramontabile. E' un buon titolo di genere, certamente un esordio a regia+sceneggiatura di un Joel Edgerton sempre più interessante, un film che punta sugli elementi giusti e riesce a portare a casa un risultato finale veramente ben riuscito rispetto al solito. Detto ciò, a mio avviso questo "The Gift" fa semplicemente il suo dovere, intrattenendo e spaventando quanto basta.
Sicuramente il merito va a un buon trio di attori - da Jason Bateman non mi sarei aspettato credibilità nei toni troppo drammatici -, affiatati e capaci e a una regia in grado di architettare non pochi momenti da spavento di soprassalto e inquietanti rivelazioni (e supposizioni). Insomma, "Regali da uno sconosciuto" funziona e non fa pentire di averlo scelto.
Cast: Jason Bateman, Rebecca Hall, Joel Edgerton, Allison Tolman, Tim Griffin, Busy Philipps.
Box Office: $59 milioni
Consigli: Intrigante e quasi sempre all'altezza, "The Gift" è un buon thriller con non pochi momenti di suspense e situazioni sufficientemente strane da far sentire il disagio trai protagonisti. Un titolo per chi cerca un po' di atmosfera inquietante senza rinunciare a un po' di glam (la Hall ha un fascino innato) e a una certa dose di minimalismo, sia estetico che stilistico.
Parola chiave: Svenimento.

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Bengi

giovedì 6 ottobre 2016

Film 1222 - Man in the dark

Ero veramente curioso di vedere questo film, estremamente motivato dal fatto che si è trattato di un clamoroso successo in America sia di pubblico (2 settimane all'apice del box-office) che di critica.

Film 1222: "Man in the dark" (2016) di Fede Alvarez
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andre, Poe
Pensieri: Già che il titolo lo lasci in inglese, tanto vale confermare quello originale, soprattutto perché "Don't Breathe" non era poi così difficile da comprendere. Non più di "Man in the dark", comunque.
Dato che alle pazze titolazioni italiane siamo ampiamente abituati, inutile insistere su un aspetto in fin dei conti relativamente rilevante. La realtà è che, titolo o non titolo, questo film è davvero un ottimo prodotto di paura. Suspense e paura, per la precisione. Costruito magistralmente su un crescendo di tensione e claustrofobia, "Man in the dark" è un prodotto in grado di suscitare le giuste reazioni nel pubblico, producendo esattamente ciò che ci si aspetta da questo tipo di pellicola: ansia e salti sulla sedia. La tensione comincia quasi subito, dal momento in cui i tre ladruncoli protagonisti si introduco in casa del veterano cieco e tentano di portargli via i 300.000$ che credono essere in suo possesso da qualche parte nella casa. Il piano si rivela fin da subito fallimentare, in quanto l'uomo non tarderà a dimostrarsi ben più che preparato a ricevere i giovani "visitatori" che credono di riuscire a sopraffare il proprietario di casa tramite i soliti trucchetti che mettono in pratica. Inutile dire quanto degeneri in fretta la situazione.
Al di là dell'ottimo lavoro narrativo che riesce a mettere insieme, nel tempo, tutti gli elementi giusti che assommati contribuiscono a determinare l'atmosfera horror misto thriller, il film di Alvarez ha anche il pregio di non esaurirsi nella sua trama principale o comunque nell'unico scopo di spaventare chi guarda. Così non sarà la reazione inaspettatamente violente la sola sorpresa dell'uomo invalido...
Dunque un prodotto commerciale ben confezionato e pensato con attenzione per ricalcare gli snodi conosciuti del genere, pur con l'attenzione di proporli in modo originale e funzionale al racconto (e non viceversa). C'è qualche incongruenza*, ma nel complesso un ottimo e godibilissimo risultato finale.
*Il fatto che la mancanza di un senso acuisca gli altri è una caratteristica che qui si sfrutta a intermittenza e, se analizzata nel concreto, concorre a indebolire leggermente la storia. Nel senso che, dal momento che l'uomo cieco non "fiuta" all'inizio l'odore dei ragazzi affianco a lui, fa poi un po' ridere che si accorga della loro presenza nella casa per il semplice odore delle scarpe presenti in una stanza...
Film 1222 - Man in the dark
Film 1624 - Don't Breathe
Cast: Jane Levy, Dylan Minnette, Daniel Zovatto, Stephen Lang.
Box Office: $129.3 milioni
Consigli: Spaventoso e splatter quanto basta, sufficientemente violento e inquietante, classico esempio di storia da cui è meglio lasciarsi guidare che tentare di decodificarla dall'inzio alla fine. Sia perché si tratta di un racconto costruito su un crescendo di ansia, paura, disorientamento e claustrofobia, sia perché non sono pochi gli assi nella manica che la narrazione saprà sfoderare (alcuni un po' involontariamente ridicoli, ma ci si può passare sopra). Nel complesso non un film per tutti, ma per chi apprezza una piacevolissima sorpresa.
Parola chiave: Cassaforte.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 2 settembre 2016

Film 1205 - La notte del giudizio - Election Year

Non ero troppo ansioso di vedere questa pellicola, più che altro perché fa parte di un genere che è in grado di lasciarmi sempre una certa dose di inquietudine addosso. Però avevo già visto i primi due film della serie e, inoltre, Poe era molto motivato a vederlo, quindi non potevamo lasciarcelo sfuggire.

Film 1205: "La notte del giudizio - Election Year" (2016) di James DeMonaco
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Dopo il precedente "Anarchia - La notte del giudizio", devo dire che questo film me lo aspettavo più ansiogeno. In realtà si tratta dell'azzardo più evidente di tutta la trilogia fino a qui realizzata, molto più concentrato sul fronte politico e impegnato a dare una contestualizzazione di fondo che agli altri capitoli mancava. Da questo punto di vista, quindi, il film si contraddistingue in positivo, riuscendo tra l'altro a mettere in discussione gli stessi presupposti su cui tutta questa storia si basa: lo Sfogo ha ancora motivo di esistere o è solo un violentissimo espediente per tenere a bada le masse?
Per estensione potremmo chiederci se "The Purge: Election Year" abbia sul serio qualcosa da dire o non sia semplicemente l'ennesimo modo per farci tirare fuori i soldi dal portafoglio. Da questo punto di vista direi che ci troviamo di fronte al più debole dei tre capitoli sul fronte della violenza e della carneficina, il che non è necessariamente un male anche se porta a un leggero fuori rotta per la serie.
A parte ciò, mi pare che un vero problema qui stia nella scelta di alcuni attori, oltre che l'intuile presenza di certi personaggi, il gruppo di ragazze prima di tutti; tra queste, Brittany Mirabile è la peggiore e mi ha lasciato brividi di imbarazzo ogni volta che ha mosso il sopracciglio come una "vera" bad girl metropolitana. Terribile.
E' proprio questo sovraffollamento di inutili comparse che fa perdere un po' di vista la strada da percorrere, a mio avviso. Una volta che si è deciso per lo scenario politico e la contestualizzazione pseudo impegnata, è superfluo farcire la storia di ragazzacce che vogliono uccidere il proprietario di un negozio solo per mangiarsi una merendina. Oltre che un estremamente banale sfoggio di una cieca violenza che sa davvero di già visto e non lascia scioccato nessuno.
Quando si tratta dei due protagonsti, invece, la storia funziona molto meglio e dà non pochi spunti su cui poter, a tempo perso, riflettere. L'estrema circostanza narrata dalla vicenda consente comunque una pur superficiale analisi di uno scenario sociale spaventoso, eppure non impossibile da immaginare. La casta che soffoca i più deboli attraverso falsi strumenti di gratificazione, il culto elitario del potere che vive attraverso pagani rituali, l'ascendente dei media e del messaggio che possono veicolare sono tutte tematiche qui, appunto, estremizzate anche se non così lontane da possibili eventualità.
In ogni caso questo "The Purge 3" non mi ha totalmente soddisfatto e forse tutta la saga, primo capitolo a parte, non mi vede troppo entusiasta. L'idea di partenza riesce sempre a stuzzicarmi e di volta in volta sono curioso di scoprire cosa andrà ad affrontare la sceneggiatura, ma l'anima prettamente commerciale del progetto non si spende particolarmente nell'approfondimento di un contesto che, invece, sarebbe particolarmente interessante sviluppare, primo fra tutti una richiesta di violenza così ampia da parte di una popolazione. Quindi sì, suspense e assenza di regole hanno il loro fascino, ma per realizzarci un'intera trilogia non si può vivere solo di quello.
Film 591 - La notte del giudizio
Film 1986 - The Purge
Film 758 - Anarchia - La notte del giudizio
Film 1205 - La notte del giudizio - Election Year
Cast: Frank Grillo, Elizabeth Mitchell, Mykelti Williamson, Edwin Hodge, Kyle Secor, Betty Gabriel, Liza Colón-Zayas.
Box Office: $105.6 milioni
Consigli: I fan di questo ormai divenuto franchise non dovrebbero rimanere delusi, anche se va detto che la caratteristica di 'pura azione' presente nel precedente film, qui viene un po' a mancare. Tutto sommato, comunque, un titolo che si lascia vedere e gli amanti della suspense avranno di che nutrirsi. In generale, però, non credo sia il capitolo più riuscito dei tre.
Parola chiave: Elezioni presidenziali.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 26 agosto 2016

Film 1201 - The Others

Mi avevano regalato il dvd tantissimi anni fa ed era da altrettanto tempo che desideravo rivedere questa pellicola. L'occasione perfetta si è presentata di recente. Questo il diktat: un horror, sì, ma che non spaventi troppo!

Film 1201: "The Others" (2001) di Alejandro Amenábar
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: In effetti si tratta più che di un vero e proprio horror, di un thriller costruito con dell'ottima suspense. Inaspettatamente accattivante, per essere totalmente girato in una casa buia, dà il suo meglio nel finale al cardiopalma, un misto di verità svelate e macabre confessioni che mettono a dura prova la protagonista quanto lo spettatore che non riesce a distrarsi nemmeno per un secondo.
La premessa è questa: sola con due bambini in una casa gigantesca, con il marito in guerra (la Seconda) e alla ricerca di domestici competenti, Grace (Nicole Kidman) ha il non poco rilevante problema di aver dato alla luce due creature talmente fotosensibili da non poter essere espostE alla luce. Come ci verrà spiegato una volta trovata la servitù, ogni porta dovrà quindi essere necessariamente richiusa prima che la successiva possa essere aperta, cosicché i ragazzi non corrano il rischio di incappare in stanze in cui la luce non sia stata accuratamente regolata. Amenábar, quindi, confeziona fin da subito una storia molto cupa e soffocante, ma non è l'unico elemento di disturbo. Perché, non bastassero gli scricchiolii e gli angoli bui, scopriremo ben presto che la casa è infestata da qualche presenza che non ha la minima intenzione di andarsene...
Pur rimanento tutto nella dimensione del suggerito, la storia è in grado di costruire una serie di ansie e paure che riescono efficacemente ad influenzare chi guarda. Verso la fine si capisce che c'è qualcosa che non torna e l'apparizione del marito al grido di «A volte sanguino» non fa che confermare i sospetti. Il tutto sta nel capire cosa esattamente stia succedendo, il che non è detto sia così facile da individuare.
Pur conoscendo già la storia - che a suo tempo avevo visto al cinema -, "The Others" è riuscito di nuovo a rapirmi, a influenzarmi e lasciarmi conquistato. Non si tratta di un prodotto ad alto budget che punta sulla paura mostrata, eppure grazie ad una serie di accorgimenti e una brava Kidman, la storia riesce a produrre quell'inquietudine e quella strana morbosità che ogni film di paura dovrebbe essere in grado di generare. Un risultato non da poco, ovviamente, che mi ha colpito in positivo anche questa volta.
Ps. Nicole Kidman candidata al Golden Globe come Miglior attrice drammatica.
Cast: Nicole Kidman, Fionnula Flanagan, Christopher Eccleston, Elaine Cassidy, Eric Sykes, Alakina Mann, Michelle Fairley, James Bentley.
Box Office: $209.9 milioni
Consigli: E' una di quelle storie da cui è meglio lasciarsi coinvolgere e trasportare. E' inutile farsi troppe domande, tentare di indovinare: si finisce solo per rovinarsi la visione. Vale la pena lasciare che "The Others" si racconti e stupisca con il suo finale ad effetto.
Parola chiave: Libro dei morti.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 luglio 2016

Film 1170 - 10 Cloverfield Lane

Perso al cinema, ma recuperato a casa ero davvero curioso di scoprire questo film!

Film 1170: "10 Cloverfield Lane" (2016) di Dan Trachtenberg
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Sequel "spirituale" del precedente e altrettanto di successo "Cloverfield" (che personalmente non mi era piaciuto), questo film gioca tutto sulla tensione e la claustrofobia, oltre che l'ansia da attacco nemico non identificato.
In un mondo in cui un misterioso avvenimento catastrofico costringe i sopravvissuti a rifugiarsi sottoterra, la nostra protagonista - in fuga da una relazione amorosa che ha la voce di Bradley Cooper - si ritrova imprigionata nel bunker di uno stranissimo uomo che giura di averla salvata da morte certa. L'aria all'esterno, infatti, sarebbe ora irrespirabile ed uscire comporterebbe morire. C'è da credergli? Diciamo che diventa difficile nel momento in cui la ragazza capisce di essere, di fatto, in trappolata.
Assolutamente impossibilitata a muoversi liberamente, inizialmente Michelle (Mary Elizabeth Winstead) pensa a un rapimento e cerca di scappare, ma l'aspetta l'evidenza di un contagio esterno che l'indurrà a rimanere. Assieme a lei e all'inquietante Howard (John Goodman), il giovane Emmett (John Gallagher Jr.) con cui la ragazza finirà per legare e ancor di più confabulare contro il più anziano del gruppo. Da qui alla degenerazione totale delle cose ovviamente non passa molto.
Nonostante i pochi elementi presenti (3 personaggi, un unico luogo ed evidentemente non un'infinità di scenari possibili) "10 Cloverfield Lane" è un thriller psicologico ben calibrato che riesce, di conseguenza, a condizionare non poco lo spettatore. La suspense, la tensione e l'ansia per tutte le situazioni che la trama porterà alla luce sono in grado di condizionare non poco chi guarda, rendendo l'esperienza certamente emozionante. Ovviamente si tratta di un prodotto che vive dei suoi elementi spettacolari e dunque ricade nel puro intrattenimento, in ogni caso si tratta di un film in grado di rispettare egregiamente le aspettative che genera oltre che rappresentare un evidente miglioramento rispetto alla pellicola che lo ha preceduto.
Cast: John Goodman, Mary Elizabeth Winstead, John Gallagher Jr., Bradley Cooper, Suzanne Cryer.
Box Office: $108.3 milioni
Consigli: Avendo perso il passaggio al cinema, ho recuperato la versione in lingua originale, che mi ha molto soddisfatto. Il cast è ottimo e Goodman è un protagonista magnificamente inquietante, sempre all'altezza delle aspettative. Consiglio la visione di "10 Cloverfield Lane", un titolo perfetto per l'estate che finalmente ci ha raggiunto. Carico di suspense e sufficientemente soffocante per rendere la visione degna di essere affrontata.
Parola chiave: Acido.

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Bengi

lunedì 13 giugno 2016

Film 1157 - Annabelle

Convincere poe a vedere un horror è una faticaccia, per cui riuscire a vedere insieme questo film è stata una specie di impresa. Che, alla fine, credo non gli sia nemmeno dispiaciuta...

Film 1157: "Annabelle" (2014) di John R. Leonetti
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ho trovato questa seconda visione sufficientemente intrigante e spaventosa, nonostante ricordassi abbastanza nitidamente la trama. La pellicola gioca principalmente sul creare atmosfera e ansia, anche se non mancano i momenti più tipicamente spaventosi, di cui l'apparizione del demone sarà il momento clou.
Per il resto non si tratta certo di un capolavoro, ma per quanto mi riguarda "Annabelle" è stata un'inaspettata sorpresa in positivo per quanto riguarda la suspense, il che mi spinge ad una considerazione positiva di tutta l'operazione. Sulla scia di "The Conjuring" (di cui è prequel e spin-off) e del riuscitissimo "Insidious", anche questo titolo gioca con le suggestioni e le atmosfere chiuse e claustrofobiche, le ombre che nascondono e gli oggetti che non promettono niente di buono. E' un altro tipo di horror che sì, usa mostri e possessioni, ma preferisce mostrare solo il necessario e lasciare che il resto si "fatto" dallo spettatore. E se la produzione si impegna, un risultato positivo è quasi certamente assicurato.
In quest'ottica "Annabelle" forse è un tentativo meno evidentemente riuscito - poiché già si piega di più a una logica commerciale -, ma non manca di soprendere e regalare ai suoi spettatori non pochi salti sulla poltrona.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Cast: Annabelle Wallis, Ward Horton, Alfre Woodard, Tony Amendola, Kerry O'Malley, Brian Howe, Eric Ladin, Ivar Brogger.
Box Office: $257 milioni
Consigli: Piacerà a chi ha gradito il primo "The Conjuring" - sul secondo attendiamo con ansia di pronunciarci - e i vari "Insidious", non mancando di azzeccare atmosfere e ansie indotte da suggestioni costruite ad arte. E' un buon horror da traino, che non manca di riaccendere l'interesse per l'originale da cui è tratto ed è sufficientemente ben costruito da lasciare la curiosità di scoprire cosa si inventeranno per il sequel (previsto per il 19 maggio 2017). Dunque, per chi gradisce, è da vedere.
Parola chiave: Anima.

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Bengi

mercoledì 27 aprile 2016

Film 1123 - Scream

Un horror di 20 anni fa...
Film 1123: "Scream" (1996) di Wes Craven
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Più che un film un vero e proprio cult. Piaccia o no, "Scream" negli anni è diventato un franchise e un titolo tanto famoso da venire più e più volte parodiato, fino ad arrivare alla serie tv di Mtv dell'anno scorso, "Scream: The TV Series". Insomma, un fenomeno commerciale e sociale che negli anni non ha conosciuto crisi. Da questo titolo è derivata, poi, la popolarità meno di nicchia di Craven, definitivamente consacrato quale signore della suspense.
Fuori dal contesto culturale, comunque, "Scream" è una pellicola che ha fatto scuola. Innanzitutto sacrifica il suo unico nome noto del cast nel giro di 10 minuti, il che è abbastanza inusuale per una pellicola che mira ad una popolarità commerciale. Poi è un horror che parla del genere horror e lo racconta come dovesse presentare una relazione, ovvero sviscerandone - e qui il termine è più che mai azzeccato - temi e snodi, peculiarità e caratteristiche per poi metterle in pratica punto per punto. Questa particolarità della trama conferisce, tra l'altro, una certa anima humor da non sottovalutare che, probabilmente, ha contribuito a decretarne il successo.
Pur essendo un titolo dell'orrore quasi obbligato per gli appassionati, comunque, rimane il fatto che "Scream" sia un buon titolo, ma certamente non perfetto. Assolutamente legato a una concezione del 'fare paura' estremamente anni '90, oggi risulta meno efficace di un tempo, pur conservando quella genialità che lo ha reso tanto popolare: la chiamata con l'assassino (che è magicamente già in casa), la critica alla voracità voyeristica dei media, il percorso di formazione della protagonista (da vergine a eroina capace di sporcarsi le mani). Insomma, un mix di elementi che nel 1996 decretarono il successo inaudito di questa saga, che oggi guardiamo col binocolo e ricordiamo con affetto.
Film 1123 - Scream
Film 2057 - Scream
Film 2184 - Scream
Film 1249 - Scream 3
Film 326 - Scream 4
Film 2091 - Scream
Film 2178 - Scream
Film 2179 - Scream VI
Cast: Neve Campbell, David Arquette, Courteney Cox, Matthew Lillard, Rose McGowan, Skeet Ulrich, Drew Barrymore, Henry Winkler, Liev Schreiber.
Box Office: $173 milioni
Consigli: Chi non lo ha visto almeno una volta nella vita? Quasi un rito di passaggio per chi ama essere spaventato dai film, un titolo rimasto indelebile in molti di noi. Può essere interessante vederlo anche per confrontare tutti quegli elementi di questa pellicola che sono stati, nel tempo, copiati in altre.
Parola chiave: Maschera.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 ottobre 2015

Film 1013 - Kristy

L'estate è per l'horror la stagione migliore. Ecco uno dei titoli estivi che avevo perso al cinema e recuperato a casa.

Film 1013: "Kristy" (2014) di Oliver Blackburn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Un po' incerto nell'inizio, alla fine anche questo titolo del genere 'da spavento' trova una sorta di coerenza e riesce a portare a termine una storia non certo innovativa, ma quantomeno in grado di creare suspense.
I bui e interminabili corridoi solitari del college in cui alloggia la poverella Justine (Haley Bennett) si tingeranno di sangue quando un branco di pazzi di una specie di setta tenterà di uccidere il suo personale sacrificio, per l'occasione ribattezzato Kristy. Per non farsi mancare nulla gireranno ovviamente anche un bel video, così da poterlo caricare sullo stesso portale che raccoglie le testimonianze video di altri pazzi come loro che si sono imbarcati nella stessa impresa sacrificale. Come dicevo, questo inizio non è particolarmente originale, né sufficientemente definito. La follia del sacrificio umano non è approfondita, ma piattamente utilizzata quale scusa per l'aggressione, mancando totalmente di un minimo background capace di contestualizzare anche solo vagamente la trama. Inoltre per buona parte del primo tempo è inevitabile pensare che si tratti dell'ennesima pellicola riguardo a snuff movie, quando la realtà sarà diversa. Una volta capito di essere braccata da pazzi maniaci e pure mitomani, infatti, Justine finirà per passare al contrattacco. L'evento scatenante sarà l'uccisione sotto i suoi occhi del fidanzatino biondo (Lucas Till), il che la scuoterà tanto da spingerla a vendicarsi e, soprattutto, salvare la propria vita. Da vittima a carnefice.
Anche questa seconda parte non è certo originale, ma almeno all'interno dell'operazione "Kristy" ha più senso. Lo snuff movie è una scusa per rendere ancora più 'spaventosi' i predatori; la setta che richiede il sacrificio umano solo il pretesto iniziale. Questi due aspetti insieme non sono sufficienti a giustificare la storia, troppo deboli per renderla interessante. Il film, invece, si riaccende proprio quando la protagonista reagisce e, diciamocelo, finalmente succede qualcosa.
Dunque questa pellicola non è niente di che. Sa creare una buona atmosfera e regala qualche momento carico di suspense, ma ci fermiamo qui.
Cast: Haley Bennett, Ashley Greene, Lucas Till, Erica Ash, James Ransone.
Box Office: € 157.324 (solo Italia)
Consigli: Cast giovane, horror così così, tipico titolo estivo. Può funzionare solo in quella che è la stagione più tranquilla per quanto riguarda il mondo del cinema e lì, infatti, l'hanno collocata. Non c'è molto da dire, se non che si tratta di un horror che non ha nulla di nuovo da raccontare, ma può funzionare. Al buio nella vostra camera, da soli, quando tutto fuori tace, "Kristy" può essere una compagina per la serata quantomeno disturbante. C'è poca trama, per cui non si fatica particolarmente: basta spegnere il cervello e lasciarsi guidare attraversi corridoi senza fine...
Parola chiave: Thanksgiving.

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Bengi

mercoledì 9 settembre 2015

Film 990 - Non-Stop

La seconda mattina in quel di Trapani, piovendo, abbiamo deciso di prendercela comoda con la colazione. Il risultato è stato un generale spiaggiamento da divano davanti a questo film.

Film 990: "Non-Stop" (2014) di Jaume Collet-Serra
Visto: dalla tv
Lingua: italiano
Compagnia: Lu, Vanina
Pensieri: Rivederlo è stato assolutamente casuale, complice la giornata di pioggia e l'offerta di Sky; alla fine è piaciuto a tutti.
Francamente me lo ricordavo ancora bene, specialmente il finale, ma la cosa non è stata d'intralcio a questa seconda visione, soddisfacente e ancora d'intrattenimento. Devo ammettere che questo tipo di film claustrofoco e adrenalinico, per di più ambientato in aereo, mi appassiona e piace molto, per cui ero abbastanza sicuro che rivedere "Non-Stop" non mi avrebbe né stufato né lasciato scontento. E poi Liam Neeson è perfetto per la parte, trascinante e magnetico, uno cui davvero affideresti la tua vita in situazioni del genere: granitico e indistruttibile, con un grande senso pratico e perfino un lato umano spiccato che lo rende capace di empatia, il che non guasta mai. Per riassumere, l'uomo che fa sempre la cosa giusta al momento giusto. Non tutti gli attori sono in grado di rivestire questo ruolo in maniera credibile e Neeson non solo è uno dei pochi che ci riesce, ma la metà dei suoi film ha proprio questo tipo di protagonista ("The Grey" o la saga di "Taken").
Per il resto questa pellicola è puro intrattenimento, di quello fatto abbastanza bene. La storia scricchiola un po' nel finale - ma si sa che dopo grandi premesse l'epilogo è sempre una questione difficile -, bella fotografia, ottime scene d'azione e cast molto ben assortito, oltre che molto preso in prestito dalla tv. Non solo: nel giro di poco più di un anno, due delle attrici presenti in questa produzione hanno vinto un Oscar (Moore e Nyong'o).
Insomma, "Non-Stop" mi ha nuovamente intrattenuto e mi è nuovamene piaciuto.
Ps. Il cast: Liam Neeson, Julianne Moore, Scoot McNairy, Michelle Dockery, Nate Parker, Jason Butler Harner, Corey Stoll, Lupita Nyong'o, Anson Mount, Omar Metwally, Edoardo Costa.
Film 731 - Non-Stop
Film 990 - Non-Stop
Film 1734 - Non-Stop
Box Office: $222.8 milioni
Consigli: Carico di adrenalina, un po' di sano mistero, numerosi sospettati e solo una persona che sembra capirci qualcosa... o no? La convivenza forzata sul volo di linea rende tutto estremamente claustrofobico, per non parlare del conto alla rovescia che precede ogni assassinio... Insomma, un buon thriller, perfetto se si è alla ricerca di qualche emozione un po' più forte del solito. Neeson è una garanzia e in questo caso è affiancato da un ottimo cast ed effetti speciali che rendono "Non-Stop" un'esperienza cinematografica piacevole e soddisfacente (specialmente se si ha a disposizione un buon dolby e uno schermo piatto gigante!).
Parola chiave: Valigetta.

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Bengi

lunedì 20 aprile 2015

Film 902 - The Pyramid

Ero curiosissimo di vedere questo film, pur aspettandomi che sarebbe stato sicuramente una cavolata.

Film 902: "The Pyramid" (2014) di Grégory Levasseur
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Horror di serie B, boiata pazzesca, tanto trash da essere perfino divertente e di intrattenimento. Sia perché non mi aspettavo niente di diverso da ciò che questa pellicola propone, sia perché l'antico Egitto riesce sempre a rimanere magneticamente affascinante, a prescindere da quanto scarsa sia l'ennesima storia che lo tratta.
"The Pyramid", che ha molti punti in comune con il recente "Necropolis - La città dei morti" (le riprese a con telecamera in spalla, discesa in cunicoli bui, ambienti claustrofobici, creature misteriose, giovani che muoiono uno dopo l'altro a causa di "qualcosa" che c'è nel buio, ecc), è pessimo sotto tutti i punti di vista - anche se il peggiore è certamente quello degli effetti speciali - eppure se avessero avuto alle spalle una produzione con più soldi e magari qualche sceneggiatore più creativo, il risultato sarebbe potuto essere qualcosa di godibile più per l'idea alla base che per l'effetto-trash che, invece, si genera. Infatti, per quanto cavolata, la storia ha comunque qualche spunto interessante e mantiene abbastanza bene la suspense finché non è richiesta la presenza del dio Anubi in scena. Esatto, proprio la divinità egizia che, come fa sapere Wiki, "Partecipava inoltre alla psicostasia ove conduceva il defunto nella 'Sala delle due verità' e ne pesava il cuore assieme al dio Thot che come scriba ne registrava la pesatura". Dio Thot a parte, per il resto il nostro film prende paro paro quando veniva descritto nel "Libro dei morti" relativamente a questa divinità, aggiungendole in più qualche caratteristica ad hoc per aumentare l'orrore o lo shock per lo spettatore che guarda. Peccato che, come dicevo, essendo tutta un'operazione mediocre, il tentativo di spavento si tramuta in risata rovinando decisamente l'atmosfera.
Ecco perché, quindi - a parte l'evidenza - "The Pyramid" risulta di fatto come una pellicola mal realizzata e palesemente interessata solamente all'incasso finale: non c'è alcuna ricerca stilistica, nessuna pretesa recitativa e a parte il fascino che il mondo egizio emana di per sé, la trama non fa altro che rubare qua e là da mitologia e altri film, per cui si finisce per assistere a qualcosa di già visto e fatto pure peggio.
Ps. Volti conosciuti: Denis O'Hare ("American Horror Story", "The Normal Heart", "The Judge", "True Blood", "Derailed - Attrazione letale", "Changeling", "Ricatto d'amore") e James Buckley ("Finalmente maggiorenni" e "The Inbetweeners 2") .
Box Office: $13.9 milioni
Consigli: Conforme alle basse aspettative, se vi interessa questo "The Pyramid" è bene ricordiate che non è nulla più che un horror mal fatto. Pessimi effetti speciali e slanci di trama che verso il finale rovinano le relativamente buone premesse sono il mix letale di questa pellicola dell'orrore che, più che altro, vive di un buon gioco di suspense creato dal costante buio, dalla claustofobia degli ambienti e l'inquietudine per le misteriose creature nel buio. Scesi a patti con il voto assolutamente insufficiente di questo titolo, può essere tranquillamente visto se si ama il genere, la cultura dell'antico Egitto o l'irresistibile fascino del trash in generale.
Parola chiave: Cuore.

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Bengi

venerdì 21 novembre 2014

Film 822 - Red Eye

Dato che Lu non lo aveva mai visto ho dovuto assolutamente rispolverare il mio dvd di...

Film 822: "Red Eye" (2005) di Wes Craven
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: A mio avviso tra i migliori di Craven che riesce a produrre un effetto di suspense e tensione per tutta la durata del volo. L'avrò visto ormai 1000 volte, eppure rimango sempre concentratissimo ogni volta che lo riguardo.
L'ambiente claustrofobico dell'aereo, la minaccia di morte costante a cui si aggiunge l'ansia per il tentativo di mettere in pratica un attentato sono tutti ottimi elementi che concorrono a creare il giusto "ambiente", che si scalda però solo grazie alla bravura dei due protagonisti Rachel McAdams e Cillian Murphy (oltre che, naturale, grazie alla regia accorta di Wes).
Insomma, thriller adrenalinico con qualche buon colpo di scena e un cattivo che, strano, sembrerebbe non voler morire mai...

Film 169 - Red Eye
Film 301 - Red Eye
Film 822 - Red Eye
Film 1945 - Red Eye
Film 2165 - Red Eye
Box Office: $95,577,778
Consigli: Se si è in cerca di qualcosa di rapido, con un buon ritmo e toni thriller questo è un titolo perfetto. La mano esperta di Wes Craven è davvero funzionale a questa storia che, ambientata per la maggior parte all'interno di un aereo di linea, sarebbe potuta risultare noiosa e priva di suspense. Al contrario il senso di claustrofobia, l'ansia e il buon cast sono tutti elementi che concorrono a un'ottima riuscita della pellicola. Da vedere.
Parola chiave: Barca.

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Bengi

mercoledì 29 ottobre 2014

Film 804 - Annabelle

Tutti molto interessati a vederlo, ci siamo subito fiondati al cinema!

Film 804: "Annabelle" (2014) di John R. Leonetti
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Premesso che "L'evocazione - The Conjuring" mi era piaciuto, trovo comunque che questo "Annabelle" si avvicini di più ai miei gusti in fatto di horror.
Più concentrato sul mostrare che sul creare una suspense continua e farci confrontare con molti demoni interiori o invisibili, questo spin-off sulla bambola più inquietante di sempre riesce davvero bene a spaventare lo spettatore mettendo in scena una serie di esperienze abbastanza traumatizzanti a partire già dall'inizio (con omicidio dei vicini di casa della coppia protagonista + aggressione della stessa da parte proprio della figlia scappata di casa dei due assassinati). Con una partenza così violenta la storia carbura fin da subito.
Nonostante i numerosi momenti di stallo tra un momento spaventoso e l'altro, devo dire che la trama non ne risente e, anzi, aiutano abbastanza bene a creare un buon approfondimento psicologico dei protagonisti (Ward Horton, Annabelle Wallis) oltre che creare le condizioni giuste per i futuri avvenimenti. Si parlerà, infatti, di sette sataniche, bambole possedute, anime da salvare ed un'entità maligna che è di un'inquietante che mette i brividi.
Insomma, a dispetto di un'operazione commerciale che poteva rivelarsi la solita boiata spilla-soldi, devo dire che questo "Annabelle" non è stato mal pensato. Ovvio, non parliamo di un capolavoro o una pietra miliare dell'horror, però il risultato ha il merito di dare allo spettatore quello che si aspetta, ovvero di essere spaventato. Francamente non sono d'accordo con chi ha ritenuto di troppo le scene di contestualizzazione della storia (ovvero la vita forzatamente in solitaria di Mia, prima in gravidanza poi ad accudire la bambina) che, invece, ho trovato appropriate per permettere allo spettatore di condividere con la protagonista paure e preoccupazioni prima delle ovvie scene di spavento e violenza. Non fosse stato dato il giusto spazio alle prime, le seconde non sarebbero risultate così efficaci.
Quindi, per ricapitolare: "Annabelle" spaventa, intrattiene ed inquieta. Promosso.
Film 578 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1179 - L'evocazione - The Conjuring
Film 1190 - The Conjuring - Il caso Enfield
Film 1450 - The Conjuring 2
Film 2029 - The Conjuring: The Devil Made Me Do It
Film 804 - Annabelle
Film 1157 - Annabelle
Film 1405 - Annabelle: Creation
Film 1657 - Annabelle: Creation
Film 1782 - Annabelle Comes Home
Film 1673 - The Nun
Film 1774 - The Curse of La Llorona
Box Office: $206.2 milioni
Consigli: Quale occasione migliore di Halloween per dedicarsi ad un horror? Con il 31 ottobre alle porte sembra proprio che "Annabelle" potrebbe essere un'ottima scelta, magari da far precedere al primo "The Conjuring"! Qui abbiamo un buon cast (anche Alfre Woodard, sempre una garanzia), una storia inquietantissima e una buona produzione che riesce a valorizzare bene i punti di forza del racconto (entità maligna in primis!). Insomma, la notte di Halloween basterà spegnere le luci e lasciarsi spaventare dalla per niente bella bambola Annabelle!
Parola chiave: I figli dell'ariete.

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Bengi

martedì 5 agosto 2014

Film 753 - Le origini del male

Cinemino con l'ingresso gratis della 3, Non volevamo vedere questo film, ma era l'unica proiezione comoda per tutti...

Film 753: "Le origini del male" (2014) di John Pogue
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Insomma, non esattamente un capolavoro. Nonostante qualche buon momento di tensione, il resto rimane la solita minestrina riscaldata e non si può dire che alcun elemento mostrato qui spicchi per un qualunque motivo. Gli effetti speciali non ci sono, tanto che le scene teoricamente migliori - bracccia mozzate, per esempio - non sono nemmeno mostrate e, considerando che buona parte di un horror lo fa il finale, qui proprio non ci siamo. Inoltre tutto l'approfondimento psicologico imbastito per assecondare il demone di Jane Harper alla lunga fanno anche un po' ridere. Insomma, non che mi aspettassi di uscire traumatizzato, però nemmeno provarci...
"The Quiet Ones" in definitiva è un prodotto che gioca la carta del 'successo davvero', nella bella cornice di Oxford, ma si spinge davvero al poco sacrificio in favore della causa: per dirla tutta, si capisce perfettamente che lo scopo della pellicola è ottenere un po' di successo al botteghino e niente di più. Le foto finali che mostrano i reali protagonisti della vicenda sono, effettivamente, anche somiglianti agli attori in costume, ma, naturalmente, non basta per creare un prodotto anche solo sufficiente. Inoltre le scelte di stile per Sam Claflin non sono particolarmente azzeccate perché l'attore, che in "Hunger Games: La ragazza di fuoco" è decisamente in forma, qui sembra un insaccato paffutello e pure un po' sfigato. Voluto o meno, il risultato è infelice.
Quindi, nonostante una teoricamente intrigante storiella su sette, strani riti, fuoco e una pazza che parla e strappa i capelli ad una bambola, il risultato finale di "Le origini del male" è piuttosto mediocre e giusto una programmazione estiva poteva digerirlo e lanciarlo sul mercato.
Box Office: $9,649,895
Consigli: Nella noia estiva si vede questo ed altro. I titoli scarseggiano e anche gli horror, a dire il vero, si trovano meno del previsto. Questo non è particolarmente originale né ben realizzato (mancano serie competenze nel campo degli effetti speciali), ma va riconosciuto alla produzione che, in assenza di un serio sforzo economico da mettere in gioco per questa storia, almeno sono stati in grado di produrre qualche buon momento di suspense. Sam Claflin bamboccione, Olivia Cooke ("Bates Motel") non convince del tutto.
Parola chiave: Evey.

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Bengi

lunedì 23 giugno 2014

Film 731 - Non-Stop

Dopo un film con il neo premio Oscar Matthew McConaughey, un film con la neo premio Oscar Lupita Nyong'o.

Film 731: "Non-Stop" (2014) di Jaume Collet-Serra
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Liam Neeson e i film d'azione vanno più che d'accordo da ormai un bel po', lasciando soddisfatti i fans dell'attore e del genere cinematografico. In questo caso specifico, dopo "Io vi troverò", "A-Team", "The Grey" e "Taken - La vendetta" e considerato il cast piuttosto interessante, a mio parere era logico aspettarsi un grande film d'azione, tra suspese e sequenze al cardiopalma. Non proprio.
Il film, nel suo complesso, è infatti stranamente lento e "ponderato". La presenza della psicologa Jen Summers/Julianne Moore non fa che aumentare questa caratteristica della trama, molto cerebrale e meno concreta di quanto non sarebbe stato auspicabile; nel finale si riprende (anche se le motivazioni "del cattivo" sono sinceramente un po' deludenti).
Tutto sommato, quindi, questo "Non-stop" è più simile a "Flightplan" che ai sopracitati esempi di filmografia neesoniana e, nonostante il risultato non sia malvagio, non posso nascondere che sul momento la cosa mia bbia deluso. Sia perché volevo - e lo sottolineo - azione, sia perché la trama non è così ben strutturata e solida come lo è, invece, nel film con Jodie Foster. Qui Neeson e il cast fanno del loro meglio, ma rimane il fatto che la trama sia in certi snodi deboluccia e che troppi di questi ricordino l'altra pellicola (misteriose minacce in volo, psicologo a bordo dell'aereo, importanza dello staff di volo in relazione al personaggio principale, passeggeri che si ribellano al protagonista, ...). Inoltre, ma questa era una mia personale aspettativa, Lupita Nyong'o ha un ruolo per cui una qualunque altra attrice/comparsa sarebbe andata perfettamente bene. Il che, considerando la eco mediatica richiamata dall'attrice per il suo Oscar, è davvero un peccato. Speravo le fosse concesso più spazio e che potesse dimostrare qualcosa di più.
Ciò detto, rimane in ogni caso il fatto che "Non-stop" sia un buon esempio di pellicola da intrattenimento, con le sequenze relative all'atterraggio anche piuttosto ben fatte (ma gestite nella storia con troppa fretta) e un primo tempo con relative aspettative di trama che parrebbero promettere un finale davvero interessante (ni). Quindi si potrebbe dire che le idee di base ci sono, meno lo svolgimento originale o innovativo. Neeson rimane una certezza e il personaggio della Moore è giustamente ben bilanciata tra l'innocenza e la plausibilità di un suo possibile coinvolgimento. Nel cast anche le due star delle serie tv Michelle Dockery ("Downton Abbey") e Corey Stoll ("House of Cards") e il compagno di set di Lupita in "12 anni schiavo", Scoot McNairy .
Film 731 - Non-Stop
Film 990 - Non-Stop
Film 1734 - Non-Stop
Box Office: $199,000.000
Consigli: Nonostante le ottime aspettative che regala il trailer, il film è nel concreto molto diverso da come è presentato: meno movimentato e ritmato e più immerso nel tentativo di ricreare un'atmosfera claustrofobica e alienante. Il risultato è meno soddisfacente, da questo punto di vista, anche se "Non-stop" rimane una pellicola assolutamente godibile, con un buon cast e un'intrigante idea di partenza.
Parola chiave: Bomba.

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lunedì 28 aprile 2014

Film 700 - Oculus - Il riflesso del male

Il trailer diceva che è più spaventoso di "L'evocazione - The Conjuring". Un paragone curioso, considerando che non fa particolarmente paura...

Film 700: "Oculus - Il riflesso del male" (2013) di Mike Flanagan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Un'idea interessante e certamente giocata bene già tramite il trailer, per un risultato finale carino e tutto sommato riuscito.
Considerato il basso budget, i protagonisti quasi sconosciuti e la trama che coinvolge principalmente uno specchio indemoniato, direi che il risultato conseguito qui è certamente apprezzabile, anche se avrei gradito un minimo di approfondimento in più sia sulla storia dello specchio che riguardo le implicazioni familiari dei due fratelli Kaylie e Tim Russell (Karen Gillan, Brenton Thwaites). Si è preferito optare per suggestioni sovrannaturali e picchi borro di ansia e colpi di scena - che va bene, visto il prodotto -, anche se più spazio al "contorno" non avrebbe guastato.
La storia è indotta con un costante parallelismo tra presente e passato, dove rispettivamente abbiamo i due fratelli da grandi e gli stessi da bambini assieme ai genitori. Scopo della storia è mostrare gli effetti distorcenti dello specchio che conducono alla pazzia i membri della sfortunata famiglia Russell, passando per isolamento, voci nella testa, realtà parallele mostrate dallo specchio, violenze e omicidi. Tutto in nome di uno specchio maligno di cui, però, non sappiamo bene il perché di tanta vorace cattiveria.
In sostanza, comunque, "Oculus" è un borror che gestisce abbastanza bene le sue carte e non si tira indietro quando è il momento di sacrificare i propri protagonisti, optando per un finale che non è forzatamente risolutivo o al sapore di 'happy ending'. Il risultato finale è, quindi, abbastanza soddisfacente.
Film 700 - Oculus - Il riflesso del male
Film 1742 - Oculus
Box Office: $26,280,000 (ad oggi)
Consigli: E' una buona scelta se si vuole optare per una serata al sapore di spavento. Abbastanza ansiogeno, abbastanza splatter, sufficientemente horror con, in più, un pizzico di "Paranormal Activity" al suo esordio. E' un mix che funziona abbastanza per intrattenere il tempo che richiede la visione.
Parola chiave: Ancora.

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